Quest razziamento parte 2 - 20/02/18 Conca del Tuono
AMBIENT: I tre si ritrovano dall'altra parte, sempre di fronte lo squarcio ora violaceo ma stavolta sul sentiero completamente nero. Si trovano in quel sentiero battuto male, piccolo, che solo Ellis può riconoscere. Un sentiero che per forza di cose dopo una cinquantina di metri sembra svoltare a destra e ancora una volta solo Ellis sa cosa c'è dall'altra parte. Tutto è nero ma non per via del buio, possono riconoscere TUTTI -anche chi non ha la scurovisione- le foglie nere a terra, il terreno, qualche albero ai lati del sentiero accompagnati da sparsi cespugli e persino il cielo completamente privo di nubi ma anzi, ben colmo d'astri... è solo che non vi sono colori. La ferita di Wolter è stata guarita, tutti sono pronti ad andare a cercare Aela. Rhea può sentire magia, ma non v'è una direzione da seguire, è proprio il posto ad esserne pregno. Dovrà essere l'elfa a guidarli visto che è l'unica che sa più o meno dove andare... non dovrebbe aver dimenticato un mondo simile. GDR GO! QUANDO SIETE PRONTI INVIARE POST CON TURNI: ELLIS, RHEA, WOLTER. PER INFO MISSIVARE HESTIA.
21:01Ellis[Conca del Tuono] Racchiusi in quella "bolla" infernale da neanche un giorno. Per loro fortuna - o sfortuna - i tre sono riuniti. Impossessati l'uno dell'altra dalla stessa sorte e dallo stesso unico obiettivo. Ma indubbiamente la ricerca perdura con maggiore affanno da parte dell'elfa dei mari, costretta ancora a cercare quel battito d'ali secolari che appartiene ad Aela. Ogni cosa è nera, lo scenario è il medesimo l'ambiente rispetta i canoni probabilmente già vissuti di quella realtà. Cammina al fianco loro, cercando di individuare il punto preciso che possa darle maggior intuito. Tenterà di osservare quanto le sia più possibile quelle apparenze che violano i principi della magia stessa, dal momento stesso che tutto potrebbe trovarsi ovunque. Sul braccio sinistro è fermo lo scudo, piccola e precaria sicurezza personale dell'ascesa dell'amazzone. [ Di qua ] Anche se per cause di forza maggiore la rossa tenterà di prenderà la strada che dovrebbe essere quella sicura per quanto può ricordare. Cercherà di non perdersi nessun dettaglio, di sentire la presenza dei due... solo in ultimo verso Wolter si disperde una domanda mentre lo sguardo rimarrà vigile [ Come va il braccio? ]
Ellis ha usato Osservare
21:11Wolter[Conca del Tuono ] Le dita della mano destra sfilano lungo la memoria del taglio sull'avambraccio, rilassato lungo il fianco. Un gesto a margine che non accompagna con lo sguardo ma che e' piuttosto sollevato sul mistero di Ellis. Un battito di ciglia che ne coglie la determinazione nel profilo nobile e, successivamente, le parole. Le fornisce solo un gesto d'intensa nell'incorcio degli sguardi e nell'abbassarsi del mento. Un silenzioso ringraziamento che non vuole protrarre quel dettaglio per concentrarsi sull'urgenza della ricerca. Pertanto la visuale si lascia ampliare nelle direzioni possibili. Il debole riverbero della luce viola non riesce in alcun modo a scalfire il nero dominante nelle sfumature che, solide, lasciano comunque intatte le forme. Quella del sentiero stretto, ad esempio. La volonta' di seguire l'elfa dei mari si esplica solo dopo aver ceduto il passo eventualmente a Rhea, in una posizione leggermente arretrata che ne vuole cogliere il profilo. I passi sono calmi nel terreno difficile per i movimenti che la ricerca degli occhi porta, cogliendo il silenzio intorno e quanto lo scenario offre.
Wolter ha usato Osservare
Stop Azioni. Attendere Responso.
Ellis comincia a camminare per il sentiero guidando gli altri due, macinano metri velocemente grazie al pensiero che li conduce. Non ci vorrà molto quindi prima che arrivino alla fine di quel sentiero, svoltando obbligatoriamente a destra. Davanti ai loro occhi si paleserà una vasta radura, non più terreno ma un prato -sempre nero ovviamente. Di certo lo spettacolo non è la radura in sé quanto sia Ellis che Wolter grazie a quella particolare esperienza nell'osservare potranno vedere ad una notevole distanza -molto più di 500 metri- l'unico colore che si mescola col nero, il rosso. Segue i bordi di una città in lontananza e ne colora i dettagli in quello sfondo tetro... ma ancora una volta non è questa la particolarità, la città è letteralmente sottosopra. Il terreno al posto del cielo e il cielo al posto del terreno, gli edifici con la testa in giù e così via... certo vista la distanza non possono cogliere ulteriori dettagli ma se conoscono bene Asarn gli edifici più alti donerà loro la sicurezza d'una copia identica e stramba. Più vicine a loro invece, visibili anche a Rhea -che invece per la città si limita a vedere una COSA lontana nera e dai bordi rossi- (a circa 100 metri) cominciano a stagliarsi delle capanne che permangono nella giusta posizione gravitazionale. Sono piuttosto distanziate fra loro e sono una decina, oltre ad essere altissime, ogni capanna è infatti alta circa 20 metri. Ellis ricorderà qual è quella da dove è fuggita? GDR GO! TURNI: PRIMA ELLIS, POI LIBERI. MAX 20 MINUTI. PER INFO MISSIVARE HESTIA.
21:32Ellis[Conca del Tuono] La razionalità rovesciata nuovamente davanti lo sguardo d'oro della sposa dei mari. Ancora una volta di ritorno dal punto in cui aveva trovato silo forzato. I metri e le distanze sono governate dal trio quando vengono superate e gettando luce. La verità raccontata a Rhea ora sarà finalmente vissuta dalla stessa Drakaal. Asarn è sempre la stessa ma stravolta per le leggi gravitazionali [ Quello di cui ti ho parlato ] A Rhea indubbiamente è rivolta l'affermazione, ma l'attenzione di lei non perdura sulla città ma piuttosto su quel riflesso di abitazioni - oltre ad essere più vicino - ha qualcosa che l'attira maggiormente. Ma non può non tenere conto delle capanne, di quelle abitazioni grottesche e alte. Tenterà di sfoderare anche la spada con la mano destra. Quando era lì non aveva neanche un osso per difendersi ( no quello c'era invece). Si avvicinerà, quei metri vanno superati. Ma la discrezione sarà il suo primo punto focale; avvicinandosi si abbandonerà alla ricerca di qualcosa che possa ricordarla a quel momento in cui una carezza sembrava averla voluta salvare. Ci sarà qualcuno?
