Lun@., 01/03/2017 15.08:
Io non so cosa dire. Davvero. Sarà per questo che ho voglia di scrivere un poema? Di rispondere bene, cercando di dare a questa valutazione il rispetto (e l’amore) che merita?
Non pensavo che l’avrei detto, non qui, non per una storia su Efp, ma… non lo dimenticherò. Non dimenticherò le parole che mi hai rivolto, giuro.
Il terrore, per me, è di essere fraintesa. Mi è già successo, e non è stato bello. C’è chi pensa che voglia solo complimenti, ma non è così… I complimenti sanno di poco se non sono motivati, se chi ti legge non sente, non ti capisce, non prova nulla.
Tu hai sondato ogni emozione, hai spiegato, ti sei appassionata. Ho sentito questo crescere, ed è stato come sentir esplodere il petto. Non credo di essere stata così felice per un pensiero, un giudizio, da quando avevo dodici anni e sognavo di fare la scrittrice. La mia professoressa era severissima, eppure io la adoravo, la temevo, ma provavo per lei un’ammirazione profonda.
Sono bastate poche parole da qualcuno che non le pronunciava mai per farmi salire al settimo cielo.
In seguito è stato sempre bello, ma ora… mi hai ricordato quell’euforia.
Scusami, davvero, scusami se mi perdo in frasi inutili, in ricordi che non c’entrano nulla.
Ma quale altro modo ho di farti capire quanto abbia apprezzato? Quanto questo mi abbia reso felice?
Ma cercherò di attenermi a quanto mi hai scritto.
Posso farti una confessione? Volevo ritirarmi.
Ho aspettato l’ultimo momento per scrivere, anche perché frenata da un fatto poco piacevole avvenuto sul sito. Per questo non ho più riletto la storia… non ho avuto tempo, e subito dopo averla inviata ho preferito evitare per paura di trovare errori (a cui non avrei più potuto rimediare).
Condivido i tuoi appunti sulla punteggiatura!
Caftano e colbacco.
A dire il vero ho “rubato” la divisa tipica dei Cosacchi del Don, ma i nomi degli abiti sono stati semplificati. Il cappello di pelliccia si chiamerebbe papakha e il caftano in panno sarebbe il chekmen. Il cappuccio di lana veniva chiamato bashlyk (ho scelto di descriverlo in pelliccia, perché so che c’è anche il chekmen invernale). Se vuoi posso cercare qualche link, o andare a rispolverare qualche libro.
Non so cosa dire, sul serio. Mi sembra di vanificare i tuoi sforzi. Sei andata così a fondo…
Posso commentare solo con: questa storia è merito tuo. Del titolo del contest e della bellissima citazione (a mio dire la migliore) scelta. Ho barato perché ho scelto la Storia, ma sulla neve… sai che devo rileggerla? Cavolo, mi sa che la conosci meglio di me! Non la rileggo dal giorno in cui l’ho scritta e inviata. Scusami, so che è brutto da sentire. L’impegno dovrebbe essere al primo posto, sempre. Quindi scusami, non era affatto per mancanza di interesse verso il contest.
Posso farti una domanda? So che non c’entra nulla, so che può sembrarti stupido o egocentrico, ma… per te com’è finita? Nel senso… sono morti? Nella tua mente, nella tua immaginazione, sono sopravvissuti alla battaglia, o sono stati colpiti dal cannone che ha ruotato nella loro direzione?
Sono curiosa. Perché io non ho ancora deciso! Non saprei ancora cosa preferire… una morte eroica, con l’amore al proprio fianco, o una vita intera davanti?
Giuro: citerei ogni passo della tua valutazione. Vorrei quasi stamparla e appenderla in camera. XD
Non so cosa dire! Sarà per questo che ti sto tartassando con discorsi vuoti?
Passando un momento ai premi: ti direi di non lasciarmene. Questa recensione è così bella, così completa, così sentita… che non mi sembra giusto chiedere/aspettare/pretendere altro. Sei stata… non saprei, so solo come mi sono sentita leggendo. Per questo ti chiedo di prenderti tempo per te, di leggere/fare/scrivere ciò che vuoi, senza pensare ai premi. Non ai miei.
Mi basta questo giudizio, che vorrei rileggere all’infinito!
Non credo di averti detto la cosa più importante: grazie. Di cuore. Non puoi sapere cosa significhi la scrittura per me, ma ti basti immaginare cosa sei riuscita a trasmettermi.
Hai capito tutto. Queste tre parole dovrebbero essere sufficienti per una come me, incapace di rispondere in modo esaustivo alle recensioni!
