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••Il ritorno del figliol prodigo••

Ultimo Aggiornamento: 20/11/2016 00:01
20/11/2016 00:01
 
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••Il ritorno del figliol prodigo••
RIASSUNTO: Anya invia una missiva a Adhier che non vede da tempo e una sera, inaspettatamente, il confratello si presenta in Fortezza raccontandole di essere stato in missione con Roshtha, assecondando anche la brama di conoscere nuovi mondi. Egli, inoltre, confesserà di essere tornato, a dirla tutta, per un'altra missiva ricevuta in precedenza, di una donna amata che gli annunciava la sua partenza ma, a quanto pare, Adhier non è arrivato in tempo per impedirglielo.
Anya allora lo mette al corrente di quanto accaduto negli ultimi tempi, della partenza di Alexandra e del cambio al vertice della Congrega, dei nuovi Maghi e delle elezioni per il nuovo Governatore di Barrington.
Seppure infastidito dal fatto che le nuove arrivate siano già al suo livello di apprendimento in così breve tempo, Adhier si metterà a disposizione della nuova Suprema che, dal canto suo, non può che essere felice del suo ritorno. Propositi per il futuro: incontrare e preparare al meglio le nuove Ancestrali e incontrare i candidati al ruolo di Governatore di Barrington.


COMMENTO: naturalmente contenta del ritorno di Adhier in Fortezza, lo ringrazio per avermi accordato la sua fiducia. Non credo ci siano approvazioni da richiedere in quanto le notizie riportate sono vissute in prima persona da Anya [http://www.freeforumzone.com/mobile/discussione.aspx?idd=11328619] oppure reperibili semplicemente leggendo i messaggi in Rocca. Mi sono ben guardata dal rivelare altre info che Alexandra ha passato durante la role, cioè quelle che possono essere soggette ad una richiesta di approvazione. Data la scarsa affluenza in questo periodo, spero che non ci siano problemi a proseguire col gioco.


MISSIVA A ADHIER:

Reidha, a meno che tu non sia morto, ma lo avrei saputo in un modo o nell'altro, torna a casa. Grandi cambiamenti stanno avvenendo, sono sicura che ne sarai soddisfatto. Il Giglio.


REGISTRAZIONE

ADHIER [Esterno > Interno] Il centro della città adesso sta cominciando a raccogliere tutta la propria roba per tornare nelle loro case. C'è il solito urlare, il solito passeggio, tra i vicoli la solita puzza che ormai è un componente fondamentale di ogni ficolo che sembra avere il proprio. Tra una stradine e l'altra, tra gente vestita per bene e altri che porta stracci probabilmente da giorni si muove la figura del ragazzo. Quella figura che, benchè porti sopra la testa il cappuccio del mantello non cela a gli occhi di nessuno il viso. Mesi lontano dalla città che lo ha visto nascere e crescere. Mesi che lo hanno fatto camminare più di quanto non avesse fatto in tutta la sua vita e se prima pareva che avesse più anni di quanto in effetti abbia ad oggi da proprio l'idea di un uomo vissuto. Sul volto c'è una barba folta, non più lunga di quattro, cinque centimetri. Gli occhi blu sono identici a come furono un tempo ma raccontano storie e posti mai visti. E' sempre rimasto chiuso tra l'isola e la terra. Da prima per volere di una madre, poi dal volere degli oscuri, infine lui stesso si è precluso la possibilità di conoscere il mondo per poter accogliere il potere degli elementi. Il pentacolo è sempre stato con lui per tutto il viaggio, la sua luce è rimasta sempre la stessa e non è mai sparito, il che sta a significare che è rimasto sempre un componente di quella torre. Anche il medaglione del drago è rimasto appeso al suo collo e mai si è allontanato da lui confermando che è rimasto il Lord di tutti gli uomini di quelle terre. Sta trascinando con una mano sola un piccolo carretto dove ci è stata collocata tutta la sua roba. Una volta ragiunto il portonte della Fortezza andrebbe a bussare se bene sappia perfettamente come aprirlo e dato che ancora ha i suoi poteri potrebbe entrare senza chiedere il permesso. Aspetterebbe che qualcuno venga ad aprire probabilmente la solita Dierna che ancora non è morta e che arranca per le scale della torre come se fosse una ragazzina. Ne è passato di tempo ma per quella donna non dovrebbero esserci grossi problemi nel riconoscere la Falce e dopo i convenevoli, formati da saluti e consegna del carretto e del mantello andrebbe a chiedere con la solita voce bassa e rauca [Chiamatemi la Suprema e ditele che sono tornato, la aspetto nella sala comune] E senza altro aggiunge alla vecchia si sposterebbe dentro quei locali che conosce perfettamente. L'odore. I vari suoni di quel castello. Ricorda tutto. Non è a conoscenza dei cambi di vertice per cui quella che si aspetta arrivare è certamente la Rossa.

