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Hanno lavorato con Elvis

Ultimo Aggiornamento: 08/09/2016 21:09
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Brevi biografie sugli attori che hanno recitato nei suoi film

Aiutandomi con notizie tratte dal web, ecco una carrellata sugli attori che hanno recitato parti importanti nei suoi film.


[Modificato da marco31768 03/08/2016 17:47]
03/08/2016 17:46
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RICHARD EGAN

Da WIKIPEDIA.



Richard Egan (San Francisco, 29 luglio 1921 – Los Angeles, 20 luglio 1987) è stato un attore cinematografico e televisivo statunitense.
In taluni film è apparso anche come Richard Eagan.

Nato a San Francisco (California), fu istruttore di judo per le truppe dell'esercito americano durante la seconda guerra mondiale. Frequentò l'Università di San Francisco e la Stanford University. Compì gli studi teatrali, ottenendo nel 1949 un piccolo ruolo non accreditato nel film La prigioniera n. 27 (1949).

L'esordio gli consentì di siglare un contratto con la 20th Century Fox che lo fece apprezzare nel mondo nel cinema americano per il suo talento, la prestanza fisica e il look elegante.

Nel 1956 interpretò Vance Reno nel western Fratelli rivali (1956), film in cui debuttò Elvis Presley nel ruolo del fratello minore Clint Reno, mentre nel 1959 fu l'uomo d'affari Ken Jorgenson nel celeberrimo Scandalo al sole (1959).

Nel 1960 recitò con Jane Wyman e Hayley Mills ne Il segreto di Pollyanna (1960), e con Joan Collins in Ester e il re (1960), un film di coproduzione italiana. Tra gli altri film cui prese parte, vanno ricordati anche l'epico L'eroe di Sparta (1962) e il giallo Geometria di un delitto (1969).

Negli anni sessanta e settanta Egan lavorò molto per la televisione, ad esempio nella serie Empire (1962-1963) e nelle serie poliziesche Le strade di San Francisco (1973) e Sulle strade della California (1974-1976).

Nel 1982 divenne più noto anche al pubblico italiano in virtù della sua partecipazione a Capitol, prima soap opera trasmessa integralmente in Italia su Rai 2, in cui interpretava il cinico capofamiglia Samuel Pearson Clegg.

Morì a Los Angeles nel 1987 per un cancro alla prostata, pochi giorni prima del suo 66º compleanno.

Praticante cattolico, ebbe un fratello sacerdote, e fu sposato per trent'anni con l'attrice Patricia Hardy, da cui ebbe 5 figli.
[Modificato da marco31768 12/04/2020 23:12]
03/08/2016 17:50
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DEBRA PAGET

Da Wikipedia



Debra Paget, nome d'arte di Debralee Griffin (Denver, 19 agosto 1933), è un'attrice cinematografica e televisiva statunitense. È figlia del pittore Frank Henry Griffin e dell'ex attrice Margaret Allen (nata Gibson).

I genitori di Debra Paget, Margaret Allen Gibson e Frank Henry Griffin, di professione pittore si trasferirono da Denver a Los Angeles durante gli anni trenta per tentare la fortuna nell'industria cinematografica. Era la prima di cinque figli. Anche tre dei suoi fratelli diventarono attori: Marcia, Leslie e Frank con i nomi d'arte di Teala Loring, Lisa Gaye e Ruell Shayne. Incoraggiata dalla madre, l'attrice del burlesque Margaret Griffin, ad intraprendere la carriera artistica, la giovane Debra debutta all'età di soli otto anni e nel 1946, a 13 anni, partecipa a una rappresentazione teatrale de Le allegre comari di Windsor di William Shakespeare. Nel 1948 fa il suo esordio cinematografico con il ruolo della dolce Teena Riconti, fidanzata con il gangster Richard Conte, nel noir L'urlo della città (1948) di Robert Siodmak. Per la quindicenne attrice è l'inizio di una carriera cinematografica che conosce il suo massimo splendore nella prima metà degli anni cinquanta.

Nel 1950 ottiene il ruolo della principessa indiana Sonseeahray (Stella del Mattino) nel western L'amante indiana (1950) di Delmer Daves, in cui interpreta la dolce sposa pellerossa dello scout Tom Jeffords (James Stewart) che sacrifica la propria vita per salvare il marito. La splendente bellezza bruna e vagamente esotica della Paget viene impiegata in diverse pellicole d'avventura e in film in costume, consentendo però all'attrice solo sporadiche occasioni di allontanamento da questo cliché, complice inoltre il contratto esclusivo che la tiene per alcuni anni legata alla casa produttrice Twentieth Century Fox e le impone ruoli tendenzialmente stereotipati. Durante questo periodo la Paget consolida comunque la sua fama grazie ai ruoli di protagonista in L'uccello del paradiso (1951), accanto a Louis Jourdan, nel ruolo di Kalua, figlia di un capo indigeno delle isole dei Mari del sud, in La regina dei pirati (1951), in cui impersona la volitiva Molly LaRochelle, e in La principessa del Nilo (1954), in cui interpreta il doppio ruolo di Shalimar e Taura.

Nel 1955, all'apice della popolarità tra le maggiori star della Fox, la Paget viene prestata alla Paramount per comparire nel kolossal I dieci comandamenti (1955), diretto da Cecil B. DeMille, in cui interpreta uno dei ruoli più riusciti della sua carriera, quello della dolente Lilia. Subito dopo la Paget interrompe volontariamente l'esclusività del contratto con la Fox e viene scritturata per interpretare nuovamente una principessa indiana nel western La vergine della valle (1955), accanto a Robert Wagner e Jeffrey Hunter. L'anno successivo appare nel ruolo di Cathy Reno nel drammatico Fratelli rivali (1956), film d'esordio del giovane Elvis Presley. La Fox decide successivamente di sciogliere il contratto con l'attrice e, nel 1957, la Paget interpreta il suo ultimo film per la Fox, il teso e drammatico western L'ultima caccia (1956) di Richard Brooks, ancora nel ruolo di una ragazza indiana accanto a Robert Taylor e Stewart Granger.

La carriera dell'attrice inizia la fase di declino, ma le offre ancora alcune occasioni interessanti e insolite, come la collaborazione con il celebre regista Fritz Lang, per il quale la Paget si trasferisce in Germania e interpreta due film di stravagante ambientazione esotica, nei quali impersona la ballerina indiana Seetha, La tigre di Eschnapur (1959) e Il sepolcro indiano (1959). In quest'ultimo, indossando un audace costume, si produce in un sensuale e vigoroso numero di danza con un serpente. Le due pellicole vengono distribuite in America come saga d'avventura esotica, con il titolo Journey to the Lost City. Dopo una breve parentesi in Italia per Il sepolcro dei re (1960) di Fernando Cerchio e I masnadieri (1961) di Mario Bonnard, la Paget rientra negli Stati Uniti e conclude la propria carriera cinematografica sotto la direzione di Roger Corman in due classici dell'horror, I racconti del terrore (1962), film a episodi ispirato ai racconti di Edgar Allan Poe, e La città dei mostri (1963), tratto da una novella di Howard Phillips Lovecraft, entrambi interpretati accanto a Vincent Price.

L'attrice si ritira definitivamente nel 1965, dopo un'ultima apparizione televisiva nella serie La legge di Burke. In precedenza era apparsa anche in celebri e popolari produzioni per il piccolo schermo quali Carovane verso il West (1958-1959) e Rawhide (1960-1962). Nei primi anni novanta, dopo aver abbracciato la religione cristiana, l'attrice è ricomparsa sugli schermi televisivi dell'emittente televisiva a carattere religioso Trinity Broadcasting Network (TBN), per cui ha condotto lo show An Interlude with Debra Paget ed è intervenuta occasionalmente come ospite.

VITA PRIVATA.
Dopo il primo matrimonio nel 1958 con l'attore e cantante David Street, terminato dopo quattro mesi, l'attrice si risposa nel 1960 con il celebre regista western Budd Boetticher. Questa seconda unione dura appena ventidue giorni, ma il divorzio viene ufficializzato solo l'anno successivo. La Paget si risposa per la terza volta nel 1964 con Louis C. Kung, un magnate sino-americano del petrolio, nipote di Madame Chiang Kai-Shek. Il matrimonio, da cui nasce il figlio Greg, termina nel 1980 con il divorzio. È la sorella delle attrici Teala Loring e Lisa Gaye e del truccatore e attore Frank Griffin.
03/08/2016 18:33
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LIZABETH SCOTT

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Lizabeth Scott, nome d'arte di Emma Matzo (Scranton, 29 settembre 1922 – Los Angeles, 31 gennaio 2015), è stata un'attrice statunitense, nota soprattutto per le sue interpretazioni in numerosi film noir e fu particolarmente attiva tra il 1945 e il 1957.

Nata da genitori di origine slovacca, la Scott studiò recitazione alla Alvienne School of Drama di New York dove venne scoperta da Hal B. Wallis nel 1945. Quest'ultimo, dopo una lunga e fruttuosa carriera come produttore per la Warner Bros., aveva dato vita nel 1944 ad una propria casa di produzione cinematografica, la Hal Wallis Production, iniziando a lavorare in collaborazione con la Paramount Pictures. La prima realizzazione come produttore indipendente di Wallis fu la pellicola sentimentale Incontro nei cieli (1945), diretta da John Farrow, che vide l'esordio della ventitreenne Lizabeth Scott. La Scott, che prima di allora si pagava la scuola di recitazione facendo la modella e interpretando piccoli ruoli negli spettacoli di Broadway, aveva il ruolo di una accompagnatrice che si innamora di un aviatore che sta per morire di leucemia. Nonostante non si trattasse di un esordio clamoroso, l'interpretazione della Scott tuttavia fu ben accolta sia dalla critica che dal pubblico, attirando l'attenzione soprattutto per la sua voce accattivante. A proposito della sua voce, il suo partner Humphrey Bogart nella pellicola Solo chi cade può risorgere (1947) affermò:
«La Scott è una Cenerentola con la voce da husky»

Tuttavia prima di questa pellicola, la Scott interpretò il suo primo ruolo noir nel film Lo strano amore di Marta Ivers (1946), per la regia di Lewis Milestone, a fianco di mostri sacri del calibro di Barbara Stanwyck e Van Heflin e che segnò l'esordio di un'altra futura star, Kirk Douglas. Il film fu un vero successo sia di critica che al botteghino, ma fu altresì la consacrazione del talento della Scott, la cui interpretazione venne definita dal settimanale Variety come superiore a quella della stessa Stanwyck, che nel film aveva il ruolo di dark lady.

Nel 1947 la Scott venne affiancata a Burt Lancaster nella pellicola Furia nel deserto (1947), diretto da Lewis Allen, una torbida storia d'amore scritta da Robert Rossen e girato in Technicolor. Nello stesso anno la Scott ritrovò Lancaster in Le vie della città (1948)), per la regia di Byron Haskin, una storia cupa di tradimento e vendetta dove l'attrice interpreta la parte di una cantante di night club che si innamora di un ex-galeotto (Lancaster) appena uscito di prigione. Anche in questo caso la Scott diede ottima prova di sé, in un ruolo cupo e ammaliante a lei assai congeniale.

In Tragedia a Santa Monica (1948), diretto da André De Toth, l'attrice venne definitivamente consacrata al ruolo di femme fatale, e nella pellicola sarà la rovina di un povero agente di assicurazioni, marito e padre, che vive un torbido amore con il personaggio della Scott, Mona Stevens, ragazza di un ladro e corteggiata da molti uomini, tra i quali un poliziotto privato. In È tardi per piangere (1949), la Scott si consacrò nuovamente come regina del noir di quegli anni, interpretando il personaggio di Jane Palmer, una donna odiosa ed avida, che uccide il marito per denaro.

