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Concilio Ristretto di Re Jon Arryn - prima seduta

Ultimo Aggiornamento: 22/03/2018 22:42
05/03/2018 08:46
 
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Lord Leyton si svegliò di buon ora, ma senza la fretta che si sarebbe immaginato. In fondo si apprestava ad assumere l'incarico di Primo Cavaliere del Re, ma cosa potevano essere per lui i Sette Regni, lui abituato alla caotica e rumorosa Vecchia Città? Mettere ordine nel caos lo divertiva, quanto al rumore, con l'avanzare dell'età stava diventanto un po' duro di orecchi, anche se non l'avrebbe mai ammesso, nemmenmo a se stesso.
Fece una annoiata colazione davanti a una finestra, in piedi a scrutare ammirato una nuova città da governare, un nuovo, ricco porto da amminastrare e pensò che i mesi passati in giro per tutto il Westeros erano pur valsi a qualcosa. Solo la Torre del Primo Cavaliere e la Fortezza Rossa tutta non l'avevano lasciato soddisfatto: un palazzo reale, certo, ma niente a che vedere con la leggendaria Torre di Vecchia Città.

E presto non ebbe più tempo da perdere, il primo Concilio Ristretto stava per iniziare, e per nulla al mondo sarebbe iniziato senza di lui. Si fece scortare dalla sua guardia personale fino alla piccola sala del Concilio, diede un veloce sguardo alla stanza e lo colse il disappunto: " Roland, avevo detto di far portare inchiostro e pergamena, invece io di fronte a me vedo un lungo tavolo vuoto. Provvedi immediatamente. Ah... ancora una cosa, Roland, manda a chiamare anche ser Fossoway... oggi scorreranno fiumi di parole, e non mi va di passare il tempo a prendere appunti!"
E con una smorfia finale, quasi divertito dalla propria facezia, si sedette a capotavola, in attesa di sapere quali consiglieri non fossero così pigri da non presentarsi nemmeno al primo Concilio. C'erano così tante cose di cui discutere: la resa dei Baratheon, la riunificazione del Nord al resto del Westeros...

Nella seconda partita: Qhorin il monco
Nella terza partita: Roland, Lord di Crakehall
Nella quarta partita: il vecchio Bob
05/03/2018 09:56
 
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Ser Raymund Fossoway era una creatura assolutamente pratica.
"Manda un arciere ad uccidere un arciere e un cavaliere ad uccidere un cavaliere", insomma.

Quando venne chiamato a presenziare alla prima seduta del Concilio, per essere sicuro di non fare la fine dell'amanuense, fede in modo di portarsi non uno ma ben due scrivani.

Erano quindi in 4, nella sala, a quel punto, con un discreto 100% di fedeltà rivolta verso l'Altopiano.

"Primo Cavaliere."
05/03/2018 14:57
 
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Lord Tywin entro nella sala corazzato di tutto punto, dopo questa prima riunione si sarebbe recato a soffocare la ribellione in quel di Rosby e il tempo non era un lusso da sprecare cambiandosi d'abito.

"Mio Lord Primo Cavaliere, mi congratulo con voi per la nomina"



Lord Tywin Lannister,
Lord di Castel Granito
Scudo di Lannisport
Protettore dell'Ovest



nella sesta partita Lord Hoster Tully, signore del Tridente e Lord Cancelliere del Senato dei Sette Regni

nella quinta partita Lord Robert Baratheon, fedele fino alla morte a casa Targaryen, condottiero fino alla disfatta della guerra nel sud, ultimo signore della Tempesta

nella quarta partita Oberyn Martell, la Vipera Rossa del Dorne, Comandante della Guardia Reale di Re Stannis I e ultimo Principe Martell

nella terza partita ser Areo Hotah,Comandante della Guardia di Sunspear,Cappa Bianca dell'Imperatore Hoster
05/03/2018 15:28
 
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Maestro Colemon ed il novello Principe Denys Arryn fecero il loro ingresso nella sala del Concilio Ristretto.
Al loro arrivo trovarono i quattro uomini dell'Altopiano seduti al lungo tavolo, in compagnia del Lord Protettore dell'Ovest.

Due dei presenti in particolare avevano ricevuto delle nomine molto importanti, per cui mentre raggiungeva la sua sedia Maestro Colemon si rivolse a loro.
"Lord Leyton, è con gioia che posso ora chiamarvi Primo Cavaliere del Regno. E Lord Tywin, sono certo che con la vostra leggendaria arguzia sarete prezioso per il Re. Complimenti per le nomine, Re Jon ha saputo scegliere bene i suoi consiglieri."
Poggiatosi sulla sedia, riprese: "Come sapete sono qui a rappresentare la guardia cittadina, ma il mio ruolo ha poco a che fare con questo, sotto sotto. La speranza del Re è che possa dare man forte al Principe finché egli stesso non arriverà alla Capitale."