ANYA [sala comune] cammina avanti e indietro, con una calma quasi esasperante che non fa parte del suo carattere. Sempre abbigliata alla maniera marziale, anche ora che non è più una guardia governativa, manterrebbe però, al di sopra delle strette brache in pelle nera e degli alti calzari, la tunica di congrega che, pur essendo piuttosto stretta, ha lunghi spacchi laterali che le permettono movimenti sciolti e comodi. Il crine scuro è sempre libero sulle spalle, gli aloni scuri continuano a cerchiarle le orbite. Tutto è cambiato ma, in fondo, nulla è cambiato. Si volta verso il camino, ad osservare quelle fiamme che con un gioco di lingue incandescenti mostrano senza ombra di dubbio un corvo che sbatte le ali. È pensierosa la nordica, mentre rigira tra le dita un medaglione di cui poco ancora sa. In lontananza potrebbe riconoscere i rumori familiari della Fortezza, qualcuno che picchia sul possente portone intarsiato, i chiavistelli che vengono aperti dall'inserviente e i cigolii dei cardini. Probabilmente Dierna risponderà alla Falce che la Suprema è già in sala comune, nient'altro. Mai si azzarderebbe a chieder ragioni ad un Mago, per quanto la curiosità sia donna e sia della plebe, da lunghissimi anni ha imparato a non far domande in quel luogo bizzarro.

ADHIER [Sala comune] La Suprema è già li. Con un leggero cenno del capo lascia che la vecchia trascini la sua roba nelle stanze che dovrebbero essere ancora appartenenti a lui e ci spera anche che nessuno abbia toccato nulla, geloso marcio di tutto quello che è suo, dato che è cresciuto senza avere nulla che gli appartenesse davvero. I passi si snodano lungo il percorso di pietra illuminato dalle torce e dalle candele collocate sulle pareti spoglie di quella dimora. Una volta varcata la soglia della grande stanza indicata con il pentacolo sul pavimento e dagli occhi di tutte le statue di coloro che furono i supremi di quella Casa muoverebbe lo sguardo in direzione di Anya che sta li dentro. Non parla ancora limitandosi al mutismo aspettando che lo sguardo della nordica lo inquadri. L'altezza non è mutata c'è probabilmente più massa muscolare in quel corpo che era sempre stato leggermente rachitico. Più definite le spalle e le braccia per non parlare delle gambe anche quelle al di sotto dei pantaloni si mostrano più toniche. Indossa abiti semplici ma di manifattura curata. Maglia, pantaloni e scarpe. Sia per lui che per tutti i maghi è tornato ad essere umano, non si vede dalla sconfitta dei demoni il riflesso di quelle fattezze drow. Come detto aspetta solo che il Giglio si avveda della sua presenza prima di buttare in quella sala parole.

