RIASSUNTO
La neo Regina Inwe incontra il neo comandante dei Guardiani Gashim.
I due, oltre a presentarsi, parleranno di amici comuni, di ex comandanti e della situazione politica attuale sia di Avalon che della vicina Barrington.
Gashim offrirà alla sovrana i suoi servigi per aiutarla a districarsi nella delicata situazione diplomatica ma la sovrana, rifiuterà la sua offerta per non instillare nei Barringtoniani il dubbio che Avalon sia particolarmente interessata agli affari della terraferma ma accetterà la sua amicizia e il suo supporto per il futuro.
Gashim tra l’altro presenterà alla sovrana una nuova stesura delle leggi di Avalon integrando quelle esistenti, a carattere religioso con altre di carattere penale e Inwe accetterà di buon grado la proposta di Gashim.
COMMENTO
Innanzitutto devo ringraziare Inwe per questa bella giocata….peccato che abbiamo dovuto farla in provvisoria ma anche in questa modalità di gioco devo onestamente fare i miei complimenti alla player, con la quale giocavo per la prima volta, per il suo modo di ruolare che ho apprezzato davvero tanto.
Un ringraziamento particolare è d’obbligo nei confronti della player di Valstaf perché il merito della stesura di queste nuove leggi Avalonesi
è unicamente suo…..io ho solo fatto qualche aggiunta.
Sono due o forse tre anni che parliamo di queste leggi che lei aveva già preparato da prima e mi dispiace che, per un motivo o per l’altro, non sia riuscita a giocarle direttamente lei quando era comandante con Valstaf e spero le faccia piacere che finalmente il suo lavoro sia andato a buon fine.
La speranza è che possano servire anche a movimentare il gioco e l’interazione tra guardie e ladri o contrabbandieri che siano.
MOTIVO ASTERISCHI
Queste leggi sono puramente leggi ON e pertanto vorrei che i Master possano prenderle in considerazione per future giocate che in qualche modo traggano spunto da esse.
ROLE – PALAZZO REALE
INWE [Salone] Tutto è pronto per l'incontro con il Comandante dei Guardiani: dalla finestra aperta entra il canto degli uccellini e il profumo imperante nei Giardini, lasciando che l'eterna primavera si faccia strada anche fra le mura di pietra. Il tavolino è ben attrezzato con due calici, una brocca d'acqua e una di vino, oltre che un cesto con della frutta; accanto ad esso, un paio di poltroncine sono state preparate per la Regina ed il suo ospite, ed è proprio su una di esse che Inwe si è già accomodata. I sintomi della gravidanza iniziano a farsi più evidenti, e le prime nausee mattutine si sono fatte compagne di una stanchezza sottile ma distintamente percepibile che la porta a cercare di riposare il più possibile. Lei, che mai è stata capace di restarsene con le mani in mano, ora è costretta a delle pause forzate per il bene del bambino. L'espressione sul volto della Magistra, in ogni caso, è perfettamente serena. Solo gli occhi verdi sono inquieti, specchio inoccultabile dell'intima irrequietezza che le provoca la calma impostale dalla gravidanza. Indossa l'abito sacerdotale, pulito ed in ordine, e i capelli sono acconciati in una semplice treccia che le si arrotola sulla nuca, lasciando il collo scoperto; qua e là, fra i capelli, spuntano le testoline bianche di una manciata di margherite che ha raccolto durante la mattinata. Sul petto della Regina riposa il Medaglione del Drago, simbolo, assieme alla stellina scarlatta sulla fronte, della carica che ricopre, ed è con esso che giocano distrattamente le dita della mezzosangue mentre attende che si palesi Gashim. Quando questi arriverà sarà accolto da uno dei domestici del Palazzo, che lo condurrà, come da indicazioni, fino al salone.
