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Xtreme- Contest a pacchetti

Ultimo Aggiornamento: 22/11/2017 12:02
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Giudice*****
24/07/2017 19:37
 
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Ciao a tutte!
I giudizi sono quasi pronti: li pubblico oggi se riesco, o al massimo domani.

Visto che di fatto ci sono 3 storie in classifica ho pensato di ridimensionare i premi ed elargire a ciascuna 1 recensione premio su una storia a vostra scelta. Come già detto, Amethyst avrà il giudizio pubblicato qui di seguito e come recensione della storia.
Fatemi sapere se ci sono problemi per questa modifica!

À bientôt,
H.

Il bacio è l'apostrofo rosa tra le parole t'amo. L'ignoranza è un'apostofo.


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Post: 45
24/07/2017 20:06
 
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Re:
Hedoniste, 24/07/2017 19.37:

Ciao a tutte!
I giudizi sono quasi pronti: li pubblico oggi se riesco, o al massimo domani.

Visto che di fatto ci sono 3 storie in classifica ho pensato di ridimensionare i premi ed elargire a ciascuna 1 recensione premio su una storia a vostra scelta. Come già detto, Amethyst avrà il giudizio pubblicato qui di seguito e come recensione della storia.
Fatemi sapere se ci sono problemi per questa modifica!

À bientôt,
H.



Dopo due mesi d'attesa, l'ansia mi divora.

[Modificato da Holyland 24/07/2017 20:07]

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Post: 297
Giudice*****
25/07/2017 22:15
 
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Rullo di tamburi...

Prima di procedere con la consegna delle valutazioni, volevo ringraziarvi per avermi accettata come giudice sostitutivo e fare i complimenti a tutte le partecipanti: leggendo le vostre storie mi sono divertita e – non essendo esattamente il tipo cuoricioso – ho dovuto argomentare le mie opinioni sia positive che negative, traendone io stessa un beneficio come giudice e come scrittrice (paroloni). Detto questo, faccio una doverosa premessa: sconvolgere me è difficile. Le storie di droga, omicidi, suicidi, perversioni e deviazioni varie sono le mie preferite – che ci vuoi fare – e ammetto di avere standard estremamente alti (o bassi, volendo). Non crucciatevi troppo, quindi, se leggendo le valutazioni vi sembra di non essere state abbastanza incisive: sono certa che delle persone normali avrebbero una percezione molto più forte della crudezza delle storie. Mi preme anche ricordarvi che, non essendo la creatrice del contest, mi sono dovuta basare per forza sul contenuto del bando per mantenere quanto più possibile l’intento originale: a muovervi alcune delle critiche che vedrete non sono “io”, io mi esprimo liberamente nella sezione Gradimento Personale che ho infatti svincolato dal punteggio; piuttosto, a differenza del giudice originale che ha facoltà di piegare l’interpretazione delle consegne che ha dato a seconda del caso, troverete che io le applico in maniera piuttosto rigida. Non vogliatemene!


Vi chiedo per favore di aspettare finché non ho terminato di postare prima di rispondere, così i giudizi rimangono tutti insieme, grazie ^^ Vi ricordo anche che sono a vostra disposizione per 15gg e che dovrete passate ad indicarmi su che storia desiderate la recensione premio!


À bientôt,

H.



Il bacio è l'apostrofo rosa tra le parole t'amo. L'ignoranza è un'apostofo.


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Post: 297
Giudice*****
25/07/2017 22:22
 
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Fuori concorso

OLTRE IL PARADISO di AMETHYST


Pacchetto di riferimento:


3. Mary Jane


https://s-media-cache-ak0.pinimg.com/236x/70/a9/f0/70a9f0cdfb82e1fd4b7125da444ecfa4.jpg


Tema: Satanismo


Citazione:


“Like the coldest winter chill,


heaven beside you, hell within”


(Come la più fredda brezza invernale:


il paradiso accanto a te, l’inferno dentro.”


- Heaven beside you, Alice in Chains


Bonus: Genere Storico


Bonus: Inverno


 


ATTINENZA DEL PACCHETTO:


Uso dell’immagine:


Hai inserito l’immagine obbligatoria come elemento decorativo sotto il titolo, ma a parte questo ha poco in comune con la storia: l’intera ambientazione è imperniata sul contesto urbano della Barcellona del Quattrocento, in nessuna scena viene mostrato un sentiero in mezzo a un bosco. Credo che questo elemento ti avrebbe penalizzata non poco nella valutazione.


Sviluppo della tematica:


Il tema del pacchetto era il Satanismo, che affronti scegliendo di narrare la storia di una ragazza che vende l’anima al Diavolo per vendicarsi dei soprusi subiti. Sicuramente svisceri la tematica spiegando il perché della scelta di Anita e mostrando più di un’occasione in cui lei cerca giustizia, o perlomeno sollievo dal tormento, per vie “canoniche” senza ottenere risultati. Un punto a sfavore della storia, se vogliamo leggerla in ottica “extreme”: l’effettivo manifestarsi del Re degli Inferi dà quel tocco fantasy alla seconda parte, che quindi perde di intensità. Mi spiego: Anita diventa devota al Diavolo quando esso si manifesta e la salva; ma, come dice anche la Bibbia, “perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati coloro che credono pur non avendo visto”. Ovviamente Satana non va altrettanto per il sottile quando un’anima gli si offre così spontaneamente, ma se Anita avesse deciso di iniziare a perseguire il Vangelo secondo Satana e cercare vendetta, appiccando l’incendio alla Chiesa, senza avere lui al proprio fianco, la rottura con la sua purezza precedente sarebbe stata totale e netta e questo avrebbe reso la storia ancora più estrema.


 Uso della citazione bonus:


Perfetto. Anita trova davvero il Paradiso solo accanto a Lucifero, per il quale rinnega la salvezza eterna scegliendo di edificare un regno di terrore su quanti l’avessero infastidita prima della sua conversione.


Uso dell’elemento bonus:


Il tuo pacchetto aveva, a differenza di altri, due elementi bonus. Uno di questi è “inverno”: l’hai utilizzato magistralmente, anche perché collegato alla citazione, creando uno scenario gelido e tagliente per la tua protagonista. Dell’altro elemento bonus, ovvero “genere storico”, non si può dire lo stesso; come ho già detto prima, l’elemento di irrealtà portato dall’effettiva apparizione di Lucifero stride con l’elemento storico che viene relegato al ruolo di ambientazione: correttamente, hai attribuito la storia al genere Soprannaturale che è quello che meglio le si addice.


  


GRAMMATICA


In generale la lettura è scorrevole e non ci sono particolari errori che blocchino o stridano. Non ti riporto l’estratto delle correzioni che ho trovato da fare, ma ti faccio qualche appunto.


-          Nel discorso diretto non metti il punto alla fine della battuta. A seconda della convenzione che scegli di utilizzare puoi metterlo all’interno o all’esterno delle virgolette, ma una battuta senza punteggiatura alla fine è da considerare errore.


-          Tutto ciò dà un senso di prossimità temporale, quindi hai evitato di utilizzarlo nella narrazione, ma tutto quello è una forma che non si regge da sé e può essere utilizzata solo se seguita da che, di cui, etc.; l’utilizzo che ne fai, per esempio, in Anita non riusciva ad averne abbastanza di tutto quello, è errato. Non riusciva ad averne abbastanza è giusto così com’è.


