I posto - "Così è giusto" di Me91 con 96/100
“Così e giusto” con 93/100
Grammatica, lessico e stile = 26/30
Ebbene, come mio solito inizierò riportando, qui di seguito, eventuali errori e/o refusi grammaticali o sintattici, per passare solo successivamente a un giudizio più generico sullo stile e sul lessico.
È certa di quell’affermazione, in quanto un compito arduo sta per attenderli, da cui non crede di aver speranze ad (di) uscirne viva. (pag. 2)
Un vento gelido risale l’oscurità e lambisce le loro membra, strappando ad (a) entrambi un breve e nervoso brivido di freddo. (pag. 2) – Non sono in molti a saperlo, e quindi spesso c’è il rischio di confondersi, tuttavia la “d” di fronte a “e” o “a” va messa solo e soltanto quando la vocale successiva non è una vocale qualunque, ma la stessa. È quindi corretto dire “ed eccolo”, mentre “ed ancora” sarebbe errato.
Che dire?
Fatta eccezione per queste svista da nulla, la grammatica presente nel tuo racconto è a dir poco impeccabile, cosa che non si può mai fare a meno di apprezzare.
Per ciò che invece concerne lo stile e il lessico, ho apprezzato, in particolar modo, il tono utilizzato nella storia. Lo stile su cui hai deciso di appoggiarti è a dir poco perfetto per la tipologia di storia narrata, e rimanda con una vivacità incredibile ai classici racconti inerenti alla mitologia greca.
Uno stile semplice, ma non eccessivamente, piacevole alla lettura e tutt’altro che complesso. Una scrittura a dir poco perfetta, che trasforma il racconto in una specie di fiaba, così semplice e spontaneo che è impossibile non apprezzarne l’indiscussa immediatezza.
Le descrizioni sono incredibilmente curate, fin nel minimo dettaglio, e i dialoghi sono ottimamente costruiti.
Unica nota, ogni tanto compaiono delle frasi veramente lunghe, proposizioni così estese che risulta un po’ difficile seguire il filo del discorso.
In generale, tuttavia, devo ammettere che hai fatto proprio un ottimo lavoro.
Originalità = 22/25
Anche qui, hai saputo cavartela in modo davvero niente male.
Sebbene il tema della Katabasi (“discesa negli inferi”) sia abbastanza ricorrente nei miti greci, hai saputo reinterpretarlo abbastanza bene.
L’amore tra Elios e Sibilla è incredibilmente forte, e il sacrificio che alla fine lei decide di compiere per la sorella è una vera e propria ciliegina sulla torta. D’ora in avanti, infatti, il giovane si vedrà costretto a mantenere la promessa fatta alla sua amata, amando la sorella proprio come avrebbe fatto con lei.
Un lavoro davvero niente male.
Caratterizzazione personaggi = 20/20
Eccoci quindi alla caratterizzazione dei personaggi.
Cosa dovrei dire?
Per essere sincera, penso proprio che sei riuscita a fare un lavoro assolutamente di tutto rispetto.
Sebbene non sia siano moltissimi personaggi all’interno del tuo racconto, sono tutti, nessuno escluso, incredibilmente ben costruiti. L’introspezione presente all’interno della storia è incredibilmente forte e approfondita, al punto da proiettare direttamente il lettore all’interno della mente dei vari personaggi.
Ovviamente, Sibilla ed Elios sono assolutamente in cima alla lista, ma anche Scilla, Lamia e Hades stesso sono costruiti veramente molto bene.
Non posso che farti i miei più sentiti complimenti, davvero!
Gradimento personale = 10/10
Non credo di dover spiegare troppo questo punto.
Perché si, nel caso non si fosse capito, ho un autentico debole per i racconti che traggono ispirazione dalla mitologia greca (come classicista e laureanda in lettere non potrebbe, in effetti, essere altrimenti).
E la reinterpretazione che hai dato del mito di Lamia mi ha lasciata a dir poco esterrefatta.
Utilizzo pacchetti = 15/15
Come dico sempre su questo punto, non c’è molto da dire … o si inseriscono gli elementi scelti o no, comunque, mi prenderò del tempo per dirvi le mie impressioni su come li hai integrati nel racconto.
Creatura 27
con 5/5 (Lamia) = Confesso che, tra le creature da me esse a disposizione, forse questa era una di quelle più complesse e meno conosciute … e di conseguenza più difficili da trattare.
Dopotutto, non si tratta di un essere molto noto, e quindi descriverlo non è affatto semplice.
Tuttavia, confesso che hai saputo renderla veramente niente male.
Hai reinterpretato il mito mantenendone i tratti basilari, rispettandolo alla perfezione e, tra l’altro, approfondendolo al punto da rendere tutta la vicenda persino più interessante, in modo da incuriosire non poco i tuoi lettori.
Lamia è una creatura controversa, dal passato difficile, che a causa dell’ira degli dei ha perso tutto, persino la propria umanità. Eppure, hai saputo renderne il carattere alla perfezione, cosa di tutto rispetto.
Obbligo F con 5/5 (La storia deve concludersi con un matrimonio, che coinvolga almeno uno dei personaggi principali) = Altro elemento magnificamente inserito.
Il matrimonio finale, tratto da una serie di salti temporali in grado di interessare molto il lettore, è veramente un’opera di tutto rispetto … specialmente tenendo che, per il lettore, il finale tragico di tale cerimonia è tutt’altro che ignoto, cosa che rende la conclusione a dir poco degna di tale nome
Divieto b con 5/5 (La storia non deve essere ambientata nel mondo dei vivi, almeno in parte) = L’ascesa negli inferi è forse il piatto principale, tra gli avvenimenti proposti nel tuo racconto, e rappresenta il culmine di un’avventura incredibile in cui Sibilla è disposta a tutto pur di mantenere la promessa fatta alla sorella.
Quindi complimenti, davvero.
Totale = 96/100