Tuttavia, una delle pellicole più celebrate dai suoi estimatori, non vede la Scott nel ruolo di femme fatale, ma in quello di una moglie arrivista magistralmente interpretata nel dramma sportivo Il gigante di New York (1949), diretta da Jacques Tourneur, al fianco di Victor Mature e Lucille Ball e ispirato a un romanzo di Irwin Shaw. Dalla fine del 1949 fino al termine della sua carriera, la Scott rimase però imprigionata nelle fosche tinte dei suoi personaggi di donna perduta, e, nonostante la partecipazione a diverse pellicole, nessuna di esse le concesse mai la possibilità di affrancarsi da questo ruolo. A compromettere il prosieguo della sua carriera fu anche il giornale scandalistico Confidential che, in virtù del fatto che la Scott non si fosse mai sposata né avesse avuto figli, nel 1955 iniziò ad insinuare che l'attrice avesse in realtà tendenze omosessuali.

Nel 1957 la carriera cinematografica della Scott volse al termine con la partecipazione ad Amami teneramente, diretta da Hal Kanter, seconda pellicola interpretata dalla stella Elvis Presley. Da allora la Scott si limiterà a rare ed occasionali apparizioni televisive, fatta eccezione per un ruolo marginale in una pellicola britannica del 1972, dal titolo Colpiscono senza pietà, al fianco di un cast davvero eterogeneo nel quale si annoverano Mickey Rooney, Leopoldo Trieste, Michael Caine ed Ave Ninchi.

La Scott è morta a causa di una insufficienza cardiaca congestizia, all'età di 92 anni, il 31 gennaio 2015.

Ha una stella sulla Hollywood Walk of Fame per il suo contributo al cinema a 1624 Vine Street a Hollywood.
04/08/2016 12:04
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WENDELL COREY

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Wendell Corey, nato Wendell Reid Corey (Dracut, 20 marzo 1914 – Woodland Hills, 8 novembre 1968), è stato un attore cinematografico, teatrale e televisivo statunitense.

CARRIERA
Figlio di Milton Rothwell Corey, pastore della Chiesa Congregazionalista, e di Julia Etta McKinney, Wendell Corey compì gli studi a Springfield (Massachusetts) e iniziò a calcare il palcoscenico in allestimenti teatrali estivi. Durante gli anni trenta lavorò come commesso e continuò a recitare in teatro, debuttando a Broadway nel 1942 con la pièce Comes the Revelation. Dopo una serie di ruoli di supporto, Corey ottenne il primo grande successo personale nel 1945 con il ruolo di un cinico giornalista nella commedia brillante Dream Girl di Elmer Rice, personaggio che lo fece notare dal produttore cinematografico Hal B. Wallis e lo impose all'attenzione di Hollywood.

Dopo aver firmato un contratto con la casa produttrice Paramount, Corey fece il suo debutto sul grande schermo nel dramma Furia nel deserto (1947), accanto a Lizabeth Scott, Burt Lancaster e John Hodiak. Con il ruolo dell'ambiguo e violento gangster Johnny Ryan, Corey inaugurò una lunga serie di interpretazioni da vigoroso comprimario, destinato a fare da spalla alle star più celebri. Con la sua maschera cinica e la sua recitazione asciutta, l'attore venne impiegato in diverse pellicole drammatiche e poliziesche del dopoguerra, lavorando con celebri partner femminili quali Barbara Stanwyck nel teso melodramma Il terrore corre sul filo (1948) e in Il romanzo di Thelma Jordon (1949), e con Joan Crawford in Sola col suo rimorso (1950). Fu a proprio agio anche nel western psicologico Le furie (1950) di Anthony Mann, mentre ebbe meno fortuna nei ruoli da protagonista, limitati a pochi film d'avventura quali Uniti nella vendetta (1950), in cui interpretò il fuorilegge Frank James, e l'esotico La casbah di Honolulu (1954).

Nel 1954 apparve nel suo film più celebre, La finestra sul cortile (1954), uno dei grandi capolavori della suspence diretti da Alfred Hitchcock, in cui ebbe come partner James Stewart, Grace Kelly, Raymond Burr e Thelma Ritter. Con il ruolo di Thomas J. Doyle, scettico detective che viene coinvolto nell'indagine su un presunto omicidio, Corey dimostrò ancora una volta il proprio affidabile talento di comprimario, che riconfermò l'anno seguente nel melodramma di denuncia Il grande coltello (1955), diretto da Robert Aldrich e interpretato accanto a Jack Palance e Ida Lupino, e nel successivo L'assassino è perduto (1956), nella parte di un killer braccato.
Nella seconda metà degli anni cinquanta iniziò a diradare le apparizioni cinematografiche, segnalandosi comunque ancora in film di successo quali Il mago della pioggia (1956), accanto a Burt Lancaster e Katharine Hepburn, Amami teneramente (1957), interpretato dall'esordiente Elvis Presley, e nella commedia Arriva Jesse James (1959) con Bob Hope.

Già attivo sul piccolo schermo dall'inizio degli anni cinquanta, Corey partecipò a numerose serie di successo, quali Harbor Command (1957-1958) nel ruolo del capitano Ralph Baxter, Alfred Hitchcock presenta (1958), Gli intoccabili (1961), The Nanette Fabray Show (1961), Undicesima ora (1962-1963), un medical drama in cui interpretò nella prima stagione il ruolo del dottor Theodore Bassett, Perry Mason (1966).

Negli anni sessanta, Corey fu impegnato su più fronti, diventando presidente della Academy of Motion Picture Arts and Sciences dal 1961 al 1963, e membro attivo del sindacato Screen Actors Guild. Il parallelo impegno politico nel Partito Repubblicano lo portò all'elezione nel consiglio cittadino di Santa Monica (in California), carica che assunse nell'aprile 1965 e mantenne fino alla morte.

VITA PRIVATA
Dal matrimonio con Alice Wiley, conosciuta durante il lungo tirocinio teatrale negli anni trenta, Corey ebbe quattro figli, Jonathan, Jennifer, Bonnie Alice e Robin.
L'attore morì l'8 novembre 1968, all'età di 54 anni, per una cirrosi epatica conseguente alla lunga dipendenza dall'alcool. È sepolto al Washington Cemetery di Washington (Massachusetts).
04/08/2016 12:11
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DOLORES HART

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Dolores Hart (Chicago, 20 ottobre 1938) è un'attrice e religiosa statunitense.

Nata a Chicago nel 1938, intraprese la carriera di attrice, recitando con stelle del calibro di Elvis Presley nei film Amami teneramente (1957) e La via del male (1958), Anthony Quinn e Anthony Franciosa in Selvaggio è il vento (1957), e George Hamilton in La spiaggia del desiderio (1960).

Recitò inoltre a Broadway nella commedia The Pleasure of His Company, che nel 1959 le valse una candidatura al Tony Award alla miglior attrice non protagonista in uno spettacolo e il premio Theatre World Award.

Nel 1964, al culmine del successo, dopo essere apparsa in un episodio della Serie TV Il virginiano, decise di abbandonare la carriera d'attrice per seguire la propria vocazione religiosa e ritirarsi in convento.

Nel 2011 la TV americana si è ricordata di lei e della sua incredibile storia e l'ha invitata a raccontarla.

Dolores Hart, oggi priora del monastero benedettino Regina Laudis a Bethlehem (Connecticut), dove vive da quasi mezzo secolo, fu tra l'altro la prima attrice a dare un bacio cinematografico a Elvis Presley nel film Amami teneramente.
04/08/2016 12:13
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wooww!! interessantissimo Marco!! attendo con ansia il proseguo. Grazie Grazie!!
04/08/2016 20:49
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JUDY TYLER

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Judy Tyler, nome d'arte di Judith Mae Hess (Milwaukee, 9 ottobre 1932 – Rock River, 3 luglio 1957), è stata un'attrice statunitense.

È conosciuta per aver interpretato a fianco di Elvis Presley, nel ruolo della protagonista femminile Peggy Van Alden, il film di Richard Thorpe Il delinquente del rock and roll (Jailhouse Rock). Morì in tragiche circostanze poche settimane dopo aver ultimato le riprese del film.

Nata da una famiglia di artisti (il padre suonava la tromba nei gruppi di Paul Whiteman e Benny Goodman); la madre era stata ballerina nel corpo di ballo delle Ziegfeld Follies) che la incoraggiò a intraprendere la carriera artistica attraverso la danza, il canto e la recitazione, si aggiudicò nel 1949 il titolo di un concorso di bellezza - Miss Stardust - che le consentì di entrare come ballerina di fila nella Copacabana Chorus Line e partecipare a piccoli spettacoli televisivi destinati prevalentemente a un pubblico giovanile, per poi approdare fra il 1950 e il 1953 a programmi di spessore come Howdy Doody, in cui interpretava il ruolo di Princess Summerfall Winterspring.

A darle una prima notorietà fu però la partecipazione in un ruolo maggiore nel musical di Rodgers e Hammerstein Pipe Dream che le valse una nomination ai Tony Award alla miglior attrice non protagonista in un musical. La rivista Life dette risalto al suo talento mostrato nei teatri di Broadway. Tuttavia, mentre partecipava alle puntate di Howdy Doody e alle pièce in scena a Broadway, Tyler continuò a vivere con i genitori a Teaneck, New Jersey.

Chiamata dal cinema a recitare a Hollywood nel 1957, la ventiquattrenne attrice fu interprete nel film Bop Girl Goes Calypso prima di recitare a fianco di Elvis Presley nel film Jailhouse Rock (distribuito in Italia con il titolo Il delinquente del rock and roll).

Terminate le riprese del film con Presley, Tyler e il suo secondo marito Greg Lafayette lasciarono Los Angeles per far ritorno a casa nel loro appartamento di Manhattan. Mentre attraversavano lo Wyoming, il 3 luglio 1957, furono coinvolti in un incidente automobilistico sulla U.S. Route 30, a circa tre miglia a nord di Rock River. Judy morì all'istante mentre il marito si spense il giorno successivo all'ospedale di Laramie.

Le spoglie di Tyler furono cremate e tumulate nel Ferncliff Cemetery di Hartsdale (New York).

Elvis Presley rimase così scioccato dalla notizia della morte della giovane collega che non volle mai più rivedere il film girato con lei.
05/08/2016 09:37
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MICKEY SHAUGHNESSY

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Nato il 5 agosto 1920 e morto il 23 luglio 1985, questo attore americano (di origini irlandesi) fu un discreto caratterista.
Oltre alla sua recitazione in Jailhouse rock con Elvis Presley (1957) ricordiamo il suo ruolo di puglie-ubriacone in Designing woman (1957), opposto a Gregory Peck.

Nato a New York, Shaughnessy ha vissuto a Wildwood nel New Jersey e morì a 64 anni per un attacco di cuore nella cittadina di Cape May Court Hoise (New Jersey).
05/08/2016 09:38
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CAROLYN JONES

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Carolyn Sue Jones (Amarillo, 28 aprile 1930 – West Hollywood, 3 agosto 1983) è stata un'attrice cinematografica e televisiva statunitense.

È nota al pubblico soprattutto per il ruolo di Morticia nella serie televisiva La Famiglia Addams.

Nacque il 28 aprile 1930 ad Amarillo (Texas), in una famiglia dalle origini Comanche. Nel 1934 suo padre abbandonò la famiglia e la piccola Carolyn si trasferì con sua madre Jeanette e sua sorella Bette dai nonni materni, sempre ad Amarillo. Durante l'infanzia soffrì di attacchi di asma. Nel 1947 entrò nella prestigiosa Pasadena Playhouse, grazie anche al nonno materno che accettò di pagarle gli studi; si laureò nel 1950 e cambiò radicalmente il proprio aspetto fisico, sottoponendosi anche ad un intervento di rinoplastica.

