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Steampunk tendencies - concorso fantasy a pacchetti

Ultimo Aggiornamento: 01/02/2017 11:56
Autore
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01/01/2017 14:42
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Haykaleen, 01/01/2017 13.53:




Arrivato ^^
Probabilmente era anche un problema della mia connessione.
Grazie mille



Wow bene! Domani pubblico il primo capitolo e posto il link


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Post: 2.256
Giudice*****
02/01/2017 14:35
 
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Re: CONCORSO SCADUTO
Haykaleen, 01/01/2017 14.27:

Dopo vari disguidi e difficoltà, siamo riusciti a portare a termine questo contest (yay!)

Ringrazio dal profondo del cuore tutti quelli che hanno partecipato e hanno reso possibile la sua realizzazione ^^
A quanti si sono trovati costretti a ritirarsi ripeto l'invito ad avvisarmi nel caso in cui la storia dovesse giungere a compimento pur senza partecipare al contest, perché mi piacerebbe molto leggerle.

Inviate:
Nirvana_04
Ryeichel
Shiri Sixteen
Milady de Winter
HikaRygaokA
Esarcan

Ritirati:
Najara87
Himenoshirotsu
L'Aurora
Alexalovemal
Hannibal.L
Nelith
Thedreamgirl
Saga.S
Chamaeleon
AnnitaB
Dollarbaby
Sophia99
Brokeheart.97

Non pervenuti:
La Dama del Lago
Lautmarelei.98
NekoRika

Quanti non mi hanno informato del loro ritiro, verranno segnalati all'amministrazione.
Per quanto riguarda i risultati cercherò di pubblicarli entro fine gennaio.
Grazie ancora a tutti quelli che hanno partecipato.






Grazie a te. Buon anno, e buon lavoro! [SM=g27985]

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Post: 95
02/01/2017 17:46
 
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Domanda: siccome l'ultima parte l'ho scritta come l'ho scritta (mea culpa) e stavo correggendo i numerosissimi errori prima di pubblicarla, mi chiedevo se dovessi aspettare la tua correzione prima di pubblicare la mia, o se potessi procedere senza problemi.
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Post: 423
Giudice*****
03/01/2017 14:01
 
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Re:
HikaRygaokA, 02/01/2017 17.46:

Domanda: siccome l'ultima parte l'ho scritta come l'ho scritta (mea culpa) e stavo correggendo i numerosissimi errori prima di pubblicarla, mi chiedevo se dovessi aspettare la tua correzione prima di pubblicare la mia, o se potessi procedere senza problemi.




Puoi procedere senza problemi, io in quanto giudice devo limitarmi a leggere e valutare la storia.
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Post: 234
Giudice***
15/01/2017 22:57
 
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Ci ho messo un beeeeel po', ma finalmente ho iniziato a pubblicare la storia, eccola qua! Cronache della Ella
Ho considerato di aggiornarla con un ritmo per cui sarebbe completamente pubblicata domenica 29, dato che tecnicamente la consegna dei risultati dovrebbe essere il 30. Ma se pensi di consegnarli prima di quella data, fammelo sapere e mi adatterò diversamente.
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Post: 95
16/01/2017 20:44
 
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Anche io ho iniziato a pubblicare la storia. Puoi trovarla questo link: www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3618757&i=1
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Post: 423
Giudice*****
18/01/2017 00:02
 
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WIP
Ho finito di leggere e commentare la prima storia.
So di averci impiegato un po' prima di iniziare ma avendo in ballo un altro contest, le vacanze, la roba da studiare e le lezioni sono riuscita solo ora a ritagliarmi un po' di tempo libero.
Impegni scolastici permettendo (devo preparare due esami...) spero di riuscire a leggerle tutte in queste due settimane in modo da avere i risultati pronti per fine gennaio.
Non preoccupatevi se non sono molto attiva, non vi ho dimenticato e sto leggendo le vostre storie, ma non ho né il tempo né trovo il senso di aggiornarvi ogni due secondi.
In caso, però, siate troppo curiosi di sapere a che punto sono non esitate a chiedere, cercherò di rispondere il prima possibile.

Grazie a voi che intanto state pubblicando i link, così appena ho i risultati pronti posso inserirli ^^

Buona notte
[Modificato da Haykaleen 18/01/2017 00:06]
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Post: 423
Giudice*****
28/01/2017 15:29
 
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FINE
Ho letto e commentato tutte le storie, fatemi sapere se volete i risultati già oggi o preferite aspettare fino a lunedì ^^

Erano tutte molto belle e alcune mi hanno davvero conquistata e lasciata estasiata, è stato difficilissimo stilare una classifica, e infatti i vari punteggi variano veramente di poco. Mi sono dovuta soffermare sui dettagli e dare fondo a tutta la mia pignoleria.
Siete stati bravissimi e i vostri lavori sono stati eccezionali, vi ringrazio ancora per aver partecipato al contest e avermi dato la possibilità di leggere queste piccole perle, che ho molto apprezzato e amato.

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Post: 95
28/01/2017 16:44
 
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Oggi! Ancora finito di pubblicare... cough.
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Post: 26
28/01/2017 18:24
 
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Oggi va benissimo [SM=g27987]

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Post: 423
Giudice*****
28/01/2017 19:31
 
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6° posto: Shiri Sixteen - Cronache della Ella (71/100)

Grammatica:
Ortografia 10/10 (Eccellente)
Non ho rilevato alcun errore, né di distrazione, né di battitura, né strafalcioni grammaticali, quindi, per quanto riguarda questa voce, non credo di dover dire altro, se non che è un lavoro molto curato. L'unico appunto che mi permetto di farti è quello di giustificare il testo, perché risulta molto più ordinato e piacevole alla vista.
Lessico 8/10 (Buono)
Lessico semplice e ampio, con l'uso di alcune parole più inusuali che l'hanno impreziosito e arricchito, evitando di renderlo banale, sebbene, di base, non sia particolarmente ricercato.
L'unica annotazione che ti faccio, ma è un gusto personale, è l'uso di "ella" o "egli" al posto di "lei" o "lui": sono parole un po' arcaiche che, a mio avviso, stonano con il contesto: dal momento che non è hai utilizzato un lessico aulico e solenne, risaltano come una macchia di sugo su una tovaglia candida (perdona la metafora ma era per farti capire). È sicuramente una scelta dettata da gusti personali, ma secondo me, non da nulla in più al testo, rischiando, invece di rovinarlo.
Sintassi 8/10(Buono)
Solitamente, e in particolare nelle descrizioni, utilizzi una sintassi complessa, con frasi lunghe ma ben strutturate e che, quindi, non sono risultate pesanti. Quando si tratta della parte narrativa, però, tendi a usare eccessivamente i punti fermi laddove ci sarebbero stati bene i due punti od un punto e virgola, con questa scelta hai spezzato il ritmo della frase e, sebbene la storia proceda comunque in maniera fluida e scorrevole, a volte è risultato fastidioso ("William scosse il capo, divertito dal modo di fare eternamente scherzoso della giovane donna. Non importava cosa facesse, in quale situazione si trovasse, fosse anche pericolosa, lei aveva sempre una curva sorniona dipinta sulle labbra" qui, per esempio, io avrei inserito i due punti, in modo da dare continuità alle due frasi, che pur sono collegate tra loro).
Stile:7/10(Discreto)
Per quanto semplice e scorrevole, è impreziosito da un lessico variegato in cui spuntano anche parole più ricercate che lo elevano e lo distinguono da uno stile più colloquiale e dimesso. Il suo tratto caratteristico presumo sia l'uso dei pronomi "ella"/"egli", che, però, non ho molto apprezzato e che, invece, a mio avviso appesantiscono uno stile così agevole e schietto risaltando ancora di più per la totale differenza e disarmonia con il resto. Nel complesso, però, non è uno stile particolarmente particolare (perdona il gioco di parole) e non mi ha entusiasmato, conquistato o sorpreso. È nella media, e credo che la tua scelta per farlo distinguere rispetto ad altri non sia stata troppo efficace.
 
Trama:
Originalità: 7/10(Discreto)
La trama è semplice e canonica, non hai aggiunto elementi che siano frutto della tua fantasia o che non siano stati già trattati da altri: l'aggiunta di sirene e la loro descrizione non basta a rendere unico e originale il racconto, e lo stesso vale per la trovata della tiara che dona lunga vita (per quanto non sia ancora stato utilizzato come oggetto, gioielli o elisir in grado di donare l'immortalità sono un topos letterario ripreso da molti generi). Nonostante questo, ho apprezzato l'idea di una regina bambina, costretta e quasi rassegnata al ruolo che le è stato imposto (?) e per la quale dona tutta sé stessa, così come mi è piaciuta la descrizione non canonica e fiabesca delle sirene che paiono più mostri che creature incantevoli, avvicinandosi al solco della tradizione greca (accennata anche da William legato all'albero della nave come Ulisse).
Coerenza: 6/10 (Sufficiente)
In quanto a coerenza, intendo sia rispettare i vincoli imposti (in questo caso l'appartenenza al genere steampunk), sia i collegamenti a tutte le parti del testo, in modo che ogni azione, parola ed evento abbia una sua motivazione e delle conseguenze. Quest'ultimo è stato rispettato: non ci sono avvenimenti assolutamente assurdi e immotivati, e per quanto possa sembrare un parametro stupido e inutile è fondamentale se la storia vuole avere una qualche credibilità e verosimiglianza, pur trattandosi di fantasy.
Purtroppo l'elemento steampunk è stato solo lievemente accennato dalle aeronavi e dai dirigibili, oltre che dall'aria fumosa e grigia della città. Sebbene nel bando avessi chiesto una commistione tra fantasy e le atmosfere nebulose dell'epoca vittoriana, mi aspettavo un uso creativo e massiccio di qualsiasi cosa potesse essere legata allo steampunk. Per esempio, William avrebbe potuto essere il capitano di un’aeronave, avresti potuto utilizzare pistole avveniristiche o soffermarti sulla descrizione degli abiti di modo da far intuire di trovarsi in maniera più chiara e inconfondibile in un'atmosfera steampunk. Non ho quasi sentito la presenza di questo elemento, per questo il mio giudizio non va oltre la sufficienza.
Scorrevolezza: 7/10 /Discreto)
Sebbene il testo scorra bene, all'inizio mi sono trovata confusa circa la narrazione dei fatti dei capitoli 3-4 e mi sono resa conto dopo che fossero una sorta di flashblack rispetto ai fatti narrati negli altri capitoli. Purtroppo hai usato lo stesso tempo in tutto il racconto e per un momento si perde l'ordine e la consequenzialità dei fatti, capendo solo in seguito che quelli narrati nei capitoli citati sono precedenti. Il mio consiglio e di mettere tutta quella parte al passato prossimo, di modo da far capire quale sia l'ordine corretto.
Questa scelta ha penalizzato parecchio la resa della storia, perché confonde il lettore che si trova spiazzato e non riesce a collocare cronologicamente i fatti, e questa confusione diviene un intoppo ed un ostacolo per la comprensione complessiva della storia.
 
Personaggi:
Caratterizzazione: 8/10 (Buono)
Descrizioni fisiche magnifiche e cesellate fin nei minimi dettagli, almeno per quanto riguarda William e la Regina; North, invece, rimane un po' nell'ombra: citi il colore dei suoi capelli e dei suoi occhi e ti fermi a quello, senza dare alcun dettaglio in più. Lo stesso non si può dire della descrizione caratteriale: si intuisce che North sia piuttosto avventata, fino alla sconsideratezza, e spensierata ma furba e anche sensibile, soprattutto nei riguardi di William. Di quest’ultimo, purtroppo, io non sono riuscita a decifrare il carattere (sembra un automa nelle mani della Regina, volto solo a soddisfare i desideri di lei e a compiacerla) e mi ha dato l’impressione di un personaggio piatto e scialbo. La Regina stessa mi ha dato l'impressione di essere fredda, distante e rassegnata, sebbene queste siano solo mie supposizioni dal momento che non dai né una descrizione precisa del carattere e nemmeno si capisce con chiarezza da accenni, pensieri e parole dei personaggi.
 
Pertinenza con l'immagine:2/ 5
Il mio voto è molto basso in quanto il personaggio non ha un ruolo da co-protagonista (sembra più l'aiutante del protagonista dal momento che la vicenda è incentrata su William più che su North) né è descritto in maniera univoca: ti limiti a dirne il colore di capelli e di occhi, senza dare qualche dettaglio che possa distinguerla da qualsiasi altra ragazza con i capelli rossi; avresti potuto soffermarti sul vestiario e magari citare gli occhiali da aviatore o gli strani bracciali che porta (in questo modo avresti reso più riconoscibile l'immagine e inserito anche qualche elemento steampunk in più).
 
Pertinenza immagine ambientazione: 2/5
Lo stesso vale per l'immagine; per quanto sia lo sfondo alle vicende principali ti sei limitata a descriverne l'atmosfera tetra, densa di nubi grigie… ma nell'immagine c'è anche un edificio e io mi aspettavo una descrizione dello stesso. Magari avresti potuto trasformarlo nella Torre in cui vive la regina.
Anche in questo caso si tratta di una descrizione troppo generale, che potrebbe applicarsi a qualsiasi altro palazzo imponente e sfarzoso. Da ciò che scrivi non si capisce affatto l'ambientazione, ne hai solo riportato l'atmosfera incombente e carica, ma ciò che io chiedevo era una descrizione dell'immagine stessa, precisa e puntuale che la facesse riconoscere in maniera chiara, immediata ed univoca.
 
