9° Posto
Protetto da me stesso
di MusicDanceRomance
Grammatica: 9.8/10
“Mi tutelavo da un bisogno matto di non voltare le spalle a mio fratello.
Ma da quel momento gli voltai sempre le spalle.” -> -0.1 (ripetizione in poche righe: puoi usare una particella pronominale.)
“aumenta ad ogni passo.” -> -0.1 (togli la d eufonica.)
Non ci sono errori gravi di grammatica o sintassi, e il testo si presenta pressoché perfetto, in questo senso.
Stile: 7.5/10
“Mi mancava e mi sarebbe mancato, ma io dicevo di odiarlo perché dovevo proteggermi da me stesso. E da quell’inanimato briciolo di bontà che mi ripristinava spesso i sentimenti reali.” -> -0.2
Questo tipo di errore lo commetti spesso: immagino che in un certo senso sia voluto, per enfatizzare la seconda parte e il suo significato; ma credo che, proprio limite-limite, potevi usare un punto virgola per far risultare il distacco meno netto.
Inoltre l’intero testo continua a ripetere, come un mantra, il titolo dell’opera; e anche questo è voluto, presumo. Il problema è che il testo risulta come un gong che continua a suonare la stessa ora. Voglio dire, prendi la fine di questo paragrafo:
“Facevo il cattivo per difendermi dall’essere buono. Dall’essere un eroe. Dall’essere quello che avevo sempre sognato di divenire.
Intollerabile, vergognoso, disonorevole.
Protetto da me stesso.”
Tolta l’ultima frase, il concetto risulterebbe altrettanto chiaro e si eviterebbe quel fastidioso “gong”.
Anzi, credo sarebbe stato più a effetto, poiché i pensieri diretti di Regulus sarebbero spiccati. Sembra quasi che tu non creda nella forza introspettiva che hai innestato in tutto il racconto; invece, ti dico che è forte, e non necessita di quella frase ridondante.
Originalità e trama: 10/10
Confesso di avere un debole per tutta la famiglia Black: così legata al sangue, a suo modo, ma in maniera personale e differente l’uno dall’altra. È variopinta, ricca di sfumature di nero; persino Sirius e Regulus non esulano da questo aspetto quasi “malsano” e “perverso”.
Regulus, poi, è l’enigma per eccellenza: è sempre stato “diverso?” dalla linea principale; oppure era più simile a Sirius, ma aveva il senso del dovere?
La trama che hai creato intorno a lui è particolare, personale e inventiva; è ricca di sfumature, come richiede il personaggio, e offre un buon riassunto plausibile della sua vita, un contrasto complesso e introspettivo. Partendo della sua infanzia, ricerchi i significati e i motivi della sua vita: il suo “essere Black”; il suo essere “Serpeverde”; il suo essere “Mangiamorte”. E alla fine, crei un legame con il suo “essere fuori dagli schemi”, che – come mostri – è sempre stato lì, sotto la maschera di buon cattivo.
Titolo e impaginazione: 4.5/5
Per questo contest ho preferito non esaminare tutti gli aspetti dell’impaginazione a cui io tengo. Ho limitato la critica sul testo giustificato, il minimo per una pagina ordinata ed esteticamente pulita. Nel tuo caso, mancava. -> -0.5
Il titolo è più che perfetto, calza magnificamente con quello che – purtroppo – è il concetto più marcato nella storia. Regulus si isola, creandosi una copertura ad hoc agli occhi del mondo e, per giunta, di se stesso. La sua protezione è fatta da convinzioni traballanti, inculcate dalla famiglia, e giustificazioni senza base solida su cui egli poggia, in modo instabile, tutta la sua vita.
Caratterizzazione dei personaggi: 10/10
Regulus è il perfetto Black, e non certo per le sue linee di pensiero. Il suo personaggio è contorto e complesso, tortura se stesso al fine di non apparire come realmente è; egli si piega e si disgusta, e anche quando si sacrifica, è la perversa lotta contro la vita che lo porta a compiere tale gesto.
Vorrei anche porre il mio personale pensiero al tuo, per esprimere una sensazione che hai saputo, in qualche modo ricreare e portare all’attenzione del lettore: egli è molto più simile a Sirius di quanto nessuno saprà mai, se non il povero Kreacher. Hai instaurato uno strano filo indiretto, sottinteso ai margini della trama, in cui mostrava una grossa pecca del mio Black preferito, esaltando il concetto secondo cui ognuno di noi ha una parte buona e una parte cattiva dentro; e non sempre si riesce a distinguerle.
Tornando a Regulus: ho trovato ben costruito il suo carattere, i suoi pensieri e le sue azioni; hai spiegato bene le sue motivazioni e le sue emozioni. Hai fatto un lavoro impeccabile con uno dei personaggi di cui la Rowling, ahimé, sembra ricordarsi solo a momenti.
Gradimento personale: 5/5
Nonostante il fastidioso ripetersi di quella frase – superflua, visto che il concetto era reso benissimo dal resto del testo – ho adorato il tuo Regulus, debole e forte allo stesso tempo, profondo e contorto come qualunque degno Black.
Punteggio: 46.8/50