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coniugi separati per apostasia

Ultimo Aggiornamento: 31/03/2017 19:08
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28/03/2017 11:51
 
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Anonimo, 28/03/2017 10.41:

Si ma mia figlia minorenne viene in chiesa con me o va alle adunanze con la madre?
Il Natale lo festeggia con i miei genitori o non lo festeggia?
Idem i compleanni.
Per favore non siate ipocriti perché nella mia famiglia è un inferno.

Grazie



*** fy cap. 11 pp. 133-134 parr. 13-14 Mantenete la pace in famiglia ***
13 Alcuni padri non credenti non hanno nulla in contrario se la madre pensa all’istruzione religiosa dei figli. Altri sì. Che puoi fare se tuo marito non ti permette di portare i figli alle adunanze della congregazione o ti proibisce perfino di studiare la Bibbia con loro a casa? Allora dovrai valutare diversi doveri: il dovere verso Geova Dio, quello verso il tuo marito e capo e quello verso i figli che ami. Come conciliare queste cose?
14 Certo pregherai per questo. (Filippesi 4:6, 7; 1 Giovanni 5:14) Ma alla fine sei tu che devi decidere cosa fare. Se agisci con tatto, spiegando a tuo marito che non metti in dubbio la sua autorità, alla fine la sua opposizione potrebbe attenuarsi. Anche se ti proibisce di portare i figli alle adunanze o di tenere un formale studio biblico con loro, puoi ugualmente insegnare loro. Con la conversazione di ogni giorno e il buon esempio, cerca di inculcare in loro in qualche misura amore per Geova, fede nella sua Parola, rispetto per i genitori — incluso il padre — amorevole interesse per gli altri e apprezzamento per il lavoro coscienzioso. Col tempo il padre potrebbe notare i buoni risultati e apprezzare il valore dei tuoi sforzi. — Proverbi 23:24.
*** w88 1/11 p. 25 par. 22 Quando la pace coniugale è in pericolo ***
22 Se il principale motivo di discordia in famiglia è l’istruzione religiosa dei figli, la moglie credente può disporre con tatto che essi l’accompagnino alle adunanze e nel servizio di campo. Ma se il marito e padre incredulo lo impedisce, lei può insegnare ai figli i princìpi biblici, così che quando cresceranno e se ne andranno di casa probabilmente seguiranno la pura adorazione.





**************************************************
2 Sam. 22:26-27
Con qualcuno leale agirai con lealtà;
Col potente senza difetto ti comporterai senza difetto; con chi si mantiene puro ti mostrerai puro e con chi è perverso agirai come da sciocco.....
28/03/2017 11:55
 
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Igua, forse non ho capito la tua obiezione o non ci capiamo sui termini.
Un apostata pur affermando di servire Dio non riconosce i suoi rappresentanti, la sua visibile organizzazione, e quindi arriva a “battere” gli ex compagni di fede per intralciare la loro opera. (Gda 8, 11; Nu 16:19-21; Mt 24:45-51) Gli apostati spesso cercano di farsi dei seguaci. (Vedi it1-apostasia)

una persona che agisce in questo modo viene scomunicata quindi le relazioni sono quelle relative ai disassociati.
quindi ai fini delle relazioni interpersonali è ininfluente il motivo per cui si è scomunicati.

detto questo, relativamente ai rapporti tra famigliari stretti, (coniugi figli genitori) resta il legame famigliare con i relativi obblighi.


28/03/2017 11:59
 
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Re:
ABC, 28/03/2017 11.30:

Scusate ancora, quindi se non ho capito male il coniuge TdG non va in vacanza con con la moglie apostata? Ma se questi non hanno intesa spirituale, non possono vivere la normalità di coppia fuori l' ambito religioso, desumo quindi che di fatto la coppia è separata in casa. Che senso ha quindi rimarcare l' ufficialità del matrimonio quando di fatto non è così?? Non è un comportamento ipocrita questo????



Vengono interrotti i rapporti spirituali.
Se cerchi nel forum trovi un mare di informazioni che sono già state trattate in risposta a domande simili.
Ti incoraggio ad iscriverti così da approfondire in dettaglio gli argomenti.

*** lv p. 208 par. 2 Come comportarsi con chi è disassociato ***
In certi casi il disassociato fa parte dell’immediata cerchia familiare e vive nella stessa casa. Poiché la disassociazione non pone fine ai vincoli familiari, le attività e i rapporti quotidiani tra i membri della famiglia possono continuare. Tuttavia, con il suo comportamento il disassociato ha scelto di troncare il legame spirituale che lo univa alla famiglia. Pertanto i familiari leali a Dio non hanno più con lui rapporti di natura spirituale.