Gradimento personale: 6/10
È una storia interessante, ma non mi ha entusiasmato in particolar modo.
Hai inserito tanti elementi che, però, non sono stati sviluppati in maniera completa e soddisfacente, ci sono tanti punti da sistemare ed ampliare: la storia retrostante di North e William, per esempio, viene solo accennata ma sarebbe interessante svilupparla e arricchirla; la storia stessa della Regina  è avvolta nel mistero e sarebbe davvero carino se fosse approfondita (perché così giovane è già alla guida di un regno? Di quale malattia è affetta?).
Il personaggio di North, poi, viene lasciato ai margini: si accenna che sia la figlia di una fata ma non si sa che ruolo abbia avuto e perché le sirene lo sappiano, sappiamo che è una ladra ma sarebbe interessante leggere dei retroscena della sua vita. In questa storia hai lasciato molti appigli e molte porte per scrivere altre storie e per ampliare la suddetta, che mi è sembrata scialba e non particolarmente coinvolgente per quello che racconta: abbozzi idee interessanti ma che lasci incompiuti, questa è stata la mia impressione complessiva.
 

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Post: 423
Giudice*****
28/01/2017 21:56
 
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5°posto: Ryeichel - Firenze Undergriund (80/100)

Grammatica:
Ortografia 9/10 (Ottimo)
Purtroppo ci sono tanti errori d battitura e di dimenticanza che inficiano sulla resa complessiva del testo, il fatto che tu abbia dovuto riscrivere in fretta e furia una parte della storia si vede e mi dispiace molto per questo inconveniente. Ti consiglio di rileggerla prima di pubblicarla, in modo da eliminare tutte queste sviste. Per il resto non ho notato strafalcioni grammaticali o altro.
Lessico 8/10 (Buono)
È un lessico piuttosto basilare, senza scelte troppo ricercate se non in un paio di vocaboli, è una scelta che si adatta ai personaggi e allo status sociale della maggior parte di loro: semplice, non artefatto, e schietto, ma proprio per questo non colpisce in maniera particolare, è un lessico comune e utilizzato nella stragrande maggioranza delle storie, non c’è nulla che lo faccia risaltare e lo renda unico e tuo particolare.  
Sintassi 8/10 (Buono)
Buon uso della punteggiatura nonostante la grande quantità di punto e virgola utilizzati, anche dove sarebbero stati meglio i due punti. Ciò che apprezzo è il fatto che ti sei sforzata di costruire frasi elaborate, con diverse preposizioni che fossero collegate le une alle altre, e nella maggior parte dei casi questo sforzo non è stato vano: le tue sono frasi perlopiù lunghe, ma non pesanti, risultano, invece, scorrevoli e fluide…peccato che a volte la punteggiatura non sia completamente appropriata e questo, a volte, abbia reso più difficoltosa la scrittura (il punto e virgola è una pausa mediamente forte, che divide le frasi pur tenendole in comunicazione, e alcune volte, questa scelta ha spezzato il buonritmo delle tue frasi. Es.Erano tutti abbastanza giovani; Roman, il più vecchio, aveva ventotto anni. Era quello seduto proprio di fronte alla porta, a cavalcioni di una sedia sgangherata. Indossava un panciotto rosso scuro su una camicia grigia […]”, io in questa frase, per esempio, avrei sostituito il punto e virgola con i due punti e il punto con un punto e virgola, oppure avrei lasciato il punto e virgola e avrei messo i due punti che avrebbero introdotto la descrizione del ragazzo)
Stile: 7/10 (Discreto)
È uno stile semplice, senza troppe pretese ma comune, non c’è un tratto distintivo che lo caratterizzi e lo faccia riconoscere come il tuo stile particolare; è come una torta al cioccolato senza decorazioni o glassa: buonissima, non c’è dubbio, ma priva di quel qualcosa in più che l’avrebbe resa più riconoscibile e, magari, più attraente e gustosa (personalmente le decorazioni della torta, come le decorazioni delle storie, sono la mia parte preferita). Per questo il mio voto è piuttosto basso: per quanto mi riguarda non è uno stile che colpisce, che rimane impresso, è buono ma non eccezionale, discreto, appunto. Ti consiglio di trovare un qualcosa che possa caratterizzarlo dagli altri, un tratto distintivo che faccia dire: “oh, questo è il suo stile, lo riconosco”, perché così è piuttosto anonimo e rischia di perdersi nell’oceano di mille altri stili basilari simili a questo.
 
Trama:
Originalità: 9/10(Ottimo)
Ho adorato la commistione tra storia italiana (quella vera e supportata da prove e reperti) e lo steampunk: un’idea davvero originale. È stato piuttosto divertente vedere in che modo avresti modificato i personaggi storici (come il re e la regina, che sono diventati due perfetti sovrani steampunk), lasciando, però, inalterati i fatti. Questo tuo lavoro denota una grande ricerca di fondo e accuratezza nel ricreare un contesto storico il più fedele e verosimile possibile, pur cercando di intrecciarvi in maniera armoniosa elementi anacronistici e fantasiosi. Un ottimo lavoro!
Non ti ho dato un dieci pieno in quanto rispetto ad altri lavori non ci sono invenzioni troppo mirabolanti e sbalorditive, la tua è un’idea brillante ma non lascia a bocca aperta come le trovate presenti in altre storie.
Coerenza 8/10 (Buono)
In quanto a coerenza, intendo sia rispettare i vincoli imposti (in questo caso l'appartenenza al genere steampunk), sia che vi siano collegamenti a tutte le parti del testo, in modo che ogni azione, parola ed evento abbia una sua motivazione e delle conseguenze. Per quanto riguarda quest’ultimo punto, l’hai rispettato in pieno: non ci sono strane apparizioni mistiche e i personaggi agiscono tutti per una ragione di fondo. Può sembrare una voce stupida e inutile ma quando si leggono certe storie senza capo né coda vengono i brividi e gli incubi notturni. Non è il tuo caso, per fortuna!
Per quanto riguarda lo steampunk hai seguito alla lettera la definizione che se ne dà: “introdurre una tecnologia anacroistica all'interno di un'ambientazione storica” ed è quello che tu hai fatto principalmente: inserendo aeronavi, zeppelin, dirigibili, automi e terribili armi di distruzione di massa (sebbene queste ultime, purtroppo non siano così tanto anacronistiche) nell’Italia del primo Dopoguerra e verso l’imminente seconda guerra mondiale. La scelta del periodo storico ti ha molto avvantaggiata in quanto alcune delle modernità che hai descritto erano già esistenti: fabbriche e cieli appesantiti dal fumo di scarico, i dirigibili e le armi da fuoco…Per questo più che un vero e proprio fantasy si tratta più che altro di una rievocazione storica con elementi vagamente avveniristici, ed è per questo motivo che non posso darti un punteggio troppo alto. Ciò che io chiedevo era un’unione tra il fantasy più puro e queste atmosfere che tu hai ricreato alla perfezione, nella tua storia l’elemento fantastico è rappresentato solo da questa tecnologia che è in parte anacronistica e in parte non lo è. È una storia ambigua, che è coerente con il genere ma non completamente con le mie indicazioni.
Scorrevolezza: 9/10 (Ottimo)
La storia scorre in maniera fluida, e sebbene ci siano parecchi cambi di punti di vista e parti che non sono state scritte, questo non va ad inficiare con la resa complessiva del testo. Hai dato una panoramica della storia che coinvolge tre diversi punti di vista, cosicché possiamo vederla da diverse angolazioni e capire di più su di essa e sui personaggi che la animano. Ben fatto!

Personaggi:
Caratterizzazione: 8/10 (Buono)
Brevi accenni all’aspetto fisico dispersi per la storia e carattere che si intuisce dai pensieri, dalle parole e dalle azioni dei personaggi, ma che come tale non è univoco e può essere oggetto di interpretazioni diverse.
Daz è appassionato, impulsivo, idealista e coraggioso, dona tutto sé stesso per le idee in cui crede e muore per esse, fedele fino in fondo a quei valori per i quali ha sempre lottato e sputato sangue e sudore; purtroppo le esperienze passate lo frenano e non gli permettono di commettere troppe sciocchezze, limitando la sua passionalità ardente e focosa.
Marco è il riflessivo del gruppo, e il più prudente fino a quando non si tratta di punire un’ingiustizia, allora ecco che il carattere focoso e appassionato che lo avvicina al fratello si accende e lo fa finire spesso e volentieri nei guai. Se Daz è un’idealista “attivo” (l’azione), Marco è più un’idealista “passivo” (il pensiero) nel senso che preferisce lo studio, le parole e la propaganda a sparatorie e spargimenti di sangue; è più ritirato del fratello e agisce dietro le quinte, portando avanti le proprie idee attraverso la carta, e nonostante questo, finisce anche lui nei guai più spesso di quanto ami ammetterlo.
Amanda è stata il personaggio, dei tre fratelli, che è comparso meno e su cui ti sei soffermata meno, sebbene sia, a mio avviso, il più interessante dei tre: è divisa tra la volontà di seguire i fratelli e, come loro, lasciarsi travolgere dalle emozioni e seguire quel fuoco che pare caratterizzare tutti loro in maniera diversa; ma nel contempo è legata e incatenata a quell’affetto che li lega a loro, li vuole troppo bene per rischiare di compromettere la propria posizione, il proprio lavoro e la loro vita; paradossalmente è la più forte dei tre perché ha il coraggio di rimanere fedele ai suoi ideali e ai suoi valori senza venire piegata al regime in cui è costretta, ma è anche capace di adattarvisi e si impegna con tutta se stessa in quello che fa, è appassionata in un altro senso, legata alla sua famiglia e ai suoi affetti, per cui si preoccupa come una madre od una sorella maggiore.
Gli altri personaggi -Clarissa, Albi e Ronan- sono lasciati anche loro un po’ ai margini, lasci intuire qualcosa ma non c’è la possibilità di essere sicuri di fare supposizioni esatte. Sono descrizioni incomplete, a mio avviso, che lasciano intuire ma non danno certezze.
 
Pertinenza con l'immagine: 3/5
I Caratteri principali ci sono, ma la descrizione è stata molto vaga, ti sei limitata a citare le caratteristiche più evidenti del personaggio (occhialoni e giacca), ma ci sono anche altri particolari interessanti (come le armi o gli stivali) e anche per quanto riguarda l’aspetto fisico, non hai detto nulla circa corporatura, altezza, forma del viso o altri tratti che lo contraddistinguessero da qualsiasi altro ragazzo con i capelli castano, gli occhi azzurri, barba e sopracciglia folte. Il personaggio risulta un po’ anonimo.
 
Pertinenza immagine ambientazione: 3/5
Anche in questo caso hai descritto l’atmosfera, ma l’elemento principale dell’immagine non è stato descritto, l’hai nominato e identificato, ma ciò che io chiedevo era una descrizione dell’immagine e degli elementi che figuravano in essa (sarebbe bastato un accenno ad un enorme edificio di marmo bianco, decorato a cassettoni neri e sormontato da un’immensa cupola a mattoni rossi o tegole o quello che è); è una descrizione incompleta che ne coglie l’essenza ma non la sviluppa e non la dettaglia, soprattutto lascia senza descrizione l’edificio che domina e caratterizza l’ambientazione.
 
Gradimento personale: 8/10 (Buono)
Sebbene il contesto in cui hai inserito la storia sia interessante e trovi veramente originale l’idea di rendere la storia più “steampunk”, non mi ha particolarmente colpita.
È una storia che invita a riflettere e che introduce tematiche sempre molto attuali e il periodo storico preso in considerazione è molto delicato e fragile: si parla di guerra, libertà e diritti, tutte cose che, ancora oggi, fanno discutere e riflettere.
Date le premesse immaginavo che ci sarebbero stati più angst e pathos, che i sentimenti dei personaggi sarebbero riusciti a travolgermi, ma non è stato così: ho colto la tragicità del finale, ma non mi ha coinvolta, sono stata una lettrice passiva della tua storia, sebbene ci fossero tutti gli elementi per creare qualcosa di veramente superlativo e trascinante.
Anche le storie d’amore accennate sono state, appunto, solo accennate e non sono riuscite ad appassionarmi come, penso, avrebbero dovuto.
È una storia un po’ anonima, nel senso che tratta di argomenti interessanti e potenzialmente attraenti, ma lo stile di scrittura non è efficace e toglie parzialmente la possibilità a questa storia di essere davvero entusiasmante. Ci sono tantissimi fatti che si susseguono gli uni agli altri ma si ha come l’impressione che siano solo stati posizionati senza venire sviluppati; questa scelta non compromette la scorrevolezza della storia, perché i fatti sono legati gli uni agli altri, ma dà l’idea che la storia sia una raccolta di impressioni, di istantanee che vengono scattate al momento e rimangono lì. Non so è davvero questa l’impressione che volevi dare alla storia, ma è quella che ho avuto io. Ed è un vero peccato perché l’idea è veramente buona e mi è piaciuta parecchio.
Il mio consiglio è quello di approfondire l’introspezione dei personaggi, in modo da renderli ancora più vivi e coinvolgenti, in questa storia il lettore deve versare lacrime, perché è una storia tragica e triste: le persone lottano con tutte loro stesse per ottenere quello che vogliono, cercano in tutti i modi di far sentire la propria voce e la propria opinione, muoiono per i loro ideali pur di difenderli fino alla fine, ma il contesto e la volontà di chi ha più potere su di loro ha la meglio -come sempre- e tutto il sangue e il sudore che hanno versato sembra essere stato inutile. È un finale dolorosamente vero, e proprio per questo tragico, ma tutto questo non traspare dalla tua storia.
Buona idea, ma da sviluppare meglio.
 

