Mentre coprivano la distanza di alcuni minuti che divideva il campo Targaryen dal padiglione Stark, Rickard aveva avuto modo di soffermarsi su alcuni dettagli che caratterizzavano il Principe Rhaegar.
Il giovane era, così come cantavano i menestrelli e i poeti di strada in tutti i Sette Regni, di una bellezza quasi ultraterrena. I biondi capelli quasi color platino, l'incarnato chiaro, delicato, non un filo di barba a colorarne il viso, i lineamenti non duri ma comunque virili.
Il portamento di Rhaegar era elegante seppur non affettato, il carisma che emanava era naturale, si percepiva che non si sforzava di essere ciò che lui intimamente era: regale.
Lo ammantava quella forza tipica dei predestinati, come i Draghi delle antiche cronache e delle leggende sembrava non temere predatori naturali, e la sua tranquilla sicurezza in sé stesso esigeva rispetto e soggezione.
Rickard lo trovava così diverso da sé... Lui che era un Lupo del Nord era consapevole che soltanto l'unione con il suo branco era la sua forza. La scaltrezza e l'intelligenza di evitare le battaglie che non si potevano vincere, era l'istinto essenziale della sua sopravvivenza. Il riconoscere che c'erano in natura animali molto più forti di lui, e il saper attendere l'occasione giusta per muoversi. Era guardingo, freddo, tendeva a non fidarsi di nessuno al di fuori della sua cerchia. Sarebbe stato lo stesso con questo Principe?
"Maestà, eccoci arrivati. Vi prego, accomodatevi."
Prima di incamminarsi insieme al Principe, Rickard aveva inviato i suoi servi a predisporre un ambiente adatto ad accogliere una Maestà regale. Tuttavia, non aveva voluto storpiare quella che era la sua natura, la natura del Nord.
L'ampia tenda nella quale i servitori avevano dunque predisposto una sorta di salone si caratterizzava dunque per un'eleganza sobria ed estremamente semplice, che richiamava il gusto tipico di un ambiente rurale, fuori dai lusso e dalle stravaganze della vita cittadina.
Essenziale, sembrava ricondurre a quella vita semplice e senza fronzoli che a sud era scomparsa da secoli.
Rickard fece un segno ai suoi vassalli di congedarsi, li avrebbe ragguagliati più tardi. Non voleva che il Principe si sentisse a disagio: egli aveva concesso a Rickard la sua fiducia, e il colloquio doveva restare personale, di modo che lui, e solo lui, fosse da ritenersi custode e responsabile di ciò che Rhaegar gli avesse confidato.
Invitò il Principe a mettersi comodo, poi si rivolse alla servitù chiedendo del vitto.
"Vorrei far assaggiare a Sua Maestà un po' della nostra birra. Bionda, servitecela in un corno. Voglio che il nostro Principe la beva così, secondo l'uso del Nord. Oggi, qui, egli è uno di noi."
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Rickard della Casa Stark, Signore di Grande Inverno, Lord Protettore del Nord.
L'inverno sta arrivando