*** km 8/02 p. 3 par. 6 Manifestiamo lealtà cristiana quando un parente viene disassociato ***
6 Nell’immediata cerchia familiare: Significa questo che i cristiani che vivono con un familiare disassociato debbano evitare di parlargli, di consumare un pasto con lui e di stare in sua compagnia mentre svolgono le attività quotidiane? La Torre di Guardia del 15 aprile 1991, nella nota in calce a pagina 22, dice: “Se un disassociato vive insieme ai suoi familiari cristiani, continuerà ad avere rapporti normali con loro e a partecipare alle attività quotidiane della famiglia”.

*** w91 15/4 p. 22 Imitiamo oggi la misericordia di Dio ***
Se un disassociato vive insieme ai suoi familiari cristiani, continuerà ad avere rapporti normali con loro e a partecipare alle attività quotidiane della famiglia. Questo significa che potrebbe anche essere presente quando la famiglia considera informazioni spirituali. — Vedi La Torre di Guardia del 15 novembre 1988, pagine 19-20.




**************************************************
2 Sam. 22:26-27
Con qualcuno leale agirai con lealtà;
Col potente senza difetto ti comporterai senza difetto; con chi si mantiene puro ti mostrerai puro e con chi è perverso agirai come da sciocco.....
28/03/2017 12:03
 
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Gentile Giandujotta,
Dalla tua risposta è chiaro che sei fuori dal mondo, non ti rendi conto che significa in una famiglia.
Si era detto niente ipocrisia, invece siamo alle solite.

È una guerra! Una lite continua, nei periodi di festa poi!
A pranzo e a cena.

Non si può stare sposati con una apostata e convivere assieme.
Punto
28/03/2017 12:09
 
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non facciamo confusione: anche se tutti gli apostati vengono disassociati, un disassociato non è per forza un apostata!
Un apostata non è una persona incredula, oppure una persona di un'altra fede o religione.
è una persona che è venuta a conoscenza della Verità, e poi si è messo dalla parte dell'Anticristo. E quindi agisce come Anticristo.

Un apostata viene disassociato, ma non tutti i disassociati sono apostati.
Uno che segue la sua religione, pagana o quant'altro, non è necessariamente un apostata.

io sono dell'opinione che è legittimo divorziare dal momento che un coniuge è apostata, e che la salute spirituale dell'altra persona è gravemente minacciata.

quindi non parlo di coniugi increduli, o disassociati, ma di apostati incalliti....

e come ben riportate, gli apostati cercano di farsi dei seguaci.
un coniuge di questo tipo causa una violenza, va contro i diritti umani di esercitare il proprio credo religioso.

altrimenti, se non sono più in accordo con le dottrine o non vogliono più essere tdG, si dissociano loro stessi e basta, restano tranquilli.

[SM=g1944981]



[SM=g1944981]
28/03/2017 12:11
 
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Anonimo, Da quello che scrivi è chiaro che non sei un testimone di Geova.

Come è stato ben commentato da Sea :

Seabiscuit, 28/03/2017 11.40:



Non va mai generalizzato un caso ma la persona valuterà da se la situazione

Un apostata potrebbe "battere" i suoi ex fratelli ma lasciare in pace la propria moglie e/o figli.





nel caso che battesse anche la moglie (viceversa) sarà la persona a decidere di conseguenza.
[Modificato da Giandujotta.50 28/03/2017 12:35]
28/03/2017 12:14
 
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Igua mi arrendo! [SM=g7401]

non sono in grado di spiegarti che dal punto di vista delle relazioni interpersonali non fa differenza un disassociato o un apostata (dato che l'apostasia tra i tdG porta alla disassociazione)

mi spiace...scusami.
28/03/2017 12:42
 
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Re:
Ciao Giandujotta!

io non ho capito cosa vuoi farmi capire, pazienza!
ci capiremo


ti faccio solo notare che io sono perfettamente d'accordo con quanto detto da SEA: si tratta di una questione strettamente personale

e sono perfettamente d'accordo con quanto detto da Barnabino: in casi estremi il divorzio può essere l'unica soluzione, e mi para logico e giusto:


barnabino, 27.03.2017 18:08:




Perché un apostata, in casi estremi, con il suo comportamento e le sue continue vessazioni, forse non fisicamente ma psicologicamente, potrebbe fare in modo che "la relazione con Geova sia messa in grave pericolo". Il marito apostata "potrebbe cercare costantemente di impedire al proprio coniuge di adorare il vero Dio o perfino tentare di costringerlo a infrangere in qualche modo i comandi divini".