OFFLINE
Post: 423
Giudice*****
28/01/2017 22:10
 
Quota

4°posto: Belle de Lamb - Parigi, vapore e magia (83/100)

Grammatica:
Ortografia 8/10 (Buono)
Qualche imprecisione circa l'uso dei tempi verbali ("non sapevo esattamente perché gli avevo raccontato...", sarebbe stato meglio dire "perché gli avessi"; "creatura che piangerebbe per annunciare...", in questo caso non sono molto sicura del verbo, io avrei usato "dovrebbe piangere"; e ancora: "Forse l’attentatore in realtà era mandato", manca uno "stato") hanno inficiato la resa complessiva del testo, assieme ad alcune viste e dimenticanze che con una lettura veloce possono essere sistemate.
Lessico 8/10 (Buono)
Lessico un po' troppo povero e modesto per i miei gusti, non c'è la stessa cura e la stessa ricercatezza che ho notato in altri tuoi lavori e questo mi ha lasciata un po' spiazzata e delusa. Dal momento che è una storia ambientata in un'epoca raffinata ed elegante, mi aspettavo un lessico di questo tipo, che rievocasse quelle atmosfere, ma ciò che mi sono trovata sono stati vocaboli piuttosto semplici e comuni, ripetizioni di parole in frasi ravvicinate (quando avresti potuto usare un sinonimo) e una generale caduta e semplificazione del lessico che adoperi di solito. Nonostante questo non è così terribile e alcune espressioni e vocaboli sono più ricercate e ponderate, ma si perdono nell'oceano omogeneo e banale del resto della storia.
Sintassi 8/10 (Buono)
Uso della punteggiatura discutibile: hai fatto grande ricorso a punti fermi quando avresti potuto sostituirli con i due punti o il punto e virgola; questa scelta ha reso la lettura meno scorrevole e più singhiozzata, mettendo un sacco di interruzioni laddove non sarebbero state necessarie.
Per esempio: "Bene, anche un sospetto omicida come collega. Quel caso sarebbe stato arduo. Per ora comunque avevo in mente un piano: andare a trovare il dottor Jacques Germain nel suo laboratorio e iniziare a fargli qualche domanda, giusto per tastare il terreno. La cosa buffa era che si trovava proprio vicino al luogo dove si sarebbe tenuta l’Esposizione … caso? No, non ci credevo. Trovai l’edificio, vecchio e quasi decadente" questa serie di frasi risulta essere piuttosto spezzettata e non si ha una fluidità tra l'una e l'altra, salti da una considerazione ad un'altra in maniera netta e brusca; a mio avviso sarebbe stata più piacevole una cosa del genere: Bene, anche un sospetto omicida come collega, quel caso sarebbe stato arduo. Per ora, comunque, avevo in mente un piano: andare [...] terreno; la cosa buffa [...] Esposizione...
Un caso? No, non ci credevo.
Trovai [...]
In questo modo le varie parti sono distinte meglio e anche la lettura risulta più facile e fluida.
 
Altro esempio "Pieno di vegetazione e superstizioni e tra queste c’è la leggenda della banshee", io tra "superstizioni" e la congiunzione avrei messo una virgola.
Altro piccolo esempio: "ma il cui grido inoltre è sentito da chiunque", quell'"inoltre" l'avrei messo tra virgole.
 E un ultimo punto in cui un diverso uso della punteggiatura avrebbe reso le due descrizioni più scorrevoli e in continuità con quanto era stato detto in precedenza: "Non era cambiato molto dall’ultima volta in cui lo avevo visto. Stessa pettinatura da dandy, [...] Sfortunatamente però questa volta aveva un’accompagnatrice. La squadrai come solo una donna furiosa può fare. Bionda, alta, occhi azzurri sbarrati, un abito di mussolina bianco, un nastro verde [...]", io tra "visto" e "stessa" avrei messo due punti per introdurre la descrizione e per lo stesso motivo gli avrei inseriti anche tra "fare" e "bionda".
Stile: 8/10 (Buono)
Ho riscontrato una diversità di fondo rispetto allo stile di altre storie: più semplice e quasi banale, ma permane la tendenza a costruire frasi molto brevi e spezzettate. Le tue storie, di solito, trattano dell'inconscio, e dei vari sentimenti e pensieri che lo abitano, e probabilmente il tuo stile risente delle influenze di Woolf, Joyce, Svevo e del lorostream of consciousness. Ma questa frammentarietà, per quanto coerente con il tuo intento di esternare in maniera estemporanea i pensieri dei personaggi, mina la scorrevolezza e la fluidità del racconto, rendendo il tutto esageratamente segmentato. Proposizioni che tu tieni separate da un punto, potrebbero essere benissimo riunite in un'unica frase, conferendo maggiore coesione al testo e maggiore agilità di lettura.
 
Trama:
Originalità: 8 /10(Buono)
In linea generale è una trama piuttosto canonica: due agenti vengono incaricati di scoprire l'origine di fatti misteriosi e inspiegabili. Detta così, però, la vera bellezza di questa storia viene persa, perché ciò che la rende unica e originale sono state due idee fondamentali.
La prima, quella di ambientare la vicenda in un'epoca storica, mi è piaciuta molto e il modo in cui l'hai sviluppata denota una grande ricerca di fondo: hai citato l'Esposizione Universale, con dettagli e curiosità molto particolari (come la costruzione di una piccola Bastiglia), hai inserito personaggi storicamente esistiti come Jack lo Squartatore; ma sei anche stata capace di amalgamare questi particolari marcatamente storici con un'atmosfera più fiabesca e folkloristica che rimanda quasi immediatamente al fantasy più classico (citi leggende e folklore irlandese), e anche in questo caso è evidente tutta la documentazione che ci sta dietro.
Ho molto apprezzato anche la seconda idea di inserire creature leggendarie in un contesto urbano e moderno, ed è un peccato che questo punto non sia stato sviluppato e approfondito, sarebbe stato divertente leggere di apparizioni di altre creature leggendarie oltre che della Banshee, e di indagini su eventi inspiegabili causati da qualche folletto dispettoso.
Queste due trovate sono state arricchite dalla serie di dettagli precisi disseminati lungo tutto il racconto, che hanno reso l'intera vicenda più verosimile (per quanto possa essere verosimile la presenza di Banshee e folletti in una città^^)
Coerenza 9/10 (Ottimo)
In quanto a coerenza, intendo sia rispettare i vincoli imposti (in questo caso l'appartenenza al genere steampunk), sia che vi siano collegamenti a tutte le parti del testo, in modo che ogni azione, parola ed evento abbia una sua motivazione e delle conseguenze. Per quanto riguarda quest'ultimo vorrei segnalare alcune sviste: all'inizio dici che Thomas ha gli occhi verdi ("Osservai i suoi capelli biondi, i lineamenti mascolini, gli occhi verdi") mentre qualche sequenza più avanti i suoi occhi diventano improvvisamente e inspiegabilmente azzurri ("Cooper fece un giro su se stesso, lo sguardo azzurro sorpreso"), altra piccola svista in cui Thomas prima da del voi ad Annette, e poi del lei ("-Il migliore che potessi farvi, credetemi- [...] –Avrei giurato che (lei) stesse congelando-) e ad un certo punto arriva addirittura la tu ("-Mi permetti di essere indiscreto?- domandò.
[...]-Voi immaginate la vostra vita sempre così? Intenta a rincorrere i cattivi?-) a meno che Thomas non soffra di attacchi di schizofrenia non so spiegarmi questi improvvisi cambi di tono ^^
Le ho segnalate qui perché non saprei dove altro metterle e mi sembrava giusto fartele notare in modo che tu possa correggerle.
Queste disattenzioni non gravano sul voto complessivo, in quanto per coerenza intendo che ciascun fatto sia collegato e giustificato da quello che lo precede e non ci siano apparizioni mistiche o altro, e questo nel tuo racconto non compare.
L'elemento steampunk è presente sebbene non in maniera massiccia, viene rappresentato dalle più comuni aeronavi e dirigibili, ma anche da elementi innovativi nascosti tra le pieghe della storia, che lo arricchiscono: l'androide, il Comunicatore e le carrozze a vapore, che tuttavia non sono idee completamente nuove, originali o sbalorditive in quanto riprendono oggetti esistenti nella modernità rivisitati in chiave steampunk.
 
Scorrevolezza: 8/10 (Buono)
Nonostante l'uso spropositato di punti fermi che hanno spezzato il ritmo della storia, questa scorre in maniera incalzate e avvincente, avvicinando lentamente ma inesorabilmente il lettore allo svelamento del mistero. L'identità della strega, per quanto sia in parte inaspettata, non mi ha lasciata completamente sorpresa: in realtà, immaginavo si trattasse di lei siccome era l'unico personaggio a non avere un ruolo preciso nell'economia del racconto, però ho pensato che Juliette potesse incarnare la strega solo nel momento in cui l’hai introdotta come personaggio (all'inizio credevo fossero Thomas o Eduard), in questo senso, sei stata capace di tenere vivi la suspense e il mistero fino alla fine, rivelando solo nella parte finale l'identità dell'attentatore.
 
Personaggi:
Caratterizzazione: 8/10 (Buono)
Annette è stata descritta in maniera molto completa e precisa, complice il fatto che la storia fosse raccontata dal suo punto di vista e che, pertanto, se ne potessero leggere pensieri e sensazioni. Si tratta di una donna molto complessa: da un lato la debolezza della malattia che la frena e la rende fragile; dall'altro, la sua testardaggine e la sua forza che le permettono di andare oltre e di continuare la sua vita, sebbene sia conscia del fatto che l'incidente l'abbia debilitata per il resto dei suoi giorni (e infatti ha un momento di cedimento, e accetta la proposta del dottor Germain). È una donna decisa, che sa quello che vuole e porta a compimento i suoi obiettivi, sia che si tratti di obiettivi personali sia di incarichi. Ma nonostante questo non è fredda, mi ha dato, invece, l'impressione di essere una donna passionale, che lascia ampio spazio ai sentimenti sebbene sia stata tradita dagli stessi e per questo cerchi in tutti i modi di non far prendere loro il sopravvento. Mi piace molto come personaggio, perché è autentico e verosimile; sei stata capace di cogliere ogni sfumatura e contrasto del suo carattere, dandone un disegno completo e articolato.
Anche Thomas è un personaggio abbastanza caratterizzato, sebbene la sua sia una descrizione limitata dallo sguardo di Annette: ne esce un uomo all'apparenza arrogante e superbo, ma che si dimostra essere, invece, molto galante, premuroso, dolce e coraggioso, che non si tira indietro quando si tratta di salvare o aiutare la sua amata; nel contempo, però, è anche comprensivo e sebbene lo desideri, non costringe Annette a seguirlo e lascia che lei sia libera di scegliere, inoltre, non ha indagato oltre circa l'incidente della ragazza, ciò denota un grande rispetto per lei.
Purtroppo, però, altri personaggi secondari sono rimasti un po' nell'ombra: parlo soprattutto del dottor Germain e di Juliette. Comprendo che il limite di parole possa aver limitato anche la possibilità di dilungarsi su di essi, ma avrei preferito una descrizione più approfondita e particolareggiata soprattutto della ragazza: da come la descrivi sembra un squilibrata con la testa invasa da idee bislacche seppur non completamente malvagie; sarebbe stato bello scoprire qualcosa di più su di lei, sulla sua storia, sul perché sia così fermamente convinta che le donne debbano tornare a dominare il mondo (la sua giustificazione era che così era stato in passato, ma non è specificato perché voglia emulare quel passato). Anche Germain rimane nell'ombra: all'inizio viene presentato come uno scienziato senza scrupoli e io l'ho visto in questo modo fino a quando non ha aiutato Annette, e l'immagine del cattivone crudele e spietato strideva con quella dell'uomo che l'aiuta, il passaggio tra i due è stato troppo brusco e repentino e mi ha lasciata spiazzata.
 
Pertinenza con l'immagine: 5/5
Hai descritto il suo vestiario in maniera dettagliata e completa e hai nominato i caratteri principali della sua fisionomia. Ma ciò che ho apprezzato di più è stato l'uso che hai fatto della coda e delle armi della donna: all'inizio credevo che te ne fossi dimenticata, e invece, hai avuto la brillante idea di metterle come aggiunte successive, come armi in grado di poter sconfiggere il malvagio. È stata una mossa davvero astuta e molto apprezzata, perché oltre a completare l'immagine hai anche dato una "storia" a questi elementi caratteristici rendendoli più particolari e dettagliati, con un senso e uno scopo all'interno dell'intera vicenda, e non riducendoli a una mera descrizione.
 
