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[Piazza] "Non so cosa ci aspetta..." (OK)

Ultimo Aggiornamento: 27/08/2016 12:14
22/08/2016 02:09
 
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RIASSUNTO

Il traghetto conduce l'elfo sulla terra ferma, quello stesso traghetto che lo lascia percorrere le strade della cittadina verso la dimora dei veleni dove dovrà vedere quelle ossa e in piazza, si incontra una figura conosciuta, ma che non vede da molto tempo,da almeno sei mesi. E' Anya, e quello che pare essere un incontro semplice, finisce per essere un ulteriore preoccupazione e un nuovo possibile evento da affrontare. Anya infatti, parla della pergamena e di una missione con quattro campioni, non sbottonandosi oltre, intanto, alla fine dell'incontro, ci si lascia con quello che potrebbe essere definito un primo accordo.

COMMENTO

E' stato davvero un piacere tornare a giocare con Anya, insomma davvero non si incontravano i pg da un bel po' di tempo, quindi ho detto perchè no? Visto che era on-line e che comunque l'elfo doveva andare a Barry, ne ho approfittato e mi sono divertita molto. Ora, voglio fare una precisazione, Draug, si è detto alla fine in pratica possibile accompagnatore armato della spedizione, perchè cavaliere e bla bla bla e come cavaliere non può dire no, sarebbe primo contro il codice e secondo ridicolo se dicesse : scusa non vi posso accompagnare, anche se cavaliere, non so combattere. Per questo faccio una precisazione off, Draug è cavaliere e dovrebbe saper combattere, ma la sua player è ancora in rodaggio e non mi va di mettere in pericolo altri pg per la mia inesperienza, quindi adesso che l'ho detto mi sento meglio, da qui decidete voi cosa fare tranquillamente. [SM=g27828] Detto questo, grazie ad Anya, mi ha fatto proprio piacere.

Motivo asterischi : Anya parla a Draug della pergamena, della sua caratteristica magica e della possibilità di una missione con ben quattro campioni. Queste, le uniche informazioni che sono lasciate all'areldar.

REGISTRAZIONE

ANYA [Piazza/a zonzo] Svogliata cammina per la piazza, le dita intrecciate dietro alla schiena e il capo basso, lo sguardo che sembra ipnotizzato sulla punta dei suoi calzari che ritmicamente e alternativamente puntano in avanti. È domenica anche a queste latitudini, la giornata dedicata al Signore, direbbe quel pretaccio di Goffredo. Chissà che fine ha fatto e come mai si è separato dal suo frammento di pergamena. Ma per la Maga la domenica è soltanto una giornata persa, sembra che siamo spariti tutti dal borgo. Per fortuna sta volgendo al termine. Il viso imbronciato è persa nei suoi pensieri, proseguirebbe il suo girovagare. I capelli le ricadono scomposti sulle spalle e poi in avanti, fino a coprirle i seni che si intuiscono sotto alle stoffe leggere d'una camicia in lino chiara. Le gambe sono fasciate da stretti pantaloni in cuoio che si infilano negli stivali... solo con quelli si potrebbe sperare di passare sulle pozze lorde della piazza. Qualcuno dovrebbe fare qualcosa.

DRAUGCELEB [strada->piazza] Tra qualche tempo l'estate non sarà che un ricordo sulla terra ferma, la madre qui segue un ciclo ben preciso, cosa che non gli dispiacerebbe in effetti facesse anche sull'isola. L'eterna primavera è di immenso piacere per l'eterno, e tuttavia, seguire il succedersi delle stagioni e delle età del mondo, è ciò che ancora il tempo degli elfi alla loro realtà di figli di Iluvatar. Elegante e deciso è il passo dell'argentea figura, che dalle strade della città di Barrington, si muove per recarsi alla dimora dei veleni dove dovrà incontrarsi poi con Beth per quelle ossa. Ancora non ne ha parlato con alcuno, se la guardiana non dovesse essere svegliata, allora non lo faranno e ciò che sanno, rimarrà nascosto nella mente antica dell'areldar e in quella esistenza umana che in giorno, troverà la sua fine. Abiti di fattura elfica sono quelli che lo accompagnano, una lunga tunica nera, di pregiata fattura, e la spada elfica che pende dal fianco sinistro. E quando arriva nella piazza, il passo leggero lascia che a tintinnare siano solo i legacci che tengono la lunga in vita a preannunciare la sua presenza ad una figura che non vede da molti mesi e che aveva ormai inserito nella lista di quelli che hanno lasciato queste contrade. La vede girovagare, aspetta qualche attimo e poi l'imponente figura si avvicina fino a lasciare solo un metro di distanza. [Qualcosa ti preoccupa maga?] La voce dell'areldar fa capolino nella piazza mentre gli occhi cercano quelli dell'altra, in un atteggiamento dei primi, tra la freddezza e il calore della cortesia.

