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Traduzione di Mt. 28:19

Ultimo Aggiornamento: 05/03/2017 21:22
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03/03/2017 18:01
 
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Aquila-58, 03/03/2017 09.32:

ERRATUM CORRIGE:



Nel mio post n. 25, ho scritto erroneamente Atti 14:2,4 invece di Atti 14:2, 5.

Mi scuso per l' errore...






Cara Studentessa,

"Andate dunque e fate discepoli di persone di tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello spirito santo" (Mt. 28:19 TNM)

come ti dissi, "persone" è messo in relazione con il verbo matheteuo, che come ti ho spiegato, significa “fare discepolo”.

La TNM qui vuole specificare il "fare discepoli (di Cristo, ovviamente) di" persone di tutte le nazioni, o popoli, cioè appartenenti a tutte le nazioni o popoli.

Costoro, individualmente, divengono discepoli e come tali, altrettanto individualmente, sono battezzati.

Su questo, hai compreso pienamente il punto.

"Nell’analisi logica, il complemento di specificazione indica una persona, un oggetto o un fatto che servono a specificare, precisare meglio il significato della parola da cui dipende"


www.treccani.it/enciclopedia/complemento-di-specificazione_(La-grammatica-it...

sotto questo aspetto, credo che la resa della TNM renda bene il senso della frase.

Certo, la TNM non è perfetta, ma, come tutte le traduzioni, è perfettibile...

Saluti.





Caro Aquila,
Leggo nella tua ultima affermazione, l'ammissione che la traduzione della TNM, dal punto di vista della sintassi italiana, non rende perfettamente quello che è il tuo pensiero e quello di tutti i Testimoni di Geova, che ho capito benissimo.
Prova ne è anche il fatto che né tu né Barnabino avete risposto alla domanda che ancora una volta vi ripropongo:

Se "di persone" non è un complemento di specificazione, mi spiegate gentilmente cosa è, secondo le regole della sintassi italiana? 

Se tu fossi mandato a fare di me una discepola di Cristo, sarebbe corretto dirti: "Vai Aquila e fa discepola Studentessa", oppure "vai Aquila e fa discepola di Studentessa"?
Nel primo caso è studentessa a doversi fare discepola.
Nel secondo Studentessa diverrebbe la maestra.

Ripeto, non è l'aspetto dottrinario che mi interessa, ma quello squisitamente linguistico.
03/03/2017 18:05
 
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"La TNM non lo rende perché nel testo di per sé non c'è, come ribadisco l'idea che il discepolo sia non un singolo individuo ma un singolo popolo mi pare più una tua inferenza teologica che altro.



Ma come nel testo non c'è? veramente è proprio la mia traduzione, che poi è quella di tutti, l'unica che esiste. E' il testo greco, noi io, che fa di ta ethne (i popoli) il complemento oggetto di matheteuo. Il perché tu tu sia convinto che questo sia impossibile non riesco a coglierlo.
L'interpretazione interpolante è quella della Traduzione del Nuovo Mondo, che inserisce un abusivo "di persone". Invece nel testo greco c'è esattamente scritto che tutti i popoli diventano discepoli di Dio. Questa idea, perfettamente biblica, non richiede neppure un minimo di fatica ad essere compresa, e lascia il testo così com'è. Sembra che stiamo leggendo due testi diversi.


"Un'idea plausibile ma non citi neppure un passo del NT che giustifichi l'identificazione del singolo discepolo con un popolo "



Ma non stiamo usando un significato strano, al decimo posto sul dizionario, e che andrebbe trovato altrove nel NT prima di impiegarlo qui. Questo è il significato base del verbo, cioè "fare discepoli", e il complemento oggetto è popoli, concepiti come potenziali discepoli della buona novella. Sarebbe come dire le pietre gridano, e tu ti opponessi a questa traduzione, chiedendomi dove mai altrove si dica nel Nuovo Testamento che le pietre gridano, visto che gridare richiede una bocca.
Del resto io stesso potrei invece chiederti dove mai tu abbia trovato il costrutto che presumi di leggere, ciò matheteuo seguito da un complemento oggetto al plurale per indicare un sottoinsieme all'interno del complemento oggetto indicato. E' la traduzione che proponi tu ad essere del tutto inusitata. E mi pare che le tue obiezioni si riducano ad una strana riluttanza a capire che i termini possono avere il loro significato di base anche quando si riferiscono ad entità diverse dal solito. QUando Gesù dice che "grideranno le pietre", il verbo vuole esattamente dire gridare, non altro, e l'evangelista nella sua libertà espressiva dice che sono le pietre a gridare (e sarebbe poco sensato replicare che le pietre non hanno corde vocali). Che problema c'è dunque nel tradurre alla lettera e nell'immaginare che i popoli siano immaginati come tanti discepoli di Cristo?


