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91 squadriglia aeroplani

Ultimo Aggiornamento: 03/05/2017 19:28
18/04/2017 22:35
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Ciao a tutti. Mio figlio studia all'Istituto Aeronautico Francesco Baracca di Forli. La sua classe deve presentare un diorama che rappresenta la 91a squadriglia aeroplani. Gli aerei, in scala 1:32, sono stati donati da una azienda modellistica. I ragazzi si trovano in disaccordo sulla rappresentazione degli stemmi sulle fiancate degli aerei ( Nieuport). Le foto e le tavole che hanno trovato, non chiariscono completamente i dubbi sulle effigi dei due lati della fusoliera e su chi aveva che cosa.
La casa costruttrice dei modelli, presenta nella scatola di montaggio le sole effigi di Baracca, con due cavallini rampanti, uno per lato. Era cosi per tutti i piloti? Ma allora il Grifo, emblema della 91a ?
Grazie per l'aiuto.
19/04/2017 09:22
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A me risulta che Baracca avesse il cavallino rampante sul lato sinistro e il grifo su quello destro. Il suo aereo aveva inoltre la prua nera.
Gli altri emblemi conosciuti (dipinti, presumo, sempre sul lato sinistro, ma non ho certezze) erano:

Gaetano Aliperta: chiave
Adriano Bacula: trifoglio
Bortolomeo Costantini: fiamma nera
Mario D'Urso: gatto nero
Guido Keller: asso di cuori
Cesare Magistrini: spada
Gastone Novelli: prua del velivolo bianca
Giuliano Parvis:luna nera
Edoardo Oliviero: testa di indio su gagliardetti ai montanti alari
Pier Ruggero Piccio: gagliardetti rossi ai montanti alari
Ferruccio Ranza: scala nera (con prua del velivolo rossa)
Fulco Ruffo di Calabria: teschio e tibie incrociate

Altra caratteristica degli aerei della 91a erano i numeri di identificazione dipinti in cifre romane (I=>XII)
Ciao


19/04/2017 21:42
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91a Squadriglia Aeroplani
Ciao Polesano. Non mi hai tolto i dubbi che avevo, ma li hai confermati.
Ho guardato in questi giorni ai modelli esposti al museo di Vigna di Valle. Vi è uno Spad del barone Ruffo coi i teschi dipinti su entrambi i fianchi della fusoliera.I conti non mi tornano perche mi sembra strano che non vi sia traccia del simbolo della Squadriglia. Mi sa che faccio una capatina al Museo Baracca, qui a Lugo. Spero di trovare delle tavole o delle fotografie esaustive.
Ti devo un caffè.
Gianluca.
20/04/2017 10:16
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Mi spiace, ti ho detto quel che sapevo senza la pretesa che fosse la verità assoluta.
Ti mando una foto, che forse vale più di tanti discorsi. Baracca è il primo a destra.
Ciao
20/04/2017 12:29
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fatta al museo della III Armata a Padova l'anno scorso
21/04/2017 18:31
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Ciao Yellow62,
ti invito a leggere il libro di Paolo Variale nostra vecchia conoscenza e certamente un "asso" nel campo storico dell'aviazione:
Gli assi Italiani delle Grande Guerra
Libreria editrice goriziana.

Bel libro con tavole a colori dei veivoli.

Ariciao
__________________________
I morti è meglio che non vedano quello che son capace di fare i vivi...è meglio che rimangano nella neve e nel ghiaccio, altrimenti potrebbero pensare di essere morti invano ed allora si sentirebbero ancora più soli. (G.B. Bonaldi combattente Adamellino)
Nello
21/04/2017 22:11
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91a squadriglia aeroplani
Bene, ciao a tutti.
Grazie Polesano, la foto è emblematica e mostra il " lato oscuro" dei caccia Italiani, quello meno fotografato. Avevi ragione sul grifo a destra e lo stemma personale a sinistra. Grazie anche a Leandro per la foto di Ruffo di Calabria e il suo Spad. Grazie Nello per la segnalazione, spero di riuscire a trovare il libro.
Domani vado al Museo Baracca a Lugo. Cosa non si fa per questi figli..
Gianluca.
21/04/2017 23:13
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Tieni presente che gli assi non volavano sempre sullo stesso aereo, per cui le insegne potevano variare... Ad esempio, nelle due (belle!) foto postate, sono rappresentati due Spad XIII; ma, tanto per intenderci, quello di Baracca non è l'aereo su cui morì, che era uno Spad VII, non un XIII. Stesso discorso per il velivolo di Ruffo di Calabria: anche qui abbiamo uno Spad XIII, tra l'altro della primissima produzione (riconoscibile dalle estremità alari arrotondate, più tardi divennero più squadrate): lo Spad di Ruffo del museo di Vigna di Valle è, anche in questo caso, uno Spad VII. Tanto per complicarti ancora la vita, bada che anche gli stessi stemmi personali variavano nel tempo: per esempio, il teschio che Ruffo di Calabria portava sul Nieuport 17 (che è quello che mi pare ti interessi) era parecchio diverso da quello dei suoi Spad... Un'ultima cosa: alcuni studi recenti hanno posto l'ipotesi che il cavallino di Baracca, almeno in una prima fase, fosse... rosso, e non nero... [SM=g7366]

