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Il vento dell’est

Ultimo Aggiornamento: 07/09/2018 22:23
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Post: 6.492
Giudice*****
19/05/2018 18:16
 
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Visto che siete tutti d'accordo, mi considero assunta!
Per chi non mi conoscesse, sappiate che mi ci vorranno almeno un paio di settimane per i giudizi, visto che ho la tendenza a farli piuttosto accurati!
Come precedentemente detto, manterrò il metro di giudizio originale del giudice. Per quanto riguarda il podio, verrà ridimensionato al solo primo classificato, a cui spetteranno due recensioni premio.
Il termine ultimo per le valutazioni è quindi il 19 giugno, ma non preoccupatevi, salvo imprevisti, conto di consegnarvi le valutazioni nella prima settimana di giugno!
Resto a vostra disposizione per qualunque domanda.

Un bacio,
Mary

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Post: 1.044
20/05/2018 11:05
 
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Grazie e buone valutazioni! [SM=g27988]

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Post: 6.492
Giudice*****
04/06/2018 11:01
 
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Ragazze, passo per aggiornarvi. Ho iniziato le valutazioni, ma, dati i miei impegni, penso impiegherò tutto il mese per farvele avere. Ci risentiamo attorno al 18/19!

Mary

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Post: 6.492
Giudice*****
19/06/2018 00:02
 
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Partecipanti, i risultati arriveranno domani in serata!

Mary

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Post: 192
19/06/2018 00:51
 
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Yee! Puntualissima!
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Post: 6.492
Giudice*****
19/06/2018 02:07
 
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Alla fine, ho finito i giudizi stasera! Piccola sorpresa!
Volevo ringraziarvi della pazienza e complimentarmi con voi, erano tutte storie piacevoli. Complimenti soprattutto alle prime due classificate, si sono classificate vicinissime!
Vi ricordo la griglia di valutazione – ho mantenuto quella del giudice originale – e i premi.

Griglia di valutazione

Grammatica e stile: x/15.
Ho diviso il punteggio totale e ho mezzo x/5 per la grammatica e x/10 per lo stile.
Ho utilizzato il mio solito metro di valutazione. Non sono stata fiscale sulla punteggiatura, perché penso che ognuno possa gestirla a modo suo, e che sia più una caratteristica stilistica che non incapacità congenita. Tuttavia, ci sono delle scelte oggettive che non possono essere ignorate, e per ognuna di questa “sviste” o omissioni ho tolto 0.10.
Meno gentile sono stata con l’ortografia:
- Ho tolto 0.10 per ogni errore di battitura o distrazione.
- Ho tolto un punto per errori gravi (tempi verbali sbagliati, parole a cui avete attribuito un significato non loro, ecc..);
- Ho tolto 0.25 per parole scritte in modo palesemente errato (doppie dove non ci volevano, vocali di troppo, reggenze sbagliate, ecc..);
- Ho tolto 0.15 per errori meno gravi (apostrofi, accenti, ecc..).

Caratterizzazione e IC dei personaggi: x/20.
Ho valutato la coerenza con i personaggi originali e come li avete sviluppati in base alla vostra storia e alle direttive del bando.

Utilizzo della citazione: x/10.
Mi sono basata sulla mia interpretazione della citazioni e ho valutato quanto fosse presente – più che in senso letterale, come fedeltà all’atmosfera della frase – nella vostra storia.

Gradimento personale: x/5.
Ho valutato in base al mio gusto personale.

Totale: x/50


Premi

Primo posto: due recensioni premio.
Più una recensione, consistente nel giudizio alla storia, a tutti i partecipanti.

Se avete domande, sono a vostra disposizione!

Un bacio,
Mary

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Post: 6.492
Giudice*****
19/06/2018 02:36
 
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5 - “Non odiarmi” di AlexKF23.
Totale: 25.55/50.

1) Grammatica e stile: 4.55/15.