"Un'idea plausibile ma non citi neppure un passo del NT che giustifichi l'identificazione del singolo discepolo con un popolo o dove il verbo è comunque usato in questo modo, dunque pare più prudente attenersi al significato corrente dove mathēteuō è riservato alla relazione individuale tra discepolo e maestro. "



Come già detto, matheteuo non ha niente, ma proprio niente di diverso dall'italiano "fare discepoli". Anche leggendo un dizionario di italiano uno straniero potrebbe trovare che il costrutto "fare un discepolo" implica che qualcuno divenga il discepolo di qualcun altro. Non c'è dunque alcun mistero in questo verbo greco, che ha le medesime potenzialità del costrutto italiano, entrambi hanno la medesima valenza e dunque le medesime applicazioni metaforiche. Così come suona normale l'espressione "fare discepoli i popoli" in italiano così suona normale in greco.
E ciò avviene in virtù del fatto che non v'è nulla di strano nel fatto che siano resi discepoli popoli, se ad esempio dico che Mosè è il maestro di tutto il popolo ebraico e la nazione ebraica è stata la sua discepola. Davvero non capisco cosa si frapponga nella tua mente alla lettura letterale del testo. Sarebbe come se leggendo il Salmo 71 dove sta scritto che Lo adoreranno tutti i popoli della terra, uno si mettesse ad obiettare che l'adorazione è una cosa del cuore e dunque singolare, e che per giunta adorare viene dal latino os, oris e dunque l'adorazione può essere fatta solo di chi abbia una bocca atta a glorificare. Ma così facendo la possibilità di usare un linguaggio figurato, e di dire che anche il creato adora l'Onnipotente dove andrebbe a finire?


"n'idea plausibile ma non citi neppure un passo del NT che giustifichi l'identificazione del singolo discepolo con un popolo "



Ma perché dovrei citare altri passi? E' questo il passo in cui è scritto che un popolo diviene discepolo del Signore. Non credo ci voglia molto per sapere che nella Bibbia i popoli sono spesso visti come entità singolari che racchiudono una collettività. Ad es Paolo dice agli Efesini 3 "le genti sono chiamate, in Gesù Cristo, a condividere la stessa eredità", e sarebbe veramente strano mettersi a dire che questa traduzione non va bene perché non sono popoli interi che riceveranno la vita eterna ma solo singoli di quei popoli.Perché rifiutarsi di leggere semplicemente quello che c'è scritto e capire che le attività umane si prestano a creare un linguaggio metaforico, per il quale le verdi vallate ridono e il sole sorride?


"Non mi pare che il comando di Gesù entri nel merito della relazione tra Dio e i popoli,"



Veramente fa questo e solo questo. Dice che il popolo diventa discepolo. L'ha capito bene Eco, immaginando quel portale dove tutti i popoli sono alla sequela di Cristo.


"Nel verbo mathēteuō in sé non c'è alcuna idea di redenzione, che Geova desideri che ogni popolo sia redento è anche possibile ma qui Gesù non entra nel merito, si limita a dare ai suoi discepoli un compito certamente dalle proporzioni globali ma dal metodo individuale. "



Questo passo invece non dice alcunché su come i popoli debbano essere fatti discepoli, ma solo che devono diventare discepoli. "Rendete discepoli i popoli" è l'unica e la sola cosa vi sia scritta. Il resto non si capisce dove tu l'abbia letto, o che necessità vi sia di leggerlo.
L'ammaestramento del popolo ha un valore salvifico perché nella prospettiva biblica, che Matteo conososce, tutti i popoli saranno salvati dal loro paganesimo e tutti i popoli diventeranno credenti, salendo a Sion ad adorare Yahweh alla fine dei tempi. Dunque la predicazione è salvifica dei popoli perché è il mezzo attraverso cui i popoli sono strappati all'idolatria e condotti alla vera fede. In latino ha pure un nome, la "missio ad gentes", e non la missione la "missio aliquibus gentium".


"Ovviamente non era prevista una conversione di massa di tutti popoli, cosi' come non è avvenuta la conversione di massa d'Israele, che qualcuno comunque aspetta ancora oggi!"



