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Una notizia inaspettata

Ultimo Aggiornamento: 30/10/2017 17:00
30/10/2017 10:44
 
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Ritorno nel Dorne dopo il torneo di Harrenhal




Il Principe Doran aveva l'impressione che il viaggio di ritorno nelle sue terre fosse durato un'eternità rispetto a quello di andata verso Harrenhal.

A far pesare ogni istante e ogni lega di quel ritorno erano stati i pensieri funesti che si affastellavano nella testa del Principe Doran.
Il torneo di Harrenhal si era concluso in tragedia e benché l'Alto Concilio indetto in fretta e furia si fosse ritrovato quasi concorde nell'indicare in Robert Baratheon l'uomo a cui rivolgersi per traghettare i Sette Regni in questo periodo difficile, Doran aveva l'impressione che presto sarebbe potuto scoppiare qualcosa di grosso.

Durante la permanenza a Harrenhal aveva fatto in modo di incontrare tutte le Casate più importanti, concludendo accordi per inviare come protetti molti giovani dorniani presso rinomati castelli. Questo avrebbe accresciuto il potere del Dorne sul lungo periodo.
Oberyn continuava ad insistere che era una perdita di tempo, ma suo fratello era sempre stato caratterizzato dall'impulsività. Doran sapeva essere molto paziente.

Doran sapeva che avrebbe fatto ritorno nel Dorne, giungendo nel castello di Blackmont. Aveva quindi dato ordine al suo maestro a Lancia del Sole di far pervenire lì eventuali comunicazioni urgenti.
Non fu quindi nemmeno troppo sorpreso quando, appena arrivato, un maestro gli porse un messaggio arrotolato da leggere con la massima urgenza.

Doran prese il messaggio ma non lo aprì lì nel cortile del castello.
Per quanto urgente, qualche minuto in più non avrebbe fatto la differenza.
Salutò Lord Benedict Blackmont e salì subito nella stanza che gli aveva preparato.

Suo fratello Oberyn era con lui.

Spezzò il sigillo rosso con il sole e la lancia e lesse il messaggio.

Guerra.

"I Lannister hanno attaccato le Terre dei Fiumi." informò il fratello.

Oberyn stava già per rispondere ma Doran lo fermò con una mano.

"Prima che tu mi dia il tuo parere, è necessario agire con velocità.
Forse per una volta sarai soddisfatto della mia tempestività."

Prese dal tavolo una pergamena e iniziò a scrivere.

"Scriverò immediatamente a Robert Baratheon. Lui è stato scelto dall'Alto Concilio per guidare i Sette Regni.
Quindi qualunque cosa farà il Dorne, è meglio avere la legittimità da parte di Robert.
Mi auguro che anche gli altri lord abbiano fatto lo stesso... ma qualcosa mi dice che non conviene sperarci troppo."

Fece chiamare un servitore e gli affidò il messaggio opportunamente chiuso con la ceralacca.

"Da inviare immediatamente a Robert Baratheon."
Il servitore corse a obbedire.

Doran rivolse lo sguardo al fratello che era sicuramente impaziente di dire la propria.


Ser Arthur Dayne
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«Tutti i cavalieri devono sanguinare.
È il sangue il sigillo della nostra devozione.»
30/10/2017 14:21
 
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Oberyn stava camminando lentamente seguendo il perimetro della stanza, poggiando un piede avanti l’altro, come se fosse in equilibrio su di una trave, un sorriso tagliente era apparso sul suo volto dopo la lettura del contenuto della missiva.

“Mi auguro quantomeno tu non sia rimasto sorpreso della notizia Doran, vedi è questa la differenza tra un regno potente ricco e rispettato ed uno deriso calpestato e sfruttato a proprio piacimento da chi volta per volta si innalza a nostro illegittimo re. Lord Tywin ha colto al balzo la situazione di caos e ne ha approfittato per invadere le terre dei fiumi con una scusa quanto mai rivedibile, noi invece siamo qui a chiedere a Robert cosa fare, pronti ad esaudire i suoi ordini come fedeli galoppini”

Erano passati molti anni da quando Re Daeron II era riuscito ad annettere il Dorne agli altri regni sotto il dominio Targaryen, ma nel cuore di molti dorniani il sentimento di indipendenza ed autonomia era rimasto vivo, ed ora con la probabile estinzione della dinastia del drago era difficile da comprendere come e perché il dorne si sarebbe dovuto sottomettere ai Baratheon legittimandoli come sovrani. Oberyn era sicuramente tra uno di questi, ma sapeva anche che il loro esercito non sarebbe stato in grado di fronteggiare una guerra da solo, così mise a freno la sua lingua.