Ellis ha usato Osservare
21:37Wolter[Conca del Tuono] Il respiro e' tranquillo, ma non profondo per la tensione naturale che l'ignoto trova. Sfugge alla consapevolezza di stelle che, in altri momenti, avrebbero rapito l'attenzione, riversandola, invece, sull'apertura degli spazi che il prato offre. Gli occhi seguono la sua lunghezza fino a trovare la sagomatura rosso cupo di una citta' che, nel riconoscerla, gli ruba una espirazione piu' prolungata delle altre. Le labbra si schiudono contro la verita' che Ellis, a suo tempo, aveva fornito: Asarn capovolta. La riconosce in tutta la nostalgia e odio della sua verticalita' riversa. L'azione di Ellis, per fortuna, lo schiodano da una contemplazione che- per forza di cose- si prolungherebbe ancora. Nel concentrare la visuale verso le capanne dove la vede diretta, si focalizza su eventuali movimenti da cogliervi intorno. La ricerca di eventuali presenze o dettagli che ne possano rilevare. Una maggior cautela nell'avvicinamento delle distanze, lo vuole piu' leggero nei passi e nel baricentro che s'abbassa un poco con l'incurvatura della schiena. (osservare attiva)
21:40Rhea[Conca del Tuono] Ha seguito il sentiero prima con lo sguardo, quello di chi si ritrova ad affrontare qualcosa di profondamente sconosciuto, poi con i passi premuti seguendo quelli di Ellis. Colta ancora da quel silenzio che l'ha vista ritrovarsi tra le mani il respiro di Auron, con una dose di concentrazione tanto ferma da stringerle la fronte a pensieri più bui di questa terra. Si è espressa solo con un battito di palpebre, allo scambio brevissimo tra i due compagni, ruotando rapidamente il volto verso Wolter nel tentativo di cercare, al gesto che le apre il braccio alla tensione della mano verso un qualsiasi punto di quello di lui, quel forte e breve contatto volto a sincerarsi delle condizioni che, nella concitazione e nella focalizzazione delle ore precedenti, non è riuscita a cogliere. Lo fa nel silenzio, senza domanda, sollevandogli gli occhi contro il tempo di cogliere i dettagli che Ellis le indica senza la facoltà effettiva di distinguere i contorni di ciò che si trova, ora, ad osservare. Una materia indistinta di buio e rosso, ben presto sostituita dalla visione delle capanne e dall'allerta sottile di Ellis che la induce, a sua volta, al tentativo di premere la mano destra contro l'elsa della Mille Corpi saldata al fianco sinistra, provando ad estrarla. E' calma, ma dentro c'è l'inferno e la necessità. Segue i passi della compagna, tentando di rendere meno pesanti i propri. Tutto intorno a loro, l'assalto di una magia che non ha confini, né colore. [Scurovisione - Percezione Magica Innata - Immunità Sonno e Paralisi]
Stop Azioni. Attendere Responso.
Eh già, è proprio il posto in cui qualcuno di ancora sconosciuto ha aiutato Ellis a scappare. Non ha problemi l'elfa nello sfoderare la spada e muoversi con lo scudo, ancora una volta a guida di quel piccolo gruppo. Fa anche bene Wolter a muoversi più pacatamente perché proprio lui quando sfilerà davanti la prima capanna potrà sentire dei rumori di movimenti provenire dall'interno fino a che quello che sembra uno stridio sofferente coglierà anche le orecchie dell'elfa e la drakaal, un urlo che sembra provenire da un animale di media grandezza taglia quel silenzio generale come una lama sottile. Dura un paio di secondi comunque, dopo i quali torna nuovamente il silenzio. Cosa sia successo per ora rimane ignoto ma quel che è sicuro è che alcune capanne sembrano essere abitate. Capanne comunque fatte di pietra e sassi, con dei tetti imbastiti di paglia, tutti dettagli che arriveranno prima all'occhio di chi è più esperto nell'osservazione ma anche a chi non lo è. Sono tutte uguali e tra l'una e l'altra sembrano distanziarsi quasi sempre d'una ventina di metri. Ellis nello specifico potrà riconoscere la parte posteriore della capanna che si trova di fronte -a dieci metri-, dei piccolissimi sassi dal taglio triangolare si trovano ai piedi della stessa, sassi che ha già visto. Anche Rhea mentre sfilano tra le capanne non incontra problemi a sfoderare l'arma ad ogni modo. GDR GO! TURNI: ELLIS, RHEA, WOLTER. MAX 20 MINUTI. PER INFO MISSIVARE HESTIA.