La prospettiva a me pare invece proprio quelle dell'intero popolo redento dal suo paganesimo e aggregato alla fede di Israele. Il che non implica che si siano convertiti tutti, può essere benissimo che quando i vari popoli saliranno al monte del Signore per adorarlo semplicemente tutti siano credenti perché gli idolatri di quei popoli sono stati tutti eliminati.




[Modificato da Julien84 03/03/2017 18:07]
03/03/2017 18:43
 
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Re:
Julien84, 03/03/2017 18:05:

...


"Un'idea plausibile ma non citi neppure un passo del NT che giustifichi l'identificazione del singolo discepolo con un popolo "



Ma non stiamo usando un significato strano, al decimo posto sul dizionario, e che andrebbe trovato altrove nel NT prima di impiegarlo qui. Questo è il significato base del verbo, cioè "fare discepoli", e il complemento oggetto è popoli, concepiti come potenziali discepoli della buona novella. Sarebbe come dire le pietre gridano, e tu ti opponessi a questa traduzione, chiedendomi dove mai altrove si dica nel Nuovo Testamento che le pietre gridano, visto che gridare richiede una bocca.
Del resto io stesso potrei invece chiederti dove mai tu abbia trovato il costrutto che presumi di leggere, ciò matheteuo seguito da un complemento oggetto al plurale per indicare un sottoinsieme all'interno del complemento oggetto indicato. E' la traduzione che proponi tu ad essere del tutto inusitata. E mi pare che le tue obiezioni si riducano ad una strana riluttanza a capire che i termini possono avere il loro significato di base anche quando si riferiscono ad entità diverse dal solito. QUando Gesù dice che "grideranno le pietre", il verbo vuole esattamente dire gridare, non altro, e l'evangelista nella sua libertà espressiva dice che sono le pietre a gridare (e sarebbe poco sensato replicare che le pietre non hanno corde vocali). Che problema c'è dunque nel tradurre alla lettera e nell'immaginare che i popoli siano immaginati come tanti discepoli di Cristo?

...

Simon:

"Ovviamente non era prevista una conversione di massa di tutti popoli, cosi' come non è avvenuta la conversione di massa d'Israele, che qualcuno comunque aspetta ancora oggi!"



La prospettiva a me pare invece proprio quelle dell'intero popolo redento dal suo paganesimo e aggregato alla fede di Israele. Il che non implica che si siano convertiti tutti, può essere benissimo che quando i vari popoli saliranno al monte del Signore per adorarlo semplicemente tutti siano credenti perché gli idolatri di quei popoli sono stati tutti eliminati.



Quello che constato io non è la volontà poetica che presumi tu, nè da parte del Cristo che diede il comando, nè da parte dell'evangelista che era oggetto del comando.

Il comando era una chiamata all'azione a cui sono seguiti i fatti, dettagliatamente narrati negli "atti". E i fatti, non la volontà poetica, ci narrano di singole persone, non di "popoli", che accettarono o rifiutarono il messaggio portato dal cristianesimo primitivo.

Per questo ritengo piu' adatta la resa non letterale, in questo caso, per trasmettere il concetto pratico al lettore.

"i popoli" che a suo tempo saliranno al monte di YHWH purtroppo si ridurranno a "persone" tra i popoli, che faranno lo sforzo di chiedersi chi è il vero Dio e di salire al suo "monte".

Purtroppo i 2000 anni di storia passata non hanno confermato la lettura letterale e poetica che intendi tu, nonostante gli sforzi dei predicatori.

Simon
03/03/2017 18:47
 
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Julien,

Ancora non hai mostrato alcun esempio neotestamentario in cui il verbo "fare discepoli" è riferito metaforicamente ad un popolo. Prima dimostra questo e poi semmai ci buttiamo su paginate di disquisizioni teologiche che qui sono del tutto prive di pertinenza parlando di traduzione

Shalom
[Modificato da barnabino 03/03/2017 19:41]
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03/03/2017 19:20
 
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Re: Re:
Cara Studentessa,

Studentessa.95, 03/03/2017 18.01:



Caro Aquila,
Leggo nella tua ultima affermazione, l'ammissione che la traduzione della TNM, dal punto di vista della sintassi italiana, non rende perfettamente quello che è il tuo pensiero e quello di tutti i Testimoni di Geova, che ho capito benissimo.




non mi pare di leggere questo nella mia affermazione....ho detto solo che ogni traduzione non è perfetta ma perfettibile.
Conosci una traduzione perfetta, esente da ogni critica?