GASHIM Avresti lasciato da poco la Fortezza ed in sella al tuo fedele Nader avresti raggiunto il Palazzo Reale all’interno della città fortificata…indosseresti l’uniforme di congrega con i gradi di Comandante bene in vista …. Al fianco la lunga di congrega e alla cintola, come sempre manette, manganello e corno d’allarme…oggi finalmente potrai incontrare faccia a faccia la nuova sovrana dell’isola onde poter discutere con lei di giustizia, legislazione, difesa dell’isola ed anche dei recenti fatti che stanno vedendo una Barrington in subbuglio…..fatti che potrebbero forse interessare l’isola…o forse no…ma dovrai avere precise indicazioni dalla Reggente per eventualmente adottare una linea politica e militare condivisa e non solo, farai ad ella alcune proposte circa questa situazione ed anche per il futuro, mettendo la tua esperienza e la tua competenza in fatto di legge al servizio del Regno….non solo come guardiano……e comunque la Regina stessa avrebbe manifestato la volontà di parlarti di alcune questioni……il destriero verrebbe lasciato all’interno del cortile di palazzo quindi al sopraggiungere di Aogàn, inserviente di corte, comunicheresti lui il tuo appuntamento con la Regina Inwe pregandolo di condurti da lei…..cosa che egli farebbe immediatamente scortandoti nel grande salone del palazzo ed annunciando la tua presenza alla Regina…una volta che egli ti avrebbe lasciato il passo, ti avvicineresti al divanetto ove ella sarebbe accomodata ed inchinandoti la saluteresti come si conviene [Sid et Justitia Vostra Maestà, sono Gashim Azad, vostro umile servitore] rimarresti in quella posizione attendendo sue indicazioni.
INWE [Salone] La poltroncina è rivolta verso l'entrata, motivo per cui alla Regina basta alzare gli occhi per incontrare la figura del Comandante. Sorride leggermente, vedendolo, sfoderando la cortesia di cui ha imparato a fare uso negli ultimi anni: [Rispectae aveas, Comandante, e benvenuto. Prego, accomodatevi] indicherebbe con un gesto della mano il posto preparato per lui. [Gradite qualcosa da bere? Avete fame?] domanderebbe ancora, accennando con gli occhi al tavolino da cui l'uomo potrà eventualmente scegliere: il domestico si occuperà di servirlo, in caso, prima di allontanarsi e lasciare la sala con un rispettoso cenno del capo verso entrambi. L'espressione della Magistra è perfettamente tranquilla, ma sta tacitamente studiando la guida dei Leoni d'Oro: gli occhi chiari si soffermano brevemente sulla sua tenuta – le armi ed i gradi in primo luogo – dedicando qualche attenzione in più al volto dell'uomo. Si direbbe che anche Gashim – come lei, d'altronde, e la stragrande maggioranza di coloro che hanno oggi residenza sull'Isola – venga da terre lontane. Soppesa quello che scorge e ciò che dall'aspetto e dai modi di Gashim le viene suggerito, ma cercando di darlo a vedere il meno possibile, essendo consapevole di quanto possa mettere a disagio la sensazione di essere valutati. Stempererebbe quell'eventuale sensazione del Guardiano con un ulteriore sorriso: [Sono felice che abbiate potuto raggiungermi quest'oggi. Desideravo conoscervi da diverse settimane] rivela intrecciando le dita all'altezza del ventre. [Se non erro anche la vostra carica è figlia di tempi recenti: qual è la vostra opinione sul compito che vi è stato affidato dal vostro predecessore?]. E ancora: [Mi interesserebbe molto sapere in che condizioni versa la vostra Congrega, vista l'importanza che ricopre nel mantenimento dell'ordine sull'Isola]. Ogni frase è pronunciata in tono tranquillo e cordiale, accompagnata dall'espressione amabile che campeggia sul volto della Regina e non accenna a scemare.
