Fantagiro Under 23

Per salutare la quanto mai opportuna reintroduzione del giro dilettanti, giro bio o giro under23 hi deciso di disegnare il percorso che mi piacerebbe vedere il prossimo anno.

Si tratta di un percorso abbastanza duro rispetto a quello proposto dagli organizzatori ma bisogna anche tenere conto che molti di questi ragazzi sono in procinto di passare professionisti e che altri atleti che hanno l'età per partecipare a questa competizione professionisti lo sono già.

Il percorso partirà da Barletta e arriverà a Brescia.
Ci saranno due tappe per velocisti, due tappe miste, una tappa a cronometro di 27 Km e tre tappe di montagna che avranno le seguenti caratteristiche: la prima sarà una cavalcata nell'appennino tosco emiliano. la seconda sarà in Val d'Aosta con due salite. entrambe queste tappe avranno l'arrivo in discesa. L'ultima tappa di montagna sarà tutta pianeggiante con arrivo in salita secco ad un traguardo che forse per il giro d'Italia sarebbe difficoltoso per via degli spazi ma che per il giro baby va benissimo dato che ci sono comunque due piazzali a disposizione per la logistica.

In altre parole ci sarà un solo arrivo in salita mentre nelle altre due tappe ci si dovrà muovere prima se si vorrà colmare il gap che una cronometro di quasi 30 km potrà far registrare

Il fantagiro baby si apre con una tappa mista: la Barletta Manfredonia che prevede dopo 70 km piatti l'ascesa a Monte Sant'Angelo, comune garganico ove si sforna un ottimo pane. Al Gran Premio della Montagna (indicato in altimetria erronamente con un prima categoria essendo in realtà di seconda) mancheranno trenta chilometri all'arrivo di cui i primi 20 di saliscendi innocui ma tatticamene importanti e gli ultimi 10 in picchiata verso il mare.

Prima delle due tappe per velocisti, eccetto il GPM di quarta categoria in apertura i soli dislivelli presenti saranno costituiti da brevi strappi che non impensieriranno i velocisti. Si percorre tutta la splendida costa dei trabocchi, per ribadire l'importanza dell'istituzione del parco nazionale per fermare l'edilizia che rischia di uccidere la particolarità naturalistica di queste zone

Seconda e ultima tappa per velocisti. i tratti collinari presenti nel finale non dovrebbero essere tali da consentire a qualcuno di evitare lo sprint

Primo tappone montano sugli appennini con 4 GPM.
L'ultimo è quello che sarà posto all'Eremo di Camadoli, L'ascesa sarà affrontata dal versante più duro ossia quello che transita prprio per la località di Camaldoli. Dal GPM ci saranno 14 Km di discesa tecnica per arrivare al traguardo

Tappa a cronometro nella quale gli spcialisti potranno guadagnare non poco vista la totale assenza di difficoltà altimetriche ed il tracciato piuttosto filante specie nella seconda parte

Tappa di montagna con due salite dure nel finale, le pendenze sono arcigne e le discese tecniche per cui ci si può aspettare di tutto