[SM=g2037509]

Studentessa.95, 03/03/2017 18.01:


Prova ne è anche il fatto che né tu né Barnabino avete risposto alla domanda che ancora una volta vi ripropongo:

Se "di persone" non è un complemento di specificazione, mi spiegate gentilmente cosa è, secondo le regole della sintassi italiana? 




la Treccani dice che il complemento di specificazione - introdotto dalla preposizione "di" - può anche indicare "un fatto che serve a specificare, precisare meglio il significato della parola da cui dipende"

Studentessa.95, 03/03/2017 18.01:


Se tu fossi mandato a fare di me una discepola di Cristo, sarebbe corretto dirti: "Vai Aquila e fa discepola Studentessa", oppure "vai Aquila e fa discepola di Studentessa"?
Nel primo caso è studentessa a doversi fare discepola.
Nel secondo Studentessa diverrebbe la maestra.

Ripeto, non è l'aspetto dottrinario che mi interessa, ma quello squisitamente linguistico.



Studentessa non sarà l' unica discepola che farò, ma altre persone con Studentessa, nella nazione italiana, diverranno discepoli e si battezzeranno.
Per cui "di persone di" sta a specificare proprio questo: che individualmente delle persone della nazione Italia (tra cui Studentessa) diverranno discepole e si battezzeranno.

Saluti.





[Modificato da Aquila-58 03/03/2017 19:25]
03/03/2017 19:30
 
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Re:
barnabino, 03/03/2017 18.47:

Julien,

Ancora non hai mostrato alcun esempio neotestamentario in cui il verbo "fare discepoli" è riferito ad un popolo metaforicamente. Prima dimostra questo e poi semmai ci buttiamo su paginate di disquisizioni teologiche che qui sono del tutto prive di pertinenza parlando di traduzione

Shalom




Infatti, il verbo matheteuo, "fare discepolo", lo troviamo per esempio in Mt. 13:52 ; 27:57 ; Atti 14:21.....non mi pare che in nessuno di questi casi ci si riferisca a "un popolo metaforicamente"

[SM=g27987]

[Modificato da Aquila-58 03/03/2017 19:31]
03/03/2017 20:06
 
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Per Aquila e Barnabino
Mi pare evidente che né tu né Barnabino siete in grado di rispondere ad una semplice domanda di sintassi:

Se, come dice Barnabino, "di persone" non è un complemento di specificazione, evidentemente non sapete dirmi cos'altro sia nella costruzione sintattica della traduzione della TNM.

Non mi serve che Aquila mi dia la definizione della Treccani su cosa sia il complemento di specificazione. So bene cosa è un complemento di specificazione.

Vorrei che mi diceste cosa è "di persone" secondo le regole della sintassi italiana.

Ce la fai Barnabino a dimostrare la tua asserzione?
03/03/2017 20:13
 
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Re: Per Aquila e Barnabino
Studentessa.95, 03/03/2017 20.06:


Vorrei che mi diceste cosa è "di persone" secondo le regole della sintassi italiana.






"di persone", nulla!

"Di persone di (tutte le nazioni)" può anche essere considerato complemento di specificazione che, nel contesto, tende a precisare quello che ti ho già spiegato fino alla noia e non vado a ripetere...

[Modificato da Aquila-58 03/03/2017 20:23]
03/03/2017 20:16
 
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Re: Re: Per Aquila e Barnabino
Se vi piace di piu , la Nuova Diodati rende con l'accusativo:

'fate discepoli di tutti i popoli' (Mat 28:19 LND) con la specificazione 'di tutti i popoli'

oppure la S. Paolo:

'ammaestrate tutte le genti' (Mat 28:19 IEP) in linea con la vulgata:

'docete omnes gentes' (Mat 28:19 VUL)

Il concetto è chiaro a chi vuol capire, penso.

Simon
03/03/2017 20:18
 
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Re: Re: Re: Per Aquila e Barnabino
(SimonLeBon), 03/03/2017 20.16:

Se vi piace di piu , la Nuova Diodati rende con l'accusativo:

'fate discepoli di tutti i popoli' (Mat 28:19 LND) con la specificazione 'di tutti i popoli'





ah!

Ma guarda...