Un talent scout della Paramount Pictures la notò in un provino, e la Jones debuttò sul grande schermo nel film Furore sulla città (1952). La crisi dell'industria cinematografica, dovuta principalmente al progressivo affermarsi della televisione, portò però la Paramount a non rinnovarle il contratto. L'attrice si rivolse pertanto al piccolo schermo e incontrò il giovane produttore Aaron Spelling, con cui convolò a nozze nell'aprile 1953; sarà lei a far intraprendere a Spelling una carriera di autore televisivo che raggiungerà traguardi record.

La Jones raggiunse la fama nel 1956 con L'invasione degli ultracorpi (1956), un classico del filone fantascientifico. L'anno successivo consolidò il proprio successo con il dramma La notte dello scapolo (1957), accanto a Don Murray, e interpretò un significativo ruolo nella pellicola La via del male (1958), considerato il miglior film di Elvis Presley. La migliore interpretazione dell'attrice rimane probabilmente quella di Shirley Drake ne Il prezzo del successo (1959), film che però non ebbe grande riscontro di pubblico. In coincidenza con il crescente successo ottenuto da Spelling, il rapporto con la Jones si incrinò. La coppia si separò nell'ottobre del 1963, mentre il divorzio venne pronunciato nell'agosto dell'anno successivo.

Nel 1964 Carolyn Jones interpretò la languida e sensuale Morticia nella serie La Famiglia Addams, fortunato telefilm che riprendeva la omonima serie a cartoni animati. Nonostante il grandissimo successo di pubblico, la serie venne interrotta dopo soli due anni. Per l'attrice iniziò un periodo difficile, durante il quale si trovò in difficoltà finanziarie e ottenne un numero limitato di scritture. Dopo un infelice matrimonio durato sette anni con Herbert S. Greene, con cui si era ritirata a Palm Springs, la Jones tornò a Hollywood con l'intenzione di ricominciare: interpretò con successo diversi ruoli in alcune serie televisive, fra cui Fantasilandia (1978), prodotta dall'ex marito Aaron Spelling.

Nel 1981 le venne diagnosticato un cancro al colon. Nonostante ciò, dal 1982 al 1983 interpretò il personaggio di Myrna Clegg nella soap opera Capitol. Continuò a lavorare sul set nonostante fosse ormai costretta su una sedia a rotelle. Nel settembre 1982, consapevole di essere ormai in fin di vita, sposò Peter Bailey-Britton, a cui era sentimentalmente legata da cinque anni. Morì nell'agosto 1983. Il suo epitaffio, da lei espressamente voluto, recita "Ha dato gioia al mondo".
05/08/2016 09:42
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WALTER MATTHAU

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Walter Matthau, nome d'arte di Walter John Matthow (New York, 1º ottobre 1920 – Santa Monica, 1º luglio 2000), è stato un attore statunitense.

Matthau nacque nel Lower East Side, un quartiere di Manhattan (New York), il 1º ottobre del 1920, figlio di Milton Matthow, un elettricista e venditore ambulante di origini russe, nato a Kiev (nell'odierna Ucraina), e della lituana Rose Berolsky, operaia presso una fabbrica tessile, ambedue di origine ebraica.

Da ragazzino lavorò come venditore di gelati e, all'età di 22 anni, entrò a far parte dello Yiddish Theatre. Durante la Seconda guerra mondiale si arruolò in aviazione ed una volta tornato in patria, nel 1947, lavorò a Broadway e per la televisione statunitense.

Il suo volto dai lineamenti marcati e rudi influenzò gli inizi della sua carriera, relegandolo per tutti gli anni cinquanta e la prima metà dei sessanta in ruoli minori da caratterista. L'espressione sorniona, l'indole tendenzialmente brontolona (che egli metterà a frutto nelle commedie sofisticate di fine anni sessanta), la fisicità dinoccolata del suo metro e 89 di altezza, la mimica capace di alternare maschere impenetrabili ad altre tipicamente umoristiche, permisero a Matthau di dimostrare la propria versatilità di interprete nei più svariati generi, dalle commedie ai film d'azione.

Il primo a volerlo fu Burt Lancaster che lo diresse, in un ruolo minore, nel western Il vagabondo delle frontiere (1955). Successivamente fu diretto da Elia Kazan in Un volto nella folla (1957), da Richard Quine in Noi due sconosciuti (1960) e da Stanley Donen nel giallo-rosa Sciarada (1963). Nello stesso periodo Matthau si cimentò nella regia, autodirigendosi in Gangster Story (1959).

In seguito apparve in Ciao, Charlie (1964), musical di Vincente Minnelli, e nel ruolo inusuale di consigliere strategico nel fantapolitico A prova di errore (1964), di Sidney Lumet, ed in un altro thriller d'azione come Mirage (1965), con Gregory Peck.

All'età di 46 anni, Matthau raggiunse la fama internazionale grazie all'intuito di Billy Wilder, che accoppiò il "burbero" Matthau all' "angelico" Jack Lemmon nella commedia Non per soldi... ma per denaro (Oscar 1966). La coppia Lemmon-Matthau tornerà più volte sullo schermo in film campioni d'incassi come La strana coppia (1968), di Gene Saks, e La strana coppia 2 (1998), di Howard Deutch; Prima pagina (1974) e Buddy Buddy (1982), entrambi di Wilder; Due irresistibili brontoloni (1993), di Donald Petrie, e That's amore - Due improbabili seduttori (1995), ancora di Deutch; Gli impenitenti (1997), di Martha Coolidge. Inoltre i due apparvero, sebbene in scene diverse, nei film drammatici JFK - Un caso ancora aperto (1991), di Oliver Stone, e Storie d'amore (1995), diretto dal figlio di Matthau, Charles. Matthau fu inoltre diretto da Lemmon nella sua unica prova dietro la macchina da presa, Vedovo, aitante, bisognoso d'affetto, offresi... anche babysitter (1971).

La carriera di Matthau conta anche alcune partecipazioni a film d'azione: Don Siegel lo diresse nel noir Chi ucciderà Charley Varrick?, cui seguirono un altro paio di interessanti interpretazioni ne L'ispettore Martin ha teso la trappola (1973) e Il colpo della metropolitana (Un ostaggio al minuto) (1974).

Tra gli altri film interpretati, si ricordano È ricca, la sposo e l'ammazzo (1971), il cui protagonista è inizialmente intenzionato a eliminare la ricca consorte, poi si rassegna alla stralunata ingenuità di lei, fino a desistere dai suoi propositi; Appartamento al Plaza (1971); California Suite (1978); Due sotto il divano (1980), che lo ripropose in una spy-comedy capace di coniugare azione e umorismo; Come ti ammazzo un killer (1982); Quel giardino di aranci fatti in casa di Herbert Ross, incentrato sull'autorappresentazione dell'uomo di spettacolo sul palcoscenico della vita; Pirati (1986), di Roman Polanski. Seguì l'incontro con Roberto Benigni, che scelse Matthau per interpretare il ruolo del sacerdote ne Il piccolo diavolo (1988), prima dell'irriverente apologo antipsichiatrico ne Lo strizzacervelli (1988), al fianco di Dan Aykroyd. Fra gli ultimi titoli, da ricordare Genio per amore (1995) e Avviso di chiamata (2000), il suo ultimo film.

Matthau fu stroncato da un infarto il 1º luglio 2000, all'età di 79 anni, a Santa Monica in California. Dopo essere stato sottoposto a chirurgia cardiaca nel 1985, i medici gli avevano diagnosticato un cancro al colon che, al momento della morte, si era diffuso nel fegato, ai polmoni e al cervello.

È sepolto nel Westwood Village Memorial Park Cemetery, accanto all'amico e collega Jack Lemmon, che morì l'anno successivo.

VITA PRIVATA
Matthau si sposò due volte: dal 1948 al 1958 con Grace Geraldine Johnson, dalla quale ebbe due figli, Jenny (1949) e David (1953); poi dal 1959 fino alla morte con l'attrice Carol Grace, dalla quale ebbe il figlio Charles (1962), che diresse il padre in un paio di film televisivi degli anni novanta, oltre ad apparire occasionalmente al suo fianco in alcuni titoli.
05/08/2016 09:51
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Grande Marco, fantastica idea!!!!

06/08/2016 11:26
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JULIET PROWSE

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Juliet Anne Prowse (Bombay, 25 settembre 1936 – Los Angeles, 14 settembre 1996) è stata una ballerina e attrice sudafricana.

Nata in India e cresciuta in Sudafrica, iniziò a studiare danza dall'età di quattro anni. Durante le riprese di uno dei suoi film più celebri, Can Can (1960), il suo ballo impressionò Nikita Chruščёv e conobbe Frank Sinatra, con il quale ebbe un rapporto duraturo.

Si sposò due volte:
con Eddie Frazier (1969-1970):
con l'attore John McCook (1972-1979), da cui ebbe un figlio, Seth.

Si riconciliò con l'ex marito John McCook poco prima di morire, non ancora sessantenne per una forma tumorale.


FILMOGRAFIA

Cinema
* Gli uomini sposano le brune (Gentlemen Marry Brunettes), regia di Richard Sale (1955) (non accreditata)
* Can Can, regia di Walter Lang (1960)
* Cafè Europa (G.I. Blues), regia di Norman Taurog (1960)
* La carovana dei coraggiosi (The Fiercest Heart), regia di George Sherman (1961)
* Il dritto di Hollywood (The Right Approach), regia di David Butler (1961)
* Lo sceriffo in gonnella (The Second Time Around), regia di Vincent Sherman (1961)
* Il gigante della roccia del falco (Dingaka), regia di Jamie Uys (1964)
* Una moglie americana, regia di Gian Luigi Polidoro (1965)
* Il sadico (Who Killed Teddy Bear), regia di Joseph Cates (1965)
* The Carol Burnett Show in London, regia di Dave Powers (1970) - film tv
* Second Chance, regia di Peter Tewksbury (1972) - film tv
* Musical Comedy Tonight II, regia di Tony Charmoli (1981) - film tv

Televisione
* Avventure in paradiso (Adventures in Paradise): # 2.6 (1960)
* The Red Skelton Show: # 12.2 (1962)
* La legge di Burke (Burke's Law): # 1.4 (1963; # 2.10 (1964)
* Mona McCluskey (1965-1966) - 26 episodi
* The Danny Thomas Hour: # 1.4 (1967)
* Reporter alla ribalta (The Name of the Game): # 1.7 (1968)
* Devlin & Devlin (The Devlin Connection): # 1.10 (1982)
* Fantasilandia (Fantasy Island): # 7.1 (1983)
* Love Boat (The Love Boat): # 3.16 (1979); # 7.25 (1984); # 7.26 (1984)
* Glitter: # 1.1 (1984)
* La signora in giallo (Murder, She Wrote): # 4.1 (1987)
06/08/2016 18:16
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Re:
vali/g52, 06/08/2016 11.26:

Grande Marco, fantastica idea!!!!




Sono pienamente d'accordo!L'instancabile Marco,con i suoi inserimenti,riesce continuamente a rinnovare e rendere più effervescente il forum.... [SM=g8149] [SM=g8149] [SM=g8149] [SM=g8149]


06/08/2016 18:29
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BARBARA EDEN

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Barbara Eden, nome d'arte di Barbara Jean Moorhead (Tucson, 23 agosto 1931), è un'attrice e cantante statunitense, conosciuta per il ruolo di Jeannie, protagonista della sitcom Strega per amore.

Nata con il nome di Barbara Jean Moorhead a Tucson (Arizona), all'età di 3 anni divenne Barbara Jean Huffman, in conseguenza del nuovo matrimonio di sua madre con Connor Huffman. Quando raggiunse la popolarità, la Eden accettò di cambiare il suo cognome, insistendo però a mantenere il suo nome di battesimo.

La sua data di nascita è di solito individuata il giorno 23 agosto 1934 (la lista di matrimoni della California del 1958 certifica che la Eden, al momento del primo matrimonio, aveva 23 anni). Si diplomò alla Abraham Lincoln High School a San Francisco nel 1949.