ANYA [sala comune] saranno i passi strascicati, saranno le voci in lontananza, sarà il sesto senso femminile, tutto in lei la costringe a far perno sul piede destro per voltare il corpo verso l'uscio. Lì, dove una figura si staglia, un uomo che sulle prime non riconoscerebbe ma... se Dierna non l'ha scortato sino a lei per annunciarlo... stringe le palpebre come a voler mettere meglio a fuoco il nuovo arrivato, alcuni secondi in cui ella cerca i lineamenti sotto la barba, la siluette sotto gli abiti e i muscoli più formati del ragazzo. Infine... [Reidha!] un saluto, un richiamo, un sospiro di sollievo [sei vivo allora] è evidente, forse. Nulla è così come appare davvero in quelle lande, ma qualcosa le dice che deve essere così per forza. Sembra cresciuto il giovane, cambiato [cos'è accaduto, dove sei stato? Hai ricevuto il mio messaggio?] più domande che risposte per il momento, ma certamente arriverà anche il suo turno di spiegare. Nel mentre che le parole fuoriescono d'un fiato dalle labbra pallide, moverebbe passo vers'ei, allungando le braccia e cercando le sue mani per stringerle. Questa sì, è una bellissima sorpresa!

ADHIER [Sala comune] Lascia tutto il tempo alla donna perchè riesca a trovare sotto la barba i lineamenti del volto che, a parte quella peluria, non è cambiato per niente. Muove una smorfia di circostanza mentre la vede avvicinarsi allungando di rimando le sue di mani per toccare quelle della donna [Anya] La chiama con il suo nome senza nessun epitetio o grado mentre ascolta il resto delle parole [Ho viaggiato insieme a Roshtha] Mormora con il solito tono basso e sgraziato mentre i palmi ruvidi sfiorano la pelle della nordica [Mi ha mostrato quella parte di mondo che ho sempre e solo letto, oltre queste terra a conoscere popoli che vivono in modo diverso e parlano in modo diverso, magie infinite che non sono riuscito ad apprendere e vite diverse dalle nostre] Dal tanto suo non lascerebbe andare la donna se non sarà lei a mollare la presa [Mi sono messo in viaggio appena ho ricevuto la lettera di una persona a me cara, ma sono arrivato troppo tardi per poterla fermare, ero già a Barringhton quando ho ricevuto la tua] Alyesine è ormai lontana da quel posto, chissà mai se potrà riavere quell'unica parte umana che lo faceva essere umano [Parlavi di cambiamenti]

ANYA [sala comune] rimane in piedi di fronte a lui mentre ascolta il racconto striminzito di Adhier, troppo tempo e troppo cose per essere condensate in poche parole. Ma lui è sempre stato così... in fondo non troppo diverso da lei che è sempre stata donna pratica e diretta. Deciderà lui se e quando approfondire, per ora le questioni pressanti sono altre e molte le cose da dire [vieni, accomodiamoci dinanzi al foco, sembri intirizzito e... devi vedere con i tuoi occhi] direbbe allora, mentendo il contatto con la mano sinistra e quasi trascinandolo verso le poltroncine imbottite che stanno dinanzi al focolare le cui lingue di fuoco hanno preso la forma d'un corvo che sbatte le ali. Attenderà solo il tempo che entrambi siano accomodati, lei con le terga in cima alla seduta, la schiena piegata in avanti verso Adhier, i gomiti sulle ginocchia, le mani giunte e lo sguardo indagatore puntato su di lui, cercando di ritrovare il giovane d'un tempo [hai notato il fuoco? Il corvo, simbolo e animale guida -potremmo definirlo così- di Alexandra, è apparso lì dentro quando ci ha comunicato che sarebbe partita in missione nelle terre dell'Est. Così hanno voluto gli Antichi. Ma le novità non sono finite. Sapendo che il momento di partire non sarebbe stato troppo lontano, ha voluto lasciare la direzione della Congrega tutta nelle mie mani, decisione supportata e avallata dagli Antichi stessi] enne ne compiaccio, vorrebbe aggiungere, ma non lo fa. Resterebbe invece alcuni istanti in silenzio per vedere la sua reazione, prima di proseguire [ci sono due nuovi Maghi fra noi, Sylhel la Banshee e Danae, molto capaci da quel che ho potuto constatare e da quanto mi è stato riferito da Alexandra che le ha istruite, se pensi di rimanere... beh, incontrale quando ti sarai sistemato] è come se fosse un vecchio amico Adhier, più che un confratello e come ad un amico gli parla.