22:00Ellis[Conca del Tuono] Percorrono le capanne e nel mentre uno straziante rumore, un lamento animalesco distruggerà la pace di quel tratto di strada, facendo il tutto crollare in un successivo silenzio che conferisce ancora più angoscia. Ma non c'è tempo di esitare, nel momento stesso in cui la capanna dove era stata imprigionata la riconosce: il tracciato, la pietra immobile. Effettua uno strano movimento: prima sembra arrestare il passo, per cercare di fare un segno a Wolter e a Rhea con la spada indicando quella capanna e annuendo.[ E' lì che sono stata rinchiusa. Attenzione ai giganti] La sua decisione è di rientrare lì. La parte posteriore non delinea tuttavia l'entrata. Cercherà di muoversi nel modo più silenzioso concessole. Spera che anche gli altri facciano la stessa cosa. Si poterà dapprima nella parte destra della capanna, sperando di non incrociare nessuno. Il suo intento è raggiungere l'entrata, sperando che il resto voglia seguirla. La schiena verrà portata lungo la roccia e di conseguenza i gesti verranno mossi seguendo la struttura della capanna che ricorda.[ Osservare Attiva ]
22:08Wolter[Conca del Tuono]Le capanne assumono una prospettiva grottesca per l'altezza che le descrive. La puo' cogliere man mano che vi si avvicinano, trovandovi anche la materia che le costituisce. I suoni espansi e risaliti in una tonalita' piu' acuta e aspra, si imprimono nel momentaneo riflesso che porta rigidita' ai muscoli. Li rilassa in una espirazione piu' controllata nel silenzio successivo e che lo avvolge anche nel proprio, conscio che ogni domanda sulla presenza di Aela e' sprecata nell'intuito di poter essere l'unico, eventualmente, a non percepirla. Coglie l'informazione di Ellis e se lascia a lei l'esplorazione di una prima parte del perimetro, egli tenta, di avvicinarsi nel silenzio che gli e' concesso, verso la pietra e i sassi e si', andando a coprire, eventualmente, la direzione opposta per contenere poco rassicuranti sorprese. Nella loro grandezza- di quella pietra e di quei sassi- e sovrapposizione di una struttura grezza, cerca spazi, interstizi o fratture che eventualmente potrebbero concedergli un'occhiata limitata e sommaria all'interno. La mano sinistra si comprime contro l'elsa della daga, ad annullare movimenti in eccesso e rimane solo il contatto cauto della destra contro la pietra. (osservare attiva)
22:10Rhea[Conca del Tuono] Nell'assenza di colore è naturale, per i suoi occhi, cercare di tanto in tanto quell'unico dettaglio rosso al fondo delle cose. Lo tiene d'occhio, senza lasciarsi distrarre o concentrarvisi eccessivamente, impegnata com'è a muoversi al fianco dei compagni per avvicinare le capanne. La consapevolezza di Ellis la fa rallentare, inducendola ad una maggiore attenzione non solo al contesto, ma alla propria stessa attitudine al silenzio che deve tentare di mantenere. Le risulta, effettivamente, particolarmente complesso ritrovarsi ad affondare nel buio che un tempo delineava ogni suo passo, ma la tensione del corpo e la volontà di alleggerirne il peso è evidente. Trattiene la spada obliquamente, la punta verso l'alto rende la sua guardia priva di pretese nella temporanea assenza di pericoli evidenti, e il busto defilato appena sulla sinistra concede alla tensione del collo la volontà di guardare oltre la spalla della compagna. Poi, l'urlo. La pietrifica, non nella paura ma nell'impulso spontaneo delle bestie. Ruota il volto di scatto nel cercarne la fonte, ma è la coscienza a trattenere l'istinto dei suoi passi verso essa. La coscienza, dentro sé, di non sentire niente di familiare. E la freddezza di doversi attenere al proprio obbiettivo, seguendo l'indicazione della compagna e la scia della sua memoria. Gli occhi si spostano su Wolter per un momento, quasi volesse comunicargli, con un breve e fermo scuotersi del volto, che non sente nulla. Un cenno a Ellis, prima di provare a muoversi, con lei, verso la capanna. [Scurovisione - Percezione Magica Innata - Immunità Sonno e Paralisi]
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Quelle capanne completamente nere ma fatte di sostanza tangibile continua ad accerchiarli, anche loro tra l'altro si vedono di colore nero, sia se guardano sé stessi sia se guardano i compagni. Ellis riconosce la capanna grazie a quei particolari sassolini e comincia ad aggirarla, spalle al muro, seguita da una Rhea altrettanto attenta. Stessa cosa che fa Wolter andando nella direzione opposta e tutti e tre si ritroveranno ai lati d'una lastra di legno usata come porta. Tutti potranno sentire silenzio, nessun rumore sembra provenire dall'interno. Tutto tace. All'interno... all'esterno invece comincia a farsi più movimentata la situazione. Dietro di loro infatti, proprio dal punto da cui sono venuti loro, la fine del sentiero per intenderci, cominceranno ad udire passi pesanti e voci cavernose che parlano una lingua sconosciuta. Talmente potenti quelle ugole che nonostante la distanza potranno sentire il rumore di quella lingua ruvida e disordinata. Se poi ci butteranno l'occhio potranno vedere un gigante di quattro metri ed uno di otto metri, sembrano venire da una specie di ronda visto che quello di 4 metri ha nelle mani una clava e l'altro niente... ma Rhea potrà sentire che quel niente è colmo di magia. Che si fa? GDR GO! TURNI: ELLIS, POI LIBERI. MAX 20 MINUTI. PER INFO MISSIVARE HESTIA.
22:28Ellis[Conca del Tuono] L'entrata della capanna è la stessa e fatiscente di sempre. Da quella posizione non si vede e sente nulla di particolare provenire all'interno. Dietro di lei sulla stessa scia anche la Drakaal e Wolter ormai la seguono senza batter ciglio. Ma sarà dietro di loro che qualcosa insorge. La stessa pesantezza nelle membra, la stessa voce cavernosa e fraudolenta sentita quella volta. Saranno gli stessi giganti [ Sono loro, o credo siano loro. Ne riconosco la voce. Io Entro ] Un sussurro bassissimo che cercherà di rivolgere a loro due dopo uno sguardo. Annuisce con il capo sottolineando la sua decisione ma lasciando a loro due la possibilità di organizzarsi qualora avessero un diversivo e non volessero rischiare di entrare. E farà in modo di porre i giusti passi affinché possa cercare di entrare nella capanna il più veloce possibile. Se la porta di legno fosse facile da aprire, come quando ne era uscita, cercherà di superarla qualora ci riuscisse. Potrebbe essere una scelta azzardata quella di entrare, potrebbe essere la sua tomba o l'inizio della successiva prigionia. Ma se è lì che si è svegliata, deve vedere se è lì che forse non abbia " dimenticato" quella parte di se.