GASHIM [salone] La regina ti saluterebbe cordialmente invitandoti al contempo ad accomodarti cosa che faresti accennando un gesto d’intesa con il capo quindi una volta seduto risponderesti al suo primo dire [Solo un bicchiere di acqua grazie] la osserveresti, sarebbe la prima volta che incontreresti la mezzelfa ma già inizieresti a farti una certa opinione di lei….parrebbe corese e probabilmente non sconsiderata, le sue prime domande denoterebbero un certo acume e di fatto non sarebbero affatto banali …[Lord Valstaf ha ceduto a me il Comando dei guardiani recentemente mostrandomi una fiducia che a dire il vero mi ha colto di sorpresa] diresti in prima battuta per poi proseguire […non che il mio impegno nei guardiani sia stato scarso, anzi ho dato tutto ciò che potevo ma sapete, lui era un uomo molto duro e raramente era solito dare soddisfazione ai suoi sottoposti, si è ritirato affermando che quel compito non lo sentiva più suo e che avrebbe preferito dedicarsi ad altro] a quel punto faresti una pausa, si, lei non conoscerebbe te e probabilmente nemmeno il passato dei guardiani ….. [Io ho accettato perché credo nella giustizia, nella giustizia in senso assoluto e non solo, ho accettato il posto che un tempo fu di mio fratello Sandmar, era mio dovere farlo] a quel punto verrebbero le note dolenti, la consistenza della congrega….ti massaggeresti nervosamente il mento quindi dopo qualche secondo non potrai fare altro che rispondere con sincerità [Aimè Vostra Maestà, la congrega attualmente consta di due soldati scelti, uno d’istanza all’approdo ed un secondo alla Fortezza poi oltre me ci [sono altri due guardiani uno dei quali fuori Avalon per questioni personali…..si, lo ammetto siamo in pochi ed io stesso mi dedico ad ogni compito si renda necessario senza badare troppo a sporcarmi le mani] a quel punto la guarderesti in volto e con una punta di orgoglio e tanta passione ultimeresti dicendo [Siamo pochi si ma buoni, faremo anche l’impossibile per garantire la giustizia del Regno….questo posso giurarlo sul mio onore di soldato e di uomo].
INWE Ascolta il discorso di Gashim senza interromperlo; lo lascia giungere a conclusione facendosi un'idea, attraverso le sue parole, della situazione passata e presente della congrega che guida. Solo al termine apre bocca per andare a toccare ognuno dei punti già trattati dal Comandante. [Conosco poco lord Valstaf, ma l'opinione che avevo di lui all'epoca del nostro ultimo incontro è che fosse un uomo capace, per quanto di poche parole. Sono certa abbia avuto le sue motivazioni per abbandonare la congrega e per lasciarla nelle vostre mani.] Commenta brevemente il passaggio di testimone avvenuto fra i due. [Permettetemi di rinnovarvi le mie condoglianze per la vostra perdita: la morte di lord Sandmar è avvenuta che io ero appena arrivata sull'Isola, ma ho avuto modo di partecipare alle sue esequie e ho colto che fosse un uomo valido e molto amato. So che il dolore per la perdita di un fratello non è facile da lenire e posso immaginare quanta pena alberghi ancora nel vostro cuore]. Lo sa perché le sue sorelle sono disperse in un limbo che per molti versi è simile alla morte: non può prevedere se torneranno mai ad Avalon, in questa o in altre vite. Il suo dolore, in questo, è del tutto simile a quello provato da Gashim, come forse questi potrà intuire da ciò che trapela dallo sguardo e dall'espressione rigidamente composta, per quanto cortese. [Sarò sincera, ser Gashim: da voi non mi aspetto nulla di meno. I Leoni sono una congrega nobile ed antica, nelle cui mani è riposto un compito di grande importanza. Se il loro Comandante non fosse il primo disposto a mettersi in gioco [per il bene dell'Isola dovrei dedurli caduti estremamente in basso] l'espressione seria si scioglie in un sorriso [ma, grazie alla Dea, non è questo il nostro caso. Conoscevo una nana, un tempo, che faceva parte delle vostre reclute. Se non erro era anche una vostra conoscenza... Quaiphassa] il sorriso si allarga ulteriormente al rievocare la buffa ed estroversa fanciulla barbuta, tanto desiderosa di combattere contro orchi quanto lo era di imparare a leggere e a scrivere.
