RIASSUNTO
E' tempo di mettere a conoscenza della questione dei cavalieri della rosa anche Hellenia, nei dettagli si intende. L'elfo, invia una lettera alla novizia, perchè lo raggiunga sulla terra ferma e poi nella biblioteca ed è da lì che si muove il confronto tra i due. Entrati nella biblioteca, l'elfo le racconta gli ultimi eventi, le mostra ciò che ora è in suo possesso e la invita a cercare con lui delle informazioni al riguardo.
COMMENTO
Era da fare come role, in primis perchè è un evento importante e secondo, ma non perchè effettivamente lo sia, mettere a parte della questione la congrega tutta per poter essere uniti e affrontare gli eventi insieme.
![[SM=g27828]](https://im0.freeforumzone.it/up/0/28/9572832.gif)
Belli siamo. Comunque, XD grazie come sempre a Hellenia per la sua disponibilità e per delle role sempre molto interessanti da un punto di vista on, per ricreare una vita di congrega e molto altro.
Motivo asterischi :
1 - l'elfo controlla con la skill di congrega i due oggetti per vedere se ci sia qualche meccanismo nascosto che gli è sfuggito la volta precedente. Se e cosa trova?
2 - Hellenia viene a conoscenza della presenza delle due chiavi e dei due meccanismi, oltre a conoscere ora le fattezze dello spirito e il suo nome, la cronologia degli eventi e tutto ciò che è stato trovato, più lo stemma e come è fatto, più la cripta e come è fatta, più la storia intera dei cavalieri della rosa e del manufatto che possiedono e da chi fosse composto il cerchio, oltre al nome di Arfon, il traditore.
3 - i due controllano la biblioteca, o meglio, cominciano a farlo. A questo punto, chiediamo al master come procedere per trovare altre informazioni sull'intera storia visto che la jella continua a non farci trovare informazioni sui diversi cartacei che troviamo. XD Quindi la domanda è se i due trovano qualcosa e cosa trovano o se il master vuole seguirci per vedere cosa troviamo o meno.
REGISTRAZIONE
DRAUGCELEB [ingresso] Attende all’ingresso della biblioteca che la novizia si faccia avanti e che lo raggiunga. La terra ferma comincia a tinteggiarsi dei colori dell’autunno e ben presto, saranno sostituiti da quelli dell’inverno e dal freddo che ad esso appartiene. Nella tunica blu notte, i cui fili d’argento risplendono alla pallida luna, ha i due cerchi, quelli trovati nel bauletto e poi ha anche le due chiavi legate con un unico laccio di cuoio al collo. Deve vedere le ossa, trovare qualcosa sui cavalieri, ripulire e setacciare la cripta, informare i nuovi membri della congrega e molto, molto altro. Gli stivali neri, di pelle morbida, lo hanno portato qui, in silenzio, ed è all’ombra dell’edificio della biblioteca che ora si trova. Una cappa leggera, dello stesso colore della tunica, pende lungo tutto il fianco destro, fino al ginocchio, correlata di cappuccio che cela i tratti dell’altra figura, mentre al fianco sinistro, pendono da una cintura di cuoio scuro un pugnale elfico e una lunga di fattura sempre elfica. Ha avuto parte delle notizie che aspettava, alcune di cui è preoccupato, altre di meno, ma lo è sempre e per ora, meglio preoccuparsi di un tassello alla volta e portare ogni incarico al termine come meglio possibile.
HELLENIA [esterno>ingresso] lento l'incedere della giovane Esperta, quante lune erano passate da quando i suoi piedi avevano calcato per l'ultima volta quel ciottolato, li aveva appreso molte informazioni sulla storia dell'isola e della cittadella, era un luogo che, nonostante il torpore della cittadella, le dava una strana quiete, rammenta ancora quando giunse per la prima volta in quei luoghi, è stato uno dei primi posti che ha frequentato, e li sono nate molte delle sue più durature amicizie. un mezzo sorriso mentre continua a camminare, attraversata quella odiosa piazza giunge al suo ingresso, Abiti civili per lei che non ama i fronzoli e i convenevoli, le effige poco visibili, giusto il simbolo dei cavalieri ricamato nel farsetto celato dall'ampio mantello che la avvolge, la brezza serale porta con se le prime ravvisaglie dell'autunno e quell'aria frizzantina dona un leggero fresco, gia troppo per lei abituata alla mite temperatura mediterranea, i capelli sono raccolti in una treccia che le ricade lungo il lato destro del collo, qualche ciocca scura le ricade lungo il bianco viso, lo sguardo posa vigile su ogni cosa, come sua consuetudine stare sempre all'erta in quei luoghi, gli stivali in pelle nera morbidi calpestano quel suolo, aveva ricevuto una missiva da Draugceleb, l'avrebbe dovuto incontrare li..