Denys, uomo di poche parole, aveva rispettosamente salutato i presenti e si era seduto senza darsi a grandi discorsi. Ora si attendevano gli ultimi ad arrivare, ma di certo i lavori sarebbero potuti iniziare: gli unici mancanti erano i Greyjoy, che erano tuttavia molto impegnati nella campagna del Dorne e che probabilmente sarebbero stati sentiti via missiva.
05/03/2018 19:42
 
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Lord Leyton sorrise benevolmente alla vista del seguito di ser Raymund. "Fossoway, ricordatemi di assegnarvi tutti i compiti di massima segretezza, sembrate proprio avere il profilo adatto a muovervi nell'ombra", e liquidò l'inizio di una conversazione con un cenno di mano.
I toni invece si fecero subito formali all'ingresso del Protettore dell'Occidente e dei rappresentanti di casa Arryn.
"Miei lord, vi ringrazio per aver risposto al mio invito e esservi presentati celermente a questa prima riunione. Queste settimane richiedono decisioni ferme, ma precise. Non sarà facile per noi discernere la giusta linea di azione e ogni consiglio, ogni punto di vista sarà un prezioso aiuto.
Un solo argomento è all'ordine del giorno: la Pace del Re.
Sappiamo tutti che l'unità dei Sette Regni è in frantumi, Stark si è dichiarato ribelle già al precedente sovrano, mentre Martell, Tully e Baratheon ci sono attualmente ostili".
Il Primo Cavaliere fece una piccola pausa per scrutare il volto dei propri interlocutori. Era certo che l'accenno ai Baratheon avrebbe provocato subito qualche reazione...
Riprese a parlare per non perdere l'iniziativa nella conversazione: " Mi soffermerei in particolare su questi ultimi: tutti noi abbiamo letto l'ultima missiva di Robert Baratheon e la sua volontà di pace è espressa con mota chiarezza. Quello che però non sembra essergli chiaro è di non essere più il Lord Protettore della Tempesta. A mio avviso, se vorrà rientrare nella Pace del Re dovrà farlo in modo consono, ovvero giurando fedeltà a... Lord Florent, se non erro, nei modi e nei tempi che Lord Florent gli richiederà.
Il lord di Acquachiara è un cavaliere posato e ragionevole, non vedo necessità di privarlo della possibilità di mostrare subito al Re di essersi meritato Capotempesta e l'onere di governarla.
Dal'altra parte, qualora la trattativa non dovesse andare a buon fine, casa Baratheon può tranquillamente andare a fare compagnia a casa Reyne e casa Tarbeck". E con una lieve arcata di sopracciglio verso Lord Tywin, il Signore di Vecchia Città tacque, in attesa di conferme da parte dei suoi interlocutori.


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06/03/2018 09:49
 
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Sarà necessario ottenere verso Lord Florent il giuramento di fedeltà da parte dei vassalli della Tempesta già sotto la protezione del Reame.
Il controllo di Lord Baratheon sul suo esercito ne uscirà minato e potrebbe portarlo ad essere più arrendevole verso miti consigli.

Per quel che riguarda l'apparato ora in mio controllo la situazione non è rosea miei Lord, la precedente gestione ha praticamente interrotto ogni contatto con agenti a Nord e nel Dorne, si era focalizzati solamente sulle terre Lealiste.

Al momento sospettiamo un avanzamento delle truppe Martell nel tridente verso due direttive, o la porta insanguinata per creare una ridotta sfruttando la lontananza delle truppe del Falcone, o le Torri Gemelle per unirsi alle bande Tully in attesa di successivi stravolgimenti.

Abbiamo d'altronde maggiori notizie a sud, le truppe Baratheon si sono radunate e, nonostante Lord Robert abbia dichiarato che nessuna mossa offensiva sarà compiuta, dobbiamo aspettarci reazioni alle riconquiste nella Pace del Falcone di Rosby e Duskendale.



Lord Tywin Lannister,
Lord di Castel Granito
Scudo di Lannisport
Protettore dell'Ovest



nella sesta partita Lord Hoster Tully, signore del Tridente e Lord Cancelliere del Senato dei Sette Regni

nella quinta partita Lord Robert Baratheon, fedele fino alla morte a casa Targaryen, condottiero fino alla disfatta della guerra nel sud, ultimo signore della Tempesta

nella quarta partita Oberyn Martell, la Vipera Rossa del Dorne, Comandante della Guardia Reale di Re Stannis I e ultimo Principe Martell

nella terza partita ser Areo Hotah,Comandante della Guardia di Sunspear,Cappa Bianca dell'Imperatore Hoster
06/03/2018 19:07
 
