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Flashiamo! II edizione

Ultimo Aggiornamento: 14/11/2017 20:06
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Giudice*****
10/04/2017 17:45
 
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Terza classificata: "Fino alla fine" di Mary Black



Grammatica: 10/10
Perfetta.


Stile: 9.5/10

Di solito il tuo stile mi prende in pieno, stavolta ci ho visto quel pizzico d'incisività in meno, ma è comunque riuscito a coinvolgermi. L'ho trovato riuscito nel modo in cui mette a nudo la voce narrante, nella sua semplicità affilata capace di arrivare dritto al cuore. Sul piano della forma è curato, con un'impaginazione elegante e un uso calibrato del corsivo. L'idea che Alice si stia raccontando al lettore dopo la morte intriga, è un ottimo modo d'introdurre l'arrivo di un declino imminente. I puntini di sospensione e l'uso del corsivo creano sin da subito il giusto distacco tra apparenze e verità, tra finta vita felice e segreta infelicità. Efficace è anche lo spostamento del testo da sinistra a destra, esprime quel senso di disordine dentro l'ordine - il senso di smarrimento di Alice - e preannuncia l'esplosione finale che proprio il disordine provoca sempre. Questo stile funge da specchio per un'introspezione che procede di pari passo con lo svolgimento degli eventi, quindi nel caos che esprime c'è anche armonia."Eri come un sogno ad occhi aperti. Mi facevi sentire preziosa, nel modo ch’avevi di sfilarmi i vestiti, di mordermi le spalle nude, d’affondare le dita tra i miei capelli chiari.": qui sei riuscita a trasmettere sia con incisività che con intensità l'amore di Alice, hai fornito un'immagine nitida dei due amanti che è sia forte e passionale (mordermi le spalle nude) che dolce, senza stomacare ("affondare le dita tra i miei capelli"). Una sola frase è bastata a chiarire i sentimenti di Alice: l'unicità di Sirius, il suo essere unico semplicemente per com'è con lei, per come la fa sentire - e l'hai fatto senza dover ricorrere a giri di parole poetiche o a termini evocativi. Spogliando Alice dei vestiti, togli anche i veli che separano la sua mente da quella del lettore, e lo fai con immediata trasparenza. Mi sono piaciuti molto anche i dialoghi, con quelle ripetizioni finali di "Sirius" e "Alice", perché implicano per entrambi l'impossibilità di vedere un'altra persona al proprio fianco. L'inciso finale mi ha dato i brividi, avendo letto all'inizio della storia "ricordo di aver vissuto" ho capito che Alice non ha avuto modo di finire il suo pensiero e che il titolo faceva riferimento proprio a questo, al pensiero costante rivolto a Sirius, anche prima d'impazzire.


Titolo: 3/5
L'ho letto davvero troppe volte, non spicca per originalità e lo trovo anche poco musicale: "fino" e "fine" si somigliano molto e l'allitterazione della "f" mi disturba.
Per il resto devo dire che costituisce uno di quei pochi casi in cui la sua genericità non ha una valenza negativa, i riferimenti al tempo, specie se con tono sentenzioso come questo, hanno una marcia in più in grado d'incuriosire, che in tal caso porta a chiedersi cosa implichi "la fine". Altra nota di merito riguarda la valenza che ha nel testo, in pratica esprime le parole che Alice non ha mai detto a Sirius, parole che forse avrebbe potuto dirgli se Bellatrix non l'avesse torturata fino alla follia.


IC e Caratterizzazione: 15/15
Questi personaggi riescono a raccontarsi anche implicitamente, è lo stile privo di veli che permette di ascoltarli appieno. Parto con Sirius. C'è una cosa di lui che mi è piaciuta da matti: qui non è solo il ragazzo irresistibile che riesce sempre ad avere quello che vuole, è anche insicuro. Per Alice Sirius urla quando dice "Vattene, se vuoi", ma effettivamente sussurra. Ho visto in questa immagine di lui qualcosa in più, un ragazzo che, forte del suo magnetismo, non ha tuttavia la certezza di essere l'unico per colei che ama. Sirius non sa se Alice potrà mai scegliere tra lui e Frank, non sa se conta davvero o costituisce semplicemente un'evasione da un matrimonio infelice. Mi è piaciuto vederlo timoroso di perdere la ragazza che ama, la fragilità lo rende più umano. Alice, d'altro canto, non fa nulla per togliere il dubbio a Sirius - e credo che lo faccia per paura di soffrire di più qualora lui decidesse di lasciarla. È questa frase a dircelo: "Una parte di me non ha mai accettato di non essere riuscita ad attrarre la tua attenzione finché non sono diventata un’Auror, un membro dell’Ordine, una donna coraggiosa – mentre io ti desideravo da sempre.": Alice si sente in difetto, ama Sirius da sempre, lui invece l'ha notata molto più in là. Alice si auto definisce "impacciata, timida, per nulla eroica" ai tempi di Hogwarts, ha aspettato il suo primo amore per anni, e lui si è fatto avanti quando lei era ormai già sposata, quando è rimasto colpito dalla Alice Auror, non dalla Alice donna. Alice non sente quindi di essere abbastanza per Sirius, è insicura esattamente quanto lui lo è con lei. Il matrimonio con Frank rappresenta un rifugio stabile che, per quanto infelice, è tutto ciò che Alice può gestire, a differenz di Sirius. Questi personaggi sono umani nelle loro incertezze, nelle cose non dette, nelle decisioni non prese, e la flash si basa interamente sul rimpianto di entrambi. A proposito di Sirius che va con una donna sposata: non sappiamo se Frank fosse un suo amico - già questo induce una persona non propriamente santa come Sirius a farsi meno scrupoli, inoltre non mi è mai sembrato che Sirius si facesse influenzare dal biasimo altrui. La Rowling dipinge Remus come il più riflessivo e assennato dei Malandrini, ma ci fa capire anche come Sirius e James abbiano sempre fatto di testa sua ogni volta che commettevano infrazioni o combinavano guai. Mentre per quanto riguarda Alice sappiamo solo che era una brava Auror, quindi sul suo essere fedele o adultera ci si può giocare su.
Dico questo perché non trovo nulla di OOC né nell'atteggiamento del Malandrino, né in quello di Alice.
"Guardavo Frank cucinare per me e l’unica cosa a cui riuscivo a pensare erano le tue labbra perfette, la linea della tua mascella.": questa è una delle mie frasi preferite: stare con una persona e volerne un'altra, sentirsi in colpa, ma non riuscire a reprimere i propri sentimenti è terribile; in queste parole Alice ha condensato tutto il suo amore per Sirius, tutto il suo tormento e senso di colpa - mi è sembrata spezzata come non mai, spezzata come i frammenti dei suoi stessi ricordi.
Mi sono piaciuti da matti e per questo ho odiato la loro fine.


Sviluppo della coppia: 10/10

Se dovessi definire l'amore trattato in questa flash con una sola parola, direi decadente."Era autunno, le foglie cadevano dagli alberi in vortici lenti – spirali d’oro e rosso oltre le tue spalle tese." e "Smaniavo dalla voglia di spegnermi tra le tue braccia" sono state le prime frasi a convincermi di questa idea. L'autunno è la stagione della vita che appassisce, di un inesorabile declino verso il gelo dell'inverno: è come se Alice avesse voluto preannunciarci il destino del suo amore con Sirius e, difatti, lo anticipa ancor prima dicendo che "tutto l'è crollato addosso". Amo questo tipo d'immagini, per quanto siano tristi mi risulta impossibile interrompere la lettura e smettere di sperare in un'improbabile svolta. Storie di questo tipo, se trattate con cura, mi coinvolgono in maniera particolare. Non posso non citare ancora:
- Tu m’osservavi con gli occhi freddi di sempre.
“Vattene, se vuoi.”
Sussurravi ed era come se urlassi. - questa frase si riallaccia all'ultima in maniera straziante; fa capire che Sirius non ha mai avuto la certezza di essere unico per Alice, me lo immagino a sussurrare quel "vattene" con la paura di vedere Alice andarsene per sempre. Perciò l'ultimo pensiero di lei, intrappolato nel tempo e stroncato dalla follia, è il più acuminato, espressione di un'assenza di pietà che mi ha bloccato il respiro. Reputo questo pezzo uno dei più strazianti e coinvolgenti nella sua brevità e semplicità.
"Non hai nemmeno dovuto chiedere. E io ti ho amato per questo.": io ho amato la frase, invece. Questa flash fa emergere i suoi personaggi attraverso frasi incisive, dense di sentimento. È una storia d'amore lasciato a metà, un amore mai cicatrizzato, costellato di rimpianti e distrutto principalmente dalle insicurezze di entrambi. Chissà se Sirius avrebbe voluto Alice fino alla fine, proprio come lei... Chissà se Alice sarebbe riuscita a prendere una decisione, a trovare il coraggio di affrontare il tradimento e i suoi stessi sentimenti per Sirius... Non ci è dato saperlo, tutto viene stroncato dall'intervento di Bellatrix, ed è proprio questo a portare il mio coinvolgimento emotivo alle stelle - la consapevolezza che una fine, in realtà, non ci sarà mai e poi mai. L'insicurezza si può vingere, ma la follia è irreversibile. L'idea di un Sirius accusato, latitante, impossibilitato a sapere se Alice lo reputi colpevole o innocente d'omicidio è massacrante.
Non riesco più a rileggere questa flash, mi sentirei soffocare - il che è positivo, "rendere veri i sentimenti espressi" più di così non si può.


Totale: 47.5/50






Chi torna da un viaggio non è mai la stessa persona che è partita
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Post: 2.167
Giudice*****
10/04/2017 17:49
 
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Seconda classificata: "La strada non presa" di JulyChan



Grammatica: 10/10
Perfetta, non c'è altro da dire.


Stile: 10/10
Lo stile di cui ti sei servita rappresenta lo stile che amo di più in assoluto: quello capace di trasmettere indipendentemente dalla lunghezza della storia. È semplice, chiaro, estremamente curato, condensa una serie d'immagini evocative ed emotive in poche righe. Ogni parola ha spessore, profondità, ha un suo perché e lascia trasparire quanto la sua scelta sia stata motivata. Non sono solo i pensieri e gli stati d'animo dei personaggi ad acquisire progressivamente colore, ma anche le loro personalità. Ti sei servita di quella capacità di sintesi che non spoglia i personaggi sul piano emotivo - sei riuscita a essere sia incisiva che coinvolgente, è un dono. Se dovessi dire quali frasi ho preferito per la sua forza ed eleganza, dovrei citare tutta la flash, giuro. L'impaginazione è mirata per delinare Sirius e Alice, è divisa in più parti in cui ogni volta mostri la loro essenza. Anche nei dialoghi emerge questa peculiarità, è sensazionale. Lo stile permette di capire quanto questi personaggi siano diversi e simili al contempo, è perfetto per rappresentare la tua personale interpretazione di loro. Gioca continuamente sui contrasti ("Sirius giurava eterno amore alla luce dell’alba, dimenticandosene prima del tramonto", "Alice [...] è un'anima candida votata alla quiete e al raziocinio") e sulle similitudini ("Ma ha le palme imbrattate di sangue e la bocca piena di terra, mentre fugge dai suoi fantasmi.", "Ma ha le palme corrose dal fiele e gli occhi pieni di smania, mentre il suo sguardo corre al di là del vetro."). Ho citato queste frasi, ma il gioco di contrasti e similitudini è presente ed evidente in altri punti. È interessante il modo in cui presenti i protagonisti: Alice sa già come sia Sirius, mentre lei per lui è l'ignoto. "È proprio quello a colpirlo" slegata dal resto del testo è una frase che si fossilizza nella mente, sintetizza alla perfezione l'idea degli opposti che si attraggono. Ma Sirius e Alice non sono solo opposti, anzi, sono simili - lo mostri poco alla volta, con frasi secche, dirette, tutte pregne di spessore e degne di essere ricordate. Sei stata equilibrata in questo: non ci sono frasi che brillano meno rispetto ad altre, che hanno meno importanza ed emotività. Inutile dire che l'armonia si riflette anche nella forma. Ho trovato il tuo stile scorrevole, privo di sbavature, piacevole come pochi, privo di cacofonie, di espressioni ridondanti o di passaggi confusi. Tutto filava in maniera limpida, elegante e fluida. Non so davvero con quali parole esprimermi, dire che mi è sembrato l'anima perfetta della flash è forse il modo migliore per farmi capire.


Titolo: 3.5/5
Non amo in generale i titoli che non sono farina del proprio sacco e devo dire che lo trovo anche poco intrigante. Sarà che a livello di suono e incisività non rispecchia i miei gusti, ma a primo impatto non mi ha detto granché, l'ho ritenuto piuttosto generico. Ti ho dato 2.5 per l'attinenza alla trama - è innegabile - e 1 perché nonostante tutto ha suscitato in me quel pizzico di curiosità implicita nel suo significato. "Qual è la strada non presa?", mi sono chiesta. È senz'altro quella di Sirius che non sceglie Alice, ma il campo di battaglia. Ci ho visto questo e ci ho visto tutte le scelte cje per paura sia Sirius che Alice si sono negati, ma credo che questo titolo implichi molto altro. Non è un titolo scelto con superficialità, racchiude anzi il senso dell'intera flash.