DRAUGCELEB [ingresso] La luce della luna è sufficiente a vedere la figura che si avvicina alla biblioteca, e per questo, non appena sarà a portata di occhi e orecchie umane e non elfiche, uscirà dall'ombra perchè l'altra possa ben vederlo nonostante il cappuccio. [Hellenia, entriamo, la strada non è luogo per certi discorsi.] Farà strada andando ad aprire l'ampio portone per poi entrare all'interno dalla struttura. Ascolta le mura, ogni loro respiro, ogni sussulto, ma sembra non vi sia anima viva questa notte alla biblioteca, nemmeno il suo custode che tempo fa ha avuto modo di incontrare. Senza proferire ancora parola, attraverserà il cortile fino a giungere nella comune. Apre con la destra la porta e vi entra. [C'è nessuno?] La voce da ampio respiro ai polmoni perchè possa essere sentita bene e forte, ma ormai è cosciente che non ci sia nessuno e si muove così solo per cautela, effettivamente, non può sapere se qualcuno verrà a disturbarli e avrebbe potuto lasciare questi discorsi alla locanda, ma devono anche ottimizzare i tempi, specie per gli umani. Una volta nella comune, calerà il cappuccio e si porrà di fronte a Hellenia, con le mani legate dietro la schiena, ponendo un'unica, semplice domanda, prima di cominciare.
HELLENIA [ingresso> interno] ormai è giunta al portone d'ingresso, ed ecco apparire l'elfo, come da una nube nascosta, accenna velocemente un [sid] mentre egli parla frettolosamente, aggrotta un sopracciglio osservandolo, [di certo non avrete informazioni da spiattellare ai quattro venti per strada] era una cosa ovvia per lei, fa spallucce mentre lo segue all'interno [in genere non è mai affollata salvo qualche avvenimento importante] aggiunge conoscendo bene quei luoghi, i luoghi di sapere non erano amati da molti, giusto le menti macchiavelliche di quei luoghi e quelle argute, il passo lento incede dunque all'ingresso, lasciandosi la porta chiusa alle sue spalle, mentre l'elfo ora sta dinnanzi a lei, [forse è meglio sederci tra gli ultimi scaffali la infondo che ne dite?] chiede infine..
DRAUGCELEB [comune ] E' sempre calmo e caldo l'incedere e il parlare dell'eterno, si tratta piuttosto di una questione di tempo. L'areldar ne avrebbe speso di più per la sua cerca, diversi anni forse, ed è per questo che ottimizza i tempi ma senza avere fretta in effetti. Le fa cenno di sedersi, ma non rimarranno così a lungo. [Immagino vi siate messa in contatto con il nano.] Comincia ad informarsi, mentre lo sguardo si concentra sui tomi degli ultimi scaffali, e ancora non si siede e piuttosto le lunghe e agili dita scorrono sui tomi all'altezza dello sguardo dell'eterno. E' la seconda volta che si trova qui, per motivi legati alla conoscenza, per sapere e se non troveranno niente, potrebbe anche chiedere al tempio quando vi andrà, così come ha anche anticipato all'umana e al supremo. Infine si siede, con calma e con l'eleganza dei primi, mentre lo sguardo punta sulla donna, simile in tutto e per tutto ad un re degli elfi, quello stesso re, che se non fosse giunto ad Avalon, se non fosse accaduto ciò che è accaduto, sarebbe diventato molto tempo fa, così come lo è stato in altri tempi, molto più antichi, ma è difficile seguire i pensieri di un elfo, che rimane sempre ancorato alla realtà e che tuttavia, riesce a seguire molti e più fili.
HELLENIA [sala] osserva l'elfo, i suoi movimenti, i suoi modi di fare, ne ascolta le sue parole [ ho inviato una missiva al nano, ma da lui ancora nessuna notizia, questi giorni dovrò passare per il sanitarium a salutare una vecchia amica, chiederò di lui in giro con discrezione, non voglio si alimentino voci di una mia ricerca del nano] discrezione, era sempre stata la sua parola d'ordine, non aveva accennato nemmeno a Valstaf il motivo per cui era sulla terraferma l'altro giorno, si siede ora di fronte al fratello, posando le sue intense azzurre iridi in quelle dell'eterno a sostenerne lo sguardo..