Pertinenza immagine ambientazione: 4 /5
Parigi è stato il teatro di questa vicenda, ma non ti sei limitata a identificare il luogo dell'immagine e ne hai dato anche una descrizione abbastanza particolareggiata: hai nominato la Tour Eiffel in fase di costruzione (simile allo scheletro di una piramide incombente sulla città), hai citato i dirigibili, le carrozze, la monorotaia e l'aria satura di smog, tetra e pesante, hai persino introdotto due figure della scena, la dama vestita di bianco e il suo accompagnatore. Ti sei soffermata molto sui particolari, tralasciando forse, l'immagine più in generale: infatti non hai contestualizzato la Torre in maniera completa, ti sei limitata a dire che si trovava alla fine di un viale, ma non nomini i palazzi che si affacciano su questo viale, tanto antichi ed eleganti da contrastare con quella struttura in ferro che al confronto appare gretta e squallida. Nella tua descrizione compaiono i particolati più minuti e la Tour che fa da padrone della scena, ma dimentichi gli altri edifici più scontati e comuni.
 
Gradimento personale: 9/10
Il modo in cui hai descritto il lento sviluppo dell'amore tra Thomas e Annette, dal primo momento, in cui è simile ad un tenero bocciolo, fino a quando sboccia, mi ha conquistata: sei stata capace di trattarlo in maniera precisa e attenta, ma delicata e dolce, dando l'impressione di un amore tenero e cauto che ha bisogno di crescere e rafforzarsi ma che, proprio per questo, è autentico e verosimile.
Altro elemento che mi ha conquistata è stata l'armonia e la naturalezza con cui storicità e fantasia si compenetrano: il periodo storico è perfettamente rievocato e arricchito da piccoli particolari che ho molto apprezzato (Yeats sopra tutti) mentre l'elemento fantasy è stato dato dall'invasione di creature del folklore irlandese, alcune delle quali corredate di una descrizione dettagliata (altra cosa che amo sono l'Irlanda e tutte le sue leggende).
La stessa idea di basare la storia su un mistero (e su un mistero molto particolare) è stata vincente: sono stata avvinta dalla trama e trascinata a leggere questa storia fino alla fine, spinta dalla curiosità di risolvere questo piccolo, intrigante e magico giallo. Ho pedinato i protagonisti lungo le loro peregrinazioni e come ho seguito l'evolversi del caso, così ho seguito passo passo l'evolversi della loro romantica e stupenda storia d'amore. Questa trama semplice eppure affascinante è stata arricchita dagli stralci del passato di Annette e dal suo stesso personaggio, articolato e molto affascinate, umano e genuino.
Una combinazione perfetta tra steampunk, mistero e romanticismo. Inutile dire che mi sono innamorata anche io del prode Thomas Cooper, e che, come Annette, fossi piuttosto diffidente nei suoi confronti...ma è un personaggio troppo carismatico e affascinante per potergli resistere e se me l'avesse chiesto sarei fuggita anche io con lui a Londra ^^
Un ultimo consiglio che ti do è di prendere in considerazione l'idea di divedere la storia in più capitoli e trasformarla in una mini-long: come OS risulta un po' lunga e pesante, forse se le varie parti fossero divise nei vari capitoli, la lettura risulterebbe più leggera e agevole.
 

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Post: 423
Giudice*****
28/01/2017 22:14
 
Quota

3° posto: Esarcan - Corvi di carbone (85/100)

Grammatica:
Ortografia 10/10 (Eccellente)
Non ho rilevato alcun errore, né di distrazione, né di battitura, né strafalcioni grammaticali, quindi, per quanto riguarda questa voce, non credo di dover dire altro, se non che è un lavoro curato fin nei minimi dettagli.
Lessico 9/10(Ottimo)
Lessico vasto e ricercato, sebbene non si scada in quei racconti farciti di paroloni altisonanti e desueti usati a sproposito. Hai usato anche molti sinonimi per evitare di ripeterti e anche in questo caso hai messo molta attenzione nella scelta e nella cura delle parole, cercando di variare e di non essere banale. Nonostante questo, è un lessico semplice che non colpisce in maniera particolare, nel senso che per quanto tu a volte abbia fatto ricorso a parole meno utilizzate sei rimasto "nel solco della tradizione".
Sintassi 8/10(Buono)
Questa voce, purtroppo, è il tuo punto debole: tendi a costruire frasi estremamente brevi, facendo uso di frequenti punti fermi laddove avresti potuto servirti di due punti o del punto e virgola. Questo spezza il ritmo del racconto, sottraendogli fluidità e scorrevolezza. La narrazione avanza a rilento, continuamente ostacolata da queste interruzioni improvvise e inaspettate.
Stile: 9/10(Ottimo)
Non so se sia una caratteristica tua propria o sia in sintonia con l'ambientazione del racconto, ma adoro la vena di sarcasmo che alcune frasi conferiscono all'intera atmosfera: più volte mi sono ritrovata a sorridere di fronte alle scelte espressive; è il genere di espediente che rende più piacevole la lettura e inoltre ti permette di capire ancora meglio il carattere del personaggio e il contesto in cui è inserito. Per il resto è uno stile semplice, secco e pragmatico che non si perde in descrizioni troppo particolareggiate, è essenziale ed efficace; anche i dialoghi sono ridotti al minimo e lo spazio è lasciato all'azione e al pensiero del protagonista, che trapela continuamente e impregna tutto il racconto. Non so se sia il tuo stile abituale o sia stato adattato alla storia e al personaggio, ma è uno stile che per quanto smilzo e diretto, è assolutamente piacevole perché arricchito, appunto, da commenti sarcastici o da espressioni ironiche; inoltre la varietà di parole utilizzate e la ricerca di vocaboli anche meno banali e più forbiti, lo impreziosisce ulteriormente. È uno stile, però, a mio avviso, ancora da limare e consolidare, che non pare essere usato con troppa disinvoltura, dà l'impressione di uno stile pensato a lungo e su cui hai riflettuto più volte. Per questo la mia votazione non è piena.
 
Trama:
Originalità: 9/10(Ottimo)
Sebbene la trama di fondo sia, di per sé, canonica (un assassino viene incaricato di uccidere una persona importante), il finale non scontato, ma soprattutto, tutta l'impalcatura che circonda la trama rendono la storia particolarmente originale. Io ho premiato proprio le idee creative e assolutamente mirabolanti che hai inserito in questo racconto: prime fra tutte i Tizzoni e la figura dei Carbonai, e poi i cavalli e le armi alimentate con questi famigerati Tizzoni (il loro utilizzo per animare le cavalcature, in particolare, mi ha ricordato la magnetite usata nel libro "Lo Gnolo" per attivare un uccello meccanico). Purtroppo, però, tutto questo meraviglioso lavoro di preparazione è stato rovinato da una conclusione giunta troppo in fretta che non è riuscita né a coinvolgermi fino in fondo né a sorprendermi, mitigando, in parte, l'effetto a sorpresa che presumo avessi voluto trasmettere.  
Coerenza: 8/10 (Buono)
In quanto a coerenza, intendo sia rispettare i vincoli imposti (in questo caso l'appartenenza al genere steampunk), e i collegamenti a tutte le parti del testo, in modo che ogni azione, parola ed evento abbia una sua motivazione e delle conseguenze. Per quest'ultimo non ho nulla da ridire: nel senso che non compare dal nulla un drago a tre teste che rade al suolo la città o Charles sposa la Gran Duchessa (anche se, come alternativa, sarebbe stata davvero inaspettata...); i personaggi rimangono coerenti con loro stessi è ogni avvenimento è correlato all'altro. Capisco che possa sembrare una voce stupida e inutile, ma a volte, nei racconti accadono cose davvero inverosimile persone per storie di genere fantasy, che vanno contro la logica più elementare e che non stanno né in cielo né in terra. Nel tuo caso, fortunatamente, non è successo.
Per quanto riguarda l'elemento steampunk, è stato accennato con le più tradizionali aeronavi, ma poi sono state le innovazioni da tre introdotte le vere protagoniste: le armi futuristiche rappresentate dalle spade e dalle pistole pneumatiche, i tanto nominati cavalli meccanici ecc. che hanno reso molto più originale e interessante il contesto. Purtroppo l'atmosfera del racconto era più protesa più verso il genere fantascientifico che il fantasy vero e proprio, e questo ti ha un po' penalizzato: ciò che io chiedevo era una commistione tra il fantasy più puro (elfi, nani e compagnia bella) e le atmosfere dell'epoca vittoriana condite con un po' di tecnologia anacronistica; nella tua storia l'ultimo elemento c'è, il secondo è accennato, il primo no. Ma non è una mancanza così grave dal momento che si tratta, comunque, di una bellissima storia.
 
Scorrevolezza: 7/10 (Discreto)
Punto dolente.
La trama si dispiega bene fino alla fine, creando man mano un contesto variegato, originale e interessante; ma all'apice dell'azione, della narrazione e della suspense, tutto viene rovinato da una conclusione affrettata che non ti lascia il tempo di comprenderla e assaporarla: è tutto troppo subitaneo, troppo affastellato e concitato, e molte questioni vengono lasciate risolvere all'intuizione del lettore.
La conclusione di questa storia mi ha lasciata insoddisfatta e non mi ha coinvolto come avrebbe dovuto. Inoltre l'uso abbondante di punti fermi rende il ritmo sincopato e la lettura meno fluida, interrompendo la continuità delle frasi. Questi due elementi hanno molto penalizzato la tua storia, non permettendo di farla apprezzare appieno.
 
Personaggi:
Caratterizzazione: 6/10(Sufficiente)
Descrizione molto povera del personaggio dal punto di vista fisico: ne dai solo i tratti caratteristici e salienti, e per quanto un assassino debba rimanere nell'ombra, qualche accenno in più sarebbe servito ad andare oltre la maschera corvina che gli cela il volto (sarebbe stato poi interessante scoprire perché indossa una maschera proprio a forma di corvo...) e a darne un quadro più completo, a maggior ragione, per il fratto che si tratta del protagonista. Lo stesso discorso vale anche per il carattere: ne dai qualche accenno generale, si capisce che è una persona pratica e scrupolosa, che compie il suo dovere senza protestare o lamentarsi, accenni al fatto che non condivida appieno il regime a cui è sottoposto, ma nel contempo, pare rassegnarsi a voler approfondire la questione e si limita a pensare che sia tutto a causa di quel Tizzone super potente; è scettico ma non è un ribelle e preferisce continuare a svolgere il proprio lavoro e a vivere la sua vita senza soffermarsi su speculazioni filosofiche che gli farebbero perdere troppo tempo, è concreto e anche vagamente cinico, eppure c'è in lui una punta di nostalgia e romanticismo (se così si può chiamare) data dal suo amore per la tradizione e la festa delle Prime Nevi e questo pare in contrasto con il resto del suo carattere e lo complica. Tutte queste sono solo mie supposizioni che mi è parso di intravedere da quel poco che Charles dice o fa o pensa: è un profilo incentrato su un paio di idee e reso più sfumato da quel piccolo accenno alla festa delle Prime Nevi. Purtroppo, quest'ultimo, rimane solo un accenno e non si riesce a capire e apprezzare la complessità del personaggio che potrebbe celarvisi, inoltre non hai mai accennato a sete di potere e avidità, quindi non si riesce a capire fino in fondo perché decida lui di essere imperatore. Si può intuire che la brama di potenza attiri molti, ma per essere in linea con il suo carattere avrebbe dovuto lasciare tutto alla Gran Duchessa e lavorare per lei o sparire per sempre: il suo dovere l'aveva compiuto e non sembrava affatto il tipo da invischiarsi in questioni politiche. Per questo la sua scelta finale mi ha lasciata un po' spiazzata e confusa.
Pertinenza con l'immagine: 4/ 5
Hai accennato ai tratti salienti dell'immagine (la maschera di corvo, il cilindro e l'arma) ma ti sei limitato solo a quelli e senza scendere in particolari, facendo perdere parte della caratterizzazione dell'immagine stessa; Charles rispecchia l'immagine, ma avrei preferito una descrizione più dettagliata e particolareggiata (l'uomo indossa anche una giacca nera e guanti neri, porta una cintura alquanto particolare e alla maschera è attaccato quello che sembra un respiratore). Sei stato così preciso per alcuni tratti (hai nominato pure il colore rosso che emana l'arma!) e proprio per questo mi sarei aspettata qualcosa di più: nell'immagine ci sono più particolati di quanti tu ne abbia inseriti, ti sei limitanto a quelli che saltano subito all'occhio.
 
Pertinenza immagine ambientazione: 5/5
L'ambientazione è stata usata come sfondo principale della parte più importante della storia. La descrizione era precisa, ricca di dettagli e particolari, concisa e "pratica", se mi passi il termine (nel senso che non ti sei perso in descrizioni poetiche, in linea con Chales, che è piuttosto pragmatico. Io personalmente preferisco descrizioni più evocative, ma non sarebbero state coerenti con il personaggio), inoltre l'aggiunta della donna vestita di rosso è stata una chicca che ho molto apprezzato: non eri obbligato a mettere i personaggi presenti nell'immagine, ma tu li hai aggiunti e questo ha arricchito ancora di più la descrizione, rendendola ancora più pertinente e calzante.
 
