II posto - "Il figlio dell'inverno" di OldFashioned con 88/100
“Il figlio dell’inverno” con 88/100
Grammatica, lessico e stile = 29/30
Eccomi qui, come mio solito, inizierò questo punto della valutazione elencando eventuali refusi e/o errori di grammatica, per passare, solo successivamente, a un parere più generico inerente alla grammatica, al lessico e allo stile.
Quando la piccola colonna arrivò alla base dello sperone di roccia su cui sorgeva Starkenberg, la porta della (delle) mura si aprì e da essa uscirono affiancati due cavalieri. (pag. 5)
“E da quando in qua? Hai sempre dormito come un sasso, persino alla viglia (vigilia) delle battaglie.” (pag. 19)
“Non è forse vero che uccide le sue vittime senza lasciare loro in copro (corpo) una goccia di sangue? (pag. 47)
Ebbene, cosa posso dire?
Oltre a questi piccolissimi refusi, probabilmente dovuti più a un momento di distrazione che ad altro, non ho riscontrato nessun altro tipo di errore, grammaticale o sintattico che sia, all’interno del tuo racconto.
Tenendo conto del fatto che si trattava di una storia composta da 83 pagine buone, si tratta, senza ombra di dubbio, di un risultato tutt’altro che trascurabile.
Passando, invece, a ciò che concerne il lessico e lo stile utilizzati all’interno del racconto, confesso che sono rimasta piacevolmente sorpresa.
Il tuo modo di scrivere è semplice ma mai banale, ricco di dinamismo ed equilibrio. Un equilibrio che permette alla narrazione, ai dialoghi e alle descrizioni di alternarsi e integrarsi armonicamente tra di loro, con un fortissimo realismo e una scelta di vocaboli che colpisce sempre nel segno.
Hai costruito un’ambientazione piena di sfaccettature, facendo leva su un’ottima capacità descrittiva che ti ha permesso spesso di riassumere, in poche ma oculate parole, i tratti distintivi delle situazioni e dei personaggi da te proposti.
L’utilizzo, inoltre, di alcune citazioni latine, rende il tutto persino più interessante e coinvolgente, senza tuttavia appesantire in modo eccessivo il testo.
Ritengo quindi che, senza ombra di dubbio, questo punteggio sia perfettamente meritato!
Originalità = 25/25
Ritengo che, di tutti i punti della valutazione, questo sia, senza ombra di dubbio il punto in cui hai saputo destreggiarti al meglio.
La storia, ambientata ai tempi delle famosissime Crociate, presenta innumerevoli tematiche interessanti, nonché tantissimi spunti originali e unici.
Innanzitutto, ho apprezzato l’idea di inserire un elemento fantastico all’interno di un evento storico noto a tutti, piuttosto che ricreare un mondo da zero. Tale idea permette di avere una base di partenza solida e chiara, su cui costruire una trama che sappia interessare proprio a causa del realismo dovuto alla vicinanza di tali eventi con la storia che tutti noi conosciamo.
La finestra che hai aperto, sul mondo dei Templari e dei Crociati, dona una visione chiara e incredibilmente interessante dei pensieri, usi e costumi del tempo, incuriosendo il lettore che non può, di conseguenza, non esserne attratto.
Il tema della superstizione e della corruzione della Chiesa del tempo è chiaro ed emblematico, i cittadini sono rappresentati, sebbene nella loro unicità, come individui facili da raggirare a abbindolare, specialmente dai più colti uomini di preghiera.
Caratterizzazione personaggi = 16/20
Riguardo alla caratterizzazione dei personaggi, confesso che, se non fosse per un difetto che riferirò alla fine di questo punto, per il resto avresti fatto senza ombra di dubbio un ottimo lavoro.
La cosa che, più di tutte, ho apprezzato dei tuoi personaggi è la loro incredibile unicità.
Ogni singolo individuo, dal più importante a quello di minor spicco, dal protagonista principale alla comparsa più banale, tutti, senza eccezione, spiccano per una caratteristica. Tale fatto li rende unici del loro genere, perché questo elemento li contraddistingue dalla massa, differenziandoli e rendendo ognuno di loro incredibilmente interessante. Sia anche solo il panettiere all’angolo.
Direi tuttavia di parlare dei personaggi principali, quelli che, più di tutti gli altri, rappresentano all’ennesima potenza ciò che ho detto qui sopra.
Iniziamo con Hermann e Adalrich. Essi sono, letteralmente, l’uno l’esatto opposto dell’altro. Mentre il primo, infatti, è un concentrato di positività all’ennesima potenza, sempre in movimento e sempre gioviale con tutti, il secondo è un vero e proprio uomo d’onore, il classico elemento tutto d’un pezzo che, spesso, rischia di mostrarsi troppo scontroso con gli estranei. Tuttavia, entrambi hanno un cuore d’oro, e sarebbero disposti a morire per ciò in cui credono e coloro che amano.
Eppure, non sono i soli personaggi a essere unici, nel loro modo di fare e atteggiarsi.
Parliamo, per esempio, del conte e di Konrad. Sebbene siano padre a figlio, non potrebbero essere più diversi. Il primo è un vero e proprio uomo di religione, fedele e dedito al proprio compito, che inizialmente, a causa del raziocinio scettico che lo caratterizza, si rifiuta di credere all’esistenza di non-morti e cani spirito. Il secondo invece è un giovane totalmente privo di ambizioni, dedito solo ai piaceri della vita e concentrato solo e soltanto su sé stesso, egoista e spesso fin troppo fastidioso, questo personaggio è, forse, uno dei meglio gestiti. L’antipatia naturale che sei riuscito a fargli emanare rende impossibile apprezzarlo, sebbene alla fine riesca a riscattarsi.
