Non posso che ringraziarti per questa valutazione accurata e lunsinghiera, sono felice e stupita del mio secondo posto, questa volta davvero non mi aspettavo un esito tanto positivo!
Inoltre, sei stata rapidissima, quindi complimenti a te per il lavoro svolto in così poco tempo!
Grammatica 10/10
Non ho riscontrato alcun errore, complimenti!
Stile e lessico 9.5/10
Il tuo stile è, come al solito, un piacere da leggere: è innegabilmente curato e definitivamente tuo – è come un tuo marchio, rende la storia riconoscibile all'istante. È assai descrittivo, eppure, a dispetto di questo, per nulla pesante, perché combina insieme narrazione e acuta introspezione; inoltre hai utilizzato termini e costruzioni piuttosto raffinati che credo si adattino alla perfezione ai due personaggi di cui hai scelto di trattare. Nella prima parte della storia, infatti, nonostante buona parte del testo descriva gesti molto “fisici”, s'intuisce che dietro c'è altro, che c'è molto di più, e questo mi è piaciuto da impazzire. Per farti un esempio, in questa frase “La sorpresa per Albus era stata tale da schiudere la bocca in cerca di parole d’odio da vomitare, ma la tua lingua era stata più lesta della sua, e quest’ultima anziché cercare sillabe era stata costretta a incontrare una gemella da ricacciare indietro” parli di un bacio, ma ogni termine è denso di significato nascosto e rimanda a qualcosa di assai più profondo: rancore e disprezzo da parte di Albus, che comunque non si oppone in pieno, desiderio e brama di Gellert... Insomma, sei stata capace di donare una bellissima dualità a tutto questo.
In un paio di punti, se devo trovare il pelo nell'uovo, ho ho avuto l'impressione che le frasi fossero un po' troppo lunghe: il significato di queste era comunque chiaro, ma il tutto risultava meno apprezzabile che in molti altri passaggi. Per il resto, tutto perfetto!
Ti ringrazio dei complimenti allo stile, ciò che più mi fa piacere è il fatto che l'abbia trovato
mio, credo non ci sia complimento più grande per un'autrice.
Riguardo a ciò che ti ha convinta meno, sono consapevole di aver utilizzato una struttura molto lenta e articolata dei periodi, sicuramente avrei potuto limare qualcosa avendo più tempo a disposizione, anche se, a dirla tutta, tra il discorso indiretto e quello diretto era quest'ultimo, in alcune sue parti, a convincermni meno!
IC dei personaggi 9.5/10
Anche qui hai svolto un ottimo lavoro! Inizio da Albus, che è quello che mi ha convinto un filino meno: in alcuni punti, specialmente la seconda parte della storia, mi sembra di stare leggendo proprio del Silente della Rowling! L'hai rappresentato con quella patina di distacco, tipica di lui, che in realtà cela un mondo di emozioni: rimpianti, rimorsi, l'amore per Gellert che non riesce a tramutare in odio... L'hai reso molto umano nella sua debolezza davanti a lui – lui che non sarà mai veramente solo un mago oscuro, ma sempre “il suo Gellert” –, nell'amarezza che lo coglie insieme alla consapevolezza che non dimenticherà mai nulla e che questo sarà il suo peso da portare fino alla morte.
“Avresti potuto uccidere Gellert Grindelwald nel nome del bene superiore, ma ancora una volta non avevi coraggio a sufficienza per mettere in scena la violenza dei tuoi pensieri, e biasimavi te stesso per questo” con questa semplice frase sei riuscita a riassumere perfettamente le due anime di Silente: quella che l'aveva accomunato a Gellert, tanti anni prima, che guarda al bene superiore, e poi quella che ha messo in luce tutta la differenza che intercorreva tra i due, e cioè l'incapacità di fare ciò che era necessario per raggiungerlo, quel bene superiore. Nonostante la grande fedeltà al personaggio della Rowling, tuttavia, ci sono alcune frasi che “stonano” dette da lui, che mi sono parse troppo secche e definitive, come “Non sono tuo amico” e “Non mi mancherai”: probabilmente è la rabbia di Albus a parlare, ma non riesco ad immaginarlo così duro con Gellert, lui che è sempre stato la sua debolezza.
Passando a Gellert, l'ho amato! L'hai rappresentato esattamente come lo immagino: passionale e affascinante, sicuro di sé persino nella sconfitta e nella resa, in un certo senso simile a Tom Riddle. L'hai reso realistico, così inevitabilmente legato a quel bene superiore che tanto brama da non rendersi conto che la morte di Ariana ha cambiato tutto, per sempre; così certo che Albus lo rimpiangerà, che rimpiangerà entrambi e quello che è stato, e inizialmente così sicuro che Albus non fosse diverso da lui – “né peggiore né migliore, ma uguale”. In tutta la parte dialogata è tremendamente ammaliante, e sincero, perché lui sa meglio di Albus che il suo, il loro ricordo lo tormenterà per tutta la vita – “Alla morte ci si rassegna, è alla vita che non si sopravvive”.
E questa frase, santo cielo: “Sei un illuso o un bugiardo, amore mio?” sono riuscita a figurarmi Gellert mentre lo diceva, con un sorriso, talmente IC da farmi venire i brividi, e mi ha ricordato incredibilmente una verità pronunciata da Aberforth nell'ultimo libro: “Segreti e bugie, è così che siamo cresciuti”.