IC e Caratterizzazione: 15/15
Ho inserito entrambi i parametri perché di Alice si sa ben poco. Parto proprio con lei: lasciami dire che nel mio head-canon l'ho sempre vista come una persona mite, gentile e pacata, ma spesso ho letto storie in cui non si va oltre a tutto questo, in cui lei rimane abbastanza piatta. Non è il caso della tua Alice, in sole 500 parole sei riuscita ad approfondirla, a darle uno spessore tutto suo. Alice non è solo una personale razionale che preferisce stare dietro alle quinte. Spinta da una motivazione importante decide di salire sul palco, trovando il coraggio di farsi avanti quando capisce di provare qualcosa per Sirius. Non lo fa subito, dapprima tentenna, riflette, analizza - e l'oggetto di questa analisi è proprio Sirius. Ho avuto l'impressione che Alice abbia studiato Sirius da un punto di vista distaccato, come se lui fosse un antidoto insolito, un po' pericoloso e del tutto nuovo capitatole tra le manie. Alice ne coglie le sfumature, ne svela le maschere, lo spinge a mettersi in discussione, finché poi subentra la perdita del controllo scatenata dall'amore. Mi piace perché dal testo si percepisce che il suo passaggio da "tranquilla in disparte" a "coraggiosa che compie il salto" non avviene di punto in bianco, ma viene contestualizzato. È lo stesso Sirius a metterla in discussione, a farle capire che il loro ruolo non è poi così diverso, che entrambi hanno maschere e stanno scegliendo la strada più facile. Interessante il punto di svolta, il modo in cui Alice decide di agire e smettere di essere ipocrita, prendendo "la strada più impervia". In poche frasi sono riuscita a percepire tutto il suo timore quando si è fatta vanti con Sirius. Ho sentito la tensione, il bisogno disperato, la paura di essere rifiutata, l'angoscia dovuta alla consapevolezza che amare Sirius può essere pericoloso, difficile - che lei può non essere giusta per lui.
La tua Alice respira, è viva.
Lo stesso Sirius, secondo me, è diventato vivo attraverso di lei. La narrazione è impostata in modo da tenerci più vicino a lui, ma ogni frase che non lo riguarda strettamente ruota sempre e solo attorno a Alice. Questo contribuisce a dare spessore non solo a Alice, ma anche all'interesse di Sirius. Quello che ritroviamo qui è il vero Sirius, non ci sono dubbi: l'eterno giovane e spericolato, seguito sempre dai suoi fantasmi, contornato da quell'alone oscuro che non gli fa amare completamente se stesso e le sue origini. È vero, i Potter non sono ancora morti, ma credo che Sirius non sia mai stato del tutto allegro e spensierato. Nel suo modo di fare scanzonato e immaturo ho sempre letto il *bisogno* di star bene, di ridere, per schiacciare la tristezza e i brutti pensieri. Qui lo vediamo buttarsi a capofitto in missione, pronto a perdere persino se stesso; lo vediamo agire impulsivamente come un ragazzo incosciente, cercare il pericolo e l'adrenalina come un assetato, ma cercare anche uno scopo, una sorta d'espiazione delle colpe dei Black lottando per l'Ordine. L'ho ritrovato in tutto: dal modo in cui agisce al modo in cui si atteggia con Alice, è un fuoco impetuoso.
Ho amato la capacità di sintesi con cui hai presentato e al contempo contrapposto i protagonisti all'inizio della flash. In poche parole ci hai mostrato il Sirius volubile dei tempi di Hogwarts ("Sirius giurava eterno amore alla luce dell’alba, dimenticandosene prima del tramonto") e la Alice più avveduta ("è un'anima candida votata alla quiete e al raziocinio". Stesso discorso per la comparazione che hai creato in seguito fra Sirius ("Ma ha le palme imbrattate di sangue e la bocca piena di terra, mentre fugge dai suoi fantasmi.") e Alice ("Ma ha le palme corrose dal fiele e gli occhi pieni di smania, mentre il suo sguardo corre al di là del vetro.") per preannunciare un'altra verità: la somiglianza dei protagonisti, raccontata con efficacia e credibilità nonostante il poco spazio a disposizione.
Se potessi darei 16/15.


Sviluppo della coppia: 10/10
Hai scelto di rendere Alice oggetto dell'interesse di Sirius con un cliché, quello degli opposti in cui lui è un rubacuori insolente e lei un'anima mite e innocente. Sono del parere che alcuni cliché, se ben sfruttati, possano dare i loro frutti. Sarà che io ho sempre immaginato Sirius e Alice in questo modo, sarà che nella vita reale mi è capitato spesso di conoscere coppie così. Nonostante tutto non credo di essere di parte, sei tu che hai reso giustizia a queste caratterizzazioni.
Sirius e Alice hanno un motivo per essere come sono, hanno una storia dietro di loro, e scoprono di essere più simili di quanto pensassero in maniera disarmante. All'inizio è Sirius l'impulsivo, spericolato e codardo, ma tramite una manciata di dialoghi incisivi scopriamo che anche Alice lo segue a ruota: è codarda perché, combattendo dietro le quinte, ha scelto "la strada in discesa" - forse non si sentiva all'altezza di scendere in campo? - ed è impulsiva e coraggiosa come Sirius perché, nonostante le innumerevoli problematiche, si fa avanti con lui senza sapere cosa le riserva il futuro. I sentimenti profondi di Alice si percepiscono innegabilmente, specie quanso lei si pone di fronte a Sirius, li hanno toccato il culmine. Le descrizioni dei gesti, delle espressioni, degli sguardi - ogni dettaglio è stata una bomba emotiva che ha aggiunto spiegazioni, indizi, suspense. Ritrovarsi così partecipi e coinvolti dai sentimenti di Alice è stato destabilizzante, perché alla fine si percepisce che l'amore è one-sided. Non è stata la frase iniziale che parla di un Sirius volubile a mettermi in guardia, allora non ero ancora certa della piega che avrebbero preso gli eventi. È stata "Quanto più Sirius aderisce alla sua pelle senza lasciare spazio, tanto più Alice aderisce alla sua anima senza lasciare via di fuga." e le battute finali hanno stroncato ogni mia speranza. Sirius è rimasto l'eterno adolescente impulsivo, passionale e impetuoso che esaurisce il proprio interesse in un fuoco di paglia. Alice, "votata alla quiete e al raziocinio", Alice che "non è un libro aperto" deve aver faticato molto, una volta trovato il coraggio di amare e lasciarsi amare, a dimenticare Sirius. Forse non l'ha mai fatto.
Sirius era attratto da lei perché era apparentemente molto diversa da lui, perché lei essendo una "tabula rasa" corrispondeva a tutto fuorché alla parola noia. La mia prima impressione è stata che lui si fosse stancato di lei e che si sentisse in colpa per averla fatta innamorare. Però poi ho pensato a un'altra interpretazione, ho immaginato che Sirius in realtà stesse scappando dall'amore che aveva iniziato a provare. Rileggendo "Alice aderisce alla sua anima senza lasciare via di fuga", poi anche "Lo vede [...] rialzarsi e scrollarsi la polvere di dosso, la maschera dal volto." ho percepito la paura di Sirius di fronte a una persona capace di capirlo a fondo come non ha mai fatto nessuno, come non è mai riuscito a fare lui stesso. Chissà se questa paura è sfociata in amore. Chissà se Sirius è scappato per stanchezza, senso di colpa, paura di amare o di lasciarsi amare. Chissà se ha visto Alice come una distrazione dalla sua missione. Io credo che combattesse per espiare la colpa della sua famiglia e che, essendo sangue del loro sangue, si sentisse sbagliato e si vedesse come un elemento sacrificabile. Credo che non avesse paura di morire, ma che l'idea di lasciare Alice sola e di farla soffrire debba avergli reso più difficile combattere senza paura. Forse è anche per questo che lui ha preferito lasciarla. Ho esposto tutte queste riflessioni per dimostrarti che mi è piaciuto farle. Questa flash mi ha trasmesso moltissimo, mi ha trascinata con sé come la corrente di un fiume, lasciandomi spaesata, angosciata, senza fiato. Ho deciso di assegnarti il premio Pathos perché la tua storia è quella che mi ha trasmesso una caterva di sentimenti riga dopo riga, spesso condensate anche in una sola parola. La tua storia è la sintesi di ciò che cercavo in questo parametro.
I miei complimenti.


Totale: 48.5/50






Chi torna da un viaggio non è mai la stessa persona che è partita
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Post: 2.167
Giudice*****
10/04/2017 17:52
 
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Prima classificata: "Rosa di velluto" di Mitsuki91


Grammatica: 10/10
Perfetta.


Stile: 10/10
Questo stile è meraviglioso, ha un ritmo calzante, a tratti ipnotico. Inutile dire che dal punto di vista formale è perfetto, l'ho trovato denso di significato e allo stesso tempo limpido, capace di trasmettere in maniera graffiante azioni, pensieri, sentimenti. Leggere la flash è stato un vero piacere, perché lo stile era tutto all'infuori che piatto, privo di pathos o viceversa eccessivo. Hai compiuto scelte lessicali mirate, mai troppo ridondanti, e anche l'uso delle pause appare calibrato al meglio. Già la prima frase è un fiume in piena che trascina con sé. Di solito non amo l'uso delle parentesi, ma in questo caso mi è piaciuto da morire come le hai gestite: ponendo la frase in corsivo hai creato un contrasto curioso; da un lato le parentesi suggeriscono di dare meno importanza a quelle parole, dall'altro il corsivo le pone in rilievo. L'incipit quindi suggerisce l'idea che è ciò che passa inosservato, ciò che non viene detto, a importare davvero. Bisogna rimanere in guardia da tutto ciò che resta nascosto, ma farlo è una scelta del lettore, sta a lui decidere se dare più importanza alle piaghe sulle mani di Gabrielle nelle parentesi o ai suoi capricci messi in primo piano. Ritengo questo implicito messaggio in linea con la caratterizzazione della protagonista, è veramente un dettaglio pazzesco; inoltre conferisce alla lettura un andamento veloce, perfetto per esprimere quel senso d'ossessione che permea l'intero testo. Mi è piaciuto da morire il fatto che la narrazione comprenda archi di tempo differenti, la costruzione del testo "a frammenti" riflette a sua volta la distruzione di Gabrielle. "Harry l'aveva vista così" mi ha stretto il cuore, quella piccola e semplice parola posta in corsivo è in grado di urlare tutto ciò che Gabrielle tace: questa flash è ricca di dettagli, niente è lasciato al caso, ma al tempo stesso tutto scorre come se non fosse stato programmato dalla scrittrice, come se il racconto fosse costituito da un filo che si dipana spontenamente. Il lettore è compagno di Gabrielle mentre lei precipita un passo dopo l'altro, con naturalezza e in modo inevitabile, verso la propria fine. La scena di sesso è condensata in poche righe, riesce a essere sensuale e poetica allo stesso tempo,sia velata che esplicita; "canzone" fa pensare per associazione alle sirene, pone in rilievo l'amplesso e l'essere Veela della protagonista con la stessa efficacia, mostra l'evoluzione della Gabrielle bambina-bambola maledetta nella Gabrielle adulta- sirena femme fatale. Leggendo la flash sembra che tutto si fonda in manier armoniosa, è come guardare una rosa partendo dai petali esterni per poi concentrarsi sull'intreccio centrale: ogni parola, frase, gesto sprigiona profumi e sensazioni molteplici. Se dovessi definire questo stile con una parola sola, direi prisma, perché è delicato, seducente, graffiante, ipnotico, ha mille facce meravigliose. “Io amo Ginny, maledizione, voglio un futuro con lei!” sono le piaghe sbocciate sulle mani di lei, la pelle nera e carbonizzata attorno. // Gabrielle, la rosa di velluto che non si sfalda con il tocco rude del desiderio --> sono le frasi che ho preferito, la prima per la sua incisività, la seconda perché poi si ripete aggiungendo nuovi dettagli, imprimendosi nella mente come una formula solenne e portavoce di distruzione. In sintesi, se ne avessi il tempo mi soffermerei a complimentarmi su ogni singola virgola. Stile veramente stupendo, sposo della protagonista e figlio del pathos.