03/03/2017 22:53
 
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Cara Studentessa,


Mi pare evidente che né tu né Barnabino siete in grado di rispondere ad una semplice domanda di sintassi



Io potrei anche spiegarti, ma sentire una persona dire che poiché si usa la particella "di" per essere corretti l'oggetto del verbo "fare discepoli" in quel contesto dovrebbe essere solo Gesù, perdonami, mi fa pensare che tu abbia grossi problemi di comprensione del testo, al di là delle regole della sintassi...


Vorrei che mi diceste cosa è "di persone" secondo le regole della sintassi italiana. Ce la fai Barnabino a dimostrare la tua asserzione?



A che scopo se tu a quanto pare non sai leggere l'italiano? Tutt'al più posso compatirti, ma già questo è atto di carità cristiana molto difficile... soprattutto con chi con tanta sicumera pensa di trovare chissà quali errori nella TNM.

Shalom [SM=g27985]
[Modificato da barnabino 03/03/2017 22:56]
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03/03/2017 23:01
 
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Re: Re: Per Aquila e Barnabino
Aquila-58, 03/03/2017 20.13:




"di persone", nulla!

"Di persone di (tutte le nazioni)" può anche essere considerato complemento di specificazione che, nel contesto, tende a precisare quello che ti ho già spiegato fino alla noia e non vado a ripetere...




Caro Aquila,

Di solito nell'analisi logica di un periodo c'è il soggetto, il predicato verbale ed il complemento; il nulla mai!

Finalmente, però hai ammesso che "persone di tutte le nazioni", preceduto dalla preposizione "di" diventa un complemento di specificazione. D'altronde sono regole della sintassi italiana! Con buona pace di Barnabino!

Quello che tu invece hai "spiegato fino alla noia" è che le "persone di tutte le nazioni" o "i popoli" sarebbero il complemento oggetto della frase in questione.

Infatti  il complemento oggetto completa il significato del verbo (solitamente transitivo) rispondendo alle domande chi?, che cosa?

Mentre come abbiamo visto prima, il complemento di specificazione risponde alla domanda di chi? Di cosa?

Quindi mentre tu affermi che le "persone di tutte le nazioni" sono (chi?) quelli che devono essere fatti discepoli (complemento oggetto), la TNM dice che le "persone di tutte le nazioni" sono coloro di cui (di chi?) devono essere fatti discepoli (complemento di specificazione).

In altre parole, secondo le regole di sintassi, la traduzione della TNM trasforma "le persone di tutte le nazioni" in maestri, non in discepoli.
[Modificato da Studentessa.95 03/03/2017 23:04]
03/03/2017 23:06
 
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Re:
barnabino, 03/03/2017 22.53:

Cara Studentessa,


Mi pare evidente che né tu né Barnabino siete in grado di rispondere ad una semplice domanda di sintassi



Io potrei anche spiegarti, ma sentire una persona dire che poiché si usa la particella "di" per essere corretti l'oggetto del verbo "fare discepoli" in quel contesto dovrebbe essere solo Gesù, perdonami, mi fa pensare che tu abbia grossi problemi di comprensione del testo, al di là delle regole della sintassi...


Vorrei che mi diceste cosa è "di persone" secondo le regole della sintassi italiana. Ce la fai Barnabino a dimostrare la tua asserzione?



A che scopo se tu a quanto pare non sai leggere l'italiano? Tutt'al più posso compatirti, ma già questo è atto di carità cristiana molto difficile... soprattutto con chi con tanta sicumera pensa di trovare chissà quali errori nella TNM.

Shalom [SM=g27985]



Caro Barnabino,
conosci la fiaba di Esopo della volpe e dell'uva?
03/03/2017 23:08
 
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Re: Re: Re: Per Aquila e Barnabino
Cara Studentessa,

Studentessa.95, 03/03/2017 23.01:





Quindi mentre tu affermi che le "persone di tutte le nazioni" sono (chi?) quelli che devono essere fatti discepoli (complemento oggetto), la TNM dice che le "persone di tutte le nazioni" sono coloro di cui (di chi?) devono essere fatti discepoli (complemento di specificazione).

In altre parole, secondo le regole di sintassi, la traduzione della TNM trasforma "le persone di tutte le nazioni" in maestri, non in discepoli.




io credo che la resa della TNM non si discosti da quella della Nuova Diodati, che come detto rende:

"'fate discepoli di tutti i popoli' "(Nuova Diodati)

"fate discepoli di persone di tutte le nazioni"(TNM)


Mi pare che nessuno pensi che la TNM e la Nuova Diodati trasformino i discepoli in maestri, eccetto la nostra Studentessa...