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Maestro Colemon prese la parola subito dopo Lord Tywin. Facendo inizialmente riferimento alle parole del Primo Cavaliere, si schiarì la voce e iniziò: "Come ben sapete, tra Casa Arryn e Rober Baratheon intercorre un legame assolutamente speciale. Per quanto io sia arrivato nella Valle relativamente da poco conosco bene l'affetto che lega Re Jon al giovane. Anche il Principe, qui presente, può confermarlo."
Denys fece un cenno di assenso con la testa.
"Non possiamo aspettarci che il Re sia del tutto obiettivo con il giovane Baratheon. E' a malincuore che lo dico, Re Jon sa da mesi che lo considero troppo misericordioso e mi ha detto di non aver paura a parlare liberamente. Ma so anche, anzi sappiamo, che metterà il bene del Regno prima di ogni cosa e che manterrà la parola data in via ufficiale. Lord Florent è stato nominato Protettore della Tempesta sia per merito che per necessità, dato lo stato di ostilità tra Cervo e Falco, ma sono certo che a meno che egli non faccia un passo indietro il nostro Re mai si rimangerà la parola togliendogli ciò che ora è suo."
Una pausa.
"E dubito, giustamente, che una cosa di questo genere possa mai accadere."
E quello era un punto importante. Il Re era a centinaia di leghe di distanza, ma Colemon sapeva di poter parlare con una certa sicurezza.
"Tuttavia dobbiamo aspettarci che il Re farà di tutto pur di salvare il suo figlioccio da una guerra che senz'altro lo vedrebbe finire male. Ascolterà di sicuro il Concilio, ma è innegabile che spingerà in questa direzione."

"Venendo ora a tracciare delle linee guida per il consiglio da dare a Re Jon: Robert ha chiesto di riavere le sue terre e di terminare la guerra. Casa Tyrell richiede di mantenere solo Capo Tempesta, a nome di Lord Florent?"
E inclinando la testa, proseguì: "Inoltre il giovane Baratheon vi ha accusati di aver aggredito le sue terre senza motivo. A mio avviso il suo attacco verso Casa Lannister, vostra alleata e pure amica di egli stesso, è già abbastanza. Avete altre motivazioni che volete addurre al vostro gesto, in ogni caso?"
Gli sembrava un po' di fare un interrogatorio, e la cosa non gli piaceva. Tanto più che stava parlando con il Primo Cavaliere.
"Mi scuso per queste domande. Sono questioni spinose, ma dobbiamo dare a Re Jon materiale su cui pensare per poi elaborare una sua risposta rispettosa della volontà di tutti noi seduti a questo tavolo."

Prese fiato e andò a prepararsi mentalmente per affrontare i discorsi intavolati dal Protettore dell'Occidente. Erano numerosi e tutti di primaria importanza.
"Per quanto riguarda la rete di spionaggio, la Valle mette a disposizione tutte le sue risorse per avere contatti efficienti. Sappiamo che è poco rispetto a quanto possono mettere in gioco Altopiano e Ovest, ma nel caso si voglia trovare un buon investimento per le tasse reali, questo può essere una delle possibilità."

"Per quanto riguarda la possibile entrata dei Martell nella Valle, Lord Royce sta cercando di sfruttare al meglio i pochi uomini di guarnigione. Il territorio lo aiuta, e può contare su trappole che possono rendere un'avanzata in quella zona molto rischiosa per gli attaccanti. Se proveranno ad entrare, la Valle stringerà i denti e ci sarà da divertirsi.
Se andranno a Nord, tutto dipende dalle trattative che intavoleremo con lo Stark." Sospirò. Per quell'argomento ci sarebbe di sicuro stato tempo successivamente.
06/03/2018 23:52
 
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Come Lord Tywin iniziò a parlare, il signore di Vecchia Città distolse lo sguardo, fissandolo da qualche parte al soffitto, e con la mano destra prese a lisciarsi il pizzetto. Tuttavia l'ascolto era vivo e attento, sottolineato da qualche breve cenno col capo.
Non era alle singole parole, ma al modo e ai toni, con cui il Leone di Lannisport esponeva i concetti: giudizi rapidi, frasi trancianti. Gli piacevono, gli davano l'impressione di un'idea realizzata prima ancora di essere pensata.
Ma non appena fu il turno del Maestro, gli occhi di Lord Leyton si posarono su di lui. E più si sentiva parlare di amicizia fra la Valle e casa Baratheon, più gli occhi si riducevano a due fessure.
"Lord Tywin, mi rincresce sentirvi ammettere qualche difficoltà nell'adempimento delle vostre nuove funzioni, ma sono certo le supererete. Con un po' di fortuna nei prossimi giorni ci arriveranno nuovi dispacci dai nostri esploratori e sapremo delineare meglio lo schieramento delle forze nemiche. A quel punto sarà più agevole per voi concentrare gli sforzi nel settore che riterrete più opportuno. Avete la mia piena fiducia, e quel che più conta, quella del Re. Inoltre, mi pare sia appena giunto un gradito sostegno dal nostro Maestro Colemon qui presente. Non fallirete."