Titolo: 5/5
Enigmatico, evocativo, incisivo. Mi è piaciuto molto sin da subito, l'ho trovato musicale e suggestivo. La sensazione che mi ha dato a primo impatto non è diversa da quella che ho avuto dopo aver letto la flash e averne colto il senso. "Rosa di velluto" è sfaccettato, ricco di immagini, proprio come l'intrico dei petali di una rosa. Il bello è che l'alone di mistero non scompare del tutto, aleggia ancora sul lettore in maniera positiva, gli mostra come la chiave di lettura non sia una sola. Gabrielle è effimera come un fiore, muore giovane, su stessa, e lo fa per mano del proprio desiderio bruciante. Gabrielle è forte nel suo potere seduttivo e fragile nella sua autodistruzione. Il velluto mi ha fatto pensare alla bambola, al fascino artefatto, però Gabrielle è talmente vera nel suo dolore che l'idea dell'artefatto si scontra con la rosa, l'elemento vivo. Questo titolo è talmente perfetto per la flash che rileggendolo alla fine sembra quasi di sentire l'odore di un fiore carbonizzato. "Rosa di velluto" è portavoce di una bellezza decadente e di un dolore straziante. Se ne avverte tutta la forza, ma al contempo tutta la fragilità. Non mi capita spesso di apprezzare così tanto un titolo, complimenti!


Caratterizzazione e IC: 15/15
Gabrielle si racconta poco a poco, lascia solchi profondi nella mente. All'inizio ce la mostri per come la vedono gli altri - perfetta, splendente, in grado di mettere soggezione, poi ce la mostri nella sua solitudine, nel sentirsi incompresa, nel dolore che maschera per l'orgoglio ("Si sono fatti tutti ingannare dalla Veela, quindi non sono degni di lei"). Gabrielle vive in una condizione alienante, la sua è una bellezza maledetta, è la causa per la quale tutti la evitano. Essere Veela la rende letteralmente una mina vagante, una creatura da cui stare lontano. Si percepisce quanto si senta diversa, perciò risulta inevitabile credere all'intensità del suo primo amore. Sei stata in grado di dare credibilità a ogni suo gesto, di prendere un personaggio di cui non sappiamo praticamente nulla per costruire una personalità sfaccettata, complessa, per nulla banale. L'amore ossessivo per Harry nasce quando Gabrielle è ancora una bambina, ma per una bambina incompresa ed evitata, è possibile che col tempo l'amore s'intensifichi invece di sbiadire - non ho trovato forzature nella sua evoluzione. Harry è l'unico capace di vederla per quello che è realmente: non come creatura pericolosa e instabile, bensì come bambina bisognosa d'aiuto. Nel momento in cui Gabrielle seduce Harry sfruttando i propri poteri di Veela, diventa il mostro che non è mai stata, perde l'unica persona che l'aveva guardata con occhi diversi all'infuori della sua famiglia, l'unica persona dalla quale avrebbe voluto essere amata. Gabrielle compie la propria autodistruzione, negando per sempre a se stessa la possibilità di essere felice e, piuttosto che vivere come un mostro, preferisce morire. Ho trovato questa caratterizzazione piena, vera, estremamente convincente. Nulla da ridire nemmeno su Harry, che con poche frasi è capace d'imporre al lettore la sua totale innocenza.


Sviluppo della coppia: 10/10

Volevo una storia capace di coinvolgermi, di sorprendermi, di rendere veri i sentimenti espressi : questo è quello che ho scritto nel bando ed è quello che ho letto qui, complimenti vivissimi. Volevo leggere una storia su questa coppia da tanto tempo, in casi del genere divento più incontentabile ed esigente del solito, ma tu mi hai accontentata completamente. Nonostante manchi l'happy ending, amo le storie angst capaci di farmi entrare nella testa dei personaggi, di farmi percepire il loro tormento. La tua Gabrielle è estremamente vera nel suo dolore, non riesco a togliermi dalla testa l'immagine con cui ci lascia nel finale, continuo a vederla bruciare per opera del suo stesso sbaglio. L'idea che hai dato tu, inoltre, è quella di un amore così forte da non poter più resistere alla rinuncia, perciò il destino della protagonista risulta inevitabile, a un certo punto il lettore pensa: "Si sa che prima o poi si sarebbe dovuta andare in questo modo, non c'è un'altra possibilità, né esiste alcun perdono." Sei stata spietata quindi, ma in un modo capace di emozionare. La flash non è solo una storia di sesso e ossessione, i sentimenti di Gabrielle - per i motivi di cui ho parlato nella Caratterizzazione - sono riconducibili a quel tipo d'amore assoluto e destabilizzante a cui non ci si può sottrarre. L'immagine dell'inganno si scontra con quella dell'innocenza che Gabrielle cerca di dimostrare agli altri per tutta la vita: questa è una storia di solitudine, di una persona incompresa, vittima di sé stessa. Nel finale non ho solo avvertito la sua disperazione angosciosa, c'erano anche il rimpianto, il dolore - letteralmente bruciante - e il desiderio vano di un perdono impossibile. A proposito della morte di Gabrielle: io ne parlo come se ne fossi certa perché questa è l'interpretazione che mi piace di più, ma non è detto che la flash finisca così e questo aggiunge un tocco di mistero e di profondità all'intera vicenda. Un'altra chiave di lettura riguarda sicuramente il silenzio di Harry, credo che abbia lasciato Gabrielle con l'intenzione di non raccontare a nessuno l'accaduto per proteggerla, perché lui è buono, è quello che salva sempre gli altri, quello che si sacrifica. Se Gabrielle è effettivamente morta, chissà come ha reagito Harry... giuro che vorrei troppo leggere un seguito, ti sto pregando di scriverlo! Ho amato ogni singola riga di questa storia, è una delle flash più belle che abbia mai letto.


Totale: 50/50







Chi torna da un viaggio non è mai la stessa persona che è partita
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Post: 2.167
Giudice*****
10/04/2017 17:55
 
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Riepilogo classifica

1. "Rosa di velluto" di Mitsuki91: 50/50
2. "La strada non presa" di JulyChan: 48.5/50
3. "Fino alla fine" di Mary Black: 47.5/50
4. "L'astronauta" di Lalani: 44.7/50
5. "Hallelujah" di S.elric: 43.7/50
6. "L'eterno inverno" di TheHeartIsALonelyHunter: 43.5/50
7. "Tocchi di brace" di Nirvana_04: 40.2/50
8. "Quante volte" di Madame_Padfoot: 35.5/50
9. "Sei tutto ciò che desidero" di Eveine: 26.1/50
10. "Codice Black" di EyreRo: 25.8/50



Premi speciali
• "Universal", per la miglior coppia: "La strada non presa" di JulyChan.
Hai creato due personaggi che rappresentano per eccellenza il tipo di coppia che preferisco: quella formata da persone sia simili che diverse, piene di molti più punti in comune di quanto possano pensare, capaci di scontrarsi e incontrarsi con la stessa intensità.

• "Katatonia", per la storia più angst: "Rosa di velluto" di Mitsuki91.
È stata dura assegnare questo premio, ero indecisa fra "Fino alla fine" e la tua flash, ma alla fine ho deciso di assegnarlo a te. La tua Gabrielle si distrugge con le sue stesse mani, è espressione per eccellenza dell'amore maledetto, mai vissuto, impossibile.

• "Premio Pathos": "Fino alla fine" di Mary Black. Anche qui è stato molto difficile scegliere tra questa flash e "Rosa di velluto", ma alla fine ho assegnato il premio alla tua flash perché dopo aver finito le valutazioni di tutte le storie, la tua era l'unica che non riuscivo più a leggere, mi sono sentita davvero soffocare ripensando alle parole di Sirius e all'ultimo pensiero di Alice. I sentimenti espressi in questa storia mi sono sembrati talmente veri da contagiarmi.








Chi torna da un viaggio non è mai la stessa persona che è partita
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Giudice*****
10/04/2017 17:55
 
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A voi la parola!





Chi torna da un viaggio non è mai la stessa persona che è partita
10/04/2017 18:04
 
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Freya figurati! Anzi ti ringrazio per le belle parole, per le tirate di orecchie e per i consigli. Sicuramente cercherò di migliorarmi e alla prossima proverò a far meglio [SM=g27988]
Ps dimenticavo un grande complimenti alla vincitrice e concordo con Freya sul fatto che fosse una tra le più belle in assoluto
[Modificato da Madame_Padfoot 10/04/2017 18:07]
10/04/2017 18:27
 
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Pps sono un mostro lo so ma per me va benissimo se inserisci la tua opinione come recensione. Non c'è pobblema
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Giudice*****
10/04/2017 18:31
 
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Certo, te la lascio subito [SM=g27988]





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Giudice*****
10/04/2017 18:31
 
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Certo, te la lascio subito [SM=g27988]





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Giudice*****
10/04/2017 19:26
 
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Non sai quanto sono contenta di questo terzo posto! La storia non mi piaceva un granché, quindi non hai idea di quanto sia soddisfatta!! *______*
Ho trovato splendido il giudizio che mi hai lasciato, accurato e dettagliato, molto studiato. Quello che mi ha fatto davvero piacere è che sei stata attenta a ogni minimo dettaglio, hai ragionato sul testo e l'hai capito benissimo (anche senza le note, mi pare di aver capito!). Hai compreso i miei personaggi in tutte le loro sfumature, condividendo la caratterizzazione che ho scelto per loro e apprezzandola... Sono davvero felicissima!
Per il dettaglio sullo stile sono assolutamente d'accordo, è molto diverso dal mio solito, meno "pieno" e più pulito. L'ho scritta di getto, per disperazione, questa storia, perché volevo partecipare... E mi sono tenuta quel che è venuto, ma preferisco il mio stile solito, è più intrigante xD
Anche sul titolo hai ragionissima, ero disperata e ho scelto questo... Ero indecisa anche sul riprendere dal testo "Persino alla fine", ma mi sembrava meno poetico di questo xD
Che dire, sono davvero soddisfatta e ti ringrazio tanto anche per il Premio Pathos, sono contenta di essere riuscita a trasmettere al meglio anche con uno stile a me poco congeniale!
Complimenti a July e a Mit, sono onorata di condividere il podio con voi perché ho amato le vostre storie!
Freya, lascio a te la scelta per le recensioni premio e vorrei il giudizio come recensione!

Un bacio,
Mary
[Modificato da Mary Black 10/04/2017 19:27]

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10/04/2017 19:37
 
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Ciao ^^
Ti ringrazio per il giudizio stupendo **. Ora,vorrei dire prima di tutto che mi sento CAPITA. A prescindere dalla classifica, hai capito la mia storia e ne sono Strà felice. Ho gioito per il titolo (grazie di aver compreso che non era a sfondo religioso, ma un momento di sfogo di liberazione che avviene solo quando lui ha vicino lei)sono davvero contenta che lo abbia capito anche senza le note **. E, beh, l'IC 15 ** per poco non mi metto a piangere. Hai descritto perfettamente il Severus che avevo in mente... Non volevo farla amara, volevo far trasparire l'amore rimanendo nel personaggio. Lo stile e la coppia, ho capito quello che intendi e di certo sapevo che non brilla per originalità :). Ti adoro, risulti essere una delle migliori giudiciE qui sul forum per me. E ovviamente parteciperò alla terza ed se vorrai farne una. Un bacione e vorrei la valutazione come giudizio.
Alla prossima. :*
_ Freya Crescent _
[Non Registrato]
10/04/2017 21:35
 
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Vi ringrazio ragazze :D S.elric, non dire così di una giudicia sbadata, mi dovrete sempre sorvegliare perché ultimamente faccio castronerie assurde [SM=g28000] Domani vi posto le recensioni ;)
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Giudice
10/04/2017 21:59
 
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Re:
_ Freya Crescent _, 10/04/2017 17.32:






Quinta classificata: "L'eterno inverno" di TheHeartIsALonelyHunter


Grammatica: 7.8/10
Ci sono alcune cose da rivedere. A parte qualche errore di poco conto, ci sono due frasi piuttosto contorte.
• "Eppure, quanto poco era bastato per disciogliere i blocchi massicci:": "quanto poco" è un'espressione che si usa nelle esclamazioni, perciò o inserisci "!" (- 0.10) o scrivi semplicemente "era bastato poco".
• "Teddy era alunno e maestro in mezzo alle sue braccia, le mani dolcemente immerse tra i capelli cangianti (rossi) e i loro corpi incastrati insieme in unico ansito, un unico essere, un'unica vita[...].": "le mani immerse" sono quelle di Bill, giusto? Propendo per un sì, dubito infatti che sia Teddy a immergere le dita nei suoi stessi capelli con dolcezza e sono abbastanza sicura che "rossi" fra parentesi faccia riferimento a quel "nero" per indicare il cambio d'umore del Metamorfomagus. Se è quindi Bill a "immergere le mani", l'impostazione grammaticale non regge. Il periodo inizia con "Teddy era", ma il soggetto dopo cambia con "Bill", poi di nuovo con "corpi", passando pure dal singolare al plurale, senza che i suddetti siano retti da un verbo principale. Devi specificare il cambio di soggetto, la frase è da rivedere (- 1).
• "La sua estate era terminata una fredda sera d'inverno, stretto tra le braccia sottili, il capo (nero) poggiato sul suo petto": qui fai lo stesso errore, il soggetto iniziale è "estate", poi diventa una persona; il passaggio dal femminile al maschile avrebbe dovuto rendere l'errore piuttosto evidente e, quindi, evitabile; "stretto tra le braccia sottili" posto come inciso non sta in piedi, di chi sono quelle braccia?, ci vorrebbe un "sue" (- 1).
• "cumoli": "cumuli" (- 0.10)


