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La soluzione del mistero?

Ultimo Aggiornamento: 27/11/2017 16:29
27/11/2017 16:29
 
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Signore della Guerra


Maestro Justin attendeva lord Beric e lord Davos Dayne tenendo in mano una torcia.

Lord Davos aveva rimandato il suo rientro ad Alto Eremo perché era curioso di scoprire se il suo congiunto sarebbe stato in grado di risolvere il mistero delle innumerevoli copie della storia di Portatrice di Luce.

Dopo aver scoperto la stanza segreta sotto la Spada di Roccia Pallida, lord Beric aveva dato ordine a Maestro Justin di controllare con cura tutto il castello, soprattutto nelle sue parti più antiche.
Non dovettero attendere molto. Già il giorno successivo, nelle cantine della Torre della Stella, dietro alcuni scaffali per il vino, Maestro Justin trovò il simbolo della spada, come era raffigurato sul pulsante sotto la Spada di Roccia Pallida.

Lord Beric e lord Davos vennero chiamati immediatamente e raggiunsero il maestro che attendeva pazientemente mentre osservava il simbolo.
"Mio lord. Confermo che questa è la versione più antica, a noi conosciuta, del simbolo della vostra nobile Casa. Casa Dayne fa risalire le sue origini a diecimila anni fa, prima che ci fosse un qualche sistema di scrittura e di archiviazione... Ma da quando c'è la Cittadella, dai suoi documenti più antichi su Starfall, il simbolo risulta essere proprio questo."

"Sì, sì... questo già lo sapevamo..." taglio corto lord Davos, che fremeva impaziente.

"È solo un simbolo o si tratta di un altro pulsante?" si informò lord Beric.

"C'è solo un modo per scoprirlo, mio lord."

Beric annuì e si avvicinò. Premette il simbolo della spada e, come avvenuto per l'altra stanza segreta, si aprì un pertugio nella parete.

Fu Davos ad aprire il varco per permettere il passaggio.

Maestro Justin passò la torcia a Beric, che fu il primo ad entrare. Seguito da Davos e dallo stesso maestro.

La stanza che si trovarono davanti era completamente diversa da quella sotto l'altra torre.
Mentre l'altra stanza era spoglia e scarna, ideata per il semplice scopo di conservare quelle pergamene, questa nuova stanza era finemente decorata e non sembrava avere nessun particolare scopo se non quello di conservare lo stupendo mosaico che occupava tutta la parete frontale.

La luce della torcia illuminò le piccole tessere colorate, portando quasi in vita il disegno.

Lord Beric rimase a bocca aperta. Sia per la grandiosità e la bellezza del mosaico, sia per il soggetto che raffigurava.
Le tessere andavano a comporre il disegno di un uomo che brandiva una grande spada bianca. Dietro di lui c'erano altri guerrieri con in pugno delle piccole spade dalle lame nere. Dall'altro lato del campo di battaglia delle figure bianche con gli occhi azzuri si ammassavano minacciose.

"La battaglia per l'alba?" azzardò lord Beric dopo un po', rompendo il silenzio.

"Così sembrerebbe, anche se, come milord saprà, non esistono resoconti precisi di quella battaglia. Alla Cittadella ci sono diverse scuole di pensiero... La maggior parte dei maestri ritiene che sia semplicemente una leggenda, forse solo una metafora per rappresentare la lotta tra bene e male che c'è dentro ogni uom-"

"Taglia corto con la lezione, maestro. Non siamo più studenti." lo interruppe lord Davos.

Beric sorrise di fronte all'irruenza del parente. "Che sia o no una leggenda, mi sembra chiaro che quello sia un Dayne. Quella che tiene in mano è sicuramente Alba. Se non bastasse il colore della lama a identificarla, quei motivi sull’elsa e sulla guardia sono inconfondibili. Le spade nere, invece?”

Justin lanciò un occhiata insicura a Davos prima di rispondere: “Potrebbero essere spade di ossidiana. Vetro di drago viene chiamato dal popolino. Nelle leggende, i Figli della Foresta regalavano lame di quel materiale ai Guardiani della Notte, ma dubito che sia vero. L’ossidiana, per quanto dura e affilata è anche molto fragile. Decisamente inutile in un combattimento.”

Beric era pensieroso.
“Forse è come dici, Justin. Casa Dayne è una casata antica e orgogliosa. Forse questo mosaico voleva semplicemente far risalire la presenza dei Dayne fino alla battaglia per l’alba. Mostrando con orgoglio un antico condottiero Dayne guidare degli uomini in quella famosa battaglia… Eppure… Forse in quelle storie c’è molta più verità di quanto pensiamo.”