ADHIER [Sala comune] Pragmatico come sempre, disposto più a trovare una soluzione che a perdersi in discorsi. Lascia una delle mani della donna muovendosi poi per essere portato fino alle poltrone e voltarsi verso il fuoco. Li all'interno potrà facilmente notare l'uccello di fuoco che ad un'occhiata più accurata ha le forme di un corvo. Sistematosi in una di quelle lascerebbe vagare lo sguardo all'interno cercando di capire quale magia sia stata imposta a quel fuoco per ardere con quelle fattezze. Ma non perde tempo in nessuna concentrazione, lasciando solo che gli occhi e la mente viaggino per qualche istante da soli tornando poi sulla donna quando lei riprende a parlare. Occhi attenti che si posano sulle fattezze dell'umana come se cercasse anche in lei cambiamenti dopo tutto questo tempo. Le parole arrivano ed ognuna di essere ha un peso diverso. Alexandra non è più il supremo e le file della congrega sono sempre più piccole. Annuisce appena andandosi a passare una mano tra barba e labbra. I gomiti si appoggiano alle ginocchia e anche lui si piega leggermente in avanti andando poi a parlare [Gli antichi si sono resi conto del tuo potenziale] Perchè non basta solo avere tanto potere bisogna anche saperlo condurre nella direzione giusta [A quale grado è la loro conoscenza?] Aspettandosi la risposta prima di continuare [A quali elementi sono affini? La loro strada?] Non sono domande a raffica ma posate ogni volta che lei avrà dato risposta a quelle precedenti.

ANYA [sala comune] è piacevolmente sorpresa e anche soddisfatta della risposta della Falce, non si può essere un capo senza essere un leader e non si può essere un leader senza il consenso di chi deve seguirti. Annuisce [spero questo significhi che resterai fra noi adesso. Siamo davvero in pochi e Barrington è in una fase molto delicata. Non so cosa puoi aver saputo durante il tuo viaggio ma...] sospira [al momento non c'è un Governatore. Tralascio i particolari poiché anch'io non sono sempre stata qua e non ho seguito tutta la faccenda. Non sono più Guardia Governativa da un po' di tempo, non importa, lo avevo fatto dietro un accordo ben preciso con chi ora non c'è più. Almarth è morto, poi mi pare di aver capito che c'è stato un usurpatore al trono... insomma, tra una cosa e l'altra sono state indette elezioni popolari fra i cittadini di Barrington... sembra incredibile che si possa essere così democratici in questo borgo. I due papabili -per usare un detto delle terre del Sud- sono Danae e Xar Zukar. Ora, il secondo non lo conosco ma Alexandra ha lasciato una missiva col proprio voto a Danae. Mi fido del suo giudizio e, oltre al fatto che è una consorella, darò anch'io il mio voto a lei. Se non altro, l'equilibrio dovrebbe essere al sicuro. Ti chiederei di fidarti altrettanto del mio giudizio è votare per lei. I termini di questa votazione potrai reperirli tranquillamente in Rocca] un lungo discorso, pressante per i tempi stretti e importante per il futuro del borgo. Ma è il momento anche di scendere nei dettagli di ciò che è vicino a loro e di dar risposta alle altre domande del ragazzo [siamo stati fortunati, seguiranno due vie diverse, Danae l'istruzione e Sylhel-Falena Rossa la magia pura e sono state scelte da due diversi elementi. Non mi stupisce che la Banshee sia stata scelta dall'Aria, mentre Danae-Luna Nera dalla Terra... e forse ne scopriremo presto i motivi. Sono entrambe un po' grezze, da preparare mentalmente e fisicamente ma sono buoni elementi, appena divenute Artigli delle Gocce Ancestrali] inclina la testa di lato, sa che probabilmente quella notizia lo coglierà di sorpresa è con un moto di stizza. Per quel motivo le ultime parole saranno accompagnate da un gesto d'affetto, posandogli il palmo della mano sinistra sul ginocchio destro. Sorride. Sa che lui è molto più avanti nell'apprendimento dell'Ars ma sa anche che esser stato via così a lungo non può esser premiato da lei, ma solo dagli Antichi se lo vorranno.