Stile: 8/10

Lo stile è a mio avviso il punto debole della flash - l'unico, per esattezza. Al di là degli errori grammaticali è la sua forma a incidere negativamente: in alcuni punti le frasi sono poco scorrevoli e prolisse, in altri la lettura risulta poco fluida ("Vent'anni quell'inverno di gelo e di frustrazioni insoddisfatte s'era protratto") o appesantita. Diversamente mi avresti conquista al cento per cento, non nascondo infatti che questa è una delle flash che ho preferito.
Tutti questi aspetti negativi sono causati principalmente dalla lunghezza delle frasi.
"Bill Weasley attendeva la fine dell'inverno e l'inizio di quella tanto agognata estate da quando, più di vent'anni prima, s'era caricato dell'illusoria leggerezza di un matrimonio sbagliato, abbandonandosi stupidamente alla speranza che un giorno i mille vezzi che gli risultavano insopportabili in Fleur sarebbero divenuti cari al suo cuore." --> iniziare una storia con una frase così lunga si rivela raramente una scelta efficace; la prima sensazione che ho avuto leggendo è stata noia, alla noia si è poi sostituita la stanchezza quando ho realizzato che le frasi lunghe si ripresentavano più volte. La mia filosofia è "Cattura la preda velocemente e subito." Secondo me un lettore lo si cattura con un colpo secco, un incipit breve, efficace - se gli dai una piccola dose alla volta puoi spingerlo più facilmente a chiederne di più, quindi a continuare a leggere; se lo fai stancare subito è più probabile che arrivi a metà lettura già stremato. In sintesi bisogna fare in modo che il lettore familiarizzi col testo a piccoli passi. Magari questo punto di vista per te è sbagliato, ma te l'ho esposto perché mi sembrava il modo più chiaro per spiegare che effetto ha avuto su di me leggere una frase di quella lunghezza. Ho letto frasi molto più lunghe, prolisse e stancanti, ma già questa mi è sembrata penalizzante.
"Teddy era estasi, tormenta, brivido, lucida fantasia e folle realtà, tempesta estiva di brutale bellezza, imperfezione pura sotto le sue mani di rude pagano, perfezione assoluta nel breve spazio fra le loro labbra." --> qui l'aspetto evocativo, emotivo e artistico si perde per via dell'eccesso; dividere i concetti e impiegarli in più frasi, spezzando quell'elenco limitante di virgole, renderebbe le definizioni più memorabili, pregnanti e d'impatto.
Anche la scelta dei doppi punti non mi ha convinta del tutto. Se da un lato li trovo in linea con la fredda sentenza messa in atto per i tuoi protagonisti, dall'altro li reputo "anti-sentimento"; sono un repellente per la fluidità del testo e la spontaneità dell'introspezione. "Eppure, quanto poco era bastato per disciogliere i blocchi massicci:": questa frase suona male perché stroncata da due punti, appare troppo lenta e impostata, spegne il coinvolgimento, non si lascia leggere in quella maniera che trascina a fine storia con leggerezza e immediatezza.
Ciononostante ci sono anche molti aspetti positivi. Presenti i ricordi a spezzoni, come se i ricordi stessi di questa storia d'amore fossero mutato in un respiro singhiozzante e affaticato. L'impaginazione mi sembra in linea con la trama, ho apprezzato la scelta di separare i ricordi con l'inserimento di frasi più brev - le mie preferite, mi sono rimaste impresse perché le trovo evocative nella loro brevità. L'intera metafora su cui gioca la flash è di mio gusto, amo i riferimenti alle stagioni. "L'estate si sta avvicinando, l'inverno sta appassendo." è una frase d'effetto, carica di presagio ma anche emblematica, per questo invoglia a leggere; la trovo dotata di un'eleganza decadente, quasi oscura, essendo così breve dà infatti un'idea negativa, anziché suggerire eventi positivi e gioiosi. Questo stile è stato un maestro nel mostrare come il tempo abbia rubato la vita non solo alle stagioni, ma anche all'amore. Ti sei servita di una voce che ha plasmato l'estate e l'inverno sui tuoi personaggi, hai così reso ogni immagine delicata, elegante, evocativa - sfuggente come le stagioni stesse. Il modo in cui hai chiuso il cerchio è stato letale, hai ucciso ogni speranza e idea di cambiamento, scrivendo una sentenza irreversibile che mi ha proprio ricordato il gelo d'inverno - quel gelo rigido, immutabile.


Titolo: 5/5
Mi ha colpito subito, è gradevole da leggere e denso di significato. A livello musicale non è il massimo, la ripetizione di "erno" lo appesantisce, ma curiosamente è proprio quello il suo bello: il suono duro ha un che di sentenzioso che riflette la desolazione finale. L'idea di un eterno inverno è solenne e triste al contempo, fa pensare a una condizione emotiva di stallo, di morte e di solitudine, quindi funge anche da spia rivelatrice degli avvenimenti futuri. Credo che sia la sintesi perfetta della storia, nonché dei suoi personaggi, è il suo abito su misura.


IC e Caratterizzazione personaggi: 14/15
L'unico motivo per cui ti ho penalizzata riguarda la concezione che Bill ha di Fleur. Non trovo inverosimile il modo in cui il loro matrimonio è giunto a una condizione di stallo, ma il fatto che già in partenza Bill non amasse Fleur: dai libri emerge chiaramente il contrario, l'idea che Bill l'abbia sposata sperando che col tempo cambiasse una parte di sé stride col personaggio canon. Per il resto ho solo considerazioni positive da fare.
"La leggiadra perfezione con cui sua moglie affrontava ogni sua mansione era insostenibile", "L'imperfezione aveva un sapore delizioso.": con queste frasi sei stata capace di spiegare chiaramente cos'ha visto Bill in Teddy, cosa ha fatto sì che lui vedesse nel ragazzo più giovane una fuga dalla realtà, oltre che l'oggetto di nuovo amore. Fleur è troppo perfetta, troppo impostata, mentre Teddy è "estasi, tormenta, brivido, imperfezione" - e così diventa inevitabilmente "perfezione" per Bill - è l'opposto di quella moglie che il protagonista non ama. Teddy è novità, è una fonte di stimoli inaspettati, è la primavera sentimentale di Bill con l'irruenza e l'esplosività dell'estate. Se Teddy è simbolo di un amore nuovo che fiorisce, Bill è "corpo vecchio e fiacco" coi "nervi gelati" da un matrimonio sterile. Giochi interamente con le metafore delle stagioni per presentare il contrasto tra Fleur e Teddy, poi tra Teddy e Bill, ma in queste metafore ho intravisto un ulteriore messaggio: l'age gap tra i due amanti s'impone inequivocabilmente, fa sì che il lettore non scordi mai gli ostacoli impliciti in questa relazione clandestina. Le metafore di cui ti servi per costruire lo stile sono in linea con i personaggi, contribuiscono ad arricchirli, forniscono con chiarezza l'interpretazione che volevi dare di entrambi. Sia Bill che Teddy costituiscono uno specchio che può essere osservato da più angolazioni, ciascuna delle quali gli dà spessore.
Inserire "rossi" e "nero" tra incisi sarebbe stata una scelta stilistica più elegante, ma ciononostante ritengo l'uso delle parentesi più adatto se si osserva il dettaglio dal punto di vista della caratterizzazione. Le parentesi evitano di porlo in evidenza, lo rendono una presenza leggera, quasi superflua. Credo che il tuo intento fosse mostrare come Teddy sia passato dalla felicità alla tristezza, dal rosso della passione al nero di una storia d'amore destinata a non avere futuro - e credo che tu abbia evitato di sottolinearlo per creare un effetto sorpresa nel finale, oppure perché volevi offrire un punto di vista del tipo "è scontato che la felicità di Teddy dipenda da Bill, non ho bisogno di porlo in rilievo". Propendo più per la seconda ipotesi, ma in ogni caso sappi che questa caratterizzazione mi è piaciuta molto, non ho interpretato i personaggi come le classiche macchiette stereotipate, con l'alunno giovane e solare, e il maestro vecchio e spento. Da ogni riga traspare come Teddy, in realtà, sia simile al Bill giovane delineato dalla Rwoling. Bill è uno spirito avventuriero, un ragazzo amante del brivido e alla costante ricerca di esperienze travolgenti, tutte cose che Teddy gli restituisce amandolo e lasciandosi amare. "Teddy ammorbidiva la neve con le mani, levigava la superficie con le labbra e lentamente lasciava a ricordo di quei blocchi portentosi solo un'ampia pozzanghera", ma quando la storia d'amore con lui termina, il gelo di un matrimonio triste torna a pesare sulle spalle di Bill, s'"ispessisce", e "i cumuli" si riformano. Il perché Bill rimanga volutamente imprigionato nell'eterno inverno del matrimonio non viene spiegato, ma lo si può evincere: age gap in primis e scandalo famigliare che la verità provocherebbe. Lasciare un finale aperto e a libera interpretazione del lettore non intacca la credibilità della scelta di Bill, né la caratterizzazione di nessun altro personaggio.
Per il resto, chi siamo noi per dire come avrebbe reagito una Fleur ormai adulta di fronte alla scoperta di un tradimento? Del resto dalla flash traspare il fatto che anche lei non sia più innamorata di Bill. Chi siamo noi per dire che in futuro Bill non avrebbe intrecciato una relazione extra-coniugale? L'IC per me non è stravolto, Bill e Fleur vent'anni dopo (? ipotesi) sono diversi dai Bill e Fleur più giovani che abbiamo conosciuto. Non hai scritto che si sono dati alla pazza gioia torturando animali, non li hai snaturati, hai offerto un'interpretazione tra le migliaia possibili dei loro io futuri. E un conto sono gli stravolgimenti caratteriali, un altro gli amori: il carattere di ognuno non garantisce mai che X si comporterà "colà" perché "è fatto così", quando entra in gioco l'amore ogni atteggiamento o scelta è imprevedibile, anche le persone più insospettabili possono metterlo in atto. Peccato per la considerazione iniziale di Bill su Fleur, unica nota stonata, perché per il resto i tuoi personaggi mi sono sembrati estremamente realistici in poche righe.


Sviluppo della coppia: 9.7/10

Nonostante la tua flash sia prettamente descrittiva, sei riuscita a coinvolgermi tantissimo. Di solito l'assenza di un confronto diretto tra i protagonisti me li fa apparire più distanti, meno memorabili e coinvolgenti, perciò ti faccio tanti complimenti. Mi hai sorpresa dall'inizio alla fine, nonostante l'epilogo fosse prevedibile, con una serie di dettagli densi di significato (ad esempio "rossi" e "nero"), con quel continuo rimando alle stagioni, con la ripetizione di "Non può piovere per sempre", con la citazione finale di Lolita che stronca ogni possibilità di un lieto fine - se il finale era aperto, la citazione lo chiude drasticamente.
Mi sono sentita coinvolta e vicina a Bill, ho simpatizzato per lui nonostante avesse tradito Fleur perché l'idea di un relazione sentimentale noiosa e spenta mi terrorizza; ho provato dolore per la sua rinuncia, per la sua incapacità di uscire allo scoperto, ma anche per lo stesso Teddy, impossibilitato a poterlo vivere in fondo dopo avergli ridato la vita.
La ripetizione di "Non può piovere per sempre" la trovo azzeccata, mi sembra quasi di vedere Bill ripeterla a se stesso con fare ossessivo, con un timore sempre più accentuato di scoprire che in realtà si sbaglia, che l'estate non arriverà più. E la sua estate è Teddy, "caldo torrido allacciato al suo corpo". La frase finale "Ma può nevicare" è stata una pallottola nel petto, una brusca chiusura d'effetto che implica il ritorno, quasi obbligato, di Bill al suo inverno - Fleur e, per estensione, un matrimonio non più voluto. Ho percepito il matrimonio come un paesaggio sterile, oltre che come un ostacolo a una relazione clandestina, un luogo privo di stimoli. La frase finale mi ha trasmesso un senso di gelo e disfatta: ho come avuto l'impressione che Bill, nella febbrile aspettativa della disfatta dell'autunno, si sia realmente dimenticato dell'arrivo dell'inverno. Se ho interpretato il tutto correttamente, allora significa che Bill è stato travolto da Teddy al punto tale da cullarsi in una bugia fino a perdere i confini della realtà e arrivare a crederci. Il sentimento per Teddy è disperatamente intenso, così destabilizzante e annichilente che Bill ha bisogno di superare gli ostacoli per gradi - della serie "prima l'autunno, all'inverno ci penso dopo" - per riuscire a resistere all'assenza dell'amante. Quello che hai scritto tu secondo me rappresenta ciò che si chiama farsi travolgere totalmente da qualcuno.
Di fronte alla domanda "Perché non vivere la relazione alla luce del sole?" la tua storia potrebbe costituire una (non) risposta estremamente realistica. La vita non è mai così facile. Questa flash ci mostra una coppia inusuale, con un forte age-gap, che se uscisse allo scoperto susciterebbe scandalo tra diverse famiglie. La vita mostra tantissime coppie segnate da tradimenti, in cui lasciarsi sarebbe la scelta più giusta, ma quella che ai più si rivela difficile per una serie di situazioni. Quella che mostri con Bill, quindi, è una realtà - purtroppo comune, ma reale. Sostenere che il rapporto tra due persone debba sempre e solo durare "finché morte non ci separi" significa vivere nel mondo delle favole. Non siamo nella testa delle persone - e le persone prendono strade imprevedibili. Non tutti i matrimoni durano in eterno, è una realtà che prescinde dall'indole degli individui: l'amore può finire indipendentemente dall'integrità morale, dall'onestà e dalla forza di volontà. Non ci vedo nulla di strano o impossibile e, credimi, per quanto possa sembrare strano che una persona sposi qualcuno senza essere sicuro di amarla davvero, e per quanto io sia contro i tradimenti, so che tutto questo può avvenire. Ho esposto queste considerazioni per mostrarti quanto la flash sia stata capace di coinvolgermi. La clausola che avevo imposto era trasmettere, non rispettare i codici morali della società. Lasciami dire che mi capita ben poco di leggere flash prettamente descrittive in grado di lasciarmi a fine lettura una caterva di sensazioni. Mi sono sentita gelare, soffocare cumulo dopo cumulo sotto la neve di una vita sterile e spenta; ho sperato inutilmente in un epilogo alternativo, ho avuto voglia di conoscere meglio i protagonisti, sono rimasta perennemente col fiato sospeso, ho percepito innocenza, colpevolezza, nostalgia bruciante e rassegnazione amara. L'unica pecca risiede nello stile, certe frasi risultavano dispersive per la loro lunghezza e per l'eccesso di sostantivi in esse contenuti. Per il resto sei riuscita ad emozionarmi, a lasciarmi il segno.


