I due cavalieri di Casa Dustin cavalcavano praticamente senza sosta ormai da giorni, poichè avevano ricevuto l'ordine di raggiungere Grande Inverno quanto più velocemente fosse loro possibile e, sebbene facessero parte di quel piccolo gruppo che il Lord si era portato dietro al Sud, ovvero quel branco di energumeni alti, imponenti e rumorosi oltre che volgari, non di meno sapevano bene come spremere i cavalli e come essere veloci come pochi al Nord nell'attraversare le sue sconfinate lande.
Avevano attraversato foreste e distese di campi incolti o innevati, fermandosi nei villaggi unicamente per rifornirsi e ripartire dopo aver dormito lo stretto indispensabile, non più di tre o quattro ore alla volta, ed erano ormai in vista di Grande Inverno, la più grande delle fortezze del Nord, quella che le leggende volevano fosse stato Brandon Stark il costruttore stesso ad erigere.
Entrambi portavano grosse sacche montante sulle selle, una per lato, dove facevano anche bella mostra di sè le lance e le asce da guerra.
A parte questo avevano l'aspetto impolverato e provato di chi ha affrontato un duro viaggio, ma al tempo stesso proseguivano spediti verso la loro meta, guidando abilmente i cavalli a seguire il sentiero fino alle porte della fortezza.
Quando arrivarono alle porte di Grande Inverno, infine rallentarono arrivando a fermarsi del tutto.
Scesero da cavallo, con un gran sospiro di stanchezza e sollievo per la fine del viaggio, avvicinandosi all'ingresso della fortezza.
Andarono subito in cerca delle guardie.
Fu Linnel, il più giovane, poco più di vent'anni, ad annunciarsi.
< Mi chiamo Linnel Donert, al servizio di Lord William Dustin, Signore di Grande Tumulo e Lord di Città delle Tombe. Mi è stato ordinato di conferire con Lord Rickard Stark di Grande Inverno o con uno dei suoi figli. Reco notizie ed ho l'ordine di conferire unicamente con loro. >
Rimase quindi in attesa e si scambiò un'occhiata con il compagno di viaggio, che non mancò di dire
< Meglio qui che laggiù. > e Linnel non potè che annuire e concordare con lui
< Sì. Meglio qui che laggiù. >