Fantagiro 2018 (partenza Italiana)

Vietato sottovalutare questa tappa. Si tratta di una tappa breve e completamente pianeggiante fino alla salita finale. Questa non ha grandi pendenze e quando è stata affrontata al Giro 1995 al termine della Trento Val Senales con Pennes e Monte Giovo non fece grandi danni (in realtà con Tony Rominger saldamente in testa nn ci furono neppure grandi attacchi) tuttavia si tratta di una salita molto lunga e le pendenze sono irregolari poiché si alternano tratti pedalabili a tratti duri. L'arrivo è posto ai 2000 metri del Maso Corto e questa tappa è il preludio al finale con una crono (domani) e due tapponi di montagna venerdì e sabato

Seconda cronometro che precede i due tapponi. La crono odierna è più corta della precedente ma come l'altra presenta una salita a metà tracciato. La salita è corta (circa 4 Km) ma tremendamente dura con una pendenza media del 10% e gli ultimi 2 Km al 12% medio con punte del 15%.
Anche in questo caso quindi la cronometro è favorevole agli specialisti ma riserva un breve tratto in cui gli scalatori potrebbero cercare di limitare i danni. Domani e dopodomani i due tapponi alpini finali che precederanno la passerella

Siamo al tappone,la tappa più dura e più lunga del fantagiro.
Questa tappa unisce due idee una delle quali realmente proprosta al giro 2014-
La prima idea (quella realmente proposta) è l'accoppiata Stelvio Gavia realmente proposta nel 2013 e nel 2014 e realizzata nel 2014)
La seconda idea è il doppio Mortirolo scalato prima dal versante di Grosio nella variante di Via Valeriana che presenta chilometraggio e pendenza media molto simili al versante di Mazzo che invece verrà percorso nella seconda scalata.
Infine discesa finale verso Edolo ove sarà posto l'arrivo.
Si tratta di un tappone messacrante sarà una corsa ad eliminazione e solo arrivare al traguardo nel tempo massimo sarà un successo per molti corridori.
Probabilmente ci sarà selezione naturale da dietro e non sarà neppure necessario attaccare. Alla ventesima tappa un percorso del genere farà macelli

La strada che sale lassù alla Preda Rossa è stata completamente asfaltata e messa in sicurezza. L'unico lavoro ancora da fare è l'installazione della illuminazione nella galleria che ne è priva. Nulla impedisce ora di arrivare in cima ove è pure situato un ampio parcheggio oltre il quale la strada procede sterrata.
Questo è l'ultimo atto in cui si può ribaltare la corsa. Il chilometraggio è elevato e le salite sono dure oltre al fatto che le ultime due sono pure lunghissime. Si consideri pure la che la discesa dal San Marco è tecnica.
Dopo la durissima tappa di ieri questa frazione sarà una specie di tortura cinese.
114 K m tranquilli per carburare e poi la salita arcigna di Sant'Antonio Abbandonato nota agli appassionati per essere stata percorsa dall'ultimo giro di lombardia. Dopo la discesa si attacca la salita al Passo San Marco che misura oltre 25 Km con pendenze forti negli ultimi 14 Km. Discesa lunghissima e tecnica e quindi si ricomincia a salire verso la Preda Rossa altra salita di 20 km con pendenze terribili negli ultimi 15. I Tratti per rifiatare sono pochissimi.
La sfida sarà senza esclusione di colpi perché questa è l'ultima occasione prima della passerella finale di domani

L'ultima foto è il piazzale dell'arrivo

Tappa breve e pianeggiante

Chilometraggio complessivo 3683,7 Km
Numro Tappe 22
Media tappa 167,44
Cima Coppi Passo dello Stelvio 2758 mt
Montagna Pantani Passo del Mortirolo (da Mazzo)
Tappa Regina Naturno - Edolo
Km a cronometro 82,7 ( di cui 11 in salita)
Tappe a cronometro 2
Arrivi in salita (seri) Montevergine, Monviso, Val Senales, Preda Rossa
Salite più difficili: Mont Acerone, Monviso, Sampeyre. Lombarda, Stelvio, Mortirolo (entrambi) Gavia, San Marco, Preda Rossa.

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