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born under the stars

Ultimo Aggiornamento: 25/10/2017 20:40
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13/09/2017 22:39
 
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Ciao, volevo scusarmi per il preavviso nulla, ma purtroppo questa settimana sono stata imbottita di antibiotici e non c'è stato verso di finire la mia fic T.T (e io sono una ciola e non mi ero resa conto che oggi era proprio il 13, se no avrei avvisato prima, certo)
Desolata, ma fiduciosa che ci si possa beccare ad un prossimo contest,
in bocca al lupo a tutti i partecipanti e un abbraccio (che belli i gesti d'affetto virtuali, non contagiosi) alla giudiciA
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13/09/2017 23:56
 
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Sono ancora viva, anche se non ho dato segnali! Spero di riuscire a terminare la storia in pochissimo, ma temo di sforare di qualche ora [SM=g27994]
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Post: 286
14/09/2017 00:51
 
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Nulla, non sono riuscita a terminare per tempo! Mi spiace avvisare così in ritardo [SM=g27992] comunque, se vuoi, la storia è quasi ultimata quindi potrei lasciare il link quando pubblico ^^
[Modificato da Veronica.28 14/09/2017 05:08]
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14/09/2017 10:33
 
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Re:
Liz_nox, 13/09/2017 22.39:

Ciao, volevo scusarmi per il preavviso nulla, ma purtroppo questa settimana sono stata imbottita di antibiotici e non c'è stato verso di finire la mia fic T.T (e io sono una ciola e non mi ero resa conto che oggi era proprio il 13, se no avrei avvisato prima, certo)
Desolata, ma fiduciosa che ci si possa beccare ad un prossimo contest,
in bocca al lupo a tutti i partecipanti e un abbraccio (che belli i gesti d'affetto virtuali, non contagiosi) alla giudiciA




spero tu ti rimetta presto!
alla prossima, allora :))

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14/09/2017 10:33
 
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Re:
Veronica.28, 14/09/2017 00.51:

Nulla, non sono riuscita a terminare per tempo! Mi spiace avvisare così in ritardo [SM=g27992] comunque, se vuoi, la storia è quasi ultimata quindi potrei lasciare il link quando pubblico ^^




mi spiace! :(
però certo, posta tutto: mi farebbe molto piacere leggerla :))

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14/09/2017 10:36
 
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Dichiaro il contest ufficialmente concluso!
Invito coloro che non si sono ancora ritirati a farlo, in modo da non doverli segnalare :)

Per i giudizi, purtroppo ci sarà un po' da aspettare a causa di esami vari - ma penso di riuscire a finirli entro un mese :)
Stay tuned per aggiornamenti! [SM=g27998]

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15/09/2017 14:13
 
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In bocca al lupo per gli esami, allora! [SM=g27987]

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15/09/2017 16:13
 
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Re:
JulyChan, 15/09/2017 14.13:

In bocca al lupo per gli esami, allora! [SM=g27987]




Graziee <3

16/09/2017 12:51
 
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Vorrei scusarmi per aver dato la mia adesione e non essermi più fatta viva, ma sono rimasta senza pc per qualche settimana e tra gli esami universitari e il resto ho dimenticato di segnalare il mio ritiro, mi scuso con chi ha organizzato questo bel progetto a cui purtroppo non ho potuto prendere parte
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16/09/2017 12:54
 
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Re:
Paola_Alessia, 16/09/2017 12.51:

Vorrei scusarmi per aver dato la mia adesione e non essermi più fatta viva, ma sono rimasta senza pc per qualche settimana e tra gli esami universitari e il resto ho dimenticato di segnalare il mio ritiro, mi scuso con chi ha organizzato questo bel progetto a cui purtroppo non ho potuto prendere parte




Non preoccuparti, è un problema più che comprensibile :) Sarà per la prossima volta!

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11/10/2017 11:21
 
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Mie care, sono ancora viva!
Volevo informarvi di essere alla metà dei giudizi, ma temo di non riuscire a consegnare i risultati in tempo, a causa di contrattempi purtroppo non previsti... se per voi va bene, vorrei usufruire di una proroga. Ci tenevo ad avvisarvi prima di richiederla all'amministrazione :)

11/10/2017 11:33
 
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Va bene aware_, ti capiamo. Facci sapere e un bacio. [SM=g27985]
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Post: 1.044
11/10/2017 13:05
 
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Certo, nessun problema :)

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Post: 16
11/10/2017 18:01
 
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Re:
aware_, 11/10/2017 11.21:

Mie care, sono ancora viva!
Volevo informarvi di essere alla metà dei giudizi, ma temo di non riuscire a consegnare i risultati in tempo, a causa di contrattempi purtroppo non previsti... se per voi va bene, vorrei usufruire di una proroga. Ci tenevo ad avvisarvi prima di richiederla all'amministrazione :)



No problem!