Resta il fatti che anche è sottolineato che si tratta di situazioni estreme, non basta che il marito o la moglie sia apostata per separarsi, non è questo il principio: deve essere un apostata metta in grave pericolo la relazione del coniuge con Geova e che lo costringa ad infrangere in qualche modo i comandi divini. Soprattutto sarebbe da capire come una bestia del genere poi possa dire di amare e rispettare il coniuge testimone di Geova.

Shalom




cari saluti

shalim shalom

[SM=g1944981]

I-gua
28/03/2017 13:34
 
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ovvio che non tutti i disassociati sono apostati
ci mancherebbe!

ovvio che vivere con l'apostata mette in crisi l'unità

è certamente più semplice vivere con un TdG
che con un'apostata(non è faciloneria,la mia,è dato dai fatti)

a meno che
l'apostata sia del tipo"remissivo"
di quelli che lasciano correre o si accontantano di sparlare alle spalle

persona di poco carattere(proprio apostata,nell'accezione del termine?)

ne potrebbe conseguire
che la questione dell'educazione figli(popolo)
probabilmente sarà seguita dal coniuge credente o TdG

ma l'oppositore
reca nella maggior casistica,danni attraverso la sua personale ingerenza

se è maschio sarà evidente in certe o con certe maniere
se femmina,in altre

il problema,quindi,è come
viene esercitata all'interno della famiglia la propria mansione/rango/autorità

ne consegue conflitto e profonda sofferenza
per entrambi



[Modificato da Lungosonno 28/03/2017 13:37]
28/03/2017 14:04
 
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Re: Re:
I-gua, 28.03.2017 12:42:

Ciao Giandujotta!

io non ho capito cosa vuoi farmi capire, pazienza!
ci capiremo


ti faccio solo notare che io sono perfettamente d'accordo con quanto detto da SEA: si tratta di una questione strettamente personale

e sono perfettamente d'accordo con quanto detto da Barnabino: in casi estremi il divorzio può essere l'unica soluzione, e mi para logico e giusto:





cari saluti

shalim shalom

[SM=g1944981]

I-gua



caro igua

la tua frase dovrebbe contenere un "se", non come scrivi "e che..."


io sono dell'opinione che è legittimo divorziare dal momento che un coniuge è apostata, e che la salute spirituale dell'altra persona è gravemente minacciata



dovrebbe essere:

"io sono dell'opinione che è legittimo separarsi dal momento che un coniuge è apostata, se la salute spirituale dell'altra persona è gravemente minacciata"

che ne pensi?
[Modificato da Seabiscuit 28/03/2017 14:26]

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"Perché il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione" - Edmund Burke
28/03/2017 14:10
 
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Igua, solo una precisazione


e sono perfettamente d'accordo con quanto detto da Barnabino: in casi estremi il divorzio può essere l'unica soluzione, e mi para logico e giusto



Io parlavo di separazione e non di divorzio, le Scritture non consentono di rompere il vincolo matrimoniale ma certamente se l'integrità spirituale, fisica o psicologica è messa gravemente a rischio una persona potrebbe non avere altra scelta che separarsi, almeno finché il coniuge non cambia atteggiamento. Questo è il senso di quello che dice la rivista, mi chiedo comunque come si possa essere tanto meschini da fargli dire che la separazione è suggerita o permessa quando si è sposati con un apostata. Fermo restando che in qualunque caso la separazione resta una scelta personale, non è possibile entrare nel merito delle dinamiche famigliari.

Shalom
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28/03/2017 14:12
 
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Si, si...

mi sono espresso male, sono d'accordo con gli ultimi post
di Sea e Barnabino

[SM=g1871112]

I-gua
28/03/2017 18:43
 
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ABC
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Ho seguito con interessa la discussione. Quindi mi sembra che ci siano tre livelli di comportamento verso gli apostati: 1) se è un familiare stretto non cambia nulla oltre la non comunione spirituale 2) Se è un parente si limitano i rapporti a quelli essenziali. 3) se è un ex fratello si troncano i rapporti ( mia supposizione).
Mi si scusi le mie insistenti domande, ma siamo sicuri che Geova vuole veramente questo??? [SM=g27995]
28/03/2017 18:53
 
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Caro ABC,


Quindi mi sembra che ci siano tre livelli di comportamento verso gli apostati



Non gli apostati in particolare ma chiunque abbia rinnegato la fede e continui a peccare deliberatamente senza pentirsi.


1) se è un familiare stretto non cambia nulla oltre la non comunione spirituale



Corretto, il vincolo famigliare è sacro davanti a Dio, ci sono responsabilità emotive e materiali che non possono venire meno, tranne per i casi gravi in cui è messa in serio pericolo l'incolumità della persona.


