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Let's make war... With OTPs

Ultimo Aggiornamento: 28/12/2016 12:09
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Post: 2.140
Giudice
05/10/2016 20:15
 
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Re:
malandrina4ever, 05/10/2016 17.22:

Quindi stasera? ^^




Scusate ma mi manca ancora l'ultimo giudizio perché ultimamente è stato un casino, cerco di stilarlo per stasera visto che domani devo studiare per un'interrogazione e nel weekend sono fuori... Scusatemi davvero tantissimo
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Post: 2.140
Giudice
05/10/2016 22:59
 
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OK, buone nuove, pulchrae puellae... Ho finito ora il giudizio di Rosmary, per cui stasera stenderò le varie classifiche e domani dopo pranzo proverò a pubblicare i risultati. Se non ce la facessi vi do appuntamento a domani sera.
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Post: 6.492
Giudice*****
05/10/2016 23:09
 
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Re:
TheHeartIsALonelyHunter, 05/10/2016 22.59:

OK, buone nuove, pulchrae puellae... Ho finito ora il giudizio di Rosmary, per cui stasera stenderò le varie classifiche e domani dopo pranzo proverò a pubblicare i risultati. Se non ce la facessi vi do appuntamento a domani sera.




Non vedo l'ora! *.*

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Post: 2.140
Giudice
06/10/2016 15:13
 
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Ragazze, prima di consegnarvi i risultati stasera volevo esporvi questo mio dubbio... Mi sono resa conto che i vincitori dei premi speciali in gran parte coincidono, e quindi stavo pensando di abolire direttamente i premi che riguardano i "vincitori" nelle rispettive squadre, ma volevo esporre prima la questione a voi essendo i diretti interessati. Non mi ero resa conto prima che si sarebbe potuta creare questa situazione, dunque vorrei che decideste voi, visto che appunto la cosa riguarda unicamente voi in quanto partecipanti
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Post: 686
06/10/2016 15:54
 
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Scegli tu :)
Per me si potrebbero anche eliminare dato che io non potrò vincerlo in ogni caso, essendo l'unica partecipante della mia squadra :/
Prova a sentire anche cosa dicono le altre!
06/10/2016 15:58
 
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Per me è indifferente, al massimo "aggiusta" un po' i premi in modo da bilanciarli meglio, se si può fare?
in ogni caso per me non ci sono assolutamente problemi [SM=g27985]
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Post: 1.323
Giudice**
06/10/2016 17:57
 
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Per me è indifferente. [SM=g27985]
Non farti tanti problemi però [SM=g27990] Immagino tu ti aspettassi una situazione finale più equilibrata (quando gestivo cobtest, a me succedeva sempre), ma non credo sia un grosso problema... Sei tu il giudice, i premi - regolari e speciali - sono a tua discrezione.


Sii quello che vuoi ma non un vigliacco, un fanfarone, un ladro di emozioni,una sgualdrina; preferirei avere un cancro piuttosto che un cuore disonesto.

Truman Capote - Colazione da Tiffany



Giochi di Parole– La mia pagina EFP

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Post: 2.618
Giudice*****
06/10/2016 18:14
 
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Concordo con chi lascia a te la scelta. Scegli in base alle tue esigenze :)

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Post: 4.772
06/10/2016 18:33
 
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Anch'io lascio a te la scelta.

www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=181083
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Post: 1.044
06/10/2016 18:55
 
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Re:
Quoto le altre! :)


Magari si potrebbe mantenere solamente il premio "Squadra migliore"? Giusto per mantenere lo spirito del contest. Anche solamente la classifica, senza che nessuno riceva il premio, in caso...

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Post: 2.140
Giudice
06/10/2016 19:30
 
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Re: Re:
JulyChan, 06/10/2016 18.55:

Quoto le altre! :)


Magari si potrebbe mantenere solamente il premio "Squadra migliore"? Giusto per mantenere lo spirito del contest. Anche solamente la classifica, senza che nessuno riceva il premio, in caso...



Infatti la mia idea era quella di mantenere il premio Squadra migliore e poi fare la classica classifica... A questo punto se per voi è indifferente farei così. Vi confermo che stasera pubblico i risultati, e vi chiedersi già da ora di rispettare comunque la mia opinione e tener presente del fatto che di questo si tratta: un'opinione. Non mi aspetto certo che il mio parere sia universale e unico, ho giudicato in base ai miei parametri e i miei gusti, e come doveva esserci un primo posto doveva esserci anche un ultimo. È ovvio poi che le storie che magari a me sono piaciute di meno ad altri di certo piaceranno di più, quello che io esprimo è un mio parere personale, nulla più. Ho cercato di esprimere al meglio le ragioni per cui ho dato un determinato punteggio, ma se volete contestarlo siete libere di farlo e di darmi la vostra visione personale. Infine, vorrei solo dire: considerate non tanto il giudizio nella sua interezza e la posizione in classifica ma le varie parti, perché ci sono state ovvie discrepanze tra i vari parametri di valutazione e ci sono alcuni in cui magari siete stati eccelsi ma che sono stati 'oscurati' da un altro parametro peggio riuscito. Ultimissima cosa e poi mi dileguo: ho deciso di attribuire due premi speciali per premiare due storie che mi hanno colpita ma che non hanno ottenuto il punteggio in classifica che mi aspettavo. Mi è sembrato corretto dare a queste storie un particolare riconoscimento. I premi in questione sono 'Miglior personaggio femminile' e 'Miglior trama', e varranno una recensione premio.
06/10/2016 19:45
 
