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Il Sole e il Lupo

Ultimo Aggiornamento: 10/10/2017 18:38
08/10/2017 13:18
 
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Elia non si era ancora abituata alla magnificenza del campo dei tornei di Harrenhal. Tende colorate, vessilli, cavalieri in armatura.
Anche se era ormai una donna fatta, Elia sentiva quasi di essere tornata una delicata fanciulla che bramava leggere storie di valore cavalleresco.
Crescendo, il suo interesse per i libri era rimasto invariato, ma aveva messo da parte le fiabe e la favole per rivolgere la sua attenzione ai castelli, ai loro metodi di costruzione, alle leggende che avvolgevano le loro fondazioni, ai metodi migliori per difenderli o penetrare le loro difese.

Quel giorno, suo fratello Doran le aveva chiesto di accompagnarlo per fare visita all'accampamento di Lord Stark.

L'estremo nord e l'estremo sud dei Sette Regni. Non potevano esserci due popoli più diversi. Quanto più i dorniani vestivano di sete e stoffe leggere e dai colori sgargianti, tanto più gli uomini del nord vestivano dei colori della terra: grigio, nero, marrone. Coperti di pellicce e dai visi lunghi e austeri.

Doran si presentò alle guardie chiedendo di poter incontrare Lord Rickard.


Ser Arthur Dayne
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«Tutti i cavalieri devono sanguinare.
È il sangue il sigillo della nostra devozione.»
08/10/2017 19:51
 
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Rickard era tornato da qualche ora nella sua tenda dopo gli incontri con Rhaegar e Re Aerys, ed era intento a inviare alcune lettere ai suoi figli rimasti a Grande Inverno, Brandon ed Eddard.
Non aveva ancora avuto il modo di discutere con Lyanna di quanto era accaduto, ma l'avrebbe fatto presto.
Mentre era assorto nei pensieri da rivolgere ai suoi figli, la sua guardia personale gli annunciò che il Principe Doran Martell e sua sorella la Principessa Elia gli chiedevano udienza.
Quando era in viaggio verso Harrenhal, si era chiesto se avrebbe provato piacere nel rivedere qualcuno dei Lord del Sud con cui tanti anni prima aveva condiviso il campo di battaglia, o se avrebbe provato una fredda indifferenza.
Si stupì nello scoprire che l'annuncio delle guardie gli aveva regalato una vivida emozione.
Il Principe Doran, con la sua mitezza e ponderatezza, gli era sempre andato a genio. Inoltre forse il trovarsi ai poli opposti della mappa giocava a favore di una reciproca simpatia: nessuno aveva da temere alcunché dall'altro.

"I Principi di Dorne alla mia porta? Fateli entrare immediatamente. Anzi no, aspettate, uscirò io ad accoglierli."

E così dicendo, si lanciò fuori dalla tenda.

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Rickard della Casa Stark, Signore di Grande Inverno, Lord Protettore del Nord.

L'inverno sta arrivando
09/10/2017 08:04
 
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Lord Rickard Stark uscì ad accoglierli.

"Lord Rickard, è un onore incontrarti. Ti porto i saluti del Principe Lewyn, con il quale hai condiviso il campo di battaglia sulle Stepstones... e anche un altro dono."
Un servitore portò una cassa.
"Arance Rosse di Dorne."

"Questa, invece, è mia sorella, la principessa Elia."

Elia fece un inchino.


Ser Arthur Dayne
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09/10/2017 21:44
 
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"L'onore è invero tutto mio, Principe."

Nonostante la cultura dorniana fosse famosa per essere sofisticata e sottile, Rickard apprezzava il modo di fare diretto e colloquiale del Principe, come se volesse instaurare con lui da subito un rapporto diretto e informale, e la sua non fosse una semplice visita di cortesia, un atto dovuto. Accettò quindi volentieri l'impostazione di darsi del "tu", e lo intese come un gesto di cordialità.

"Tu e tua sorella siete i benvenuti nel mio umile padiglione. Il vostro dono mi è oltremodo gradito, come saprete le mie terre a Nord dell'Incollatura sono troppo aride e fredde per coltivare simili frutti. Queste arance sono veramente meravigliose."

Si avvicinò alla Principessa Elia, e le rivolse un inchino profondo con il busto, ma non piegò le gambe a terra nei modi affettati dei Lord del Sud, lo considerava un eccesso e non era nel suo stile. A Nord non si usava così. Si era soliti essere gentili con le donne nella sostanza, non nella forma.

"Mia Signora, vostro nipote Lewyn mi raccontò anni fa di suo zio il Principe e delle sue virtù note e meno note, della sua pazienza, della sua intelligenza e capacità di anticipare le situazioni. Ma in verità, ha omesso di descrivere la grazia e la bellezza di sua zia, devono essergli mancate le parole adatte per farlo. Del resto, non potrei trovarle neppure io. Sono onorato."

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Rickard della Casa Stark, Signore di Grande Inverno, Lord Protettore del Nord.

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10/10/2017 00:16
 
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Elia chinò il capo e ringraziò:
"Mi lusingate con le vostre parole, milord."

Doran pensò che uno stile diretto e informale fosse il modo migliore di rivolgersi a questo lord del Nord, i quali solitamente odiavano le ritualità delle corti del sud.
"Lord Rickard, speravamo di poter scambiare due parole. Possiamo accomodarci in un luogo più appartato?"