Grammatica: - 0.45/5.
Per essere una storia così breve è piena zeppa di errori, e non è minimamente accettabile. Almeno rileggere quello che si consegna ad un contest sarebbe cortese.
“Il respiro affannoso e la mente ancora prigioniera nell'incubo.”: “prigioniera dell’incubo” o “imprigionata nell’incubo” (- 0.20).
“Oggi è il primo settembre ed è il momento di tornare ad Hogwarts.”: la “d” eufonica davanti ai nomi inglesi che cominciano con “h” non va (- 0.20).
Stessa cosa qui: “Di nuovo è tutto buio, sono ad Hogwarts” (- 0.20).
Stessa cosa qui: “Un grandissimo mi dispiace va ad Hermione Granger” (- 0.20).
“Sai Draco, tu devi sentirti orgoglioso di essere un Malfoy”: le virgole vanno sia prima che dopo il vocativo (- 0.10).
Stessa cosa qui: “Sai Draco, ora che sei entrato in famiglia avrai un compito davvero speciale” (- 0.10).
“Tanti altri flash si susseguono a questo, tutti i torti che ho fatto a quei tre e sopratutto alla Granger”: “soprattutto” (- 0.20).
“Lo faceva pensando che nessuno la vedesse, pensando che non me ne accorgessi ma, io, ho assistito ad ogni sua crisi da me provocata, era una goduria raccontare, ai miei compagni in sala comune, dell'ennesimo successo che avevo avuto con la ragazza più odiata in tutta la nostra casa.”: “pensando che non me ne accorgessi, ma io” (- 0.20), “Sala Comune” (- 0.20) e “Casa” (- 0.10).
“Sono al centro della mia sala da pranzo, intorno a me le figure incappucciate dei mangiamorte”: “Mangiamorte” (- 0.10).
“Se fallirai nella missione tuo padre marcirà in prigione, la sua anima verrà risucchiata dai dissenatori”: “Dissenatori” (- 0.10).
“"il Sopravvissuto" ho una faccia strana”: “ha” (- 0.10).
“Vogliono che lo riconosca, se Lo chiamiamo e gli consegnamo”: “consegniamo” (- 0.25).
“La interroga, non so bene su cosa ma sento le loro grida, mia zia è furiosa e la Grinfondoro è terrorizzata”: “Grifondoro” (- 0.20).
“Urla di dolore lancinante si elevano dalla stanza”: “levano” (- 0.25).
“Fuoco... stanza delle necessità... fuoco... potevo morire quel giorno, il giorno della battaglia.
Potevo morire nella stanza delle necessità per mano del fuoco impazzito evocato da Tiger.”: “Stanza delle Necessità” (- 0.40).
“con l'eternità d'avanti spero di poter essere utile a qualcuno”: ovviamente è “davanti” (- 0.25).
“Non mi interessava se gli ideali che la mia famiglia mi aveva insegnato, risultassero offensivi e ferissero il prossimo”: “Non mi interessava se gli ideali che la mia famiglia mi aveva insegnato risultavano offensivi e ferivano il prossimo” (- 2).
“Ho odiato ancora di più è reputato solo feccia”: “e” (- 0.10).
Stile: 5/10.
Lo stile con cui è scritta questa storia non mi ha fatta impazzire, sono sincera. Trovo che la prima persona sia molto personale, molto diretta, ma non semplice da usare quanto si pensi: non tutti i personaggi hanno la stessa “voce”, e secondo me il modo che hai usato di esprimerti non rappresenta Draco e la sua personalità. La storia è decisamente troppo melodrammatica e troppo “onesta”, ho sempre pensato che Draco, codardo com’è, preferisse negare i suoi sentimenti… anche perché raramente le persone cattive si considerano tali. Tu hai mostrato Draco in un momento di consapevolezza e sul finale ci può stare, ma nei flashback non direi proprio: dubito che un ragazzino di dodici anni arrogante com’era lui potesse dispiacersi per come ha insultato Hermione!, e queste incongruenze si riflettono anche nello stile.
Inoltre, la storia è veramente troppo lineare, quasi sintetica, non ha un guizzo artistico o di ricercatezza che sia uno. La grammatica poco curata non aiuta a valorizzare questo stile così scarno che, tra l’altro, pur avendo scelto la prima persona non è particolarmente emotivo e non trasmette le emozioni del protagonista.

2) Caratterizzazione e IC dei personaggi: 10/20.
Per prima cosa voglio chiederti se fai sul serio quando scrivi che Draco ha gli occhi azzurri, quando la Rowling per sette libri è andata avanti a dire che li ha grigi. Questo e il fatto che tu abbia basato la storia sul movieverse mi fa pensare che tu nemmeno li abbia letti, i libri, e a questo punto mi chiedo perché scrivere di qualcosa di cui non ci si è nemmeno presi la briga di leggere l’originale!
A parte questo, trovo che l’introspezione di Draco lasci alquanto a desiderare. Come ti ho già accennato nello stile, non è credibile nel Draco dei primi anni a Hogwarts tutta questa consapevolezza, questo sapere di sbagliare e di essere meschino. Il cambiamento di Draco e la sua maturazione arrivano al sesto anno, quando finalmente capisce cos’è la vita vera, com’è essere un Mangiamorte, cosa significhi dover uccidere qualcuno oppure perdere la propria famiglia. Tutta questa “sincerità” con se stesso, poi, non mi sembra nemmeno molto nel personaggio, non ho mai visto Draco come una persona schietta: piuttosto è ambiguo, codardo, fragile – e le persone fragili difficilmente riescono a sbattersi in faccia la verità da sole.
Inoltre, trovo che tu abbia un ecceduto col dramma nel dopo guerra. Posso capire essere rimasto traumatizzato dalla guerra, ma Draco è bravo a giustificarsi e, in fondo, non ha fatto niente di così terribile: Silente era condannato comunque (e Draco lo scopre durante il duello tra Harry e Voldemort), e non si è mai dimostrato crudele se poteva evitarlo. Tutte le azioni orrende che ha compiuto gli sono state imposte e ha dovuto compierle per sopravvivere, ma ha anche cercato di non mettere nei guai Harry a Villa Malfoy, per cui davvero tutto questo senso di colpa mi sembra esagerato. Arrivare addirittura a tagliarsi prima e a suicidarsi, poi, mi sembra davvero ridicolo, non tanto per l’azione in sé (che comunque non trovo coerente al personaggio), ma più che altro perché la tua introspezione è debolissima, superficiale, per nulla approfondita, non spieghi nei dettagli le motivazioni dei suoi gesti, accenni a malapena all’autolesionismo… insomma, se si vuole parlare di tematiche così delicate lo si fa bene, altrimenti è meglio astenersi.
Un altro dettaglio marginale ma che non aiuta la coerenza è che Draco pensi a sua zia nei termini di “Bella” – troppo informale – e di Silente come di “Albus”, ancora meno probabile.