ADHIER [Sala comune] Le mani si vanno ad intrecciare una con l'altra intanto che lei parte con il sunto di quello accaduto alla città, andrebbe ad annuire appena appena per confermarle che lui resterà li. Successivamente arriva il racconto sul Governatore. Uomo che conosce di fama e nome ma non ha un viso a cui fare riferimento, ma dopo tutto poco importa ormai è morto [Come è morto?] Giusto per capire in che situazione ci troviamo. Morte naturale? Assassino? In battaglia? Strozzato con un osso di pollo? Ma poi arriva anche la conoscenza che lei non fa più parte del governo, ed è chiaramente visibile il guizzo che gli passata su gli occhi, dopo tutto quella fratellanza con il governo, ne da parte del Giglio ne da Alexandra l'ha mai compresa o accettata [Una donna al potere? Queste non sono terre che vogliono donne al comando, per quanto io sia più incline ad ascoltare una donna rispetto che ad un uomo] Ma è visibile lo sdegno anche solo per averlo detto [La gente ha bisogno di sentirsi sicura, è difficile che una donna posso toccare quell'edificio ed entrarci voluta dal popolo intero] Ricordiamoci che ancora il suffragio femminile non sta neppure nel cervello delle donne ma andiamo avanti [Mi fido del tuo giudizio, ma lo farò ancora di più quando vedrò questa donna] L'Istruttrice per intenderci. Andare alla Rocca. Altra passeggiata che di certo non farà assolutamente adesso. Di nuovo la mano va ad accarezzare la barba e le labbra mentre arrivano le parole sulle due donne. Una fata Artiglio ed una donna Istruttrice. E' stato avvero così a lungo lontano da li? Talmente tanto che chi arriva dopo di lui ha il suo stesso potenziale? [Posso anche essere un Artiglio agli occhi di questa congrega, ma nessuno mai mi toglierà la carica o il diritto di essere il Primo Mago di questa Torre] Volente o no questa è una certezza che lui da solo ha. Sposta la schiena in dietro andandola a posare contro lo schienale mentre le mani restano legate tra loro e quella di Anya sta posata sul suo ginocchio. Fissa quella ripercorrendo il braccio del Giglio per raggiungerla in viso [Il giudizio di un Supremo ha valore a gli occhi degli antichi]

ANYA [sala comune] annuisce. Tutto vero. Eppure quelle sono terre strane, nelle quali una donna può essere tutto ciò che vuole, guerriera e anche Governatore se lo desidera e se la gente le da il suo sostegno [vorrei che le incontrassi entrambe, non appena ti sarai riposato e ti sentirai pronto. Naturalmente, se mai dovessi incontrare Xar, non esitare a bussare alle mie stanze per dirmi cosa ne pensi e, comunque, stai sempre in guardia. Ma non credo io debba insistere più di tanto su questo punto] chiusa la questione elezioni, tornerebbe ai panni sporchi da lavare in casa [tu non eri qui Reidha, credo che gli Antichi abbiano solamente voluto darci modo di sopravvivere e difenderci. Se hai trovato ancora me e la Fortezza in piedi, forse dovremmo ringraziare anche i poteri che l'Ars ha voluto infondere in loro] è un pensiero che realizza solo adesso, lo esprime sussurrando quasi, ma mentre da fiato a quel pensiero è la forza della convinzione che la farebbe proseguire. Staccherebbe quindi il contatto col ginocchio del confratello per rimettersi in piedi, dandogli le spalle e fissando lo sguardo tra le fiamme [pare proprio che scaldi molto più di prima...] divaga per un attimo, mentre un lungo sospiro le permetterebbe di riordinare i pensieri [sai l'affetto e la stima che provo per te Reidha, questo voglio che sia fuori discussione. Ci siamo salvati le chiappe a vicenda. È vero, il Supremo può intercedere presso gli Antichi. Dimostrami che resterai fra noi, dimostrami il tuo attaccamento alla Gilda e ai suoi congregati. Dimostralo a me come Anya, non come Suprema, e sarò ben felice di farlo. devo essere giusta con te ma anche con chi è rimasto a difendere la Fortezza e l'Equilibrio, spero che tu lo capisca].