Gradimento personale: 10/10
Innanzitutto i miei complimenti per la magnifica presentazione, che mi ha fatto pensare di avere sotto gli occhi non una semplice storia ma un libro già con la sua copertina e la sua impaginazione; ho apprezzato molto lo sforzo e l'impegno di consegnare un lavoro esteticamente ricercato e piacevole, si vede che ci tieni a quello che fai e vuoi che si presenti al meglio.
Mi è piaciuta molto la tua storia, e ci sono rimasta malissimo quando è finita. Le tue creazioni e l'universo che hai ideato mi hanno completamente catturata: avrei voluto conoscere qualcosa di più sui Carbonai, i Tizzoni e la Magia delle Ceneri: sei riuscito a creare un conteso terribilmente affascinante e vorrei tanto che, nel caso in cui non ci sia già, pensassi alla creazione di una long con questa ambientazione...Sarebbe favolosa!
Ho apprezzato tantissimo anche il sottile sarcasmo di cui è impregnato l'intero racconto,e che si scorge da alcune frasi e considerazioni disseminate lungo la storia.
L'unico neo, a mio avviso, è stata la conclusione subitanea: in quattro e quattr'otto Charles ammazza Imperatore e Gran Duchessa e diventa il nuovo sovrano. Avrei preferito se avessi ampliato questa parte e datole maggior rilievo, senza concludere così in fretta, lasciando l'impressione che sia stata tirata via in fretta e furia. Sarebbe stato interessante sviscerare le macchinazioni di fondo dell'intera vicenda e anche qualche accenno in più al regime in cui vivono sarebbe stato gradito, ma capisco che il limite di parole, purtroppo, il più delle volte tarpi le ali.
Il mio suggerimento è di prendere spunto da questa storia, o prendere direttamente questa storia stessa, e ampliarla e arricchirla perché, ripeto, la città di Voxton mi ha davvero catturata con i suoi cavalli meccanici, le armi pneumatiche, i ponti che sembrano più banconi da macellaio e i Tizzoni che tutto governano e tutto caricano...Ho gli occhi che mi brillano!
 

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Post: 423
Giudice*****
28/01/2017 22:19
 
Quota

2° posto: Hikarygaoka - Orestea (87/100)

Grammatica:
Ortografia 9/10 (Ottimo)
Ho riscontrato qualche errore di battitura e di distrazione, soprattutto nell'ultima parte, dovuta probabilmente al fatto che l'hai dovuta riscrivere in fretta. Ti consiglio di dare una lettura veloce alla storia per coglierli e correggerli. Per il resto, non ci sono strafalcioni grammaticali o tempi verbali inventati.
Lessico 9/10 (Ottimo)
Lessico molto ampio, appropriato e forbito, che mi ha lasciata veramente sorpresa e mi ha conquista con scelte davvero efficaci e apprezzabili. A volte, però, sei caduta nella ripetizione di una stessa parola in frasi ravvicinate (es. "lo guardò di sbieco mentre lui, invece, guardava concentrato”) e dal momento che sei stata così brava in altri punti ad utilizzare i vocaboli più ricercati, evocativi e precisi possibile, queste sbavature mi hanno davvero lasciato spiazzata e sorpresa. Anche in questo caso ti consiglio di rileggere il testo e correggere eventuali ripetizioni inestetiche.
Sintassi 8/10 (Buono)
È la prima volta che mi imbatto in un testo con frasi così lunghe e articolate. Di solito si preferiscono frasi brevi e asciutte, e a volte sarebbe stato il caso che le avessi utilizzate anche tu: alcune frasi sono veramente troppo lunghe ed elaborate da risultare pensanti e difficili d leggere, sebbene l'uso della punteggiatura sia impeccabile e aiuti parecchio (soprattutto dopo aver letto questa farse sono rimasta a corto di fiato: "Mentre file di numeri e codici scivolavano in un rosso abbacinante lungo lo schermo ovale, fuori dalla finestra sottotetto dell’Ala Ovest, il Palazzo Imperiale di Londra, Capitale Suprema della Confederazione Europea, si imponeva sul paesaggio cittadino in tutta la sua maestosità: l’edificio non era il più alto in città, bensì era sovrastato dalla Torre dell’Orologio e dalle guglie delle molteplici cattedrali gotiche che puntellavano i cieli perennemente grigi della capitale; ma le solide mura bianche, illuminate dalle centinaia di lampioni elettrici che circondavano la struttura, lo rendevano possente ed elegante, come potevano esserlo stati solo templi di antichi e grandi imperi del passato della cui antichi fasti, tuttavia, non era rimasto altro che il mito"). Ti consiglio di spezzare di più le frasi, in modo che la lettura possa risultare più agevole e scorrevole.
Stile: 8/10 (Buono)
Stile prolisso, caratterizzato da frasi lunghe e molto elaborate, le varie proposizioni sono ben costruite, ma purtroppo, dopo un paio di paragrafi iniziano a risultare un po' indigeste e difficili da digerire. Inoltre hai la tendenza, quando vuoi aumentare la suspense, a ripetere una stessa parola, aggiungendole di volta in volta un nuovo dettaglio; anche in questo caso è una tecnica apprezzabile per le prime due volte, poi inizia a diventare ridondante e stucchevole (soprattutto in questo punto, dopo un po’ è diventata una parte monotona e l’effetto suspense è stato sostituito dalla noia: “Poteva essere stato qualsiasi cosa, magari un topo che si muoveva frenetico nella stanza. Poteva essere qualsiasi cosa e il rumore dei pistoni, in qualsiasi altra circostanza lo avrebbe distratto: il tintinnio era stato così debole che con quel rumore non ci avrebbe mai fatto caso. Ma i topi qui muoiono assiderati. Poteva davvero essere qualsiasi cosa, ma in realtà non poteva. E qualsiasi cosa fosse ora non era più sul fondo della stanza, da dove era arrivato l’eco metallico, ma era dietro di lui”). È un buon stile, accurato e preciso, e lo sforzo che metti nel produrre frasi lunghe ma che siano continue è ammirevole, sebbene, a volte, la lunghezza di tali frasi risulti veramente eccessiva.
Un altro elemento che ho notato, è stato il tentativo di rendere più leggera e ironica la lettura con l’introduzione di commenti sarcastici e caustici: un’idea, anche in questo caso, apprezzabile per le prime volte, ma poi ho avuto l’impressione che fosse stata messa a forza nel testo, quasi come un obbligo, e ostentata (soprattutto nella parte della locanda, le frasi tra parentesi risultano simpatiche per le prime volte, poi la novità si esaurisce e diventa ridondante). Lavora su questi elementi perché il tuo è uno stile promettente e che potrebbe diventare davvero particolare e indimenticabile, si nota una ricerca di fondo e la volontà di voler creare qualcosa di unico e caratteristico, ma si tratta ancora di un abbozzo, di una scultura di marmo che promette bene ma deve essere ancora rifinita e perfezionata.
 
Trama:
Originalità: 10/10(Eccellente)
I checkers sono un’idea davvero originale e creativa, mi è piaciuta molto: la loro storia triste e straziante mi ha davvero conquistata e ha steso un’ombra tetra su tutto il racconto, vivono in una condizione di servizio e disponibilità assoluti, quasi come schiavi, e nemmeno Damian pare riuscire ad accettare totalmente questa condizione, sebbene vi si rassegni; sono strumenti ed armi nelle mani della Regina, niente di più. Eppure, nel contempo, sono in primo luogo uomini con i loro sentimenti e le loro emozioni, e anche questa parte è stata velatamente proposta, con l’accenno al tenero sentimento che sboccia tra Damian e Cassandra, e l’amicizia profonda che lega tutti e tre.
Infine si ha la questione della peculiarità, che mi ha riportato alla mente i ragazzi speciali di Miss Peregrine, anche loro dotati di poteri particolari; quelli che caratterizzano Damian e i suoi amici sono davvero interessanti e affascinanti, ed è stato un colpo da maestro lasciare per l’ultimo l’incredibile potere di Damian, il più misterioso, intrigante e pericoloso di tutti, mi è piaciuto molto come ne hai reso tanto la sua pericolosità quanto la sua potenza, mostrando entrambe le facce della medaglia.
Altra idea molto bella è stata quella dei golem: creature raccapriccianti eppure affascinanti, esperimenti aberranti di una mente malata, terribili eppure affascinanti; la descrizione della chimera è stata davvero precisa ed efficace e ha suscitato in me un profondo senso di orrore e attrazione.
Ho adorato anche l’accenno alla mitologia e alla letteratura greca antica, sei riuscita ad incastrare bene la storia di Clitemnestra ed Elettra, facendo comprendere meglio la dinamica dei fatti e dando a tutta la vicenda un significato più intrinseco e profondo.
I vari colpi di scena movimentano la storia, che è estremamente intrigante e avvincente: lungo tutto il racconto dissemini piccoli indizi e getti i fili che poi tiri alla fine di tutto, lasciando il lettore sbalordito e sorpreso. Sei stata capace di catturarlo ed accompagnarlo, piano piano, assieme ai protagonisti allo svelamento del mistero e alla resa dei conti finale, senza anticipare nulla di più di quanto fosse necessario per tenere vive la curiosità e l’attenzione del lettore.
Molto bello anche il finale, che non sembra completamente un happy ending, il cattivone è stato sconfitto, ma Damian e i suoi amici sono rimasti nella stessa condizione in cui erano prima, schiavi e soldati alla mercé della Regina, piegati ai suoi ordini: “Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi”, questo mi è un po’ sembrato il messaggio del testo, non esattamente qualcosa di molto allegro e che doni speranza per il futuro…
 
Coerenza 9/10 (Ottimo)
In quanto a coerenza, intendo sia rispettare i vincoli imposti (in questo caso l'appartenenza al genere steampunk), sia che vi siano collegamenti a tutte le parti del testo, in modo che ogni azione, parola ed evento abbia una sua motivazione e delle conseguenze. Per quanto riguarda quest'ultimo non ho nulla da ridire: non accade nulla di completamente illogico e tutto ha un suo senso. Potrebbe sembrare una voce sciocca e inutile, ma alcune storie presentano avvenimenti senza capo né cosa, che avvengono senza un motivo e non hanno alcuna logica alle spalle a sostenerli, fortunatamente non è il tuo caso.
Per quanto riguarda l’elemento steampunk è stato concretizzato tanto nelle più comuni aeronavi, quanto in trovate originali, come i comunicatori, strumenti e marchingegni pieni di ingranaggi, fili e vapore, piccoli droni di ricognizione, droidi e golem nell’alchimia che permea e invade ogni cosa. È un’atmosfera che vira più verso il fantascientifico, con tutte queste tecnologie avanzate e avveniristiche, ma l’elemento magico presente nelle peculiarità dei checkers e accennato nella magia lunare, serve a mitigare questa invasione di fantascienza e ad aggiungere un elemento più marcatamente e tradizionalmente fantasy. Un buon equilibrio, dunque tra i due generi che soddisfano pienamente la richiesta, grazie anche alla scelta del periodo storico in cui è stata ambientata; tutta l’atmosfera sembra quella dell’Inghilterra della Regina Vittoria, e l’attentato al Parlamento mi ha ricordato l’incendio che lo distrusse nel 1834 e rappresentato da Turner (avevo davanti agli occhi i suoi quadri mentre leggevo quella parte), ma mi ha ricordato anche un evento storico precedente: la congiura delle polveri e Guy Fawkes. Non so se ti sia ispirata a questi avvenimenti, ma il contesto in cui la storia è inserita rimanda inevitabilmente ed essi per analogia.
 
Scorrevolezza: 9/10 (Ottimo)
Nonostante sia stato scritto tutto con uno stesso tempo, la divisione tra i fatti che precedono quelli narrati è chiara e ben distinta.
E sebbene le frasi siano lunghe ed elaborate la storia scorre bene ed in maniera fluida, con un ritmo incalzante e avvincente dato dal modo in cui hai trattato e disposto i fatti, facendo il modo che il lettore ne sia coinvolto e lo segua con il fiato sospeso. L’unico problema è che, a volte, la lettura è stata un po’ pesante e rallentata dalla lunghezza delle frasi: più volte ho pensato di saltarne alcune per poter leggere quello che sarebbe successo dopo, capisco l’intenzione di aumentare la suspense e dilatare le frasi per posticipare l’avvenimento clou, ma non sempre è stata un’idea vincente.
 