 


CARATTERIZZAZIONE PERSONAGGI E TRAMA


Molto bene per entrambi; naturalmente, il fatto che la tua storia sia la più lunga del contest ti ha aiutato da questo punto di vista. La descrizione che fai di Anita è accurata, minuziosa e certamente credibile da quando cade in disgrazia; le circostanza di come lei sia finita nella situazione in cui è sono però meno chiare. I genitori sono morti, i fratelli pure, gli averi sono stati confiscati: una denuncia alla Santa Inquisizione? oppure una terribile malattia costosa da curare? Non c’è traccia nella storia di una causa scatenante della rovina di Anita, il che è un peccato perché toglie a chi legge un’occasione di legare emotivamente con il personaggio che così sembra quasi troppo sfigata per essere vera. Ad ogni modo, l’umanità profonda di Anita viene ristabilita quando, assaggiato il gusto del potere, scopre di non poterne fare a meno e il criterio con cui sceglie le proprie vittime improvvisamente si allarga a chiunque le dia fastidio; perfetta l’analogia con l’Inquisizione stessa che, come tutte le pulizie etniche, continuano ad alzare la soglia di sbarramento per poter avere ancora ragione di esistere.


 


GRADIMENTO PERSONALE


La tua storia mi è piaciuta moltissimo! Come ho detto, sono un’amante delle storie lunghe con un bell’arco narrativo delineato e la tua ricade sicuramente in questa categoria. Anche se ho puntato il dito contro la manifestazione di Lucifero perché toglie intensità al racconto, la scelta di per sé non mi è dispiaciuta, anzi, permette di sviluppare in pieno la narrazione come l’hai pensata, con Anita che partorisce il Figlio di Satana nel paragrafo conclusivo. Molto brava!



Il bacio è l'apostrofo rosa tra le parole t'amo. L'ignoranza è un'apostofo.


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Giudice*****
25/07/2017 22:27
 
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3.

TERZA CLASSIFICATA - ALISA TATE di HOLYLAND


PUNTEGGIO: 41/56


PACCHETTO DI RIFERIMENTO


4. Horse


http://1.bp.blogspot.com/-BQZSEtKR79E/T2Db07JhcVI/AAAAAAAAAj8/N04ZMLLA8MA/s1600/Gregory+Crewdson.jpg


Tema: Dipendenza Da Droghe


Citazione:


“Under the bridge downtown


Forgot about my love


Under the bridge downtown


I gave my life away”


(sotto il ponte in centro


ho dimenticato il mio amore


sotto il ponte in centro


ho buttato la mia vita)


- Under The Bridge, Red Hot Chili Peppers


Bonus: Nessuna Coppia


 


 


ATTINENZA DEL PACCHETTO: 16/20


 Uso dell’immagine:


Buono ma non perfetto. L’immagine rappresenta una donna, probabilmente in dolce attesa, immobile sul ciglio di una strada pressoché deserta. Questo è il particolare che stona nel leggere la tua “ricostruzione dei fatti”: inizialmente parli di silenziose figure che le passavano di fianco, quando di esseri umani a parte la ragazza non c’è traccia nell’immagine, ma questo potrebbe fare riferimento ad un momento – ad un luogo – diverso da quello dell’immagine; il vero problema nasce nell’ultimo paragrafo in cui dici che Alisa fissava le macchine che si susseguivano davanti a sé, dando l’impressione che lei si trovi su una strada trafficata.


 Sviluppo della tematica:


Di nuovo buono ma non perfetto. Il tema del pacchetto è la dipendenza da droghe e l’alcol e la cocaina sono sicuramente ben menzionati; tuttavia faticherei a definirli “centrali” all’interno della storia. Mi spiego: la storia di Alisa sarebbe potuta essere la stessa se, devastata dalla fine dell’amicizia con Sheryl, lei si fosse lanciata in una serie di rapporti occasionali e fosse rimasta incinta, cercando poi nel suicidio una soluzione facile al suo male di vivere. Le droghe costituiscono un corollario sicuramente credibile, ma il fondamento della storia è molto più centrato sulla fragilità di Alisa.


 


BONUS: 3/6


Uso della citazione bonus:


Non ci siamo. All’interno del testo è presente una parafrasi della citazione nella frase È qui che inizieremo a parlare di quel luogo sotto il ponte, il luogo dove dimenticò ogni persona che avesse mai amato, il luogo dove buttò la sua vita. Di fatto, però, non è presente all’interno della storia una descrizione di cosa/chi ci sia sotto quel ponte; dopo la frase introduttiva che ho menzionato, viene semplicemente citato come, appunto, quel ponte. Anche l’autrice del contest ha specificato che la citazione non deve essere solo nominata en passant, ma deve svolgere un ruolo focale all’interno della storia, quindi non posso assegnare il bonus per intero: assegno un punto.


Uso dell’elemento bonus:


L’assenza di coppie nel racconto collima perfettamente con l’elemento da utilizzare nel pacchetto e ti frutta 2 punti bonus.


Drabble:


nessun punto bonus per questa parte essendo la tua storia più lunga di 110 parole.


 


GRAMMATICA: 6/10


Hai scelto di dividere la storia su più piani temporali: un piano “presente”, dove un narratore non meglio specificato racconta la storia di Alisa dopo che le è morta; un piano “passato”, in cui lei si butta sotto un camion; un piano “flashback”, dove si racconta il modo in cui ha conosciuto le droghe e tutto quello che in definitiva l’ha portata a gettarsi sotto il predetto camion. Purtroppo, ed è davvero un peccato, manca una netta separazione dei piani tra loro e ci sono parti in cui la consecutio si spezza creando veri e propri errori grammaticali. Questo, unito ad altri errori di diverso genere, danno un’impressione di “scarsa cura” nei confronti della storia. In questo contest il betaggio non era vietato, quindi mi sento di affermare che una rilettura da parte di un esterno avrebbe giovato non poco. Ti faccio degli esempi – non esaustivi – qui di seguito.


 -          Sarebbe bastato che qualcuno si fosse accorto del suo stato d'animo, […]. Ma non successe. Le esili membra […] avvertivano sempre più il peso del gonfio ventre, […].


Per mantenere la consecutio, l’inciso sarebbe dovuto essere Ma non era successo, altrimenti cozza con l’imperfetto che utilizzi in tutto il resto del paragrafo.


-          Quello che ora l'aveva portata su quella strada, […]


Ora indica, ovviamente, un tempo presente e non può quindi essere utilizzato vicino a un trapassato prossimo come l’aveva portata. Il termine giusto è in quel momento. Commetti lo stesso tipo di errore poco più avanti, nella frase La sua esistenza era andata a puttane circa sei anni fa, […]; essendo il piano di Alisa lontano rispetto al piano del narratore, avresti dovuto utilizzare sei anni prima.


-          Ma ora mai è troppo tardi e l'unica cosa che rimane di lei è questo mio racconto, solo per farvi sapere che, un giorno, questa donna era esistita.


Oramai si scrive tutto attaccato; anche qui, l’ultimo tempo verbale è discordante e va cambiato in è esistita, altrimenti si rompe l’accordo con un giorno. Posso intuire che tu abbia scelto il trapassato prossimo per associazione con il resto del paragrafo, ma scegliendo di dire un giorno decidi di fermare un punto preciso (per quanto preciso si possa definire) nel tempo e, quindi, di uscire dall’indefinitezza propria del trapassato.


-          Per capire bene la sua storia dovete sapere che Alisa era una persona particolarmente sociale, […].


Qui sì che, per concordanza con quanto precede, avresti dovuto usare il trapassato prossimo. Infatti in tutto il paragrafo lo utilizzi: Lei era stata Alisa Tate. Una ragazza come molte altre, che si erano poi ritrovate […]. La sua esistenza era andata […]. Erano stati bei tempi, […]. No, il problema non erano stati i vari fidanzamenti andati male, […], non erano stati i genitori menefreghisti al limite del divorzio. No, il problema era stata lei.