Il
sei un illuso o un bugiardo ha colpito un po' tutti, ne sono felice! Ho inserito quell'espressione per caratterizzare il loro rapporto, quindi mi fa piacere che sia stata notata. Per il resto, grazie mille dei complimenti! Non sono personaggi che tratto spesso e Albus, in realtà, non ha proprio la mia simpatia.
Riguardo proprio ad Albus e a quelle frasi che ti sono parse troppo definitive per essere dette da lui, ho pensato che in un momento come quello (Ariana è appena morta, i suoi sogni di gloria sono svaniti, deve dire addio a Gellert) fosse ragionevole immaginarlo meno equilibrato del solito, più emotivo, più
a pezzi; quando ho scritto quelle frasi ho immaginato che per Albus, in quel momento, essere così secco e definitivo fosse l'unico modo per non tornare sui propri passi, per non dare adito a Gellert di prendere il sopravvento su di lui. Ad ogni modo, capisco che abbia potuto convincerti meno, ma ci tenevo a spiegarti il motivo per cui ho caratterizzato così Silente!
Uso della citazione 10/10
Come citazione hai scelto “Ho paura che un giorno, dopo esserci tanto mancati, ci chiederemo se potevamo fare qualcosa concretamente, invece di mancarci senza fare niente” di Giulia Carcasi. Tu non potevi saperlo, ma quando ho selezionato questa frase speravo proprio che qualcuno la collegasse alla coppia Albus/Gellert! E non solo tu l'hai scelta, ma con il suo potenziale di amarezza l'hai anche e soprattutto resa un punto chiave nella storia: l'hai inserita nei dialoghi, ripresa da entrambi i personaggi, e questa è una cosa che ho apprezzato moltissimo. La citazione risuona all'inizio e raggiunge l'apice nell'incontro del 1945, quando entrambi realizzano la verità e Gellert la concretizza nella frase “Potevamo sceglierci”, un ennesimo richiamo ad una possibilità che forse non è mai esistita – “Non potevamo fare niente, niente concretamente, niente di niente… Niente”.
Ma, a dispetto di tutto, la “mancanza” è presente fin dal principio della storia, perché loro – Albus e Gellert – in qualche modo mancano già dalla prima riga, ciò che è stato e che sono stati è andato perduto con la morte di Ariana, senza possibilità di ritorno, a dispetto dei desideri di Gellert e dei rimpianti di Albus.
Grazie mille!
Devo ammettere che la mia prima scelta non era stata questa coppia, ma siccome avevo poco tempo a dispozione e non volevo assolutamente rinunciare alla citazione (mi ha ammaliata, è stata la prima cosa che ho scelto), ho scelto tra le coppie proposte quella che mi sembrava più facilmente sviluppabile sul prompt, e in effetti Albus e Gellert erano in tal senso perfetti!
Gradimento personale 10/10
Tu dici che l'hai scritta in pochissimo tempo, eppure è una delle Albus/Gellert più belle che io abbia mai letto! Ho amato la maniera in cui hai reso l'attrazione fisica tra loro, quella manifestata da un Gellert che lo costringe a ricambiare il suo bacio famelico, e un Albus che lo desidera (e lo ama) ancora e che per un attimo cede, per poi allontanarlo e ripulire i residui di lui dalle proprie labbra: mi ha dato l'idea di una metafora di quello che è stato il loro rapporto in tutta una vita. In più tutte le parti dialogate mi hanno lasciata senza fiato, non riesco nemmeno a esprimere quanto mi siano piaciute! Sembrano uscite direttamente dalle labbra di Albus e Gellert, di come io li immagino, uguali ed opposti; e Gellert è sublime nelle parole che hai scelto per lui, così pungente e capace di leggere l'animo del suo nemico/amante, “lungimirante” nella consapevolezza che per Albus loro – e non lui come mero Mago Oscuro – saranno davvero immortali. In questo e nell'amarezza che permea entrambi ne hai dato secondo me un'interpretazione molto azzeccata.
E poi c'è tutta l'atmosfera amara che si srotola dall'inizio alla fine, con quel picco di dolcezza nel mini-dialogo dell'estate del 1899 che è un presagio ed un pugno nello stomaco, e non ti sto nemmeno qui a dire quanto mi sia piaciuta, e quanto la ritenga adatta ad una coppia come la loro.
Eventuali punti bonus 0/2
Avendo scelto la coppia Albus Silente/Gellert Grindelwald, non posso darti nessun punto bonus, mi dispiace
Grazie di nuovo! Sono felicissima che ti sia piaciuta tanto! E, sì, l'ho scritta il giorno stesso che l'ho inviata, quindi il risultato è stato completamente al di sopra delle aspettative.
Mi complimento con tutte le altre partecipanti, le storie scritte per questo concorso sono davvero bellissime.
Per la recensione premio,
questo è il mio profilo, preferirei scegliessi tu cosa leggere e recensire (però, se preferisci avere il link della storia, basta dirlo e scelgo cosa proporti!).
Dimenticavo: vorrei avere la valutazione come recensione alla storia :)
Alla prossima
[Modificato da Rosmary 01/09/2017 09:47]