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Re: Re: Re:
TheHeartIsALonelyHunter, 06/10/2016 19.30:



Infatti la mia idea era quella di mantenere il premio Squadra migliore e poi fare la classica classifica... A questo punto se per voi è indifferente farei così. Vi confermo che stasera pubblico i risultati, e vi chiedersi già da ora di rispettare comunque la mia opinione e tener presente del fatto che di questo si tratta: un'opinione. Non mi aspetto certo che il mio parere sia universale e unico, ho giudicato in base ai miei parametri e i miei gusti, e come doveva esserci un primo posto doveva esserci anche un ultimo. È ovvio poi che le storie che magari a me sono piaciute di meno ad altri di certo piaceranno di più, quello che io esprimo è un mio parere personale, nulla più. Ho cercato di esprimere al meglio le ragioni per cui ho dato un determinato punteggio, ma se volete contestarlo siete libere di farlo e di darmi la vostra visione personale. Infine, vorrei solo dire: considerate non tanto il giudizio nella sua interezza e la posizione in classifica ma le varie parti, perché ci sono state ovvie discrepanze tra i vari parametri di valutazione e ci sono alcuni in cui magari siete stati eccelsi ma che sono stati 'oscurati' da un altro parametro peggio riuscito. Ultimissima cosa e poi mi dileguo: ho deciso di attribuire due premi speciali per premiare due storie che mi hanno colpita ma che non hanno ottenuto il punteggio in classifica che mi aspettavo. Mi è sembrato corretto dare a queste storie un particolare riconoscimento. I premi in questione sono 'Miglior personaggio femminile' e 'Miglior trama', e varranno una recensione premio.



Mi sembra un'idea perfetta! Ora sono in ansia. XD

06/10/2016 20:06
 
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Aiuto che ansia XD
Tranquilla, è normale che i giudizi siano prima di tutto un tuo parere, è lo spirito dei contest :) vai tranquilla, ricevere consigli e critiche costruttive è sempre un'ottima cosa
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Post: 2.140
Giudice
06/10/2016 21:03
 
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Siamo arrivate FINALMENTE al momento fatale (musica drammatica)
No, ok, ritorno ad essere semi-seria.
Prima di tutto volevo ringraziarvi tutte quante per aver partecipato al contest, era da moltissimo tempo che non ne indicevo uno e mi ha fatto molto piacere vedere una simile partecipazione ed interesse.
Seconda cosa: come ho già detto siete libere di contestarmi, ma sappiate che comunque è ovvio che il mio parere si basi sul mio giudizio, e che come ci sono state storie che mi sono piaciute ci sono state anche storie che non mi sono piaciute. L'unico punto su cui vi dico tranquillamente "contestatemi" è la grammatica: potrei aver fatto davvero terribili errori senza volerlo, e se volete correggetemi pure. Se vi interessa posso anche postarvi lo specchietto che solitamente uso per giudicarla. La grammatica è l'unico e vero parametro "matematico" che giudico, per il resto mi baso generalmente sul punteggio che mi sembra mediamente più corretto. Ho cercato di essere il più precisa possibile riguardo ai miei giudizi, se qualcosa non vi è chiaro dite pure.
Detto ciò, posterò i risultati in ordine alfabetico per mia comodità. Alla fine posterò la classifica generale con anche i due premi speciali indicati e poi i punteggi delle varie squadre (anche qui, siete libere di rifare i calcoli tra di voi), con dichiarazione della Squadra vincitrice. Ovviamente i primi classificati possono chiedermi qualsiasi storia vogliano da recensire. Per avere un'idea generale dei miei fandom potete andare a controllare nei miei concorsi multifandom. Chi vuole il giudizio come recensione deve solo dirmelo. Per i banner, ditemi voi se preferite il nome del forum o il nome di EFP. Mi pare di aver detto tutto, in caso di dimenticanza preciserò altro alla fine. Iniziamo!
[Modificato da TheHeartIsALonelyHunter 06/10/2016 21:41]
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Post: 2.140
Giudice
06/10/2016 21:05
 
