Benedict risalì la colonna di gente che affluiva alla porta del leone. Dopo pochi passi, quando fu certo che le guardie non riuscissero a sentirlo, iniziò a interpellare ogni viandante che riteneva essere un artigiano o un mercante:
“Mi scusi ho bisogno di entrare in città, ho degli affari urgenti da svolgere all’interno, ma il mio lasciapassare non è più valido, posso entrare con voi? Come vostro assistente? Vi ricompenserò per l’aiuto.” Quando incontrava delle persone più distinte o dei cavalieri diceva: “Mio signore, ho necessità di entrare in città, potreste dividere con me il vostro lasciapassare? Potrei mettermi al vostro servizio e svolgere qualche compito per voi all’interno delle mura se mi farete questa cortesia.” Ed ancora quando s’imbatteva in qualcuno che riteneva essere uno scrivano... o ancor meglio un falsario, gli si avvicinava abbassando il tono della voce “Potete aiutarmi? Il mio lasciapassare non è più valido, potreste crearmene uno nuovo in tutto e per tutto uguale al vostro? Come motivo del mio ingresso in città potete mettere che devo riconsegnare questo cavallo” disse indicando Lampo “come pegno per un debito non riscosso.”
Lord Jon Umber di Ultimo focolare