"Venendo alla vostre domande, Maestro, mi rincresce non poter rispondere in modo compiuto. Non conosco i pensieri né di Lord Tyrell, né di Lord Florent. Però so quel che il buon senso mi suggerisce. La fortezza dei Caron, piuttosto che il Posatoio del Grifone o Sala dell'Estate sono luoghi troppo importanti per poter essere lasciate in mano a forze potenzialmente ostili. L'Altopiano già una volta ha fatto l'errore di mettersi nelle mani di Robert Baratheon e non credo vorrà farlo una seconda volta con così tanta fiducia. E se ci fosse qualcuno in tutto il Westeros, dal più assolato deserto di Dorne al più remoto abete di Isola dell'Orso, con il coraggio di sostenere che Robert Baratheon non viene mai meno alla propria parola, allora sarò lieto di mandarlo a confrontarsi con il qua presente Lord Lannister. O Lord Clagane, magari. Sono certo che qualsiasi Lord dell'Ovest ha più di qualche parola da spendere, in merito.
Mentre per quanto riguarda le nostre motivazioni, direi che molte sono qua, in questa stanza: è così che si conduce un Regno, è così che si conduce una guerra, è così che si esercita il potere". All'ultima parola Lord Leyton diede un colpetto alla spilla da Primo Cavaliere, ben in evidenza sul petto.
"Vi sentivate sicuri, sotto Re Robert? Avevate fiducia in un Re che appena conquistato il Trono, si è barricato dentro questa città, infischiandosene di un Nord ribelle e di un Tridente attraversato da guerre e ribellioni?"
"Ha mandato al macello metà degli effettivi Martell, in un insensato attacco contro quello che fino all'istante prima era un suo fedele alleato - e ho certezza assoluta che lo fosse - e senza garantire alcun supporto. Una pugnalata senza alcuna speranza di sopravvivenza non per l'aggredito, ma per l'aggressore. E quel che è peggio, è che nemmeno si è premunito di dirlo prima, che quelle truppe sarebbe rimaste isolate per settimane, se non per mesi.
Quella non era una guerra, era macelleria. Macelleria ai danni di un proprio alleato e di un proprio ex-alleato tradito. E intanto due dei Sette Regni in rivolta e le Isole di Ferro, sui sudditi, flagellati da costanti ribellioni.
E alla notizia della nostra ribellione, cosa ha pensato di fare? Fare il Re? Convocare finalmente un Concilio degno di questo nome e avvalersi dei più nobili, coraggiosi e capaci fra i suoi sudditi?
C'erano mille e una cosa che un Re degno di questo nome avrebbe potuto fare. Spregiare il Concilio Ristretto nominando buffoni e abdicare non era fra queste.
E noi, che siamo qui, ora, a discutere in questa sede del bene del Regno, lo sappiamo fin troppo bene. Altrimenti non saremmo arrivati fin qui.
Che altro c'è da dire, se non l'ovvio? Robert Baratheon non è mai stato il Re che tutti noi ci saremmo aspettati. Casa Tyrell e l'Altopiano tutto sono stati i primi e più caldi sostenitori. Ma ci siamo sbagliati. Grandemente sbagliati."

"Da nobili e da Lord quali siamo, abbiamo lavato il nostro e i suoi errori con il sangue.
Da nobili e da Lord quali siamo, aspetteremo di vedere il suo ginocchio a terra e l'ammissione della propria slealtà.
In quanto nobili e Lord, siamo solo sangue E lealtà, sangue O lealtà chiediamo."


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07/03/2018 09:05
 
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Il Maestro aveva sentito sulla sua pelle l'ostilità espressa dallo sguardo del Primo Cavaliere. Era chiaro che non vedeva di buon occhio il rapporto tra Arryn e Baratheon che, sebbene si fosse rapidamente incrinato nelle ultime settimane, restava vivo nella memeoria di tutti.
Dal canto suo avrebbe mandato al rogo il giovane Cervo, senza farsi troppi problemi. Ma era fedele al Lord, ora Re, della Valle. E sapeva che molto difficilmente avrebbe dimenticato il bambino che gli era arrivato al Nido circa un decennio prima.
Tuttavia sapeva di poter contare sul fatto che Jon Arryn lo ascoltasse: ultimamente molte decisioni, come l'attacco ai Tully o alla Capitale, erano state vivamente caldeggiate dal Maestro in nome del bene della Valle, cercando anche di sottolineare come l'Onore imponesse di non sottostare ad un buffone, per esempio.