Justin stava per ribattere ma Beric alzò un mano e riprese a parlare.
“Ogni storia ha un fondo di verità. Se l’ossidiana è davvero così fragile, perché usarla come materiale per le spade all’interno delle leggende se non fosse un elemento di verità… Forse l’ossidiana aveva davvero effetto contro gli Estranei. Se sono davvero esistite delle creature del genere, d’accordo.” Beric anticipò il maestro che stava di nuovo per controbattere. “Però degli uomini non innalzerebbero una muraglia di ghiaccio di quelle dimensioni solo per fermare altri uomini. Mi è sempre sembrata una scelta strana… Se avessero dovuto fermare delle creature come gli Estranei la cosa acquista maggior senso.”

“Quindi il vetro di drago poteva uccidere quelle creature e non il normale acciaio? E Alba potrebbe funzionare allo stesso modo?” chiese Davos curioso.

“Difficile dirlo con certezza, ma se ci dovessimo basare su questo mosaico, direi che potrebbe essere una possibilità concreta. Alba è stata forgiata dal cuore di una stella cadente. È la spada più bella che mi sia mai capitato di vedere. Mantiene il filo anche meglio dell’acciaio di Valyria. Se dovessi immaginare una spada l’eroe di una grande storia epica, sarebbe proprio come Alba.” Rispose Beric.

“E noi sappiamo che Alba non è una leggenda…” aggiunse Davos.

Dopo averci riflettuto, maestro Justin prese la parola. “Miei lord, forse è come dite. Nonostante quanto mi hanno insegnato alla Cittadela, è innegabile che ci sia saggezza nelle vostre parole.”

“Eh. Grazie al cazzo.” disse Davos. Beric alzò gli occhi al cielo.

Justin continuò: “La Casa Dayne è custode di quella spada da più di diecimila anni ed è chiamata a scegliere colui che la possa brandire solo tra coloro che si dimostrano davvero degni. Giudicati non solo per la forza del loro braccio ma per la grandezza del loro cuore. E il titolo Spada dell’Alba…” Justin sembrava sempre più convinto man mano che andava avanti a parlare. “Un titolo decisamente particolare. Alba, Spada dell’Alba… pensare alla battaglia per l’alba viene quasi naturale.”

Beric forse iniziava a intuire dove volesse arrivare il maestro.
“I Dayne avevano il compito di custodire la spada. Forse ritenevano che sarebbe giunto il momento in cui Alba sarebbe stata usata di nuovo contro la minaccia degli Estranei. Chi avesse avuto quella spada avrebbe potuto e dovuto guidare gli uomini alla guerra contro la minaccia a nord, come sembra suggerire questo mosaico. Una spada del genere avrebbe fatto gola a molti… Possederla poteva significare avere la legittimità di regnare e comandare potenzialmente su tutto il Continente Occidentale. Forse quel primo Dayne non aveva sete di potere. Voleva semplicemente assicurarsi che la spada venisse usata al momento giusto per salvare i regni degli uomini.”

Justin annuì con forza: “E per tutelarsi, magari anche verso possibili eredi più inclini ad usare la spada per ottenere il potere, iniziò a diffondere una storia che proteggesse la spada. Qual è il miglior modo per tenere al sicuro una spada bianca così peculiare come Alba? Nasconderla sotto gli occhi di tutti.”

Davos non aveva ancora capito le conclusioni a cui Beric e Justin erano arrivati e aveva un’espressione perplessa.

Beric sorrise vedendo i suoi dubbi: “Nessuno si sarebbe curato di ottenere quella spada bianca chiamata Alba, se in tutto il mondo conosciuto la storia parlava di una spada rossa chiamata Portatrice di Luce.
I Dayne crearono la storia di Azor Ahai e della sua spada leggendaria come falsa pista e per tenere Alba al sicuro. Portatrice di Luce non è mai esistita. Non c’è mai stata nessuna spada rossa… La spada degli eroi è sempre stata una spada bianca: Alba!”

Justin si accarezzò il mento. “Probabilmente quel Dayne aveva ideato anche un modo per comunicare ai suoi eredi la verità, qualora fosse arrivato il momento giusto. Questo mosaico ne è una prova… Ma qualcosa non dev’essere andato per il verso giusto. Forse si pensava di dover combattere gli Estranei ad ogni inverno... Invece queste creature sono scomparse da millenni e nessuno le ha più viste. Con il tempo, la vera storia o il modo per scoprire la verità sulla spada si è perso, insieme con altre conoscenze –tipo l’uso dell’ossidiana. Sempre che tutto questo sia effettivamente vero.” Si affrettò ad aggiungere Justin.

Beric osservò di nuovo lo spettacolare mosaico.
“Già. Sempre che tutto questo si effettivamente vero.
Justin, tieniti pronto… Avrò presto bisogno di spedire numerosi corvi messaggeri.”


Ser Arthur Dayne
The Sword of the Morning


«Tutti i cavalieri devono sanguinare.
È il sangue il sigillo della nostra devozione.»
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