|
07/04/2017 16:07 | |
Salve, ragazzuole! Eccomi con i risultati, ta-ta-taan Prima che corriate a leggerli, voglio che sappiate che ho adorato le vostre storie ed è stato un onore correggerle, in più ovviamente ho assegnato un premio speciale Per quanto riguarda i banner e tutto, invece, non so quanto potrei metterci perché non li ho mai fatti e non so quanto sono brava -non aspettatevi niente di bellissimo-, per cui per precauzione mi prendo due settimane di tempo. Ed ecco i risultati:
SECONDO POSTO Grammatica, lessico, stile [17/20]
In generale non ho trovato gravi errori di ortografia o di distrazione nel tuo testo, devo solo farti notare qualche errore nelle seguenti frasi:
“…posando la propria bocca su quella di lui, ancorandosi a esse come se ne fosse dipendente.”---> “…posando la propria bocca su quella di lui, ancorandosi ad essa come se ne fosse dipendente/…posando le proprie labbra su quelle di lui, ancorandosi ad esse come se ne fosse dipendente.” “…positivo finché uno zombie apperve all’improvviso da dietro la pianta…”---> “apparve”
Per quanto riguarda la punteggiatura, hai fatto un ottimo lavoro: le tue frasi sembrano a prima vista semplici e scorrevoli, ma in realtà i tuoi periodi sono lunghi e tu li gestisci molto bene con virgole, punti e incisi rendendo il testo scorrevole in egual modo. Come qui:
“Poi suo padre le chiese se le andasse di andare a raccogliere un po’ di legna, in modo da dare vita a un falò, «per evitare di morire congelati» - furono queste le sue parole – ma lei, non fidandosi dell’oscurità e degli animali che si nascondevano dietro di essa, lo pregò di andare da solo.”
Anche sullo stile ti faccio i miei complimenti, riesci a passare da frasi semplici e descrittive a frasi dal significato profondo che mi sorprendono sempre perché è come se ad un certo punto pensassi di fermarti un attimo nella narrazione e lasciare parlare i pensieri di Kara. Però se da una parte riesci a “colpire” con queste poche frasi sparse nel testo, d’altra parte, sono un po’ pochine e mi sarebbe piaciuto trovarne di più.
“Le capitava di sentire un brivido lungo la schiena nei momenti in cui tentava di immaginare i pianeti e i satelliti inviati nello spazio sospesi, in equilibrio, come se fossero legati a un filo manovrato da qualcuno superiore a loro e all’universo stesso."
Per quanto riguarda il lessico, sono un po’ delusa. Giochi sempre sulle stesse parole, le uniche parole un po’ più di “alto registro” che conosci tendi a ripeterle spesso, come se non ne conoscessi altre e dopo un po’ la lettura tende ad essere monotona. Prova a variare un po’ di più!
Titolo, trama, impaginazione [3.75/5]
Non sono una fissata con il titolo perfetto, che colpisce, ecc. So quanto sia difficile trovare un titolo adatto alla propria storia, e a me quello che hai scelto tu piace un sacco. Suggerisce molte cose: che la tua storia parla di pericoli, di morte, e introduci quindi il tema apocalittico e di lotta per la sopravvivenza. Non avrei potuto sceglierne uno più adatto. L’introduzione che hai fatto un po’ meno, ma non capirmi male: la frase d’effetto che hai scritto è perfetta e colpisce subito il lettore, ma la trama? Avrei gradito qualche riga in più di spiegazione, anche solo un breve pezzo tratto dal libro. Ho letto la tua introduzione e ho pensato: “Cosa? Tutto qui?” Per l’impaginazione, inizio col dire che mi piace il font e la grandezza che hai scelto, adoro da sempre la piccola citazione ad inizio capitolo e ancora di più le immagini, solo non quelle con scritto “the image requesting does not exist” hahah, ti consiglio di correggere. Devo però farti notare che ci sono dei problemi nel leggere il tuo testo su un telefono, a me infatti la pagina esce fin troppo grande e per leggere devo sempre spostare la pagina con il dito, cosa mai vista su EFP. Mi dispiace, ma questa è una cosa che non posso fare a meno di contare.