GASHIM [salone] Non avrebbe potuto darti altra risposta che questa…..un punto in più a suo favore nella scala della tua considerazione…[Vi ringrazio] diresti in merito alla condoglianze per Sandmar quindi sorrideresti pensando alla nana della quale la Regina avrebbe fatto richiesta….[E’ ancora tra le mie reclute e….detto in confidenza è l’unica vera amica che ho su queste terre ma aimè, è in permesso per questioni personali ….ma è una nana dal carattere forte, generoso, combattivo….è buona d’animo e pronta al sacrificio per chi ama o per quello in cui crede] diresti fiero ed orgoglioso della tua amica….[Sapete, al tempo del grande buio abbiamo combattuto insieme gli zombie e annientandone insieme tre abbiamo contribuito nel nostro picccolo alla causa….nessuno dei due allora era un guardiano] ancora un sorriso ripensando alla tua amica poi torneresti serio in volto perché vorresti affrontare due argomenti che riterresti importanti…[Vostra maestà se non avete qualche incarico particolare per me vorrei parlarvi di due argomenti che mi stanno a cuore…..le leggi di Avalon e la situazione di tensione a Barrington e quella diplomatica che ne scaturità…..o che è già scaturita] a quel punto rimarresti i attesa di un suo cenno.
INWE [Salone] Il ricordo della nana Quaiphassa scatena reazioni simili nel Comandante e nella Regina, che sorride gaiamente al sentire le lodi dell'amica. Annuisce una prima volta quando l'altro nomina i non-morti: [Mi parlò della cosa durante il nostro ultimo incontro, se non erro. Era giustamente orgogliosa del vostro contributo alla difesa delle due terre e da quel che mi sembra di aver percepito anche desiderosa di procacciarsi altra gloria nel nome del bene comune. Sono felice di sapere che la sua strada continui a delinearsi all'interno della vostra Congrega: penso che abbia molto da offrire all'Isola]. Le parole della Magistra sono prive di qualsiasi velo di menzogna, tanto che ella non ha timore di cercare lo sguardo del Persiano perché questi colga la reale stima che la muove. Quando però Gashim sposta la conversazione su argomenti ben più seri – la crisi con Barrington e le leggi di Avalon – l'aria di serenità spensierata che ha imperato sinora sul volto di Inwe si fa gradualmente da parte, lasciando il posto alla concentrazione ed attenzione che tali discorsi richiedono. Annuisce quindi di nuovo, allentando l'intreccio delle dita – finora ferme sul ventre, quasi a proteggere la vita che vi si annida – per posare entrambe le mani sui braccioli della poltroncina: [Parlate pure, Comandante. Vi ascolto] direbbe con voce pacata ma tutt'altro che disinteressata, seguendo con gli occhi i movimenti dell'uomo e predisponendosi a prestare attenzione.
GASHIM [salone] Sorrideresti ancora nel sentire le parole di affetto che la regina regalerebbe alla tua migliore amica quindi nel suo ascoltare le tue ultime parole ne seguiresti i movimenti, le espressioni del volto le sue mani sul ventre che lentamente si scanserebbero da quello che probabilmente sarebbe il suo tesoro personale [intuito di giustizia] quindi ti inviterebbe ad esplicitare le tue argomentazioni [Vedere Maestà, ho studiato le leggi dell’isola ancor prima di divenire guardiano ed ho notato che, ora a maggior ragione, vi siano alcune lacune importanti] inizieresti cosi il tuo discorso, fermamente convinto delle tue idee ma anche rispettoso di quello che finora guardiani più grandi di te hanno portato avanti con diligenza ed abnegazione [Tutte le leggi dell’isola, o quasi, sono a carattere religioso ovvero riguardano i dettami della Trina ma…..la giustizia degli uomini, una legislazione riguardante i reati comuni commessi dai poveri mortali, di fatto non esiste…..con il Vostro permesso Maestà vorrei proporre qualcosa che riguardi questo argomento, leggi e pene certe sui reati comuni commessi sul territorio della Trina e della Corona] avresti in realtà un documento già pronto ma prima di mostrarglielo vorresti sentire il suo parere in merito [In quanto a Barrington Maestà, ritengo, se posso permettermi di esternare la mia umile opinione, che anche se di fatto esiste un patto, una unione di intenti con il Governo della nostra dirimpettaia, noi dovremmo intervenire solo se chiamati in causa e, anche in questo caso ritengo che dovremmo usare i guanti bianchi per non incappare [ in crisi diplomatiche….soprattutto in questo periodo] esordiresti cosi con il primo argomento per poi proseguire [La crisi in atto a Barrington in questo momento è profonda dato anche l’assassinio del loro Governatore e la lotta al potere scaturita da questa dipartita ma ritengo che in questo momento Avalon debba agire solo per vie diplomatiche mantenendo la stessa linea di collaborazione già intrapresa da tempo senza sbilanciarsi troppo onde non provocare il risentimento di qualcuno dei barringtoniani….ho diverse conoscenza sulla terraferma, compreso Rastal comandante della Guardia e Governatore pro tempore, e se Vostra Masetà vorrà servirsi della mia persona, mi metto a Vostre disposizione come ambasciatore presso Barrington in modo da tenere costantemente sotto controllo la situazione….nell’interesse e per la sicurezza di Avalon].