ANYA [Piazza/a zonzo] E' la voce nota a destarla da un sogno ad occhi aperti. Arresterebbe il passo come colta in fallo e, nell'alzar il capo si ritroverebbe dinanzi una figura che dire conosciuta sarebbe solo un eufemismo. Lo stupore dell'essere apostrofata in quel modo lascerebbe però subito il posto ad un mezzo sorriso [Draug.... ehmmm Arcane Imperia... no, nulla d'importante ma... che ci fai sulla terraferma?] certo non è il modo più consono per salutare qualcuno, ma dopo essere finiti a letto insieme.... lo guarda, inclinando il capo di lato, mentre scioglie le dita ed allungherebbe le braccia verso di lui, incerta. Non sa bene se abbracciarlo, prendergli le mani o cosa fare. Ma alcune considerazioni le terrebbe per se... bell'uomo certo, nonostante tutte le sue cicatrici, ma da lì a voler abbandonare tutto per lui... forse le verrebbe anche da ridere, ma tenta con tutte le sue forze di trattenersi [//volontà 3, sangue freddo 3].

DRAUGCELEB [piazza] Rispondere a quella domanda seppur semplice, o così sembrerebbe, sarebbe troppo lungo e complicato, diverse questioni lo hanno portato sulla terra ferma, alcune più personali di altre in effetti. [Mi dirigo alla dimora dei veleni.] Non dice il perchè, nulla di più, nulla di meno, una risposta di certo evasiva ma che in effetti, racchiude parte dei motivi per cui si trova qui e certamente dovrà prendere una camera alla bettola, essendo l'unico posto dove un areldar come lui potrebbe rimanere. Il bosco e il suo fetore di morte, sono ormai quasi inesistenti, una terra perduta e inospitale, che all'immortale fa rimpiangere il suo rifugio alle pendici del monte Calvo, nella foresta. La osserva, incuriosito da quella sua reazione e un sorriso distende in parte le cicatrici sul suo volto, sembra che quella pratica dell'abbraccio sia fin troppo comune. Avendo vissuto con una madre umana e particolare, si era convinto che fosse una sua caratteristica, ma a quanto pare non è così, Lisirya ne è un primo esempio, Anya, il secondo e non l'unico o ultimo. Si avvicina con un sorriso affilato dipinto sul volto, le prende le mani nelle proprie in un breve contatto. [Lle maa quel. Sembri in ottima forma.] Traduce quel pensiero, per poi lasciarle le mani e portarsi sulla sinistra della donna. Un pensiero ritorna dalla memoria, Achesta, sapeva che si sarebbe diretta alla dimora dei maghi, ma non la vede da molto e per ora, la domanda che sfocia in curiosità, rimane ancora sigillata tra le sue labbra.

ANYA [Piazza] Alla dimora dei veleni. Certo non si stupirebbe Anya, mentre lascia che sia lui ad azzerare le distanze e salutarla con un breve abbraccio. Ecco, a quanto pare il ghiaccio è rotto e adesso la conversazione potrà essere meno imbarazzata. Lascia ch'ei si sposti al suo fianco prima di parlare [se vuoi ti accompagno, non ho molto da fare stasera] poi si getterebbe un'occhiata [si beh, sono stata in viaggio per un po' di tempo, mi avrà fatto bene. Certo, adesso le questioni si fanno pressanti e devo prendere in mano tutto ciò che avevo lasciato a metà ma... ho aiutanti valenti sembra. Qualche nuova recluta che non fa mai male. Tu invece?] non ce la fa proprio a tornare ad un più consono ''voi'' e si incamminerebbe verso la zona più esterna dello spiazzo [avete un appuntamento? Chi vi attende in quella casa?] domande senza secondi fini, sta semplicemente pensando che da molto tempo non vede le venefiche.