La Eden fece le prime apparizioni in shows televisivi come I Love Lucy, The Andy Griffith Show, Perry Mason, Bachelor Father e Gunsmoke.
Il suo debutto nel cinema risale al 1956 nel film Ritorno dall'eternità (1956), mentre l'anno successivo apparve nel programma televisivo How to Marry a Millionaire, interpretando il ruolo che Marilyn Monroe aveva avuto nel film omonimo. Ebbe un ruolo rilevante anche in Stella di fuoco (1960), un western interpretato da Elvis Presley.

L'anno successivo ebbe un ruolo di supporto, quello di Cathy Connors, nel film Viaggio in fondo al mare (1961), diretto da Irwin Allen. Apparve in commedie come La più allegra avventura (1964) e 7 Faces of Dr. Lao (1964), entrambe con Tony Randall, prima di interpretare quello che sarà il suo più famoso personaggio, Jeannie, nella sitcom televisiva Strega per amore.
In Strega per amore, una produzione della Screen Gems, la Eden interpretò il ruolo di un magico genio chiamato "Jeannie", che viene liberato dalla sua bottiglia dal Capitano Anthony Nelson, l'astronauta impersonato da Larry Hagman. Lo show ebbe un enorme successo, dal 1965 al 1970, periodo nel quale la Eden fu nominata due volte per il Golden Globe. Interpretò Jeannie anche in due successivi film tv, Strega per amore: 15 anni dopo (1985) e Ancora strega per amore (1991).

Dopo Strega per amore, la Eden continuò ad apparire in televisione e partecipò alla serie Harper Valley P.T.A. (1981-1982), basata su una popolare canzone country. Nel 1991 partecipò come personaggio secondario alla serie tv Dallas, con il ruolo di Lee Ann de la Vega, lavorando nuovamente con Larry Hagman. Partecipò inoltre a Sabrina, vita da strega, nel ruolo della cattiva matriarca, la zia "Irma".

La Eden fu inoltre una cantante di successo, pubblicando nel 1967 un album intitolato "Miss Barbara Eden", sotto l'etichetta Dot Records. Scrisse anche un'autobiografia, Barbara Eden: My Story, pubblicata nell'ottobre 1989.

La Eden, che ha dichiarato di essere imparentata con Benjamin Franklin, ha ricevuto una laurea honoris causa dall'Università di Los Angeles.

Il primo marito della Eden, l'attore Michael Ansara (1922-2013), apparve con lei in Strega per amore nel ruolo del "The Blue Djinn". Ebbero un figlio, l'attore e bodybuilder Matthew Ansara, morto il 25 giugno 2001 per un'overdose di eroina. Michael Ansara e la Eden divorziarono nel 1974.
L'attrice si sposò una seconda volta nel 1977 con Charles Donald Fegert, dirigente del Chicago Sun-Times, da cui divorziò nel 1983. Dal 5 gennaio 1991 è sposata con l'architetto Jon Eicholtz.
06/08/2016 18:32
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STEVE FORREST

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Steve Forrest, all'anagrafe William Forrest Andrews (Huntsville, 29 settembre 1925 – Thousand Oaks, 18 maggio 2013), è stato un attore statunitense.

È ricordato in particolare per il ruolo del Tenente Hondo Harrelson nella serie televisiva S.W.A.T., che fu trasmessa nella stagione 1975-1976.

Figlio di Annis Speed e Charles Forrest Andrews, un ministro della chiesa battista, Forrest era il dodicesimo di 13 bambini. Uno dei suoi fratelli maggiori fu la star cinematografica Dana Andrews. Forrest entrò nella United States Army a 18 anni e combatté nella Offensiva delle Ardenne durante la Seconda guerra mondiale. Nel 1950 conseguì un dottorato alla UCLA, con specializzazione in teatro e psicologia.

Lavorò come macchinista presso la compagnia teatrale La Jolla Playhouse, vicino a San Diego. Lì lo scopri Gregory Peck, che lo inserì nel cast della pièce Goodbye Again, e gli fece ottenere un provino cinematografico con la casa produttrice MGM, che lo mise sotto contratto.

Tra le numerose interpretazioni di Forrest, sono da ricordare i film Solo per te ho vissuto (1953), per il quale vinse il Golden Globe Award for New Star of the Year - Actor, Stella Di Fuoco (1960) con Elvis Presley, Il giorno più lungo (1962), I mastini del Dallas (1979), e Mammina cara (1981).
Apparve in camei nelle commedie Spie come noi (1985) e Donne amazzoni sulla luna (1987), e nella versione cinematografica di S.W.A.T..

Forrest fu anche interprete teatrale, debuttando a Broadway nel ruolo del pugile professionista Bob Stanton nella pièce The Body Beautiful (1958), accanto a Mindy Carson, Jack Warden e Brock Peters.

Nel 1965, Forrest si trasferì con la famiglia a Londra dove interpretò John Mannering nella serie televisiva britannica Il barone.
Tra le altre sue partecipazioni televisive, da ricordare The DuPont Show with June Allyson, Storefront Lawyers, S.W.A.T., Hollywood Wives, e l'episodio The Parallel della serie Ai confini della realtà, prodotta da Rod Serling, e l'episodio The Waiting Room della serie Night Gallery, sempre di Serling.

Nell'episodio Mannon della serie Gunsmoke (1969), interpretò Will Mannon, personaggio che riprese 18 anni dopo nel film televisivo Gunsmoke: Return to Dodge (1987) con James Arness.

Nella stagione 1986-1987 Steve Forrest partecipò alla serie televisiva Dallas, nel ruolo di Wes Parmalee, l'uomo che nella finzione televisiva dichiara di essere Jock Ewing, il personaggio interpretato da Jim Davis fra il 1978 e il 1981, che si supponeva fosse rimasto ucciso in un incidente in elicottero e il cui corpo non fu mai trovato.

VITA PERSONALE
Il 23 dicembre 1948 Forrest sposò Christine Carilas, dalla quale ebbe tre figli: Michael, Forrest e Stephen Andrews.

Abile golfista, Forrest spesso giocò in tornei di beneficenza, fra i quali, per il team Americano, al "Bing Crosby Great Britain vs. USA Tournament" a Gleneagles (Scozia).

Forrest morì il 18 maggio 2013 a Thousand Oaks, California, all'età di 87 anni, per cause non specificate.
06/08/2016 18:41
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DOLORES DEL RIO

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Dolores del Río, nome d'arte di Dolores Martínez Asúnsolo y López Negrete (Durango, 3 agosto 1905 – Newport Beach, 11 aprile 1983), è stata un'attrice messicana.

È ricordata per la sua avvenenza che ne ha fatto una delle più affascinanti attrici del cinema hollywoodiano negli anni venti e trenta. È stata interprete di numerosi film, prettamente a sfondo esotico e di avventura.

Nata nel sobborgo di Victoria de Durango, Messico, da una famiglia di ricchi proprietari terrieri di origine basca, Jesus Leonardo Asúnsolo Jacques e Antonia López-Negrete. In seguito alla Rivoluzione messicana la sua famiglia perse tutto e si trasferì a Città del Messico, dove la giovane Dolores frequentò un collegio francese, distinguendosi nell'alta società della capitale per la sua particolare bellezza. Il desiderio di recuperare il suo confortevole stile di vita la spinse a perseguire la carriera di attrice.
Everett Marshall e Dolores Del Rio in I Live for Love (1935)

Notata da Edwin Carewe, famoso produttore e regista hollywoodiano dell'epoca del muto, esordì sul grande schermo quasi per gioco, sostenendo una piccola parte nel film Joanna (1925). Ma già nel successivo film, Gloria (1926), ottenne il ruolo principale in una parte drammatica e rivelò le sue qualità artistiche e la sua bellezza, doti che, unite ad una sua maggior congenialità per le parti drammatiche, commossero e destarono l'ammirazione di tutte le platee. A Hollywood sarà persino definita la replica femminile di Rodolfo Valentino.
Edwin Carewe girerà sette film con Dolores, l'ultimo dei quali fu Evangelina (1929), dopodiché i due ruppero il sodalizio artistico e sentimentale e Carewe ritornò dalla moglie. In seguito Dolores sposò lo scenografo Cedric Gibbons.

Nel 1926 vinse l'edizione di quell'anno del premio WAMPAS Baby Stars, un'iniziativa pubblicitaria promossa negli Stati Uniti dalla Western Association of Motion Picture Advertisers, che premiava ogni anno tredici ragazze giudicate pronte ad iniziare una brillante carriera nel cinema.

Altre interpretazioni rimaste famose sono quelle dei film Resurrection (1927), Ramona (1928), Gli amori di Carmen (1927), Revenge (1928), e Luana, la vergine sacra (1932). A partire dai primi anni trenta, l'attrice iniziò a diradare le sue apparizioni cinematografiche anche perché i suoi film si rivelavano dei fiaschi al botteghino tanto che venne soprannominata "veleno del botteghino" come Marlene Dietrich e Katherine Hepburn ma anche per l'ostracismo di certe persone che vedevano in lei una sostenitrice dei comunisti.

Nei primi anni quaranta tornò in Messico per lavorare in alcuni film di prestigio, come "La vergine indiana" (Maria Candelaria) oppure Vita rubata (La otra, 1946), in cui diede un'ottima interpretazione nel doppio ruolo di due gemelle. Fu una delle maggiori stelle del cinema degli anni cinquanta, periodo denominato dai critici come "l'epoca d'oro del cinema messicano" grazie anche al sodalizio artistico di tecnici e professionisti di prima qualità come il regista e sceneggiatore Emilio Fernández, l'attore Pedro Armendáriz e il direttore della fotografia Gabriel Figueroa.

Nel 1960 Dolores ritornò a Hollywood, dove girò Stella di fuoco, accanto a Elvis Presley, diretta da Don Siegel. In questa fase della sua carriera, alternò film in Messico, dove lavorò con la diva argentina Libertad Lamarque, e Stati Uniti, in teatro e in televisione.
Nel 1964 recitò nel western Il grande sentiero, diretta da John Ford, con un cast che includeva Richard Widmark, Carroll Baker, James Stewart e Ricardo Montalbán.
Nel 1967 lavorò per la prima volta in Italia, sotto la regia di Francesco Rosi, nel film C'era una volta... con Sophia Loren e Omar Sharif.

Recitò anche in teatro in classici come Anastasia (1956), Il ventaglio di Lady Windermere (1958) e La signora delle camelie (1968), riscuotendo grande successo in Messico, Sud America e Europa.
Partecipò anche ad alcune serie televisive americane, lavorando con personaggi come Buster Keaton, Cesar Romero e altri.

Il suo ultimo film fu I figli di Sanchez (1978). Nonostante la presenza di Anthony Quinn e Katy Jurado, altri due attori messicani molto apprezzati ad Hollywood il film divise pubblico e critica e fu l'ultimo in cui lavorò l'attrice.

Nel 1981 il Circolo dei critici di San Francisco organizzò una serata in suo onore alla quale hanno partecipato registi leggendari come Francis Ford Coppola, Mervin LeRoy e George Cukor. L'anno successivo le venne attribuito il Premio George Eastman per il suo contributo all'industria cinematografica.

Morì nel 1983 in California dove si era recata per curare l'artrite che la affliggeva da anni. Le sue ceneri vennero poi riportate in Messico.
[Modificato da marco31768 06/08/2016 19:08]
06/08/2016 19:08
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JOHN McINTIRE

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John McIntire (Spokane, 27 giugno 1907 – Pasadena, 30 gennaio 1991) è stato un attore statunitense.

John Herrick McIntire, figlio di un avvocato, nacque nello stato di Washington, ma crebbe nel Montana, dove imparò a montare i cavalli selvaggi. Questa abilità, unita al suo aspetto rude e al suo sguardo freddo sembrò predestinarlo al ruolo di attore in film western.