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_cory_
GRAMMATICA: 9.5\10
Ho notato solo un errore, e non sono neppure certa che lo sia ma lo segnalo comunque:
“l'unica che non si aspettava che io reagissi”; visto e considerato il “che” utilizzato e il fatto che precedentemente hai usato simili espressioni con il congiuntivo, credo fosse più corretto utilizzare la forma “l’unica che non si aspettasse che io reagissi” -0,5 punti
STILE: 7.5\10
Utilizzi uno stile molto poetico e molto particolare, ricco di ripetizioni e di espressioni che ridondano, e l’ho molto apprezzato, visto e considerato che è uno stile che spesso e volentieri utilizzo anch’io. Si addice bene alla brevità della storia e riesce a concentrare in essa quante più cose possibili.
Tuttavia, nonostante tu sia riuscita in generale a rendermi ben chiari i passaggi che hanno portato alla nascita della storia d’amore con Luna, pur mantenendo il tono disincantato e suggestivo, meno chiaro è stato invece il processo che ha portato alla fine della storia d’amore e al ritorno di Hermione da Ron. Altri passaggi che non mi sono stati chiari sono stati i riferimenti alla stanza in cui le due si “incontravano” (passami il francesismo), e quell’accenno alla “massa di ricci capelli scuri sul pavimento”.
Il finale, al contrario dell’inizio, ben scandito e ben pensato, l’ho trovato forse un po’ troppo frettoloso, troppo impreciso e troppo nebuloso: le ragioni per cui Hermione abbia deciso di lasciare Luna e tornare all’amore più convenzionale di Ron si chiariscono grazie alla poesia finale, che credo condensi bene il senso intero della storia, ma da una prima lettura mi sono invece sfuggite. Inoltre rimangono in sospeso alcuni quesiti, di cui avrei voluto conoscere la risposta, primo tra tutti: Harry e Ron sapevano di questa relazione clandestina di Hermione? E come si è sviluppata questa relazione?
Lo stile in sé per sé è molto buono e anche molto poetico, ma forse male si adatta a una storia che dovrebbe narrare di una coppia non canonica: in questi casi è necessario, almeno secondo il mio modesto parere, lasciare più riferimenti, spiegare maggiormente, perché alcuni passaggi che per lo scrittore possono risultare ovvi, per il lettore non lo sono affatto (lo dico per esperienza personale).
Generalmente l’utilizzo della prima persona in una storia mi sembra inappropriato o comunque non mi fa impazzire, ma in questo caso non mi è dispiaciuto, sebbene all’inizio mi fosse sfuggito. In fondo la protagonista assoluta è Hermione, ed è dei suoi sentimenti che si parla.
IC E CARATTERIZZAZIONE PERSONAGGI: 7.5\10
Hermione è la protagonista assoluta e dunque emerge molto bene, all’interno della storia. Mi ha stupito come tu sia riuscita a far venire a galla la sua figura e a tratteggiarla tanto bene in uno spazio così breve. Con poche espressioni sei riuscita a farci capire come mai abbia deciso di intraprendere questa relazione così “inusuale” e come mai abbia deciso di intraprenderla proprio con Luna. Ammetto che all’inizio della storia ero scettica riguardo a questa Hermione tanto avventata che si getta tra le braccia di “Lunatica” Lovegood apparentemente senza ragione, ma con il proseguire della storia mi è stato chiaro non solo perché lei abbia deciso di concedersi questa boccata d’aria, ma anche perché poi abbia deciso invece di lasciarla andare. L’ho trovato plausibile, per quanto improbabile, ma considerato lo spazio limitato che avevi direi che te la sei cavata egregiamente con la sua caratterizzazione, non soffermandoti minuziosamente su ogni fattore o ogni evento che l’ha spinta tra le braccia di Luna ma comunque dandoci una solida base da cui partire per comprenderlo.
Luna, al contrario, viene citata solamente e “rievocata” solo attraverso i ricordi di Hermione, e per questo motivo ciò che apprendiamo di lei è molto sporadico e non particolarmente definito. Dai pochi sprazzi che abbiamo sembra abbastanza IC, e inoltre mi è piaciuto il fatto che tu abbia voluto approfondire maggiormente il suo carattere e avvicinarla ad Hermione attraverso la morte di suo padre, ma è molto difficile giudicare l’IC pienamente proprio perché ho poco su cui basarmi. In generale hai comunque fatto un buon lavoro.
ORIGINALITA’: 5\10
Lo spunto non è particolarmente originale: la fine della Guerra che lascia dolore, e dunque la ricerca costante di un’ancora di salvezza (che spesso e volentieri è proprio Luna), la necessità successiva di ritornare a una normalità più stabile ma più deludente… L’ho già visto più volte e non mi ha sorpresa particolarmente. Tuttavia la scelta del protagonista è decisamente originale: Hermione non è solitamente il tipo di persona che si crede possa ritrovarsi in situazioni di questo tipo solo per lenire le ferite della Guerra. Per quanto più volte venga dipinta come una ragazza “ribelle” e impegnata in relazioni scandalose, la cosa non risulta spesso plausibile perché non si spiegano le sue ragioni o perché il suo comportamento è troppo sfrenato, mentre qui la sua reazione risulta credibile, ed è proprio questa la forza della storia.
Inoltre hai fatto un buon utilizzo della citazione finale, chiarendo come la loro storia sia terminata attraverso le parole della poesia.
CARATTERIZZAZIONE DELLA COPPIA: 10\15
Come già ho detto all’interno della sezione “stile”, la parte iniziale della loro relazione e il motore che l’ha fatta nascere sono chiari e trapelano bene dalle parole di Hermione. La seconda parte, invece, è meno distinta e più nebulosa, e risulta un po’ difficile per il lettore non solo capire quali fossero i loro rapporti (qualche riferimento ci fa capire che il loro era un rapporto piuttosto fisico, ma viene da chiedersi se fosse solo ed esclusivamente quello, visto e considerati tutti i riferimenti alla stanza che si fanno) e se la loro fosse una storia più o meno clandestina. Come sia finita diventa abbastanza chiaro grazie alle parole della poesia, ma la parte centrale, la dinamica del loro rapporto non risulta molto ben chiara.
Più che una storia su Luna e Hermione come coppia, questa è una storia sui ricordi e sui rimpianti di Hermione riguardo alla loro coppia, oltre che un’introspezione ben riuscita del personaggio riguardo a questa sua scelta e a questa sua mancanza di coraggio nello sviluppare e nel mantenere questo rapporto. Non c’è molto altro che emerga, riguardo alla relazione, se non quello che Hermione ci dice e ricorda.
GRADIMENTO PERSONALE: 12\15
Nonostante alcuni passaggi non siano stati molto chiari e nonostante il personaggio di Luna, come secondo membro della coppia, sia stato molto poco sviluppato, ho apprezzato nonostante tutto la tua storia. Lo stile mi è piaciuto, per quanto forse non era del tutto adatto ad una storia del genere, e mi è piaciuta la scelta del tema e la maniera in cui lo hai sviluppato, attribuendolo a un personaggio come Hermione, solitamente dipinta o come personaggio moderato e calmo o come personaggio selvaggio e ribelle. È difficile trovare storie in cui Hermione non sia dipinta come troppo perfetta e leziosa o in cui il suo personaggio non sia del tutto snaturato, e tu sei riuscita a darle al contrario una buona dimensione umana mantenendola tuttavia la Grifondoro che tutti conosciamo.
Per un totale di 51,5\70
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Post: 2.140
Giudice
06/10/2016 21:06
 
