Discussione in lavorazione
Per poter allevare con successo mantidi che abbisognano di temperature diurne tra i 30 e i 40°C, come Gongylus gongylodes e Blepharopsis mendica, bisogna ingegnarsi in qualche maniera; la soluzione più semplice, ma non per questo meno efficace, consiste in una cassetta di polistirolo, sul fondo della quale bisogna porre un cavetto o un tappetino riscaldante (15 watts) collegato a un termostato; ai quattro angoli quattro scatoline ex camola del miele come distanziatori (altezza circa 4 cm) e sopra della rete metallica: questo per non far stare i bicchierini a diretto contatto del cavetto; i bicchierini li inserisco in un vassoio per vasetti da vivaio; come illuminazione una lampadina a led da 6 watt accesa per 12 ore si è rivelata sufficiente;
come copertura della scatola un ritaglio di plastionda o alveolare semplicemente poggiato sopra; con questa rudimentale attrezzatura ho riprodotto Gongylus, Blepharopsis, Idolomantis, Hymenopus etc; vantaggi: ogni specie può essere stabulata alle migliori condizioni possibili; ogni cassetta è autonoma e può essere posizionata in qualsiasi posto (anche sotto una scrivania buia...); svantaggi: un certo disordine nella stanza di allevamento, non fosse altro che per i cavi degli impianti di riscaldamento e di illuminazione; un dispendio di tempo e l'impossibilità di controllare visivamente gli accoppiamenti (il polistirolo non è trasparente);
da qui nacque qualche anno fa l'idea di costruire una camera calda (il termine è pomposo visto la pochezza della realizzazione, ma la funzione è proprio quella) da poggiare su un letto; come materiale pannelli di poliuretano espanso utilizzati in edilizia come coibentanti; misure 120 x 60 cm e spessore 3 cm;
quattro pannelli: uno per il sopra, uno per il sotto, uno per il dietro ed uno tagliato a metà per i lati (basta una riga metallica ed una lama di taglierino);
bordi a scalino
ed incollaggio con colla americana o simile(specifica per poliuretano) il davanti è semplicemente costituito da un foglio di plastica trasparente appeso con del nastro adesivo (come se fosse una tenda); per il riscaldamento un cavetto riscaldante da 100 Watts (non ne ho trovato uno da 75 Watts che secondo i miei calcoli sarebbe stato sufficiente); per evitare che la temperatura fosse uniforme, ho disposto il cavetto a spire più concentrate da un lato e più rade dall'altro;
per i primi giorni ho disposto due termometri per controllare la differenza di temperatura fra la zona calda e la fredda; in condizioni operative (serra riempita di vassoi per i bicchieri) la differenza di temperatura è stata di circa 5°C, ed era ciò che speravo di ottenere, in maniera da poterci allevare tanto Gongylus/Blepharopsis (lato caldo) quanto Idolomantis/Hymenopus/Pseudocreobotra /Deroplatys (lato freddo); non l'ideale per ognuno ma una via di mezzo ampiamente praticabile; temperatura impostata per il lato caldo: 35°C di giorno, 25°C di notte; illuminazione realizzata a led; da un rotolo di led strip (15/20 euro se cinesi compreso alimentatore/driver) ho ritagliato 7 strisce (due sul fianco destro, due sul sinistro e tre sul dietro) da 45 cm ognuna, su un capo delle quali bisogna collegare i fili di alimentazione;
questa è la parte tecnicamente più complessa; con il saldatore bisogna fondere il rivestimento plastico (lato in vista, non quello con l'adesivo) e toglierlo via in maniera da scoprire le due piste di rame; per i collegamenti ho utilizzato il doppino rosso/nero che si utilizza per gli impianti stereo; collegamenti tramite morsetti a vite (mammut); driver per i led: quello fornito all'acquisto; i led da me acquistati sono a luce bianca fredda; chi volesse divertirsi potrà utilizzare i led strip RGB e variare la composizione della luce a proprio piacimento (come colore) col telecomando in dotazione o con un programmino fatto girare su Arduino
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[Modificato da lobivia 31/08/2016 19:20]
Perchè non avvenga più che si dia come carità ciò che è loro dovuto per giustizia
Articolo 3
Hai presente la famosa mela che cadde in testa a Newton? Credi che senza la formulazione di quella legge ... le mele che si staccano dall'albero rimarrebbero sospese in aria?