Personaggi:
Caratterizzazione: 7/10 (Discreto)
Il carattere dei personaggi è tratteggiato nelle linee essenziali e si sofferma soprattutto su Damian, dal momento che la storia è vista attraverso il suo punto di vista e sulla sua particolare condizione che è l’elemento che più lo caratterizza e lo rende un personaggio complesso: è un ragazzo sicuro di sé e delle proprie capacità, ma dietro questa sicurezza, che rasenta l’arroganza, si nasconde una fragilità di fondo dovuta al fatto che è stato strappato dalla sua famiglia e ha vissuto in un’ambiente crudo e ristretto, è costretto a dover obbedire agli ordini di sua maestà e a sottostare al suo volere, si intuisce che mal sopporta questa condizione ma vi si rassegna e vi si adatta, perché è l’unica cosa che conosce. Questo è tutto ciò che hai messo in mostra di lui: il suo dramma, che è condiviso anche dagli altri checkers e c’è chi, come lui, abbassa la testa e accetta la condizione, e chi, invece, vorrebbe cambiare le cose. Damian è perennemente in dubbio, agisce ma lo fa per dovere, e più volte si chiede perché lo stia facendo, se davvero non sia un automa nelle mani della sovrana e il dubbio si aggrava con le parole di Magister Loka, che esternano i pensieri contrastanti che il ragazzo ha sempre avuto.
Ma oltre a questa interiorità tormentata e dubbiosa, mascherata da una parvenza di sicurezza e presunzione e mitigata da nero umorismo, non si intuisce nient’altro.
In parte è un peccato, perché ci sono tanti personaggi interessanti che sarebbe stato bello vedere approfonditi: Cassandra, per esempio, o Adam o ancora lo stesso Magister Loka, il più straziato e distrutto dalla condizione di checkers.
Un personaggio, a mio avviso, ben caratterizzato, è stata la Regina: fredda, austera e altera, simile ad un androide e il prodotto perfetto della società meccanizzata di cui è a capo, è algida ed efficiente proprio come una macchia e pare essere totalmente priva di sentimenti. Il contrasto tra lei e Magister Loka è stato emblematico: lei apparentemente indifferente, ferma e severa; lui scosso da sentimenti ed emozioni, completamente sopraffatto da questi e incapace di controllarli.
Ma questi colpi da maestro non sono riusciti a compensare una caratterizzazione piuttosto povera e limitata ad alcuni campi e personaggi, mentre altri sono stati lasciati completamente nell’ombra. Capisco che la storia era incentrata sul ragazzo, ma anche nel suo caso, è stata presa in considerazione la condizione generale in cui versano tutti checkers, il ragazzo in questo modo diventa uno fra tanti e il modo in cui hai presentato i suoi pensieri si amalgama a e si omologa a quello di tutti gli altri checkers, che non sopportano di essere considerati i cani della Regina, ma continuano ad esserlo perché non possono fare altrimenti. Avrei apprezzato un maggior approfondimento dei caratteri di ogni personaggio, ma comprendo che il limite di parole possa aver un po’ tarpato le ali e costretto a fare molti tagli.
 
Pertinenza con l'immagine: 2/5
Descrizione quasi totalmente assente del personaggio, non nomini nient’altro oltre il colore dei suoi capelli, l’arma e…basta! Non c’è una descrizione che permetta di identificarlo in maniera univoca con il personaggio dell’immagine, nessun dettaglio, nessuna caratteristica più generale, niente di niente. Da questo punto di vista l’obiettivo non è stato raggiunto e se non avessi detto il pacchetto che avevi utilizzato, non ci sarei mai arrivata. Ciò che mi aspettavo era una descrizione minuziosa e particolareggiata che fosse il più fedele possibile all’immagine scelta.
 
Pertinenza immagine ambientazione: 4/5
In questo caso, invece, l’obiettivo è stato raggiunto: è stata una descrizione che coinvolge gli elementi più importanti dandone le caratteristiche principali. Con poche, semplici pennellate sei riuscita a dare un quadro generale dell’ambientazione e, soprattutto, sei riuscita a trasmettere un’atmosfera di magnificenza, eleganza e progresso, senza scendere eccessivamente nei dettagli. Una descrizione semplice ma efficace che ha trasmesso un’impressione di grandiosità ma anche tetraggine, con il cielo nero e incombente che sovrasta i magnifici palazzi e le loro guglie.
 
 
Gradimento personale: 10/10 
Dopo le prime righe, questa storia non mi aveva entusiasmata, ma più mi addentravo nella lettura più mi catturava e trascinava: la tua capacità di svelare un poco alla volta i misteri, e di pari passo con i personaggi, mi ha permesso di immedesimarmi in loro e di aumentare la mia frenesia e la mia curiosità a mano a mano che procedevo. Hai costruito la storia in maniera accattivante e coinvolgente, gettando un filo alla volta, per poi tirarli tutti assieme e dare vita al quadro finale; sei stata capace di incuriosire il lettore, attirarlo e trattenerlo fino alla fine. I vari colpi di scena mi hanno lasciato basita e sorpresa, sono davvero inaspettati ed efficaci.
Ciò che mi ha colpito di più di questa storia sono stati il meccanismo perfetto e ben costruito della trama, le idee originali e creative dei golem e dei checkers, tutta la storia retrostante di questi ultimi (e di cui mi piacerebbe leggere un approfondimento, magari il modo in cui vengono addestrati, riconosciuti e messi alla prova…sarebbe una storia interessante e affascinante, a mio avviso) il contesto vagamente storico e verosimile in cui è inserita la storia e la commistione armoniosa tra quest’ultimo e l’elemento fantascientifico e anacronistico  (che poi sarebbe l’essenza sostanziale del genere steampunk), gli accenni sapientemente utilizzati di mitologia e letteratura greca con tutti i loro significati più profondi e nascosti e la tua capacità di essere riuscita a rendere la complessità e la tragicità di essere un checkers. Questi ultimi mi hanno davvero ammaliata e catturata: vorrei davvero saperne qualcosa di più perché sono personaggi estremamente interessanti e affascinanti e la loro condizione è davvero terribile, articolata e piena di contrasti e tu sei stata capace di farmi immergere in essa. La storia stessa era intrisa e permeata da questo contrasto, ovunque si citavano i cani della Regina, la loro situazione di schiavi e strumenti nelle mani della sovrana e la loro impossibilità a fare altro, a ribellarsi; all’inizio credevo fosse solo un sfondo, ma questo stato di cose è entrato prepotentemente nella storia e ne ha costruito l’intero sviluppo (e sei riuscita a tenere segreta questa cosa fino alla fine, lasciandomi completamente senza parole!) e la conclusione.
Quest’ultima è stata terribile, per quando la vicenda si sia risolta positivamente: i checkers sono rimasti tali e il sacrificio e lo sforzo di Magister Loka sono andati perduti dimostrando di come fossero solo un’utopia o i vaneggiamenti di un pazzo. Non è un finale completamente “felice” e l’atteggiamento sottomesso e timoroso di Damian nell’epilogo di fronte a quello freddo e sicuro della Regina, me ne hanno dato una conferma. È una conclusione che lascia un po’ di amaro in bocca ed è ciò adoro di questo.
 

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28/01/2017 22:24
 
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1° posto: Nirvana_04 - Cieli senza confini (97/100)

Grammatica:
Ortografia 9/10 (Ottimo)
Ho riscontrato qualche errore di battitura e di distrazione, pertanto ti consiglio di dare una lettura veloce alla storia per coglierli e correggerli. Per il resto non ci sono strafalcioni grammaticali o tempi verbali inventati, solo un paio di scelte lessicali che mi hanno lasciato perplessa e del cui ruolo nella frase non sono ben sicura (per esempio "scioccò" usato come verbo del parlare).
Lessico 9/10 (Ottimo)
Parto con il dire che alcune scelte mi hanno lasciato interdetta, e pur avendo cercato su internet non ho riscontrato parole o contesti simili in cui vengano utilizzate.
In generale è un lessico semplice che non va a ricercare parole troppo forbite e auliche, sebbene il tuo vocabolario sia molto vasto e variegato, impreziosito da parole più ricercate che evitano che il tutto scada nella banalità.
Mi ha lasciato davvero piacevolmente sorpresa l'uso così preciso e puntuale di vocaboli appartenenti al gergo marinaresco; molti scrivono racconti di navi, pirati e marinai ma tu sei la prima che io abbia mai letto ad esserti servita di un vocabolario così ampio e specifico, usato in maniera così accorta ed efficace. Sei stata davvero bravissima!
L'ultimo appunto che ti faccio e mi ha fatto un po' arricciare il naso è stato l'uso dei pronomi "egli" ed "ella" invece di "lui" o "lei", lo trovo un manierismo eccessivo, che stona con il resto del racconto, ma d'altro canto si tratta più di un gusto personale e non ti ho penalizzata eccessivamente per questa scelta. Ti chiedo solo di provare a riscriverne un pezzo utilizzando i pronomi più comuni, secondo me scorre e suona meglio
Sintassi 10/10 (Eccellente)
Io non so cosa dire a tal proposito: tutto scorre alla perfezione in maniera fluida e piacevole, c'è un ottimo equilibrio tra frasi più lunghe e complesse ed altre più brevi e secche, entrambe separate da una punteggiatura impeccabile Il tuo racconto si legge che è una meraviglia e io non so cosa altro dire in questa voce, se non: complimenti!
Stile: 10/10 (Eccellente)
Non è uno dei miei stili preferiti, io preferisco qualcosa di più evocativo, ma non posso penalizzarti per qualcosa che è un mero gusto personale.
Il tuo stile è impeccabile: semplice, schietto, preciso e coinciso, non ti dilunghi in discorsi troppo elaborati e riesci a giungere subito al punto. Questo stile così icastico è mitigato dalle ampie descrizioni che costellano il tuo racconto, nelle quali, spuntano accenni più poetici, ai quali, però, non viene dato un completo sviluppo.
Elemento che pervade e arricchisce ulteriormente la storia è il tono di irrisoria ironia che prende forma nei commenti di Jude e nei suoi discorsi con Arci e aiuta ad alleggerire un'atmosfera densa e tetra, non solo a causa dei fumi ma anche di tutte le riflessioni e le domande che siamo immancabilmente portati a farci e a cui dovremmo anche dare una risposta.
Non so se sia il tuo stile abituale o sia stato adattato alla storia e ai personaggi descritti, ma è veramente piacevole e ricco di sfumature, sebbene di base, si tratti di uno stile né ricercato né aulico, ma che riesce a colpire il lettore e a coinvolgerlo subito nella storia, facendolo partecipare attivamente.
 
Trama:
Originalità: 10/10 (Eccellente)
Trama alquanto inconsueta ed intrigante in cui due arcinemici devono mettere da parte le avversità e le loro scaramucce per fare fronte comune e patire per una missione volta la salvataggio del loro mondo, il tutto condito da questa continua commistione tra negatività e positività della tecnologia e dalle mirabolanti creazioni che hai ideato: innanzitutto la città volante, ripresa già da altro scrittori ma presentata in modo originale e innovativo, e poi le strane creature come le balene meccaniche o le silfidi corrotte, ne sono davvero stata rapita e sono rimasta incantata di fronte alla tua creatività. Per quanto mi riguarda, non sarei mai riuscita a pensare a esseri del genere, sia che si tratti di animali meccanici, sia di creature evanescenti per metà marine e per metà appartenenti al mondo dell'aria.  Ci sono anche molti accenni letterari: il Borgo delle Milleguglie mi ha ricordato Cariddi, mentre la città delle Silfidi possiede alcuni tratti di Laputa di Miyazaki, ma le mirabolanti idee partorite dalla tua testa dominano e rendono speciale questa storia.
Coerenza 10/10 (Eccellente)
In quanto a coerenza, intendo sia rispettare i vincoli imposti (in questo caso l'appartenenza al genere steampunk), sia che vi siano collegamenti a tutte le parti del testo, in modo che ogni azione, parola ed evento abbia una sua motivazione e delle conseguenze. Per quanto riguarda quest'ultimo non ho nulla da ridire: non accade nulla di completamente illogico e tutto ha un suo senso. Potrebbe sembrare una voce sciocca e inutile, ma alcune storie presentano avvenimenti senza capo né cosa, che avvengono senza un motivo e non hanno alcuna logica alle spalle a sostenerli.
Per quanto riguarda il primo punto, invece, hai rispettato appieno la consegna: sei riuscita ad unire in maniera armoniosa tanto il più classico fantasy quanto l'innovazione e le atmosfere tetre e grigie dell'epoca vittoriana. Mi è piaciuta, in particolare, lo sguardo duplice e diverso sulla tecnologia: da un lato, si inneggia ad essa e, anzi, si incentiva ancora di più poiché ha permesso una migliore qualità della vita; dall'altro lato, invece, si ha una visione amare e crudele nella sua dolorosa verità, che comprende fumo, grigiore, puzza e sfruttamento. Grazie a questo espediente sei stata capace di creare un contesto più ampio e complesso, senza limitarti a dire: "ci sono le aeronavi", ma ponendo quegli stessi problemi che dovevano sicuramente essere sorti anche durante le Rivoluzioni Industriali e nel corso dell'Ottocento. Mi è piaciuta molto l'idea di questa atmosfera un po' dickensiana che invita il lettore a porsi delle domande e a chiedersi quando il progresso giovi e quanto, invece, rovini.
Scorrevolezza: 10/10 (Eccellente)
La storia procede e si snoda senza intoppi, sebbene avessi qualche dubbio su come saresti riuscita a concluderla senza dare l'impressione di averla tirata via concentrandola interamente in soli tre capitoli, hai fugato anche questa perplessità: per quanto rapida, la soluzione della trama (come si chiama, più o meno in maniera tecnica...credo) non sembra affrettata e la conclusione viene costruita lentamente, prendendo in esame tutti gli aspetti ch erano stati trattati nella storia e "tirandone tutti i fili". Il finale semi-aperto, infine, lascia un ampio spazio di manovra, facendo pensare che si sia chiuso un capitolo, ma che la storia sia ancora lunga e lascia sperare nell'avvento di nuove meravigliose e divertenti avventure.
 