io faccio modellismo, e purtroppo per esperienza ti assicuro che, quando si parla di quei tempi pionieristici, l'unica sarebbe... trovare un'immagine del soggetto in questione...
[Modificato da lupo.Tolmezzo 21/04/2017 23:17]
21/04/2017 23:27
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...per capirci: questo è il Nieuport 17:

21/04/2017 23:28
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questo lo Spad VII: gli occhi del teschio sono bianchi

21/04/2017 23:29
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e questo lo Spad XIII: qui gli occhi e gli spazi bianchi del teschio sono rossi

22/04/2017 11:28
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Ciao Lupo,
essendo perennemente in lotta con l'interpretazione dei colori nel bianco e nero, ti chiedo: riguardo all'ultima foto inserita, c'è qualche fonte che conferma che il colore degli interni del teschio sia rosso?

Il bordo della coccarda nazionale è rosso, ed è nero come il teschio...
22/04/2017 13:23
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Ciao a tutti. La discussione è interessante. Viste le numerose problematiche che sono sul tavolo e che sono emerse grazie al vostro intervento, dovendo noi presentare un lavoro che abbia un minimo di coerenza storica, abbiamo deciso di fissare il diorama alla data del 1 maggio 1917, data della costituzione della 91a Squadriglia Aeroplani. A quella data vi erano 7 aerei ( 3 Spad VII e 4 Nieuport) [SM=g2467376] e i piloti erano : Tacchini, Olivari, Gorini, Ruffo, Ranza, Baracca, Piccio.
Dei primi tre non conosco le insegne.
Tenete presente che il libro che mi ha consigliato Nello, mi arriva il 28/4, e il lavoro va presentato il 2/5. I ragazzi hanno il diorama e gli aerei pronti. Mancano solo le insegne che, in due ore di lavoro si fanno.
Se qualcuno ha delle idee, saranno ben accette.
Grazie per le belle foto e per gli spunti di riflessione anche a lupo.
A polesano chiedo: la lista dei piloti che hai scritto, puoi datarla? Di che periodo è ?
Gianluca
22/04/2017 15:14
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A giudicare dalla foggia dei berretti e dai nastrini delle medaglie di Ruffo di Calabria penso che l'ultima foto sia postbellica.
ciao
francesco
22/04/2017 18:50
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Bruno ha ragione, in effetti: lo Spad XIII non mi ha mai "preso" più di tanto, anche perché durante la Grande Guerra il suo utilizzo in Italia fu in realtà assai effimero; avevo visto delle ricostruzioni con gli occhi del teschio rossi, mi ero fidato e festa finita. Però in effetti il colore sembra assai chiaro... secondo me è probabile che fossero di color giallo sabbia, che era il colore di fondo della mimetica dello SPAD XIII. Ricordiamo che questa versione venne utilizzata in pochi esemplari dalla nostra aviazione durante la guerra, se non sbaglio ne arrivarono dalla Francia un paio di dozzine. Questi esemplari erano riservati agli assi più autorevoli e, in particolare, venivano usati soprattutto nel caso di missioni a quota medio-alta. A bassa quota il XIII, decisamente più potente ed armato rispetto al VII, a giudizio dei piloti italiani non offriva vantaggi rispetto al classico VII. Ci sarebbe da discuterne, magari, ma questo è un altro discorso. Il dilemma del colore del cavallino è dato dal fatto che, se si guarda la famosa foto di Baracca con accanto il suo aereo, non si notano grosse differenze tra il tono del cavallino, della coccarda e delle mostrine di Baracca (rosse). Baracca veniva dal Piemonte Cavalleria, che aveva come stemma un cavallino bianco su sfondo rosso, e secondo molti sull'aereo aveva semplicemente invertito i colori. Poi, dopo la sua morte, il cavallino della squadriglia sarebbe diventato nero in segno di lutto. Io non ne sono per niente convinto, ma la questione in effetti non è (e forse non sarà mai) chiara. Esisterebbe anche un'altra ipotesi sull'origine del cavallino, ma secondo me è un po' fantasiosa e non ne parlo. Questo solo per dire che di certezze, in merito a questi argomenti, è dura averne...
22/04/2017 18:59
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Un'altra cosa, anche il discorso del Grifo sul lato sinstro degli aerei, in realtà, è molto fumoso: questo avveniva sicuramente per gli Spad XIII, ma sugli aerei precedenti la cosa non è assolutamente sicura; questo figura sullo Spad SVII del Museo Baracca a Lugo, ma tieni presente che in realtà quell'aereo non era quello di Baracca, ma, pare, quello di un altro pilota, per cui la sua veste è, in realtà, fittizia; il Grifo venne applicato durante un restauro, ma non c'è alcuna prova che sia storicamente esatto. Per certo, a casa ho una foto dello Spad VII del sergente Pellizzari che il Grifo, in effetti, ce l'ha; ma non vuol dire più di tanto...
[Modificato da lupo.Tolmezzo 22/04/2017 19:03]
22/04/2017 19:09
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Post: 577
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Se posso offrirti un altro piccolo tassello, a me risulta che al 1 maggio 1917 la squadriglia disponesse di quattro Spad, con matricole 4689, 4690, 4691, 4700, e di tre Ni-17, 2614, 3127, 3138. Gli Spad erano nuovi, i Nieuport, invece, erano progressivamente destinati ad essere usati con compiti secondari... Per quanto riguarda gli stemmi, non è neanche detto che ce ne fossero su tutti gli aerei; ho una foto del 1307 che non ne ha alcuno.
22/04/2017 22:52
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Post: 578
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anche questa tavola modellistica, forse, ti può essere utile...