22:36Wolter[Conca del Tuono] La tranquillita' illusoria del luogo ha in seno la stasi delle cose morte e traccia il nero nella luce dei propri occhi senza restituirgli altro. Ma e' l'udito ad attivarsi di una vibrazione che smuove l'aria intorno. L'avverte dentro il torace e scaricarsi, poi, a terra. Nel ritrovare la presenza delle due donne, rileva, in un girarsi lieve del capo, altre, cosi' maestose da essere difficili da ignorare. Hanno la prepotenza, nella propria razionalita', di gareggiare con la verita' sconvolgente di Reksha. Ellis dona le proprie intenzioni e non trova opzioni migliori nella stretta dei tempi. La mano destra si estende in un tentativo che cerca il polso prossimo di Rhea. Una stretta che le lascia margine, ma che e' risoluta nella certezza di trovarla accanto. Se vi fosse riuscito, le suggerirebbe la precedenza dell'entrata, sospingendola appena nel tocco che anche la sinistra esercita naturalmente sulle sue spalle. Movimenti rapidi che, comunque, si sincronizzano ai propri. Cerca di trovare l'essenzialita' dell'apertura che gli consente il passaggio, senza ampliarla inutilmente, richiudendola, poi, con lentenzza per non produrre l'eccesso di un rumore o di un movimento da cogliere. (osservare attiva)
22:41Rhea[Conca del Tuono] Il silenzio e la tranquillità promessa dall'interno non ha la facoltà di rilassarle le spalle. Nel nero, quel nero che ci si sente addosso come una macchia troppo grande, appare tutto più terribile e ignoto. L'abisso le risale la linea del corpo e affonda nel petto, e i respiri di lei non sono mai stati più sottili di ora. Ellis parla, ma la sua mente è già occupata da altro nonostante abbia colto le sue parole. Un tormento dritto nel cuore che viene schiacciato dalla magia. Non un brivido, né un pugno, né una sensazione a cui abituarsi. Tormento. L'associazione delle voci più tremende alla magia che avverte in una delle due è tale da rilasciarle il respiro con una lentezza che ne fa percepire il gelo. Vorrebbe avvertire il conforto della familiarità oltre quella lastra d'accesso a cui si è avvicinata con Ellis, ma non c'è niente. Solo la consapevolezza di quella avvicinamento, e il mento teso nella potenziale direzione della magia che sospende i suoi movimenti. L'incertezza le apre maggiormente gli occhi, schiacciando le palpebre al peso delle sopracciglia. L'incertezza che la sua percezione possa essere condivisa dal gigante a sua volta, rendendola vivida nello spazio che li attirerebbe. Lo sguardo a Ellis e Wolter stringe il peso di una decisione tra le labbra, ma è il gesto di Wolter a farle attraversare la porta, non senza una strana resistenza dentro il polso. Comunque, prova a muoversi verso l'interno, cercando di rimanere quanto più prossima alla lastra, probabilmente, richiusa da Wolter [Vedi qualcosa, Ellis?] vedere, per lei che non sente. [Scurovisione - Perc. Magica Innata - Imm. Sonno e Paralisi]
Stop Azioni. Attendere Responso.
L'idea di Rhea sembra giusta visto che il gigante di otto metri sembra puntare lo sguardo proprio verso il retro della capanna dove si trovano loro ma per il momento non si muove, si limita ad un'acuta osservazione. I tre poi optano per entrare nella capanna, trovano uno spazio libero con quella che sembra una sottospecie di scrivania o insomma una cosa simile ricavata nella pietra, con un'altra "stanzetta" accanto più stretta seppur sempre sgombra ed Ellis può riconoscerla, è dove si è risvegliata a terra e mezza nuda come un animale. Proprio una volta che la porta è stata richiusa, giusto dopo qualche istante, Rhea può sentire la magia muoversi in modo ancor più prepotente, aggressiva. Alle loro spalle ma all'interno della capanna stessa direttamente, quindi proprio ad un passo dai tre avviene una cosa assai strana. Tutte esperienze traumatiche per il povero Wolter. Delle cellule dapprima invisibili cominciano a prendere "colore" e s'uniscono molto velocemente dando ben presto via ad una figura che s'ingrossa ogni istante di più. Un gigante di 9 metri dalla pelle completamente trasparente, mastodontico non solo per la propria stazza di razza ma anche grazie a dei possenti muscoli, gli occhi che sembrano completamente forgiati nel metallo fuso è quello che si paleserà loro [Ti stavo aspettando... sei riuscita a scappare ma sapevo saresti tornata.] Il linguaggio è umano, la voce è quella del Comandante Hairal e soprattutto Rhea, l'ex Reggente, potrà riconoscerla. >>
Lui sembra guardare solo Ellis e a questo punto sorride aprendo bene quella gigantesca bocca e proprio lì, al fondo della sua gola tutti potranno notare due pupille dal taglio verticale del colore dell'oro, l'unico colore che riusciranno a scorgere oltre il nero. Un richiamo fortissimo per Auron e per Ellis stessa... Aela è ancora viva. Ma per quanto? E perché il Fu Comandante gliela sta tranquillamente mostrando? GDR GO! TURNI: ELLIS, POI LIBERI. MAX 20 MINUTI. PER INFO MISSIVARE HESTIA.
23:04Ellis[Conca del Tuono] Un tonfo dietro di loro e la porta viene chiusa da Wolter. Pochi indizi, poche stanze come sempre ed in particolare quella entro cui l'elfa è stata tenuta in ostaggio proprio come una bestia. Farà quasi per entrarci ma nell'aria un numero indecifrabile di particelle provocheranno la formazione imponente della figura del generale. Rhea potrà riconoscerlo e Auron sentirlo. Una voce umana che sembra quasi canzonare, come si aspettasse che lei sarebbe tornata. Ma la cosa più sconcertante che si intravede dalla bocca abnorme di lui è proprio la presenza di quello che sta cercando. Una sensazione che assalirà la sposa dei mari quando il colore di quegli occhi eterni troveranno quelli di colei che un tempo la ospitava. Occhi forgiati dalla stessa storia e non solo dallo stesso colore. Ed è lì che tra le viscere della rossa qualcosa trascende anche le apparenze. Due elementi lei con il generale totalmente differenti di stazza, ma che tuttavia non faranno fremere la rossa. Aela è viva.. c'è. E' lì inghiottita. Gli spazi mancheranno, i pensieri si racchiuderanno in un unico impeto. E scatta, dimenticandosi della differenza tra i due. Pochi passi, dettati dal sangue che scorre nelle sue vene. Tenterà di avvicinarsi ala gamba destra del generale a poca distanza tanto da calibrare l'angolo del braccio e la distanza di questo che impugna lo scudo. Eè alla volta della gamba che cercherà di colpire dall'esterno verso l'interno usando il suo scudo in un colpo che tenta di caricare con tutta l'energia che ha in corpo, che le rimane. Con tutta la speranza [ Liberala!! ] Un urlo che precede e l'intenzione che è solo una!
