Una strana scoperta

Lord Beric Dayne porse la lettera a lord Davos.
"È arrivata la risposta di lord Alester. Ammetto di non aver compreso appieno quell'ultima frase riguardo al proprio destino, ma sembrerebbe che il giovane Gerold si stia comportando meglio di quanto avessimo previsto."

Lord Davos fece scorrere la lettera leggendone il contenuto.
"Lo definisce 'il giovane più sincero e abile che mi sia capitato in tanti anni'" strabuzzò gli occhi. "Passi anche per l'abilità, in fondo è un Dayne, ma dubito proprio che Gerold possa essere sincero. Probabilmente ha solo imparato a mentire meglio di quanto non facesse ad Alto Eremo."

"A proposito di Alto Eremo, hai quindi deciso di tornare alle tue care montagne?"

"Aye. Anche se non mi vuoi credere, sto molto meglio lassu."

"Allora questa sera faremo un banchetto per i saluti. Ma dato che so quanto ti affascini il mare, voglio farti un regalo. Vieni con me."

Lord Beric scese le scale della torre seguito da lord Davos.
"Non so se ricordi, al tempo della tua ultima visita ci stavamo occupando della riapertura della parte più antica del castello. Erano ormai secoli che quella parte era chiusa a causa di alcuni crolli. Mi hanno comunicato che è stata riaperta proprio ieri e questa mattina il mio maestro ha verificato la stabilità e la sicurezza della vecchia ala."

"È la parte sotterranea? Cosa c'entra il mare?"

"È la parte più antica della Spada di Roccia Pallida. Le fondamenta sono un tutt'uno con le rocce intorno ed è difficile dire dove finisce la natura e inizia la costruzione dell'uomo. Ho visitato brevemente stamattina quel luogo e so che ne resterai affascinato. C'è un bacino sotterraneo meraviglioso."


La promessa di meraviglia fu mantenuta pienamente. Lord Davos rimase letteralmente a bocca aperta.
"Va bene, lo ammetto... Anche il mare ha il suo fascino."

Lord Beric attraversò l'ampia sala che un tempo doveva essere stata il primo rifugio dei Primi Uomini Dayne che si erano stabiliti in quel luogo.
"Ho intenzione di sistemare questo posto al meglio e riportarlo al suo antico splendore. E voglio verificare se esistano parti ancora più antiche."

"E questo?" Lord Davos si chinò in prossimità di una parete di mattoni. Con una mano rimosse della polvere e guardò meglio. "È il simbolo di una spada." Accarezzò il simbolo. "Sembra l'antico stemma dei Dayne, come veniva raff-" La spada si rivelò essere un pulsante. Quando Davos lo premette inavvertitamente si sentì un leggero rombo e nella parete si aprì un pertugio.

Lord Beric prese una torcia dalla parete e illuminò lo spazio al di là. Sembrava esserci una stanza. Con delicatezza Beric e Davos spinsero la parete allargando il passaggio ed entrarono nella stanza.

Il passaggio segreto nascondeva una piccola stanza quadrata scavata nella roccia. Sulle pareti erano state ricavati alcuni ripiani, interamente ricoperti da contenitori di terracotta sigillati.

Beric ne aprì uno e ne estrasse dei rotoli di pergamena. Passò la torcia a Davos per poter srotolare la pergamena e leggerne il contenuto. Aprì un secondo contenitore e fece lo stesso.

Beric guardò Davos negli occhi.
"Le pergamene riportano tutte la stessa storia. La leggenda di come Azor Ahai abbia forgiato Portatrice di Luce temprandola nel cuore di Nissa Nissa, terzo e ultimo tentativo di forgiare la spada rossa degli eroi."

Davos si guardò intorno.
"E perché i Dayne avrebbero dovuto conservare così tante copie di questa storia?"

"Non lo so. Ma intendo scoprirlo."