Originalità (e uso immagine): [6/10]
Parto dall’immagine. L’hai usata bene, la pistola è sempre presente nella storia, è l’arma a cui la protagonista è più affezionata, come fai notare particolarmente nell’ultima parte:
“Con le poche forze che rimanevano prese la pistola che aveva tenuto con sé da quando era entrata nel corpo statale della polizia, la sua unica vera amica sin dall’inizio dell’apocalisse, e se la puntò alle tempie.”
Ho notato anche che è l’unica arma che viene usata: Pablo, per esempio, la usa per uccidere uno zombie nel primo capitolo, Kara, insieme al suo gruppo, sente uno sparo nell’aria nel flashback ad inizio secondo capitolo. Infine, posso finalmente menzionare il suo ruolo fondamentale: la morte di Kara, che non poteva avvenire altro che dalla sua pistola. Come avrai capito, hai usato l’immagine molto bene, gli unici due appunti che ho da farti è che avrei preferito una descrizione dell’arma, anche solo molto vaga, e che fosse più presente anche nella prima parte invece sembri introdurla in maniera “incisiva” più nella seconda parte della storia che nella prima. Per quanto riguarda l’originalità non posso darti il massimo del punteggio perché la tua storia non ha niente di particolarmente originale, anzi ha una trama piuttosto conosciuta e molto usata: c’è un’apocalisse di zombie (tra l’altro, non hai nemmeno specificato il motivo: hai solo menzionato un esperimento uscito male, invece sarebbe stato molto carino se fossi andata più a fondo essendo questo il tema principale), le persone cercano di salvarsi tra cui la protagonista che alla fine viene infetta e si uccide per evitare di diventare come loro. Purtroppo devo dirlo, anche la sua morte non è molto originale, seppur mi sia piaciuto molto il modo in cui l’hai descritta. Sembra che tu abbia deciso di scrivere basandoti su uno stereotipo dei film americani, non ho trovato niente di particolarmente “eclatante” da farmi dire “Trovo questa storia speciale perché…”
Caratterizzazione dei personaggi [8/10]
Kara è la protagonista della storia, una ragazza forte che da un momento all’altro si è ritrovata a dover combattere per la vita, a dover affrontare cose più grandi di lei come la morte dei suoi genitori ma che, nonostante tutto, non si è mai arresa e ha continuato a lottare e soprattutto a non perdere la speranza. Seppur non sia un personaggio molto originale, l’ho apprezzato abbastanza in quanto protagonista della storia, anche se avrei gradito una sua descrizione più approfondita. Capisco che in molti non descrivano l’aspetto fisico dei loro personaggi per lasciare al lettore immaginarseli, ma per quanto riguarda il suo “animo”? Cosa le piace fare, con chi usciva quando non c’era l’apocalisse, quali sono i suoi pregi, i suoi difetti? La verità è che non ci dici assolutamente nulla su di lei se non che le muoiono i genitori e che è una brava persona che tiene ai suoi amici. Invece, a volte, per far “immedesimare” meglio il lettore nel protagonista, fornire questi piccoli particolari che non sembrano importanti, aiuta.
“Era una ragazza solita ad affezionarsi molto facilmente alla gente con cui si trovava a stretto contatto.”
Anche Pablo ha un certo ruolo di rilievo in questa storia, è proprio il bravo ragazzo di cui ha bisogno Kara in questo momento, nonostante l’apocalisse e tutte le disgrazie che accadono. Adoro il modo in cui lo descrivi, sembri avere un’idea molto precisa su com’è e infatti la tua descrizione su di lui è molto approfondita.