Sendy Malfoy
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11/10/2017 22:09
 
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Vi ringrazio per la gentilezza [SM=g27998]

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11/10/2017 22:36
 
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Nuntio vobis che i risultati saranno presentati entro il 22 ottobre :) <3

15/10/2017 15:28
 
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Chiedo perdono per il ritardo, ecco il link della mia fic www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3712593
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Post: 1.044
15/10/2017 15:46
 
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Re:
aware_, 11/10/2017 22.36:

Nuntio vobis che i risultati saranno presentati entro il 22 ottobre :) <3




Attenderò con ansia! *__*

PS: spero che gli esami stiano andando bene :)


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15/10/2017 18:22
 
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Re:
Noemi_Weasley_Baston, 15/10/2017 15.28:

Chiedo perdono per il ritardo, ecco il link della mia fic www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3712593




Perfect :))


JulyChan, 15/10/2017 15.46:

aware_, 11/10/2017 22.36:

Nuntio vobis che i risultati saranno presentati entro il 22 ottobre :) <3




Attenderò con ansia! *__*

PS: spero che gli esami stiano andando bene :)




Lasciamo perdere, è stato un mese veramente osceno [SM=g27999]

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22/10/2017 11:21
 
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Vi annuncio che i giudizi sono praticamente pronti!
Testo nascosto - clicca qui

Il tempo di sistemarli, rivederli un'ultima volta e li pubblico [SM=g27998]
[Modificato da aware_ 22/10/2017 11:22]

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Post: 16
22/10/2017 11:33
 
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Re:
aware_, 22/10/2017 11.21:

Vi annuncio che i giudizi sono praticamente pronti!
Testo nascosto - clicca qui

Il tempo di sistemarli, rivederli un'ultima volta e li pubblico [SM=g27998]




Siiii! :)

Sendy Malfoy
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Post: 1.044
22/10/2017 11:37
 
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[SM=g27998] [SM=g27998] [SM=g27998]

Cliccherò "aggiorna" ogni 2 minuti, sappilo! XD

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22/10/2017 14:15
 
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Discorso pre-risultati
Mie care, mi scuso ancora per avervi fatto attendere tanto tempo, ma finalmente è giunto il momento di mostrarvi i tanto agognati risultati!

Premetto che, purtroppo, mi sono accorta soltanto ieri sera che Virginia.Irali non ha pubblicato la storia su EFP: stando al regolamento del sito sono tenuta a squalificarla, con mio sommo rammarico. Se vorrà leggere lo stesso il mio giudizio, lo inserirò come recensione alla storia una volta pubblicata - e dunque al di fuori della classifica.

Per quanto riguarda i giudizi in sé, spero siano sufficientemente approfonditi e che le critiche mosse non suonino troppo "aspre", cosa che non è assolutamente nelle mie intenzioni: purtroppo, è difficile manifestare il proprio tono in un testo scritto, e mi dispiacerebbe infinitamente se quanto scritto venisse frainteso. Lo chiarisco, dunque, qui: quanto ho scritto si confà sempre come amichevole consiglio prima di qualsiasi altra cosa :) Anche e soprattutto perché nell'ambito della scrittura ne so quanto chiunque altro, ed il mio parere altro non è che soggettiva interpretazione.
Per altro, poi, ho apprezzato tutte le vostre storie: si percepisce siano stati dei lavori ben pensati e adeguatamente costruiti, quindi complimenti!
Ma ciancio alle bande! Non vi trattengo oltre coi miei sproloqui :))


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22/10/2017 14:18
 
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Quarta classificata

SendyMalfoy, Come i fiocchi di neve


titolo 4/5
Molto semplice, ma sicuramente rispecchia a pieno il senso della storia. La domanda sull’essenza umana – allo stesso tempo contrapposta e assimilata alla neve – che Astoria si pone sin dalle prime righe della storia ci accompagna per tutta la vicenda, rendendo il titolo quasi una scelta obbligata, data la sua essenzialità all’interno della trama. L’unica pecca che mi sento di sottolineare è la “poca attrattiva”, nel senso che non è il genere di titolo che salta immediatamente all’occhio o spinge ad aprire la storia; forse un qualche tipo di perifrasi sarebbe stata più adatta!

grammatica e stile 9/15
La prima cosa che salta all’occhio, sicuramente, è il fortissimo stacco che si nota tra le due sequenze principali della storia. La prima, quella in cui Astoria si abbandona maggiormente alle sue considerazioni sull’inanità dei suoi parenti, del suo circuito di frequentazioni, presenta uno stile molto piano, adagio – ben rispondente all’esigenza di flemmatica riflessione; la seconda, invece, subisce una notevole accelerazione: vi predomina l’uso delle virgole, rendendo la narrazione molto più rapida e consequenziale. In linea di massima, certo, questa sarebbe una scelta più che adeguata, eppure la sensazione che se ne ricava è quella di una trattazione sin troppo affrettata – impressione esacerbata anche dalla modalità utilizzata per inserire i dialoghi. Ho notato che spesso hai inserito spezzoni di dialoghi appartenenti a due o più personaggi nello stesso periodo, il che lascia adito ad alcune confusioni, accompagnando spesso il tutto ad una punteggiatura incerta o assente: i dialoghi, invece, hanno una regolamentazione molto serrata, per cui il punteggio ne è stato molto penalizzato. (Se ti interessa, posso inviarti un link molto interessante a riguardo.)
La prima sequenza, in ogni modo, è sicuramente corretta dal punto di vista di fluidità della narrazione, un piacevole sgorgare di pensieri a cui risulta facile abbandonarvisi, seguendone il corso: se non per alcune ripetizioni che risultano un po’ ridondanti, personalmente ritengo che fosse lo standard ideale da ricalcare anche nella seconda parte della storia, per quanto necessariamente adattato ad una sequenza più dinamica.