3) Utilizzo della citazione: 9/10.
La tua citazione era: “Per ogni ferita che io possa averti causato, ne ho causata una uguale a me stessa. Perciò, ti prego, non odiarmi. Io sono una persona imperfetta.” di Haruki Murakami.
Devo dire che sei stata abbastanza brava in questo parametro, gli elementi ci sono tutti e hai anche integrato bene la citazione nel testo. Mi è piaciuto come hai interpretato la questione delle ferite “riflesse” anche se, come ti dicevo prima, avrei preferito la intendessi unicamente come ferite psicologiche e non fisiche, perché Draco autolesionista non ce lo vedo. Mi è piaciuto invece come hai interpretato quel “Io sono una persona imperfetta”, l’ho trovato ben inserito nel contesto.
Non ti ho dato il punteggio pieno perché, secondo il mio parere, hai banalizzato la citazione con un’introspezione troppo superficiale. Questa è una citazione molto profonda, molto commovente: il tuo testo non è né l’una né l’altra cosa. Mi è sembrata inserita nel testo senza la giusta prospettiva, senza averne inquadrato il significato più vero. Non mi è sembrata valorizzata dal tuo lavoro che, come ti ho già detto, manca decisamente di profondità.

4) Gradimento personale: 2/5.
Devo premettere che io detesto le storie basate solo sulla versione cinematografica di Harry Potter, perché mi sembrano incomplete e perché l’originale, in fin dei conti, sono i libri, e nei libri Draco non scappa con i suoi genitori durante la battaglia finale, a Hermione nessuno scrive “sanguesporco” sul braccio e sempre Hermione dà uno schiaffo a Malfoy, non un pugno, che è molto più femminile. Comunque, questo e il fatto che tu non abbia scritto giuste la metà delle parole che riguardano l’universo potteriano, oltre al fatto che la grammatica denoti una certa incuria, mi fa pensare che il tutto sia poco curato.
A parte questo, ho trovato Draco proprio poco verosimile e la reazione di Hermione – così combattiva di solito, non posso credere che preferisca guardarlo morire e piangere invece di cercare di salvarlo! – pure. Lo stile lineare e trascurato non hanno aiutato ad aumentare il mio gradimento.


4 - “Il veleno delle nostre pagine” di R.Mayfair.
Totale: 36.9/50.

1) Grammatica e stile: 10.9/15.

Grammatica: 4.9/5.
La grammatica va bene, c’è solo una sbavatura.
“In giorno, stanchi e frustrati per quel rapporto che si dipana”: “Un” (- 0.10).
Stile: 6/10.
Devo ammettere che lo stile con cui è scritta questa storia non mi ha entusiasmato. L’ho trovato eccessivamente semplice, così lineare e scarno, senza guizzi interessanti o parti un po’ poetiche. Una lettura scorrevole, senza dubbio, ma non particolarmente emozionante: non mi sono riuscita a immedesimare nei personaggi, ho trovato la storia un po’ piatta da questo punto di vista.
Soprattutto, però, ho trovato disturbanti tutte le scene lemon: davvero non capisco che bisogno ci sia di usare termini così tecnici (“masturbarsi”, “ano”) o volgari (“pompino”), quando un po’ di mistero e qualche perifrasi possono rendere le scene molto più gradevoli e coinvolgenti. Così, l’unico effetto che hai suscitato in me è stato l’orrore: ho sgranato gli occhi, incredula, non potevo capacitarmi che fossi stata così diretta. Essere troppo espliciti toglie tutto il bello, non c’è languore: è solo una descrizione discretamente bestiale di un atto meccanico. Delle ombre, dei sospiri e dei fremiti di una scena d’amore non ce n’era traccia.

2) Caratterizzazione e IC dei personaggi: 14/20.
Considerando il What if? direi che la caratterizzazione di Harry ci può anche stare. Essendo stato cresciuto da Tom dall’età di dodici anni e non sospettando nulla della sua vera identità, ci sta che si fidi di lui come di nessun altro al mondo. Tuttavia, qui finiscono i lati positivi, dal mio punto di vista. L’introspezione di Tom non mi ha convinta per niente. L’inizio poteva anche andare bene, ma nel finale ti sei rovinata: perché far fare a Tom una dichiarazione d’amore? Perché scegliere di farlo sacrificare? È vero che a suo modo condanna anche Harry e resta egoista, non certamente buono, ma Tom è un manipolatore, un seduttore e un assassino. A Tom non interessa di nessuno se non di se stesso, e Tom fa le fusa soltanto di fronte al potere, alla vendetta, alla gloria, all’immortalità. Tom è la freddezza fatta persona, Tom è smisurata ambizione e un sorriso cortese mentre aizza il Basilisco. Tom dell’amore non sa che farsene! Con la scelta finale, lo hai snaturato completamente, e non c’è What if? che tenga: semplicemente non è IC.
Questa non è una coppia semplice e renderla credibile lo è ancora meno, l’effetto grottesco è sempre dietro l’angolo, e penso che tu non abbia fatto un buon lavoro. Le scene erotiche sono tutto tranne che erotiche, la trama è debole e l’introspezione fa acqua da tutte le parti… e poi ci si dovrebbe rassegnare: se si vuole scrivere di questa coppia o si rispettano i caratteri dei personaggi e si fa una cosa fatta bene, oppure se si vuole che si innamorino si cura ogni minimo particolare dell’introspezione e si utilizza il triplo delle parole concesse in questo contest.