Totale: 44.5/50





Primissima cosa da dire, piccolo convenevole idiota: nella classifica alla fine mi hai dato un punteggio diverso per cui slitto al sesto posto, ma ho rifatto i calcoli ed effettivamente arrivo al punteggio che ho qui, per cui sarei quinta ^^' E' una piccola nota, non mi cambia assolutamente nulla.
Detto questo... Ammetto che un po' mi è dispiaciuta questa posizione, buona, certo, ma non nego che speravo in qualcosina di più, visto che ero piuttosto affezionata all'idea (che come ho già detto ha anche un significato "personale" per me) e alla coppia. Ma d'altra parte la constatazione che tra me e il successivo posto ci sono solo 0,2 punti di differenza e che tu abbia dato un giudizio tanto esteso e tanto preciso mi danno comunque una grande soddisfazione. Fa sempre piacere leggere giudizi tanto ben fatti, e la cosa che davvero amo di questo giudizio è che è arrivato a cogliere degli aspetti della mia storia che io stessa non avevo colto XD Ma procediamo con ordine.
Per la grammatica mi mangerei davvero le mani, perché non posso fare a meno di pensare che con qualche punticino in più avrei avuto un posto più alto. Quelle cose che mi hai segnalato sinceramente le ho considerate un po' delle licenze poetiche, delle scelte stilistiche personali, ma d'altronde sono giudizi tuoi.
Riguardo allo stile, purtroppo è un problema mio: tendo a mettere sempre di più, ad aggiungere e aggiungere, come se non mi sembrasse mai abbastanza, tanto che le frasi più brevi mi sembravano quasi troppo scarne. Farò tesoro dei tuoi consigli, mi sembrano effettivamente molto chiari e veritieri, e visto e considerato che questo stile è stato più volte criticato temo di doverlo "scarnificare" un po' (tanto).
Per gli altri punteggi posso dire di essere molto, molto soddisfatta: voglio solo chiarire un paio di cose. Riguardo al titolo, posso capire che la ripetizione finale risulti un po' pesante ma sinceramente mi piaceva proprio per questo, trovo che abbia una sua particolare musicalità.
Per la discrepanza con l'iniziale personalità di Bill: io non ho mai detto che non amasse Fleur, diciamo che i suoi "difetti" sono stati per me uno spunto iniziale da cui partire per far notare come i due fossero sin dall'inizio incompatibili. Bill accetta questi suoi "difetti" forse per amore, forse perché ha bisogno di stabilità, ma via via che il loro matrimonio procede questi "difetti", queste discrepanze si fanno più forti, più evidenti, tanto da separarli e a far terminare il loro rapporto. Credo che sia una storia che possa essere interpretata in vario modo, questo potrebbe essere uno dei tanti. Ho deciso di non inserire note riguardanti i personaggi proprio perché volevo lasciare il lettore nell'incertezza, nella libertà di interpretare da sé attraverso gli elementi che la storia dà.
Sono davvero stupita dal fatto che tu abbia trovato aspetti della mia storia che neppure io avevo immaginato, e che ti sia concentrato tanto su degli aspetti che a me invece erano sfuggiti o erano sembrati trascurabili. Soprattutto quel tuo soffermarti sulle parentesi, e quell'aver notato l'opposizione tra il nero e il rosso: a dirla tutta l'uso delle parentesi è stato automatico, è una cosa per me abitudinaria, ma se proprio devo trovarci un significato credo che inizialmente volesse essere un dettaglio passato quasi in secondo piano, poi rimesso in primo piano dal nuovo insistere sul colore la seconda volta. Inoltre ti devo ringraziare davvero tanto per non aver trovato "snaturato" i miei personaggi o "immorali" le loro azioni, come invece hanno fatto alcune persone: non sappiamo nulla del futuro dei nostri personaggi e non sappiamo quali fattori il tempo possa portare a galla.
Ho trovato molto curioso, in tutta sincerità, il fatto che vari partecipanti (e anchee tu) abbiate trovato "aperto" il finale, quando per me era evidente che la storia era bella che conclusa con questo termine definitivo XD
Infine, ti ringrazio tantissimo per i complimenti che mi hai fatto e per tutto ciò che mi ha detto su questa storia, perché nonostante tutto sono stata felice di vedere tanto affetto per questa storia. Dire che sono contenta del risultato ottenuto da questo punto di vista è dire poco: ero effettivamente preoccupata dal fatto che questo rapporto così descritto risultasse poco efficace, ma sono contentissima invece di aver ottenuto un tale effetto, anche e soprattutto perché di solito quello che spero di ottenere con le mie storie è appunto il provocare emozioni nel lettore. Dunque i tuoi complimenti e anche vedere che tu abbia analizzato tanto a fondo la mia storia, che ti sia interessata tanto, mi ha resa molto felice nonostante la posizione. Farò tesoro per il futuro dei tuoi consigli e spero di poterti ritrovare presto in un altro contest. Infine mi farebbe molto piacere avere il tuo giudizio come commento [SM=g27985]
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Post: 1.044
10/04/2017 23:18
 
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Re:
Valutazione impeccabile, non c'è che dire! *_* E, ovviamente, sono contentissima per il secondo posto! E pensare che questa storia nemmeno mi convinceva... sto imparando piano piano ad apprezzarla, soprattutto dopo aver letto le recensioni e i pareri delle altre partecipanti. La tua recensione, ovviamente, è la ciliegina sulla torta. [SM=g27998]
Ho a dir poco adorato il modo in cui ti sei "immersa" nella storia e nella mente dei due personaggi, riuscendo a scandagliare rigo per rigo, espressione per espressione, gesto per gesto, e finendo per dare un'analisi praticamente perfetta della flash.
La mia paura più grande, con questa storia, era poi quella di scendere nel banale con la caratterizzazione dei personaggi, ma sono più che contenta di esser stata smentita.
Sul titolo non mi esprimo: visti i miei precedenti, mi è andata benissimo! XD
Rispondendo, poi, al tuo dubbio... Sirius scappa non per la prima motivazione che hai dato, bensì per la seconda:


Però poi ho pensato a un'altra interpretazione, ho immaginato che Sirius in realtà stesse scappando dall'amore che aveva iniziato a provare...



Pooooi volevo segnalarti un piccolo errore nell'ultima sezione: parli di premio "Pathos", ma a me è stato assegnato il premio "Universal" (per il quale non sai quanto ti sia grata [SM=g27998] ); il "Pathos" è di Mary.


Ancora grazie! Un giorno stamperò tutte le valutazioni bellissime ricevute da quando partecipo ai contest (inclusa questa qui, ovviamente xD) e ci faccio un album! hahahaha
Complimenti anche a Mitsuki e Mary! *_*

PS: OVVIAMENTE voglio la valutazione come recensione alla storia! [SM=g27988]
[Modificato da JulyChan 10/04/2017 23:18]

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11/04/2017 14:47
 
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Settima classificata: "Tocchi di brace" di Nirvana_04
Totale: 40.2/50



Prima di tutto grazie per l'impegno e la valutazione dettagliata.
Al mio solito, rompo un po'. Parto col dirti che c'è un errore nel calcolo finale: dovrebbe essere 39.9. Forse hai modificato qualche punteggio e hai scordato il totale, poca roba.
Rispondo prima ai tuoi dubbi in generale, cercando di mantenere un ordine di pensiero(ci provo):D
Sulla parte soggettiva e interpretativa scrollo le spalle e vado avanti: rispetto la tua opinione. Ci sta che non potevi seguire i miei giochi mentali, e con questa flash ho giocato parecchio. Non tutto è stato colto, ma - come sempre - preferisco lasciare al lettore l'interpretazione, facendo sentire il mio volere il meno possibile. In questo modo ho penalizzato questo stile "particolare" lasciando che venisse considerato artificioso e pretenzioso. Ci tengo solo a precisare che non era mia intenzione far dire "wow, ma dove ha imparato a scrivere?"; la mia è stata solo coerenza con l'idea iniziale. Soffocamento e calore! E l'ho rispecchiato anche nello stile, tutto qui.
"L'argentato angolino"! La scena si muove nella sala grande, e Severus è al tavolo di serpeverde (argentato) che spia il tavolo di grifondoro.
"Color fango" è stato troppoXD Mi viene da ridere perché, te l'ho detto, ho trovato divertente scrivere così per una volta. James ha gli occhi nocciola, ma per Severus quel colore è melma, fango per l'appunto. Per tutta la flash Sev storpia ciò che vede, interpretandolo a suo modo - influenzando la narrazione. Lily è il bocciolo delicato che lui ama e che "venera", puro e casto. Ma questo bocciolo si fa cremisi - colore acceso e malizioso - nel momento in cui sorride a James.
"Guatava" non lo considero arcaico, ma è linguaggio mirato. Significa: guardare con sospetto. Se avessi detto guardare non sarebbe stata la stessa cosa; e se avessi detto "guardare con sospetto" avrei usato una perifrasi inutilmente. La lingua italiana è varia e, se scoperta un po', dà piccoli aiuti per "caricare" con una parola un'intera immagine.
Lo stesso vale per "dinanzi", non è arcaico, ma qui capisco che probabilmente Sev pensi in maniera più... semplice. Sono io che penso in modo strano da un'intera vitaXD
Per il resto, reputo che sia un tuo parere e lo rispetto, ma ti confermo comunque che la ripetizione delle "s" era un rimando al sibilo del serpente, che strisciava verso Lily prima che lei lo allontanasse di nuovo con la sua voce.
Per il titolo, non so se te l'ho già detto nelle note (conoscendomi, anche noXD), il "tocco" è stato volutamente usato con un doppio significato: toccare inteso come sfiorare, entrare in contatto; e toccare inteso come i rintocchi del cuore, che aumentavano il ritmo a seconda dell'intensità delle "fiamme". Sono felice che tu l'abbia colto:D
L'IC: va bene, capisco il discorso sul linguaggio. E per quanto riguarda il gradimento personale... ci mancherebbe:D Grazie per aver giustificato così bene il voto.
Ok, detto tutto questo - ribadisco che a livello soggettivo e interpretativo non posso che rispettare e limitarmi a rispondere alle tue domande - vorrei soffermarmi sulla parte obiettiva: la grammatica.

- Meglio nudo alla luce del sole, che spoglio dinanzi al verde dei suoi occhi! Sputò, piegato dalla vergogna.

Ma quale discorso diretto? O.o
Questo è il suo pensiero, infatti non è stato chiuso tra le caporali ma è in corsivo. La frase che segue, invece, è slegata e indica che sputa, non ha un legame introspettivo, ma attivo (ok, non so se si è capito ciò che voglio dire). Severus sputa in reazione al dolore - sputa fisicamente. Quindi va in maiuscolo.
Diverso è il discorso diretto - esempio inappropriato per l'uso che ne faccio io nel testo.
"Preferisco morire" sputò tra i denti.
In questo caso, il verbo "sputare" sostituisce il verbo del dire e ha una funzione di "spiegare" in che modo pronuncia le parole all'interno del discorso diretto.