Ho anche qualcosa da dire sull’uso di sociale in luogo di socievole, che è un anglicismo derivante dal dualismo social vs. sociable che sta prendendo piede anche in italiano e che mi ha fatto storcere il naso non poco.


-          Quelle amicizie e quegli amori furono la sua prima droga. E come ogni droga, a lungo andare la distrusse.


Il soggetto rimane su Quelle amicizie e quegli amori, quindi per concordanza il verbo corretto è la distrussero.


-          […] si attaccava a qualunque persona che sembrava poterglielo dare.


Questa subordinata necessita dell’uso del congiuntivo: che sembrasse.


-          […] la situazione sarebbe nuovamente peggiorata.


In questo caso, nuovamente indicherebbe che ci fosse stato un miglioramento seguito da un peggioramento, ma dal testo questo non si evince: il termine corretto è ulteriormente.


-          Prima fumo, poi erba, q uelle che potremo ancora definire droghe leggere.


C’è uno spazio di troppo all’interno di quelle; inoltre, la forma verbale corretta è il condizionale potremmo.


-          Ben presto invase completamente i suoi pensieri […]. Esisteva solo per poter tornare in quel posto, […]. 


Cambio di soggetto non specificato. Invase è proprio de “la cocaina”; Esisteva riguarda invece “Alisa”.


-          Man mano che il bambino cresceva, tornava sempre di più in sè; ma era troppo tardi lei, non si sarebbe mai liberata da quella cella in cui si era rinchiusa di sua spontanea volontà.


ha bisogno dell’accento acuto; credo inoltre che manchi un “per” tra tardi e lei.


 


CARATTERIZZAZIONE PERSONAGGI E TRAMA: 16/20


 Il personaggio principale è ovviamente Alisa, di cui non sappiamo molto tranne che è sfortunata nelle relazioni affettive – a partire da quella con i genitori, che non si sa bene che ruolo abbiano nella sua vita – e che, per supplire alla mancanza di una rete sociale funzionante, inizia un giro di incontri occasionali e relazioni di comodo che sfociano in un abuso di alcol prima  e cocaina poi. A farle fare il grande salto dall’uno all’altra (non che l’alcol non fosse già abbastanza, ma la consegna richiedeva esplicitamente droghe) è il fallimento della sua relazione con Sheryl Bernard. Anche di lei non sappiamo molto, ma si intuisce come Sheryl abbia dalla sua un salvagente sociale meglio strutturato: ci sono dei genitori a cui non piace sapere che la figlia si droga e in virtù di questo Sheryl si allontana dal rapporto “tossico” con Alisa, non oltrepassando la sottile linea che corre tra lo “sballo da serata” e l’abuso. Qui la trama si fa meno consistente, e in poche righe ritroviamo Alisa completamente persa nell’abuso di cocaina che trova in quel posto sotto quel ponte che però, come ho scritto nella sezione bonus, non viene elaborato più a fondo. Una volta rimasta incinta, la ragazza ha un risveglio di coscienza che, dapprima, sembrerebbe portarla a cercare di disintossicarsi e poi la porta a desiderare di morire – fallendo un primo tentativo di suicidio e riuscendo poi alla fine della storia – quando comprende di essere troppo debole per uscire da sola dalla situazione in cui è.


Credo che sia stata una precisa scelta quella di non tratteggiare né Alisa, né Sheryl, né il contesto che le circonda in maniera più dettagliata, per rendere la storia di Alisa Tate ancora più simile a quella di molte altre, che si erano poi ritrovate a finire la propria vita con le loro stesse mani, ma non posso fare a meno di notare come questa scelta ti abbia penalizzata sul piano dell’incisività. Non c’è un particolare, un dettaglio che leghi emotivamente chi legge a questa povera disgraziata che finisce sotto il camion, e la decisione di utilizzare un narratore esterno così freddo non aiuta.


Inserisco qui (per non penalizzare troppo la grammatica dove ho già defalcato a sufficienza) un appunto di stile. Hai utilizzato spesso l’inversione tra aggettivo e sostantivo di riferimento, alla maniera inglese. Nella nostra lingua non c’è una regola ferrea come appunto in inglese, ma è certo che premettere l’aggettivo conferisce un tono ipotattico al periodo che quindi “perde” in facilità di lettura per guadagnare in lirismo. In virtù di questa regola generale, ci sono degli aggettivi che, essendo già di un certo livello, stanno meglio davanti al sostantivo che dietro: un esempio di questo nel tuo testo potrebbe essere quel grottesco rigonfiamento, le esili membra. Ci sono però altrettanti esempi in cui la lettura viene frenata senza apportare un vero beneficio, quali:


Il suo pallido vestito


Del gonfio ventre


Quel verde camion


Alla grande strada


Del rosso sangue


Quell’alto camion


Devo ammettere che soprattutto in riferimento al camion mi sono sembrati un po’ fuori luogo, soprattutto paragonati allo stile del resto dell’elaborato, che – come è giusto visto il tema trattato – è semplice quando non crudo, a tratti colloquiale al limite dell’errore (La sua esistenza era andata a puttane […]; […] ma in fondo vorrei sapere, chi è che vive una vita facile in questo mondo? Non credo esista; […] uno dei tanti rapporti casuali che aveva solitamente mentre stava fatta).


 


GRADIMENTO PERSONALE


La storia mi è piaciuta: nella sua semplicità, è facile leggerla e comprendere come la fame d’amore di Alisa l’abbia portata a cercare palliativi sempre meno efficaci e più pericolosi e come lei, rendendosi conto di essere sul punto di condannare un altro essere vivente al proprio destino miserabile, abbia deciso invece di porre fine alle sofferenze di entrambi. Forse proprio per questo mi è dispiaciuto ancor di più che le incertezze grammaticali e stilistiche fossero tali da deviare la mia attenzione da un narrato che altrimenti sarebbe potuto arrivare al cuore, come una coltellata. Comunque, mi piace l’approccio che hai alla costruzione della trama – pur risultandone penalizzata alla fine, hai fatto sicuramente una scelta ardita proponendo tre piani narrativi – e avrò certamente piacere di leggere la storia che deciderai di sottopormi per la recensione premio.



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Giudice*****
25/07/2017 22:31
 
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2.

SECONDA CLASSIFICATA - JUST TO LIVE di ARCHITETTO DI SOGNI


PUNTEGGIO: 45/56


8. Ice 
www.flickr.com/photos/415kurt/2631878833/in/faves-micmojo/ 
Tema: Suicidio 
Citazione: 
“Some die just to live” 
(Alcuni muoiono solo per vivere) 
- Immortality, Pearl Jam 
Bonus: Concerto Rock 

 

ATTINENZA DEL PACCHETTO: 16/20

Uso dell’immagine:

buono, ma non perfetto. Parli infatti de L’odore di frittura e di salse del chiosco a pochi metri, ma il chiosco dell’immagine è chiuso, quindi le due cose non collimano. A distrarre la tua protagonista sarebbe potuta essere la luce verdognola, il rumore delle ventole dei frigoriferi, l’odore del pattume di fine giornata, che si sarebbero accordati meglio con la sensazione di profonda desolazione suggerita dalla foto.

Sviluppo della tematica:

Il tema del pacchetto scelto è il suicidio. Non viene sviscerato, ma lasciato intuire a chi legge (Deglutì le ultime pillole) e la cosa non mi dispiace; ciononostante, da un punto di vista obiettivo non si può parlare di un vero e proprio “affrontare” la tematica come richiesto dal bando.