3) Utilizzo della citazione: 9/10.
La tua citazione era: “È l'amore che agisce come una malattia, ma funziona al contrario: fa bene quando infetta, fa morire quando guarisce.” di Paolo Crepet.
Hai utilizzato molto bene la citazione, amalgamandola nel testo in maniera perfettamente naturale. Il concetto della stessa è sicuramente rappresentato al meglio: l’amore uccide, l’amore fa male, l’amore è una malattia. Ho adorato che tu l’abbia messa in bocca a Tom, che sia lui a svelare questo “segreto” a Harry, rispetta in pieno i rapporti tra i due personaggi: Harry sempre un passo indietro e Tom che gli apre gli occhi, che lo guida fino alla fine.
Non ti ho dato il punteggio pieno perché questa citazione unita al personaggio di Tom è il modo giusto per dare il colpo di grazia al suo IC. Se fosse stata solo applicata al personaggio di Harry sarebbe stato davvero perfetto.

4) Gradimento personale: 3/5.
Non ti nascondo che la storia non mi è piaciuta. In primo luogo, non amo i What if? e, sebbene fossero permessi dal bando, penso comunque che ci sia modo e modo di gestirne uno.
La cosa che comunque ho gradito meno è l’IC dei personaggi: passi Harry, che è cresciuto “plagiato” e praticamente allevato dal giovane Signore Oscuro, ma Tom è semplicemente inqualificabile. Non è Tom, mi dispiace. Saresti stata più IC se avessi mantenuto il tutto come una vendetta di Tom o un suo modo per condannare il suo nemico… oltretutto avresti anche rispettato meglio il bando, che chiedeva un personaggio distrutto. D’accordo che Harry si rovina la vita, ma se resta con il suo amore non mi pare gli sia andata poi tanto male.


3 - “Il respiro della foresta” di kiry95.
Totale: 44.3/50.

1) Grammatica e stile: 11.3/15.

Grammatica: 4.3/5.
La grammatica va bene, c’è solo qualche svista.
“Era convinto che fosse per via di ciò che era successo ad Harry.”: la “d” eufonica davanti ai nomi inglesi che cominciano con “h” non va (- 0.20).
“Un primo dell'anno era andato sulla sua tomba, a Godric's Hallow.”: “Godric’s Hollow” (- 0.25).
“Agitò appena la bacchetta, camuffando le loro parole con l'incantesimo muffilato.”: “muffliato” (- 0.25).
Stile: 8/10.
Lo stile di questa storia non mi è dispiaciuto per niente. L’ho trovato pulito, semplice, scorrevole, ma penso che questo essere così diretto sia un bene perché è adatto al personaggio: Neville è distrutto, la sua vita è appesa a un filo – al filo della vendetta, che notoriamente si sfilaccia in fretta – e uno stile troppo ricco non sarebbe stato appropriato. Mi piace invece questo modo di narrare diretto, quasi crudo, quasi scarno: arrivi dritta al punto, senza troppi giri di parole, e dritta fino al lettore. Le emozioni del personaggio non hanno filtri, il lettore ne è completamente investito e soggiogato.
L’unica eccezione a questa “sobrietà” stilistica è la metafora della foresta, che non solo riprende la citazione, ma è anche efficacissima per rappresentare lo stato d’animo alternato di Neville: lui è davvero perso in una foresta, quella della sua ossessione, dell’assassinio, della vendetta, dell’odio e di un dolore che lo consumano, goccia avvelenata dopo goccia avvelenata.
Per mio gusto, avrei preferito uno stile più corposo, non a livello di lessico, ma a livello di sintassi. Mi è piaciuto e l'ho trovato adatto il personaggio, ma non l'ho trovato seduttivo, e un testo per essere perfetto, per me, deve tenere incollati allo schermo.

2) Caratterizzazione e IC dei personaggi: 18/20.
Penso che tu sia stata molto brava in questo parametro.
Hai descritto un Neville che, da ragazzo con un forte senso della giustizia, è passato ad essere un sicario, uno che si fa giustizia da solo, e sei riuscita anche ad essere credibile! Mi è piaciuto molto come hai descritto la sua trasformazione, il modo in cui hai gestito questo suo ruolo così particolare, e poi il crollo definitivo: una volta catturata e uccisa Bellatrix, non ha più niente per cui lottare, non ha più niente per cui valga la pena vivere, e anche lui finisce per lasciarsi andare. Alla fine, la sua vendetta è stata la sua rovina – ma si capiva fin dall’inizio che non poteva finire bene, questa storia è segnata dal dramma fin dalle prime parole.
La comparsa di Zabini mi è piaciuta tanto – il dettaglio delle scarpe mi ha stesa, fantastico! – e l’ho trovato verosimile, molto coerente, anche se di solito Zabini viene descritto come un purosangue convinto in tutto e per tutto. È anche vero comunque che gli Zabini non si sono mai fatti coinvolgere nella guerra, per cui anche la tua interpretazione mi è sembrata convincente, e molto originale.
Non ti ho dato il punteggio pieno perché l’intensità del dolore di Neville mi ha lasciata un po’ perplessa. D’accordo che è un What if?, ma nell’ultimo anno Neville mostra una forza d’animo e un coraggio davvero impressionanti: non ce lo vedo a rifugiarsi nel bere e nel lasciarti annientare così, mi è sempre sembrato molto più combattivo.
Nota di merito per il titolo, che ho trovato splendido!