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AceDPortogas
GRAMMATICA: 6,8\10
Hai fatto alcuni errori che devo segnalare:
-Ci sono alcuni termini dell’universo potteriano che andrebbero scritti con la maiuscola. In particolar modo nella tua storia hai scritto due volte “smaterializzarsi” con la minuscola e “babbano”. -0,3 per 3=-0,9 punti
-“La ragazza sbuffò e lo squadrò, pensando che fosse cambiato molto dall’ultima volta che l’aveva visto”; penso qui sia più corretto utilizzare la forma “era”, invece che “fosse”. -0,5 punti
-“ma non ce la faccio … non riesco a non pensare a tutti i morti”; ti è sfuggito uno spazio prima dei tre punti, e anche dopo, nella frase “di già? Beh … è stato bello parlare con te”. -0,1 per 2= -0,2 punti
-«Grazie! non dovevi!»; va la maiuscola. -0,5 punti
-“e da un sonoro crack”; trattandosi di un’onomatopea “crack” andrebbe inserito tra due virgolette. -0,2 punti
-“«Mamma! Papà! V-voi vi ricordate di me?!» chiese e loro annuirono”; dopo “chiese” andrebbe inserita una virgola. -0,2 punti
-“«fatti abbracciare, Amore»”; mi sfugge il perché di quella maiuscola. -0,2 punti
-“e quell’anno Fred e Hermione riuscirono a rendere questa frase più che veritiera,”; la “e” dopo la fine del discorso dovrebbe essere maiuscola. -0,5 punti
STILE: 4,5\10
Lo stile è decisamente semplice e facile da seguire, ma mi è sembrato anche un po’ piatto e poco coinvolgente. In alcuni punti ti concentri totalmente sui pensieri dei personaggi, in altri invece lasci che sia l’azione a guidare l’intera situazione, e il tutto risulta a tratti molto impersonale e non coinvolge il lettore. In particolar modo mi riferisco al momento in cui Hermione ritrova i suoi genitori, “guariti” da Fred e George. È di certo un momento emotivo molto importante, per la ragazza e per i genitori, un momento a cui l’intera storia ci ha preparati, ma che si appiattisce ben presto e non colpisce, proprio perché non c’è nessuna emotività. Non ci vengono descritti i sentimenti di Hermione in quel momento, o quelli dei suoi genitori, quando invece sarebbe stato molto più coinvolgente essere appunto “catapultati” nei pensieri e nelle sensazioni dei tre, visto che si sono appena ritrovati dopo un periodo tanto triste e difficile. Molti punti della storia mancano di emotività come questo, di qualcosa che ci faccia effettivamente legare ai personaggi e interessare a ciò che gli sta succedendo, in gran parte proprio per alcune scelte stilistiche.
In generale lo stile è anche troppo semplicistico, narra linearmente cosa sta succedendo senza entrare nel dettaglio o soffermarsi su cose importanti, e anche quelle che dovrebbero essere battute o momenti drammatici si perdono un po’, in questo modo.
I momenti introspettivi non sono mal riusciti, ma sarebbero potuti essere più curati, secondo me, o anche arricchiti di figure retoriche e metafore, invece che essere un semplice resoconto. In questa forma i pensieri danno molto l’impressione di una lista della spesa, e anche in questo caso è difficile provare empatia per i personaggi e per ciò che gli sta accadendo.
Ci sono poi delle espressioni che non mi hanno del tutto convinto, come l’affermazione “la paura era attanagliata nel suo cuore”, o “vista la chiusura da anni”. Non sono grammaticalmente scorrette, ma non sono certa che il verbo “attanagliare” si possa usare in questo senso, e quel “da anni” per qualche motivo stona.
Ultimissima nota: i dialoghi, specialmente quelli più lunghi, forse andrebbero spezzati di più per dare respiro al lettore.
IC E CARATTERIZZAZIONE PERSONAGGI: 7\10
Concentriamoci prima di tutto sui due protagonisti: Hermione è la protagonista della storia, e inizialmente è abbastanza IC, nella sua fragilità e nella sua tristezza. Ciò che prova emerge abbastanza bene dai suoi pensieri, all’inizio, e trovo che sia naturale che, dopo aver vissuto un’esperienza simile, si senta fredda nei confronti del mondo e nei riguardi di una nuova e possibile relazione. Anche il suo sfogo con Fred è perfettamente lecito ed umano, considerata la situazione in cui si trova. Il suo personaggio, secondo il mio modesto parere, si “perde” un po’ nella seconda parte, dove l’ho vista sbiadire un po’ rispetto alla parte iniziale in cui invece emerge molto come protagonista. Non c’è stato nulla di particolare in lei, nulla che me la facesse ricollegare al personaggio originale. Inoltre quella sberla che ha dato a Fred mi è sembrata decisamente ingiustificata e fuori luogo. Posso capire che fosse nervosa e rattristata, ma perfino nei momenti più difficili Hermione è sempre stata una ragazza molto razionale o che, in ogni caso, ricorre raramente alla violenza. Certo, la vediamo accapigliarsi ferocemente con Ron nell’ultimo libro, ma quel suo sfogo derivava da un periodo prolungato di angoscia e rabbia montati silenziosamente in lei. Non ce la vedo proprio a scattare tanto improvvisamente, quando poco prima stava discutendo tranquillamente con Fred. Per il resto è abbastanza in linea con l’Hermione originale.