 

BONUS: 4/6

Uso della citazione bonus:

la citazione è presente all’interno della storia, ma in nessun modo viene elaborato il concetto che essa propone, cioè che con la morte (soprattutto in giovane età) possiamo fissare un’immagine di noi perfetta, immune al tempo e alla vecchiaia, nei ricordi di chi sopravvive. Ti assegno quindi uno dei due punti a disposizione.

Uso dell’elemento bonus:

l’elemento bonus del tuo pacchetto era concerto rock. Ovviamente nelle poche parole a tua disposizione immagino non fosse richiesto di articolare a fondo il concetto, ma di fatto hai nominato solo “concerto”. Peccato perché sarebbe bastato modificare leggermente la frase seguente “Avevano organizzato il tutto” in “Avevano organizzato tutto” – che è anche più corretto – per poter inserire “concerto rock” per intero. Per questo, ti assegno solo un punto.

Drabble:

la tua storia conta 110 parole ed è pertanto considerata una drabble. 2 punti bonus!

 

GRAMMATICA: 10/10

Perfetta, come mi aspetto da una storia di 110 parole. Brava! Anche lo stile fresco e semplice, senza essere povero, contribuiscono a renderla piacevole da leggere.

 

CARATTERIZZAZIONE PERSONAGGI E TRAMA: 15/20

In questa parte sei sicuramente penalizzata dalla brevità dell’elaborato, che non ti consente una dovizia di particolari in grado di arricchire il ritratto della tua protagonista. C’è un però: le drabble, proprio perché impediscono ogni “ricamo” che possa fornire dettagli sul quadro generale della storia, devono a maggior ragione mantenere una forte coesione strutturale in tutto l’elaborato. In un punto della tua storia la coesione si perde:

In fondo glielo doveva, ai suoi amici.

Cosa? Vedere una stella prima di morire? Non è possibile rintracciare altrove nella storia un riferimento a questa frase, che rimane quindi slegata dal resto senza un significato ben preciso.

 

GRADIMENTO PERSONALE

Ammetto di non essere un amante delle drabble: adoro le storie lunghe, lunghissime e faccio fatica già con le flash da 500 parole, figuriamoci. Per questo, posso dire di aver amato ed odiato la tua storia al contempo: mi ha incuriosita e mi sono trovata a chiedermi cosa abbia portato la tua protagonista su quella panchina, con quel flacone di pillole in borsa già da prima, quando era al concerto con i suoi amici – tutto pianificato, quindi, e ci vuole una risolutezza invidiabile per prendere una decisione del genere – eppure tutti questi interrogativi non troveranno mai una risposta perché, veloce come un bicchier d’acqua, la narrazione scivola via e si conclude quasi prima di essere iniziata. Che sofferenza! Scherzo, rimane comunque una buona storia, ben scritta, con uno stile pulito e lineare che ho davvero apprezzato.



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25/07/2017 22:34
 
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1.

PRIMA CLASSIFICATA - QUELLO CHE VA FATTO di MONTY DEEKS


PUNTEGGIO: 46,5/56


PACCHETTO DI RIFERIMENTO: 5. Smoke 
sun-surfer.com/photos/2013/04/Rainy-Night-London-England.jpg 
Tema: Omicidio 
Citazione: 
“We are choosing to be here right now. 
Hold on, stay inside 
This holy reality, this holy experience. 
Choosing to be here in” 
(Stiamo scegliendo di essere qui proprio ora. 
Tieni duro, resta dentro 
Questa sacra realtà, questa sacra esperienza 
Scegliendo di essere qui) 
- Parabola, Tool 
Bonus: Rating Rosso 

 

ATTINENZA DEL PACCHETTO: 18/20

Uso dell’immagine:

Ottimo. Quando anche non ti fossi sforzata di cercare tutti i ponti di Londra per rintracciare il nome preciso di quello raffigurato nella foto, hai comunque inserito i tuoi personaggi nella scena in maniera precisa, ricollegando anche il dettaglio del lastricato bagnato che si vede in foto con il fatto che abbia appena smesso di piovere.

Sviluppo della tematica:

Sicuramente molto buono, ma non perfetto. Abbiamo un Lui che uccide una Lei e tutta la storia è imperniata sul momento prima che Lei muoia. Ciononostante, la scelta di ricondurre l’uccisione ad un loop eterno qual è la lotta tra il Bene e il Male incarnati da Michele e Lucifero, infatti, investe l’atto di una rilevanza rituale, sovrannaturale, edulcorandolo quasi e facendogli perdere un po’ di quella visceralità propria dell’omicidio “di noi comuni mortali”, quell’atto straziante di carne e sangue che non conosce rimedio.

 

BONUS: 2/6

Uso della citazione bonus:

L’attribuzione di questo bonus mi ha dato da pensare. Nonostante, infatti, si parli di sacra realtà, sacra esperienza, e l’elemento del sacro sia sicuramente presente in una storia che parla di angeli, mi chiedo se veramente si possa attribuire a Michele e Lucifero una facoltà di scelta. Stanno veramente scegliendo di essere qui? Alla fine, ho deciso di attribuirlo in pieno proprio per il fatto che la citazione può essere utilizzata, in senso lato, come sinossi della storia.

Uso dell’elemento bonus:

L’elemento bonus era l’uso del rating rosso, che non hai utilizzato – le pugnalate, l’ultimo respiro di Lucifero, sono tutti mostrati come attraverso un velo etereo e mistico, rendendo di fatto poco appropriato l’uso degli elementi crudi che avrebbero tirato su il rating – e per cui quindi non prendi i punti bonus.

Drabble:

La tua non è una drabble, quindi niente bonus per questa sezione.

 

GRAMMATICA: 8,5/10

Ho notato che per il discorso diretto utilizzi le virgolette cosiddette “alte”, ma nei casi in cui la battuta è retta esternamente ometti la virgola nella battuta, cosa che si fa più di frequente con le virgolette «basse». Visto che hai utilizzato questa convenzione in maniera coerente in tutto il testo, non l’ho contata errore, ma mi piacerebbe avere qualche fonte a riguardo se ne conosci: devo ammettere che ogni battuta mi è sembrata zoppa, senza la virgola!

Per il resto, devo segnalare solo qualche virgola e un paio di punti che andrebbero formulati in maniera più scorrevole.

-          “Tu puoi farlo, Generale” dice con enfasi.

Meglio specificare il soggetto del verbum dicendi, “il giovane”, visto che le battute precedenti non sono rette esternamente e l’ultima volta che specifichi chi sta parlando, è Michele.

-          […] siccome è lui quello a essere in vantaggio […].

Così com’è, l’enunciato è poco elegante e più complesso del necessario. Meglio, a seconda del tuo gusto, è lui quello in vantaggio, o il mio preferito è lui ad essere in vantaggio.

-          Se li guardi vedi l’uomo avvicinarsi sempre più, sembra che la stia per baciare.

Anche qui il periodo non è scorrevole, introduce un “tu” che stona con il resto. Meglio tenere l’impersonale dicendo “Dall’esterno si vede/vedrebbe”, o “Un osservatore casuale vedrebbe”, riformulando la frase per renderla coerente con il resto della narrazione.

-          Una due tre coltellate attraverso il maglioncino; […].

È vero che premetti che il movimento è rapido, ma la narrazione non è sincopata al punto da giustificare l’assenza di virgole. Una, due, tre coltellate suona meglio.

-          “L’ho rinnegata la mia scintilla.”