Ho letto tutte le valutazioni, pur non conoscendo le storie. E per questo ribadisco: grazie. Tu non sei una da cuoricini, da complimenti buttati lì, da smancerie. Questo non fa altro che aumentare il valore di ogni singola parola che hai scritto. Sembro antipatica adesso, vero? Mi sento un fiume in piena! Potrei commentare per ore tutto quanto, ma tranquilla, non lo farò. XD
Anzi, ti ho già fatto perdere fin troppo tempo. In genere non lo faccio mai, ma mi hai resa così… felice. Così euforica. Come quando ti sei appena tolto un esame e scopri di averlo passato a pieni voti. Fa venire il mal di testa. Ed è stupendo!
Scusami, sproloqui a parte, ti ringrazio di cuore. Sono sinceramente grata.
P.S.: ti dispiace se copio questa risposta un po’ assurda anche alla recensione? Mi sembra più corretto.
P.S.2: aggiungere una storia ai preferiti non è affatto una goccia in mezzo al mare. Anzi. E grazie di cuore! Davvero!
Ciao^^
Parto dalla fine perché mi viene più semplice risalire:D
Questa risposta è stupenda - come tutte le altre ricevute - e quindi come faccio a dirti di no? Anzi, sapere che è già la seconda volta che vuoi appendere un mio giudizio nel muro della tua camera mi riempie di gioia!
Questo non è un mestiere e non c'è alcuna qualifica dietro, quindi l'unico motivo per cui lo faccio è avere un confronto, instaurare un rapporto di corrispondenza, dove poter scambiare idee e consigli (si può sempre tirare fuori qualcosa di buono da questi ultimi, che sia un "hai ragione, devo migliorare" a un "ecco, questo è il tipo di gente che mi fa ridere"). Il fatto che tu ti sia impegnata nel rispondermi è qualcosa che dà soddisfazione, e la tua euforia è il riconoscimento per me.
No, ti posso garantire che ho il cuore di pietra e, di conseguenza, non si scioglie; e quando mi fisso in una cosa vado avanti come un bulldozer con i paraocchiXD I complimenti me li hai proprio strappati:D
Per i premi, passerò che tu voglia oppure no. La tua unica scelta è segnalarmi una preferenzaXD Ti ho già detto che vado avanti con i paraocchi, vero?
La prima volta che l'ho letta (per la valutazione leggo sempre tre volte minimo) ho pensato: morti sul colpo. Poi, però, ho considerato la forza del loro amore e lo svolgersi della storia: come finale non sarebbe sbagliato, ma morire sul colpo non darebbe giustizia a ciò che incarnano. Quindi, io dico che hanno combattuto, il cannone ha fatto esplodere la terra davanti a loro e magari uno dei due (Vania, secondo me) è caduto da cavallo; si è rialzato mentre Dashenka attaccava e forse si sono persi anche di vista, ma - te l'ho detto - il loro legame è un'eco che si è protratto oltre il corpo. Sono rimasti legati e si sono ritrovati. Hanno versato sangue in quella terra e probabilmente, perché è giusto che sia così, le ferite hanno lasciato un segno; ma sono rimasti insieme e si sono completati. Concludo dicendoti che tutti muoiono, ma non è questo il punto. L'eco del loro amore ha abbattuto anche le barriere tra vita e morte, tra desideri egoistici e patriottici. La loro fine è eterna.
Non mi offendo affatto. Io non rileggo mai prima di pubblicare, perché ho paura di no trovare più il coraggio di farlo. Nonostante l'acidità e la durezza con cui mi esprimo, ho tanti di quei dubbi da poter affogare l'arroganza e la sfacciataggine di chi non ne ha nemmeno uno.
Ah, ora ho capito: con cappuccio ti riferivi a quello di lana, separato dal caftano. Ora comprendo. Perché ho riguardato la divisa, e ovviamente il caftano non è munito di cappello. L'unico era il colbacco; ma ora capisco che ti riferivi al bashlyk. Correggerò la valutazione!
Non so quale sia il fatto, e non oso chiedere anche se la mia natura è di ficcare il naso ovunque, ma nulla può impedire all'amore della scrittura di creare. Quindi sono felice che tu non ti sia lasciata abbattere.
E, infine, che fraintendimento poteva esserci?
L'aneddoto mi ha ricordato la mia insegnate di matematica: mai un complimento. Quando finivo un compito, e succedeva sempre prima degli altri (arrogante, lo so), tutto quello che diceva con sguardo truce era: hai fatto il tuo dovere.
Adoravo quell'insegnante!
Credo di aver risposto a tutto, più o meno:D
Spero di rivederti in un altro contest. A presto!:D