Ellis ha usato Attacco con lo Scudo
23:07Wolter[Conca del Tuono] Un salto nel buio, la' dove il silenzio non e' promessa di un reale riparo. Ma le tracce di una mancanza da ricostruire portano li', in quel luogo, ed e' il loro nord di un luogo privo di mappatura sui percorsi di Aela. Lo sguardo si imprime pochi attimi dentro la resistenza avvertita di Rhea per poi trovare l'attesa in Ellis. Ma l'aria si comprime di tante cose e trova la contrazione del proprio respiro. Il chiaro privato del reale colore, si espande soto lo sconvolgimento che segna il comprimersi delle sopracciglia. Si fissa su la materia fluttuante che, nella sospensione, ricerca i suoi legami di forma translucidi. Il battito cardiaco accelera naturalmente in uno scatto che lo porta istintivamente un passo indietro, e quando la figura si rende viva ai propri occhi, questi non hanno piu' il riflesso del battito delle palpebre. Le dita gelide della mano destra trovano l'impulso dell'elsa della daga, tentando una estrazione lontano dalle casualita' altrui. Un gesto cosi' dannatamente umano, mentre in un controllo che risucchia appena dall'ossigeno rarefatto, lo costringe a concentrarsi sulla figura che, mostruosamente, rivela Aela. Il tentativo di un'analisi delle distanze e dei misteri deboli che, quell'essere porta (osservazione attiva)
Wolter ha usato Sangue freddo
Ellis dado forza
Ellis tira 11/56
23:14Rhea[Conca del Tuono] Una trappola. E quando mai non lo è. L'attesa di quel mostro ha a che fare con l'eternità. E' una di quelle attese che ne definisce la potenza, esattamente come la sua ricomparsa. Particelle di magia si concentrano le une contro le altre impattando in forme indefinite prima della composizione finale, rivelando l'aspetto e l'orrore di quella figura immensa e, soprattutto, in grado di azzerare ogni suo tentativo di silenzio nell'immediato, scavando via dai polmoni solo la più pura, terribile rabbia. Le narici si dilatano all'apertura viscerale degli occhi, e la tensione del corpo è tale da comprimere così tanto i muscoli e i passi contro il terreno nero che, a un certo punto, ogni punto della pelle è colmo di vibrazioni antiche. L'ultimo sguardo a Ellis e Wolter ha la facoltà di riempirsi tanto della verità di Rhea quanto è reale la pressione arancio oltre il nocciola di un Auron che ribolle. E che potrebbe essere contenuto, se solo le fauci dell'enorme creatura non rivelassero lo sguardo prezioso di Aela. E' immediato. I pugni si stringono esangui, ed è così difficile sollevare la destra squamata per iniziare a sciogliere il profilo della veste chiara che indossa. La schiena si incurva e la stretta de denti fa male. Una rigidità terribile, che non le permette nient'altro che il tentativo di abbandonarlo. Il Drago Rosso preme e pulsa, e il suo sguardo è così fermo da sputare via l'istinto della Guerra [La faremo finita, Traditore.] la voce è sua, ma non lo è. Più profonda, strappa via dalla gola ciò che è antico. [Scurovisione - Percezione Magica Innata - Imm. Sonno e Paralisi] [Richiamo all'Origine 1/2]
Stop Azioni. Attendere Responso.
La disperazione negli occhi dell'elfa si riflette perfettamente nelle pupille verticali che ora scompaiono visto che il gigante richiude le fauci. Wolter non ha problemi ad estrarre la spada, supportato dalla tempra di molte battaglie, e può calcolare una distanza minima: tra loro e il Fu Comandante vi cono solo un metro e mezzo di distanza. Ellis presa dalla foga porta un attacco con lo scudo che riesce perfettamente, questo va infatti ad impattare contro la gamba destra del nemico ma non solo quello non si muove d'un centimetro, abbassa lo sguardo su di lei lentamente come se volesse farle capire che non s'è manco accorto d'esser stato colpito. Ora è lei ad essere sotto attacco visto che quello distende il braccio destro verso l'esterno e poi lo ripiega verso il basso, cercando di colpirla con una manata in pieno viso. Certo non un colpo mortale ma se arrivasse farebbe indubbiamente male. Ma non è il solo problema... visto che Ellis ha urlato ora i due giganti che stavano all'esterno cominciano ad avvicinarsi alle capanne, tutti e tre -nonostante siano in una situazione già caotica- possono sentire dei passi pesanti avvicinarsi -ora sono a 50 metri. Auron nel frattempo comincia a scalpitare per uscire -comprensibilmente- e le unghie di Rhea cominciano a divenire più affilate e lunghe. Il piccolo segno d'una trasformazione appena iniziata. Però sempre la drakaal potrà sentire UN ULTERIORE PERICOLO che viene dal gigante che hanno di fronte. La magia non si muove solo grazie alla sua presenza, ora la sta richiamando. [Conc Gigante 1/2] GDR GO! TURNI: ELLIS, POI LIBERI. MAX 20 MINUTI. PER INFO MISSIVARE HESTIA.
23:32Ellis[Conca del Tuono] Il colpo è stato al pari di una carezza, senza nessun esito. Piuttosto il giga ante sta caricando un colpo che parte da sopra per cercare di prenderla in pieno viso. Il busto flette sbilanciando il corpo verso sinistra - la parte opposta da cui proviene il colpo del gigante- tenterà di effettuare un salto in avanti per portarsi esattamente sotto le gambe di lui per cercare di schivare il colpo e posizionarsi in un punto che non permette la naturale movenza del braccio per decentrarlo. Scatterà il corpo tentando di non farsi prendere facendo leva in primis sul suo arto sinistro dove si era conclusa la sferzata ; per ora deve mettersi sulle difensive e tentare di mantenersi tutta intera. Non può immaginare che Rhea stia richiamando Auron, né che i giganti fuori si stiano avvicinando. Oltretutto Wolter è stato messo in una situazione forse più grossa di lui. Non lascerà ovviamente andare le armi. Se il salto dovesse andare a buon segno, puntando bene i piedi si ritroverebbe esattamente quasi sotto al gigante ma più in prossimità della gamba destra.