23/04/2017 11:34
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Post: 18
Registrato il: 26/05/2016
ciao.
Grazie per le tavole, Lupo. Sono reduce dalla visita a Casa Baracca in quel di Lugo, splendida cittadina romagnola. La grande statua di Baracca nella piazza principale suscita negli appassionati, sempre forti emozioni. Mi sono erudito su alcuni aspetti fondamentali della nostra ricerca. Uno: l'arma aerea della Grande Guerra è in continua evoluzione, estremamente evanescente. Basta osservare il cambiamento delle colorazioni delle livree degli aerei, estremamente variegate,che seguivano i veloci cambiamenti di interpretazione del ruolo dell'aereoplano. Prima colori sgargianti, perchè non si aveva paura del nemico, poi mimetici perchè almeno a terra se ci bombardano ci nascondiamo. Vi è una data per tutto, o meglio un periodo per tutto.. L'introduzione del cavallino NERO, tra l'inverno del '16 e la primavera de '17, il Grifo, introdotto solo successivamente. L'aereo esposto a Lugo, uno Spad VII con livrea gialla, ha correttamente il grifo sul lato destro , anche se non è realmente l'Aereo di Baracca. Ho anche visto il famoso quadro diAmerigo Bartoli Natinguerra, raffigurante la famosa foto di Baracca , vicino al suo Spad, ma con il cavallino rosso, che ha suscitato grandi discussioni. Vi è una chiave di lettura anche per questo, anche se i dubbi rimangono. Dovendo presentare un lavoro, è necessario datarlo. Grazie a questa discussione sul forum ho accresciuto la mia cultura e ho strumenti migliori per auitare i miei ragazzi a far bella figura, per loro e per la scuola che rappresentano. Andiamo di livrea grigia con qualche vessillo sulle fusoliera, per i nieuport e di livrea gialla per gli Spad VII, ma senza Grifo. La narrazione storica e l'inquadramento temporale , fatta a voce dai ragazzi , farà il resto. Grazie di cuore a tutti. [SM=g7372]
23/04/2017 17:31
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Post: 579
Registrato il: 13/01/2006
Yellow, un'ultima cosa, attenzione! I Nieuport 17 in realtà non erano dipinti di grigio, ma con una vernice tenditela color alluminio semiopaco (come quello delle vecchie pentole!). Immagino quale sia la ditta che meritoriamente vi ha donato i kit, e ho ben capito di quale stampo si tratta. A volte le istruzioni per la colorazione sono un po' approssimative... tutte le superfici telate andrebbero dipinte, appunto, di alluminio opaco (se usate gli Humbrol, va bene il n. 56), mentre la cappottatura motore e le poche parti metalliche con un silver, a finitura lucida-metallica (es. Humbrol 11). Per quano riguarda gli Spad... il giallo non era proprio un giallo vero e proprio, ma un colore denominato "linen", una via di mezzo tra un giallo chiaro e un sabbia. Questa tinta era assai variabile, per cui non ci diventerei pazzo più di tanto (inoltre con lo sporco si scuriva), io uso di solito un Humbrol 74.
PS: ma avete trovato anche gli Spad in 1/32? e di che marca?
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