Nuova Discussione
Rispondi
 
Stampa | Notifica email    
Autore

Sul campo di battaglia

Ultimo Aggiornamento: 16/01/2018 10:27
16/01/2018 10:27
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Post: 2.780
Registrato il: 23/08/2006
Sesso: Maschile
Signore della Guerra


Lom strinse più forte il bastone di legno che aveva in mano. Stava per cominciare la battaglia. Si sentivano i corni e le trombe risuonare per tutto il campo.
Aveva alla propria destra e alla propria sinistra due soldati spaventati come lui. Non conosceva neppure i loro nomi.
I compagni di cui conosceva il nome erano morti poco tempo prima, alla Zanna Dorata.

Lom non era un soldato, non lo era mai stato. Era un pastore di capre che produceva un formaggio dannatamente buono, che viveva in un posto sperduto sulle Montagne Rosse di Dorne tra Blackmont e King's Grave.
Non aveva mai trovato moglie. Sua madre era morta nel darlo alla luce. E quando il padre era morto di vecchiaia lui aveva mandato avanti l'attività di famiglia, continuando a produrre quel formaggio di capra dannatamente buono.
Ogni settimana Nyna saliva alla sua fattoria e prendeva le forme di formaggio stagionate e quelle fresche. Le caricava sul suo mulo e tornava a valle dove le avrebbe rivendute a un paio di mercati.
Nyna era la figlia di Dorna, colei che acquistava il formaggio da suo padre. Nyna era giovane, quindici o sedici anni, ma si inerpicava sulle Montagne Rosse con passo agile e veloce.
Una volta gli disse che il suo formaggio era arrivato sulla tavola del Principe di Dorne, che era rimasto piacevolmente colpito dal suo sapore.
Lom di tanto in tanto sognava che il Principe in persona avrebbe bussato alla sua porta e allora lui lo avrebbe accolto con tutti gli onori e offrendogli quel formaggio che tanto aveva amato.
Ogni volta che Nyna tornava a prendere le forme di formaggio, con lei scherzava dicendo che, dopo il Principe, era arrivato il momento di far arrivare il formaggio anche al Re, fino ad Approdo.
Nyna sorrideva sempre e alzava le spalle dicendo: "Chi può dirlo! Una volta che io vendo il formaggio nei mercati giù a valle, chi può sapere dove andranno a finire le tue forme di formaggio di capra. Comprate e rivendute, comprate e rivendute... magari sono finite anche al di là del mare!"

Lom non era più giovane, ma non era nemmeno così vecchio da evitarsi la chiamata alle armi del suo lord.
Nyna lo aveva informato che la guerra era scoppiata da qualche parte dei Sette Regni, su nelle Terre dei Fiumi. Così non fu troppo stupito il giorno che vennero ad avvisarlo di preparare le sue cose e presentarsi giù al forte a valle, perché lord Tomard stava radunando tutti gli uomini abili per portarli poi a Blackmont, facendoli confluire nell'esercito dorniano che avrebbe marciato a nord sotto i vessilli dell'avvoltoio nero e del sole trafitto.
Il giorno successivo aveva salutato Nyna con affetto, affidandole le sue capre e la sua casa, in modo che potesse custodirle fino al suo ritorno.
"Se incontro il re quando vado a nord, gli dico di passare di qui a mangiare il mio formaggio." assicurò.

Lom non aveva mai visto né vissuto la guerra. Gli ultimi anni erano stati di pace in tutti i Sette Regni, per cui non sapeva bene cosa dovesse fare.
Si era presentato al forte di lord Tomard e insieme a due dozzine di altre persone più un cavaliere si erano diretti a Blackmont.
Da lì avevano marciato verso nord attraverso l'Altopiano.