[Modificato da Aquila-58 03/03/2017 23:14]
03/03/2017 23:14
 
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Studentessa...


conosci la fiaba di Esopo della volpe e dell'uva?



Io so solo che una povera ignorante è venuta qui pensando di attaccare la TNM e adesso non sa come evitare una brutta figura, direi meritata perché la sicumera accompagnata da ignoranza è sempre cattiva consigliera.

La frase "fate discepoli di persone di tutte le nazioni" è chiarissima e corretta in italiano, mettere la particella "di" non necessità certo di dire che i discepoli sono di Gesù.

Shalom
[Modificato da barnabino 03/03/2017 23:20]
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03/03/2017 23:42
 
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Re: Re:
Studentessa.95, 03/03/2017 23.06:



Caro Barnabino,
conosci la fiaba di Esopo della volpe e dell'uva?




Ma tutta sta manfrina per trovare una giustificazione alla scarsa voglia di andare di casa in casa per fare discepoli di Cristo?

Se è solo questo il problema, si può portare la buona novella ai capi di Stato o, in alternativa, ai Ministri perché l'invito di Cristo è comunque quello di zittire le campane per suonare...i campanelli!
03/03/2017 23:55
 
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Macché Andros... neppure quella è la ragione, qui siamo sempre alla solita vecchia storia che i traduttori delle TNM non conoscono l'italiano e dunque si va in cerca dell'errore. Sostanzialmente per Studentessa la frase "fare discepoli di persone" è errata perché quel "di" specificherebbe non tanto l'origine dei discepoli ne avrebbe una funzione esplicativa o attributiva, quanto esclusivamente una funzione possessiva: discepoli di persone invece che discepoli di Cristo. Mah!

Shalom [SM=g27985]
[Modificato da barnabino 03/03/2017 23:56]
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04/03/2017 09:44
 
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Re: Re: Re: Re: Per Aquila e Barnabino
Aquila-58, 03/03/2017 23.08:

Cara Studentessa,




io credo che la resa della TNM non si discosti da quella della Nuova Diodati, che come detto rende:

"'fate discepoli di tutti i popoli' "(Nuova Diodati)

"fate discepoli di persone di tutte le nazioni"(TNM)


Mi pare che nessuno pensi che la TNM e la Nuova Diodati trasformino i discepoli in maestri, eccetto la nostra Studentessa...




Mi spiace Aquila, ma sono due rese ben diverse!
Sarebbero state pressoché identiche se la TNM avesse tradotto:
"fate discepoli di tutte le nazioni".
L'aggiunta "di persone" fa cambiare completamente struttura sintattica al periodo.
Facendo l'analisi logica del periodo, come reso dalla TNM, risulta evidente!
Poi é chiaro; ognuno ci può vedere quello che vuole.

04/03/2017 09:55
 
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Re:
barnabino, 03/03/2017 23.14:

Studentessa...


conosci la fiaba di Esopo della volpe e dell'uva?



Io so solo che una povera ignorante è venuta qui pensando di attaccare la TNM e adesso non sa come evitare una brutta figura, direi meritata perché la sicumera accompagnata da ignoranza è sempre cattiva consigliera.

La frase "fate discepoli di persone di tutte le nazioni" è chiarissima e corretta in italiano, mettere la particella "di" non necessità certo di dire che i discepoli sono di Gesù.

Shalom




Continui a dire sempre e solo che l'uva è acerba!

Io non ho mai detto che la traduzione della TNM è scorretta grammaticalmente o sintatticamente! Sto continuando solo a ripetere che secondo la costruzione sintattica del periodo, la TNM dice una cosa diversa rispetto a quella che tu e altri foristi state sostenendo.

D'altronde Barnabino, anziché blaterale circa la mia ignoranza, puoi facilmente dimostrarla, facendo l'analisi logica del periodo in questione.
04/03/2017 10:06
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Per Aquila e Barnabino
Studentessa.95, 04/03/2017 09.44:



"fate discepoli di tutte le nazioni".
L'aggiunta "di persone" fa cambiare completamente struttura sintattica al periodo.





La TNM avrebbe comunque potuto tradurre anche con "da tutte le Nazioni" oppure in tutte le Nazioni ed il senso sarebbe stato lo stesso, o quasi.

Perché "di persone" rende chiaro che non è il governo, ne' le istituzioni tanto meno gli edifici ma 'singoli' individui l'oggetto della predicazione.

Esattamente il senso che Gesù intendeva.
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