ADHIER [Sala comune] Resta nella sua posizione seduta nella poltrona, con le gambe divaricate e le dita intrecciate. Gli occhi non si staccano dalla donna, ne segue ogni movimento come fa l'orecchio alle sue parole [Posso mandare missiva a questo Xar e chiedergli un incontro in nome e per conto della razza umana] Dopo tutto è ancora il Primo uomo tra gli uomini e questo titolo non gli è stato tolto, il medaglione che sta appiccicato al petto sotto la maglietta lo dice bene [Quando parlerò con lui ed incontrerò Danae ti dirò come la peso mettendo il valore aggiunto della tua parola per questa donna] Anche se accomodato la schiena rimane perfettamente dritta ed anche il collo che si sposta insieme a lei che per finire gli da le spalle. Non ci sarà la possibilità di annuire dato che adesso non lo vede, ma basta un sospiro della narici per farsi sentire. La lingua viene fuori e va a passare la punta sul contorno di tutte le labbra [Dimostrerò alla donna che mi è sempre stata a fianco che quello che ho fatto prima non è stato dimenticato e che il tempo non ha mutato il mio pensiero di congrega e di neutralità] Ammette alle spalle della donna prima di alzarsi anche lui facendo leva sulle mani chiuse a pugno [Vuoi che insegni ad un pari grado?] Lo chiede mentre si avvicina alla schiena della Suprema [Lo avessero fatto con me sarei stato restio a dargli ascolto, ma se è questo quello che vuoi posso farlo] Dopo tutto è lei adesso che comanda e come uomo cresciuto da una razza che ha agli apici solo le donne, non si fa nessuno scrupolo ad asservito da lei e dai compiti che gli vengono dati. Resta alle spalle di lei aspettando che si volti e se non lo facesse tanto meglio mentre ne osserva la figura lasciando tutto in un angolo della mente [C'è altro che dovrei sapere?]

ANYA [sala comune] ascolta il rimando di Adhier con un lieve sorriso, prima di voltarsi nuovamente verso di lui [è bello che tu sia tornato] esordisce [non ti fare troppi problemi sul fatto che tu sei un pari grado, voglio sperare che abbiamo a che fare con persone più intelligenti della media qui dentro. E non si è mai finito di imparare, questo vale anche per me] rimarrebbe il sorriso, uno dei pochi a cui è disposta a concederlo [e ti sono grata di non aver preso a male le mie reticenze. Quanto ad incontrare Xar, non ho nulla in contrario, entrambi i candidati sono a disposizione di chiunque voglia parlare con loro, quindi fallo pure con entrambi, forse con Danae è meno complicato visto che dimora in Fortezza. Vieni, andiamo a mangiare qualcosa, al momento non mi viene in mente nulla di pressante, ma ora dimmi, mi hai accennato ad un'altra missiva, dunque cos'è che ti riportato qui di corsa?] non sa se abbia voglia di parlarne ma... [se posso esserti utile in qualcosa...] lascerebbe la frase in sospeso mentre si avvia alla porta.

ADHIER [Sala comune] Anya si volta e lui rimane li forse ad un passo da lei mentre adesso, con gli occhi che continuano a guardare prima il volto di lei e poi la figura fino ai piedi risalendo alle parole che pronuncia. Altra conferma con il capo alle conferme di lei, incontrerà ed allenerà quelle consorelle che non ha mai visto spostandosi subito dopo per farla passare così che sia lei a muoversi per prima fuori da quella stanza e poi verso le cucine [Ho perso molte donne nella mia vita] Ammette muovendosi di fianco a lei nel camminare [Per prima mia madre, poi Ilyth, tenevo una donna nel mio cuore, l'unica che forse abbia mai amato, è per lei che sono tornato, ma son stato troppo lento e adesso devo solo aspettare e sperare che torni] Questo è quanto dirà, non oltre verrà comunicato, ne chi era la donna, ne il suo nome. Dopo tutto ha già detto abbastanza di quel pezzo di vita che non ha mai confessato e che adesso non c'è più. END

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