"Come immaginavo, e come penso sia giusto che sia, chiedete più di Capo Tempesta per sentirvi sicuri. E' poco ma sicuro che tutti vogliamo evitare che Robert Baratheon conceda quella che fu la sua fortezza al suo nuovo legittimo proprietario per poi riprendersela con la forza un mese dopo."
Il fatto che il Cervo si fosse già rimangiato la parola, se non altro attaccando un suo alleato, era chiaro a tutti.
"Sarà d'uopo scrivere a Lord Mace al più presto per sapere quale sia la sua opinione riguardo a quanto deve estendersi questa cintura di sicurezza per poter accettare la pace proposta dal giovane Cervo. Di certo, e questo deve capirlo molto chiaramente, non riavrà tutte le sue terre indietro. Forse la metà. Forse meno."
Già immaginava il volto mesto di Re Jon, ma avrebbe capito.
Gli amici di un Lord non dovevano per forza essere gli amici di un Re, anche se sarebbe stato tutto più facile. Casa Tyrell e Casa Lannister avevano già dimostrato di essere degne di fiducia, mentre il Baratheon aveva fatto troppi errori. Per Casa Greyjoy, la Valle si sentiva sicura nello sperare che mantenesse la parola data nonostante non si fosse ancora combattuto insieme. Questi erano coloro che avevano innalzato il Falco a Re dei Sette Regni, e Jon Arryn non li avrebbe mai traditi.
"Per quanto riguarda invece le vostre motivazioni, siete stato molto chiaro e dubito che chiunque potrebbe mai metterle in dubbio. Lo stesso Baratheon dovrà riconoscere di essere stato un sovrano... Quantomeno impulsivo."
Si capiva bene che le parole adatte, secondo il Maestro, erano ben altre.
"E' indubbio che nel caso in cui dovesse rifiutare di essere grandemente ridimensionata, Casa Baratheon debba scomparire. Non possiamo concentrarci sui problemi di Sette Regni mantenendo gran parte delle nostre forze in solo uno di questi. Se Robert Baratheon vorrà rinnovare il suo giuramento di fedeltà dopo un accordo di pace, bisogna essere sicuri che la sua fedeltà sia cieca. Cieca soprattutto alle tentazioni che potrebbero indurgli Case come Martell, Tully o perfino Stark."

"Sono certo che Re Jon sarebbe d'accordo con noi, sebbene a malincuore."

Stark. Ecco un altro argomento che era da affrontare prima della partenza del Protettore dell'Occidente.
07/03/2018 11:24
 
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Riguardo alle parole di Lord Stark, posso assicurare a questo Nobile Concilio che casa Lannister ha già operative nel teatro dei fiumi quasi 40000 unità.
Per raggiungere la cifra richiesta dal Re del Nord per invaderlo il passo non mi pare troppo lungo.

Riguardo invece a casa Baratheon beh... un Lannister paga sempre i propri debiti ed aggiungerei sempre esige i suoi crediti.

Nel dettaglio da Castel Granito sono stati spesi quasi 100 mln di dragoni per arginare il tradimento dell'Ungulata Casa ad opera dei Martell.
Quantomeno ne esigiamo adeguato conguaglio.



Lord Tywin Lannister,
Lord di Castel Granito
Scudo di Lannisport
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08/03/2018 09:08
 
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"Miei lord, non sono certo che qualcuno di voi abbia avuto il piacere di stare in compagnia di lord Robert per più di qualche ora. Io ho condiviso il suo desco per diversi giorni e vi posso assicurare che, non solo i suoi vassalli difficilmente lo abbandoneranno ma anche che le sue tasche sono molto più vuote della cifra richiesta da Lord Lannister.

Personalmente credo che le probabilità di trattativa siano nulle, dato che non si priverà mai della sede della sua Nobile Casa volontariamente, indipendentemente dai desideri di Re Jon"
08/03/2018 19:38
 
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"Purtroppo devo accodarmi a Ser Raymund, credo che sia impossibile che Lord Robert possa adempiere alla richiesta di Lord Tywin. E' noto che possa contare su molti uomini, ma ben poche finanze."

La richiesta di Lord Tywin avrebbe complicato ancora di più delle trattative che già sarebbero state molto accese con le pretese Tyrell. D'altro canto Colemon non poteva negare che sia la Rosa che il Leone avessero dei validi motivi per proporre una trattativa così dura.

"Vedete, miei Lord, sono dell'idea che Re Jon si sentirà in dovere di proporre una pace a Lord Robert. Sono d'accordo con Ser Raymund sul fatto che sarà quasi impossibile che Lord Robert accetti una resa tale da rendergli impossibile una futura rivolta, cosa che mi sembra essere l'obiettivo di tutti noi. Da quanto ho capito finora Casa Tyrell richiede fortezze per avere una difesa più agevole, Casa Lannister richiede di essere rimborsata, per quanto possibile, delle spese di guerra. Casa Arryn, chiaramente, non richiede altro che la volontà di rientrare nella Pace del Re. Casa Greyjoy, sebbene sia ancora da contattare, dubito sia grandemente interessata alla Tempesta dato che si sta concentrando sulle calde lande dorniane."