sviluppo della trama 7.5/10
Nuovamente, anche dal punto della trama, credo traspaia abbastanza nettamente la doppia velocità che lo connota; se da un lato, infatti, l'aspetto riflessivo di Astoria distende il ritmo – a tratti anche troppo -, dal dialogo che sostiene con la sorella fino all'epilogo, invece, esso appare molto più sostenuto, a tratti finanche precipitoso. La scena introduttiva, in cui domina il profilo contemplativo della giovane, presenta una similitudine eccessivamente ricercata, che appesantisce la levità dell'immagine, mitigandone la forza comunicativa. La dimensione passata, d'altronde, problematizza l'intreccio, ampliandone la rosa di significati e, saldandosi con il finale, crea un'affascinante commistione con l'immediato presente: “rimanere”, così, appare un leitmotiv dell'intero brano, un concetto che lo pervade trasversalmente. A restare, infatti, sono i rimpianti per un grappolo di vicende immodificabili nella loro viva crudeltà, un nugolo di immagini che impediscono al futuro di germogliare sereno; restano anche i ricordi per un rapporto – quello fra Astoria e Draco – mai definitivamente reciso, caduto nella trappola del sottinteso, del taciuto: ciò che non è mai stato, ma che esiste sempre. Il rifiuto di Astoria verso il presente vuoto e menzognero rappresentato dalla sorella appare come il chiaro rigetto verso un'accettazione passiva del corso della storia, un affiancarsi immeritato dal lato dei vincitori, pur di dimenticare la propria indifferenza: è proprio questo aspetto, però, che forse la sospinge a seguire le impronte di Draco, a rivitalizzarne il ricordo.
Ciò che non ho gradito particolarmente, invero, è stata la modalità con cui hai narrato tale svolta: un pizzico troppo affrettata rispetto allo spazio lasciato ad altre sequenze, benché il dialogo medesimo si articoli in una riflessione di stampo analogico, in cui la realtà viene sfiorata a partire da un simbolo, da un'immagine – come la tua citazione suggerisce ed evoca.
In definitiva, credo che la tua storia avrebbe potuto esprimere compiutamente il suo potenziale se avessi insistito sulla scena dialogica con Draco, magari espandendone il contorno narrativo: ciò detto, essa m'ha convinto e piacevolmente avvinto.

originalità 3/5
Entrambi personaggi “maledetti”, Astoria e Draco sono alla ricerca di salvezza dai propri fantasmi, alla disperata conquista di significati che possano mitigare l'impatto dirompente del passato. Ciò che manca per dare alla storia piena originalità è una descrizione più approfondita e problematica dell'incontro fra i due, in quanto non hai esplorato la necessità – di sicuro avvertita da Astoria – di comprendere le cause profonde che hanno determinato la separazione di Draco da lei: lasciando sulla superficie tale aspetto, hai forse mancato una buona occasione per dare ulteriore “freschezza” alle figure che hai costruito e che, in ogni caso, non appaiono mai scontate.

caratterizzazione personaggi
8/10
Nella storia interagiscono fra loro un buon numero di personaggi, su cui però predominano, chiaramente, le figure di Astoria e Draco. La sorella Daphne e gli altri giovani Serpeverde, infatti, ottengono un modesto spazio, in virtù delle loro caratteristiche da esseri grigi, radicati nella consapevolezza sciocca quanto pretestuosa di elevarsi al di sopra di chi appare altro da loro: una visione che li relega ai margini della storia, coerentemente con la loro funzione di elementi estranei, accidentali.
I sentimenti di Astoria, invece, sono plasticamente riprodotti, in quanto galleggiano in una contemplazione attiva di paesaggi e immagini che, dentro di lei, assurgono a simboli di un passato che non ha allentato la sua presa; per converso, la sua inesausta tensione verso l'idealizzazione e la ricerca di un lato positivo in Draco le infondono coraggio, speranza di un futuro che possa non tramutarsi in ricordo infelice. Conscia del suo immobilismo, dell'inazione che l'ha condannata al ciglio dei grandi eventi della II Guerra magica, ora sa che il riscatto che il suo cuore gentile pretende è rappresentato dal giovane Malfoy, il quale, ai suoi occhi, appare parimenti meritevole di redenzione. Sa che la sorella non può comprenderla in quanto, a differenza sua, non si è sottoposta ad un'eguale “autoprocesso”, teso alla rielaborazione dei suoi demeriti, delle sue indecisioni: non può salvarsi in quanto è lei stessa a credersi aliena da tale necessità, così tragicamente vissuta da Astoria.
Draco è sicuramente diverso rispetto ad Astoria, ma condivide il suo carattere umbratile, meditativo, la tendenza all'isolamento: solitudine che, tuttavia, lo costringe a sprofondare in un abisso buio, sopraffatto dal nichilismo e dalla fatale accettazione dell'impossibilità di riscatto. L'incontro con Astoria, l'invito coraggioso a rimanere sulla sua panchina – e nella sua vita – sono la traccia di un ultimo granello di luce che alberga nel suo cuore, che lo sospinge verso la speranza incarnata da lei: in questo, anche lui è un personaggio dinamico, pulsante di tensioni contrastanti. I ricordi che lo legano ad Astoria, in definitiva, sono coni d'ombra da redimere, da esorcizzare.