Ellis ha usato Acrobazia
Ellis dado destrezza
Ellis tira 54/100
23:42Wolter[Conca del Tuono] La consapevolezza di immersione in forze piu' potenti di quanto mai possa anche aver solo immaginato di gestire, non lo spezza per quel solo per quella verita' puntuale che e' l'inutilita' della paura. Perche' la paura non risolve mai nulla. Cioe' che l'esprienza gli ha dato, invece, e' trasformarla in pura rabbia. La sente risalire e scaldargli la velocita' del sangue che segna il tempo nel proprio petto. I gesti e la voce di Rhea che la mutano dalla sua familiarita', sono colti in periferia e, in quel spogliarsi, portano solo il fulmineo pensiero che no, non gli sembra il momento. I passi cercano la circonferenza che lo amplia verso la sinistra del gigante, lontano dall'azione che questi esercita su Ellis, cercando di trovarne l'imponente profilo. L'ira e' la sola forza concessa a una lama- diciamolo- ridicola nel confronto. Nella stabilita' delle gambe divaricate che vuole il peso inizialmente sulla destra, cerca direttamente un affondo dietro il ginocchio sinistro- se cosi' si puo' chiamare- del gigante. Il busto si protende in avanti e la spinta dell'anca destra che accompagna la distesione in avanti del braccio e' data solo per imprimere maggior potenza. L'intenzione reale, e' conscio, e' capire davvero la consistenza translucida di quell'essere e di fornire almeno la punzecchiatura fastidiosa delle cose insistenti e vibranti. Se vi fosse riuscito, il polso avrebbe una rotazione che spacca l'angolo di entrata della lama per allargarlo nel piatto affilato del metallo. Pura irruenza, in quella complicanza che arriva ulteriormente nei passi esterni. (sangue freddo attiva)
Wolter dado forza
Wolter tira 42/70
23:46Rhea[Conca del Tuono] La lucida linea degli artigli si fa strada tra le dita che lavorano il tessuto della veste provando a liberarlo da ciò che la costringe contro il corpo di lei. Continua a fissarlo, non solo per la sua qualità di nemico, ma per il tradimento che porta e che si è trascinato dietro tra le ombre di una fiducia guadagnata senza merito. La linea di disprezzo le abbasserebbe gli angoli della bocca all'odio più lucido e profondo, se solo nella bocca i denti non stessero già cominciando a cambiare. Più appuntita, la dentatura trova spazio dentro una mascella che si pronuncia maggiormente. Dalla mano destra, linee di rosso pulsano e scivolano su per la composizione del braccio, macchiandolo a tratti sino alle spalle. E' qui, che le mani provano a liberarla definitivamente della veste: dalle spalle, creste di rosso bruciato si incurvano e scivolano nella curva delle ali che comincia a prendere forma dietro la schiena, a cui i capelli si sono uniti lentamente. Le trecce si induriscono e mutano in due paia di corna, mentre dal centro della fronte quella più sottile e appuntita si amplia al respiro del Drago. La trasformazione espande le percezioni del Drago Rosso, rendendolo sensibile all'avvicinamento dei giganti, alla linea dei terribili pensieri prodotti dalla sua mente, alla verità di quella concentrazione che getta sulle spalle la consapevolezza del pericolo più grande. In luogo della pelle nuda di lei, le squame rosso arancio a promettere durezza. E la voce, strappata ad un calore maschile sovrapposto alla donna incastrata nei lineamenti [Spostatevi.] ai compagni. Il drago ancora immobile, facile bersaglio. [Scur.-Perc.-Imm.] [Richiamo all'Origine 2/2]
Stop Azioni. Attendere Responso.
Ellis riesce a schivare quel colpo che arriva a spezzare l'aria poco prima che con lo scudo ancora in mano agilmente si posiziona proprio di fronte le gambe del gigante, una posizione vantaggiosa quanto pericolosa. Wolter invece approfitta della distrazione dello stesso per scartare di lato e affondare la lama dietro il ginocchio sinistro. Ci riesce, la lama trapassa quella pelle trasparente e proprio per questo ora gli occhi di metallo fuso balzano su di lui. Non v'è il minimo cenno di sofferenza in quel volto spietato ed innaturale ma dal punto in cui l'ha colpito uscirà ad uscire una sostanza oleosa di colore nero. Ora il braccio sinistro del gigante si piega e la manona si chiude a pugno, cercando di colpire Wolter con un pugno proprio sul capo. Un pugno che se va a segno sicuramente lo tramortirebbe. Ma si vede che il Fu Comandante non si sta proprio impegnando fisicamente... e la risposta la sente ancora una volta solo Rhea. Quella magia cresce sempre di più e la bocca del gigante comincia a riaprirsi, stavolta non vi sono gli occhi di Aela ma un bagliore che in questo mondo non ha colore però sarà ugualmente percepibile come "luce". Chi ha combattuto la guerra nel Brehorn sa bene cosa sta per succedere. La situazione si sta decisamente complicando, soprattutto per lo spazio ristretto. Rhea continua a trasformarsi, facendo fuoriuscire Auron ma proprio mentre invita i compagni a spostarsi sia Auron che Ellis potranno sentire nella propria mente un urlo agghiacciante. E' Aela, l'urlo draconico d'una sofferenza immane. >>
Quel calore che la gola del gigante comincia a produrre probabilmente la sta uccidendo. Qualsiasi cosa abbiano in mente la devono fare presto... e, tanto per non farci mancare niente, i giganti che all'esterno sfilano fra le capanne ora sono a 15 metri. [Conc Gigante 2/2] GDR GO! TURNI LIBERI. MAX 20 MINUTI. PER INFO MISSIVARE HESTIA.
00:07Ellis[Conca del Tuono] La dicotomia tra Rhea e Auron albergano in quell'unico suono ai recessi di un corpo che sta cambiando. Può vagamente ricondurre il tutto al richiamo di Rhea, per quanto i gesti dell'elfa mirano sicuramente a sfuggire ai colpo del gigante. Per poco è risuscita a sventare il colpo per posizionarsi quasi sotto al gigante stesso che - colpito da Wolter - indirizzerà il corpo ora verso di lui. L'urlo di Aela però è un segnale tropo straziante che sfiora la disperazione. Come se potesse sentirla, ricordare il loro vivere le medesime sensazioni. Vicina alla gamba sinistra in una postura quasi stabile, dopo l'essere atterrata carica il colpo facendo leva prima sulla gamba sinistra per poi slanciarsi con la destra in ultimo. Ruoterà il braccio che impugna la spada cercando di bilanciare la distanza affinché possa muovere un fendente indirizzato allo stomaco del gigante. Cercherà di far penetrare la lama all'interno, tenendo stretta l'elsa per il colpo essendo un colpo particolarmente invasivo. Se dovesse penetrare, rimarrebbe lì attaccata pur di fare leva sulla suo peso corporeo ed aprire un varco al lamento di Aela.