DRAUGCELEB [piazza] Sembra che dunque siano arrivati altri individui sulla terra ferma, cosa che invece non accade per i cavalieri e ormai ha ben compreso il motivo, non è più qualcosa di nascosto. Lascia che però possa prima concludere le sue domande prima di rispondere seguendola legando le mani dietro la schiena e scivolando elegantemente per quella zona, osservandola poi in modo curioso e punzecchiandola divertito. [Ritorni al voi? E' una delusione.] Le caratteristiche del volto dell'immortale si fanno ben più presenti dopo quelle parole, ma continua poco dopo nel suo parlare. [Le due terre non sono in una situazione facile in effetti, ognuna per motivi diversi. E per il momento, non bisogna far altro che aspettare.] Si perde in pensieri propri, dandovi voce, perchè in effetti non sa fino a quando potrà attendere. Gli uomini muoiono e chi conosce, ormai ha un'età per cui molti pagherebbero. Quanto altro potranno resistere alla morte? Non rimarrà per sempre ad Avalon, ed una dimora di pietra, vuota, se non con un solo rappresentante, non è ciò che lo rassicura e lo invoglia a rimanere. [Un'apprendista dei veleni, conoscere qualcosa in più fa sempre bene, non trovi?] Un'ottima cosa quella degli immortali di muoversi su sentieri che altri non percorrono e le mezze risposte che da sono significative per lui e tuttavia semplici e senza significati fin troppo nascosti per altri.

ANYA [Piazza] Sembrerebbero quasi chiacchiere da salotto viste dall'esterno, non fosse che gli Ancestrali sono incapaci di farne, ma non è detto che tutti lo sappiano [scusami, forza dell'abitudine... non pensarci nemmeno] ridacchia, puntandogli l'indice sul petto. Ma Ascolta con attenzione ciò che l'Elfo ha da dire, alcune cose forse le capisce, altre potrebbero sembrarle senza significato, ma conosce un po' anche gli eterni per pensare che abbia voglia di ciarle senza senso [so ben poco di quel che è accaduto qui, tranne che il Governatore è caduto e che chi ha preso il suo posto pare sia un usurpatore... Figuriamoci di ciò che accade sull'isola! Anzi, se hai modo di ragguagliarmi te ne sarei grata] stranamente sincera questa notte la nordica. Sarà colpa dei loro trascorsi... ma continuerebbe a camminare e a parlare [sfondi una porta aperta Draug, lo sai che ho votato la mia esistenza alla crescita e alla conoscenza, quindi non posso che darti ragione ma... cos'è hai intenzione di darti ai veleni adesso? I cavalieri non ti soddisfano più?].

DRAUGCELEB [piazza] [Le notizie vengono divulgate così come è natura delle due parti.] Per Darlin un nano che siede sul trono degli uomini è un obbiettivo raggiunto importante, per i barrintoniani un usurpatore e per gli isolani, non ha modo di sapere cosa ne pensino, negli ultimi mesi ha tenuto lontano il più possibile gli uomini e il contatto con loro. [Quello che so è che il vecchio governatore è stato ucciso, la sua guardia ora è al suo posto e ovviamente, molte notizie sono state divulgate. La pace attuale deve essere preservata e i contatti tra l'isola e la terra ferma, perchè ciò avvenga, sono abbastanza stretti o questo è quello che ho sentito. Sono ormai tre mesi che non vivo tra gli uomini.] E quindi di più, cavaliere o meno, non può sapere, ha piantonato il tempio, adesso gli armigeri sono ancora più in allerta per proteggerlo vista la sua assenza, ma sorride alle parole successive nonostante un velo di tristezza scivoli per qualche secondo a rabbuiare lo sguardo cangiante dell'eterno. [La mia esistenza è ancora legata ai cavalieri, semplice prevenzione se così vuoi chiamarla o intenderla.] E di prevenzione contro la guardiana si tratta in effetti, ma è di un'altra storia insicura di cui si parla. [Dimmi, hai ricevuto visite ultimamente? Una certa, Achesta...] Non conclude la frase, lasciando tutto sul vago in effetti, ma vuole sincerarsi che sia ancora ad Avalon, deve parlarle in ogni caso.