gradimento personale 4/5
Mi è piaciuto tanto il contrasto tra Astoria e sua sorella. Laddove l’una si consuma nel ricordare, nel rielaborare, nel pentirsi della propria staticità durante la guerra, l’altra ne fa un vanto e un piacere, un motivo per cui sentirsi superiore a chi dal conflitto di Hogwarts, per un motivo o un altro, ne è rimasto ferito se non annientato. Ed è, alla fine, tra chi si pente e chi è cosparso di cicatrici che riesce a formarsi un legame stretto, profondo, fatto di un comune sentire che si ha bisogno di condividere a tutti i costi, tra la neve che scende e il ricordo della valanga appena passata.
Essendo una grande patita di qualsiasi cosa che coinvolge il ghiaccio e il freddo in generale, questo continuo rimando alla neve non ho potuto far a meno di apprezzarlo – e anche le riflessioni che da questo elemento si muovono, seppur espresse con uno stile ancora un po’ acerbo, sono molto interessanti, piacevoli da seguire fino alla risoluzione finale, la promessa di una calda primavera in cui rifugiarsi: Astoria e Draco, insieme finalmente.
Il mio consiglio è continuare ad esercitarsi sulle sequenze più prettamente narrative, perché chiaramente la capacità di fare un bel lavoro, con motivi intriganti, non manca!

bonus 5/5
La citazione è stata evidentemente utilizzata come filone narrativo e il riferimento alla stagione invernale è più che chiaro: punteggio pieno!

totale 40.5/55
[Modificato da aware_ 25/10/2017 20:40]

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22/10/2017 14:19
 
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Terza classificata

Noemi_Weasley_Baston, It hurts me every time I see you


titolo 3/5
Sicuramente rispondente al senso della storia, questo è indubbio, ma non brilla per originalità. Non è il genere di titolo che cattura l’interesse, rimane un po’ sul calco di tanti titoli che costellano il sito di Efp, negando alla storia l’attenzione che merita.

grammatica e stile 11/15
Lo stile non è male, piuttosto lineare e piano, piacevole da seguire: si giostra bene anche senza l’utilizzo di un lessico particolamente ricercato – che, forse, però, avrebbe arricchito il testo di quella “quidditas” che le avrebbe permesso un certo salto di qualità. Da un punto di vista di correttezza in sé, in una storia tanto breve ci si aspetterebbe un’attenzione maggiore: tralasciando la scelta di appellativi come “il corvino” – opinabile ma non per questo sbagliata in sé –, specialmente nell’ultima parte si notano varie ripetizioni come “urlo d’aiuto” e “richiesta d’aiuto” nel periodo immediatamente successivo, medesimamente per quanto riguarda la parola “anima” e di due “non c’era” pressoché consequenziali. Errori grammaticali veri e propri sono “scarpa” anziché “sciarpa” e “continuerà” invece di “avrebbe continuato”.

sviluppo della trama 8/10
La trama difetta di uno scheletro narrativo, in quanto il suo fuoco si concentra sull'introspezione di Draco. In tal senso, particolarmente preziosa è la premessa che ne specifica il contesto, in quanto permette di comprendere ulteriormente l'agitazione che sconquassa il giovane rampollo Serpeverde. Rimandando alla voce legata alla caratterizzazione dei personaggi una più diffusa analisi del brano, qui mi limito ad aggiungere che l'immagine, subito proiettata innanzi alle mie pupille – sempre troppo “fosche”, mio malgrado – di un Draco solitario, con i pugni stretti dalla trasparente considerazione che gli altri nutrono nei suoi riguardi, è particolarmente suggestiva: lui ha rivestito il ruolo del carnefice, del flagello, e aspirare alla comprensione altrui appare così fatalmente negatagli; la speranza di ottenere il perdono, anche. La Storia, relegandolo ai margini della società magica, alimenta per contrasto la cieca frustrazione che prova nei confronti di Harry, lui sì, vittima e perciò eroe trionfante sulle rovine che incatenano il passo di Malfoy: il tuo brano, nel suo rapido svolgersi, riesce compiutamente a trasmettere ciò. La descrizione di qualche evento non avrebbe minato la compattezza organica del testo, in quanto l'avrebbe caricato di una maggiore fisicità: dettaglio che, personalmente, ti avrebbe permesso di guadagnare qualche punticino in più, certo non pregiudicandone il valore.

originalità 3.5/5
Se da un lato il rapporto tormentato fra due dei più iconici personaggi dell'universo della Rowling è indubbiamente oggetto di una pluralità indefinita di fan fictions, per converso la scelta di declinarlo immediatamente dopo il termine della II Guerra magica ne rafforza la novità. Per il resto, il rancore – svuotato di odio vendicativo – suscitato dalla figura di Harry appare originale nella misura in cui è Draco medesimo a comprenderne l'inanità: egli si sente sconfitto, ma tale acquisizione non incoraggia né accelera alcun processo di redenzione. La cifra dell'originalità del brano è da rinvenirsi, a mio avviso, proprio nell'isolamento del giovane in un limbo annichilente, in cui è costretto a conficcare gli occhi nell'esempio da seguire, ma contro cui s'oppone un'ineliminabile repulsione.

