Quarta classificata - Yssis con Diary of a blind man
Totale: 18,75/20
GRAMMATICA 4,25/5
Primo capitolo
Ho un dubbio sullutilizzo del grassetto, per il resto perfetto.
Secondo capitolo
# Oh sì che ce labbiamo, sono andato io a fare la spesa lultima volta e lho presa. Spiega candidamente.
# Cristallino Risponde, riprendendo a leggere.
La battuta retta esternamente non vuole la maiuscola, inoltre la convenzione vuole che con le virgolette alte tu debba far terminare la battuta con la virgola con le caporali puoi decidere se farlo o meno. Questo ovviamente vale in assenza di punto di domanda, punto esclamativo o puntini di sospensione.
# Sei un ingeniere informatico, non cè nulla che tu non possa fare.
La grafia corretta è ingegnere, con -gn.
# E Makishima che raccoglie [
]
Il verbo essere vuole laccento e non lapostrofo, anche alla maiuscola.
Terzo capitolo
# Questo che cosa significa, esattamente?! Esclamo appoggiando le mani al ghiaccio
# Spero che tu sia soddisfatto! Brontolo
Come prima, la battuta retta esternamente non vuole la maiuscola.
# E lunica risposta che mi arriva.
Come prima, il verbo essere vuole laccento e non lapostrofo.
# Sono delle lame!?
Il punto misto è sempre ?! Altrove lhai scritto correttamente quindi lo conto come errore di battitura
Quarto capitolo
# [
]rietri a volte parecchio tardi la sera.
Errore di battitura: rientri
# Il dottore dice che serve per equilibrare il mio psycho pass.
Errore di concordanza: capisco che serve è riferito a un ciò generico e sottinteso, ma nella frase prima espliciti le pillole, quindi è opportuno concordare in servono per mantenere la leggibilità della frase.
# Sono uno straniero di questo Paese, i miei natali sono stati in un stato diverso, [
]
In questo caso, si fa riferimento allo Stato inteso come il paese di origine e ci vuole la maiuscola per distinguerlo dallo stato generico come lo stato delle cose. Inoltre, errore di battitura: uno
# E possibile codificare la propria identità?
Come prima, il verbo essere vuole laccento e non lapostrofo.
Quinto capitolo
# [
]mi affaccio dalla porta della cucina, avendo finito di sparecchiare Quale avvenimento suscita parole così amareggiate?
Ci vogliono i due punti, o un punto fermo, prima della battuta.
# sa benissimo che ne so un decimo di quanto ne sa lui
Questa subordinata regge il congiuntivo: di quanto ne sappia lui.
# Cè un'altra definizione di stella cadente che non abbiamo contemplato Cè da dire che mi fa sorridere, a modo suo è coinvolgente.
Non è chiaro se questa sia una battuta semplice a cui manca il punto o un tentativo di battuta complessa. In questo secondo caso, ci vuole la virgola prima della chiusura delle virgolette e il testo seguente non vuole la maiuscola.
Nella tua vita ti auguro almeno un black out in una notte limpida, Choe.
Blackout si scrive tutto attaccato.
Sesto capitolo
# Makishima? Chiamo, per capire dove sia.
# Shogo
? Chiamo piano, cercando di mantenere la calma.La battuta retta esternamente non vuole la maiuscola
# Oh, quello? Un altro verso acuto, differente dal primo Niente di preoccupante, mi è venuto il singhiozzo.
Ci vuole un punto fermo prima della battuta.
# [
]imitandomi E la cosa più emozionante che mi sia successa da quando sono arrivato in questo Paese.
Manca il punto e il verbo essere è apostrofato.
#
Sono troppi per essere un uomo.
Per come lhai costruita, la subordinata regge il congiuntivo: perché sia un uomo. Oppure, puoi dire per essere (i passi) di un uomo per risolvere il problema.
# E un cane, malezione, un cane!
Il verbo con lapostrofo e lerrore di battitura: maledizione.
Settimo capitolo
# Come riesci a mangiare, non vedendo cosa cè nel piatto? Chiede Makishima
La battuta retta esternamente non vuole la maiuscola
# Le domande più banalmente formulate sono le più complesse dice sempre
Qui il verbum dicendi è minuscolo, ma la battuta richiede la virgola prima della chiusura delle virgolette alte.
# Ad occhi chiusi toccandoli tu non riconosceresti la takuan dal sashimi?
Toccandoli è un inciso e, come tale, va racchiuso tra due virgole.