Negli anni trenta iniziò a lavorare alla radio come speaker, è lì incontrò l'attrice Jeanette Nolan, che sposò nel 1935 e con la quale rimarrà tutta la vita e da cui ha avuto due figli: Tim (morto nel 1986 a 41 anni per insufficienza cardiaca congestiva) e Holly.
Al cinema arrivò tardi, alla soglia ormai dei quarant'anni. Esordì infatti nel 1948 con Strada senza nome, un poliziesco di William Keighley in cui rivestì un ruolo di secondo piano. Due anni dopo, ancora in una parte minore, recitò nel celebre Giungla d'asfalto (1950) di John Huston e nello stesso anno ebbe una parte da coprotagonista nel film Vagabondo a cavallo, una commedia western diretta da Hugo Fregonese.

Nel 1952 fu la volta di un altro western, Donne verso l'ignoto di William A. Wellman, dove ricoprì ancora un ruolo di secondo piano. Nel 1955 fu protagonista de La città del vizio, un poliziesco girato come un documentario dove l'attore interpretò un avvocato che lotta con i suoi concittadini contro l'illegalità dovuta allo strapotere dei malavitosi; nello stesso anno tornò al western nel ruolo di uno sceriffo malvagio in Terra lontana di Anthony Mann.

Nonostante incursioni in altri generi, fra cui una parte in Psyco (1960) di Alfred Hitchcock, fu il western il genere preferito da McIntire, il quale si affidò proprio a un'icona di questo genere per chiudere la propria carriera. Nel 1982 fu infatti diretto da Clint Eastwood nel film Honkytonk Man, dove interpretò un nonno che accompagna il nipote e suo zio tubercolotico nel viaggio che lo condurrà all'audizione della vita.

Nel frattempo lavorò anche in televisione, apparendo nelle serie Il virginiano, Bonanza, Il fuggitivo e molte altre.

Morì a 83 anni nel 1991 per un enfisema dovuto a un cancro ai polmoni, due anni dopo aver abbandonato le scene.

NOTA: con Elvis ha lavorato in "Stella Di Fuoco" (1960).
06/08/2016 19:11
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HOPE LANGE

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Hope Elise Ross Lange (Redding, 28 novembre 1933 – Santa Monica, 19 dicembre 2003) è stata un'attrice cinematografica e televisiva statunitense.

Figlia dell'attrice Minette Buddecke e del musicista John George Lange, che era stato arrangiatore per Florenz Ziegfeld, Hope Lange nacque nel 1933 a Redding (Connecticut) e si trasferì ancora bambina a New York con la famiglia. Grazie all'influenza della madre, ottenne piccoli ruoli infantili in diverse produzioni di Broadway, tra cui Life, Laughter and Tears (1942) e The Patriot (1943).
Durante gli anni quaranta studiò danza e recitazione, iniziando a lavorare come modella adolescente per riviste e pagine pubblicitarie. Nel giugno 1949, all'età di 15 anni, comparve infatti sulla copertina del magazine Radio-Electronics.

Dopo aver frequentato per due anni il Reed College (Oregon) e il Barmore Junior College di New York, la giovane Lange iniziò a lavorare per la televisione, con un'apparizione nella serie antologica Kraft Television Theatre che attirò su di lei l'attenzione dei produttori cinematografici di Hollywood. Ottenne subito un importante ruolo nella commedia Fermata d'autobus (1956) di Joshua Logan, accanto a Marilyn Monroe e Don Murray. Il successo del film le permise di assicurarsi altri ruoli di carattere, primo fra tutti quello della sfortunata Selena Cross nel melodramma I peccatori di Peyton (1957). L'interpretazione intensamente drammatica le valse la candidatura al Golden Globe e la nomination all'Oscar quale miglior attrice non protagonista.
Hope Lange in Angeli con la pistola (1961)

La Lange confermò il suo successo sul grande schermo con la partecipazione ad altre importanti pellicole del periodo: La vera storia di Jesse il bandito (1957), in cui interpretò Zee, moglie del bandito Jesse James (Robert Wagner), I giovani leoni (1958), accanto a Montgomery Clift, in cui interpretò una benestante ragazza del New England, e Donne in cerca d'amore (1959), melodramma di femminili antagonismi, in cui impersonò Caroline Bender, un'ambiziosa segretaria.

Nel 1961, grazie all'appoggio di Glenn Ford - suo compagno all'epoca - ottenne la parte di "Regina" Martin (Queenie nella versione originale) nella commedia Angeli con la pistola (1961), ultimo film diretto da Frank Capra, che per il ruolo aveva inizialmente scritturato Shirley Jones. La Lange fornì una frizzante e vivace interpretazione della soubrette di nightclub, e recitò nuovamente accanto a Glenn Ford l'anno successivo in un'altra commedia, Il granduca e Mister Pimm (1963).

Nella seconda metà degli anni sessanta, l'attrice tornò a lavorare in televisione, comparendo in popolari serie quali Il fuggiasco (1966), La signora e il fantasma, di cui interpretò 50 episodi tra il 1968 e il 1970, e che le valse l'Emmy Award quale miglior attrice di serie comica per due anni consecutivi (1969 e 1970), e The New Dick Van Dyke Show (71 episodi tra il 1971 e il 1974) nel ruolo di Jenny Preston, moglie del protagonista.
Negli anni settanta e ottanta, la Lange continuò l'attività di attrice televisiva, concendendo rarissime apparizioni sullo schermo, pur in film molto popolari, come Il giustiziere della notte (1974), in cui interpretò Joanna Kersey, la moglie del protagonista (Charles Bronson), Nightmare 2: La rivincita (1985), Velluto blu (1986), discussa pellicola di David Lynch in cui interpretò il ruolo della madre di Laura Dern, e il thriller Sotto il segno del pericolo (1994).

VITA PRIVATA
Dal primo matrimonio con l'attore Don Murray, del quale s'innamorò nel 1956 durante le riprese di Fermata d'autobus, e che sposò nello stesso anno, Hope Lange ebbe due figli, Christopher e Patricia. Dopo il divorzio nel 1961, e una relazione con Glenn Ford, suo partner in Angeli con la pistola, si risposò nel 1963 con il regista Alan J. Pakula, da cui divorziò nel 1971.
Il terzo matrimonio con il produttore teatrale Charles Hollerith, sposato nel 1986, durò fino alla morte dell'attrice, avvenuta il 19 dicembre 2003, all'età di 70 anni per un'ischemia intestinale.


NOTA: con Elvis, recitò in "Paese selvaggio" ("Wild in the country", 1961).
08/08/2016 16:58
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TUESDAY WELD

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Tuesday Weld (New York City, 27 agosto 1943) è una ex attrice statunitense.
Nata con il nome di battesimo di Susan Ker Weld, suo padre, Lothrop Motley Weld, era un rampollo di un'importante famiglia dell'East Coast, e morì quando la piccola Susan aveva solo tre anni. Dopo la morte del padre, sua madre, Yosene Balfour Ker, a causa della forte crisi economica in cui versava la famiglia, composta da altre due sorelle, investì nella bellezza di Tuesday per ricavarne il maggior vantaggio economico possibile facendola diventare una modella per riviste femminili e per cataloghi di vendita per corrispondenza.

Di fatto la piccola Tuesday, (il suo nome d'arte venne ispirato dal suo nomignolo Tu-Tu), divenne la fonte di sostentamento per tutta la famiglia, ruolo di cui ben presto divenne cosciente, subendo una forte pressione psicologica e fisica che la portarono all'età di soli nove anni a forti problemi di carattere nervoso e a dieci anni all'alcolismo e all'età di soli dodici anni tentò il suicidio. Nel 1956 fece il suo debutto sia in teatro che sul grande schermo in una piccola parte nel film di Alfred Hitchcock Il ladro.

Nello stesso anno venne scritturata per partecipare alla pellicola Il re del rock and roll voluta dal produttore discografico Alan Freed per lanciare la moda del Rock'n Roll e le sue stelle, recitando così a fianco di personaggi come Chuck Berry, Frankie Lymon, e Johnny Burnette. Tuttavia nel film, le parti cantate della giovane Tuesday vennero doppiate dalla cantante Connie Francis. Dopo aver firmato un contratto di ben nove anni con la 20th Century Fox che la presentarono come la risposta della Fox a Sandra Dee, venne lanciata nella pellicola del 1958 Missili in giardino a fianco di Paul Newman e Joan Collins, dopo la quale la stessa Fox decise di rescindere il contratto.

Ancora nel 1959, appena sedicenne, la Weld venne scritturata per lo show televisivo della CBS The Many Loves of Dobie Gillis; nonostante il contratto fosse solo di un anno, grazie a questa partecipazione si guadagnò il favore del pubblico televisivo, facendole vincere il Premio Golden Globe come Nuova giovane promessa e lanciandola nuovamente per il grande schermo al fianco di Danny Kaye nella pellicola musicale dello stesso anno I cinque penny, che vedeva anche la partecipazione del jazzista Louis Armstrong.
Nel 1960 recita a fianco di Bing Crosby e Fabian in In due è un'altra cosa, dove recita la parte di una giovane studentessa di college.

Questa parte la consacrò come la regina delle teen-ager di Hollywood, figura che le rimase tuttavia d'ingombro e dalla quale non le fu facile affrancarsi, e che pesò molto nella sua carriera successiva. Nel 1961, dopo aver recitato al fianco di Elvis Presley in Paese selvaggio, tra i due nacque una relazione sentimentale, che fu molto nociva per l'immagine di attrice più matura che la Weld cercava di costruire. L'attrice divenne vittima del giornalismo scandalistico più spinto, scatenando pubblicamente le ire di sua madre per i suoi più o meno presunti rapporti con attori molto più grandi di lei.

Nel 1963 la Weld interpretò la pellicola drammatica Soldato sotto la pioggia al fianco di Jackie Gleason e Steve McQueen, la pellicola non ebbe tuttavia il successo che si aspettava la produzione, segnando l'ennesimo tentativo della Weld di entrare nello star system hollywoodiano. L'attore Roddy McDowall, che interpretò a fianco della Weld la pellicola del 1966 Lord Love a Duck che avrà a dichiarare:
«Nessuna attrice più di lei è stata così brava ma ha partecipato a così tanti pessimi film».

La sua carriera sfortunata dipese molto anche dalle sue scelte sbagliate o, peggio ancora, dal rifiutare parti in pellicole che segnarono il debutto ed il lancio di altre grandi stelle del cinema. La Weld, infatti, rifiutò pellicole come Gangster Story di Arthur Penn, Rosemary's Baby di Roman Polanski o Il grinta di Henry Hathaway.
Nel 1965 apparve nella pellicola di Norman Jewison, Cincinnati Kid, al fianco di Steve McQueen e Ann Margret, ed in altre pellicole minori.

Riconoscimenti di un certo rilievo furono una nomination al Golden Globe nel 1973 per il film Play It As It Lays al fianco di Anthony Perkins e la candidatura all'Oscar nel 1978 per attrice non protagonista nel film In cerca di Mr. Goodbar.
Da non dimenticare il ruolo di Carol in C'era una volta in America, del 1984, insieme a Robert De Niro e James Woods.

VITA PRIVATA
Si è sposata tre volte: prima dal 1965 al 1971 con lo sceneggiatore Claude Harz da cui ha avuto una figlia, Natasha, nata nel 1966; poi dal 1975 al 1980 con l'attore Dudley Moore da cui ha avuto un figlio, Patrick, nato nel 1976 e dal 1985 al 1998 è stata sposata con il violinista Pinchas Zukerman.

ROCONOSCIMENTI
Nomination ai Premi BAFTA 1985: Miglior attrice non protagonista per C'era una volta in America.


NOTA. La Weld ha anche recitato nel film "Heartbreak hotel" del 1988 (regia di Chris Columbus).
08/08/2016 17:05
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MILLIE PERKINS

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Millie Perkins (Passaic, 12 maggio 1938) è un'attrice statunitense di cinema e televisione.