DRAUGCELEB [comune] Ascolta, anche l'eterno ha degli interessi al sanitarium, ma confida che saranno loro a contattarlo quando la mano del corvo sarà pronta. [Bene, confido nelle vostre capacità.] Non le dice cosa fare, la mette alla prova anche, e le da modo di ritrovare le abilità perdute e poter così ritornare ad essere nuovamente cavaliere. Il volto sereno dell'eterno, regala un breve sorriso che distende le sue cicatrici, per poi svanire del tutto e lasciare che lo sguardo cangiante, dal ghiaccio allo smeraldo, si fissi su quest'ultimo colore, incupito dagli ultimi eventi. Lascia che le mani si infilino sotto la tunica e prendano le chiavi, facendo passare il laccio in cuoio sulla testa, e poi prendano gli oggetti che ha trovato qualche pomeriggio prima, ponendole sul tavolo di fronte a loro. [Diverse lune fa, è apparso uno spirito in magione. Un ainur (spirito), di un cavaliere di tempi remoti che chiedeva aiuto per se e per i suoi fratelli. La chiave d'argento, netta e pulita che vedi, è un oggetto che ha lasciato per trovare la via sotto la terra.] Parla con calma, snocciolando le informazioni con sapienza e costanza. [In seguito, assieme ad Hatinoth, abbiamo rinvenuto una pergamena e un baule. L’ho aperto qualche giorno fa, e la pergamena all’interno era illeggibile, e dove conducano questi oggetti, mi è ignoto. Poi, sotto la collina dietro la magione, si è aperta una fenditura nel terreno e scendendo, abbiamo trovato le 12 tombe dei cavalieri della rosa. Se siamo qui, è per trovare notizie su di loro. Questi oggetti, sono altri indizi.] Per dove, non sa ancora e la situazione non gli piace, perchè di molto si è parlato e di poco si è avuta chiarezza.
HELLENIA [sala] tralascia le prime parole del fratello, prestando attenzione a quello che lui dice in seguito, emettendo un profondo respiro *ci risiamo* pensa tra se, mentre osserva quelle chiavi che egli ha posato sul tavolo, [i cavalieri della rosa, sapete qualcosa in merito a loro o solo ciò che avete trovato?] le iridi si posano nuovamente su di lui, [pensate che qui in biblioteca ci possa essere qualche manoscritto che parla di loro?] aggiunge in seguito riflettendo bene sulle sue parole, è serio ora il volto della giovane Esperta, nella sua testa partivano un sacco di pensieri, cerca di ricordare se aveva sentito gia parlare di qualcosa di simile in passato, ma non al momento non le viene in mente niente, [il cavaliere che vi è apparso, parlatemi di lui] dice volendo capire qualcosa in più di ciò che l'elfo le stava spiegando..