ANYA [Piazza] Lo lascia dire, ciò che vuole o ciò che può. Lo sa bene Anya, con i segreti suoi e della congrega tutta. Si limita ad ascoltare e ad annuire, non si stupisce nemmeno che sia rimasto lontano dagli uomini, in fondo non avrebbe fatto che assecondare la sua stessa natura [molto bene, molto bene...] commenterebbe semplicemente, restando ancor più vaga di lui, se possibile. Ma alla fine la domanda la coglierebbe impreparata, al punto da farle arrestare il passo e puntargli le pupille nelle sue, se lui si voltasse a sua volta non trovandosela più al fianco. Le mani puntate sui fianchi [come lo sai? Si, Achesta è stata da me, aveva un oggetto che appartiene alla Magia, per così dire, e a tal proposito vorrei farti un paio di domande se me lo permetti. Anzi... cosa sai dirmi di lei? Sto per trascinarmela dietro in missione e vorrei sapere se posso fidarmi o cosa è in grado di fare, poi ti spiego, perché avevo pensato anche a te] torna fuori, finalmente, la sua aria di superiorità ed il fastidio verso chi non conosce e non fa parte della ristretta cerchia dei Maghi, come può fidarsi a partire con quella donna senza nulla saperne. infine resterebbe ferma, in attesa di una qualche risposta.

DRAUGCELEB [piazza] Le luci cangianti dell'areldar puntano con la solita altezzosità quelle dell'altra, allora la druida è ancora sulle due terre, una buona notizia in effetti e tutta via le parole di Anya, lo preoccupano per entrambe ma anche perchè non comprende in che modo potrebbe essere utile. Comincia a parlare accompagnando lo sguardo a dei passi intorno alla figura della donna. [Ho visto una pergamena, mi ha chiesto consiglio, io gliel'ho dato.] Sapeva dei maghi, della loro dimora ed era Anya o quella donna dal nome Alexandra che le aveva indicato. Non sa se le abbia detto che è una druida e dalle parole che gli rivolge in effetti ne sembrerebbe all'oscuro e non tradirà l'umana in questo ambito. [Puoi fidarti di lei, è una donna assennata per la sua giovane età. Cosa sia in grado di fare, devi scoprirlo tu stessa perchè nemmeno io lo so bene, tuttavia, perchè avresti pensato a me per questa missione?] Nel parlare le ritornerà frontale, con il capo appoggiato sul lato sinistro, curioso ma a questo punto anche guardingo. La guardiana e ora questa nuova missione che spunta fuori, e ancora c'è qualcosa che non sa, sebbene spesso e volentieri venga a conoscenza delle cose del mondo, per essere in futuro memoria tangibile e viva e dirigere i passi degli uomini laddove è più opportuno.

ANYA [Piazza] Poche parole, pochissime in verità. Ma non si poteva aspettare molto di più da lui. Resterebbe ferma, mentre muove solo il capo seguendolo nel suo girarle quasi intorno. Dunque ha visto, sa e, con ogni probabilità, è stato il suo consiglio a far giungere Achesta alla loro porta [quella pergamena non era che un frammento, io avevo gli altri e ora che il messaggio ivi contenuto è stato ricomposto, so che una missione ci attende, ma dobbiamo essere in quattro ''campioni'' questa è la parola usata nel messaggio. Ora, considerando che nulla nel mio mondo è frutto del caso, io e Achesta dobbiamo essere parte della compagnia, i rimanenti... beh, fors abbino facoltà di scelta] sospira, non sa dove tutto ciò la porterà e Draug potrà forse leggerli fra le righe del suo discorso [non so cosa ci aspetta, se non che vengono promesse fama e gloria, quindi un druido e un maga hanno bisogno di protezione fisica, tangibile. Avevo già pensato di rivolgermi ai Cavalieri e quindi a te, unico che io conosca tra quelle fila, ma poi Alexandra mi ha suggerito ser Ferher] non aggiunge altro, evitando di far trasparire ciò che ha recentemente saputo sul suo conto. Avrà modo di sentire le opinioni dell'eterno e decidere successivamente [prima di coinvolgere anche voi però, dovrei attendere una sua risposta. Gli ho già scritto missiva e non sono un tipo molto paziente] conclude.