Ellis ha usato Acrobazia
Ellis altro dado forza por favor
Ellis tira 4/56
00:11Wolter[Conca del Tuono] La presa sull'elsa si rafforza ritirando il gesto nella velocita' che gli e' concessa, trascinando con se' la lama e la consistenza oleosa che da essa vi cola. Nel farlo, ribilancia i pesi delle gambe che, del destro fa perno, consentendogli una rotazione del busto che vorrebbe portarlo via dalla traiettoria del pugno. Cerca infatti di completare la concatenazione del movimento nei passi arretrati che il sinistro, di conseguenza, offre. E' il capo a piegarsi via mentre la schiena non si sbilancia all'indietro per tenerlo sempre ben saldo negli equilibri e nel controllo degli spazi che sta tentando di ampliare lateralmente tra lui e la gamba sinistra, arretrandovi. Le braccia seguono i movimenti delle anche, assicurando la lama verso il basso. Il polpaccio striato dal nero del sangue, gli impedisce comunque la vista di Rhea, e lo sarebbe anche nel caso non trovasse la realta' dei propri movimenti. Rimane invece il suono di Auron. Rimarra' indelebile. (sangue freddo attiva)
Wolter destrezza
Wolter tira 54/66
00:20Rhea[Conca del Tuono] L'apertura delle ali è breve, e chiude il cerchio della trasformazione con le ultime avvisaglie a stringere le pupille dentro gli occhi arancio. Un bruciore che vibra nella linea della mandibola serrata, sottolineata dalla rabbia fredda di Auron sparso in ogni punto di lei. Una violenza segreta, priva del respiro distruttivo dell'incontrollabile ma di una tempra salda e forte come la pietra lavica. E che come la pietra resta immobile, facendo risalire quella concentrazione fino al suo culmine, con la determinazione di chi non sappia spostarsi. Perché ha sentito, lo percepisce. L'avvicinamento del gigante, uno dei due, a trascinarsi dietro sempre più vicino alla capanna la sua magia senza nome. E attenderebbe solo per indurlo a rilasciare la sua magia in un punto che possa intercettare il loro arrivo. Distruggendoli. E' l'urlo di Aela a modificare l'intenzione. Rende la rischiosa strategia secondaria, allarmando ogni punto del suo corpo alla necessità del movimento più istintivo. Quel dolore se lo sente nel sangue, e si solleva così tanto che l'apertura tentata delle ali è immediata solo per il tempo della flessione delle gambe e dell'inclinazione del corpo in avanti. Si abbassa, preme i piedi artigliati contro il terreno, e la spinta delle ali riflette il tentativo di un balzo dritto contro di lui. Punta al petto, una traiettoria diretta che vorrebbe delinearsi al di sotto della sua linea di tiro e abbastanza precisa da raggiungere il petto con gli artigli. Cerca l'affondo più violento, trascinandosi dietro tutta la forza che l'impatto vorrebbe imporre. Tutta la forza del Drago, tutta la forza del Dio. [Scur.-Perc.-Imm.] [Richiamo all'Origine]
Rhea ha usato Affinità alla Battaglia - Khorr [Drakaal]
Rhea ha usato Iniziativa migliorata
Rhea dado destrezza e poi dado 100
Rhea tira 80/82
Rhea tira 77/100
MAMMMA MIA
Gigante contro Ellis tira 5/10
Gigante contro Wolter tira 1/10
Gigante contro Rhea tira 7/10
Stop Azioni. Attendere Responso.
Ellis approffita, proprio come fatto da Wolter poco prima, della distrazione del nemico per prendere le giuste misure e conficcare la spada nello stomaco del gigante. Ci riesce, la lama lo trapassa ma non è abbastanza forte da aprirsi un varco, quindi niente di più d'un affondo dal quale comincia a uscire la stessa sostanza oleosa del ginocchio. Quello però i colpi fisici non sembra soffrirli per niente, ancora una volta. Wolter comunque riesce a schivare quel pugno che s'abbassa ma non trova la sua figura visto che s'è spostato lateralmente con grande maestria. E' Rhea, o meglio Auron, quello che porta un colpo decisivo: il balzo riesce perfettamente e le unghie affilate vanno a conficcarsi contro la pelle trasparente e ne squarciano il petto. Proprio da quel petto Rhea potrà tornare a rivedere gli occhi di Aela ma sono socchiusi, come se stesse per non farcela. FORTUNA VUOLE però che quel colpo al di sopra di Ellis dia spinta a quest'ultima per far scivolare la lama per un tratto verso l'alto. Artigli e spada fanno strada tra stomaco e torace e finalmente Aela riapre quegli occhi dorati. Il problema si pone quando, mentre quelle scavano come fossero in un tunnel, il gigante da comunque spazio alla sua magia. Dalle sue fauci cominciano a fuoriuscire degli enormi dardi violacei che -vista la posizione e la vicinanza della drakaal- la colpiscono in pieno viso ustionandole le guance ed il naso[-20 pf]. Un dolore atroce quello che percepisce ma non tanto atroce da abbattere Auron. Quel dardo poi una volta colpita Rhea cade in basso verso il capo di Ellis [-5pf], la prende solo di striscio bruciandole una ciocca di capelli ma niente più d'un fastidio bollente. >>
Dal varco, subito dopo, un'ondata di magia sembra far ritornare in gola il successivo dardo violaceo già pronto ad uscire. E' Aela che grazie a quello spazio riesce a far uscire il suo spirito intrappolato da troppo tempo. Ma non esce materialmente, è per l'appunto solo il suo spirito che assomiglia ad un fiume in piena. E' quello che vedranno Rhea e Wolter, un vortice d'acqua che entra nelle narici e nella bocca di Ellis prepotentemente, Ellis stessa invece vedrà gli occhi dorati ed il muso del drago andarle incontro, viso contro viso fino ad unirsi nuovamente in una sola persona. Grazie a quel ricongiungimento TUTTI sentiranno una spinta fatta di magia a cui non potranno opporsi che li costringerà con le spalle al muro mentre il Gigante andrà a distruggere quella lastra di legno che somigliava a una porta. Ora gli altri due giganti sono lì fuori con lui, già pronto alla vendetta e senza fare domande tutti e tre cominciano a guardarli in "cagnesco". Aela è tornata ma ora si trovano in guai seri, non possono battere tre giganti probabilmente. In più tutti e tre sentiranno che lo squarcio comincia a richiudersi molto lentamente, una sensazione interiore che li farà sentire in trappola. GDR GO! ULTIMI ESITI. TURNI LIBERI. MAX 20 MINUTI. PER INFO MISSIVARE HESTIA.