In questo caso, la mia scintilla assume valore di vocativo e, come tale, necessita di interpunzione prima e dopo, nella fattispecie una virgola dopo rinnegata.

-          I passi lenti ad allontanarsi, la panchina sembra tanto lontana e finalmente ricomincia a piovere.

Un altro punto non scorrevolissimo, anche per lo stacco brusco tra l’introspezione del paragrafo precedente, ricca di periodi articolati e totalmente incentrata su Lui, e questa frase piuttosto secca in cui il punto di vista torna prepotentemente impersonale.

 

CARATTERIZZAZIONE PERSONAGGI E TRAMA: 18/20

La trama non è complessa ed è tutta incentrata sul momento dell’incontro tra i due arcangeli Michele e Lucifero: il primo incarnato in un uomo, l’altro in una donna. È l’eterno scontro fra gli opposti: mascolino e femminino, Bene e Male, Luce e Oscurità, Stasi e Mutamento. Per un momento, Lucifero percepisce la Grazia che avvolge Michele e si pente del proprio tradimento e Michele percepisce la sofferenza di Lucifero e ne ha pena. Ma quel momento di comunione mistica non può – non deve – alterare il fatto che entrambi, sebbene all’interno di corpi umani, imperfetti, fallibili, rappresentano qualcosa che va oltre loro stessi. Non possono sottrarsi al loro destino di perpetuo ritorno ed eterna lotta, ma solamente fare quello che va fatto.

Un peccatuccio che ti costa il punteggio massimo è quello di fare “troppo” affidamento sull’idea standard che abbiamo di Michele e Lucifero e della loro perpetua lotta, lasciando sguarnita la storia di elementi peculiari (per esempio, che ci fanno sulla Terra, proprio a Londra? Perché Lucifero non lotta? Cos’ha fatto decidere a Michele che Lucifero avesse “passato il segno”?); ho letto che questa storia fa parte di un progetto “più grande” che hai in mente e immagino che molti degli interrogativi aperti con questa storia si andranno a risolvere nelle successive. Non dico certo che non sia un’ottima storia così com’è, ma appunto perché è interessante sarebbe bello vedere lo spunto approfondito ^^

 

GRADIMENTO PERSONALE

La storia mi è piaciuta molto: è ben scritta, mostrata più che narrata – con dei dialoghi che tratteggiano la psicologia dei personaggi in perfetto stile show don’t tell – e offre dei begli spunti di riflessione, meritevoli persino di trovare più spazio. Molto brava!



Il bacio è l'apostrofo rosa tra le parole t'amo. L'ignoranza è un'apostofo.


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25/07/2017 22:36
 
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Ho terminato le pubblicazioni, ora potete insultarmi in libertà [SM=g27990]

Nel frattempo, vado a chiedere la mia stellina :) A presto!

Il bacio è l'apostrofo rosa tra le parole t'amo. L'ignoranza è un'apostofo.


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26/07/2017 00:35
 
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Re: 3.
Hedoniste, 25/07/2017 22.27:


TERZA CLASSIFICATA - ALISA TATE di HOLYLAND


PUNTEGGIO: 41/56


PACCHETTO DI RIFERIMENTO


4. Horse


http://1.bp.blogspot.com/-BQZSEtKR79E/T2Db07JhcVI/AAAAAAAAAj8/N04ZMLLA8MA/s1600/Gregory+Crewdson.jpg


Tema: Dipendenza Da Droghe


Citazione:


“Under the bridge downtown


Forgot about my love


Under the bridge downtown


I gave my life away”


(sotto il ponte in centro


ho dimenticato il mio amore


sotto il ponte in centro


ho buttato la mia vita)


- Under The Bridge, Red Hot Chili Peppers


Bonus: Nessuna Coppia


 


 


ATTINENZA DEL PACCHETTO: 16/20


 Uso dell’immagine:


Buono ma non perfetto. L’immagine rappresenta una donna, probabilmente in dolce attesa, immobile sul ciglio di una strada pressoché deserta. Questo è il particolare che stona nel leggere la tua “ricostruzione dei fatti”: inizialmente parli di silenziose figure che le passavano di fianco, quando di esseri umani a parte la ragazza non c’è traccia nell’immagine, ma questo potrebbe fare riferimento ad un momento – ad un luogo – diverso da quello dell’immagine; il vero problema nasce nell’ultimo paragrafo in cui dici che Alisa fissava le macchine che si susseguivano davanti a sé, dando l’impressione che lei si trovi su una strada trafficata.


 Sviluppo della tematica:


Di nuovo buono ma non perfetto. Il tema del pacchetto è la dipendenza da droghe e l’alcol e la cocaina sono sicuramente ben menzionati; tuttavia faticherei a definirli “centrali” all’interno della storia. Mi spiego: la storia di Alisa sarebbe potuta essere la stessa se, devastata dalla fine dell’amicizia con Sheryl, lei si fosse lanciata in una serie di rapporti occasionali e fosse rimasta incinta, cercando poi nel suicidio una soluzione facile al suo male di vivere. Le droghe costituiscono un corollario sicuramente credibile, ma il fondamento della storia è molto più centrato sulla fragilità di Alisa.


 


BONUS: 3/6


Uso della citazione bonus:


Non ci siamo. All’interno del testo è presente una parafrasi della citazione nella frase È qui che inizieremo a parlare di quel luogo sotto il ponte, il luogo dove dimenticò ogni persona che avesse mai amato, il luogo dove buttò la sua vita. Di fatto, però, non è presente all’interno della storia una descrizione di cosa/chi ci sia sotto quel ponte; dopo la frase introduttiva che ho menzionato, viene semplicemente citato come, appunto, quel ponte. Anche l’autrice del contest ha specificato che la citazione non deve essere solo nominata en passant, ma deve svolgere un ruolo focale all’interno della storia, quindi non posso assegnare il bonus per intero: assegno un punto.


Uso dell’elemento bonus:


L’assenza di coppie nel racconto collima perfettamente con l’elemento da utilizzare nel pacchetto e ti frutta 2 punti bonus.


Drabble:


nessun punto bonus per questa parte essendo la tua storia più lunga di 110 parole.


 


GRAMMATICA: 6/10


Hai scelto di dividere la storia su più piani temporali: un piano “presente”, dove un narratore non meglio specificato racconta la storia di Alisa dopo che le è morta; un piano “passato”, in cui lei si butta sotto un camion; un piano “flashback”, dove si racconta il modo in cui ha conosciuto le droghe e tutto quello che in definitiva l’ha portata a gettarsi sotto il predetto camion. Purtroppo, ed è davvero un peccato, manca una netta separazione dei piani tra loro e ci sono parti in cui la consecutio si spezza creando veri e propri errori grammaticali. Questo, unito ad altri errori di diverso genere, danno un’impressione di “scarsa cura” nei confronti della storia. In questo contest il betaggio non era vietato, quindi mi sento di affermare che una rilettura da parte di un esterno avrebbe giovato non poco. Ti faccio degli esempi – non esaustivi – qui di seguito.


 -          Sarebbe bastato che qualcuno si fosse accorto del suo stato d'animo, […]. Ma non successe. Le esili membra […] avvertivano sempre più il peso del gonfio ventre, […].


Per mantenere la consecutio, l’inciso sarebbe dovuto essere Ma non era successo, altrimenti cozza con l’imperfetto che utilizzi in tutto il resto del paragrafo.