- La bestia balzava, la criniera scompigliata e gli occhi color fango che luccicavano d’oro; la bella fuggiva le sue attenzioni. Severus, rannicchiato nel suo argentato angolino, la mirò pennellare l’aria di vermiglio[...]

Questo è un uso riconosciuto grammaticalmente dalla lingua italiana, usato praticamente in tutti i libri di narrativa.
L'imperfetto viene usato per descrivere ciò che Severus vede e dà un senso di dilatazione delle azioni degli altri due - come a dire che lo fanno più volte, che si muovono a una velocità differente da lui - (si considera come un blocco-immagine che si allunga nel tempo) e poi la narrazione riprende col seguire il protagonista che vede Lily girarsi. Quindi, James continuava a balzare, lei continuava a ignorare... Sev vede Lily voltarsi. Spero di aver spiegato la differenza. Comunque puoi rivedere questa regola in qualsiasi enciclopedia, dalla treccani ai diversi blog sparsi in giro; persino nel sito della Crusca, se non vado errato, fanno distinzione tra i diversi usi dell'imperfetto.
L'uso degli asterischi è qualcosa che non ho mai visto all'interno di un testo per separare i "tempi verbali", ma si usano solo per indicare un "salto" temporale, un vuoto nella narrazione, che si va a distinguere dallo spazio lasciato vuoto che indica un cambio di Pov. Questa distinzione (asterischi e spazio vuoto) di solito viene usata in quei libri con la focalizzazione interna, come i libri di Silvana de Marì, mentre la Salani usa direttamente l'asterisco per i "salti" temporali nei libri della Rowling. In realtà quest'ultima funzione non è riconosciuta dalla crusca e, personalmente, a me non piace neanche a livello estetico, soprattutto se l'asterisco è uno solo (di solito si usano in numero di tre per le omissioni, e si può dire che un salto temporale è un'omissione).

- Lily si era voltata e stava sorridendo, due fossette di timido piacere sulle guance. Gli angoli della bocca di Severus si erano sollevati, per tramutarsi in roccia crepata quando l’artiglio del grifone era calato sulle spalle di lei, impudente.
Tra le ciglia s’affacciò una lacrima[...]


L'errore - me lo segno io, dove me la sbatto la testa? avrò controllato mille volte e sempre è scappato - e il verbo "stava sorridendo" che non può essere coordinato con il trapassato prossimo.
Credo che qui ci sia stato un altro fraintendimento. La descrizione del momento in cui Lily accetta le attenzioni di James sono antecedenti al momento in cui sulle ciglia di Sev si affaccia la lacrima. E' la stessa struttura temporale usata nel primo paragrafo: Lily si era indignata in un momento del passato, separato dal concetto espresso all'imperfetto. Mi sembra che tu abbia capito questo passaggio, eppure dopo mi dici che è un errore grammaticale, consigliandomi di andare a capo... ma, infatti, la frase è a capo. Per la questione degli spazi, ritorniamo sulla questione "impaginazione" che io non gradisco. E capisco che, invece, tu non gradisci questo mio metodo, ma non per questo puoi considerarmelo errore - obiettivamente - grammaticale. Le regole della grammatica non cambiano a seconda dello stile o dell'impaginazione. Io ho reso il distacco con l'andare a capo. A questo punto - non ci voglio pensare - spero che l'impaginazione non sia stata cambiata nell'email.

Bene, ho finito.
Non mi aspettavo molto di più riguardo al punteggio - la classifica è rimasta praticamente invariata - e avevo già la coscienza tranquilla. Mi dispiace solo aver avuto queste penalizzazioni a livello grammaticali, segnalazioni di errori che non ci sono.
Spero di aver spiegato tutto nel modo migliore.
A presto!
[Modificato da Nirvana_04 11/04/2017 15:11]

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11/04/2017 17:09
 
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@TheHeart e Nirvana: sì, ho fatto degli errori di calcolo .-. Ho il brutto vizio di farli a mente nonostante faccia schifo in matematica. Per fortuna la classifica rimane invariata, in ogni caso grazie per avermi avvisata.
@July: esatto, è il premio Universal, ribadisco che i tuoi Sirius e Alice mi sono sembrati tridimensionali, capaci di coinvolgermi con ogni singola parola e gesto! *.*
Scusatemi per gli errori, cercherò di stare più attenta la prossima volta, non sono mai stata distratta come in questo contest. Forse mi resta solo l'eutanasia .-.


Nirvana, rispondo al tuo messaggio. Nulla da ridire sull'obiettività della grammatica.


Meglio nudo alla luce del sole, che spoglio dinanzi al verde dei suoi occhi! Sputò, piegato dalla vergogna. 

Ma quale discorso diretto? O.o 
Questo è il suo pensiero, infatti non è stato chiuso tra le caporali ma è in corsivo. La frase che segue, invece, è slegata e indica che sputa, non ha un legame introspettivo, ma attivo



Sì, qui avevo inteso "sputò" come il verbo che descrive le parole di Severus, mi sono sbagliata io. Di solito i pensieri si separano dalle descrizioni proprio per evitare questo fondo d'ambiguità, ma hai ragione, stando così le cose non è un errore grammaticale.



- La bestia balzava, la criniera scompigliata e gli occhi color fango che luccicavano d’oro; la bella fuggiva le sue attenzioni. Severus, rannicchiato nel suo argentato angolino, la mirò pennellare l’aria di vermiglio[...] 

Questo è un uso riconosciuto grammaticalmente dalla lingua italiana, usato praticamente in tutti i libri di narrativa. 
L'imperfetto viene usato per descrivere ciò che Severus vede e dà un senso di dilatazione delle azioni degli altri due - come a dire che lo fanno più volte, che si muovono a una velocità differente da lui - (si considera come un blocco-immagine che si allunga nel tempo) e poi la narrazione riprende col seguire il protagonista che vede Lily girarsi. Quindi, James continuava a balzare, lei continuava a ignorare... Sev vede Lily voltarsi. Spero di aver spiegato la differenza.



Se stai descrivendo azioni che Severus vede ripetersi nel tempo (la bestia balzava, la bella fuggiva), anche il suo vedere si ripete, non può diventare improvvisamente "mirò", a rappresentazione di un singolo istante.



L'uso degli asterischi è qualcosa che non ho mai visto all'interno di un testo per separare i "tempi verbali", ma si usano solo per indicare un "salto" temporale, un vuoto nella narrazione



Infatti gli asterischi si usano per indicare i salti temporali. Potevi benissimo usare altri simboli o andare a capo inserendo degli spazi, il mio era un esempio. Mi quoto:

se avessi separato le frasi con "**", spazi o qualsiasi altro espediente non sarebbe stato un errore grammaticale. 



Poi:


- Lily si era voltata e stava sorridendo, due fossette di timido piacere sulle guance. Gli angoli della bocca di Severus si erano sollevati, per tramutarsi in roccia crepata quando l’artiglio del grifone era calato sulle spalle di lei, impudente. 
Tra le ciglia s’affacciò una lacrima.


Mi sembra che tu abbia capito questo passaggio, eppure dopo mi dici che è un errore grammaticale, consigliandomi di andare a capo... ma, infatti, la frase è a capo.




In verita hai riportato solo una parte di quello che ho detto. Mi quoto ancora:

Andare a capo con "Tra le ciglia s'affacciò" e inserire uno spazio sarebbe già sufficiente per segnalare il distacco di tempo tra il ricordo e il ritorno al presente di Severus.



Scrivere "Tizio giocava con la palla e pensò alle carte" è un errore. Non l'ho stabilito io, valutando la grammatica mi attengo alle regole. Mi spiace se credi di aver ricevuto penalizzazioni ingiustificate, ma gli errori di fatto ci sono. I salti temporali vanno indicati, andare semplicemente a capo non basta. L'impaginazione della tua flash su EFP, comunque, è uguale a quella che mi hai inviato.
Per quanto riguarda gli altri errori che ti ho segnalato invece sei d'accordo?


@July: grazie! Mi hai tolto una curiosità in più su Sirius ahahah! Ti lascerò la valutazione.


@TheHeart: grazie a te! In effetti non hai scritto che Bill aveva sposato Fleur senza amarla, ma solo che sperava in una diminuzione dei suoi vizi. Non so cosa mi abbia fuorviata, mi mangio le mani per non averci prestato la giusta attenzione .-. Ma veramente ho scorto interpretazioni in più? Ahahah è il colmo! Ah, come ti ho scritto nel giudizio, per me il finale della flash diventa definitivo con l'intervento della citazione che lo chiude drasticamente :D
Ti lascerò la valutazione.






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11/04/2017 18:37
 
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Se stai descrivendo azioni che Severus vede ripetersi nel tempo (la bestia balzava, la bella fuggiva), anche il suo vedere si ripete, non può diventare improvvisamente "mirò", a rappresentazione di un singolo istante.



Non ho spiegato bene, scusa. "Balzava" e "fuggiva" sono verbi che indicano - in questo caso specifico - continuità, ovvero i personaggi ripetono l'azione nel tempo. Severus vede continuamente lui cercare di attirare l'attenzione di lei e lei fuggire le sue attenzioni. Ma solo una volta mira ella voltare il capo e sorridere. Ecco la distinzione dei tempi verbali, ed è corretta (scusa se insisto, ma è semplicemente il solito passaggio di tempo.) Hai ragione quando dici che è scorretto: "Tizio giocava con la palla e pensò alle carte". La congiunzione unisce due parti della frase mettendole sullo stesso piano; quindi i verbi devono avere lo stesso tempo. Ma la mia frase non è simile a questa, ma è un rapporto tra due periodi distinti e separati da punto. Un esempio sarebbe dire: "Tizio mirò la donna che voltava le spalle: fuggiva le attenzioni di lui che balzava intorno a lei". Oppure, per mantenere la stessa punteggiatura: "La donna giocava con il bambino, mentre il padre preparava il pasto. Il postino suonò al campanello.etc..."
Non so se così è più chiaro:(
Ehm... certo che posso descrivere il fatto all'imperfetto e poi, in frase distinta e separata, concentrare il singolo istante O.O


se avessi separato le frasi con "**", spazi o qualsiasi altro espediente non sarebbe stato un errore grammaticale.



Non serve, in questo caso, separare i verbi, perché non c'è alcun salto temporale. Si tratta di un uso riconosciuto dell'imperfetto.
Tu cosa intendi per salto temporale? Forse indichiamo un concetto leggermente diverso. Io intendo quando c'è un vuoto nella trama voluto dall'autore, come quando ho saltato dal ricordo nella sala grande a quello in corridoio, a quello nel prato. Tra un momento e l'altro è passato del tempo, ma sempre nel passato.


In verita hai riportato solo una parte di quello che ho detto.



Per la questione spazio ho risposto dopo, non l'ho dimenticato [SM=g27995]


Per la questione degli spazi, ritorniamo sulla questione "impaginazione" che io non gradisco.



Intendo dire che ci sono testi dove un ricordo è inserito totalmente nel narrato al "presente narrativo" senza questione di spazi, ma non per questo la frase diventa grammaticalmente scorretta.
Andando a capo e iniziando un altro periodo è segnalare un salto. Seguendo la tua logica, è sbagliato anche il primo paragrafo del testo, che invece non mi hai segnalato. Ma la conseguenza è la stessa. Nel primo paragrafo ci sono l'imperfetto e il trapassato prossimo, che non possono concordarsi tra di loro; nell'ultimo c'è il trapassato prossimo con il passato remoto che vale la stessa regola. Solo che io ho tenuto i due tempi uniti proprio dal fatto che una si muove al passato rispetto al presente narrativo (indicato da imperfetto e passato remoto).
Figurati che ci sono autori che addirittura tengono i due tempi verbali nello stesso paragrafo, senza andare a capo! Ed è possibile, usano il punto fermo che indica un rapporto distante tra i due periodi, creando un rapporto prima-dopo:D


L'impaginazione della tua flash su EFP, comunque, è uguale a quella che mi hai inviato.


Sì, lo so, ho controllato. Mi era sembrato che quando dicessi che dovevo andare a capo intendessi che non lo avessi fatto nell'impaginazione, e poi ho visto che il pezzo lo hai riportato tutto su un rigo nella valutazione, quindi mi è venuto il dubbio.

Sul "voltando le spalle" hai ragione, e poi ti ho segnalato io un errore - lo so, sono idiotaXD

Grazie per questo confronto.
[Modificato da Nirvana_04 11/04/2017 18:39]

11/04/2017 19:51
 
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Re:
Ciriciao. Ne approfitto del computer acceso e del tempo libero per rispondere seriamente sul serio a Freya.
Comincio dicendo che l'ho apprezzata moltissimo perché (non me ne vogliano le altre) seppur severa non è stata "degradante". Ma ora ciancio alle bande ( o come era ) si va, lasciando da parte i traumi che una ggggiovine fanciulla studentessa di Pissicologia si porta dietro (da qui si evince che normale non sono).

_ Freya Crescent _, 10/04/2017 17.42:



Grammatica: 10/10
Perfetta.