Fred è anche lui tendenzialmente in linea con il personaggio creato dalla Rowling, e non ho trovato inappropriato quel discorso che fa ad Hermione: era un momento di difficoltà, un momento in cui era necessaria un po’ di serietà, e lui riesce a consolarla mantenendo comunque quella sua tipica aria scherzosa e con le sue battute piantate qui e là. L’ho apprezzato soprattutto nel dialogo iniziale con Hermione. Tuttavia anche lui mi sembra talora abbastanza piatto, poco interessante come personaggio, e anche il fatto che ti riferisci a lui riutilizzando le stesse parole (“malandrino” sopra tutte) dà un’idea un po’ unidimensionale del personaggio.
Gli altri personaggi secondari sono generalmente ben caratterizzati, soprattutto George e la signora Weasley, e anche Ginny mi è sembrata effettivamente giustificabile nella sua azione, oltre che in linea col suo carattere, tendenzialmente passionale e deciso.
Tuttavia i personaggi che non mi hanno davvero convinto, e a cui non ho potuto trovare giustificazione, sono Ron e Harry: posso capire, certo, che i loro impegni li abbiano tenuti lontani dall’amica, e posso capire anche la tua scelta di non far mettere insieme Ron e Hermione (e le motivazioni che mi hai fornito sono certamente adatte e convincenti), ma non riesco davvero a capacitarmi di tanta indifferenza e (passami il termine) crudeltà da parte loro, nell’abbandonare la loro amica proprio nel momento del bisogno, senza neppure scriverle una lettera. Il legame di amicizia che c’è tra Ron, Hermione e Harry è incredibilmente forte, e mi pare assurdo che, dopo averne passate tante insieme ed aver condiviso tanto insieme gli altri due possano semplicemente dimenticarsi da un momento all’altro dell’amica. Non sono, o almeno non mi sono mai sembrati, tanto “leggeri” nei rapporti interpersonali, e davvero non credo che sia da loro evitare in questo modo la povera Hermione, con tanta freddezza.
ORIGINALITA’: 6,5\10
Il Natale e tutto ciò che ad esso è connesso (quindi feste, eventuale solitudine ecc) è un momento molto sfruttato nelle fanfiction, ma il finale e il ritorno dei genitori di Hermione è stata certamente una “sorpresa” e ha aggiunto un po’ di originalità alla storia.
CARATTERIZZAZIONE DELLA COPPIA: 5\15
Qui devo tenermi bassa per una serie di motivi che ti spiego subito.
Prima di tutto: ci viene detto da Hermione, in maniera molto concisa e diretta, che Fred è stato il suo primo ragazzo, il suo primo bacio e la sua prima volta. Già questo mi ha lasciata leggermente perplessa poiché, all’interno del libro, non c’è davvero nessun accenno riguardo al fatto che Hermione avesse interesse nei confronti di Fred o viceversa, o comunque ce ne sono davvero pochi. Mi ha quindi un po’ delusa vedermi spiattellare in maniera così frettolosa la loro situazione sentimentale, senza avere qualche riferimento precedente a cosa li abbia legati, come siano arrivati a diventare una coppia, come sia evoluta la loro relazione… L’ho già detto in un altro giudizio, quando la coppia non è canon, almeno secondo il mio modesto parere, va inserito qualche accenno anche minimo a cosa abbia fatto nascere la relazione, perché ciò che per lo scrittore o il lettore innamorato della coppia è ovvio non lo è per un lettore “esterno” che non conosce o conosce poco i tratti che potrebbero rendere la coppia “fattibile”.
Oltre a questo, quando Fred e Hermione si rincontrano sembra di comprendere, dalla maniera in cui parlano e agiscono, che si siano lasciati o che comunque i loro rapporti non siano più così stretti. E anche qui si alza un punto interrogativo, perché viene naturalmente da chiedersi come sia successo, visto e considerato poi che Hermione parla in maniera tanto positiva di Fred e della loro relazione. E il finale mi ha confusa ulteriormente, visto che Fred afferma “finirò per pensare che tu mi ami!”. Certo, poteva anche essere uno scherzo del Weasley, ma viene quasi da chiedersi se la relazione tra i due fosse un qualcosa di solo fisico che si è ovviamente chiuso durante la Guerra… Non è molto chiaro, insomma, quale sia stato il legame tra i due, come sia evoluto, cosa entrambi pensassero di questa relazione e come mai sia finita, e il tutto risulta piuttosto confuso e mi ha lasciata confusa.
GRADIMENTO PERSONALE: 6\15
La storia non mi ha fatta impazzire, in gran parte per lo stile che è piuttosto impersonale e a tratti sgradevole nell’uso di certe espressioni. I personaggi emergono poco e dunque emerge poco anche la loro relazione e il loro legame. I dialoghi però sono generalmente ben riusciti e in linea con i personaggi, ma purtroppo la premessa di base su cui si fonda l’intera storia (Ron e Harry che smettono di scrivere ad Hermione) è decisamente poco probabile o in ogni caso non viene supportata a tal punto da farci credere ad essa.
Per un totale di 35,8\70
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Post: 2.140
Giudice
06/10/2016 21:07
 