-          Quello che ora l'aveva portata su quella strada, […]


Ora indica, ovviamente, un tempo presente e non può quindi essere utilizzato vicino a un trapassato prossimo come l’aveva portata. Il termine giusto è in quel momento. Commetti lo stesso tipo di errore poco più avanti, nella frase La sua esistenza era andata a puttane circa sei anni fa, […]; essendo il piano di Alisa lontano rispetto al piano del narratore, avresti dovuto utilizzare sei anni prima.


-          Ma ora mai è troppo tardi e l'unica cosa che rimane di lei è questo mio racconto, solo per farvi sapere che, un giorno, questa donna era esistita.


Oramai si scrive tutto attaccato; anche qui, l’ultimo tempo verbale è discordante e va cambiato in è esistita, altrimenti si rompe l’accordo con un giorno. Posso intuire che tu abbia scelto il trapassato prossimo per associazione con il resto del paragrafo, ma scegliendo di dire un giorno decidi di fermare un punto preciso (per quanto preciso si possa definire) nel tempo e, quindi, di uscire dall’indefinitezza propria del trapassato.


-          Per capire bene la sua storia dovete sapere che Alisa era una persona particolarmente sociale, […].


Qui sì che, per concordanza con quanto precede, avresti dovuto usare il trapassato prossimo. Infatti in tutto il paragrafo lo utilizzi: Lei era stata Alisa Tate. Una ragazza come molte altre, che si erano poi ritrovate […]. La sua esistenza era andata […]. Erano stati bei tempi, […]. No, il problema non erano stati i vari fidanzamenti andati male, […], non erano stati i genitori menefreghisti al limite del divorzio. No, il problema era stata lei.


Ho anche qualcosa da dire sull’uso di sociale in luogo di socievole, che è un anglicismo derivante dal dualismo social vs. sociable che sta prendendo piede anche in italiano e che mi ha fatto storcere il naso non poco.


-          Quelle amicizie e quegli amori furono la sua prima droga. E come ogni droga, a lungo andare la distrusse.


Il soggetto rimane su Quelle amicizie e quegli amori, quindi per concordanza il verbo corretto è la distrussero.


-          […] si attaccava a qualunque persona che sembrava poterglielo dare.


Questa subordinata necessita dell’uso del congiuntivo: che sembrasse.


-          […] la situazione sarebbe nuovamente peggiorata.


In questo caso, nuovamente indicherebbe che ci fosse stato un miglioramento seguito da un peggioramento, ma dal testo questo non si evince: il termine corretto è ulteriormente.


-          Prima fumo, poi erba, q uelle che potremo ancora definire droghe leggere.


C’è uno spazio di troppo all’interno di quelle; inoltre, la forma verbale corretta è il condizionale potremmo.


-          Ben presto invase completamente i suoi pensieri […]. Esisteva solo per poter tornare in quel posto, […]. 


Cambio di soggetto non specificato. Invase è proprio de “la cocaina”; Esisteva riguarda invece “Alisa”.


-          Man mano che il bambino cresceva, tornava sempre di più in sè; ma era troppo tardi lei, non si sarebbe mai liberata da quella cella in cui si era rinchiusa di sua spontanea volontà.


ha bisogno dell’accento acuto; credo inoltre che manchi un “per” tra tardi e lei.


 


CARATTERIZZAZIONE PERSONAGGI E TRAMA: 16/20


 Il personaggio principale è ovviamente Alisa, di cui non sappiamo molto tranne che è sfortunata nelle relazioni affettive – a partire da quella con i genitori, che non si sa bene che ruolo abbiano nella sua vita – e che, per supplire alla mancanza di una rete sociale funzionante, inizia un giro di incontri occasionali e relazioni di comodo che sfociano in un abuso di alcol prima  e cocaina poi. A farle fare il grande salto dall’uno all’altra (non che l’alcol non fosse già abbastanza, ma la consegna richiedeva esplicitamente droghe) è il fallimento della sua relazione con Sheryl Bernard. Anche di lei non sappiamo molto, ma si intuisce come Sheryl abbia dalla sua un salvagente sociale meglio strutturato: ci sono dei genitori a cui non piace sapere che la figlia si droga e in virtù di questo Sheryl si allontana dal rapporto “tossico” con Alisa, non oltrepassando la sottile linea che corre tra lo “sballo da serata” e l’abuso. Qui la trama si fa meno consistente, e in poche righe ritroviamo Alisa completamente persa nell’abuso di cocaina che trova in quel posto sotto quel ponte che però, come ho scritto nella sezione bonus, non viene elaborato più a fondo. Una volta rimasta incinta, la ragazza ha un risveglio di coscienza che, dapprima, sembrerebbe portarla a cercare di disintossicarsi e poi la porta a desiderare di morire – fallendo un primo tentativo di suicidio e riuscendo poi alla fine della storia – quando comprende di essere troppo debole per uscire da sola dalla situazione in cui è.


Credo che sia stata una precisa scelta quella di non tratteggiare né Alisa, né Sheryl, né il contesto che le circonda in maniera più dettagliata, per rendere la storia di Alisa Tate ancora più simile a quella di molte altre, che si erano poi ritrovate a finire la propria vita con le loro stesse mani, ma non posso fare a meno di notare come questa scelta ti abbia penalizzata sul piano dell’incisività. Non c’è un particolare, un dettaglio che leghi emotivamente chi legge a questa povera disgraziata che finisce sotto il camion, e la decisione di utilizzare un narratore esterno così freddo non aiuta.


Inserisco qui (per non penalizzare troppo la grammatica dove ho già defalcato a sufficienza) un appunto di stile. Hai utilizzato spesso l’inversione tra aggettivo e sostantivo di riferimento, alla maniera inglese. Nella nostra lingua non c’è una regola ferrea come appunto in inglese, ma è certo che premettere l’aggettivo conferisce un tono ipotattico al periodo che quindi “perde” in facilità di lettura per guadagnare in lirismo. In virtù di questa regola generale, ci sono degli aggettivi che, essendo già di un certo livello, stanno meglio davanti al sostantivo che dietro: un esempio di questo nel tuo testo potrebbe essere quel grottesco rigonfiamento, le esili membra. Ci sono però altrettanti esempi in cui la lettura viene frenata senza apportare un vero beneficio, quali:


Il suo pallido vestito


Del gonfio ventre


Quel verde camion


Alla grande strada


Del rosso sangue


Quell’alto camion


Devo ammettere che soprattutto in riferimento al camion mi sono sembrati un po’ fuori luogo, soprattutto paragonati allo stile del resto dell’elaborato, che – come è giusto visto il tema trattato – è semplice quando non crudo, a tratti colloquiale al limite dell’errore (La sua esistenza era andata a puttane […]; […] ma in fondo vorrei sapere, chi è che vive una vita facile in questo mondo? Non credo esista; […] uno dei tanti rapporti casuali che aveva solitamente mentre stava fatta).


 


GRADIMENTO PERSONALE


La storia mi è piaciuta: nella sua semplicità, è facile leggerla e comprendere come la fame d’amore di Alisa l’abbia portata a cercare palliativi sempre meno efficaci e più pericolosi e come lei, rendendosi conto di essere sul punto di condannare un altro essere vivente al proprio destino miserabile, abbia deciso invece di porre fine alle sofferenze di entrambi. Forse proprio per questo mi è dispiaciuto ancor di più che le incertezze grammaticali e stilistiche fossero tali da deviare la mia attenzione da un narrato che altrimenti sarebbe potuto arrivare al cuore, come una coltellata. Comunque, mi piace l’approccio che hai alla costruzione della trama – pur risultandone penalizzata alla fine, hai fatto sicuramente una scelta ardita proponendo tre piani narrativi – e avrò certamente piacere di leggere la storia che deciderai di sottopormi per la recensione premio.