3) Utilizzo della citazione: 10/10.
La tua citazione era: “La vendetta non è mai una strada dritta. È una foresta. E in una foresta è facile smarrirsi. Non sai dove sei, né da dove sei partito.” tratta dal film Kill Bill vol.1.
Penso tu sia stata la più brava a utilizzare la citazione: l’ho ritrovata nel testo, non a parole, ma come un sottotesto veramente pregnante. Hai colto l’atmosfera e il suo significato più profondo e l’hai infuso nella tua storia, in un modo veramente superbo a mio parere.
Mi è piaciuto molto che, oltre a sviluppare lo spunto della vendetta, tu abbia inserito anche la metafora della foresta fin dall’inizio. Amo le immagini e i dettagli che si ripetono, mi danno l’impressione di una storia molto curata.
Brava!

4) Gradimento personale: 4/5.
Parto col precisare che a me i What if? non piacciono particolarmente, ma questo non mi è dispiaciuta. A parte che alla frase su Harry che si è impiccato mi sono quasi strozzata perché non me lo aspettavo, penso che tu abbia creato un seguito alternativo molto credibile. I personaggi distrutti poi li adoro, e tu sei stata bravissima nel tratteggiare questo Neville amareggiato, che non riesce a risolvere i propri problemi, vendicativo, affamato di giustizia e di morte, sfigurato, sfiorito, ormai perduto, un paladino della luce che è precipitato nell’oscurità.
Bravissima, sei riuscita a farmi piacere un What if? e Neville, che non è certamente tra i miei personaggi favoriti!


2 - “Il pianto del cigno” di _ Freya Crescent _.
Totale: 48.7/50.

1) Grammatica e stile: 14.7/15.

Grammatica: 4.7/5.
La grammatica va bene, ci sono soltanto alcuni refusi.
“Harry se ne accorge troppo tardi, quando 'troppo' muta in un un drappo funebre sulla sua bella testa.”: “in un drappo” (- 0.10).
“L'incantesimo mi sarebbe rimbalzata addosso”: “rimbalzato” (- 0.10).
“Harry la vede ogni istante, mentre urla il suo nome contro il il mondo”: “il mondo” (- 0.10).
Stile: 10/10.
Lo stile è, come al solito, sublime. Devo dire che mi è sembrato più lineare e più immediato del solito, ma non lo trovo un difetto perché penso sia “cucito” addosso al personaggio: Gabrielle è condannata fin dal principio e, quando non hai più tempo, non ne perdi nemmeno nei tuoi pensieri.
Devo dire inoltre che hai utilizzato delle immagini davvero molto belle: tutta la terminologia legate all'acqua, al mare, la spuma verde che la soffocherà, che le chiuderà la gola, che la farà affogare mentre Harry non può, non può più salvarla. È tutto piuttosto inquietante e rimanda alla Sirenetta – l’originale, ovviamente – e mi è piaciuto moltissimo.
Le metafore degli specchi sono splendide perché sono evocative, alla mia mente si è presentata questa immagine di Gabrielle che, annientata, precipita in una stanza foderata di specchi verde mare che le si infrangono intorno. L’ho vista perdersi, sfiorire, sbiadire – annegare.
Il pregio però più bello di questo stile è l’emotività. Il lettore non ha proprio scampo, questa storia è un uragano che ti consuma, è un’onda anomala che cerca di affogarti – e che ci riesce, Cristo santo.