Lom non aveva granché. I vestiti che aveva addosso. Dei vestiti di cambio che si portava appresso in una bisaccia da viaggio e un piccolo coltello di ferro tutto arrugginito.
Lom però aveva una lancia di legno stagionato, con la punta in acciaio, vero acciaio!
Gliel'aveva regalata lord Derrel, il padre di lord Tomard, quando Lom aveva non più di sette anni.
Lord Derrel stava visitando le terre sulle quali si estendeva il suo dominio quando fu sorpreso da un violento temporale. E sulle Montagne, un violento temporale poteva anche significare morte.
Il padre di Lom lo aveva trovato mentre faceva entrare le ultime capre nella stalla e lo aveva accolto nella propria casa, probabilmente salvando la vita a lui e ai suoi due uomini.
Suo padre gli aveva offerto pane, formaggio e vino (che il padre conservava per le occasioni speciali e quella era proprio un'occasione speciale, gli disse in seguito).
Lord Derrel fu grato dell'ospitalità ricevuta e apprezzò così tanto quel formaggio da acquistarne diverse forme al triplo del loro prezzo.
Quando poi venne il momento di partire, la mattina dopo, lord Derrel chiamò a sé Lom e gli regalò una vera lancia dorniana.
"Un giorno dovrai usarla per proteggere le nostre terre. Fino ad allora, conservala con cura."
Lom aveva fatto del suo meglio anche se qualche macchia di ruggine segnava il filo della punta e i tarli avevano scavato piccoli fori in alcuni punti dell'asta.
Rimaneva comunque un'arma degna di un lord e Lom l'aveva impugnata fiero e orgoglioso mentre marciavano da Blackmont.
Una notte però, mentre dormiva vicino al fuoco, qualcuno gliel'aveva rubata.
Il mattino dopo, quando si era svegliato senza trovarla, Lom era andato nel panico. Senza lancia non avrebbe nemmeno potuto combattere.
Cercò di parlare con lord Tomard, ma le sue guardie non lo fecero entrare nella tenda.
Aspettò nei pressi e quando il lord uscì cercò di spiegargli comunque il suo problema.
"Milord, mi hanno rubato la lancia. Me l'aveva regalata vostro padre. Dovete mandare le guardie e cercarla e arrestare i colpevoli."
Lord Tomard lo squadrò dall'alto in basso dopo esser montato a cavallo.
"Avresti fatto meglio a curare meglio le tue cose. Se la lancia è sparita questa notte è comunque probabile che l'abbia presa qualcuno che sappia combattere meglio di te."
Lom guardò lord Tomard allontanarsi a cavallo, sconsolato.
Suo padre, lord Darrel, non mi avrebbe risposto così. E non avrebbe permesso che mi rubassero la lancia.

Lom era stato costretto a costruirsi una lancia di fortuna, prendendo un lungo ramo e indurendo la punta sulla fiamma.
Quando si accampavano, i responsabili del vettovagliamento distribuivano cibo dai carri per le truppe. Il giorno che gli capitò del formaggio di capra, Lom capì subito che non era il suo. Il sapore non era nemmeno lontanamente paragonabile. Quando lo disse agli altri seduti intorno al fuoco con lui, alcuni lo ignorarono, altri si strinsero nelle spalle pensando che quel formaggio non era poi così diverso da quello che avevano mangiato in passato, ma Dick e Tim annuirono e dissero che una volta avevano mangiato un formaggio di capra così buono da farli piangere di gioia.
"Facile che quello era il mio, sissignori!"

Dick e Tim divennero i suoi compagni in quella lunga marcia verso nord, mentre attraversavano terre che nessuno di loro tre aveva mai anche solo sognato. Si sedevano sempre insieme intorno al fuoco e si coricavano vicini, scaldandosi l'un l'altro nelle notti fredde.
Erano stati Dick e Tim a mostrargli come indurire la punta della lancia sulla fiamma.