Sarò sincera, questo commento alla storia (che poi è più che altro una critica), è stato decisamente una mazzata fra capo e collo.
Tanto inaspettato quanto devastante.
Stento a capire alcune delle critiche ancora, e ho lavorato così tanto a questa one-shot che vedermi segnalati errori così banali mi rattrista alquanto (anche perché l'ho fatta leggere a così tante persone che ho perso il conto, e io stessa l'ho riletta innumerevoli volte, tutti quelli erano errori che potevo evitarmi...).

Ma
con questo non voglio affatto criticarti per quello che hai detto, anzi, questa critica mi è di sicuro servita.
Grazie per aver letto la storia e avermi dato dei suggerimenti tanto importanti.

Per la recensione premio, in realtà, non ho alcua storia nuova da proporti (ne ho pubblicata solo una, ma non ne sono affatto fiera, anzi), ho solo un qualcosa in via di scrittura; quindi, non lo so, o ti va di aspettare, o lascia stare che non vale la pena leggere e recensire le altre.


Grazie anche di averci fatto da giudice sostitutivo, l'ho apprezzato moltissimo.
Holy.

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Post: 482
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26/07/2017 10:16
 
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Gentile Hedoniste, innanzitutto grazie per la tua disponibilità.
Sono contenta che il mio racconto ti sia piaciuto e ancor di più che sia arrivato primo.

Per quanto riguarda la punteggiatura devo dire che la evito se posso; tento sempre di costruire frasi che non ne richiedano l’obbligo e così, a volte, mi scappa qualche virgola necessaria come in “Una due tre coltellate” e/o “L’ho rinnegata la mia scintilla.”
Per i segni d’interpunzione dentro e/o fuori dalle virgolette, non essendone codificato l’uso, rientra nel mio discorso “meno è meglio”.
Ogni casa editrice ha il proprio modo, così come ogni testata giornalistica cartacea e/o elettronica, che a volte è contraddittorio (vedi la doppia punteggiatura: ad es. ”dici?”. – errore a tutti gli effetti) e quindi, per me, poco attendibile. Il fatto che la maggioranza delle persone scelga quel modo o quell’altro, non fa di quelle scelte – per definizione – la verità assoluta.

Non ho dato per scontata l’idea standard che abbiamo di Lucifero e Michele: non ho spiegato nulla perché non mi è stato chiesto. Il contest chiedeva una storia “fotografata” in un dato momento ed io mi sono regolata in tal senso: non era necessario sapere perché Lucifero si trovasse a Londra o cosa avesse fatto per essere punito da Michele.

Qualche post precedente hai scritto: “Visto che di fatto ci sono 3 storie in classifica ho pensato di ridimensionare i premi ed elargire a ciascuna 1 recensione premio su una storia a vostra scelta. Come già detto, Amethyst avrà il giudizio pubblicato qui di seguito e come recensione della storia.” Da bando, come vincitore, mi spettano tre recensioni; me ne vuoi dare una sola (che posso scegliere io), perché ci sono stati pochi iscritti?

Not yet, maybe tomorrow.
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Post: 297
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26/07/2017 11:47
 
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Grazie ad entrambe del feedback :) vi rispondo con ordine.

Holyland, 26/07/2017 00.35:




Come ho già scritto la tua storia mi è piaciuta; nel complesso l’ho trovata credibile e ben strutturata. Hai fatto una scelta coraggiosa che ti ha portato qualche imprecisione in più, è vero, ma meglio rischiare e sbagliare che non rischiare affatto e scrivere per sempre storielle banali, no? [SM=g27988]
Detto questo, ho apprezzato molto il concept, ma non potevo comunque esimermi dal far notare i problemi che ci sono stati nella realizzazione: solo così partecipare ad un contest diventa un’occasione di crescita per entrambe le parti – io non sono certo l’Accademia della Crusca personificata, le mie storie sono costellate di errori [SM=g27995] ma riflettendo sulle vostre storie e vendendole da più punti di vista, ogni mio scritto migliora perché imparo a fare lo stesso prima di pubblicare. Mi spiace di averti scoraggiata perché ti assicuro che non era mia intenzione.
Per quanto riguarda il premio, se per ora non hai storie eleggibili indicamene una non appena la pubblichi.


MontyDeeks, 26/07/2017 10.16:




Monty, per quanto riguarda la punteggiatura nei dialoghi capisco il discorso – anche se non lo condivido, perché come scrivevo nel giudizio, mi dà un’impressione di zoppia della battuta – e va bene così. Non l’avevo segnato errore né intendo farlo ora che mi dici che è una tua scelta stilistica.
Rispondendo all’appunto su Lucifero e Michele, non ho detto che li hai dati per scontati, ma che per avere il massimo punteggio in “trama” ci sarebbe voluto qualche elemento in più. Anche questa è una scelta e va benissimo così.

Sempre per quanto riguarda il premio, sì, ho scritto che con il vostro consenso ridurrei le recensioni premio da consegnare: avrei dovuto farlo in sede di assunzione dell’incarico di giudice sostitutivo e – mea culpa – ho scordato di specificarlo nel messaggio.
Ovviamente, senza il vostro consenso “non posso” farlo ora… ditemi voi.


Il bacio è l'apostrofo rosa tra le parole t'amo. L'ignoranza è un'apostofo.


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Post: 45
26/07/2017 20:42
 
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Re:
Hedoniste, 26/07/2017 11.47:

Grazie ad entrambe del feedback :) vi rispondo con ordine.

Holyland, 26/07/2017 00.35:




Come ho già scritto la tua storia mi è piaciuta; nel complesso l’ho trovata credibile e ben strutturata. Hai fatto una scelta coraggiosa che ti ha portato qualche imprecisione in più, è vero, ma meglio rischiare e sbagliare che non rischiare affatto e scrivere per sempre storielle banali, no? [SM=g27988]
Detto questo, ho apprezzato molto il concept, ma non potevo comunque esimermi dal far notare i problemi che ci sono stati nella realizzazione: solo così partecipare ad un contest diventa un’occasione di crescita per entrambe le parti – io non sono certo l’Accademia della Crusca personificata, le mie storie sono costellate di errori [SM=g27995] ma riflettendo sulle vostre storie e vendendole da più punti di vista, ogni mio scritto migliora perché imparo a fare lo stesso prima di pubblicare. Mi spiace di averti scoraggiata perché ti assicuro che non era mia intenzione.
Per quanto riguarda il premio, se per ora non hai storie eleggibili indicamene una non appena la pubblichi.


MontyDeeks, 26/07/2017 10.16:




Monty, per quanto riguarda la punteggiatura nei dialoghi capisco il discorso – anche se non lo condivido, perché come scrivevo nel giudizio, mi dà un’impressione di zoppia della battuta – e va bene così. Non l’avevo segnato errore né intendo farlo ora che mi dici che è una tua scelta stilistica.
Rispondendo all’appunto su Lucifero e Michele, non ho detto che li hai dati per scontati, ma che per avere il massimo punteggio in “trama” ci sarebbe voluto qualche elemento in più. Anche questa è una scelta e va benissimo così.

Sempre per quanto riguarda il premio, sì, ho scritto che con il vostro consenso ridurrei le recensioni premio da consegnare: avrei dovuto farlo in sede di assunzione dell’incarico di giudice sostitutivo e – mea culpa – ho scordato di specificarlo nel messaggio.
Ovviamente, senza il vostro consenso “non posso” farlo ora… ditemi voi.