Ser Arthur Dayne
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10/10/2017 17:38
 
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"Perdonami, Principe. Colpito dalla grazia della Principessa ho dimenticato le più elementari buone maniere. Certo che dovete accomodarvi, sarete miei graditissimi ospiti."

Così dicendo, invitò i Dorniani ad entrare e li fece mettere comodi.
La stessa bionda birra del Nord tanto apprezzata dal Principe Rhaegar fu servita ai Principi del Sud.

"Da noi il vino non è una produzione locale... Spero di potervi debitamente dissetare con questa. Ma ditemi dunque, a cosa devo l'onore della vostra visita?"

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10/10/2017 17:49
 
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"La birra andrà benissimo."

Doran ed Elia si accomodarono.

"Nessun motivo in particolare, in realtà. Ho cercato di sfruttare l'occasione per incontrare tutti gli alti lord del Westeros. Incontrarli di persona aiuta a farsi un'idea migliore di loro.
Credo che non avrei avuto altre occasioni per incontrare un lord del profondo Nord, temo.

Ma penso che l'incontro possa essere utile in fondo.
Negli accampamenti si mormora che vostra figlia Lyanna sia venuta a Harrenhal senza il vostro consenso.
La giovane dimostra una tempra e uno spirito certamente fuori dal comune... Sembrerebbe quasi che abbia il sangue di una vera dorniana.
Nella mia terra le donne vengono trattate in modo diverso rispetto al resto del reame.
In questo incontro voglio manifestare la mia disponibilità ad ospitare Lyanna nelle mie terre per tutto il tempo che verrà.
Questo nel caso non vogliate smorzare la sua tempra, sia chiaro..."




Ser Arthur Dayne
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10/10/2017 18:00
 
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"Mia figlia è feroce e affamata di vita, Principe. In lei rivive l'orgoglio del Nord, la sua forza selvaggia e indomabile. Noi non abbiamo le vostre città raffinate, la vostra arte, la vostra cultura, la vostra sofisticatezza. No. Siamo contadini, siamo falegnami, fabbri, artigiani, guerrieri. Gente semplice. Ma capace di sopravvivere quando l'Inverno bussa alla nostra porta. Il nostro cuore continua a battere quando quello di molti uomini delle fertili e miti terre del sud si fermerebbe di fronte al gelo della morte. Questa è la nostra forza. Noi combattiamo per sopravvivere da quando siamo venuti al mondo. E Lyanna è il fiume in piena che incarna questo ideale. Io amo mia figlia, per questo."

Sorseggiò un poco di birra dal suo boccale, osservando attentamente i due Principi. Non si assomigliavano per niente.

"Davvero le Dorniane sono così? Suppongo che anche mia moglie potesse essere considerata pari a loro, dunque. Pace all'anima sua. L'ho perduta ormai da un anno e mezzo, il nostro ultimo Inverno è stato terrificante. Per rispondere alla vostra offerta di ospitalità, non so quali destini ci riserverà il futuro, se dirigeranno verso nord o verso sud i loro passi. Sono venuto qui ad Harrenhal appunto per questo, in attesa che il nostro Re me lo sveli."

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10/10/2017 18:04
 
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"Ecco qualcos'altro che condividiamo allora." disse in modo gioviale Doran.
"Anche io sono in attesa di conferire con il Re. Speriamo di non attendere troppo."
E bevve un lungo sorso di birra.


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10/10/2017 18:19
 
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"Cosa ti aspetti dall'incontro con Sua Maestà, Principe? Sii sincero. So riconoscere la verità negli occhi al di là delle parole. A me sembra che a voi Dorniani poco cambi se sul Trono c'è un Folle o un Santo, non è così? D'altra parte è così per me e per il Nord. Eppure..."


Rickard scrutò lungamente negli occhi di Doran, cercando di cogliere un'apertura.

"Esiste una reciproca convenienza nello stare insieme. Lo dice uno i cui antenati erano Re. I Sette Regni contano in un modo, nel nostro mondo, Sette Regni divisi contano in modo diverso. Cosa ne pensate?"

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10/10/2017 18:24
 
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"No, Lord Rickard. Credo che vi sbagliate. Che sul Trono di Spade ci sia una persona all'altezza ci interessa.
Solo così la Pace può perdurare."


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Lord Rickard sorrise.

"Ti devo chiedere scusa, Principe."

Osservando l'espressione interrogativa di Doran, il Lord di Grande Inverno continuò, svelando il motivo di quell'inusuale uscita.

"Ti ho teso un piccolo trabocchetto. Non è da me, ma sei talmente bravo a tenere nascosti i tuoi reali pensieri che anche per chi, come me, è aduso a leggere gli sguardi altrui per me sei stato finora una pagina bianca. La penso esattamente come te. Un Re dovrebbe essere il migliore fra coloro che gli giurano fedeltà. Solo questo è un Re degno di regnare. E questa è una verità che, credo, possiamo vedere realizzata con il figlio più che con il padre. Un figlio che, a quanto pare, sembra pronto ad assumersi le sue responsabilità."
[Modificato da Euron Occhiodicorvo 10/10/2017 18:38]

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