2) Caratterizzazione e IC dei personaggi: 20/20.
Parto col dire che ho amato moltissimo questa storia, e che secondo me sei stata sensazionale con l’IC e l’introspezione dei personaggi. Non era una storia semplice, soprattutto per le tematiche forti che hai scelto – un amore ossessivo, un destino tragico, un suicidio per amore -, ma tu hai reso verosimile e credibile ogni singola azione e parola dei personaggio.
Ho trovato Harry incredibilmente IC. Mi è piaciuto come tu l’abbia resa incapace di parlare, di affrontare i disagi emotivi di Gabrielle, così chiari. Harry è sempre stato coraggioso, ma pietosamente goffo in tutte le questioni sentimentali e il suo non riuscire a trovare le parole in questo caso è dettato anche dall’attrazione che prova per Gabrielle – il fatto che non riesca a guardarla, che quando è con lei non riesca a pensare ad altro, come sappia di non dover restare solo con lei e come sia incapace di non farlo, quell’ossessivo "non è successo niente". Ho adorato anche il modo in cui è rimasto annientato dal senso di colpa, che riesce a separarlo da Ginny come Gabrielle non è mai stata in grado di fare, che lo isola e lo distrugge completamente. Per un eroe come Harry, abituato a salvare tutti, perdere proprio lei dev’essere stato straziante, e tu descrivi la sua sofferenza in modo veramente vivido.
Gabrielle, come ti ho già detto tempo fa nella recensione, l'ho trovata singolare. Il suo modo di ragione non è lineare, è piuttosto strano: è come se fosse sconfitta in partenza. Sa di dover morire e non cerca nemmeno di sottrarsi al suo destino, la sua unica preoccupazione è sempre e solo Harry: vive per Harry e per Harry muore. Gabrielle non esiste, se non in funzione di Harry. Tuttavia, trovo che abbia una grande forza d’animo: non tutti sarebbero stati in grado di uccidersi pur di non farsi erroneamente uccidere dal proprio amore. È una scelta coraggiosa ed è anche l’unica possibile: Gabrielle è talmente triste, talmente persa, talmente esausta fin dall’inizio che non c’erano altre alternative. Ed è proprio il suo sacrificarsi per non fare di Harry un assassino che le permetterà di scavarsi un posto nel suo cuore, perché Harry le deve tutto, le deve la sua innocenza, anche se il prezzo è alto, altissimo. Harry non potrà mai dimenticarla, non potrà mai dimenticare che lei è morta per salvarlo – come lui tanto tempo prima aveva salvato lei.
Infine, devo sottolineare che ho amato il contrasto tra lei e Harry: lui fa parte del nostro mondo, ha preoccupazioni umane, ha tutti i vincoli e le difficoltà di qualcuno di “reale”; mentre lei non sembra nemmeno vera. Gabrielle è evanescente, eterea, irreale: Gabrielle si chiede come sia annegare quando sa che lo scoprirà fin troppo presto, Gabrielle è tortuosa, labirintica. Gabrielle era già morta da un pezzo.

3) Utilizzo della citazione: 9/10.
La tua citazione era: “L'amore è un suicidio.” della band The Smashing Pumpinks.
In linea di massima devo dire che mi ha convinta l’uso che hai fatto di questa citazione, senz’altro la storia è intrisa di questa sorta di condanna. È una frase spietata, che non lascia vie di scampo, e così la tua storia, che è inarrestabile, ineluttabile, e che mostra chiaramente come non ci potesse essere un finale felice, un futuro per nessuno – e come non ci fosse nemmeno una vita, per Gabrielle.
Non ti ho dato il punteggio pieno perché l’hai utilizzata in maniera fin troppo letterale: Gabrielle muore, si uccide, letteralmente per amore. Penso che la citazione si potesse interpretare in maniera più profondo e più velata – anche se certe frasi che generalizzano non sono mai un granché da rendere in maniera originale – ma comunque te la sei cavata più che bene.

4) Gradimento personale: 5/5.
Ho adorato la tua storia, non ci sono dubbi. L’aspetto senz’altro migliore è l’originalità, sia per la coppia scelta sia per come hai deciso di descriverla. Un altro punto a favore è la caratterizzazione semplicemente perfetta, azzeccatissima: con Gabrielle era relativamente semplice perché avevi solo un assunto da rispettare (da piccola era innamorata di Harry), ma rendere credibile e IC Harry non è per niente semplice, è un personaggio complesso di cui noi lettori conosciamo ogni sfumature dopo sette libri, e renderlo coerente come quello della Rowling non è certamente un’impresa facile, ma tu ci sei riuscita in pieno, mi hai veramente convinta.
Ovviamente non posso non amare l’atmosfera dark, drammatica, di specchi incrinati sull’orlo di un baratro, di spuma di mare pronta ad affogarti al primo respiro troppo convulso.
Storia superba.


1 - “Fino a perdersi” di JulyChan.
Totale: 49/50.

1) Grammatica e stile: 15/15.

Grammatica: 5/5.
Perfetta.
Stile: 10/10.
Devo dire che mi è piaciuto moltissimo come è scritta questa storia: ho trovato lo stile incisivo, evocativo, estremamente intenso. La resa emotiva è al massimo, ci sono certe frasi che veramente colpiscono il lettore col loro essere così inevitabili, così spietate: “Hermione e le sue domande spontanee, Hermione e le sue frasi troncate, Hermione e la sua logica in frantumi, fino a che il sole sorge e loro fuggono come vampiri.”, “Sa che devono smetterla di pensare di aver perso tutto, perché in realtà non hanno ancora perso nulla.”, “le pupille che tremano ogni volta che lei lo sfiora, ma lui non distoglie mai lo sguardo dal cielo scuro – «Hai paura di morire, Fred? O di sopravvivere?».”, “Hermione ha un rivolo di sudore lungo la spina dorsale, lui lo segue con lo sguardo mentre con le dita le sfiora la schiena; lei rabbrividisce quando lui le respira sul ventre, e l’aria è calda e odora di fiori stantii./Non guardano più il cielo, ma solo la polvere.”, solo per citarne qualcuna. Hai utilizzato tutta una serie di immagini evocative che rendono il testo articolato pur nella sua semplicità, e che contribuiscono all’introspezione dei personaggi, oltre che alla resa emotiva.
Ho amato il modo in cui hai impostato la narrazione, dal punto di vista di Fred: mi è piaciuto molto il contrasto tra il fatto che Fred è quasi sempre muto, ma è anche un osservatore attento, è lui che “cataloga” ogni momento e che ricorderà, mentre lei, con il suo fiume di parole, i suoi cedimenti e il suo “tornare a essere se stessa” mi dà l’impressione di una persona che andrà avanti, che non guarderà più indietro verso le rovine che ha lasciato, che col tempo dimenticherà – e tutto sarà perduto.