Sospirando, continuò:
"Propongo allora di contattare Lord Mace per conoscere il suo desiderio, il prima possibile. Nel caso Lord Leyton o Ser Fossoway lo vogliano, posso assumermi io stesso questa responsabilità: di certo dovrò recarmi alla voliera per scrivere al Re. Una volta avute le richieste di Casa Tyrell, direi di lasciare a Re Jon il tempo per meditarci su e fare un veloce scambio di missive con la Piovra per assicurarsi che la linea sia condivisa anche da Casa Greyjoy. Poi, sarà meglio sentire Lord Robert per capire quanto possa rifondere dell'oro di Castel Granito che è stato investito nelle difese."

Più parlava, e meno ci credeva lui stesso. Pur volendo trovare un compromesso vero e proprio, che non accontentasse pienamente nessuno, sarebbe stato difficile per Re Jon assicurare al Sud una pace senza scontri. Era oggettivamente un'impresa diplomatica disperata. Ma tentarci era un dovere del sovrano.
08/03/2018 19:56
 
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Lord Leyton era quasi l'incarnazione dello Stretto dei Sussurri, le acque su cui governava: era normalmente calmo, controllato persino nei momenti di massima irritazione e rapido nell'acquietarsi. Tali qualità avevano fatto la fortuna di Vecchia Città, rendendola la seconda città dei Sette Regni, e in tali qualità il suo signore credeva ciecamente.
Le parole del Maestro riportarono il sereno là dove fino a un attimo prima c'era tempesta.
"Lord Lannister, mi dispiace confermare le parole di ser Fossoway e Maestro Colemon: non c'è modo di ottenere il pagamento di alcun debito di guerra da casa Baratheon: sono al verde... e faremo in modo che tali resteranno per un po'". Purtroppo Lord Leyton era quel genere d'uomo capace di ridere alle proprie battute e fu così gli sfuggì un lieve sogghigno, assai poco nobile.

"Ser Fossoway, Maestro Colemon: permettetemi qualche veloce precisazione.
Innanzi tutto Casa Tyrell non chiede Capotempesta o altre terre per sentirsi sicura: le possiede già. E aggiungo inoltre che su tale sicurezza sono fondati il controllo del luogo in cui ora ci troviamo e la scelta di Sua Maestà Jon Arryn come nostro legittimo sovrano.
Secondariamente, Robert Baratheon si è già privato della fortezza di famiglia volontariamente: dai dispacci in mio possesso mi risulta che la guarnigione di Capotempesta sia stata calpestata in campo aperto dalla nostra cavalleria, dalle parti di Sala dell'Estate. Probabilmente stava andando a funghi - ah, ah - o forse cercavano fragole di bosco, ma quel che è certo è che non stavano difendendo Capotempesta: è fin troppo evidente come sia stato inviato un ordine di evacuazione. Quindi sì, Robert Baratheon si è già privato volontariamente di Capotempesta e l'ha fatto senza alcuna speranza di poterla riconquistare. Qualsiasi cosa differente proverà ad affermare sarà o una evidente menzogna o un errore marchiano agli occhi di qualsiasi comandante militare."

"Pur tuttavia, riconosco che nessuno vorrebbe passare alla Storia come colui il quale ha perso il maniero dei propri avi. Per nostra fortuna, non c'è nulla che non si possa fare, se si è dotati di un sigillo reale e una accorta politica matrimoniale.
Lord Alester è un uomo previdente e tutta la sua discendenza ha già un roseo futuro di fronte. Non c'è bisogno che il suo unico figlio erediti Capotempesta, oltre alla già prestigiosa Fortezza di Acquachiara. Se per decreto reale sua nipote, lady Selyse, fosse dichiarata erede di Capotempesta... e casualmente capitasse che detta splendida fanciulla sposasse un Baratheon... avremmo ripristinato lo status quo del Regno nel giro di mezza generazione. Non c'è niente di meglio che il tempo e qualche nuova nascita per lenire gli screzi.
Suppongo che i nostri nipoti nemmeno si ricorderanno delle poche settimane di guerra fra Altopiano e Tempesta.
Nel frattempo, Robert Baratheon potrà persino ricoprire un prestigioso incarico qua a corte. Dalle sue parole entusiastiche verso l'incoronazione di Sua Maestà mi pare trapelasse ben più che stima verso il Re. Se Re Jon non ha perso la fiducia in lui, allora sarà lieto di averlo qui al suo servizio."
"Secondo voi è una strada percorribile?"