“Era come se lui fosse immune al completo sconvolgimento del mondo come lo conoscevano prima: sembrava a suo agio in quella guerra tra vivi e morti, come se le sue giornate, prima che si scatenasse l’inferno sulla Terra, fossero tali e quali a quelle che stavano vivendo in quel periodo.”
“Le piaceva, Pablo. Non perché era un bell’uomo, o perché fosse più intelligente di quanto non tendesse a dimostrare, bensì perché in lui riusciva a scorgere ancora quella scintilla di speranza che le serviva per poter andare avanti e sopravvivere alla situazione che si era andata a creare da un paio di mesi a quella parte.”
Passo al mio personaggio preferito in assoluto, il piccolo Mark che poveretto fa una brutta fine… All’inizio lo descrivi come un personaggio secondario, ma piano piano che si va avanti nella lettura viene fuori quanto in realtà sia davvero importante per Kara.
“C’era Mark, il ragazzino impaurito che aveva perso entrambi i genitori durante il primo periodo di quell’inferno terreno e che aveva preso sotto le proprie ali.”
“Si avvicinò al gruppo, pronta per salire sul pick-up e partire verso nuove avventure, quando un urlo proveniente dalla casa le gelò il sangue. Un urlo che pochi secondi dopo si spense. Mark non era riuscito a raggiungerli.”
Gradimento personale [4/5]
Eh già, come vedi il mio punteggio è molto positivo. Mi è davvero piaciuta questa storia, in particolare la seconda parte, mi hai tenuto col fiato in sospeso fino alla fine e mi è dispiaciuto davvero molto per quello che è successo a Mark. Anche il finale è stato bellissimo, sono un’amante dei finali negativi in cui muore qualcuno… meglio ancora se la protagonista! Ovviamente la storia mi è piaciuta anche perché parla di zombie, anche se avrei preferito li mettessi più in risalto e anche per il tuo stile che sicuramente non annoia. Sono contenta che mi hai proposto questa storia e sono stata contenta di valutarla, spero di esserti stata utile almeno un po’ e che prenderai questa valutazione un po’ come un modo per migliorarti, nonostante il punteggio. Ricorda che io non sono migliore di te, per cui se c’è qualche incomprensione o qualcosa su cui non sei d’accordo, possiamo discuterne tranquillamente.
TOTALE [39.75/53]
PRIMO POSTO Grammatica, lessico, stile [16/20]
“«Cioè…tu avevi messo la benzina, tu avevi costruito la torre e...fatto in modo che entrassero?». ---> «Cioè… tu avevi messo la benzina, tu avevi costruito la torre e… fatto in modo che entrassero?»”
Ricorda che dopo i tre puntini di sospensione segue sempre una pausa prima che il discorso riprenda. Inoltre, a volte dimentichi la virgola, tipo qui:
“Perennemente straniero in terra straniera Cinnamon era il re di quell'ammasso di rottami.” --->“Perennemente straniero in terra straniera, Cinnamon era il re di quell’ammasso di rottami.”
“A poco a poco ogni oggetto fu riposto con perizia ai lati della porta.” ---> “A poco a poco, ogni oggetto fu riposto con perizia ai lati della porta.”
“a testate presumibilmente, sì a testate.”---> “A testate presumibilmente…/;/, sì, a testate.”
Il tuo stile mi piace e mi intriga. È ricchissimo di descrizioni molto specifiche, come se cercassi di far immaginare al lettore la scena uguale e identica a come l’hai in mente tu, e posso assicurarti che ci riesci bene. Cerca solo di non esagerare, leggere tutte le azioni del protagonista separate solo dalla virgola o dal punto, dopo un po’ appesantiscono il testo rendendolo più un “susseguirsi di fatti” che una descrizione approfondita. Inoltre, alcuni tuoi paragoni sono veramente fantastici. Ce ne sono un sacco, ne riporto solo qualcuno di quelli che ho adorato di più:
“Questo li faceva impazzire dal dolore e provocava proprio quello che aveva visto: un fottutissimo pigiama party di adolescenti isteriche […] Ora quelle dannate adolescenti isteriche avevano lasciato il pigiama party e, dopo tanto tempo senza cibo, erano come giovani donne in post sbornia…”
“…se non il sangue dei cadaveri, distribuito regolarmente, come cioccolato semiliquido sul pane.”