DRAUGCELEB [comune] Respira profondamente e lascia uscire l'aria in eccesso nei polmoni, andando a prendere i due congegni e passandovi sopra le dita, osservandone ogni singolo, minimo, tassello, che compone la loro struttura. Le dita si muovono lungo il perimetro, sul bordo superiore e inferiore, intorno e sulla superficie più larga e liscia, alla ricerca di qualche meccanismo o di qualche indizio che possa fargli scoprire altro. (//conoscenza delle trappole e dei sotterfugi) Poi, continuerebbe a parlare. [Immagino possa esserci qualcosa. Sappiamo che il tempo che ci è dato, è poco, e che proteggevano un tempio sacro, con all'interno un manufatto dal terribile potere, così forte, da salvare Avalon dalla rovina e dalla distruzione. Non sanno cosa fosse, non lo hanno mai visto. A loro fu affidato il compito di proteggerlo. E come spesso accade, le ombre di eserciti nemici si allungarono sulle due terre e un novizio di nome Arfon violò il tempio, tradendo, la chiave per entrarvi, scomparve e l’esercito invase Avalon. I sopravvissuti, si rifugiarono sotto terra, nelle rocche dei nani. La minaccia della distruzione e del caos che il manufatto porta con se, avvenne e adesso non sappiamo se si trovi ancora nel tempio o se è lì che deve essere riportato e nascosto alla memoria degli uomini. Il loro cerchio era di dodici, quattro nani, quattro uomini e quattro elfi. La via non sarà facile, è piena di pericoli, quindi se avete armi degne di tale nome, recuperatele.] E la memoria va di nuovo a quel cavaliere, all'uomo che ha fatto da tramite per conoscere ciò che sta accadendo. [Era un uomo, giovane per gli elfi, già grande per voi, vecchio abbastanza, perchè la morte potesse ghermirlo. Earnan Mc Dumbhall Primo Cavaliere dell'Ordine della Rosa. Dobbiamo cercare lo stemma con una rosa a dodici petali, ma ve lo mostrerò direttamente.] Chiude gli occhi, cerca nel marasma della terra ferma, la mente dell'altra e quando ne trova le fila, comincia a trasmetterle le immagini precise dello spirito, dello stemma, della cripta e dell'ultimo incontro, ogni singolo dettaglio perchè possa sapere dettagliatamente, ciò a cui va incontro. (sussurro di Manwe)
HELLENIA [sala] un fantasma di un cavaliere che fu, e un manuatto da proteggere, un profondo respiro socchiudendo un attimo gli occhi per cercare in se la giusta calma, [l'altro giorno appunto parlavo di quanto la quiete annunci sempre una tempesta per l'isola.. ed eccone la prova] pensieri ad alta voce i suoi, qualcosa dettata dall'esperienza, dai cavalieri di Odino all'armata delle Fiamme, la sua mente che era intorpidita dall'abbandono dell'isola, iniziava a ricordare tutto, iniziava a palesare i dettagli di ogni singola campagna condotta sotto il vessillo della sua Congrega, lo guarda ancora la figlia di Cerridwen, [bisogna capire se il tempio sacro che proteggevano è lo stesso che è ora sull'isola] afferma iniziando a ragionare, ed ecco che la sua mente subisce il sussurro dell'elfo e tutte le immagini le vengono trasmesse nitide, come se lei stessa le avesse vissute, la rosa, le appare così nitida, [ dovremmo chiedere anche a chi possiede in questi luoghi un bagaglio di conoscenza molto elevato] forse qualcuno ancora in grado di avere una buona conoscenza dell'isola c'è..
DRAUGCELEB [comune] E' con la sua prima frase che la guarda come un eldar fa sempre con i debolucci figli di Iluvatar. [Forse più qui che in altri luoghi, ma ovunque è così. La pace, pone sempre le premesse per nuove scoperte e nuovi problemi. Le due terre hanno conservato quell'energia primordiale di cui era impregnato il mondo.] Scuote il capo, no, non crede sia possibile, altrimenti avrebbero avuto elementi che li avrebbero condotti lì. [La via sotto la montagna...] Mentre dice queste parole però, qualcosa riverbera nella mente dell'eterno e collega le parole con altre. Lo sguardo tradisce per qualche attimo questo collegamento, ma lo trattiene nella sua mente, ammesso che sia plausibile, per poi tornane serio in viso. [Si, avevo pensato anche a questo, ma non vedo la conoscitrice da molto, troppo tempo. Le fila dei custodi del sapere, languono più di altre congreghe. Le invierò una missiva, altrimenti, ci muoveremo in altro modo.] E' arrivato però il tempo di cercare e si alza dalla poltrona, per cominciare a farlo. [Come vi ho già detto, mi trasferirò al tempio. Diverso tempo fa, la precedente principessa scomparve, cosa le accadde, rimane ancora oscuro. Non permetterò che accada ancora, con le future vite che nasceranno. Cominciamo a cercare.] Detto questo, riprenderà gli oggetti e si metterà all'opera senza proferire ulteriore parola. (exit)
HELLENIA [sala] [forza e coraggio] dice sollevandosi in piedi e andando verso gli scaffali, la notte era lunga e la ricerca che dovevano effettuare altrettanto lunga, e lei ostinata e testarda come sempre doveva arrivare al nocciolo della questione, [Speriamo di trovare qualcosa di utile alla nostra causa, direi di iniziare dalla storia dell'isola] aggiunge.. mentre inizia a visionare tutti i titoli tra i vari tomi presenti negli scaffali.
DRAUGCELEBஒ CAVALIERE ESPLORATOREஒ ELFO ARELDAR