2) Caratterizzazione e IC dei personaggi: 20/20.
Sei stata veramente brava in questo parametro, soprattutto considerando che io sono piuttosto difficile con le Fremione.
Ho amato il modo in cui hai gestito la coppia, questo cercarsi all’inizio involontario e poi sempre più frenetico, sempre più indispensabile. Mi è piaciuto che si avvicinassero entrambi per l’inquietudine che non li fa dormire, e lo scivolare dalle confidenze all’amore – l’amore non è poi solo poter dire qualunque cosa senza vedersi abbandonare? -, che è solo un altro modo per non pensare, per tirare avanti un altro giorno ancora. Mi è piaciuta molto anche l’atmosfera sospesa che si respira in tutta la storia, che ricorda il cielo nero prima di una tempesta, con l’aria immobile piena di elettricità statica: e loro sono così, in una soffitta crepitante di intenzioni, con la guerra che si addensa in cielo, che ringhia in lontananza.
Per quanto riguarda i personaggi, invece, non posso che rinnovarti i miei complimenti. La mia preferenza va a Hermione, che mi è sembrata davvero “lei”: incapace di stare zitta, parla ininterrottamente cercando di razionalizzare; ha bisogno di capirlo e, quando lui non le dà delle risposte, se le prende da sola imparando a “leggerlo”; il suo cedere e il suo rendersi conto di stare sbagliando, il fatto che non ci sia modo di farla tornare sui suoi passi, perché “Hermione è inattaccabile quando si tratta di portare avanti le sue convinzioni”. L’ho trovata davvero ben strutturata e molto convincente.
Fred, invece, all’inizio mi ha stranita per il silenzio. Di solito è un personaggio che viene descritto come molto caotico, come uno che parla per non sentire il silenzio, che cerca di sdrammatizzare tutto. Nella tua storia, invece, è il più silenzioso – ma non il più riflessivo, perché finisce per innamorarsi di lei e non riuscire a trattenerla, non riesce nemmeno a farglielo capire. Fred mi è sembrato inerme, ecco: vittima inconsapevole del “fascino” di Hermione – il suo essere così pulita, il suo sapere “di buono”, il suo voler trovare una ragione a tutte le cose terribili che accadono, perché che mondo terribile dev’essere un mondo in cui il caos regna sovrano? – finisce per capitolare e per rimanere invischiato in una tela di sentimenti non corrisposti, perché Hermione ha già risolto, Hermione ha sbagliato, è caduta ma si è rialzata, Hermione è già andata oltre.

3) Utilizzo della citazione: 9/10.
La tua citazione era: “Accade facilmente, a chi ha perso tutto, di perdere se stesso.” di Primo Levi.
Sei stata brava, secondo me. I tuoi personaggi sono invischiati in un destino senza futuro, nella guerra incombente e in loro stessi, nella loro relazione. Entrambi si perdono con una facilità disarmante, perché a entrambi sta per franare il mondo sotto ai piedi, e il modo in cui si aggrappano l’una all’altro rispecchia completamente la tristezza, l’amarezza lancinante della frase che hai scelto.
L’unico motivo per cui non ti ho dato il punteggio pieno è che i tuoi personaggi non hanno perso tutto, anzi, “in realtà non hanno ancora perso nulla”, come scrivi tu stessa. Se manca questa parte viene un po’ a mancare tutto il resto, ma trovo comunque che tu abbia rappresentato bene il concetto del perdere se stessi.

4) Gradimento personale: 5/5.
Una storia davvero meravigliosa. Io leggo poche Fremioni e di solito soltanto di un’autrice (sappiamo entrambe di chi sto parlando!), ma tu sei stata decisamente alla sua all’altezza: ho trovato la storia coerente, intrigante, dolorosa. Mi è piaciuto particolare questo effetto di “limbo” che sei riuscita a ricreare: è come se Fred e Hermione vivessero in un tempo leggermente sfasato da quello delle altre persone, è come se si ritagliassero brandelli di attimi soltanto loro che nessuno conoscerà mai, è come se fossero sospesi in una soffitta buia in cui esistono soltanto il cielo che lui guarda e la voce di lei che lui ascolta.
Davvero, l’ho trovata stupenda, tantissimi complimenti!


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Post: 6.492
Giudice*****
19/06/2018 02:36
 
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Podio

Primo posto: “Fino a perdersi” di JulyChan.

Classifica

1. “Fino a perdersi” di JulyChan: 49/50.
2. “Il pianto del cigno” di _ Freya Crescent _: 48.7/50.
3. “Il respiro della foresta” di kiry95: 44.3/50.
4. “Il veleno delle nostre pagine” di R.Mayfair: 36.9/50.
5. “Non odiarmi” di AlexKF23: 25.55/50.


