Grazie molte delle informazioni, sempre utili per potersi regolare nei vari contesti; ho riletto anche il regolamento alla luce di quanto mi hai detto, e, se posso permettermi, trovo ancora scarno/nebuloso il regolamento stesso riguardante le storie a rating rosso:
nel regolamento si fa più volte riferimento alla pornografia (in particolare il divieto generale: Non sono accette le storie eccessivamente volgari, adatte a siti pornografici e/o per soli adulti.
Esemplificativamente, si ha una scena di sesso volgare quando essa risulti nell'insieme squallida e/o descriva adeguatamente, per la secchezza di trama e la trivialità del linguaggio, una scena da film pornografico.
Non sono vietate le descrizioni di scene di sesso, anche molto spinte, purché si eviti la volgarità.) (il quale divieto generale a mio avviso stona un po' con la definizione da te descrittami del PwP: o è secca di trama perchè poco descritta e allora non dovrebbe essere regolare oppure non è secca di trama e quindi va bene.... la differenza è davvero minimale e molto soggettiva e i due principi (la sigla/avvertimento e il divieto generale)a mio parere, tendono a cozzare tra di loro)
pornografia: il termine pornografia (che deriva, mediante il francese pornographie, dal greco πόρνη, "prostituta", e γραϕία, "scritto") sta a indicare la trattazione oppure la rappresentazione, attraverso scritti, disegni, fotografie, film, spettacoli ecc., di soggetti o immagini osceni, effettuata allo scopo precipuo di stimolare eroticamente il lettore o lo spettatore. La pornografia può essere considerata un'esibizione di organi o di atti sessuali finalizzata a provocare eccitazione. Come ogni altra espressione umana, essa risente fortemente della cultura del luogo e dei tempi in cui viene realizzata. Nel Palazzo del Tè di Mantova, edificato per le relazioni proibite dei Gonzaga, o in alcuni degli affreschi di Pompei sono raffigurate scene erotiche che nessuno interpreta come pornografiche, così come nessuno è eccitato dalla coppia a letto rappresentata nel Palazzo del Podestà di San Gimignano o di fronte ai nudi di Tiziano. Infatti, occorre distinguere fra il nudo proprio dell'arte erotica e il corpo nudo della pornografia.... (fonte enciclopedia treccani:
www.treccani.it/enciclopedia/pornografia_%28Universo-del-C... ) unito al termine volgarità (volgarità s. f. [dal lat. tardo vulgarĭtas -atis]. – 1. Mancanza di cultura, di educazione, di finezza e di signorilità, di elevatezza e di nobiltà spirituale: v. di modi, di gusti; v. d’animo; un individuo di una v. insopportabile; 2. Modo di comportarsi, e soprattutto di esprimersi, volgare; gesto, frase, parola volgare (fonte vocabolario treccani)fanno del divieto generale a mio avviso un indirizzamento piuttosto nebuloso poichè, senza essere rafforzato con un esempio od una descrizione più dettagliata di ciò che si vuole far intendere con quei due termini, essi risultano in definitiva molto soggetti alla discrezione di chi scrive/legge/segnala/valuta proprio in virtù della loro definizione (sono infatti termini molto soggettivi: ciò che è volgare per me è diverso da ciò che lo è per una suora per dire così come ciò che per me potrei giudicare essere "pornografico" (nel suo senso letterale del termine) per me può non esserlo per altri....)
questo ovviamente è semplicemente un mio parere, ma a mio avviso andrebbe modificato o meglio esplicato il regolamento nella sua parte trattante il rating rosso e le scene di carattere sessuale, rendendolo più chiaro su quali siano o meno i suoi limiti che altrimenti, fatte salve le eccezioni dei divieti particolari, risultano poco chiari e financo inutili; si creerebbe così più chiarezza, sia per chi scrive sia per chi legge (ed eventualmente vuole segnalare irregolarità) sia per evitare che il giudizio sulle segnalazioni possa essere travisato in maniera soggettiva.
grazie per l'attenzione e mi scuso per la lunghezza e complessità della missiva, ma volevo esprimere il mio parere completo a riguardo.
a risentirci.
Felinala
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