Unica fanfiction consegnata: Primo Vere di Rowan Mayfair.
Poche premesse: un doveroso grazie per aver partecipato sebbene tu sia stata l'unica iscritta al contest.
Non ci saranno classifiche né premi data la situazione, ma ovviamente c'è il mio commento alla storia, che riporterò anche sul sito.
Mi dispiace non ci sia stata un po' di gara.
◦ Titolo 5/5 → Primo Vere mi piace tantissimo, sarà che ho pensato immediatamente ai Carmina Burana. Pur avendo un significato preciso e intuibile anche per chi non sa il latino, l’essere in questa lingua conferisce un alone misterioso che è perfetto per il racconto.
◦ Sinossi in 200 parole 3/5 → Un po’ troppo stringata, inoltre la costruzione della frase “scoprirà che è un'antica rivale a condurre le danze, con la quale ha lasciato dei conti in sospeso” non mi convince: “scoprirà che è un'antica rivale con la quale ha lasciato dei conti in sospeso a condurre le danze” mi sembra molto più scorrevole.
◦ Formattazione 6/10 →
– Impaginazione: allineamento del testo → corretto;
– Impaginazione: rientranze margine sinistro → mancante;
– Corretto utilizzo di corsivo, grassetto, sottolineato → corretto;
– Impostazione interlinea e paragrafi → mancante;
– Corretto utilizzo dei simboli grafici (apici, virgolette, trattini) → corretto.
◦ Grammatica ed ortografia: 10/10 → praticamente perfetti: ci sono un paio di sviste che ti segno di seguito, per il resto il testo è perfetto.
◦ Stile/lessico: 8/10 → Semplice, senza particolari ricercatezze, ma scorrevole. L’unica cosa che non mi piace è il cambio di focus: all’inizio sembra che il pov sia di John, è lui che racconta dove sono e come ci sono arrivati, ma poi lui viene allontanato e l’attenzione si sposta su Sherlock senza che non ci sia nemmeno una riga di stacco tra i due blocchi a sottolineare questo cambiamento.
◦ Originalità: 2/5 → Non avendo letto un gran numero di ff su Sherlock, non so se qualcun altro abbia usato Stonange come sfondo per qualche avventura del detective, ma alcuni dettagli mi hanno riportato alla mente altre storie, dalle donne che danzano tra le pietre, che mi hanno rammentato decisamente la sigla di Outlander (ma anche il tuo racconto Farfalle nere), all’oggetto antico acquistato da Sothesby e rubato (potrei sbagliarmi ma credo ci sia qualcosa del genere in Poirot). Il rito di primavera e l’accoppiamento tra le pietre fa parte della cultura antica, e se ne parla anche in Taltos di Anne Rice… insomma, tanti piccoli rimandi che hanno costruito una storia per lo più prevedibile, ma non per questo meno apprezzabile. Anzi, sottolineo che nella richiesta di realizzare un “episodio in più” della serie era quasi implicito che non potesse esserci una grande originalità.
◦ Caratterizzazione dei personaggi: 5/10 → gli accadimenti sono più raccontati che mostrati e così è pure per i personaggi: non c’è molto approfondimento. Se si trattasse solo di Irene ti darei voto pieno: lei è perfetta nel suo stereotipo, ma John e Sherlock… non li ho ‘percepiti’. Ammetto la difficoltà di rendere Sherlock, ma mi sono mancate le sue capacità logiche e deduttive al lavoro.
◦ Contestualizzazione: 7/10
– attinenza al tema del contest → 2/4 punti: il bando chiedeva di realizzare una storia che potesse sembrare un episodio della serie, mantenendone quanto più possibile le caratteristiche. Da questo punto di vista, manca gran parte di quello che costituisce un episodio tipico: l’incontro col cliente, gli indizi che nessun altro nota, la polizia che non arriva da nessuna parte, Mycroft che dice la sua… in realtà gli episodi di Sherlock non sono affatto lineari e la tua scelta di cominciare in medias res poteva andare più che bene, ma manca comunque il tratto distintivo di Sherlock: la sua ricostruzione degli eventi che l’hanno portato a risolvere il “caso”, la padronanza di sé, che qui viene del tutto a mancare senza che da parte sua ci sia un’analisi dell’evento che potrebbe portarlo ad acconsentire alla nuova esperienza, gli scambi di battute con John;
– rating: → 2/2 punti: arancione. Io tenderei a valutarla più come storia a rating giallo, ma essendoci un accenno al sesso, va bene così;
– genere: → 2/2 punti: Dark, Generale, Introspettivo. Come detto prima, non la vedo molto introspettiva e nemmeno molto dark, ma di certo il parametro “Generale” è quello corretto;
– avvertimento/nota: → 1/2 punti: Lime e tematiche delicate. Sono incerta: dalla lettura capisco che il rapporto tra Irene e Sherlock sia stato completo, quindi si tratterebbe di una lemon per quanto da lui poco partecipata, e le tematiche delicate? Forse per il fatto che lui non abbia dato il suo assenso e, pertanto, andrebbe inteso come abuso?
Se ho frainteso, chiedo scusa. ^^’’’’
Venendo al resto:
“Così affilati, che potrei tagliarmici…” → la frase si riferisce però alla lama, quindi “affilatA”
“Le labbra si schiudono vicino all’orecchio di Sherlock, simili una creatura” → manca la “A” in “simili A una creatura”
“Oh, ma lo sappiamo entrambi, che questa è una bugia.” → non metterei la seconda virgola
“Lascia fare a me, so esattamente cosa vuoi…” → Nessun errore, solo un dubbio: ho riguardato l’episodio per sicurezza: Irene non dà MAI a Sherlock del tu, mentre lui lo dà a lei una sola volta: quando le ordina di scappare, quando interrompe la decapitazione. È vero che in inglese probabilmente questa differenza non si percepisce, ma nel doppiaggio italiano è stata resa. Mi chiedo se sia opportuno, in questo contesto, un cambio di registro, dato di chi si tratta, del senso di quanto stanno per fare e del “gioco” tra di loro.
Grazie ancora e, se qualcosa della mia valutazione non ti convince, sono qui. ^^
[Modificato da Nuel2 05/04/2018 11:15]
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Nel Caos ci sono tutte le risposte.
ℒ
Non siamo anime affini.
Siamo una lama e la sua ferita.
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