Tranquilla non mi hai scoraggiata, se fosse bastato così poco la scrittura non sarebbe stata per me.
I commenti di critica mi indicano dove sto sbagliando e mi ributtano nella realtà quando mi monto un po' la testa (cosa molto facile per la sottoscritta).
Nel messaggio di ieri credo si noti la mia tristezza, ma è normale appena ricevuto il colpo il dolore è decisamente forte XD, ma tranquilla mi sono ripresa.
Vorrà dire che dovrò scrivere il doppio.

Comunque grazie per essere disposta ad aspettare, un tuo parere mi farebbe felicissima.
Per quanto riguarda le recensioni premio, la cosa non mi tocca perché io avrei comunque lo stesso numero di recensioni, fate voi.

Holy.

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Post: 482
Giudice*****
27/07/2017 12:46
 
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Re:


MontyDeeks, 26/07/2017 10.16:



Sempre per quanto riguarda il premio, sì, ho scritto che con il vostro consenso ridurrei le recensioni premio da consegnare: avrei dovuto farlo in sede di assunzione dell’incarico di giudice sostitutivo e – mea culpa – ho scordato di specificarlo nel messaggio.
Ovviamente, senza il vostro consenso “non posso” farlo ora… ditemi voi.





Devo dire che le tre recensioni premio, in caso di vittoria, sono state uno dei motivi per i quali ho scelto di partecipare a questo contest e quindi vorrei ricevere il mio premio.
Dato che sono poco recensita, per me, tre recensioni sono un premio non indifferente al quale non voglio proprio rinunciare.
Ho pochissime storie originali, una su The Walking Dead, un paio su Arrow e il resto sul fandom di NCIS Los Angeles; se hai delle preferenze fammelo sapere e prometto che per centoventi giorni non sentirai parlare di me.






Not yet, maybe tomorrow.
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Post: 45
27/07/2017 20:22
 
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In ogni caso, il commento che ci hai fatto per il concorso lo metterai anche come recensione sulla storia di efp giusto?

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Post: 297
Giudice*****
28/07/2017 00:57
 
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Sì, avrete il giudizio cone recensione. Non subito però, perché non avrò il pc a disposizione per qualche giorno!

Il bacio è l'apostrofo rosa tra le parole t'amo. L'ignoranza è un'apostofo.


30/07/2017 19:06
 
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Grazie mille per la valutazione anche se la mia storia è fuori concorso: apprezzo comunque lo sforzo che hai fatto!

Detto ciò, volevo giusto precisare un paio di cose più per pignoleria che altro: l'immagine l'ho inserita all'interno della storia, quando Anita va verso la chiesa sconsacrata per "chiedere aiuto". Non credevo di dover inserire l'immagine proprio nel punto corrispondente, per questo l'ho messa in cima (per non deformare il corpo del testo), e il luogo credevo di doverlo solo inserirlo nella storia e renderlo riconoscibile. Per aver sbagliato, mea culpa.

Per il genere storico come punto bonus, mi sono resa conto io stessa di non averlo espresso al meglio, ma non sono stata in grado di inserirlo meglio; forse mi sarei dovuta sforzare di più.

Per il discorso diretto, dove non metto il punto, è un vizio che ho da un po'; sto cercando di correggerlo perché mi rendo conto dell'errore, solo che spesso non lo metto.

Perdonami se sono sembrata infastidita per le tue correzioni, non lo sono per niente e volevo soltanto spiegarti il perché degli errori!
Comunque sia, ti ringrazio ancora davvero per avermi inclusa nella valutazione!
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Post: 482
Giudice*****
31/07/2017 18:05
 
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Gentile giudice, questi sono i tre racconti originali che ti segnalo:
Il gioco della bottiglia
Un ragazzo tranquillo
Medicine per l’influenza
In ogni caso ritieniti libera di scegliere come vuoi.
Ciao e grazie.

Not yet, maybe tomorrow.
31/08/2017 15:14
 
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Ciao
Perdona il ritardo! Ti ringrazio per la disponibilità e l'impegno e sono molto felice del risultato raggiunto!
Ho solo una domanda, le recensioni premio valgono solo per le originali o anche le fan fiction?
Grazie mille :)
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Post: 297
Giudice*****
18/09/2017 20:46
 
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Ciao a tutte! Sono passata a lasciare i giudizi come recensioni e a breve inizierò il lavoro delle recensioni premio.
Scusate per il ritardo, sono un po' incastrata con il lavoro.

Rispondo a quello che avete scritto nel frattempo:
_Amethyst_, 30/07/2017 19.06:



Detto ciò, volevo giusto precisare un paio di cose più per pignoleria che altro: l'immagine l'ho inserita all'interno della storia, quando Anita va verso la chiesa sconsacrata per "chiedere aiuto". Non credevo di dover inserire l'immagine proprio nel punto corrispondente, per questo l'ho messa in cima (per non deformare il corpo del testo), e il luogo credevo di doverlo solo inserirlo nella storia e renderlo riconoscibile. Per aver sbagliato, mea culpa.



In realtà, la mia obiezione non derivava dal fatto che l'immagine fosse in cima, quanto dal fatto che l'immagine fosse chiaramente quella di un sentiero in mezzo al bosco, mentre nella tua storia Anita percorre un viale (quindi, in città). Spero di aver chiarito ora!

MontyDeeks, 31/07/2017 18.05:

Gentile giudice, questi sono i tre racconti originali che ti segnalo:
Il gioco della bottiglia
Un ragazzo tranquillo
Medicine per l’influenza
In ogni caso ritieniti libera di scegliere come vuoi.
Ciao e grazie.



Ok, prendo nota e lascerò le recensioni a queste tre storie.

Architetto di sogni, 31/08/2017 15.14:

Perdona il ritardo! Ti ringrazio per la disponibilità e l'impegno e sono molto felice del risultato raggiunto!
Ho solo una domanda, le recensioni premio valgono solo per le originali o anche le fan fiction?
Grazie mille :)



Spero perdonerai tu il mio ritardo! Puoi scegliere le storie che preferisci, ma se non conosco il fandom potrò giudicarle solo dal punto di vista di un'originale, non so se mi sono spiegata [SM=g27988]

Il bacio è l'apostrofo rosa tra le parole t'amo. L'ignoranza è un'apostofo.


21/09/2017 11:21
 
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Ok perfetto,grazie!
Per caso conosci il fandom di Shingeki? :)
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Post: 297
Giudice*****
21/09/2017 16:12
 
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Architetto di sogni, 21/09/2017 11.21:

Ok perfetto,grazie!
Per caso conosci il fandom di Shingeki? :)



No, mi spiace [SM=g27992]


Il bacio è l'apostrofo rosa tra le parole t'amo. L'ignoranza è un'apostofo.


05/10/2017 21:30
 
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Eccomi!
Queste sono le storie:
- Punto di rottura

(Visto che purtroppo non ho altre originali pronte, ti indico due ff tra cui scegliere, dipendentemente dal fandom che conosci meglio):

- La sindrome del robottino

- The end

Grazie mille [SM=g27998]
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Post: 297
Giudice*****
22/11/2017 12:02
 
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Ciao ragazze,

passo per dirvi che nonostante il periodaccio (vi dico solo avvocati in ballo) ho intenzione di lasciarvi le recensioni premio come dovuto, vi chiedo solo la pazienza di aspettare fino alla fine del mese. Ho letto le storie mesi fa, ma non ho avuto il tempo di scrivere una riga [SM=g27992]
grazie in anticipo!
H.

Il bacio è l'apostrofo rosa tra le parole t'amo. L'ignoranza è un'apostofo.


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