Sul lessico non ti ho tolto niente perché lo trovo perfetto anzi, alcune delle parole che hai scritto sono molto particolari e alcune non le conoscevo neppure! Forse sono proprio questi termini così “variegati” a rendere bello e interessante il tuo testo.
Titolo, trama, impaginazione [2.75/5]
Il titolo va bene, attira l’attenzione perché è un nome particolare e viene da chiedersi “che cosa vorrà mai significare?”, anche se devo ammettere che non è molto originale: vista la tua storia, mi sarei aspettata più impegno da parte tua per la scelta del titolo. Anche la tua trama è un po’ cortina. Hai racchiuso tutto il tuo racconto in una frase corta e d’effetto che non è assolutamente male, ma per convincere il lettore a leggere la tua storia serve di più, magari avresti potuto mettere una parte tratta dalla storia. Anche per quanto riguarda l’impaginazione non posso darti il punteggio pieno. Seppur il font sia comprensibile e, almeno a mio parere, le piccole pause tra un paragrafo all’altro aiutano a non “annoiare l’occhio” durante la lettura, avrei gradito almeno un titolo scritto in maiuscolo.
Originalità e uso immagine [10/10] + PREMIO MIGLIOR UTILIZZO IMMAGINE PERSONAGGIO
La tua storia è decisamente originale, in quanto parli di un’apocalisse di “teste di Razzo” –trovo, a proposito, che il nome sia divertentissimo hahah- e quindi solo questa cosa mi è piaciuta molto. Basta con gli stereotipi degli zombie, dei vampiri… le invenzioni personali spesso sono le migliori. Non ho capito però bene come sono queste teste di razzo, le descrivi come delle teste gravitanti ma in realtà dici anche che sono delle persone che hanno questo dispositivo che le fa impazzire rendendole ragazzine isteriche, ma il tutto non è molto chiaro, un vero peccato.
“…erano delle persone a cui era stata innestato, proprio al centro del cranio, e ben visibile, un dispositivo elettronico pieno di lucine colorate. Questo li faceva impazzire dal dolore.”
“Quelle creature, come squali, gravitavano attorno alla bambina, ondeggiavano come automi, come sacchi di merda bagnata.”
L’immagine del protagonista è descritta benissimo, non penso che potesse essere descritta meglio di come hai fatto tu, non solo all’inizio del racconto nella parte introduttiva del personaggio ma anche proprio dal modo in cui fai comportare Cinnamon, assolutamente “adatto” al suo aspetto. L’immagine del bar non è descritta approfonditamente ma con le poche e semplici frasi che hai scritto si capisce bene che parli di essa, inoltre il suo ruolo è decisamente rilevante, visto che è il luogo in cui Cinnamon trova Paprika. L’ultima immagine, il “Fucile Multi-morte” trovo che sia un’idea proprio carina, anche quest’ultima immagine è ben usata nel corso della storia.
“I testa di razzo erano almeno una ventina. Cinnamon prese il suo “Fucile multi-morte” e aprì le danze. Una raffica di pallini di piombo colpì i beneamati amichetti alle tempie, perforando i dispositivi innestati nelle cervella.”
“La stanza era deserta. Forse una volta era stato un ritrovo affollato, […] il pavimento era una scacchiera d'un bianco ingiallito, d'un rosso sbiadito, sporca.”