caratterizzazione personaggi
8/10
La tragicità “alfierana” di Draco è straripante, per lunghi tratti evocativa; in altre sezioni, però, s'ammorbidisce in una disperata quanto vana ricerca d'amore, la quale investe direttamente il suo rapporto con Potter.
Hai ricreato l'introspezione di Malfoy a partire da tale dato, che si sostanzia nella sua scelta di abbracciare, silenziosamente e in solitudine, un'oscurità che non gli si addice fino in fondo; le sue azioni, certo infamanti, possono essere oggetto di “revisione” alla luce del rimorso atroce che si dispiega, epifanico, nel momento in cui la vittoria di un ideale – da lui non condiviso - costringe in ginocchio un altro – parimenti non condiviso. Egli, quindi, è sospeso in una dimensione in cui l'anelito verso l'essere qualsiasi cosa, purché reale, è costantemente frustrato dalla visione della radicale integrità di Potter, animato da una passione incrollabile, che giustifica e ravviva la sua lotta: l'invidia che prova nei suoi riguardi, forse, è da rintracciarsi nella mancanza tangibile di una causa determinante per cui profondere il massimo impegno. “Che senso ha combattere, quando non si ha nessuno da amare?”: una tragica osservazione che s'impone solo tardivamente, allorché il fuoco personalmente aizzato ha già incenerito ogni ponte. Tale dissidio, ineliminabile quanto puro nella sua crudezza, è ottimamente ricreato, soprattutto grazie alla figura perfettamente speculare di Harry, il quale si salva e solleva dal medesimo oceano che sommerge Draco.

gradimento personale 4/5
Da non appassionata della coppia, non posso dire di averne davvero apprezzato l’uso: eppure questa caratterizzazione che hai attribuito a Draco, in cui alberga il risentimento per affetto e approvazione agognati quanto negati, mi è piaciuta. L’invidia di Draco che si confà come il motore del suo agire è una scelta estremamente intrigante, mi ha dato molto su cui riflettere, seppure leggere di un Draco vissuto completamente senza amore – lui, portato in palmo di mano da due genitori che non hanno fatto altro che viziarlo e che per lui hanno tradito Voldemort – mi ha poco convinta; scevro di questo dettaglio, però, e reindirizzando l’assenza di legami ad un ambito essenzialmente di amicizie e di pubblico riconoscimento, allora la questione si fa nettamente condivisibile e degna di approfondimento.

bonus 5/5
L’assenza dell’equilibrio tanto necessario ad un Bilancia si sente fortemente, così come l’ambientazione autunnale – rilevata fortemente nell’incapacità di Draco di abituarsi al nuovo clima nonostante siano passati i primi giorni. Pieno punteggio!

totale
42.5/55
[Modificato da aware_ 22/10/2017 14:23]

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Post: 310
Giudice***
22/10/2017 14:21
 
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Seconda classificata

Madame_Padfoot, La chela del granchio


titolo 5/5
È un titolo senza dubbio estremamente particolare, quasi straniante letto fuori contesto – di certo incuriosisce dal primo momento in cui balza all’occhio. Anche dal punto di vista dell’attinenza alla storia, non avresti potuto sceglierne uno più adeguato – è la chela del Cancro, la chela che stringe Bellatrix in un dolore sottile ogni volta che la sua mente vaga tra i ricordi del Signore Oscuro. Perfetto!

grammatica e stile 12/15
Di errori grammaticali ne ho riscontrati davvero pochissimi: soltanto un paio di verbi coniugati al presente invece che al passato; per il resto, perfetta!
Sullo stile, che pure ho trovato molto apprezzabile, ho qualcosa di più da dire: la presenza molto forte e spesso ridondante di virgole esacerba le pause all’interno dei periodi, dando alla narrazione un senso di successione quasi a scatti; è una sensazione, questa, però, che si limita quasi esclusivamente alla prima parte della storia. Procedendo con la lettura, infatti, lo stile diventa sempre più fluido e piacevole, in un crescendo emotivo che mantiene il lettore col fiato sospeso fino alla fine. Il lessico, anche, per quanto semplice e non eccessivamente ricercato, è assolutamente mimetico della vicenda e del punto di vista di Bellatrix: lei, infatti, per quanto di nobili ascendenti è legata ad un modo d’essere ben più triviale di quanto non si possa presumere considerando i suoi natali.