[Modificato da Roland Crakehall 08/03/2018 19:58]

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Condottiero di Eserciti
"E' indubbio che la Tempesta sia già sotto il controllo, praticamente totale, di Casa Tyrell. Chiaramente con il termine "richiedere" intendevo la volontà di vedere riconosciuta Casa Tyrell come legittima proprietaria di quelle terre anche dai Lord ancora fedeli al Cervo."
Disse Colemon a scanso di equivoci. Effettivamente durante le trattative sarebbe stato opportuno sottolineare quell'aspetto evidenziato da Lord Leyton, quindi il Maestro se lo appuntò sulla pergamena che gli stava di fronte.

Ora arrivava il momento di affrontare la seconda questione, quella relativa alla proposta matrimoniale.
"Sarebbe da vedere se Lord Alester accetterebbe tale accordo. Ma se così fosse, potrebbe essere la soluzione che stiamo cercando."
L'idea del Primo Cavaliere era molto, molto interessante.
"Potrebbe essere la quadratura del cerchio. Credo che dal punto di vista di Re Jon potrebbe essere un'ottimo punto di arrivo: Casa Baratheon avrebbe comunque, almeno in futuro, un ruolo di primo piano nella gestione del Regno. E questo sarebbe del tutto in linea con l'onore di una Casa dal nome così altisonante. Per di più, Lord Robert potrebbe sostenere attivamente Re Jon senza essere guardato di traverso da altri sudditi del Reame, dimostrando la sua dedizione qui nella Capitale, sotto lo sguardo benevolo del Re e sotto quello più oggettivo del Primo Cavaliere. Per di più, nel caso si dovesse mostrare degno di fiducia potrebbe anche ricoprire qualche incarico importante."

"L'unico problema rimarrebbe il rapporto tra Casa Baratheon e Casa Martell, che sembra essere particolarmente stretto negli ultimi tempi. Tanto che nell'aria c'era perfino un matrimonio. Ma se vi conosco abbastanza bene, Primo Cavaliere, avrete pensato pure a questo."

Nel mentre gettò lo sguardo anche su Lord Tywin. Il Maestro era certo che anche il Leone stesse covando qualche idea, e ancora doveva esprimersi riguardo alla scarsità comprovata di fondi a disposizione del Cervo.
09/03/2018 19:00
 
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Non dubito delle vostre parole mie Lord.

Casa Baratheon difficilmente ha in pecunia le risorse dalla mia Casa richieste.

Esistono però altri valori ed in questo caso potremmo sentirci ripagati e risarciti con la cessione degli armamenti per 3000 picchieri, alabarde picche giustacuori et similia, per 1500 balestrieri, pavesi inclusi, ed infine per 500 cavalieri.

Ecco un equo conguaglio.



Lord Tywin Lannister,
Lord di Castel Granito
Scudo di Lannisport
Protettore dell'Ovest



nella sesta partita Lord Hoster Tully, signore del Tridente e Lord Cancelliere del Senato dei Sette Regni

nella quinta partita Lord Robert Baratheon, fedele fino alla morte a casa Targaryen, condottiero fino alla disfatta della guerra nel sud, ultimo signore della Tempesta

nella quarta partita Oberyn Martell, la Vipera Rossa del Dorne, Comandante della Guardia Reale di Re Stannis I e ultimo Principe Martell

nella terza partita ser Areo Hotah,Comandante della Guardia di Sunspear,Cappa Bianca dell'Imperatore Hoster
13/03/2018 00:59
 