INWE [Salone] Si tratta di argomenti delicati, in ambo i casi, e la Regina non è tipo da prendere sottogamba il giudizio di un Capocongrega. Non si azzarda ad interrompere Gashim mentre questi spiega i propri dubbi in materia giuridica, fidandosi della preparazione che il Comandante ha acquisito. Prende parola solo al termine del discorso, dopo aver taciuto qualche momento. [ In effetti il codice legislativo dell'Isola potrebbe aver bisogno d'essere aggiornato. Le lacune, come dite voi, sono diverse, e ad alcune leggi forse non nuocerebbero delle modifiche. Non sono un'esperta in materia giuridica, purtroppo] ammette senza inopportuna alterigia, il viso ancora composto in un'espressione seria e decisa [ma se avete delle proposte sottoponetemele: vedremo cosa si potrà fare in merito]. Si alzerebbe quindi dalla poltroncina, mentre il Persiano sposta la conversazione sulla crisi con Barrington, distogliendo lo sguardo da lui per versare dell'acqua nel calice preparato per lei. Ha il tempo di riflettere su quanto viene affermato dal Comandante mentre torna al proprio posto, le dita affusolate chiuse attorno alla coppa da cui, una volta seduta, beve un sorso. Il volto della Magistra è impassibile anche quando viene confermata l'ipotesi che tanto la preoccupava, ossia la dipartita dell'ex Governatore [Imperturbabilità liv3]. [È la linea che intendo tenere, Comandante. Ho ricevuto diverse missive da lady Alexandra Wright, dei Maghi Ancestrali, che ha provveduto a tenermi aggiornata sulla situazione in terraferma – crisi intestine comprese. Non ho ancora avuto modo di parlare con ser Rastal e di ascoltare la sua visione della situazione, ma a Palazzo c'è una mia consorella che lo conosce da tempo]. Porta nuovamente alle labbra il calice, improvvisamente assetata. [Non è mia intenzione andare a mettere bocca sulle questioni di Barrington, checché se ne sia detto sulle pubbliche bacheche. Il mio unico interesse sta nel benessere e nella sicurezza dell'Isola, che passa inevitabilmente per l'opposizione al Caos: è da questo che ho intenzione di guardarmi, non da un Governo neutrale, chiunque ne sia al comando. Certo, ciò che mi chiedo è quanto sia effettivamente neutrale il Governo che si appresta a nascere dalle ceneri di quello passato, vista le circostanze della scomparsa di ser Almarth...] lascia in sospeso la frase, lo sguardo fisso sul calice che pure non vede realmente. Si riscuote, quindi, tornando ad osservare Gashim: [Io stessa mi recherò a Barrington fra pochi giorni, assieme alla Dama del Lago ed al Supremo dei Cavalieri che a suo tempo ha espresso il desiderio di accompagnarci. Si sarebbe dovuto trattare di un incontro privato con il Governatore, ma a questo punto potrebbe risolversi in un'assemblea di tutte le parti coinvolte]. Lo fissa con maggiore intensità, parlandogli con franchezza assoluta e chiaramente percepibile: [Sarò sincera, ser Gashim: proprio nell'ottica di non ingerenza che voi stesso mi avete raccomandato non so quanto sia auspicabile la partecipazione di tanti capicongrega avalonesi all'incontro. L'ultima cosa che desidero è che l'Isola venga nuovamente trascinata su un campo che non le appartiene e non le deve appartenere, e temo che il presenziare questo evento da parte di troppi di noi possa essere visto come un tentativo di sostenere questo o quel candidato al Governo]. L'osserva per qualche secondo, in silenzio, così da studiarne l'eventuale reazione.