Personaggi:
Caratterizzazione: 9/10 (Ottimo)
Posso dire che shippo troppo Jude e Moris? *.*
Adoro il modo in cui si punzecchiano l'un l'altro e cercano di superarsi a vicenda: sono a-d-o-r-a-b-i-l-i!
Tornando seri, la caratterizzazione dei personaggi è ben fatta, come per il resto delle tue descrizioni, sei stata capace di rappresentare con poche parole ma in maniera efficace un'immagine precisa.
Sebbene dei protagonisti tu non ne dia una dettagliata descrizione fisica (non si praticamente nulla di come siano fatto Jude e Moris, c'è qualche indizio ma nulla di veramente e meramente descrittivo), non se ne sente la mancanza, perché sono i gesti, le parole, le azioni e i pensieri a fare da padrone  e tratteggiare il carattere e l'indole di questi personaggi: Jude Hauk non è il classico pirata sanguinario né un ingenuo visionario, è disilluso e nelle sue parole si sente sempre una punta di cinismo, ma nonostante questo è ancora fedele a valori onesti e saldi di cui, in quel mondo, si sono dimenticati importanza e significato; è anche un uomo pericolosamente intelligente e scaltro che riesce a vedere al di là e al di sopra degli altri, muovendo i fili a proprio favore, pur rimanendo nella tela tessuta da altri (accetta la missione della regina, ma come ha detto lui, i pirati non fanno nulla senza riceverne un tornaconto e ciascuno di loro ha degli scheletri da tirare fuori).
Moris, dal canto suo, all'inizio appare appiattito nel suo ruolo di generale ed è dedito anima e corpo alla regina e al suo compiacimento, non fa nulla che vada contro il volere della regina e non si è mai posto veramente delle domande. Sarà l'incontro con Jude a cambiarlo: si renderà conto che la maggior parte di quello in cui credeva non era vero, o era vero solo a metà, o era incompleto. Quello di Moris è un percorso di maturazione che lo porta a comprendere meglio le mille sfaccettature della realtà in cui vive, rimane sempre agganciato a quei principi che gli sono stati inculcati dal suo addestramento, ma è anche capace di metterli in discussione e di riflettere su di essi, senza prendere per oro colato tutto quello che gli viene detto. Il generale è un uomo d'arme e d'onore, ligio al dovere e fedele alla sua regina, ma quando si butta dalla nave di Jude, ecco che compie il passo decisivo: non è più solo un generale, ma anche un uomo, con i suoi dubbi, le sue insicurezze e le sue speranze. Alla fine della storia sembra rimanere immutato: porta lo scrigno alla regina e ritorna a fare quello che faceva prima, ma si intuisce che ha una nuova consapevolezza e una diversa visione del mondo, più smaliziata e meno ingenua.
Dopo questo poema sui protagonisti, passiamo ai personaggi secondari, in particolare Arci e la regina: il comandante in seconda è stato quello che hai descritto in maniera più esplicita dal punto di vista caratteriale, ma anche nel suo caso, la sua indole era intuibile attraverso parole e gesti; la regina, invece, è stata descritta sia fisicamente sia caratterialmente e la sua figura ha dominato i primi due capitoli. A mio avviso è un personaggio ambiguo: da un lato vuole evitare spargimenti di sangue, ma dall'altro non esita a distruggere un altro popolo per la salvaguardia del proprio, è selvaggia e indomita come la natura, ma come la natura stessa è stata piegata alla tecnologia dirompente, così lei, e la sua indole si é adatta alle magnifiche sorti e progressive che hanno ivaso il suo mondo e con le quali deve convivere.
Tutto questa innumerevole carrellata di paragrafi solo per dirti che anche in quanto a caratterizzazione hai fatto davvero un ottimo lavoro: sei riuscita a creare personaggi che è difficile non adorare, così complessi e ricchi di sfumature, adorabili e indimenticabili.
 
Pertinenza con l'immagine: 5/5
Descrizione esemplare: ogni elemento dell'abito, anche il dettaglio più piccolo, insignificante e che può sfuggire ad uno sguardo più superficiale, è stato nominato e tratteggiato nelle sue caratteristiche principali. Non hai tralasciato nemmeno il fermaglio che tiene chiuso il cappotto (di cui, per la verità, mi sono accorta solo nel momento in cui l'hai citato): un lavoro davvero ammirevole!
Con semplici ed efficaci pennellate sei riuscita a ritrarre splendidamente la figura, rimanendo totalmente fedele all'immagine.
 
Pertinenza immagine ambientazione: 5/5
Descrizione perfetta e inappuntabile. Hai nominato ogni singolo elemento, persino i dettagli più minuti, dandone i tratti principali, senza soffermarti eccessivamente su particolari minuziosi, ma riuscendo con pochi tratti precisi a creare un quadro complessivo della veduta della città, che rispecchia fedelmente quella dell'immagine da te scelta, senza scadere in descrizioni troppo ricche e cesellate in maniera inutile. I miei complimenti!
Tocco da maestro è stato approfittare della figura in primo piano (ci hai messo pure la mano bionica *.*) e renderla oltre che uno dei personaggi, anche l'osservatore della scena: vediamo ciò che riesce e a vedere lui dal parapetto della sua nave ed è il suo sguardo quello che ci accompagna durante la descrizione: una scelta davvero eccezionale, originale e molto efficace.
 
Gradimento personale: 10/10
Io non so più cosa mettere in questa voce, ho talmente disseminato tutto il giudizio di complimenti e bava che finirei solo con il ripetermi.
Avevo sempre desiderato leggere qualcosa di tuo, le tue storie mi avevano incuriosito, ma non avevo mai preso coraggioso per aprirne una, fino a quando tu stessa non mi hai dato la possibilità di farlo e non ne sono affatto rimasta pentita.
È una storia davvero incredibile, che mi ha conquistata fin dalle prime righe e che, lentamente, mi ha coinvolta sempre di più, facendomi adorare ogni singolo pezzo ed ogni parola.
Ho attivamente partecipato a questa storia, sorridendo dei battibecchi tra Jude e Moris, rimanendo spiazzata e addolorata per la morte del povero Marph, sono rimasta incantata dalle creature che la popolano e ho apprezzato immensamente l'atmosfera tristemente grigia, densa e opprimente che pervade tutto il racconto. Non è un'ambientazione ridente e, come i protagonisti, ce ne rendiamo conto solo nel momento in cui superiamo la coltre di fumo e inquinamento che permea Midra e i territori circostanti. Da alcune espressioni e scelte, l'avvento della tecnologia sembra essere stato più uno svantaggio che un vantaggio: tutto ormai è impregnato dell'odore di marcio e putrescente, uomini e animali non sono più solo uomini o solo animali ma sono diventati parte integranti della stessa tecnologia, attraverso la meccanizzazione di entrambi. È un contesto che fa rabbrividire che permette di comprendere quanto quei valori a cui è aggrappato Jude siano davvero importanti e insostituibili. Per quanto mi riguarda questa storia non ha un vero e proprio lieto fine: è vero, le cose si sono risolte per il meglio (la sorella di Jude è salva e Midra può tornare ad avere un'aria tersa e pulita), ma questa conclusione ha lasciato dietro di sè morte e distruzione, lordandola irrimediabilmente e lasciandole appiccicato quel puzzo di morte che somiglia in maniera inquietante allo stesso odore dei fumi di scarico delle industrie...
Grazie alla tua storia ho davvero passato una piacevolissima serata e non mi sono nemmeno accorta del tempo trascorso.
Grazie mille

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Post: 423
Giudice*****
28/01/2017 22:37
 
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Per quanto riguarda le storie di Ryeichel e Hikarygaoka, aspetto a riportare il giudizio su efp attendendo che concludiate la pubblicazione, in modo da evitare spoiler a eventuali lettori ^^
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Post: 26
28/01/2017 23:12
 
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Innanzitutto lascia che ti ringrazio per aver indetto questo bellissimo contest: era da un po' che volevo provare il genere steampunk e mi hai dato una piacevolissima scusa per farlo.

Sono molto felice che tu abbia gradito la trama, che, come hai giustamente notato nell'eccellente recensione, purtroppo pecca di non pochi difetti (stranamente non ortografici: ero convinto di averne compiuti parecchi quando ti ho inviato la storia, ma non avevo avuto tempo di rileggerla).

Sono completamente d'accordo con te sul finale, una conclusione nata dalla fretta: essenzialmente la maggior parte della storia è stata scritta il 29 dicembre, purtroppo sono un procrastinare è diventata un'abitudine e tutti i miei impegni hanno il pessimo gusto di presentarsi accavallati l'uno sull'altro.

Inizialmente la storia avrebbe dovuto svolgersi in 3 capitoli in cui avrei fatto un poco più di luce sul passato di Charles e le motivazioni che l'hanno portato alla scelta di prendere il potere per sé, oltre a qualche piccola spiegazione aggiuntiva sui Tizzoni, i Mastri Carbonai e, dulcis in fundo, un'altra vittima della cospirazione della Gran Duchessa.

Ho ancora intenzione di aggiungere questo capitolo e ovviamente mi farà molto piacere se deciderai di leggerlo. Forse scriverò anche qualche "spin-off": assurdamente la città di Voxton mi ha catturato.

Quindi, in conclusione, grazie ancora per il concorso e spero che ne organizzerai un altro.
A presto,

Esarcan


P.S. Per la recensione premio scegli pure tu [SM=g27985] (tranne "Rimembranze", è una flashfic rinnegata che non trovo il coraggio di cancellare e, pertanto, la disconosco in modo puramente informale)

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Post: 423
Giudice*****
28/01/2017 23:17
 
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Re:
Esarcan, 28/01/2017 23.12:

Innanzitutto lascia che ti ringrazio per aver indetto questo bellissimo contest: era da un po' che volevo provare il genere steampunk e mi hai dato una piacevolissima scusa per farlo.

Sono molto felice che tu abbia gradito la trama, che, come hai giustamente notato nell'eccellente recensione, purtroppo pecca di non pochi difetti (stranamente non ortografici: ero convinto di averne compiuti parecchi quando ti ho inviato la storia, ma non avevo avuto tempo di rileggerla).

Sono completamente d'accordo con te sul finale, una conclusione nata dalla fretta: essenzialmente la maggior parte della storia è stata scritta il 29 dicembre, purtroppo sono un procrastinare è diventata un'abitudine e tutti i miei impegni hanno il pessimo gusto di presentarsi accavallati l'uno sull'altro.

Inizialmente la storia avrebbe dovuto svolgersi in 3 capitoli in cui avrei fatto un poco più di luce sul passato di Charles e le motivazioni che l'hanno portato alla scelta di prendere il potere per sé, oltre a qualche piccola spiegazione aggiuntiva sui Tizzoni, i Mastri Carbonai e, dulcis in fundo, un'altra vittima della cospirazione della Gran Duchessa.

Ho ancora intenzione di aggiungere questo capitolo e ovviamente mi farà molto piacere se deciderai di leggerlo. Forse scriverò anche qualche "spin-off": assurdamente la città di Voxton mi ha catturato.

Quindi, in conclusione, grazie ancora per il concorso e spero che ne organizzerai un altro.
A presto,

Esarcan


P.S. Per la recensione premio scegli pure tu [SM=g27985] (tranne "Rimembranze", è una flashfic rinnegata che non trovo il coraggio di cancellare e, pertanto, la disconosco in modo puramente informale)




Sarei ben lieta ed entusiasta di leggere qualsiasi cosa abbia a che fare con Voxtone anche nel caso in cui aggiungessi maggiori capitoli esplicativi alla storia originale, fammelo sapere *.*
Il tuo mondo mi ha davvero ammaliata e mi dispiacerebbe non poterne leggere più nulla...