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Un lungo silenzio pervase la piccola sala del Concilio. Nessuno sembrava avere il coraggio o l'intenzione di replicare al Leone. L'ultima proposta avanzata aveva lasciato ben più che qualche incertezza nella aria. L'Erede al Trono era intendo a ridefinire la locuzione di "uomo di poche parole" in "uomo di zero parole", ser Fossoway aveva trovato particolare interesse in un punto del tavolo e non smetteva di fissarlo, mentre Maestro Cressen aveva optato per ammirare l'arredo della stanza. In un angolo gli scrivani tacevano e non scrivano, ligi al dovere e unica nota di normalità nella stanza, benché attanagliati dal dubbio interiore se dover registrare oppure il protratto silenzio.
Quanto a Lord Hightower, stava freneticamente pensando a come spiegare che, anche ammettendo di trovare Robert Baratheon favorevole a una clausola del genere, provare a inquadrare i litigiosi soldati della Tempesta sotto altri vessilli avrebbe portato come minimo a diserzioni di massa, se non peggio. Il Lord di Vecchia Città non volle risultare sgarbato, e provò ad aggirare il problema: "spunto... interessante, Lord Tywin. Verrà a tempo debito preso in considerazione, magari a trattative già avviate".
E poi, sperando di sparigliare le carte, provando a chiudere l'argomento aprendone un altro: " bene, se nessuno ha altro da aggiungere, direi che possiamo far sapere a Sua Maestà il parere del Concilio. Starà a lui decidere se accoglierlo e avviare i contatti con Casa Baratheon, in prima persona o attraverso Lord Florent.
Nel frattempo, noi possiamo occuparci di cose un po' più frivole: abbiamo una incoronazione da organizzare. A tal proposito, avrei in mente di indire una giostra. Non c'è niente di meglio che festeggiare un evento così magnifico mettendo in mostra l'abilità dei nostri cavalieri. Il popolo di Approdo del Re ne sarà entusiasta. E magari potremmo corroborare tale entusiasmo con l'allestimento di mense gratuite nel Fondo delle Pulci e negli altri quartieri popolari. Avere fin da subito il popolino dalla nostra è di importanza fondamentale. Non possiamo cancellare in un battito di ciglia secoli di dinastia Targaryen, quindi meglio crearsi subito una solida base di consenso, in modo da affiancare al ricordo dei draghi la buona reputazione di casa Arryn. Se agiremo per il meglio, il primo andrà via via sbiadendo, mentre il secondo si rafforzerà sempre più".

Nella seconda partita: Qhorin il monco
Nella terza partita: Roland, Lord di Crakehall
Nella quarta partita: il vecchio Bob
13/03/2018 14:01
 
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Subodorando la possibilità di menare le mani, ser Raymund si riscosse.
"Una giostra, mio Lord. Che magnifica idea!"
13/03/2018 18:36
 
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Maestro Colemon, vedendo che Denys restava zitto, prese la parola.
"Scriverò io stesso al Re per fargli sapere il parere del Concilio. Non dubito che vorrà anche sentire Lord Quellon, ma credo che la linea della trattativa sia già stata definita."

Non dimenticando che il nodo Stark doveva essere ancora risolto, ma presagendone la piega che probabilmente avrebbe preso, per un attimo lo accantonò e si gettò sul nuovo argomento messo in tavola dal Primo Cavaliere.

"E' un'idea magnifica" disse, facendo eco a Ser Raymund.
"Il Sovrano, se il viaggio procederà come pianificato, dovrebbe gungere alla Capitale tra circa tre settimane. Abbiamo tutto il tempo per approntare l'incoronazione ed i festeggiamenti che seguiranno, tra cui il torneo che proponete. Bisognerà contattare tutti i cavalieri del Regno! Potremmo anche decidere di far partecipare guerrieri dalle terre ancora non sotto il controllo lealista. Per quanto i conflitti odierni non aiutino, anche il Dorne, il Nord e le ultime terre in mano a Baratheon e a Tully sono parte dei Sette Regni. Sarebbe un modo per far vedere anche a quelle genti che pure loro possono prendere parte ai festeggiamenti per il nuovo Sovrano, pur essendo goverate ad oggi da Lord dall'azione politica discutibile."
19/03/2018 15:07
 
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Lord Hightower dichiarò chiusa la prima seduta del Concilio, con il fare sbrigativo di chi aveva una guerra da portare avanti, un torneo da organizzare e la più grossa città del continente da rimettere in senso dopo mesi di incuria.
Brevi, ma formali, frasi di ringraziamento ai membri del Concilio e poi con passo svelto guadagnò subito l'uscita.

Nella seconda partita: Qhorin il monco
Nella terza partita: Roland, Lord di Crakehall
Nella quarta partita: il vecchio Bob
19/03/2018 21:29
 
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Anche il Maestro uscì dalla sala, stringendo tra le mani pergamene, penna e inchiostro. La sua catena tintinnava mentre procedeva per la sala raggiungendo la porta. Salutò tutti con garbo e oltrepassò la soglia.

Non fece nemmeno in tempo ad arrivare agli scalini alla fine del corridoio che fu subito fermato da un soldato vestito di celeste, con lo stemma del falcone grosso sul petto.

"Maestro, devo avvisarvi del fatto che è giunta una missiva da parte di Robert Baratheon. Sembra che sia... Come dire... Grossa." Era evidente l'imbarazzo dell'uomo. "Gli uomini che si occupano della corrispondenza sanno che solo voi ed il Pimo Cavaliere siete incaricati di leggere le missive indirizzate al Re."

Per gli Dei. Mai un attimo di pace in questa capitale. Ma in fin dei conti ne era contento, il giovane Maestro. Era convinto che il fatto stesso di avere tutte queste incombenze fosse il segnale che i suoi consigli degli ultimi mesi erano stati apprezzati dal nuovo Re dei Sette Regni.

Si diresse quindi verso la voliera, chiedendosi se Lord Leyton sarebbe arrivato prima di lui.
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