sviluppo della trama
8.5/10
La storia si articola in un intreccio particolarmente piacevole, privo di punti morti in cui la tensione scema: l'ispirazione resta costante per l'intero arco della narrazione, sorretta da ottime scene descrittive e dalla felice scelta di intervallarle con le reminescenze di Bellatrix. La sua prigionia, infatti, non le impedisce di focalizzarsi sul ricordo e l'attesa dell'Oscuro Signore, il quale irrompe tramite l'espediente dei ricordi che lo legano a lei, che quasi prefigurano il suo inaspettato ritorno; stratificando il testo attraverso una visione d'insieme del tempo passato, presente e futuro, sei riuscita ad eludere il rischio di fissare la vicenda di Bella in un'immagine stantia, dandole una dinamicità fluida e perciò molto convincente. Lo scorrere del tempo, evidentemente dilatato, è ben indicato dal riferimento astrale, che rafforza la simbologia presente nel testo: il baluginio delle costellazioni disseminano tracce interpretative di sicuro interesse, come quella legata all'oscuramento del Capricorno a vantaggio del trionfo latteo dell'Andromeda.
Hai ricreato ottimamente l'atmosfera lugubre e tetra di Azkaban, proponendo delle scene crudamente realistiche: la repulsione verso gli altri prigioneri, le stravaganti distrazioni sull'orlo della follia, i ricordi – distorti, inevitabilmente, dal carico di significazioni imposti dalla mente di lei - divenuti più tangibili della realtà evocano una sindrome monomaniaca in pieno atto.
Concludendo, non ho da porti particolari suggestioni per migliorare l'orditura proposta, in quanto essa m'è apparsa convincente e delineata in modo sempre chiaro, fortificata da un'ideazione affascinante e, soprattutto, ben meditata.

originalità 4/5
Bellatrix si presenta nella dirompenza della sua follia, nella sua cieca, violenta convinzione nei precetti e principi dei Purosangue, e in ciò non si discosta molto dalla sua tipizzazione classica; ciò che ne connota la novità, invece, è una coraggiosa ma incredibilmente coerente, lucida discesa nelle sue debolezze. Nella sua frustrazione disarmata dalla sete di sangue, nella lacrima che crolla dai suoi occhi, infatti, prorompe con la massima forza lo squarcio, forse irreversibile, del suo orgoglio. Disancorata dalle vesti da assassina efferata, il testo ci restituisce un suo brandello di umanità, sbranato dalla necessità di inseguire un modello, un ideale a lei esterno e a tratti così invisibile da risultare inesistente, che possa salvarla dalla disperazione che fermenta nelle sue ossa.

caratterizzazione personaggi 9/10
L'introspezione di Bellatrix domina il palcoscenico, indubbiamente, ed essa si sviluppa anche tramite una prospettiva diacronica. Lasciata sola con se stessa, ha modo di rielaborare – se non esasperare – le vicende che l'hanno condotta ad Azkaban, senza che nulla possa minare la sua integrità emotiva: affascinante, in tal senso, è la sua monolitica fiducia in Lord Voldemort, che la preserva dall'abisso causato dall'estinzione di ogni senso possibile attribuibile alla realtà. Rimanendo sola con la sua assenza, un istinto – perverso, inguaribile – di autoconservazione le impone di grattare, graffiare ogni bordo del suo cuore per trarne speranza, per squarciare la vacuità della cella in cui è rinchiusa: i ricordi vissuti così realisticamente, infatti, non sono altro che il disperato tentativo di evitare il precipizio, il tuffo nella oscurità più totale. La sua forza, il suo orgoglio appaiono vigorosi, ma gli scricchioli che attentano alle fondamenta sono sotterranei, pulsanti; Bellatrix è un personaggio declinato nell'acme della sua follia, cacciata sì indietro con vivo coraggio, ma non neutralizzandone la carica erosiva. L'averla resa perfettamente in preda alla mania, e al tempo stesso sottolineandone le debolezze, le lacrime che inesorabili si infrangono contro la sua pelle, ha permesso di creare uno spessore assolutamente struggente al suo personaggio, animato da energie irrazionali e dall'illusione di un futuro esemplato sulla scorta di un passato idealizzato. Bellatrix, credendo d'aver guadagnato il significato ultimo della sua esistenza nell'incontro con Voldemort, non s'accorge che l'attesa spasmodica del suo ritorno la condanna ad una dimensione di pavidità, di dipendenza morbosa dalla sola esistenza che potrebbe vivificare la sua: la sua fierezza, l'attitudine ferale, così, dissimulano una tragica quanto irrisolta tensione verso l'autosufficienza.

gradimento personale 4/5
Bellatrix è uno dei miei personaggi preferiti, senza dubbio, per cui la tua scelta di parlare di lei avrebbe potuto rivelarsi un’arma a doppio taglio – sono sempre molto gelosa dei miei “protetti”, esigo sempre che sia resa loro giustizia! Ma tu hai saputo gestire incredibilmente bene la sua caratterizzazione: si sente la follia, l’ossessione, il sadismo, sono perfettamente dipinte nei loro tratti più sgradevoli. In particolare il riferimento alla tortura del povero topino mi ha colpita: disturbante e assolutamente da Bellatrix, in quella sequenza più realistica che mai. Ottimo lavoro!

bonus 5/5
Un ottimo uso della citazione, che si rende particolarmente evidente soprattutto con l’avanzare della lettura, e assolutamente apprezzabili i riferimenti alle costellazioni come modalità d’esprimere il periodo di ambientazione!

totale 47.5/55
[Modificato da aware_ 22/10/2017 14:23]

OFFLINE
Post: 310
Giudice***
22/10/2017 14:23
 
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Prima classificata

JulyChan, Anche se fa male


titolo 3.5/5
Il titolo è sicuramente molto adatto al brano, ne rispecchia in modo molto adeguato il senso; eppure non è in grado di rispecchiare la stessa profondità della vicenda, non riesce a comunicarne lo stesso impatto emotivo. Non è il titolo incisivo che ti spinge ad aprire immediatamente una storia, ed è un gran peccato, considerando la qualità della storia!