Conosciuta soprattutto per aver interpretato il ruolo di Anna Frank nel film del 1959 Il diario di Anna Frank, fra gli altri suoi figurano Paese selvaggio (1961), in cui recitava accanto ad Elvis Presley, A distanza ravvicinata, La sparatoria, western atipico diretto nel 1966 da Monte Hellman, e Necronomicon, film horror del 1993.

Cresciuta nella cittadina di Fair Lawn, New Jersey, Millie Perkins fece inizialmente la modella a New York City e nel 1958 era già un'affermata ragazza-copertina.

Fu in quell'anno che venne sottoposta ad un provino che la portò ad essere scelta per il ruolo principale nel film Il diario di Anna Frank (1959). Il regista George Stevens, al momento della scelta dell'attrice che doveva interpretare il ruolo principale del film, fu fortemente influenzato dall'immagine della Perkins che aveva notato sulle copertine di diversi magazines, malgrado la giovane candidata non avesse mai studiato recitazione.

Premiato con tre Oscar ed un Golden Globe, il film ebbe grande successo e l'interpretazione della Perkins, nel ruolo della studentessa vittima dell'Olocausto, non passò inosservata e fu anzi accolta con eccellenti critiche che contribuirono a farle ottenere un contratto con la Universal Studios.
Due anni dopo, la giovane attrice apparve nel cast del film Paese selvaggio (1961), in cui interpretava il ruolo della fidanzata del personaggio interpretato da Elvis Presley.

Animata dallo spirito della Beat Generation newyorkese di fine anni cinquanta, la Perkins fu una delle giovani promesse di Hollywood, ma già all'epoca del debutto il mondo dello star system californiano non soddisfaceva le sue aspettative tanto da indurla a recidere presto il contratto con la Universal per girare alcune pellicole sperimentali, come Le colline blu (1965) e La sparatoria (1967), entrambe dirette da Monte Hellman, con un allora giovane Jack Nicholson.
Per un certo periodo la Perkins si dedicò alla famiglia e studiò recitazione a Jacksonville (Oregon). Tornò ad interpretare film solo diversi anni dopo, ormai alla soglia dei quarant'anni.

IL RITORNO SULLE SCENE
Il 5 aprile 1960 la Perkins sposò l'attore Dean Stockwell, da cui divorziò due anni dopo, il 30 luglio 1962.
In seconde nozze sposò poi lo scrittore e regista Robert Thom, autore della sceneggiatura del film Quattordici o guerra (1968) - in cui l'attrice figurava fra gli interpreti - morto poi nel 1979.

Il 1983 segnò il ritorno dell'attrice in Tavolo per cinque e in A distanza ravvicinata (1986), dove interpretava la madre di Sean Penn, accanto a Christopher Walken.
Impersonò inoltre la madre di Charlie Sheen nel film Wall Street (1987) ed è apparsa poi in L'ultimo appello (1996), tratto da un romanzo di John Grisham e in The Lost City (2005) con Andy Garcia.

La Perkins ha lavorato in shows e miniserie televisive, incluse diverse puntate della serie California, trasmesse tra il 1983 ed il 1990, e in quattro episodi di Da un giorno all'altro (fra il 1998 e il 2002) - continuando ad essere attiva tanto sul piccolo quanto sul grande schermo.
08/08/2016 17:19
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JOAN BLACKMAN

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Joan Blackman (San Francisco, 17 maggio 1938) debutta in televisione come guest nella serie del 1957 Hawkeye and the Last of the Mohicans, e quindi appare nel suo primo film, Domani m'impiccheranno (1959).
Ricopre due ruoli significativi in altrettanti film con Elvis Presley, quello di Maile Duval in Blue Hawaii (1961) e di Rose Grogan in Pugno proibito (1962). Appare anche a fianco di Dean Martin in Il prezzo del successo (1959), e impersona Ellen Spelding, la ragazza terrestre di cui si innamora Kreton, personaggio interpretato da Jerry Lewis, in Un marziano sulla Terra (1960).
Tra gli altri film da lei interpretati, Il grande impostore (1961), La notte del delitto (1963), Daring Game (1968), Pets (1974), Macon County Line (1974) e Moonrunners (1975).

Tra le sue apparizioni televisive, da ricordare quella nel ruolo di Hilary Gray nella serie televisiva Perry Mason, all'interno dell'episodio del 1964 The Case of the Ruinous Road.
Appare anche in Bonanza, Le spie e Gunsmoke.

Durante la stagione 1965-66, la Blackman fa parte del cast regolare della serie televisiva Peyton Place, dove interpreta Marion Fowler, la moglie del procuratore distrettuale.

Nel luglio del 1968, durante il movimento per i diritti civili, Joan Blackman ha sposato l'attore afroamericano Rockne Tarkington, dal quale ha divorziato nell'ottobre del 1970, dopo la nascita di due figli. La Blackman e il suo secondo marito, Joby Baker, si sono incontrati alla scuola di arte drammatica.
09/08/2016 21:56
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ANGELA LANSBURY

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Dame Angela Brigid Lansbury (Londra, 16 ottobre 1925) è un'attrice britannica naturalizzata statunitense, attiva in campo cinematografico, televisivo e teatrale. Nipote del politico George Lansbury e figlia d'arte (anche la madre fu attrice), la Lansbury risiede negli Stati Uniti d'America dall'inizio della seconda guerra mondiale, e ne è cittadina dal 1951.

Esordisce nel 1944 in Angoscia di George Cukor, per il quale riceve una candidatura all'Oscar alla miglior attrice non protagonista. L'anno successivo recita ne Il ritratto di Dorian Gray, per il quale si aggiudica il Golden Globe per la migliore attrice non protagonista e una candidatura al Premio Oscar nella medesima categoria. Nel 1963 ha vinto il suo secondo Golden Globe e ricevuto una terza candidatura agli Oscar per il film Va' e uccidi.
Altre sue interpretazioni degne di nota figurano in Something for Everyone, Pomi d'ottone e manici di scopa, Assassinio sul Nilo e Assassinio allo specchio.

Considerata tra le migliori attrici in campo teatrale, ha vinto quattro Tony Award alla miglior attrice protagonista in un musical; nel 1966 per Mame, nel 1969 per Dear World, nel 1975 per Gypsy: A Musical Fable e nel 1979 per The Demon Barber of Fleet Street.
Nel 2009 vince il suo quinto Tony Award alla miglior attrice non protagonista in uno spettacolo per Blithe Spirit. Nel 1997 le viene conferito durante la cerimonia degli Screen Actors Guild il Life Achievement Award. Nel 2003 le viene consegnato il Premio BAFTA alla carriera. Nel 2014 durante la cerimonia dei Governors Award le viene consegnato il prestigioso Oscar alla carriera.
In campo televisivo, è ricordata maggiormente per il ruolo di Jessica Fletcher nella serie TV La signora in giallo, per la quale vince quattro Golden Globe come migliore attrice in una serie drammatica.
Nel 1993, in campo musicale, la Lansbury vince un Grammy Award.

Nel corso degli oltre settantacinque anni di carriera ha vinto un Premio Oscar, 6 Golden Globe a fronte di 15 candidature, un Premio BAFTA, uno Screen Actors Guild, e l'assegnazione di due stelle sulla Hollywood Walk of Fame. È inoltre stata candidata per 18 volte ai Premi Emmy, senza mai vincere il premio.

BIOGRAFIA
Nata a Londra nel Regent's Park, figlia dell'attrice irlandese Moyna MacGill e del politico Edgar Isaac Lansbury, un membro del Partito Comunista di Gran Bretagna, la Lansbury coltivò fin da bambina la sua passione per la recitazione. Suo padre morì di cancro quando aveva 9 anni; studiò recitazione in Inghilterra, presso la Webber-Douglas School of Singing and Dramatic Art e poi, dopo essersi trasferita negli Stati Uniti d'America con la famiglia in seguito ai bombardamenti di Londra, alla Feagin School of Drama and Radio. Per guadagnare il denaro necessario a pagare la retta scolastica, Angela e la madre si dedicarono a lavori saltuari, tra cui quello di commesse in un grande magazzino.
Nel 1942, dopo un'audizione al Roseland di Broadway, venne scelta per esibirsi come cantante e cabarettista in un night club di Montréal. Nel frattempo grazie alla madre, amica di alcune personalità che lavoravano nel mondo del cinema, Angela fece con successo i primi provini per la MGM.

CINEMA
L'attrice godette di ampia fama sin dagli inizi della sua carriera cinematografica: ricevette una prima nomination al premio Oscar già nel film Angoscia (1944), pellicola di George Cukor con Charles Boyer ed Ingrid Bergman, in cui interpretava il ruolo della sfacciata cameriera Nancy.
Una seconda nomination arrivò l'anno successivo, quando venne candidata nella stessa categoria per la sua interpretazione in Il ritratto di Dorian Gray (1945), uno dei migliori adattamenti cinematografici del romanzo di Oscar Wilde. Il ruolo della dolce e ingenua Sybil Vane, che si suicida per amore del bello e dannato Dorian, le fece guadagnare il primo Golden Globe.
Due anni dopo lo stesso regista, Albert Lewin, la volle accanto a George Sanders ne Il disonesto, trasposizione cinematografica di Bel Ami, capolavoro di Guy de Maupassant. Da allora vanta una lunga e diversificata carriera, principalmente come interprete sul grande schermo, ove è apparsa in ogni genere di film, dal musical western Le ragazze di Harvey (1946), al fianco di Judy Garland, al biblico Sansone e Dalila (1949), dal drammatico La lunga estate calda (1958) con Paul Newman e Orson Welles, al film Disney Pomi d'ottone e manici di scopa (1971).

A causa dei lineamenti del suo viso, che le facevano dimostrare molti più anni di quelli che in realtà aveva, ma anche grazie alla sua versatilità recitativa, dovette interpretare diversi ruoli di moglie di mezz'età in film in cui gli attori che venivano scelti per interpretare il marito erano molto più anziani di lei, oppure di madre, sempre poco giovane, in film in cui gli attori che interpretavano i figli erano poco più giovani di lei, se non addirittura quasi coetanei. In Peccatori senza peccato (1947) interpretò la perfida moglie di Walter Pidgeon, nella realtà più anziano di lei di ventotto anni, mentre ne I tre moschettieri (1948) fu Anna d'Austria, sposata con il re Frank Morgan: nella realtà allora lei aveva 23 anni, lui 58. Nello stesso anno Frank Capra, su suggerimento di Katharine Hepburn (come ha affermato la Lansbury in un'intervista), la scelse per il ruolo di una spietata direttrice di un giornale che seduce Spencer Tracy nel film a sfondo politico Lo stato dell'Unione: a soli 23 anni interpretò una donna di circa quaranta anni. Nel 1961 recitò in Blue Hawaii il ruolo della madre di Elvis Presley, ma quest'ultimo era più giovane della Lansbury di soli dieci anni. Nel 1962 interpretò nel film E il vento disperse la nebbia, la petulante e possessiva madre di Warren Beatty e Brandon De Wilde, i quali però erano più giovani della Lansbury di soli dodici e diciassette anni rispettivamente.

Dopo questo film, sempre nel 1962, ricoprì in Va' e uccidi il ruolo di una madre maligna e manipolatrice che trasforma suo figlio in un assassino, interpretato da Laurence Harvey, il quale però era più piccolo di soli tre anni: nella realtà lei aveva 37 anni e Harvey 34. Questa interpretazione le fece guadagnare la terza nomination al premio Oscar, il secondo Golden Globe, un National Board of Review (vinto anche per il già nominato E il vento disperse la nebbia) e una nomination al Golden Laurel. Inoltre, il personaggio interpretato dalla Lansbury in Va' e uccidi è stato inserito al 21º posto della classifica stilata dall'American Film Institute sui 50 cattivi migliori del cinema americano. Da un'intervista con la CNN emerge che questo ruolo è stato più di ogni altro il preferito dalla Lansbury, anziché quello di Jessica Fletcher ne La signora in giallo come molti pensano.