Finiamo, prima di parlarti di ciò che mi ha lasciata scettica, con l’Inquisitore. Padre Gerold è un capolavoro di personaggio. Antipatico e crudele, manipolatore e megalomane, questo prete è l’emblema della corruzione ecclesiastica del tempo e di quanto, a quei tempi, semplici superstizioni potessero rovinare la vita di poveri innocenti. Come nel caso di Konrad, hai reso così bene il personaggio che è impossibile non odiarlo, e proprio questo odio spinge il lettore a proseguire, fremendo nell’attesa di vedere se alla fine i suoi intrighi porteranno a qualcosa o meno.
Concludo manifestando ciò che, alla fin fine, mi ha impedito di darti un punteggio pieno su questo punto.
Sebbene, infatti, i personaggi siano a dir poco perfetti, vi è una cosa, riguardante il protagonista, che proprio non sono riuscita a farmi andare giù.
Qualcosa che, a dire il vero, con la conclusione della storia mi è saltata subito all’occhio e che dubito altri non la noteranno.
Ossia le sue origini.
E la donna misteriosa …
Ora, concludere un racconto mantenendo una dose di mistero è normale, il problema è che, a riguardo, non otteniamo nemmeno una minima delucidazione.
Lei gli salva la vita, manifestando il suo essere una Strega, e afferma che “lui è uno di loro” … ma loro chi, con esattezza? Ha forse a che vedere con le sue origini? Chi erano realmente i suoi genitori?
Questo mistero, che è di fatto ciò che mette in moto l’intero racconto, rimane totalmente irrisolto.
Non si riesce nemmeno a capire se Adalrich sia effettivamente umano o meno, chi sia questa donna misteriosa e se possa avere collegamenti col suo passato.
Avrei compreso se, alla fine, fosse rimasto il quesito sull’identità della donna, ma non su tutto il filone laterale inerente alle origini e alla natura del protagonista. Così facendo non si riesce nemmeno a capire cosa sia realmente, al punto tale che, almeno in via personale, mi verrebbe quasi da pensare che possa esserci un seguito. Semplicemente perché questa cosa non può rimanere in sospeso così.
È questo, essenzialmente, ciò che mi ha fatto abbassare di tanto il punteggio. Senza ciò, probabilmente il giudizio sarebbe stato a dir poco impeccabile.
Gradimento personale = 3/10
Eccoci quindi a questo punto.
Sarò sincera, una volta conclusa la storia, mi sono vista di fronte a una situazione a dir poco ostica.
Perché, sinceramente, il tema principale del contest erano, a dispetto della presenza dei pacchetti, i Cacciatori.
E per essere onesta, sebbene il tema della caccia sia presente (in quanto, alla fin fine, la storia narra dell’uccisione del Ghoul), i Cacciatori (intesi nel vero e proprio senso del termine) non sono realmente presenti.
È vero, sia Adalrich che Hermann si trovano a combattere una creatura che va al di là delle loro capacità e di qualsiasi cosa mai vista a memoria d’uomo. Tuttavia, essi rimangono, essenzialmente, dei Crociati … cosa che non ha nulla a che vedere con dei Cacciatori veri e propri, di fantasmi, vampiri o mostri che possa essere.
Sono rimasta quindi parecchio indecisa, se ammettere o meno la storia.
Visto che, tuttavia, alla fine la caccia era presente, ho deciso di ritenerla valida, togliendo punti al “Gradimento personale”, in quanto ciò che volevo leggere era, essenzialmente, una storia sui Cacciatori.
In linea generale, non fosse per questo la storia non sarebbe affatto male … tuttavia, per rispetto verso gli altri concorrenti, non posso proprio darti il punteggio pieno.
Utilizzo pacchetti = 15/15
Come dico sempre su questo punto, non c’è molto da dire … o si inseriscono gli elementi scelti o no, comunque, mi prenderò del tempo per dirvi le mie impressioni su come li hai integrati nel racconto.
Creatura 3 con 5/5 (Ghoul) = Forse, questo è il punto che ho apprezzato maggiormente. Il tuo Ghoul è molto ben costruito, con innumerevoli curiosità storiche sulla nascita e sull’origine della sua specie, un’eccellente descrizione fisica e innumerevoli spunti legati alle abilità che possiede.
Merita a pieno il titolo di membro della sua specie, e confesso che mi è piaciuto davvero molto.
Obbligo M con 5/5 (La storia deve iniziare con l’abbandono del giovane protagonista, da neonato) = Anche questo punto è rispettato alla perfezione, e non credo ci sia molto altro da dire.
La premessa in cui la contessa prega gli dei per avere un figlio è un’interessante variante delle forme solitamente proposte, e da molti spunti narrativi.
Divieto j con 5/5 (La storia non deve essere ambientata in epoca contemporanea) = Sul fatto che il periodo delle Crociate non sia epoca contemporanea, penso non ci siano dubbi. Hai perfettamente seguito il punto, riuscendo, inoltre, a dare descrizioni veramente molto realistiche del periodo storico in cui è ambientata la vicenda, aprendo un’interessante finestra temporale sulla realtà di quel tempo.
Totale = 88/100