grammatica e stile 15/15
Lo stile, così come la grammatica, è impeccabile. Di errori non ne ho rinvenuto alcuno, mentre, per il resto, sono rimasta assolutamente rapita dalla flessuosa armonia delle frasi: brevi, d’impatto, si riprendono l’una con l’altra in una serie di riferimenti che, per quanto velati, non possono non essere distintamente percepiti. Hai sempre questa innegabile maestria nel comunicare i sentimenti dei personaggi come dipingendoli attraverso le parole: e non si riesce a non rimanere qualche momento fermi a soppesare alcune espressioni che adotti, splendide. “Daphne si era chiesta se fosse possibile innamorarsi di un silenzio” è l’espressione che, tra tutte, più mi è rimasta dentro; anche quando l’hai ripetuta, enfatizzando il “come” col corsivo, non ho potuto non amarla ancora di più: in quel silenzio di cui Daphne si è innamorata lei ha trovato amore, comprensione e dolcezza che non ci sono mai state – con questa frase hai raccontato un innamoramento basato sull’illusione. Complimenti davvero!

sviluppo della trama 9/10
Lo sviluppo della fic, per la sua particolare conformazione, impone di darne un giudizio anche e soprattutto retrospettivamente, dopo averla letta una volta: tale è la forza di determinati passaggi che, ad un primo sguardo, non guadagnano particolare rilevanza, ma che, ad un esame più attento, si mostrano indispensabili. La trama è sì lineare – non vi sono particolari deviazioni dal fulcro centrale – ma non per questo ne perde in complessità, anzi: ogni scena si scompone in una pluralità di sottotesti e di riferimenti, squadernando una tela di significati talora inattesi. La loro storia d'amore (se così possiamo definirla) si invola ben presto verso una rovinosa fine, non evitata dalle azioni di Astoria, profetessa inascoltata; averla suddivisa in tre micro-blocchi, inoltre, ha consentito di sottolineare più efficacemente i profondi cambiamenti che intervengono quali forze nascoste nelle vicende dei personaggi, dando ad ogni sequenza rilievo ed autosufficienza, senza per questo pregiudicare il reticolo di implicazioni e richiami fra esse.

originalità
5/5
L'originalità del testo è suggerita dalla fragilità connaturata alla figura di Daphne, la quale volontariamente s'abbandona alle fauci del proprio carnefice, quasi ad involarsi verso un'impossibile redenzione; nella lotta contro i suoi fantasmi, ne risulta inevitabilmente la parte sconfitta, in quanto, disarmandosi totalmente innanzi a Blaise, lo dota di tutto l'arsenale possibile per distruggerla. La debolezza da lei mostrata e la relativa reazione del giovane, così, sono la cartina al tornasole per giudicare velenoso il rapporto creato fra i due. È proprio questa cieca spirale ad arricchire il significato e la novità del brano, in cui non v'è l'affermazione del cambiamento, ma solo la forza dirompente quanto cristallizzata di pensieri tossici e, dall'altro lato, di passioni egoistiche e malvagie.

caratterizzazione personaggi 9/10
Il fascio di luce della storia si allunga su Daphne e Blaise, creando una ben marcata polarità; la figura di Astoria, lungi dall'esser un mero elemento accidentale, è riassumibile in un giudizio più veloce, in ogni caso. Quest'ultima, infatti, riveste il ruolo di “Cassandra”, destinata a rimanere inascoltata a causa dell'ardire nel circoscrivere la felicità della sorella, nel porla sull'attenti: la felicità da lei provata, però, divora ogni razionalizzazione, sfociando nell'odio – immeritato quanto deleterio – verso l'unica figura che prova un amore sincero nei suoi confronti.
Daphne, infatti, emotivamente ipertrofica, non riesce a valutare criticamente la realtà, abbandonandosi ad essa pur di sottomettere la carica centrifuga delle sue ombre, dei demoni che danzano nella sua testa; ignara, perciò, del tappeto rosso steso al cospetto di Blaise, che per ricavarne piacere ed ego non rinuncia a sbranarla. La giovane soggiace alla volontà di lui, offuscata da un sentimento che si finge candido e disinteressato, ma che in realtà è frutto della voluttà di prosciugare la sua bellezza incerta e tanto più fulgida, senza preoccuparsi di scandagliarne i recessi. I due, quindi, sono potentemente descritti, calati in una sorta di ribaltata scena di caccia: è la preda stessa a mostrare la giugulare al predatore, pur di dimenticare il torpore della sofferenza e della dolorosa consapevolezza di imperfezione: l'uccisione finale, così, è il suggello della repulsione di Blaise nell'aver compreso d'essersi inevitabilmente invischiato nelle storture e i tremori della giovane, lui convinto di sorvolare le umane miserie, al di là di ogni cosa. L'amore, in questa specifica declinazione, precipita verso l'imbestialimento, nella follia autodistruttiva a tratti invocata da Daphne, prisma attraverso cui ogni fenomeno si distorce irreversibilmente: inconsapevole che, se solo volesse, potrebbe comprendere di essere l'intero spettro del visibile, e non la semplice superficie d'ombra lungo la quale si estingue il riflesso della luce.