Nel corso della sua carriera ha inoltre recitato accanto a tre pilastri del cinema italiano: come nemica di Sophia Loren nella commedia rosa Olympia (1960) e come moglie di Vittorio De Sica e Raf Vallone rispettivamente in Le avventure e gli amori di Moll Flanders e Jean Harlow, la donna che non sapeva amare, entrambi del 1965.

Nel 1980 interpretò Miss Marple (personaggio creato da Agatha Christie) in Assassinio allo specchio, dopo essere stata tra i protagonisti, insieme a star del calibro di Peter Ustinov, Bette Davis e David Niven, di Assassinio sul Nilo (1978), tratto da un altro celebre giallo della Christie. Per il ruolo interpretato in questo film, quello dell'alcolizzata scrittrice di romanzi rosa, la Lansbury venne nominata ai premi BAFTA e vinse un National Board of Review nella categoria miglior attrice non protagonista.

Ha prestato la sua voce in cartoni animati come L'ultimo unicorno (1982) e La bella e la bestia (1991), in cui interpretava l'affettuosa teiera canterina Mrs. Bric: collaborò anche alla colonna sonora stessa del film, interpretando il brano Beauty and the Beast, che vincerà l'Oscar per la migliore canzone nel 1992.
Nel 1997 ha partecipato al doppiaggio del film di animazione Anastasia, nel ruolo dell'Imperatrice Madre, disegnata a sua immagine, e nel 1999 ha presentato il cortometraggio L'uccello di fuoco compreso nel disneyano Fantasia 2000.

Dopo vent'anni di assenza dal cinema (l'ultima apparizione risaliva al 1984 nell'horror In compagnia dei lupi di Neil Jordan), nel 2005 è apparsa in Nanny McPhee - Tata Matilda, con Colin Firth e Emma Thompson.
Nel 2011 è tornata sul grande schermo in I pinguini di Mr. Popper, al fianco di Jim Carrey.
Nel 2005 è tornata a doppiare il personaggio di Mrs. Bric nel videogioco Kingdom Hearts II.

TEATRO
A Broadway, la Lansbury fu ben accolta dalla critica per il suo primo musical, Anyone Can Whistle (1964), opera di Stephen Sondheim che ebbe tuttavia vita breve. A partire dal 1966 le sue interpretazioni in Mame di Jerry Herman (replicato mille e cinquecento volte), in Dear World (1969) e nel revival di Gypsy nel 1974 le valsero tre Tony Award nella categoria miglior attrice protagonista in un musical.
Un quarto Tony le venne conferito nel 1979 per la sua interpretazione di Mrs. Lovett nel musical di Sondheim Sweeney Todd: Il diabolico barbiere di Fleet Street, rappresentata anche nel Regno Unito.

Dopo 20 anni di assenza dalle scene teatrali tornò nel 2007 con lo spettacolo Deuce con Marian Seldes, e nel 2009 vinse il quinto Tony per Spirito allegro, accanto a Rupert Everett e Christine Ebersole. Nella stagione successiva recitò a fianco di Catherine Zeta-Jones in A Little Night Music, mentre nel 2012 si unì al ricco cast di The Best Man, di Gore Vidal, formato da James Earl Jones, Eric McCormack e Candice Bergen.
Unica attrice, dopo Julie Harris e Audra McDonald, ad avere vinto ben 5 Tony Award, la Lansbury vanta un altro primato assoluto: ogni sua interpretazione a Broadway è stata accompagnata da una nomination a tale premio.
Nei primi mesi del 2013, in un tour australiano, è a fianco di James Earl Jones in Driving Miss Daisy.
Dal marzo 2014, a quasi 89 anni, ritorna sul palcoscenico a Londra, da cui mancava da quasi 40 anni, nella commedia Spirito Allegro e vince il Laurence Olivier Award alla migliore attrice non protagonista.
Dal dicembre dello stesso anno, fino alla primavera del 2015, la Lansbury sarà in tournée con la medesima commedia tra la West Coast e la East Coast degli Stati Uniti.

TELEVISIONE E RICONOSCIMENTI
Dal 1950 la Lansbury cominciò a lavorare anche per la televisione, partecipando a serie antologiche come Robert Montgomery Presents, Lux Video Theatre e Four Star Playhouse. Negli anni sessanta prese parte come guest star ad alcune serie televisive, tra cui Undicesima ora e Organizzazione U.N.C.L.E..
Nel 1982, per la partecipazione alla miniserie Gloria Vanderbilt (Little Gloria... Happy at Last), con Bette Davis, Christopher Plummer e Maureen Stapleton, ricevette una nomination agli Emmy Award come miglior attrice protagonista, mentre nel film TV 68 gialli per un omicidio (1984) fu affiancata dal grande Laurence Olivier.
Nel 1988 interpretò in Volo KAL 007 - Alla ricerca della verità il ruolo di una madre che non si rassegna alla perdita del figlio, morto in un incidente aereo causato da un errore umano.

Angela Lansbury tuttavia è nota al grande pubblico soprattutto per la sua interpretazione della scrittrice Jessica Fletcher nel longevo telefilm La signora in giallo (Murder, She Wrote), protrattosi dal 1984 al 1996 e seguito da quattro film per la televisione dal 1997 al 2003. Qui ha trovato infatti il suo massimo successo e la definitiva consacrazione mondiale. La serie è stata uno dei telefilm trasmessi più a lungo in prima serata in una televisione statunitense e fece della Lansbury l'attrice televisiva più pagata al mondo: grazie a quel ruolo, conquistò il record di attrice protagonista in una serie televisiva con il maggior numero di nominations agli Emmy Award, senza mai riceverne uno (attualmente diciotto), ben 4 Golden Globe, il People's Choice Award e numerosi altri premi.
Nel corso degli ultimi anni, in alcune interviste, la Lansbury ha più volte espresso il desiderio di tornare ad interpretare Jessica Fletcher in un nuovo film TV, a patto che il figlio Anthony, regista di numerosi episodi della serie, trovi una storia adatta.
Nel 2005 ricevette l'ennesima nomination agli Emmy per il ruolo della ricca Eleanor Duvall in Law & Order: Unità vittime speciali (ruolo che ha interpretato anche in Law & Order: Il verdetto).

Nei primi anni novanta il governo britannico la insignì del titolo di Commander of the British Empire. Fu nominata Disney Legend nel 1995. Si guadagnò un posto nella Screen Actors Guild nel 1997, nella Kennedy Center Honors nel 2000. Annovera infine ben due stelle nella prestigiosa Hollywood Walk of Fame.
Nel 2013 la regina Elisabetta II le conferisce il titolo di Dama di Commenda dell'Ordine dell'Impero Britannico.
Nel 2014 durante la premiazione degli Oscar riceve l'Honorary Award per i suoi svariati successi nell'industria cinematografica e televisiva, nel corso della sua lunga carriera (oltre 75 anni).

VITA PRIVATA E FAMIGLIA
L'attrice è figlia di Edgar Isaac Lansbury, commerciante, e dell'attrice Moyna MacGill; suo nonno paterno era l'uomo politico George Lansbury.
Ha due fratelli gemelli, nati nel 1930: Edgar (regista teatrale) e Bruce, che ha collaborato con lei nella serie La signora in giallo.
Si sposò nel 1945 con l'attore Richard Cromwell; il matrimonio terminò dopo un anno quando lei apprese della sua bisessualità, ma i due rimasero amici.
Nel 1949 si risposò con l'attore e produttore Peter Shaw (1919-2003), da cui ebbe i figli Anthony Pullen (1952) e Deirdre Angela (1953). Il primo è diventato produttore e regista e ha diretto numerosi episodi de La signora in giallo, mentre Deirdre ha sposato un italiano e ha aperto un ristorante a Los Angeles. Il marito aveva avuto un figlio dal precedente matrimonio.
Angela ha tre nipoti da parte del figlio, Peter John (1981), Katherine (1984) e Ian (1989). Il nipote Peter John l'ha resa bisnonna nel 2007.

Lansbury era imparentata con l'attore inglese Peter Ustinov, morto nel 2004, con il quale ha diviso il set di Assassinio sul Nilo. Ustinov è infatti stato sposato dal 1940 al 1950 con Isolde Denham, sorellastra di Angela in quanto figlia di Moyna MacGill e del primo marito Reginald Denham.
[Modificato da marco31768 09/08/2016 22:19]
09/08/2016 22:16
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ARTHUR O'CONNELL

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Arthur O'Connell (New York, 29 marzo 1908 – Woodland Hills, 18 maggio 1981) è stato un attore cinematografico, teatrale e televisivo statunitense.

Indimenticabile volto di caratterista nel cinema americano, Arthur O'Connell iniziò la carriera con l'ingresso nel Mercury Theatre, la compagnia teatrale di Orson Welles, il quale gli affidò poi un brevissimo ruolo in Quarto potere (1941).

Attivo a Broadway nella prima metà degli anni quaranta, O'Connell si affermò anche sul grande schermo in ruoli di carattere, solitamente di perdente o alcolizzato per via del suo aspetto da individuo oppresso dalle circostanze, e fu candidato due volte all'Oscar come migliore attore non protagonista per Picnic (1955) di Joshua Logan, in cui era accanto a William Holden e Kim Novak, e per Anatomia di un omicidio (1959) di Otto Preminger, con James Stewart e Lee Remick.

Tra le sue altre interpretazioni, sono da ricordare i ruoli brillanti in Fermata d'autobus (1956), ancora diretto da Logan, e Operazione sottoveste (1959) di Blake Edwards.

Dopo una lunga serie di caratterizzazioni al cinema, O'Connell tornò ancora a Broadway e trovò nel piccolo schermo l'occasione per proseguire stabilmente la carriera, pur restando sempre legato a Hollywood. Prese parte a numerose serie televisive, tra cui Il fuggiasco e Bonanza.
Dagli anni settanta fu costretto a diradare le proprie apparizioni sulle scene, a causa del deterioramento delle sue condizioni di salute.

NOTA: con Elvis, lavorò in "Follow that dream" e "Kissin' cousins".
10/08/2016 17:01
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ANNE HELM

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Nata a Toronto (Canada) il 12 settembre 1938, Anne Helm è una ex-attrice che ora risiede a Pasadena (California).

La Helm visse a New York durante gli anni '50 e fece le sue prime apparizioni in diverse serie televisive, debuttando al cinema nel 1960.
Recitando come Linda Moon, nel 1960 apparve nell'episodio "A thief or two" nella serie antologica della CBS "The Dupont Show with June Allyson", assieme alla co-star Lew Ayres.
Recitò anche nella serie western (sempre della CBS) "Rawhide" nell'episodio "Incident near Gloomy River" (1961) e in "Inside man" (1962).
Fu ospite principale anche in un episodio della sit-com trasmesso dalla CBS "My sister Elieen", con Elaine Stritch e Shirley Bonne.
Nel 1961 lavorò per la ABC nel primo episodio di "Bus stop", con Marylin Maxwell. Nello stesso anno apparve nell'episodio "The clover throne", prima stagione di "Route 66" (trasmesso dalla CBS) e nel drammatico "The brothers Bannagan" (episodio intitolato "Equinox").
Recitò il ruolo di Glamis Barlow nell'episodio "The case of the duplicate daughter" nella serie "Perry Mason".
Nel 1962 lavorò in "Follow that dream" assieme ad Elvis Presley; durante gli anni sessanta girò altre 5 pellicole cinematografiche, compresa "The iron maiden" (nota in USA col titolo di "Swinging maiden").
Fra le altre sue apparizioni ricordiamo quella nella serie televisiva "The big valley", nota in Italia col titolo "La grande vallata", in un episodio del 1965 ed in un altro del 1968.
Dal 1971 al 1973, la Helm fu parte regolare del cast di "General Hospital", una soap opera della ABC.