“Aspetteremo con ansia la risposta di Robert, per poter andare a difendere un regno non nostro per giochi di potere che non ci riguardano. Mi sembra l’unica cosa logica da fare in questo momento” disse Oberyn con quel tono sarcastico che lo contraddistingueva in tutto Westeros mentre scrutava il deserto che circondava Blackmont dalla finestra della torre.
[Modificato da rhaegar90 30/10/2017 16:45]

Principe Oberyn Martell


Nella seconda partita: Sandor Clegane, cappa bianca di Re Viserys Targaryen III.
Nella terza partita: Principe Doran Nymeros Martell, il quale ha preferito andare "dove vanno le puttane" [cit.]
Nella quarta partita: Daario Naharis, mercenario sfortunato.
30/10/2017 15:15
 
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"È questo il tuo errore fratello. Tutti i giochi di potere ci interessano in quanto Principi di Dorne.
Potremmo volerne restare fuori, ma non è possibile. Il gioco del trono è un gioco che ti obbliga a giocare, che tu lo voglia o no.
A quel punto, tanto vale essere un giocatore consapevole e non una pedina mossa da altri.

E per quanto tu sia formidabile sul campo... mi duole ammettere che sei un pessimo giocatore.
Ti avevo regalato un set completo per il cyvasse, ma mi stupirebbe sapere che tu vi abbia dedicato più di una mezza occhiata."


Ser Arthur Dayne
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30/10/2017 16:03
 
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"Oh certo sì, il cyvasse. E' stato un regalo molto apprezzato da Elodie, l'ancella di Elia" disse Oberyn sorridendo.

"Comunque stai attento Doran perchè io sarò anche un pessimo giocatore e tale rimarrò. Tu invece sei un ottimo giocatore, ma si sta presto a passare da giocatore a pedina senza nemmeno accorgersene, e qui nei sette regni ci sono molti bravi Lord pronti a stenderti un tappeto rosso, riempirlo di petali, per poi accompagnarti verso il patibolo, e con te tutto il dorne."

Oberyn non traspariva nessuna emozione nel pronunciare quelle parole, il suo sguardo rimaneva fisso nel vuoto, come in attesa di vedere qualcosa comparire dal deserto. Poi si girò di scatto verso il fratello, vestendo il suo volto di gioia: "Sai cosa c'è di positivo in tutto questo Doran? Finalmente potrò impugnare nuovamente la mia lancia, perchè sappi che qualsiasi cosa tu abbia in mente di fare, io non resterò qui a guardare ma difenderò gli interessi di tutti i veri dorniani."

Oberyn si diresse verso la porta d'ingresso, la aprì, e senza più voltarsi disse: "Manda cortesemente qualcuno ad avvisarmi quando giungerà la risposta di Robert, vediamo cosa hanno in serbo per noi questa volta".

Principe Oberyn Martell


Nella seconda partita: Sandor Clegane, cappa bianca di Re Viserys Targaryen III.
Nella terza partita: Principe Doran Nymeros Martell, il quale ha preferito andare "dove vanno le puttane" [cit.]
Nella quarta partita: Daario Naharis, mercenario sfortunato.
30/10/2017 16:18
 
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"Oberyn."

Doran chiamò il fratello sulla soglia. La Vipera Rossa si fermò, continuando a dargli le spalle.

"Tutto quello che faccio, lo faccio nell'interesse dei dorniani. Non dubitarne mai."
[Modificato da Ser Arthur Dayne 30/10/2017 16:18]


Ser Arthur Dayne
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«Tutti i cavalieri devono sanguinare.
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30/10/2017 17:00
 
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Quali dorniani? Pensò tra sè e sè Oberyn.

Doran aveva a cuore il suo popolo, ma non ne capiva le reali volontà.
Oberyn e suo fratello avevano da sempre una visione opposta di quali fossero i principali bisogni della gente, ma con gli anni la vipera rossa aveva imparato che era inutile cercare di avere la meglio sulla ragione del fratello, così si limitò ad annuire ed in silenzio uscì dalla stanza.

Principe Oberyn Martell


Nella seconda partita: Sandor Clegane, cappa bianca di Re Viserys Targaryen III.
Nella terza partita: Principe Doran Nymeros Martell, il quale ha preferito andare "dove vanno le puttane" [cit.]
Nella quarta partita: Daario Naharis, mercenario sfortunato.
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