GRAMMATICA: 9,7\10
Ho solo alcune note da farti in questo campo:
-"So che posso farlo, quindi perché non farlo?"; occhio alla ripetizione.
-"Jace si affrettò di alzarsi"; è "ad alzarsi". Lo conto come errore di distrazione. -0,1 punti
-"Jace si lasciò cadere al suo fianco, il cuore a grancassa che gli martellava nel petto con violenza e le lacrime che gli appannavano gli occhi"; non hai messo il punto finale. -0,2 punti
STILE: 8\10
Lo stile di per sè è molto semplice e scorrevole, affatto complesso e facile da seguire, ma trovo che sia piuttosto adatto alla storia che hai scelto di raccontare, privilegiando la "storia" alle emozioni provate dai protagonisti, le azioni che definiscono il loro rapporto all'analisi delle loro emozioni e dei loro sentimenti. Anche nelle parti in cui ti addentri maggiormente nella loro interiorità rimane una semplicità di fondo che si mantiene in linea col prodotto generale, ma che comunque risulta efficace: è evidente che tu volessi narrare una "storia", piuttosto che descrivere delle emozioni vere e proprie, e quindi quegli intermezzi risultano, appunto, semplici intermezzi che non richiedono un particolare approfondimento e una particolare attenzione. Ho inoltre molto apprezzato le varie citazioni che hai inserito, che "collegano" bene le varie parti della storia e che creano dei paralleli, dei legami tra ciò che narri. I riferimenti costanti al "Cacciatore di aquiloni" non solo si adattano perfettamente al rapporto di fiducia reciproca di Alec e Jace, ma risultano anche funzionali a ricoleggare le varie parti della storia, attraverso quella semplice citazione ("per te questo ed altro") che ricrea perfettamente quello che è il loro legame. Molto apprezzabile anche la citazione in apertura e in chiusura, che ho trovato anche piuttosto intelligente in quanto si riferisce perfettamente alla situazione di Jace, al suo falco "perduto" e ritrovato, in un certo senso, in Alec, che diventa il nuovo oggetto del suo affetto (suo malgrado).
Uniche note che posso fare sono che di certo non è uno stile particolarmente complesso, e quindi non mi ha colpito in modo particolare (per quanto, come ti ho detto, di certo è uno stile adatto alla storia che hai deciso di narrare) e il fatto che le due storie mi sono sembrate piuttosto scollegate: certo, la seconda è un immediato seguito della prima e sono "unite" dalle varie citazioni, ma non ho trovato nulla che non impedisse alla prima di essere a sé stante, di terminare così com'era, con quel finale assolutamente fantastico e "potente". C'era un filo logico, dal punto di vista stilistico, ma mi è mancato quel qualcosa che rendesse necessario a quella storia di esistere, di essere scritta: il "processo interiore" di Jace appare completo alla fine della prima, e la seconda aggiunge poco o nulla a quello che già è stato detto. In generale, ho preferito la prima alla seconda, e non ho trovato in quest'ultima una necessità di esistere, per certi versi.
IC E CARATTERIZZAZIONE PERSONAGGI: 10\10
Qui devo decisamente premiarti: entrambi i personaggi sono ben resi, ben caratterizzati senza necessariamente strafare nella descrizione psicologica.
Alec è forte, determinato a proteggere i suoi fratelli e responsabile, ma non è ancora diventato il personaggio quasi gelido che appare nel primo libro. Il suo affetto per Jace è evidente ma non si è ancora trasformato in quell'amore che poi lo farà diventare tanto introverso e cupo, non è ancora toccato dall' "ombra" (per così dire) della sua omosessualità, e dunque appare molto più sereno sia con sé stesso sia con Jace. Ho trovato perfettamente da "Alec" il salvataggio del fratellino, la maniera in cui è pronto a sacrificarsi pur di aiutarlo. L'unica cosa che posso rimproverare è forse quel suo "disobbedire" alle regole iniziale, ma c'è anche da dire che qui abbiamo a che fare con un ragazzino di tredici anni, e come afferma Alec stesso, è Jace che lo spinge a fare ciò che non dovrebbe (come effettivamente avviene spesso anche nei libri).