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Post: 1.044
19/06/2018 21:28
 
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Mi ero promessa di scrivere una risposta degna di questo nome stasera, ma sono ancora in alto mare con le cose da fare e, quindi, non ho tempo per accendere il pc ;(
Intanto, però, ci tenevo tanto a ringraziarti, sia per aver accettato di sostituire il giudice originale, sia per i giudizi come al solito particolareggiati e iper curati, sia per questo inaspettatissimo primo posto [SM=g27994]!
Ancora non me ne capacito xD
E faccio tanti complimenti a Freya per la magnifica storia con cui ha partecipato: una caratterizzazione impeccabile e uno stile sublime e intrigante! *__*


PS: per le recensioni premio ti do carta bianca... Spero ci siano ancora storia che non hai letto e/o di tuo gradimento [SM=g27988]

a presto! :*
[Modificato da JulyChan 19/06/2018 21:30]

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Post: 2.167
Giudice*****
20/06/2018 16:02
 
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Ciao Mary, ti ringrazio per il giudizio come sempre analitico e molto accurato, e anche per i complimenti!
July, te li rinnovo, dopo le Fremione di Rosmary la tua è l'unica che è riuscita ad emozionarmi altrettanto!
Alla prossima :D





Chi torna da un viaggio non è mai la stessa persona che è partita
Rowan Mayfair [no log]
[Non Registrato]
21/06/2018 13:50
 
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Ciao, Mary!
Ti ringrazio per la puntualità e per l'accurata valutazione.
Mi dispiace un po' che la storia non ti sia piaciuta, ma come avevo già detto a erszi, avevo molti dubbi io stessa sull'IC sia di Tom che di Harry... Nella mia testa, il Tom-Horcrux ha sviluppato una personalità "diversa" dal Voldemort originario, e anche Harry è troppo "grigio", o comunque lo diventa troppo velocemente.
Essere intrappolati in un limbo atemporale non lo chiamerei esattamente un lieto fine, però è vero che non è neanche così distruttivo... anche se potrebbe diventarlo. Non è detto che non svilupperò la storia più avanti, perché mi rendo conto che, per farla rientrare nel limite di parole, è venuta una bozza un po' affrettata, più che una vera e propria OS con vita propria.
Per quanto riguarda il linguaggio esplicito nelle lemon, ormai è più forte di me usare uno stile così "diretto": qualsiasi perifrasi o giro di parole per indicare l'atto sessuale mi fa scoppiare a ridere, lo trovo artificioso (e dire che un tempo scrivevo anch'io così... de gustibus). Mi dispiace - e un po' mi fa sorridere, lo ammetto - che tu ne sia rimasta addirittura orripilata, non era quello l'effetto che volevo suscitare ^^''.
Ti ringrazio ancora per il giudizio, leggerò volentieri le altre storie in gara :)
OFFLINE
Post: 192
21/06/2018 21:59
 
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Eccomi, leggermente in ritardo, ma ci sono.
Intanto grazie per il giudizio, è stato molto piacevole da leggere e sono contenta che la storia ti sia piaciuta, quando di solito le what if? non sono nelle tue corde (invece sono le mie preferite!)
Per il tuo appunto su Neville: magari ho forzato un po' il suo lasciarsi andare, ma lo attribuisco soprattutto al trauma della guerra e al cappello che gli ha sbruciacchiato mezza faccia, ma capisco la tua perplessità è molto lecita.
Per il resto sono molto contenta che tu abbia apprezzato come ho usato la citazione, Zabini (che io adoro se in coppia con Neville) e in generale la storia.
OFFLINE
Post: 1.044
11/07/2018 22:49
 
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Re:

In grandissimo ritardo, ma finalmente ce l'ho fatta!

Dunque, che dire che non ho già detto? Io sono stupefatta dal risultato finale di questo contest, sia per il primo posto ottenuto, sia per i tantissimi complimenti a questa storia che - lo ammetto - è stata un azzardo sin dal primo rigo, sin dalla decisione di scrivere su una coppia del genere, coppia che ancora fatico un po' a inquadrare, ma che piano piano sto iniziando ad apprezzare sempre di più.
La difficoltà, per me, stava in primis nel rendere credibile un Fred in modalità più "seria", anche perché non sono la persona più indicata per scrivere di personaggi e/o dinamiche divertenti e leggere... XD e, in secondo luogo, stava nel rendere un minimo plausibile il suo incontro con Hermione, dal punto di vista fisico e mentale, senza snaturare possibilmente i due personaggi. Con Hermione credo di essere andata di lusso, anche perché è un personaggio che conosco molto bene, alla quale mi sento molto vicina, della quale ho scritto parecchio. Con lui, ribadisco, ho fatto un grandissimo salto nel vuoto, ma fortunatamente ho evitato di schiantarmi, anche se, come mi hai fatto notare anche tu, leggere di un Fred così silenzioso un po' destabilizza, ma sono contenta che questo Fred abbia comunque trovato una sua dimensione e un suo senso, senza penalizzarmi.

Che altro dire? Spero di riuscire a scrivere ancora su di loro, anche se per il momento sto attraversando un momento iper caotico e non so quando riuscirò a rimettermi a scrivere in generale >.<

Ancora grazie e ancora complimenti a Freya! *__*

OFFLINE
Post: 6.492
Giudice*****
07/09/2018 22:23
 
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Recensioni premio:

JulyChan: 2/2 (Un errore e Al suo posto).
[Modificato da Mary Black 07/09/2018 22:23]

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