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Cris297
GRAMMATICA: 6,2\10
Ci sono molti errori sparsi lungo la storia che ti devo riportare:
-Hai scritto male le parole “sopravvento” e “goffaggine” nelle prime righe. Inoltre verso la fine hai scritto male anche la parola “maialino”, ma credo che si trattasse più che altro di un errore di distrazione e battitura. -0,2 per due+-0,1=-0,5 punti
-Nel secondo paragrafo ripeti per tre volte in poche righe l’espressione “ogni qual volta”; -0,2 punti
-“eppure al tempo così odiata”; penso intendessi “eppure al tempo stesso così odiata”. -0,1 punti
-“e che non se ne va mai; ma far comparire al suo posto un velo di allegria.”; penso che una virgola sarebbe più adatta del punto e virgola. -0,2 punti
-“Si io ti amo”; ci sono due errori qui: il “si” va scritto accentato, e dopo questo andrebbe inserita una virgola. –0,2 per 2=-0,4 punti
-“ No io non ti amo”; stessa cosa di sopra: sarebbe più corretto inserire una virgola dopo il “no”. -0,2 punti
-“io non ti amo per provare il brivido scatenato da un’esperienza nuova, da una pozione mai fatta”; penso che utilizzare il “di” invece del “da” sarebbe stato più adatto. -0,2 per 2=-0,4 punti
-“No. Questo no. Ti amo…”; ti è scappato uno spazio in più dopo il punto. –0,1 punti
-“che mi porta il tuo profumo,mi sto innamorando…”; dopo la virgola va lo spazio, ma visto che è un caso isolato lo considererò errore di battitura. -0,1 punti
-“mi sto innamorando del bagliore dei tuoi sorrisi timidi; di quella curva”; anche qui al posto del punto e virgola avrei inserito la virgola. -0,2 punti
-“che ti increspa le labbra. Ogni qual volta che uno dell’Ordine fa qualche stramba battuta.”; non capisco il perché di quel punto dopo “labbra”, visto che la frase prosegue. -0,2 punti
-“del mostro che ogni mese prende possesso della mia mente, non sai…”; altro spazio di troppo che ti è scappato dopo la virgola. -0,1 punti
-“non sai cosa voglia dire temere a ogni Luna Piena”; non capisco il perché della maiuscola utilizzata per riferirti alla luna. -0,2 punti
-“E inutile che perdi il tempo con me”; penso intendessi “è”. -0,2 punti
-“aspettarti nel quartier generale dopo ogni tua missione per l’ordine”; visto che si tratta dell’Ordine della Fenice dovresti scrivere la parola con la maiuscola, appartenendo all’universo potteriano. -0,3 punti
-“e dalle tue piccole vittorie e i tuoi piccoli pasticci.Pian piano mi accorgo…”; dopo il punto va lo spazio, ma essendo un caso isolato lo considererò errore di battitura. -0,1 punti
-“e che ormai non ero più in grado di abbattere.”; anche qui ti è scappato uno spazio in più dopo “di”. -0,1 punti
-“Non lo nascondo un po’ ho paura di questa battaglia”; dopo “nascondo” andrebbe la virgola. -0,2 punti
STILE: 5,5\10
Mi dispiace ma qui devo mantenermi piuttosto bassa. Lo stile che hai scelto, semplice e lineare, teso solamente a descrivere le emozioni dei personaggi, mi sembra decisamente poco adatto ad una storia del genere. Descrivendo in maniera così secca ed asciutta cose delicate e complesse come i sentimenti si rischia di risultare quasi asettici e meccanici, e di non colpire il lettore, come invece immagino che tu volessi fare. Alcune espressioni che usi e alcune figure che hai inserito nella storia non sono male, e aggiungono un pizzico di poesia all’intera vicenda e alla descrizione della situazione sentimentale dei due protagonisti (mi ha molto colpita, soprattutto, questa: “Come l’acqua della doccia che lentamente scava dentro la tua pelle sempre nello stesso, doloroso punto”. Azzeccata e ben riuscita), ma altre invece non risultano molto ben costruite e fanno storcere un po’ il naso. Ci impedisci di entrare, in questo modo, nella psicologia dei personaggi e di sentirci coinvolti, ci fai semplicemente assistere alla vicenda in maniera impersonale. Inoltre alcune frasi non mi hanno convinto nella loro costruzione (cito questa per farti capire: “Per paura di soffrire ancora più di quanto non ho sentito dolore fino ad ora”). Inoltre utilizzi termini forse troppo comuni, un lessico troppo poco ricco che tende a ripetersi qui e là e che alla fine viene a noia, visto che utilizzi spesso e volentieri gli stessi termini o gli stessi concetti. Penso che, con qualche immagine poetica in più e la scelta di altri termini più poetici o ricercati saresti riuscita a far entrare maggiormente i lettori nella psiche dei personaggi e a farli maggiormente affezionare, visto e considerato che questa storia si basa solo ed esclusivamente sui due personaggi e dovrebbe appunto farci interessare alla loro vicenda e alle loro emozioni.