Anche Jace l'ho trovato molto ben riuscito, anche più di Alec, in verità: ho percepito chiaramente la sua incertezza nel legarsi ad altre persone ma al contempo quella sua aria da duro, da persona decisa che cerca di nascondere dietro a questa apparenza tutte le sue insicurezze. Ha paura di amare dopo tutto quello che gli è successo, eppure ne è ancora capace, e si spaventa quando si accorge di essersi affezionato di nuovo a qualcuno. è una reazione perfettamente alla Jace ma, soprattutto, è una reazione perfettamente umana e naturale, che risulta molto bene nelle sue azioni e in ciò che alle sue azioni consegue. Anche la sua scelta di avere Alec come parabatai quasi a voler "giustificare" il suo affetto risulta effettivamente giusta, per certi punti di vista, stranamente in linea col suo personaggio, con il suo carattere restio all'amore. Li ho trovati entrambi perfetti, già "modelli" di ciò che saranno da grandi però anche meno maturi e meno segnati dagli eventi, oltre che più ingenui.
ORIGINALITA’: 7\10
Non sono un'assidua frequentatrice del fandom di Shadowhunters ma non credo le fanfiction sull'infanzia di Alec e Jace siano rare. Tuttavia la maniera in cui tu l'hai dipinta e il momento che hai scelto di descrivere, liberando in un certo senso Alec dalla sua infatuazione per Jace e inventando un aneddoto molto piacevole (e soprattutto plausibile) ha dato un pizzico di originalità in più a tutta la vicenda.
CARATTERIZZAZIONE DEL RAPPORTO E INTROSPEZIONE: 10\15
Qui sono stata sinceramente in difficoltà, perché se da una parte l'introspezione è carente e non è il "motore" che regge la storia e l'analisi del loro rapporto (forse questo aspetto è maggiormente sottolineato nella seconda storia), dall'altra parte il loro rapporto risulta comunque ben delineato e ben tracciato attraverso le loro azioni l'uno verso l'altro e grazie alle citazioni, alle frasi che "accompagnano" la nascita di questo loro legame. Alla fine ho deciso di tenermi su un punteggio "intermedio", perché comunque il genere introspettivo c'è, anche se in maniera minore, e perché il loro legame c'è ed è il vero protagonista della storia. E devo dire che l'hai reso in maniera davvero egregia, collocandoti tra l'altro in un perido "precedente" rispetto a quello narrato nel libro e quindi analizzando le dinamiche del loro rappporto prima che Alec si rendesse conto dei suoi sentimenti per Jace. Nonostante io apprezzi molto il loro rapporto anche e soprattutto per questa sfumatura, per questa "discrepanza" di sentimenti iniziale e questa sofferenza da parte di Alec, ho molto apprezzato anche come tu abbia saputo dipingere il loro legame basato sulla lealtà e la fiducia reciproca senza però farlo sembrare eccessivo o volto più verso una vicenda amorosa. Non è facile, soprattutto avendo due protagonisti maschili, riuscire a mantenersi nei "limiti" tra amicizia e amore, e devo dire che tu ci sei riuscita senza farli risultare "indifferenti" l'uno verso l'altro.
GRADIMENTO PERSONALE: 12\15
Che dire? Penso si sia capito che ho apprezzato molto la tua storia. Lo stile, nonostante solitamente non sia un'amante degli stili troppo semplici, era in linea con la storia ed era "efficiente" a rendere il messaggio che desideravi, e le citazioni disseminate qua e là erano un grande impreziosimento generale. Inoltre, come ho già detto, ho apprezzato i due protagonisti e la resa del loro rapporto. L'unica pecca, forse, la seconda storia che ho trovato un po' "scollegata" dall'altra e che mi è anche sembrata superflua nell'evoluzione dei due personaggi.
PUNTI BONUS: 2\5
Per un totale di 59,7\75