00:50Ellis[Conca del Tuono] Non potranno sventare il colpo cui sono andate incontro. La presenza di Auron è così decisiva, rafforzativa che insieme riusciranno ad pire il varco ed a liberare Aela. Essenza che andava lentamente spegnendosi oltre le probabilità. Ed invece il bagliore di luce e speranza che convergerà in un fiume in piena che straripa, che non riesce più a contenersi, prenderà il sopravvento. Quell'unione tanto mancata, quegli sguardo che si assomigliano e che sono pronti a congiungersi. Lei la vede, ergersi l'essenza di quella creatura alata e antica, figlia delle maree e metà mancante. Si uniscono , tornando come in origine. La rossa ella dei mari tornerà a custodire l'essenza di Aela. Gli occhi si accendono di una fuorviante energia, il corpo discioglie quella desolazione riempiendo gli spazi dell'anima. Lo squarcio sta lentamente chiudendosi e il tempo è poco. Tenterà di raggiungerlo per oltrepassarlo, nel petto l'essenza ritrovata e che deve custodire gelosamente. Deve portare Aeala lontana e al sicuro, immergendola nuovamente nella realtà. Uno sguardo tuttavia quello che no dimentica i due che l'hanno aiutata; Se Auron farà strada o se sarà Wolter... in ogni caso il trio deve fuggire il prima possibile.
01:01Rhea[Conca del Tuono] Spacca, spinge e squarcia. La crudezza con la quale opera quegli squarci è proporzionale alla mutazione del suo volto, contratto da una furia che sembra accecare lo sguardo. Si ritrova negli occhi la rabbia di quei dardi a lasciar brillare le macchie nere del sangue che scorre contro le dita e i polsi del Drago. L'ustione è terribile, immediata come una ferita aperta ed esposta all'aria. L'urlo di Auron è altrettanto terribile. Dolore e furore miscelati in un suono che spalanca la bocca alla sua natura più antica, trascinandosi dietro il rigore di una resistenza che vuole opporsi con ogni mezzo. Non vuole staccarsi, non fino a quel momento. La percezione distinta della sorella scorre contro la pelle del Gigante, premendovi dentro gli occhi nuovamente spalancati. La riunione l'avverte come se fosse la propria: rilascia il respiro del Drago alla decisione di un momento che, nella pressione dei piedi contro il petto di lui al raccoglimento della figura squamata, cerca il distacco immediato dalla sua pelle nella necessità di pensare, e farlo in fretta. Lo sguardo a Ellis, colmo della linea bruciata a martoriare la pelle del volto. A Wolter, infine. E la sensazione ai giganti più vicini, alla necessità di salvarla. [Con me, ritirata!] Se fosse riuscita a staccarsi, si getterebbe oltre le spalle del Gigante per cercare, a palmi aperti, l'impatto contro la prima parete laterale o posteriore della capanna, aiutandosi con un più forte battito delle ali volto a favorire la proiezione. Obbiettivo: distruggere, e allinearsi alla sensazione di quello squarcio più sottile, per raggiungerlo il prima possibile con i compagni. [Scur.-Perc.-Imm.]
Rhea ha usato Affinità alla Battaglia - Khorr [Drakaal]
Rhea ha usato Iniziativa migliorata
Rhea ha usato Fortezza di Scaglie [Drakaal]
Rhea ha usato Robustezza
01:05Wolter[Conca del Tuono] Si diceva: il suono di Aela rimarra' indelebile, cosi' come gli eventi successivi che, nel loro dispiegarsi veloce, si imprimono nella retina ma non sulla ragione, ritirata e riavvolta al fondo dell'essere. Rimane l'istinto, frenetico. Cerca Rhea nel nero intorno, trovandola incastrata nell'essenza di Auron. Lo vede. Ed e' un incontro che non puo' sfiorare. Ha la forza delle rivelazioni preziose che porta via un battito al cuore. [Auron..] un sussurro che e' un respiro volto a incitarne istintivamente la protezione di colei che ne porta il sangue. Si esprime nell'impatto del dardo contro la drakaal ma le labbra non trovano altro suono per la forza prorompente esercitata da Aela. E' la stessa dell'acqua che abbatte gli scogli e, di fatto, lo sbatte via contro la solidita' della parete. Un vortice che si estingue con rapidita', lasciando il vuoto di una trittica minaccia, li' alla porta. La necessita' si scioglie nella complicita' di sguardi, mantenendo la pressione, poi, contro i giganti nella consapevolezza di agire da distrazione se intercettassero i movimenti di Rhea. E' appena un passo avanti che se solo- se solo- trovasse il vestito di Rhea, lo raccoglierebbe perfino nella memoria che evoca. E poi, se Auron riuscisse nell'impresa, vi e' solo la ritirata. L'essenziale.(sangue freddo attiva)
Stop Azioni. Attendere Responso.
Grazie alla robustezza di Rhea unita alla forma draconica la parte posteriore della capanna crolla e tutti e tre possono cominciare a correre di nuovo verso il sentiero. Lo raggiungono, certo i giganti gli corrono dietro ma il più alto, quello che hanno affrontato è ferito quindi non sono veloci come di consueto. Riescono a raggiungere lo squarcio e vi passano uno alla volta, non c'è tempo di curarsi delle ferite e di festeggiare il ritorno di Aela ora si deve solo scappare. Una volta oltrepassato lo squarcio questo si richiude, quasi quando i tre giganti stavano per attraversarlo a loro volta. Si ritrovano tutti e tre nuovamente nella radura di Conca del Tuono, la missione è terminata, una nuova ma vecchia drakaal è tornata finalmente a calcare le terre D'Aengard con l'aiuto di due amici preziosi. GDR END! BENTORNATA ELLIS, BRAVI TUTTI, STUPENDISSIMI, NON CE LA FACCIO PIU'.