GASHIM [Salone] Ascolteresti le sue prime parole con entusiasmo, forse il progetto nato dalla brillante mente di Valstaf e da te perfezionato potrebbe approdare finalmente ad Avalon anche se le successive parole della tua sovrana ti provocherebbero un leggero rincrescimento….saresti un mediterraneo, un passionale, una persona che da sempre si sarebbe buttata a capofitto nelle questioni che in un certo qual senso avresti ritenuto alla tua portata ed il suo gentile rifiuto a questa collaborazione, se pur giustificato e giustificabile, effettivamente di darebbe un dispiacere profondo….ma non lo darai a vedere, vuoi per rispetto verso la sovrana, vuoi per il fatto che comunque sia saresti un militare da ormai più di 20 anni e in vita tua non avresti mai discusso un ordine quindi manterrai un’espressione distaccata, i muscoli del volto rilassati mentre il guardo non si staccherebbe dalla figura della sovrana….[Molto bene Vostra maestà, condivido il Vostro punto di vista, un saggio punto di vista aggiungerei ma….. sappiate che sono e sarò sempre a Vostra disposizione come guardiano, come soldato e soprattutto come uomo, per qualsiasi cosa Voi ed Avalon abbiate bisogno] a quel punto tireresti fuori dalla borsa sei pergamene scritte di tuo pugno consegnandole alla Regina [Questa è una prima bozza delle leggi….sono ripartito dagli editti esistenti ed ho aggiunto una parte relativa al codice penale…..il merito di questo documento va anche al Comandante Valstaf che stilò una prima versione del codice…ecco, è Vostro e se ritenete che possa essere condiviso sarò felice ed orgoglioso di poterlo applicare quanto prima]
INWE [Salone] Come preannunciato lo sguardo di Inwe non si scosta dal volto impassibile del Comandante, cercando di cogliere in esso possibili segni di scontento. Il non trovarli, assieme alla rassicurazione di Gashim stesso, la porta a concedersi un piccolo sorriso. [Di questo vi sono grata, ser Gashim. L'Isola avrà sempre bisogno di uomini che ne abbiano sinceramente a cuore il destino ed io sono alla ricerca di amici su cui poter fare affidamento] commenta con calore sincero. Nulla, nel suo atteggiamento, potrebbe far presagire menzogna – né il volto sereno, né la posa di totale cordialità che ha assunto nel disporsi sulla seduta. Allunga la mano per posare il bicchiere e ricevere le pergamene vergate dal pugno del Persiano: gli occhi verdi scorrono veloci, quasi voraci sulle lettere scure mentre l'uomo spiega quanto deve. L'ascolta distrattamente, concentrata sulla prima lettura di quelle che potrebbero essere nuove direttive ai cittadini per una vita certamente più sicura. Sta con lo sguardo in moto sulla carta per un paio di minuti, in silenzio; quando torna a fissare il Comandante il sorriso che già prima le aveva illuminato il volto si è, se possibile, ulteriormente esteso. [Mi sembra un lavoro compiuto splendidamente, Comandante. I miei complimenti a voi e a ser Valstaf. Possiamo considerarlo valido sin da subito, per quel che mi riguarda] c'è sincera ammirazione nella voce di Inwe mentre torna a passare le carte al Guardiano. [Manderò qualcuno ad affiggerlo alle bacheche pubbliche quanto prima, se non avete ulteriori aggiunte o modifiche, e sarei propensa al fornirne una copia anche al Supremo dei Cavalieri: in fin dei conti sono le vostre due congreghe a farsi carico del mantenimento dell'ordine e della sicurezza, quindi è bene che entrambe abbiate conoscenza perfetta delle nuove leggi].