gradimento personale 5/5
Mentirei imperdonabilmente se dicessi che la storia non mi è piaciuta: forse ad una prima lettura ho peccato d’averla sottovalutata, ma riflettendoci su, riguardandola con più attenzione, sono riuscita ad ammirarne le sfaccettature che ad un’occhiata superficiale rimangono celate. La fragile ed eterea avvenenza di Daphne, dorata prigione di un’interiorità fatta a pezzi, contrapposta alla fiera crudeltà di Blaise è un aspetto che non ha mancato di affascinarmi terribilmente: quella stessa bellezza che dostoevskianamente avrebbe potuto salvarla è finita per spingerla nel baratro.
L’unica pecca, forse, è la “troppa oscurità” in alcuni passaggi riguardanti la violenza di Blaise – li si può apprezzare completamente solo dopo aver concluso la lettura: lì per lì, un po’ si perdono all’interno della vicenda.

bonus
3/5
La caratterizzazione di Daphne è eccezionalmente rispecchiante quella del segno da te prescelto, i tre punti sono più che meritati!

totale 49.5/55

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Post: 1.044
22/10/2017 14:41
 
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Re:
Ma... ma... ma... [SM=g27998] [SM=g27998] [SM=g27998] due primi posti nel giro di pochi giorni mi sconvolgono! *_* Too many feels! xD Non me l'aspettavo per nulla, soprattutto sapendo che non avrei mai preso il bonus pieno e temendo di aver fatto un casino nell'associare Daphne al segno. L'aver letto, invece, un giudizio stra-positivo per quanto riguarda questo punto, mi ha riempito di gioia. Ma soprattutto ho apprezzato tantissimo la valutazione della caratterizzazione e l'aver incluso anche Astoria, nonostante il suo ruolo marginalissimo :)


titolo 3.5/5
Il titolo è sicuramente molto adatto al brano, ne rispecchia in modo molto adeguato il senso; eppure non è in grado di rispecchiare la stessa profondità della vicenda, non riesce a comunicarne lo stesso impatto emotivo. Non è il titolo incisivo che ti spinge ad aprire immediatamente una storia, ed è un gran peccato, considerando la qualità della storia!



Io il 90% delle volte faccio schifo con i titoli, quindi 3.5 è un punteggio altissimo per i miei standard hahahahahha



gradimento personale 5/5
(...) L’unica pecca, forse, è la “troppa oscurità” in alcuni passaggi riguardanti la violenza di Blaise – li si può apprezzare completamente solo dopo aver concluso la lettura: lì per lì, un po’ si perdono all’interno della vicenda.




I know, I know, ma la storia era un'edita, scritta per un contest di flashfic, quindi ero consapevole di questa "pecca" a causa del limite di parole :( (non che solitamente sia la persona più chiara del mondo hahahahah).


Ora lasciami fare tanti complimenti anche a te e alla tua comprovata maestria nello stilare giudizi: sono pure poesia! *_* Indi per cui, gradirei ricevere tanto il mio giudizio anche come recensione alla storia, se possibile :)
Per la recensione premio: devo scegliere io la storia o puoi sceglierla anche tu? Preferirei la seconda opzione, se possibile, così non rischio di propinarti qualcosa non nelle tue corde :)


Grazie ancora, complimenti a tutti e spero di partecipare di nuovo presto a un tuo contest (sperando anche di riuscire a parteciparci con una storia inedita, prima o poi xD).




[Modificato da JulyChan 23/10/2017 00:26]

22/10/2017 15:29
 
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Al solito mio sono con il cellulare quindi scrivere un ringraziamento perfetto mi è impossibile. Ti ringrazio tantissimo per i tuoi giudizi perfetti e puntuali... mi hai mostrato interpretazioni che io stessa non vedevo o che pensavo di non aver espresso bene. Sono strafelice di questo secondo posto, molto soddisfatta. Soprattutto leggendo le altre storie meravigliose, magnifiche avversarie. Detto ciò faccio anche qui i complimenti a July, che si merita tutti i giudizi positivi perché la sua storia è... non esistono parole per definirla al meglio ma solo WOW!
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Post: 310
Giudice***
22/10/2017 17:35
 
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Re: Re:
JulyChan, 22/10/2017 14.41:



Ora lasciamo fare tanti complimenti anche a te e alla tua comprovata maestria nello stilare giudizi: sono pure poesia! *_* Indi per cui, gradirei ricevere tanto il mio giudizio anche come recensione alla storia, se possibile :)
Per la recensione premio: devo scegliere io la storia o puoi sceglierla anche tu? Preferirei la seconda opzione, se possibile, così non rischio di propinarti qualcosa non nelle tue corde :)


Grazie ancora, complimenti a tutti e spero di partecipare di nuovo presto a un tuo contest (sperando anche di riuscire a parteciparci con una storia inedita, prima o poi xD).








Sei oltremodo gentile e le tue parole mi onorano [SM=g27998]
Per quanto riguarda le recensioni, il mio piano è recensirtele tutte così sarai obbligata a scrivere qualcosa di inedito la prossima volta [SM=g27997] [SM=g27997] ahah!

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