Che dirti? Grazie!!! Cerco sempre di curare la grammatica (la storia mi ha aiutato in questo però data la sua semplicità) e quando sbaglio, essendo un'orrida grammar-nazi mi flagello da sola. (Ora sicuramente scriverò cose sbagliate)

_ Freya Crescent _, 10/04/2017 17.42:



Stile: 7.5/10
Questo stile è piacevole da leggere nella sua semplicità, fresco, immediato. Sul piano della forma è curato, l'unico appunto che ti faccio al riguardo concerne l'uso di "<< >>". So che magari, come è successo a me, scrivi da un dispositivo che non dispone delle virgolette corrette, però a questo punto ti converrebbe usare " " nei discorsi diretti perché appesantiscono meno il testo a livello visivo – ovviamente il mio è un consiglio! Tornando al discorso verso e proprio, il testo si legge con piacere, grazie alla chiarezza dei periodi e a un uso calibrato delle pause, l'ho trovato estremamente scorrevole. Il lessico è mirato, i periodi chiari, non ci sono sbavature dettate da costrutti intricati o da termini fuori luogo. Mi è piaciuto come hai gestito l'inizio della flash, con quel "Bella domanda" a capo e in corsivo, crea una spaccatura interessante, dà un pizzico di suspense e a mio parere ha quel tocco leggermente comico che si respira nelle commedie. Ti ho tolto mezzo punto perché non amo i testi coi discorsi diretti "in formato blocco", ritengo che spezzino troppo l'atmosfera e l'armonia interna del testo. Sulla concordanza tra stile e IC ne parlerò dopo.




Anche qui mille, mille grazie! Per me è già un buon punteggio questo e mi fa capire dove devo migliorare. Come ti ho detto su EFP cercherò di migliorarmi non solo dal punto di vista stilistico, ma anche quello "estetico" del testo. Anzi una domanda aperta a tutte: ma le "vere caporali" le trovo tra i simboli? Sono tipo <> ma piccoline? Fatemi sapere, così la prossima saprò quali mettere (anche se ho già accolto il consiglio di Freya e ho sistemato alcune storie con le virgolette alte).
Il riferimento a "Bella domanda" mi ha fatto molto piacere: non sono tipo da angst, quindi cerco sempre, anche nella serietà, di trovare uno spazio "buffonerie".
Sul "testo formato blocco" non posso dirti nulla visto che è un parere personale ma ho accettato il tuo parere. Anzi pensavo peggio, dato che a molte è sembrato un "elenco della spesa" ( a ragione, visto che avrei dovuto, come dici più avanti, spezzare in qualche modo)

_ Freya Crescent _, 10/04/2017 17.42:



Titolo: 3/5
Questo titolo mi ha diviso a metà, corrisponde al genere che apprezzo di meno, cioè a quelli troppo generici che non mi dicono niente. "Quante volte" però non mi annoia del tutto, risveglia un pizzico di curiosità in me che mi spinge a chiedermi di cosa si tratti, quale sia il fulcro della trama, a cosa si riferisca quel "quante". Un altro punto a tuo favore riguarda sicuramente la pertinenza con la trama, "quante volte" apre e chiude un cerchio, dando senso all'intera flash.




Diciamolo ( che mi suona stranamente come Ignazio La Russa )! Il titolo per me è stato un incubo perché per me lo è sempre, a qualunque storia. Come dare il nome ai pesci rossi o ai figli (proprio la stessa cosa...eh già!). Quindi avere un voto così (per me) alto è stato tipo "Figo! Ne ho quasi azzeccata una!".
In effetti il mio intento era proprio richiamare la flash, cercando di non essere ripetitiva.

_ Freya Crescent _, 10/04/2017 17.42:



IC: 9/15
Da qui arrivano i tasti dolenti. Sono la prima persona a dire che col tempo si cambia, si cresce, si peggiora o si fanno entrambe le cose. Sono la prima a dire che i personaggi non ci appartengono e non siamo nella loro testa... ma Harry così espansivo, così sciolto nel parlare d'amore, mi sembra davvero troppo, troppo inverosimile. Harry è una persona di poche parole che diventa impacciata quando si parla d'amore, non riesco proprio a figurarmelo in uno scenario simile, credo sia più un tipo fisico (no, giuro che non volevo essere maliziosa in questo caso), uno che dimostra di più coi fatti, coi semplici gesti. Il suo discorso è veramente molto lungo - non ti ho penalizzata nello stile solo perché questo è un discorso che riguarda l'IC. Per intenderci, se avessi usato un altro personaggio la spaccatura tra stile e caratterizzazione non si sarebbe notata così tanto e, magari, non avrebbe influito negativamente. Insomma, Harry parla quasi come un libro stampato, le sue parole appaiono impostate, ogni pausa è al punto giusto come se stesse leggendo: frasi più brevi e incisive avrebbero reso la dichiarazione più realistica e spontanea. Un Harry Potter così loquace e sciolto con le parole risulta poco convincente. Su Ginny invece non ho nulla da ridire, prende pian piano forma attraverso le descrizioni di Harry stesso, apparendo attenta, decisa, forte - proprio come l'abbiamo conosciuta.





Ohi-ohi! E qui già sapevo che sarebbe andata così così. Parto dal dire, come ho detto anche su EFP, che ho basato Harry su come io ho percepito i suoi pensieri leggendo l'ultimo libro e, soprattutto, riversandoci del mio. Credo di aver sbagliato in questo: Harry è masculo e io sugnu fimmina. Comprendo benissimo questa osservazione (mi piace "osservazione", meglio di critica) che mi è stata fatta notare da molte di voi ed è ben accetta.
Per quanto riguarda Ginny hai centrato il punto (il che è assurdo... caspita Ginny è femmina, anzi fimmina, e avevo una para enorme a "far parlare" lei): Ginny si sviluppa attraverso le parole di Harry, perchè non mi basta dire "Oh amoruccio puccio, che belle parolucci uccie hai detto!" (anzi non mi piace).


_ Freya Crescent _, 10/04/2017 17.42:



Sviluppo della coppia: 6/10
Nonostante la flash sia praticamente un monologo, sei riuscita a creare coinvolgimento emotivo. Dico nonostante perché di solito non è facile creare Pathos servendosi solo delle parole, ma in questo caso l'introspezione traspare dai dialoghi. Ginny prende forma attraverso le parole di Harry ed è chiaro che lui la ami perché ne capisce le espressioni, i gesti e i modi di fare. Apprezzo il fatto che tu non ti sia diretta verso immagini poetiche del tipo "I tuoi occhi sono più belli delle stelle", "La tua voce è musica che mi spinge a volare alto nel cielo" - ogni frase esprime concetti concreti, un punto decisamente a tuo favore.
Mi hai sufficientemente soddisfatta e forse saresti riuscita a conquistarmi, se non fosse che per gusto personale prediligo letture meno "rose e fiori" e che Harry non mi ha convinta. Mi spiego meglio: la prima motivazione riguardante il gusto personale ti ha fatto perdere 2 punti. Non sono un'assassina degli amori felici e degli happy-ending, ma proprio non riesco ad apprezzare storie troppo dolci, atmosfere così splendenti, intoccabili. Preferisco leggere di amori felici DOPO il superamento di un ostacolo, non sin da subito. Sarebbe bastata una piccola sbavatura, un pizzico d'amarezza in più per farmi sembrare la storia più intrigante - certo, ci sono riferimenti agli incubi, ma sono così velati che non riescono a imporsi su quest'atmosfera così luminosa. La seconda ragione per cui ho abbassato il punteggio riguarda la caratterizzazione di Harry. Se il protagonista stesso agisce e parla in maniera per me inverosimile, la sua storia e i suoi sentimenti non mi coinvolgono pienamente, li percepisco distanti. Un'altra considerazione che voglio farti riguarda l'impostazione del testo. Se avessi accorciato il monologo e inserito qualche descrizione a mo' d'intermezzo la scena sarebbe parsa meno inverosimile, almeno secondo la mia opinione.
In sintesi, i problemi principali sono dati dall'OOC e dal discorso diretto in formato blocco unico.





Di tutta questa storia ho capito alcune cose: 1) non faccio così schifo; 2) basta monologhi! Seriamente, comprendo benissimo quello che hai detto e anzi l'ho assimilato come una spugna, per migliorarmi e non fare lo stesso errore in futuro. Per quanto riguarda la caratterizzazione di Harry, sì... anche in questo caso dovrò cercare di stare attenta in futuro.

Per concludere sono molto contenta del risultato perché, dopotutto, 35,5/50... oh è più della metà! Sto festeggiando davvero! Sono contenta dei voti e dei bellissimi consigli che tutte mi avete dato.
Detto ciuò, ti mando un bacione enorme e a presto!

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12/04/2017 16:20
 
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Nirvana... ho capito che Severus guarda Lily voltarsi una volta sola, ma non è che se cambi le parole per spiegarti io cambio il mio giudizio. Sono aperta al confronto e, come vedi, quando riconosco di aver sbagliato lo dico. Se stavolta non ti do ragione, non significa che sono testarda come un mulo e vedo solo quello che voglio vedere senza riflettere, significa che ho riflettuto e non ho cambiato idea.
Sulla solita frase: da un punto di vista grammaticale serve un elemento in grado di segnalare la diversità dei piani temporali. " - La bestia balzava, la criniera scompigliata e gli occhi color fango che luccicavano d’oro; la bella fuggiva le sue attenzioni. Severus, rannicchiato nel suo argentato angolino, la mirò pennellare l’aria di vermiglio[...]". Non so più come dirlo,  con "Severus la mirò" c'è uno spostamento temporale improvviso, non andando nemmeno a capo implichi che "balzava" "fuggiva" e "mirò" sono invece azioni collocate nello stesso piano. Se avessi scritto "d'un tratto, a un certo punto et simili/Severus la mirò", sarebbe stato corretto.





Tu:

- Lily si era voltata e stava sorridendo, due fossette di timido piacere sulle guance. Gli angoli della bocca di Severus si erano sollevati, per tramutarsi in roccia crepata quando l’artiglio del grifone era calato sulle spalle di lei, impudente.
Tra le ciglia s’affacciò una lacrima.


Mi sembra che tu abbia capito questo passaggio, eppure dopo mi dici che è un errore grammaticale, consigliandomi di andare a capo... ma, infatti, la frase è a capo.





Io
In verita hai riportato solo una parte di quello che ho detto. Mi quoto ancora:
Andare a capo con "Tra le ciglia s'affacciò" e inserire uno spazio sarebbe già sufficiente per segnalare il distacco di tempo tra il ricordo e il ritorno al presente di Severus.






È qui che non l'hai menzionata la questione degli spazi. Non menzionandola hai raggirato la mia frase, così sembra che io ti abbia detto: "Dovevi andare a capo e basta". Un conto è cercare il confronto, un altro è arrampicarsi sugli specchi raggirando i concetti.




Intendo dire che ci sono testi dove un ricordo è inserito totalmente nel narrato al "presente narrativo" senza questione di spazi, ma non per questo la frase diventa grammaticalmente scorretta. 



Scommetto che se mi fai degli esempi sono tutti corretti. E sai perché? Perché ci sono casi in cui si può, altri in cui non si può, come il tuo. Se ti va di farmi questi esempi ci togliamo il dente, la scelta è tua.



Andando a capo e iniziando un altro periodo è segnalare un salto. Seguendo la tua logica, è sbagliato anche il primo paragrafo del testo, che invece non mi hai segnalato.

 

Per forza che non te l'ho segnalato: lì il cambio di tempo verbale è giustificato:


Primo paragrafo della tua storia


Nel momento in cui introduci il discorso diretto, si capisce che Lily ha detto quelle parole in un momento precedente del passato e che Severus le sta ricordando. Fine.


Ora, per favore, sei in grado di evitare faccine come o.O e O.O? Sarebbe bello rispondere a una persona che dall'altra parte dello schermo non si esprime come se si stesse rivolgendo a una bimbetta cretina. E non venirmi a dire che sono faccine innocenti, mi dispiace dirtelo, ma con me non attacca.



@Madame: le vere caporali basse sono queste «», se non ricordo male esistono combinazioni diverse di tasti con cui digitarle in base alla tastiera.
E sì, credo che il monologo di Harry sarebbe stato più adatto per una donna, ma è anche vero che esistono uomini poeti... magari quelle parole dette da un uomo d'altri tempi non sarebbero suonate tanto inverosimili :D
Non mi parlare di nomi da dare ai bambini ahahah è un delirio scegliere .-. Grazie ancora!