GASHIM [Salone] La parola “amici” ti farebbe un certo effetto, in un certo senso ti farebbe sentire ancor più a casa o meglio, ti farebbe sentire ancora di più parte di qualcosa…….solo pochissime volte avresti avuto questo piacere da quando giungesti in queste terre dalla lontanissima Persia….al sanitarium con le ospitaliere Dodaiux ed Edave, con Valstaf alla Fortezza ed ora, con una Regina inusuale o meglio diversa da come te la saresti aspettata, una persona intelligente, acuta e con un’ampia visione di quello che ormai è diventato il suo regno [Vostra Maestà, Avalon è divenuta ormai la mia casa e casa è per me sinonimo di famiglia…..della mia famiglia biologica non mi rimane più nessuno ma qui, ed ora ancora di più, penso di essere riuscito a trovarne una nuova……posso onestamente dire, dall’alto della mia non più giovane età, che darei la vita per la mia famiglia] ti emozioneresti non poco nel pronunciare quelle parole che sentiresti in modo particolare e spereresti con quell’affermazione di essere riuscito a trasmettere alla sovrana i tuoi sentimenti verso la vostra terra e implicitamente verso di lei….[In merito alle leggi….beh se devo essere sincero non mi aspettavo tanto……Vi ringrazio, anche a nome di Lord Valstaf ….per me non ci sono altre modifiche da fare e sono assolutamente d’accordo che Lord Seahorn ne abbia una copia] a quel punto ti alzeresti dalla sedia….[Ora Vi lascio ai Vostri numerosi impegni o……ad un giusto riposo….] diresti indicando la pancia della sovrana con un sorriso [….prima di andare però, se mi permettete vorrei farvi un piccolo omaggio a nome di tutta la mia congregazione ] sganceresti dalla cintola il corno di ordinanza che in realtà avevi portato giustappunto con lo scopo di donarlo alla sovrana e glie lo porgeresti [questo è il corno che noi guardiani usiamo per dare l’allarme….ad Avalon solo noi possiamo utilizzarlo ed è giusto che Voi, essendo il nostro Comandante onorario, ne abbiate uno…..] sorrideresti ora nel porgerglielo […so che praticamente non ne avrete bisogno] diresti guardando la sua stella sulla fronte [….prendetelo solo come segno di…..”amicizia” e di stima…..da guardiano a guardiana]…..a quel punto qualora ella abbia accettato quel piccolo dono faresti un passo indietro inchinandoti a lei e pronunciando il saluto di congrega [Sid et Justitia Vostra Maestà] e qualora te lo concedesse torneresti alla fortezza…..con il sorriso sulle labbra.
INWE [Salone] L'atteggiamento di Inwe continua ad essere cordiale, senza che il sorriso scemi: [Abbiamo qualcosa in comune, dunque] commenta le parole sentite del Comandante, fidandosi senza riserve di esse. Non ha percepito alcuna minaccia o menzogna provenire dal Persiano per l'intera durata del loro incontro, quindi perché non farlo? Annuisce riguardo alle prossime mosse riguardanti l'affissione delle leggi sulle bacheche pubbliche e la loro condivisione con Seahorn. [Molto bene: manderò immediatamente un uomo alla Magione e uno alle Bacheche, così che anche il popolo cominci a prendere familiarità con le nuove leggi] ribadisce, seguendo l'esempio del Comandante ed alzandosi in piedi. Ancora le forme sono ben lontane dalla morbidezza che accompagnerà le ultime fasi della gravidanza, ma già sotto la stoffa s'intravede la rotondità del ventre, su cui si intrecciano nuovamente le mani della Regina. Il regalo inatteso, però, la porta a sciogliere le dita per riceverlo. L'espressione che le si dipinge sul viso è dapprima sorpresa, poi visibilmente riconoscente, mentre sostiene il corno con entrambe le mani: [Non so come ringraziarvi, ser Gashim: mi fate un dono importante proprio per il significato che cela. Avrò cura di questo corno e della vostra amicizia nello stesso modo in cui cercherò di aver cura dell'Isola per tutto il tempo che la Dea mi vorrà a guidarla, con l'ausilio di uomini capaci e sinceri come voi. Che Cerridwen vi protegga e vi guidi, Comandante]. C'è sincero calore nel saluto della Magistra, lo stesso calore che probabilmente accompagnerà il Persiano lungo la strada verso casa: sanno entrambi che con questo incontro sono state gettate fondamenta per una futura amicizia.
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