Ma Dick e Tim erano morti entrambi alla battaglia della Zanna Dorata.
Non era nemmeno stata una vera battaglia. L'esercito dorniano era decisamente superiore in numero e a difendere le terre Lannister c'erano sono centinaia di popolani male armati. Ma quei popolani erano stati sufficienti a causare qualche perdita tra le file dorniane e Dick e Tim erano tra i caduti.

Lom non sapeva nemmeno dove si trovasse la Zanna Dorata, aveva solo sentito chiamare così quel posto dagli altri soldati. E di dorato aveva visto ben poco, in realtà.
Non sarebbe nemmeno stato in grado di tornare a casa.
Sapeva che casa era verso sud, e sapeva individuare il sud, ma non era certo che questo fosse sufficiente.
Dopo la battaglia Lom si era trovato di nuovo solo. Circondato da persone che non conosceva, che non gli rivolgevano la parola ma che come lui sognavano di tornare a casa.
Anche lord Tomard era morto durante quella prima battaglia.
Aveva sentito dire che voleva catturare un cavaliere, chiederne il riscatto e diventare ricco. Ma aveva scelto il cavaliere sbagliato che gli aveva aperto il ventre e gli aveva tirato fuori le budella.
Ora Lom seguiva gli ordini di un altro lord di cui non si ricordava il nome.

Quando erano passati di fianco a un fiume, Lom prese in considerazione l'idea di buttarsi dentro e lasciarsi affogare.
Aveva vissuto tutta la sua vita sulle montagne dove i torrenti non erano abbastanza profondi da permettergli di imparare a nuotare.
Aveva perso i suoi unici compagni e ogni giorno era sempre più convinto che non sarebbe più riuscito a tornare dalle sue capre.
Aveva guardato l'acqua che scorreva placida e pensò a come sarebbe stato lasciarsi andare a quel liquido abbraccio.
Ma serve coraggio anche per togliersi la vita, e Lom non era un coraggioso.
Nyna non potrà occuparsi per sempre delle mie capre. Devo tornare a casa.

Avevano marciato di nuovo fino a Hornvale, percorrendo la strada verso sud. Lom accarezzò l'idea di riuscire a tornare a casa, ma dai comandanti dell'esercito traspariva nervosismo e tutti i soldati, sebbene il loro esercito aveva subito pochissime perdite in quell'unica battaglia precedente, sembravano percepire la concreta possibilità di essersi spinti troppo lontani da casa, senza aver più la possibilità di rivedere le sabbie e il sole di Dorne.

La battaglia stava per iniziare e Lom pregò i Sette che lo facessero sopravvivere anche in quell'occasione, ma quando sul campo di battaglia, sotto una scrosciante pioggia, vide l'esercito nemico, il cuore gli si ghiacciò nel petto. Sotto vessilli flosci color porpora si estendeva l'esercito più grande che Lom avesse mai visto. Più grande anche di quanto avrebbe mai potuto immaginare.
Le trombe squillavano minacciose e l'uomo che Lom aveva alla propria destra iniziò a piangere. "Merda, merda, merda" iniziò a dire quello alla sua sinistra.
Lom alzò lo sguardo oltre l'esercito nemico schierato, verso sud.
Il cielo era pieno di nuvole che rovesciavano i loro bagnati baci sulla terra. Ma Lom sapeva che oltre quelle nuvole c'erano le sue amate Montagne Rosse, le sue capre e il suo formaggio dannatamente buono.
Quando i generali dorniani suonarono i corni per dare il segnale di attacco, Lom corse in avanti stringendo tra le mani il suo bastone con la punta indurita alla fiamma.
Quando una fredda lama di acciaio si aprì la strada nella sua pancia, rovesciando all'esterno le sue viscere, Lom morì con la consapevolezza che stava correndo verso sud, verso casa.



Ser Arthur Dayne
The Sword of the Morning


«Tutti i cavalieri devono sanguinare.
È il sangue il sigillo della nostra devozione.»
Amministra Discussione: | Riapri | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 12:11. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com