Riguardo alla parte poetica, non è mal riuscita, e ho trovato anche alcune figure interessanti che avresti potuto inserire benissimo anche nella storia, ma penso che in alcuni casi avresti dovuto fare altre scelte lessicali rispetto ad altre anche qui (prima tra tutte l’utilizzo del termine “testone” che stona un po’ col resto della composizione).
IC E CARATTERIZZAZIONE PERSONAGGI: 8\10
Qui invece devo davvero darti un punteggio alto, perché i due protagonisti emergono non solo attraverso le proprie parole, ma anche attraverso le parole dell’altro, e questo è stato qualcosa che ho molto apprezzato. Leggendo la prima parte della storia credevo che ti saresti concentrata solo ed esclusivamente su Ninfadora e mi stavo già preoccupando perché temevo che il personaggio di Remus non sarebbe stato sufficientemente caratterizzato, ma poi è iniziata la seconda parte che ha spazzato via i miei dubbi. Remus in particolar modo l’ho riconosciuto chiaramente e l’ho molto apprezzato, coi suoi dubbi e le sue incertezze, con la paura per Ninfadora e per sé, con la consapevolezza della sua diversità e il timore di non poter mai vivere una vita normale. Anche la descrizione che ne fa Ninfadora è perfettamente in linea col personaggio che conosciamo: solitario, ma pronto nonostante tutto alla battuta, un po’ scostante ma profondamente innamorato della ragazza e spaventato dai suoi sentimenti allo stesso tempo.
La protagonista femminile è anche lei abbastanza in linea col personaggio originale, allegra e positiva, ma penso che forse nei suoi pensieri ci sia un po’ troppo sentimentalismo rispetto a quello che caratterizzava la vera Ninfadora. Certo è che qui ci troviamo di fronte a un personaggio colto nei suoi pensieri più intimi e interiori, e dunque è ovvio che emergano delle parti del suo carattere diverse da quelle che sono visibili da tutti, tuttavia trovo che forse qualche battuta qua e là, qualche accenno più allegro e positivo avrebbero reso più riconoscibile e caratteristico il personaggio.
Inoltre, come ho già detto, purtroppo lo stile scelto appiattisce un po’ lo spessore dei personaggi, ma visto e considerato che ti concentri appunto solo sui personaggi e le loro emozioni hai tracciato un profilo psicologico abbastanza preciso e approfondito dei due.
ORIGINALITA’: 6\10
Non ci proponi nulla di nuovo né eccezionale, ma ci presenti semplicemente la storia com’è e come la conosciamo. Tuttavia è di certo apprezzabile la scelta di far narrare la vicenda dai due punti di vista diversi, mettendo in luce quali siano le visioni da entrambe le parti, e anche l’inserimento della poesia.
CARATTERIZZAZIONE DELLA COPPIA: 13\15
Anche qui non posso assolutamente recriminare nulla, visto che ci narri della loro vicenda d’amore sin dall’inizio, con grande dovizia di dettagli e senza limitarti a farlo dal punto di vista di uno solo dei componenti della coppia, ma analizzando entrambi e i loro sentimenti riguardo alla nascita di questa storia. Come ho già detto, ho particolarmente apprezzato la parte relativa a Remus, perché credo fosse veramente in linea coi sentimenti e i pensieri dell’uomo, e inoltre chiarisce i suoi comportamenti dopo che ci sono stati presentati da Ninfadora stessa. Senza quei chiarimenti molto probabilmente, per un esterno alla storia o per un non appassionato della coppia, il comportamento di Remus sarebbe sembrato ingiustificato, o lui sarebbe sembrato disinteressato alla donna, mentre con questo espediente sei riuscita a chiarire molto bene questo punto. Allo stesso modo i sentimenti di Ninfadora e l’azione “curativa” che vorrebbe far agire su Remus sono chiari e ben resi, e anche molto in linea con ciò che ci viene detto nel libro. Hai reso molto bene, insomma, il percorso di crescita, ma soprattutto la fase iniziale, di questa storia d’amore e di questa coppia, facendo capire al lettore come mai i due dovrebbero stare insieme, e rendendo ben chiaro quanto l’uno abbia bisogno dell’altro.
GRADIMENTO PERSONALE: 6\15
Mi dispiace ma la storia non mi ha particolarmente colpita. Come ho già detto lo stile con cui hai descritto il legame, per cui certamente esaustivo ed esplicativo, non è adatto a suscitare emozioni, e in una storia così “statica”, in cui ci si affida unicamente alle emozioni dei personaggi e ai loro pensieri è fondamentale utilizzare uno stile che possa catturare il pubblico. Ho apprezzato, come già detto, l’uso che hai fatto dei diversi POV, tuttavia, e anche la caratterizzazione dei personaggi e della coppia in sé per sé: mi hai dato una visione singola e unitaria prima dei personaggi e poi della coppia, dandomi motivazioni per cui loro due dovrebbero stare insieme e rendendo chiaro il perché la loro sia la coppia “migliore”, e dunque posso dire che su quel versante hai centrato in pieno l’obbiettivo del contest.
Per un totale di 44,7\70
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Giudice
06/10/2016 21:08
 