Ottavo capitolo
# -Lattesa del piacere è essa stessa un piacere. Quello che dobbiamo capire è se davvero ti piacerà, quello che vedrai da domani in poi.-
Per il discorso diretto in questa flash hai usato il trattino, contrariamente alle precedenti dove hai usato le virgolette alte. Il trattino è il mio segno preferito perché trovo che dia un respiro al discorso che le virgolette non riescono a trasmettere, ma ha anchesso delle regole precise: innanzitutto, il trattino da utilizzare è sempre il trattino lungo (), che si distingue dal trait dunion (-) e dal trattino medio degli incisi (). Tu hai utilizzato il trait dunion per introdurre tutte le battute e questo è un errore. Inoltre, in diverse battute non tutte, però, ed è abbastanza strano hai ripetuto il trattino alla fine della battuta. Questo non è corretto: quando si usa il trattino, la fine del discorso di un personaggio si segnala con un punto fermo/esclamativo/interrogativo o con puntini di sospensione e si va a capo senza ripetere il trattino.
Epilogo
# [...] per controllare se erano rimasti i suoi biscotti
Questa subordinata regge il congiuntivo: fossero rimasti
# Io vado di sopra, tu vai di sotto: mi fido di te... Ci vediamo a casa
# Sei sempre stato un sentimentale altruista Sorrise
Manca il punto alla fine della battuta
# non glielaveva mai detto però.
Davanti a però ci vuole la virgola.
# [...] che si era scaricato un romanzo di Dick: [...]
Scaricare non è riflessivo: aveva scaricato. Oppure, se intendi che è partito "da solo" il download, dovresti riformulare la frase.
STILE E LESSICO 4,5/5
In generale utilizzi un lessico ricercato e preciso senza esagerare nel lezioso, per cui tutte le storie "arrivano" al lettore senza particolari necessità di rileggere o interpretare. Anche nella maggior parte dei passaggi "difficili", come certe riflessioni di Makishima, mantieni la rotta della chiarezza e ti destreggi bene con il lessico anche fuori dall'uso comune.
Ti segnalo un paio di note stonate su cui mi sono inceppata, ma sono veramente gocce rispetto alle 4500 parole della tua raccolta. Devo comunque segnarle perché siamo in un contest e perché è mio dovere far luce sui punti da migliorare.
Terzo capitolo
# [
] le varianti dimprevedibilità [
]
Capisco il senso ma così è davvero troppo contorto, ti suggerisco "i risvolti imprevedibili" o qualcosa del genere.
Settimo capitolo
# Saggio minuziosamente il piccolo alimento commestibile [
]
Se è un alimento, è commestibile; ça va sans dire.
Ottavo capitolo
# [
] un suono di piccoli corpi che si urtano in un contenitore [
]
Tu intendi "corpi" con l'accezione data dalla fisica: entità dotate di massa. Potrebbe essere solo un mio problema, ma leggendo quella frase la prima cosa che associo è "entità dotate di vita", tipo bestioline non meglio precisate rinchiuse in un contenitore. Un termine come "palline" o anche semplicemente "oggetti", che abbia un chiaro riferimento all'inanimato, secondo me sarebbe più opportuno.
# [...] da uno di quei tablet che utilizzava Gu-¬Sung quotidianamente.
Non è un errore di grammatica, ma attenzione a quando inverti soggetto e verbo della subordinata davanti a un pronome relativo: il rischio che quest'ultimo venga inteso come soggetto e che il vero soggetto sia inteso come complemento oggetto è alto. "Il tablet che Gu-Sung utilizzava" è più chiaro e non cambia nulla del bilanciamento della frase.
CARATTERIZZAZIONE 5/5
Ottima. Non giudico l'IC perché non conosco l'opera e comunque dovrei giudicare come originali, ma nella raccolta i personaggi sono finemente cesellati e veri. I pensieri e le difficoltà di Gu-Sung sono espressi in maniera realistica e chi legge può immedesimarsi nell'amarezza che egli prova per essere stato privato del dono della vista. Di Makishima non dici da subito che sia un dissidente, ma questo comunque trapela nel suo atteggiamento curioso e libero - l'esatto opposto di quello che qualsiasi regime vuole - così distante dal silenzio che opprime il resto del mondo di Gu-Sung.
Il loro fortissimo legame si respira in tutto l'arco narrativo e si è portati a fare il tifo per questi personaggi così vivi.
USO DEL PROMPT 5/5
Di prompt ne hai usati tanti, ma li hai usati tutti bene, ognuno è il fulcro dell'azione o della narrazione della flash che lo utilizza.
Gradimento personale
Mi è piaciuto tantissimo leggere la tua storia; l'hai pubblicata come raccolta di flash, ma il filo conduttore è così forte che potrebbe tranquillamente essere una long, mantenendo la propria struttura di diario. Credo di non sbagliare quando dico che il tuo elaborato incarna al meglio l'intento originale del contest, che richiedeva di narrare i retroscena della storia originale: "raccontatemi di loro" era la consegna, e tu l'hai fatto in maniera completa e organica. Molto, molto brava!
Il bacio è l'apostrofo rosa tra le parole t'amo. L'ignoranza è un'apostofo.