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Post: 2.256
Giudice*****
28/01/2017 23:17
 
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Re:
Haykaleen, 28/01/2017 22.24:


1° posto: Nirvana_04 - Cieli senza confini (97/100)





Ok... wow... io... wow!
.............
......................
..............................
Ehm... grazie!  
Ok, mi riprendo... W-O-W!
Ti ringrazio fin da subito per il commento esaustivo, particolareggiato e curato fin nei minimi particolari.
Ci sono ancora errori di battitura???? Mi arrendo, lo avrò controllato una dozzina di volte prima di consegnarlo. Faccio passare un altro po' e lo rileggo, forse distaccandomi a sufficienza potrò scorgerli. Grazie per avermelo detto!
Per l'uso di "lui" e "lei", difficilmente in uno scritto li vedi utilizzati in funzione di soggetti: nascono come pronomi personali e preferisco usarli in unione a complementi. Ma capisco cosa intendi, anche a me a volte stonano, credo sia dovuto al fatto che quando leggo ciò che scrivo io non mi piace mai niente.
No, questo non è il mio solito stile, non esattamente. Di solito i miei scritti sono molto più cupi e "lirici" direbbe qualcunoXD Una volta pensata la figura di Jude ho dovuto flettermi un po' verso la sua natura, il mio stile ha servito più che altro il suo personaggio! Inoltre tendo ad avere una tendenza prolissa, quindi il limite di parole ha frenato un po' le mie dita (un po' tanto, in effetti, ma so a cosa vado incontro scrivendomi ai contest, e forse è meglio, perché molti giudicano difficile seguire tutti i miei pensieri astrusi).
Sulla trama non posso che dirti grazie per aver notato tutto, anche quei particolari che temevo passassero in secondo piano o non risultassero abbastanza incisivi. In particolare, la dualità del testo, il dibattito interno che usa come tramite i due personaggi: mi preme molto che la riflessione di fondo non passi inosservata, grazie infinite!
E' un mio diffetto quello di non descrivere quasi mai i miei personaggi: non lo faccio apposta, ma mi concetro tanto sulla loro psiche e sul fatto che voglio che passino i loro modi di fare e tutto il resto, che non so mai dove inserire la descrizione fisica senza farla apparire un infodump, un po' forzata. A volte aggiungo un particolare qua e là, giusto per dare un pezzo del puzzle da aggiungere all'immaginazione del lettore, ma qui mi sa di averlo scordato:(
Felice che le immagini siano andate a segno: qui ho dato il massimo, giusto per non rimproverami niente.
E infine... W-O-W! Non avevo ricollegato il tuo nome di Efp alla tua pagina giudice  Sono felice che la storia ti abbia preso tanto, è un orgoglio e uno sprono per il futuro. Grazie davvero di cuore. Non so che dire, spero che un semplice grazie, condito da qualche strano miscuglio di lettere ebeti (sono loro che esprimono meglio la mia espressione, al momento)ti facciano capire quanta gratitudine io abbia nei tuoi confronti. Davvero!
Ho visto che hai già lasciato la valutazine come recensione(da lì ho ricollegato il nome): G-R-A-Z-I-E!!!!
Per le recensioni premio... io ho per lo più long e non posso (e non voglio) chiederti di lasciare una recensione per ognuno. Quindi, se è possibile, una la vorrei utilizzare per questa one-shot: Mare d'inverno. Scriverla mi è costata un pezzo del mio cuore, e vorrei avere più pareri possibili, giusto perché quel pezzo non vada sprecato. Per le restanti, non posso non provare a chiedere che tu recensisca questa storia: Il Tredicesimo Re. Una recensione per capitolo, così dopo i primi quattro non sei obbligata a continuare.

P.S. Se posso chiedere, mi potresti fare un esempio dei termini che ti hanno lasciato interdetta? Se posso aiutare o se puoi aiutare me...

[Modificato da Nirvana_04 28/01/2017 23:41]

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Post: 95
29/01/2017 02:16
 
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Come altri prima di me, anche io voglio ringraziarti per aver indetto il concorso: è stato divertente potermi confrontare con un genere come lo steampunk che, almeno nella mia esperienza di lettrice, trovo spesso lasciato da parte. Il tuo giudizio è stato molto bello, ti ringrazio! Sono rimasta davvero stupita nel leggerlo: pensavo di aver scritto qualcosa di pessimo! XD (Ma, se così fosse stato, mi sarebbe molto dispiaciuto: mi sono davvero affezionata a Damian, Cassandra e Adam!) Inoltre, grazie per le tue spiegazioni che trovo dettagliate e chiare: credo mi saranno molto utili per migliorarmi in futuro. Ahimè, riguardo i vari errori relativi la stesura del testo, non ho giustificazioni valide se non l'essere una distratta cronica che allo scadere del concorso è stata capace di cancellare l'intero finale e a dover ricorrere frettolosi ripari. Avrei voluto scrivere di più su alcuni personaggi (per esempio, all'inizio avevo progettato un capitolo sulla fonderia per Cassandra e diverse scene con il magister Loka) ma non sono riuscita a fare entrare tutto nel testo (come hai detto, ho la tendenza ad essere prolissa, e questo ruba spazio prezioso ad altro: proverò a lavorare anche su questo). Grazie mille per il tuo lavoro e, ancora, per aver indetto un concorso così interessante. Per quel che riguarda il premio, dato che le recensioni sono cumulabili, ti chiedo di essere paziente per un prossimo futuro, perché la storia che ho scritto per il tuo concorso è stata la prima dopo diversi anni, e le altre che ho lasciato qui a prendere la polvere su efp, orami sono così vecchie, che on le riconosco più.Aspetto con ansia, invece, il commento a Orestea, che ho pubblicato per intera.
p.s: Nella presentazione della storia ho scritto che partecipa al tuo concorso. ora che si è concluso, vuoi che elimini l'indicazione, o posso scrivere che mi sono classificata seconda?
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Post: 423
Giudice*****
29/01/2017 14:01
 
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Re: Re:
Nirvana_04, 28/01/2017 23.17:




Ok... wow... io... wow!
.............
......................
..............................
Ehm... grazie!  
Ok, mi riprendo... W-O-W!
Ti ringrazio fin da subito per il commento esaustivo, particolareggiato e curato fin nei minimi particolari.
Ci sono ancora errori di battitura???? Mi arrendo, lo avrò controllato una dozzina di volte prima di consegnarlo. Faccio passare un altro po' e lo rileggo, forse distaccandomi a sufficienza potrò scorgerli. Grazie per avermelo detto!
Per l'uso di "lui" e "lei", difficilmente in uno scritto li vedi utilizzati in funzione di soggetti: nascono come pronomi personali e preferisco usarli in unione a complementi. Ma capisco cosa intendi, anche a me a volte stonano, credo sia dovuto al fatto che quando leggo ciò che scrivo io non mi piace mai niente.
No, questo non è il mio solito stile, non esattamente. Di solito i miei scritti sono molto più cupi e "lirici" direbbe qualcunoXD Una volta pensata la figura di Jude ho dovuto flettermi un po' verso la sua natura, il mio stile ha servito più che altro il suo personaggio! Inoltre tendo ad avere una tendenza prolissa, quindi il limite di parole ha frenato un po' le mie dita (un po' tanto, in effetti, ma so a cosa vado incontro scrivendomi ai contest, e forse è meglio, perché molti giudicano difficile seguire tutti i miei pensieri astrusi).
Sulla trama non posso che dirti grazie per aver notato tutto, anche quei particolari che temevo passassero in secondo piano o non risultassero abbastanza incisivi. In particolare, la dualità del testo, il dibattito interno che usa come tramite i due personaggi: mi preme molto che la riflessione di fondo non passi inosservata, grazie infinite!
E' un mio diffetto quello di non descrivere quasi mai i miei personaggi: non lo faccio apposta, ma mi concetro tanto sulla loro psiche e sul fatto che voglio che passino i loro modi di fare e tutto il resto, che non so mai dove inserire la descrizione fisica senza farla apparire un infodump, un po' forzata. A volte aggiungo un particolare qua e là, giusto per dare un pezzo del puzzle da aggiungere all'immaginazione del lettore, ma qui mi sa di averlo scordato:(
Felice che le immagini siano andate a segno: qui ho dato il massimo, giusto per non rimproverami niente.
E infine... W-O-W! Non avevo ricollegato il tuo nome di Efp alla tua pagina giudice  Sono felice che la storia ti abbia preso tanto, è un orgoglio e uno sprono per il futuro. Grazie davvero di cuore. Non so che dire, spero che un semplice grazie, condito da qualche strano miscuglio di lettere ebeti (sono loro che esprimono meglio la mia espressione, al momento)ti facciano capire quanta gratitudine io abbia nei tuoi confronti. Davvero!
Ho visto che hai già lasciato la valutazine come recensione(da lì ho ricollegato il nome): G-R-A-Z-I-E!!!!
Per le recensioni premio... io ho per lo più long e non posso (e non voglio) chiederti di lasciare una recensione per ognuno. Quindi, se è possibile, una la vorrei utilizzare per questa one-shot: Mare d'inverno. Scriverla mi è costata un pezzo del mio cuore, e vorrei avere più pareri possibili, giusto perché quel pezzo non vada sprecato. Per le restanti, non posso non provare a chiedere che tu recensisca questa storia: Il Tredicesimo Re. Una recensione per capitolo, così dopo i primi quattro non sei obbligata a continuare.

P.S. Se posso chiedere, mi potresti fare un esempio dei termini che ti hanno lasciato interdetta? Se posso aiutare o se puoi aiutare me...






Ho trovato molto strano e insolito l'uso di scioccare come verbo del dire, non so se sia un utilizzo corretto o semplicemente meno frequente, ma mi ha lasciato davvero spiazzata.
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Giudice*****
29/01/2017 14:10
 
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Re:
HikaRygaokA, 29/01/2017 02.16:

Come altri prima di me, anche io voglio ringraziarti per aver indetto il concorso: è stato divertente potermi confrontare con un genere come lo steampunk che, almeno nella mia esperienza di lettrice, trovo spesso lasciato da parte. Il tuo giudizio è stato molto bello, ti ringrazio! Sono rimasta davvero stupita nel leggerlo: pensavo di aver scritto qualcosa di pessimo! XD (Ma, se così fosse stato, mi sarebbe molto dispiaciuto: mi sono davvero affezionata a Damian, Cassandra e Adam!) Inoltre, grazie per le tue spiegazioni che trovo dettagliate e chiare: credo mi saranno molto utili per migliorarmi in futuro. Ahimè, riguardo i vari errori relativi la stesura del testo, non ho giustificazioni valide se non l'essere una distratta cronica che allo scadere del concorso è stata capace di cancellare l'intero finale e a dover ricorrere frettolosi ripari. Avrei voluto scrivere di più su alcuni personaggi (per esempio, all'inizio avevo progettato un capitolo sulla fonderia per Cassandra e diverse scene con il magister Loka) ma non sono riuscita a fare entrare tutto nel testo (come hai detto, ho la tendenza ad essere prolissa, e questo ruba spazio prezioso ad altro: proverò a lavorare anche su questo). Grazie mille per il tuo lavoro e, ancora, per aver indetto un concorso così interessante. Per quel che riguarda il premio, dato che le recensioni sono cumulabili, ti chiedo di essere paziente per un prossimo futuro, perché la storia che ho scritto per il tuo concorso è stata la prima dopo diversi anni, e le altre che ho lasciato qui a prendere la polvere su efp, orami sono così vecchie, che on le riconosco più.Aspetto con ansia, invece, il commento a Orestea, che ho pubblicato per intera.
p.s: Nella presentazione della storia ho scritto che partecipa al tuo concorso. ora che si è concluso, vuoi che elimini l'indicazione, o posso scrivere che mi sono classificata seconda?



Puoi pure scrivere di essere arrivata seconda, non vedo perché non dovresti pubblicizzare una storia molto bella, che si è meritata il podio e l'argento, io non ho nulla in contrario a riguardo ^^
Per quanto riguarda le recensioni, contattami pure quando avrai qualcosa che vuoi che legga; ho scelto apposta di tenere le recensioni cumulabili, in modo che l'autore fosse libero di usarle come più preferiva, senza limiti di tempo o costrizioni.


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Post: 234
Giudice***
29/01/2017 15:22
 
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Ahi ahi, che macello che ho fatto. Non posso dire di non aspettarmi di non poter ottenere chissà quale risultato, tuttavia, soprattutto per quanto riguardava l'utilizzo delle immagini da te fornite, per cui non sono stata troppo sorpresa da questa mia disfatta personale, diciamo.
I giudizi, tuttavia, sono stati molto precisi e ne farò certamente tesoro. In fondo si impara più sbattendo il muso che non riuscendo sempre a svicolare(?). Sono certamente contenta del lavoro che hai svolto e ti faccio i miei complimenti, sei riuscita a dare valutazioni molto accurate in poco tempo.
Ti ringrazio per tutte le critichi e i consigli, spero di poterti incontrare nuovamente in un futuro contest e di poterti offrire un lavoro migliore.
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Post: 2.256
Giudice*****
01/02/2017 11:56
 
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Re: Re: Re:
Haykaleen, 29/01/2017 14.01:





Ho trovato molto strano e insolito l'uso di scioccare come verbo del dire, non so se sia un utilizzo corretto o semplicemente meno frequente, ma mi ha lasciato davvero spiazzata.




Avevo dimenticato di rispondere a questo punto, scusa!
Allora, i verbi del dire possono anche non essere espressi e possono essere sostituiti con altri di tipo diverso.
esempio: <<Il dado è tratto!>> esplose Giulio Cesare.
In questo caso, espldere non è un verbo del dire, ma viene usato per dare intonazione al discorso diretto. In questo senso ho usato "scioccare".
Se ci sono altri passaggi che posso chiarire o altri termini che non ti convingono, fammelo sapere. Ho bisogno di confrontarmi con i pareri degli altri e se c'è qualcosa che posso migliorare, non posso che dirti grazie!
Rinnovo i complimenti per questo contest, e spero di poter partecipare ad altri indetti da te. Il tuo lavoro è stato apprezzato in ogni sua parte: sei davvero in gamba!

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