DRAUGCELEB [piazza] Ascolta, soppesa e pensa bene a quello che Anya gli sta dicendo. Tra campioni e valorosi c'è solo da scegliere ma poco gli viene rivelato ed in maniera alquanto stringata. Sa che è una druida allora, un passo in avanti almeno dal suo punto di vista e poi sente il nome del nordico e ricorda il consiglio di Edave. [Fama e gloria eh?] Poco, troppo poco su cui basarsi effettivamente. [Ser Fehrer è un buon candidato in effetti, io potrei offrirvi quella protezione ma devo sapere di più, non sono solito partire per una missione non sapendo effettivamente ciò che mi aspetta o per lo meno, ciò che vi ha portato lì, gli indizi della pergamena e cosa dovremmo affrontare.] Aspetta un po' prima ancora di continuare, perso nei suoi pensieri. [Aspetta l'opinione della tua suprema.] Non accetta, nè si ritrae ancora, ma deve sapere e poi decidere, sempre se di decisione si può parlare perchè è un cavaliere e fa parte dei suoi compiti in effetti.

ANYA [Piazza -> vicoli] Torna ad avviarsi, imboccando il vicolo che li porterà alla dimora dei venefici, la strada è quasi compiuta e anche il loro incontro a quanto pare. Nessuno dei due si sbottona poi molto, Anya ha parlato assai girando abbastanza intorno al nocciolo della questione [hai ragione, ma al momento non posso rivelarti di più. Ammetto che ne so molto poco anch'io ma la temperanza non è fra le mie virtù] solleva le spalle [se entro qualche giorno non avrò risposta da Ferher possiamo riparlarne]

DRAUGCELEB [piazza] Annuisce alla sua risposta, per lui va bene, e a questo punto tornerà sull'isola alla sua dimora a recuperare il libro per le armi così da tenerlo con se sulla terra ferma e poterlo dare al maestro dei mestieri se mai gli capiterà di incontrarlo mentre è alla bettola. [Allora va bene. Rimane il quarto.] Che sia l'occasione anche per ordinare una coppia di spade così come si conviene? Probabile, forse è arrivata anche l'ora ancor prima della coppia di lame da polso, ma sono questioni alle quali deve pensare da solo e con calma. La segue ne tragitto, ormai la porta dei venefici è di fronte a lui. Questo nuovo soggiorno sulla terra ferma sarà più lungo di quanto non si aspettasse in precedenza. [Che le stelle ti proteggano Anya. Naamarie. (arrivederci)] Un mezzo sorriso e poi sparirà verso la porta per bussare e attendere di essere ricevuto.

ANYA [vicoli] Non gli ha ancora parlato del quarto, a cui non solo ha già pensato ma è anche abbastanza certa della scelta [ultimo ma non per importanza, il quarto componente sarà una mia consorella, è ancora molto giovane dal punto di vista delle capacità che può mettere in campo, ma ne possiede per natura e le sue dimensioni son tali da permetterle di intrufolarsi ove io non potrei nemmeno immaginare] o forse sì... ma questa è un'altra storia. Infine risponderà al saluto, prima di vederlo girar sui tacchi e bussare all'uscio dei venefici. Lo imiterà dunque, avviandosi nell'oscurità del vicolo opposto, direzione Fortezza, casa.




DRAUGCELEBஒ CAVALIERE ESPLORATOREஒ ELFO ARELDAR
22/08/2016 17:22
 
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Mi è stato fatto notare che ho sbagliato di nuovo sezione, scusate se sono recidiva...mi sa che me lo devo scrivere così da non sbagliare più [SM=g27829]

DRAUGCELEBஒ CAVALIERE ESPLORATOREஒ ELFO ARELDAR
27/08/2016 12:14
 
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Informazioni passate e ricevute in modo corretto...Per me è ok. [SM=g27811]
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