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12/04/2017 16:32
 
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CLASSIFICA PARTECIPANTI

Primo classificato: Mitsuki91 e JulyChan
Secondo classificato: Lalani
Terzo classificato: Mary Black
Premio Pathos: JulyChan


CLASSIFICA FREYA
Primo classificato: Mitsuki91
Secondo classificato: JulyChan
Terzo classificato: Mary Black
Premio Universal: JulyChan
Premio Katatonia: Mitsuki91
Premio Pathos: Mary Black

Recensioni totali
JulyChan: 5
Mitsuki91: 5
Mary Black:3
Lalani: 1


Controllate che i miei calcoli siano giusti [SM=g28000] Potete lasciarmi i link delle storie da recensire. Non lascerò premi e valutazioni a partecipanti scomparsi.
P.s prima mi metterò avanti con le recensioni della prima edizione [SM=g27990]

[Modificato da _ Freya Crescent _ 12/04/2017 16:33]





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12/04/2017 16:55
 
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Freya, sì, il numero delle mie recensioni è giusto. Se non è un problema, però, lascio a te la scelta xD Ormai ho perso il conto di tutte le mie storie che hai già letto e recensito. Poi, nel frattempo che lasci quelle della prima edizione, magari pubblico anche qualcosa di nuovo, così avrai più scelta. :) Come al solito, ti chiedo solo di attenerti alle storie pubblicate nel 2016 e nel 2017. Fammi sapere se va bene.







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12/04/2017 16:59
 
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Anche il numero delle mie recensioni è giusto! Scegli pure quello che preferisci!

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12/04/2017 18:50
 
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Io... Io... Non so neanche che dire! D:
Al di là della votazione (che, giuro, non ci credo, punteggio pieno!) e del posto in classifica, ciò che ho amato di questa valutazione è la cura che ci hai messo in ogni singola sfaccettatura. Come ti hanno detto altre, hai colto cose a cui neppure io avevo pensato! Mi viene in mente di primo acchito la cosa della parentesi e del corsivo: non so, io scrivo molto "di getto" quindi in modo naturale, e anche quando rifinisco la maggior parte delle scelte stilistiche di questo tipo sono già impostate... Non ci ho mai riflettuto "a mente fredda", ma tu sei riuscita a cogliere benissimo ciò che intendevo e, anzi, l'hai esplicitato anche per me! Mi sembra tanto di aver trovato la risposta che cercavo alle superior quando facevamo analisi del testo: "Ma tutti 'sti autori sono geni oppure l'analisi nasce a posteriori e magari neanche loro si son resi conto di certe cose mentre scrivevano?" (Lungi da me paragonarmi a un autore famoso comunque, ma almeno ho la prova empirica che no, magari certe cose non erano state affatto pensate xD).
Voglio solo sottolineare la cosa del titolo perché, come ho detto ovunque e a chiunque, è la prima volta che nasce prima il titolo della flash e che ne sono pienamente soddisfatta, quindi ora ne sono orgogliosa il doppio <3
Ti ringrazio davvero per il lavoro magnifico e se non ti scoccia ti chiedo la valutazione come recensione :3

A questo proposito: non mi sono scordata di lasciare le mie recensioni a voi altre, semplicemente ho problemi con il pc e preferisco aspettare di risolverli piuttosto che combinare un casino dal cellulare ^^" scusate l'attesa ^^"

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12/04/2017 20:05
 
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Re:
_ Freya Crescent _, 12/04/2017 16.20:

Nirvana... ho capito che Severus guarda Lily voltarsi una volta sola, ma non è che se cambi le parole per spiegarti io cambio il mio giudizio. Sono aperta al confronto e, come vedi, quando riconosco di aver sbagliato lo dico. Se stavolta non ti do ragione, non significa che sono testarda come un mulo e vedo solo quello che voglio vedere senza riflettere, significa che ho riflettuto e non ho cambiato idea.
Sulla solita frase: da un punto di vista grammaticale serve un elemento in grado di segnalare la diversità dei piani temporali. " - La bestia balzava, la criniera scompigliata e gli occhi color fango che luccicavano d’oro; la bella fuggiva le sue attenzioni. Severus, rannicchiato nel suo argentato angolino, la mirò pennellare l’aria di vermiglio[...]". Non so più come dirlo,  con "Severus la mirò" c'è uno spostamento temporale improvviso, non andando nemmeno a capo implichi che "balzava" "fuggiva" e "mirò" sono invece azioni collocate nello stesso piano. Se avessi scritto "d'un tratto, a un certo punto et simili/Severus la mirò", sarebbe stato corretto.





Tu:

- Lily si era voltata e stava sorridendo, due fossette di timido piacere sulle guance. Gli angoli della bocca di Severus si erano sollevati, per tramutarsi in roccia crepata quando l’artiglio del grifone era calato sulle spalle di lei, impudente.
Tra le ciglia s’affacciò una lacrima.


Mi sembra che tu abbia capito questo passaggio, eppure dopo mi dici che è un errore grammaticale, consigliandomi di andare a capo... ma, infatti, la frase è a capo.





Io
In verita hai riportato solo una parte di quello che ho detto. Mi quoto ancora:
Andare a capo con "Tra le ciglia s'affacciò" e inserire uno spazio sarebbe già sufficiente per segnalare il distacco di tempo tra il ricordo e il ritorno al presente di Severus.






È qui che non l'hai menzionata la questione degli spazi. Non menzionandola hai raggirato la mia frase, così sembra che io ti abbia detto: "Dovevi andare a capo e basta". Un conto è cercare il confronto, un altro è arrampicarsi sugli specchi raggirando i concetti.




Intendo dire che ci sono testi dove un ricordo è inserito totalmente nel narrato al "presente narrativo" senza questione di spazi, ma non per questo la frase diventa grammaticalmente scorretta. 



Scommetto che se mi fai degli esempi sono tutti corretti. E sai perché? Perché ci sono casi in cui si può, altri in cui non si può, come il tuo. Se ti va di farmi questi esempi ci togliamo il dente, la scelta è tua.



Andando a capo e iniziando un altro periodo è segnalare un salto. Seguendo la tua logica, è sbagliato anche il primo paragrafo del testo, che invece non mi hai segnalato.

 

Per forza che non te l'ho segnalato: lì il cambio di tempo verbale è giustificato:


Primo paragrafo della tua storia


Nel momento in cui introduci il discorso diretto, si capisce che Lily ha detto quelle parole in un momento precedente del passato e che Severus le sta ricordando. Fine.


Ora, per favore, sei in grado di evitare faccine come o.O e O.O? Sarebbe bello rispondere a una persona che dall'altra parte dello schermo non si esprime come se si stesse rivolgendo a una bimbetta cretina. E non venirmi a dire che sono faccine innocenti, mi dispiace dirtelo, ma con me non attacca.






Qualsiasi sito dove spiegano l'uso dell'imperfetto o libro in cui si narra una scena può farti vedere che quello che ho fatto è grammaticalmente corretto.


Mi sembra che tu abbia capito questo passaggio, eppure dopo mi dici che è un errore grammaticale, consigliandomi di andare a capo... ma, infatti, la frase è a capo. Per la questione degli spazi, ritorniamo sulla questione "impaginazione" che io non gradisco.



Non mi sembra di aver messo chilometri di testo tra le due frasi quando ti ho risposto. Ho messo un punto, ma il discorso era quello. Quindi, non ho cercato di arrampicarmi sugli specchi; ho chiarito che la frase a capo c'era e che lo spazio, per me, non è qualcosa di necessario. Le due frasi rispondono alla stessa frase. Se mi tagli parte del discorso, sei TU che cambi il senso all'intero paragrafo della mia risposta, non io.


Nel momento in cui introduci il discorso diretto, si capisce che Lily ha detto quelle parole in un momento precedente del passato e che Severus le sta ricordando. Fine.



E se avessi usato il passato remoto significava che l'azione avveniva nello stesso momento, giusto? Quindi, è il verbo che mi colloca le azioni nello spazio, non certo l'uso o meno del discorso diretto.

O.O
Questa faccia, per me, indica incredulità.

o.O
questa significa: cosa? ma quando?

Ora, dimmi tu - visto che, a quanto pare, abbiamo deciso che attacco sempre - cosa c'entra l'ultima frase? E' una specie di ripassata per il diverbio con terzi? C'è stata una specie di coalizione di cui non so nulla? Tu non usi mai le faccine per esprimere un'espressione? Innocenti, in che senso? Sono facce di incredulità!
Non mi sembra di averti chiesto di cambiare giudizio, sto solo esprimendo il mio parere. O forse pensi che sia inappuntabile e io debba solo dire "grazie"? Pensavo che i contest servissero per un confronto tra i diversi utenti - partecipanti e giudici (che sono la stessa cosa, perché uno non sa più dell'altro) - e che fosse lecito spiegarsi e aprire un "dibattito" amichevole. Pensavo ci stessimo confrontando - ti ho ringraziato alla fine dell'ultimo messaggio - tu con la tua spiegazione sulla valutazione e io con i miei dubbi e le mie ricerche.
Ho riletto il mio messaggio - non sia mai che sono io che non mi controllo quando scrivo - e mi sembra piuttosto chiaro il fatto che non c'è malizia, scetticismo o sufficienza nelle mie parole. Solo incredulità e voglia di confrontarsi. E' un crimine? Forse a te non piace il confronto? Bastava dirlo. Mi hai chiamato a rispondere, chiedendomi se gli altri errori segnalati mi erano sembrati giusti e ti ho detto di sì. Hai risposto al mio precedente messaggio con disponibilità e ho risposto a mia volta con educazione.
Quando attacco qualcuno, credimi, si capisce sin dal primo messaggio, e non aspetto di andare avanti con la discussione. Se mi si attacca ingiustamente, rispondo con rabbia.

Con te non attacca? E menomale, sennò staremo andando d'amore e d'accordo (e questo era sarcasmo, con tanto di rabbia dietro, giusto per chiarire.)

Ti posso garantire che adesso ho finito!
[Modificato da Nirvana_04 12/04/2017 20:08]

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Post: 2.167
Giudice*****
12/04/2017 23:31
 
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Nirvana, si può sapere cosa pretendi? Non ti ho detto "non m'interessa quello che hai da dire", né ti ho ignorata. Ti ho risposto, tu hai continuato a dire le stesse cose. Cosa dovevo fare? Pretendevi che ti rispondessi diversamente, dandoti ragione a forza? Sai quante volte non ero d'accordo con un giudizio? Ho detto la mia e l'ho finita lì, non ho avuto la pretesa di andare avanti e avanti e avanti all'infinito a ripetere le stesse cose. E scusa tanto se ti sono sembrata infastidita, ma quando vedo che la persona dall'altra parte s'impunta anche la mia pazienza, purtroppo non infinita, inizia a traballare.
Se ti senti vittima di una colazione non è un mio problema, è una tua convinzione. Adesso basta.
Sul fatto che io non abbia né la voglia né la capacità di confrontarmi... c'è sempre una prima volta per tutto, difatti sei la prima che me lo dice. Abbiamo una cosa in comune, comunque. Io penso lo stesso di te.


Mitsuki, grazie. Capisco la sensazione, molto spesso le storie dicono più di quanto noi stessi riusciamo a vedere, è una delle tante belle cose dello scrivere e leggere. Ti lascio la valutazione!





Chi torna da un viaggio non è mai la stessa persona che è partita
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Post: 727
12/04/2017 23:34
 
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Freya grazie mille per il giudizio e per i consigli. Mi farebbe piacere averlo tra le recensioni.
Sono un po'incasinata, appena avrò un pc tra le mani recensirò le storie delle altre partecipanti:)
Complimenti a tutte

La notte è sempre più buia prima dell'alba

Si dice che non si può vivere senza amore...Io dico che l'ossigeno è più importante...


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Post: 2.167
Giudice*****
13/04/2017 11:57
 
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Grazie a te. Ti lascio la valutazione!





Chi torna da un viaggio non è mai la stessa persona che è partita
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Post: 2.167
Giudice*****
12/05/2017 11:18
 
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Recensioni totali
JulyChan: 0/5
Mitsuki91: 5/5
Mary Black: 5/3
Lalani: 1/1


Sto cominciando a lasciare le recensioni premio anche qui. Lalani non mi ha ancora fatto sapere niente, quindi intanto mi dedico alle podiste. Se manca qualcosa ditemelo :D


EDIT: anche in questo caso non ci sono storie disponibili per le recensioni premio sul profilo di JulyChan, ricordo che l'autrice può farne richiesta in qualsiasi momento non appena avrà pubblicato nuove storie, OPPURE potrà regalarle ad altre partecipanti, lascio a lei la scelta.

EDIT 2: ho terminato con le recensioni premio con un ritardo mostruoso, mi scuso per l'attesa lunghissima e prometto che non capiterà più. Alla prossima a tutti. [SM=g27998]

[Modificato da _ Freya Crescent _ 14/11/2017 20:06]





Chi torna da un viaggio non è mai la stessa persona che è partita
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Post: 1.044
02/09/2017 16:43
 
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Re:
Mi dispiace, sono lentissima a scrivere cose nuove >.< Posso aspettare, non c'è nessunissimo problema xD (Di questo passo, finiremo nel 2020 hahaha)


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Post: 2.167
Giudice*****
07/09/2017 18:10
 
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Devi scrivere cose più brutte, così non vinci ahahah!





Chi torna da un viaggio non è mai la stessa persona che è partita
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