Caratterizzazione dei personaggi [8/10]
Cinnamon è il protagonista indiscusso della storia, un ragazzo che ormai ne ha viste e combattute fin troppe in quello che ora è un mondo popolato solo da teste di razzo e uomini con le budella di fuori. È un ragazzo che ha smesso di credere ma che non ha smesso di lottare per il suo mondo, per la sopravvivenza. Ecco, questa è l’impressione che ho su di lui e che mi hai dato tu con il tuo testo, i lettori si fanno un’idea ben definita sulla sua personalità e questa è la prova che l’hai descritto molto bene. Anche per quanto riguarda la descrizione fisica, te l’avrò ripetuto cento volte e ormai sarai stufa di sentirlo, non potevi fare di meglio. Trovo che, però, nel tuo personaggio manchi una descrizione un po’ più “interna”… mi spiego meglio: non dici niente del suo passato, delle persone a cui teneva che magari hanno fatto una brutta fine, cosa adorava fare prima, se c’erano cose che gli mancano del suo passato… Ecco, questo tipo di cose sarebbero state davvero necessarie per avere un’idea più completa del personaggio.Vinegar lo adoro, è un personaggio sempre presente, è come “la spalla” del protagonista. Anche lui, come Cinnamon, lotta per la sopravvivenza e, forse sarà solo una mia impressione, ma mi sembra più maturo di qualsiasi altro gatto e mi piace pensare che sia per le cose che ha dovuto passare… (adoro i gatti, tra l’altro). Paprika, invece, è un personaggio che spunta dopo ma comunque di grande rilevanza, è una bambina capricciosa, molto forte ma che dentro nasconde un animo molto debole. Sembra inoltre che abbia paura di affezionarsi a qualcuno che potrebbe andarsene come tutti gli altri, come con Cinnamon che apparentemente le ha rovinato il suo piano di catturare un testa di razzo. Anche di lei sappiamo molto poco in realtà, e mi dispiace perché era un personaggio che avresti potuto sfruttare molto bene, io li definisco “i personaggi dal grande potenziale”.
In generale, la descrizione dei tuoi personaggi è molto precisa e attenta ai dettagli ma anche un po’ superficiale, non scavi mai nel fondo del loro passato e ciò non permette ai lettori di capire e immedesimarsi per bene nei personaggi. Non ti voglio abbassare di troppo il voto per via delle tue descrizioni molto vivide, mi sembrava quasi di vedere i personaggi davanti ai miei occhi.
Gradimento personale [3.5/5]
La tua storia non mi è dispiaciuta affatto, anzi, a dir la verità mi è piaciuta molto. L’invenzione dei testa di razzo mi ha proprio incuriosita, così come il personaggio di Cinnamon, anche se avrei gradito una sua descrizione più approfondita. Hai capito alla lettera ciò che volevo che scriveste… un panorama apocalittico, gente che muore, che si salva, che impazzisce… hai capito, insomma. Purtroppo ciò che ti ha penalizzato è stato il finale, mi ha proprio lasciato di stucco e volevo parlartene da molto… come mai hai deciso di terminare così la storia, quasi come se ci fosse un continuo che in realtà non c’è? Ci sono rimasta molto male inizialmente, poi rileggendo ho capito che probabilmente volevi raccontare solo l’avventura di Cinnamon e di questa bambina in questo mondo invaso dai testa di razzo, ma comunque resta il fatto che una conclusione così è davvero “amara”. Potevi almeno scrivere una frase d’effetto del tipo “non la conosceva ancora bene, ma sapeva già che quella bambina sarebbe diventata davvero importante per lui” così i lettori sarebbero rimasti con il pensiero di aver letto una storia carina e non con l’amaro in bocca. A parte questo, la storia mi è davvero piaciuta e tu hai del grande potenziale, spero di esserti stata utile con questa mia valutazione, il mio unico intento è quello di farti presente –a te, ma anche agli altri concorrenti- degli “errori” o delle “impressioni” che solo una persona esterna può vedere e non l’autore mentre scrive. Non mi reputo assolutamente migliore di te e capirei se qualcosa di ciò che ho detto non ti sembri giusto. Sappi comunque che hai fatto un bellissimo lavoro.
TOTALE [43,25/53]
[Modificato da Hermit_ 07/04/2017 16:08] |