L'attrice terminò la sua carriera nel 1986; nel 1992 pubblicò un libro per bambini, "The Sunshine Angel Book for Angel Workers of All Ages", seguito da un secondo titolo l'anno seguente, "The Little Angel Workbook for Children of all Ages"; curiosamente il suo nome era riportato come Annie Helm.

L'attrice si sposò nel 1968 con l'autore John Sherlock dal quale divorziò l'anno seguente (ebbe un figlio, Peter).
Il suo secondo marito fu Robert Viharo che sposò nel 1971 e dal quale divorziò nel 1979. i due ebbero una figlia, Serena, nata nel 1977 (anch'essa diventata attrice).
10/08/2016 17:06
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GIG YOUNG

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Gig Young pseudonimo di Byron Elsworth Barr (St. Cloud, 4 novembre 1913 – New York City, 19 ottobre 1978) è stato un attore statunitense.

Vinse il premio Oscar al miglior attore non protagonista nel 1970 per la sua interpretazione in Non si uccidono così anche i cavalli?.

Fu sposato cinque volte e dalla quarta moglie, Elaine Williams, poi Elaine Young, agente immobiliare, ebbe una figlia, Jennifer Young, nata nel 1964, oggi cantante e scrittrice.

Morì omicida-suicida nel 1978 a New York, nel suo appartamento al Dakota, dopo aver assassinato la trentunenne moglie Kim Schmidt, sposata tre settimane prima. Young si tolse la vita con un colpo di pistola, ma le cause dell'omicidio-suicidio rimangono tuttora non chiarite.

Per il suo contributo all'industria dello spettacolo, Young è ricordato con una stella all'Hollywood Walk of Fame, al 6821 dell'Hollywood Boulevard.

NOTA. Lavorò con Elvis in "Kid Galahad" ("Pugno proibito"), 1962.
12/08/2016 18:08
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CHARLES BRONSON

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Charles Bronson, pseudonimo di Charles Dennis Buchinsky (Ehrenfeld, 3 novembre 1921 – Los Angeles, 30 agosto 2003), è stato un attore statunitense.

Nella lunga carriera iniziata nei primi anni cinquanta, ha interpretato spesso l'archetipo del "duro", grazie ai tratti particolari del volto, con "occhi azzurri e miti in netto contrasto con l'atteggiamento freddo e burbero".

Nel corso degli anni è stato protagonista di film divenuti dei classici, spesso di genere western e bellico, quali I magnifici sette (1960), La grande fuga (1963), Quella sporca dozzina (1967) e C'era una volta il West (1968).
Ha legato il suo volto anche al personaggio del giustiziere urbano Paul Kersey nella popolare serie de Il giustiziere della notte, dal 1974 al 1994.
Tra gli attori di Hollywood è riconosciuto come uno dei più grandi interpreti del genere d'azione. Recitò anche in teatro e in televisione.

Di umili origini, nacque col nome di Charles Dennis Buchinskas (sebbene alcune fonti annotino che il suo vero nome era Karolis Bučinskis, mentre altre Casimir Businskis) a Ehrenfeld, in Pennsylvania. Era l'undicesimo di quindici figli, metà dei quali morti in tenerissima età. Suo padre era un immigrato lituano di etnia tartara, originario della città di Druskininkai, mentre la madre era lituana; entrambi i genitori si erano trasferiti negli Stati Uniti dalla Lituania. Egli fu il primo membro della sua famiglia a terminare la scuola media. Da ragazzo Bronson non parlava inglese ma lo imparò negli anni a venire come lingua straniera. Il padre morì a causa del lavoro duro in miniera quando Charles aveva solamente 10 anni, e per questo anche il giovane fu costretto a lavorare in una miniera di carbone. Guadagnava pochissimo per discrete quantità di carbone estratto. Bronson lavorò in miniera sino a quando si iscrisse per il servizio militare durante la seconda guerra mondiale.

La sua famiglia era poco agiata, tanto che, a un certo punto, il ragazzo fu costretto a indossare i vestiti della sorella per andare a scuola, poiché non aveva altri indumenti. Dopo essersi diplomato al liceo con grandi sacrifici, e aver svolto svariati lavori (spazzino, manovale, cameriere), si arruolò quindi nell'esercito: combatté nella seconda guerra mondiale e al ritorno si dedicò con grande impegno agli studi di arte drammatica a Philadelphia, recitando in una compagnia teatrale. Nel cinema ricoprì prevalentemente ruoli secondari: ebbe anche una parte nel film La maschera di cera con Vincent Price (1953). Fu tuttavia molto aiutato dal suo fisico atletico che gli faceva avere quei ruoli in cui necessitava che recitasse a torso nudo.

Il primo ruolo di Bronson fu quello di un marinaio polacco nel film Il comandante Johnny (1951). Fece anche molte apparizioni televisive tra gli anni cinquanta e sessanta. Diventò una star del cinema soltanto dagli anni sessanta, interpretando il ruolo del cowboy irlandese Bernardo O'Reilly ne I magnifici sette (1960) e, successivamente, il tenente d'aviazione Danny Velinsky, "Il re del tunnel", ne La grande fuga, entrambi diretti da John Sturges, che lo aveva precedentemente notato in un altro suo film, Sacro e profano, sebbene in un ruolo minore.

Da quel punto, dopo la collaborazione con Sturges, Bronson trovò la strada spianata e cominciò a collaborare con molti registi, alternando pellicole di diverso genere e di diversa nazionalità: nel 1967 fu la volta di un cult bellico per eccellenza: Quella sporca dozzina (1967) di Robert Aldrich; l'anno dopo, interpretò il mezzosangue Teclo nel western francese I cannoni di San Sebastian di Henri Verneuil e, contemporaneamente, collaborò con il regista Jean Vautrin per il suo primo film, affiancando il già famoso Alain Delon nel thriller-drammatico Due sporche carogne - Tecnica di una rapina.
Sempre nello stesso anno, interpretò il film di Sergio Leone C'era una volta il West diventando famoso in tutta Europa: Leone gli aveva già proposto altre parti nei suoi tre kolossal western precedenti, che però l'attore aveva rifiutato, non conoscendo le qualità registiche del regista italiano e giudicando i copioni deboli e poco interessanti.

Nel 1971 vinse il premio speciale del Golden Globe Henrietta Award, mentre dal 1974 al 1994 interpreta il protagonista della saga di cinque pellicole de Il giustiziere della notte (1974-1994).
La sua salute andò peggiorando negli anni a seguire ed egli si ritirò dalla carriera cinematografica nel 1998.

Si sposò tre volte: la prima nel 1949 con Harriet Tendler dalla quale ebbe due figli (Suzanne e Tony) e dalla quale divorziò dopo diciotto anni di matrimonio. Il secondo matrimonio lo unì all'attrice Jill Ireland nel 1968: i due ebbero una figlia, Zuleika, e adottarono anche un'altra bambina, figlia di un'amica di Jill, Katarina. È noto nel mondo di Hollywood che Jill fu il suo grande amore; Charles fu vicino alla moglie nella malattia che durò sei anni e terminò con la morte dell'attrice nel 1990.
Bronson si sposò una terza volta nel 1998 con Kim Weeks di quarant'anni più giovane di lui.

Charles Bronson è morto di polmonite il 30 agosto 2003 al Cedars-Sinai Medical Center di Los Angeles, dove era ricoverato da un mese.
Terminate le riprese dell'ultimo film della celebre serie de Il giustiziere della notte, nell'agosto 1998 aveva subito un intervento ai fianchi e la sua salute aveva iniziato a peggiorare. Nell'ultimo periodo della sua vita gli era stata diagnosticata anche la malattia di Alzheimer.

È sepolto a Brownsville (Vermont), vicino alla sua casa a West Windsor.


NOTA. Lavorò con Elvis in "Kid Galahad" ("Pugno proibito"), 1962.
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STELLA STEVENS

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Stella Stevens, nata Estelle Caro Eggleston (Yazoo City, 1º ottobre 1938), è un'attrice statunitense.

Figlia di Dovey Estelle e di Thomas Ellett Eggleston, il 1º dicembre 1954 sposò Noble Herman Stephens, dal quale ebbe un figlio, Andrew Stevens, che diventerà anch'egli attore.
Tre anni dopo la coppia divorziò.

Firmò il suo primo contratto con la 20th Century Fox, che però fu di breve durata. In seguito firmò contratti con la Paramount Pictures (1959-1963) e successivamente con la Columbia Pictures (1964-1968).

Fu playmate nel mese di gennaio del 1960.

Il primo film a cui partecipò fu la commedia "Say one for me" (1959), dove interpretò il breve ruolo di Chorine.
Fu anche attrice televisiva, nota per la serie Flamingo Road (1981 -1982).
Lavorò con Elvis Presley in "Girls! Girls! Girls", film del 1962, e con Jerry Lewis nel 1963 in "The nutty professor".
Del 1970 è La ballata di Cable Hogue di Sam Peckinpah.
Del 1972 è, forse, uno dei suoi film più importanti, L'Avventura del Poseidon, grande successo del genere catastrofico diventato in seguito un cult, diretto da Irwin Allen con Gene Hackman, Ernest Borgnine, Roddy McDowall e Shelley Winters.

Lavorò anche come regista in due occasioni, The American Heroine (1979) e The Ranch (1989).

Alla fine del 1976 acquistò un ranch nella Methow Valley (vicino a Carlton, Washington). Aprì anche una galleria d'arte ed una panetteria nella vicina cittadina di Twisp.
Nel 1983 la Stevens iniziò una lunga relazione con il chitarrista rock Bob Kulick, fino alla metà degli anni '90, dividendo con lui la casa di Beverly Hills.

Nel 2005, l'ex attrice ricevette il premio "Reel Cowboys Silver Spur Award" per aver contribuito al genere western.
13/08/2016 16:38
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JOAN O'BRIEN

Da Wikipedia



Joan O'Brien (Cambridge, 14 febbraio 1936) è un'attrice cinematografica e televisiva e cantante statunitense.

Joan Marie O'Brien, figlia di David e Rita O'Brien, nacque il giorno di San Valentino del 1936 a Cambridge (Massachusetts). La famiglia si trasferì in California quando Joan era ancora una bambina, e nel Golden State la O'Brien si diplomò presso la Chaffey Union High School.

Notata, appena tredicenne, per le sue doti canore dalla stella del country Cliffie Stone, la O'Brien divenne una presenza fissa nello show televisivo dell'artista, Hometown Jamboree, prima di passare, nel 1954, al The Bob Crosby Show, dove rimase fino all'ultima edizione del programma, nel 1958.

Dopo aver esordito sul grande schermo con una pellicola minore, Handle with Care (1958), venne scelta come co-protagonista nel film Operazione sottoveste (1959), in cui interpretò Dolores Crandall, la procace ma goffa infermiera militare di cui si innamora il capitano Matt Sherman (Cary Grant), comandante del sommergibile americano "Sea Tiger".

Subito dopo l'attrice partecipò a due western interpretati da John Wayne, La battaglia di Alamo (1960), e I comancheros (1961).

Nel corso degli anni sessanta lavorò prevalentemente in televisione, comparendo due volte nella celebre serie poliziesca Perry Mason.

Sposatasi cinque volte, due delle quali per solo un anno, ebbe una breve storia con Elvis Presley, conosciuto sul set del film Bionde, rosse, brune... (1963).
[Modificato da marco31768 13/08/2016 16:41]
13/08/2016 16:40
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Che Elvis avesse avuto una (breve) relazione con quest'attrice, l'ho imparato adesso, su Wikipedia... [SM=g7564] [SM=g7564] [SM=g7564]
Mah...
13/08/2016 16:42
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