La voce del mare

Il Vecchio Gabbiano Grigio chiuse gli occhi e si mise in ascolto del mare.
La marea del mattino si stava alzando e le onde salivano a baciarlo. Appassionati baci salati del suo Dio Abissale.
Le onde erano instancabili così come era lui. Traeva la sua forza dal mare e il mare era una fonte inesauribile.

Si lasciò trasportare dal rombo delle onde, dal risucchio della risacca, dal mormorio della spuma.
Il Dio Abissale gli stava parlando e lui sentiva la sua voce.

Quando il Dio finì di parlare, i gabbiani vennero a portargli la colazione.
Quel giorno era merluzzo. Lo mangiò in silenzio riflettendo su quanto il Dio gli aveva rivelato.

Il Cervo marcia su Approdo del Re.

Il Vecchio Gabbiano Grigio si chiese se Lord Quellon sarebbe giunto a chiedere il suo consiglio. O meglio a cercare il consiglio che il Dio Abissale gli avrebbe dato attraverso la sua voce.

Il Vecchio Gabbiano Grigio credeva che fossero gli uomini a dover cercare Dio. Ma sapeva anche che il Dio Abissale non abbandonava i propri uomini di ferro e che provvedeva a loro così come stava provvedendo a lui.
Se Lord Quellon non fosse andato da lui sarebbe stato il Vecchio Gabbiano Grigio ad andare da Lord Quellon.
Ma solo quando lo avesse decretato il Dio Abissale.

Il giorno in cui avrebbe dovuto lasciare la sua roccia in mezzo al mare si avvicinava.
Ma non era quello il giorno.

Aeron Greyjoy

Era rientrato da Seagard spronando al massimo i rematori delle sue navi lunghe. A bordo della Bacio Vermiglio, Aeron si affrettava a rientrare in tempo per stroncare un nuovo focolaio di rivolta.

Qualche giorno addietro era stato informato dai suoi che un vecchio saggio del popolo, chiamato Gabbiano Grigio, aveva espresso il desiderio di conferire con suo padre. Lord Quellon aveva altre gatte da pelare al momento, così come Aeron.

Però il Dio Abissale gli rivelava che forse questa conversazione era più importante di quello che potesse sembrare. Quindi Aeron decise di fare una tappa dal vecchio, prima di entrare in città.

E fu così che Aeron attraccò la Bacio Vermiglio allo scoglio in mezzo al mare, dimora del Gabbiano.

Dal mare una forma di donna prese a crearsi. "Aeron Greyjoy... sto arrivando. Vi colpirò... e se non bastasse vi ricolpirò... ancora e ancora... il mio padrone vi vuole inginocchiati e prostrati al suo volere" poi si rivolse al Gabbiano "...e tu povero stolto, farai la fine del tuo Dio, solo e dimenticato. Tess lo giura!!!".

Il Vecchio Gabbiano Grigio si alzò in piedi sulla sua roccia, agitando un dito contro quella creatura.

"la povera stolta sei tu se pensi che il Dio Abissale sia solo e dimenticato. Non è di certo solo, sirene e creature marine compongono la sua corte, alloggiando nelle sue liquide sale. E non è certo dimenticato. Almeno non qui, nelle Isole di Ferro, dove gli uomini sono duri e forti... non molli e flaccidi come nelle terre verdi.
Pagherete cara la vostra scelta di scagliarvi contro le Isole. Il Dio Abissale vi mostrerà il suo potere!"

Il Vecchio Gabbiano Grigio alzò entrambe le mani e dal cielo arrivò uno stormo di gabbiani, che riempirono l'aria di strida acute e rabbiose.

Gli uccelli si scagliarono contro la figura fatta di acqua.

La risata della figura di Tess era poderosa e insolente e aumentava ad ogni gabbiano che si insinuava in quella figura fatta d'acqua salata.
"Stai attento Gabbiano, io sono una Sirena e la mia nave è la Murena... i tuoi pennuti li mangiamo quando ci stufiamo del pesce!" e detto questo la figura si dissolse per far spazio dietro di lei alla sagoma, in lontanaza di una nave con la polena a forma di... di murena!

Aeron era stato quasi travolto dallo stormo di gabbiani, e stentava a credere ai suoi occhi.

Un vecchio che controllava gli uccelli. Una figura di donna nata dall'acqua, esattamente come suo fratello Balon aveva detto.

Ed ora una nave all'orizzonte, i ribelli che si avvicinavano.

"Mi dispiace che un saggio anziano come te sia importunato da questa feccia. Ma eravamo pronti per loro. Finiranno a fare da colazione per merluzzi ed aringhe.

Mi chiedo solo cosa sia questa stregoneria..."

La murena si avvicinò ancora un poco poi virò bruscamente. Sulla murata vi era una divertita e sorridente Tess con la destra alzata a mo di saluto.

Due gabbiani si avvicinarono al sacerdote del Dio Abissale. nel becco tenevano un lungo bastone di legno livigato dal mare.

Il Vecchio Gabbiano Grigio lo prese da loro, accarezzando il legno.

"Sia fatto il tuo volere."
Il Dio Abissale aveva decretato che il giorno in cui avrebbe lasciato la sua roccia era infine giunto.

Si rivolse a Aeron: "Questi uomini sono miscredenti, che si prendono gioco del Dio Abissale. Il Dio ha parlato. Proprio oggi che la tua nave è giunta accanto alla mia roccia, ha decretato che io la abbandoni... Proprio oggi che dal mare sono giunti questi ribelli, il Dio ha decretato che io sia il suo braccio e il suo pugno, che si allungherà a schiacciare questi ribelli.
Fammi salire a bordo e la potenza del Dio sarà al tuo fianco!"

Senza aspettare la risposta di Aeron, il Vecchio Gabbiano Grigio saltò a bordo della nave.

Aeron rimase per un attimo sorpreso, quindi fu il Vecchio Gabbiano Grigio a dire: "Inseguite quella nave! Quella donna non deve scappare!"
Il Vecchio Gabbiano Grigio parlava con la voce del Dio Abissale, per cui gli uomini Greyjoy corsero ad eseguire gli ordini.

"Questo vecchio mi piace, a gonfie vele uomini! Prendiamo quella bagascia, per il Dio Abissale!"

Anche Aeron saltò sulla nave, e si gettarono tutti all'inseguimento della piratessa della fratellanza.

Gli uomini fecero del loro meglio ma nel mentre la Murena scomparve dietro un insenatura.