2) Se è un parente si limitano i rapporti a quelli essenziali



Questo vale con chiunque, non solo un parente.


3) se è un ex fratello si troncano i rapporti ( mia supposizione)



Vale quello che vale per un parente non prossimo, ci si limita ai rapporti essenziali, non ci si associa per svago, cene o altro che non sia il necessario.


Mi si scusi le mie insistenti domande, ma siamo sicuri che Geova vuole veramente questo???



Si, altrimenti saremmo ipocriti se non agissimo secondo coscienza.

Shalom
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FORUM TESTIMONI DI GEOVA
28/03/2017 19:21
 
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Re:
Anonimo, 28/03/2017 12.03:

Gentile Giandujotta,
Dalla tua risposta è chiaro che sei fuori dal mondo, non ti rendi conto che significa in una famiglia.
Si era detto niente ipocrisia, invece siamo alle solite.

È una guerra! Una lite continua, nei periodi di festa poi!
A pranzo e a cena.

Non si può stare sposati con una apostata e convivere assieme.
Punto




L'ipocrisia non c'entra affatto, è una questione di Amore.

Chi ama il coniuge non lo forzerà, non lo costringerà a fare qualcosa contro la sua coscienza o la fede religiosa. l' incredulo (o apostata se preferisci)che ama il coniuge è libero di festeggiare le ricorrenze e mangiare con amici e parenti che condividono il suo pensiero ma non pretenderà che l'altro faccia altrettanto.

Conosco decine di situazioni analoghe ma, la guerra o le liti, sono assenti e sai perchè? Perchè i due si amano.
28/03/2017 19:58
 
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Chi ama il coniuge non lo forzerà, non lo costringerà a fare qualcosa contro la sua coscienza o la fede religiosa. l' incredulo (o apostata se preferisci)che ama il coniuge è libero di festeggiare le ricorrenze e mangiare con amici e parenti che condividono il suo pensiero ma non pretenderà che l'altro faccia altrettanto.



Forse l'ipocrisia è solo nel cuore di chi fa certe accuse maliziose.

Shalom
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28/03/2017 20:56
 
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Nick
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L'incredulo NON è l'apostata.

[SM=g2018414]

Il problema non sono i coniugi tdG o gli increduli, o chi ha la propria religione nella cristianità o nella paganità conclamata...
il problema sono gli apostati.

Gli apostati per definizione non rispettano le credenze altrui.
[SM=g1871112]
28/03/2017 21:02
 
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Caro Nick,


Gli apostati per definizione non rispettano le credenze altrui



Un apostata può amare il coniuge e comunque avere rispetto per lei anche se non lo ha in quello che crede. Non tutti gli apostati arriveranno mai al punto di mettere in pericolo l'integrità spirituale, fisica o psicologica del coniuge.

Shalom
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28/03/2017 21:16
 
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Re:
Nick, 28/03/2017 20.56:

L'incredulo NON è l'apostata.

[SM=g2018414]

Il problema non sono i coniugi tdG o gli increduli, o chi ha la propria religione nella cristianità o nella paganità conclamata...
il problema sono gli apostati.

Gli apostati per definizione non rispettano le credenze altrui.
[SM=g1871112]




Il perno della questione non cambia: è l'amore. Che c'entra l'apostasia? Si può aver apostatato dal cristianesimo ma il vincolo coniugale può restare sano. Certo il non condividere gli aspetti spirituali può essere scoraggiante ma, te lo ripeto, non è automatico che un 'apostata' sia anche un folle ne' che debba trasformarsi in un dittatore all'interno del nucleo familiare.

Se poi, avendo apostatato, decide anche di rendere la vita impossibile all'altro, con maltrattamenti fisici e verbali, non provvedendo alle necessità della famiglia e segregandola beh, allora, la separazione può essere opportuna, non perchè è divenuto un apostata ma, banalmente, perchè le sue azioni estreme rendono impossibile la convivenza.

Lascia perdere le definizioni linguistiche, sono i fatti e le azioni che contano.


28/03/2017 21:55
 
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Re:
Nick, 28/03/2017 20:56:

L'incredulo NON è l'apostata.

[SM=g2018414]

Il problema non sono i coniugi tdG o gli increduli, o chi ha la propria religione nella cristianità o nella paganità conclamata...
il problema sono gli apostati.

Gli apostati per definizione non rispettano le credenze altrui.
[SM=g1871112]



Mi pare che tu generalizzi questioni particolari.
Di caso in caso il coniuge valuterà il comportamento da tenere.
Le regole che ci siamo autoimposti sono chiare.

Simon
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