Aquila-58, 02/01/2018 15.31:
Direi di no.
Essi aspirano non ad un luogo che sta in cielo, perchè l' aggettivo epouranios di Ebrei 11:16, in quel contesto, non indica necessariamente qualcosa che si trova in cielo ma che è di origine celeste.
Ce lo conferma anche il Dizionario Esegetico del Nuovo Testamento di Balz e Schneider riguardo all aggettivo epouranios, “celeste” , a pagina 1363-1364 (volume I):
"un ulteriore livello si ha dove l' aggettivo assume il significato di proveniente dal cielo, qualificando così tale origine".
Sicuramente questo è un significato possibile, ma come dici tu dipende dal contesto e soprattutto dal sostantivo a cui si riferisce l'aggettivo epouranios.
Dalla vostra Bibbia io leggo:
Eppure, se avessero continuato a pensare al luogo da cui erano partiti,+ avrebbero avuto la possibilità di tornarvi. 16 Ma ora aspirano a un luogo migliore, cioè uno che appartiene al cielo. Perciò Dio non si vergogna di loro, di essere chiamato loro Dio,+ e infatti ha preparato per loro una città.+
Quindi c'è una contrapposizione tra un luogo terreno a cui aspiravano questi giusti del VT, che viene messo in contrapposizione con un luogo celeste, perché appunto la loro destinazione è il cielo.
Il protendersi alla “città che ha vere fondamenta, progettata e costruita da Dio” (Ebrei 11:10) non significa protendersi al cielo, aspirare ad esso, ma protendersi ad un dominio che ha la sua origine celeste, dal cielo e che dominerà la terra intera.
E perché no? Si sta parlando della Gerusalemme Celeste, questa quindi secondo la vostra esegesi non sta in Cielo?