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DonnieTZ
GRAMMATICA: 7,8\10
Ti devo segnalare alcuni errori:
-“whisky incendiario”, essendo un termine coniato dalla Rowling, va scritto con la maiuscola. -0,3 punti
-“Oh no, grazie, io non bevo. Anzi, forse è meglio che vada.”; dopo l’ “oh” va la virgola. -0,2 punti

-“Sì, sì certo.”; anche dopo il secondo “sì” va la virgola. -0,2 punti
-““Immagino basti aspettare un po'.” i capelli di Teddy”; la “i” dovrebbe essere maiuscola, dopo la fine del discorso. -0,2 punti
-“...e stare in quella casa, tutto solo, Bill”; ti sei dimenticata lo spazio dopo i punti. -0,1 punti
-“Bill non può fare a meno di riflette quell'espressione con la sua”; penso intendevi “riflettere”. -0,1 punti
-“Non aveva mai bevuto prima ed è stato un disastro, vero?”; credo intendessi “avevo”. -0,1 punti
-“sa che viaggiare –fuggire – non scaccerà nessuno dei fantasmi che si porta dietro.”; ti sei lasciata sfuggire uno spazio di troppo. -0,1 punti
-“Alla vite, alla quotidianità”, ehm, credo intendessi “vita”. -0,1 punti
-“Sei troppo intelligente, Ted, lo sai vero?”; dopo “sai” andrebbe la virgola. -0,2 punti
-“E Bill non può impedirsi di rispondere: “sì, lo è.””; il “sì” andrebbe scritto con la maiuscola. -0,2 punti
-“I tuoi figli anni bisogno di un padre felice, Bill.”; credo intendessi “hanno”. -0,1 punti
-“Mi dispiace Ted, mi dispiace.”; dopo il primo “dispiace” andrebbe la virgola. -0,2 punti
-“Teddy si avvicina,insinuando la sua mano in quella di Bill.”; dopo la virgola andrebbe messo lo spazio. Visto che è un errore che compi una sola volta lo segno come errore di distrazione. -0,1 punti
STILE: 9,5\10
Lo stile che hai utilizzato è davvero molto, molto adatto alla storia e molto “malleabile”, per così dire: non si mantiene su un unico registro, come alcuni stili che ho analizzato per questo concorso, ma riesce a destreggiarsi bene tra i pensieri dei personaggi, la loro introspezione, i dialoghi, l’azione…
Ho apprezzato moltissimo la scelta del lessico che fai, in particolar modo, nelle scene tra i due, perché le varie sensazioni provate traspaiono molto bene e con chiarezza: nella prima parte l’imbarazzo e la tensione, nella seconda l’abbandono totale alla passione, la gioia, il senso di liberazione, nella terza la disperazione e la paura, l’incertezza su cosa sia necessario fare, e infine nell’ultima finalmente la speranza per il futuro, e quella felicità che “forse” potrebbe arrivare e potrebbe durare in eterno. È tutto molto chiaro, proprio grazie alle parole e alle espressioni che utilizzi, attraverso le quali comprendiamo l’evoluzione del personaggio principale e del rapporto.
Le scene di passione tra i due le ho apprezzate particolarmente, devo ammetterlo: le tratti con una tale impetuosità eppure con una tale delicatezza che è impossibile non sentirsi coinvolte. Il ritmo serrato che utilizzi inoltre accumula la tensione, e dà ancora di più l’idea della fretta, della velocità, del tumulto interiore ed esteriore che prende i due personaggi, e riesci a renderle in maniera dettagliata senza però scadere nel banale o, ancora peggio, nel volgare. Devo ammetterlo, questo è il tipo di scena d’amore che preferisco, e vederne una trattata tanto bene mi ha dato una grandissima soddisfazione.
Usi delle figure retoriche molto valide per descrivere i sentimenti e le sensazioni dei personaggi, e riesci a delinearli perfettamente senza però doverti perdere in descrizioni lunghe e dettagliate che potrebbero appesantire la lettura, riuscendo tuttavia a coinvolgere il lettore (non poche volte nella storia mi sono ritrovata a leggere con gli occhi a cuoricino o a disperarmi per la sorte dei due poveri protagonisti, lo ammetto).
I dialoghi sono anche quelli incredibilmente credibili e ben riusciti, oltre che ben inframezzati con l’azione e l’introspezione dei personaggi: i tre elementi sono perfettamente in equilibrio nella storia, e sono tutti e tre ben curati.
Ho molto apprezzato anche i rimandi che ricorrono nel testo, le varie parti ripetute (come quel “Che cosa ho fatto?”) che aggiungono anche più significato all’intera storia.
L’unica pecca che posso trovare, e l’unica per cui ti ho sottratto quel mezzo punto, è la “differenza di ritmo” che si avverte tra la prima parte e il finale, in cui penso tu ti sia affrettata troppo a risolvere la situazione. Certo, i due si amano e Bill ha fatto sicuramente la scelta giusta scegliendo Teddy così pubblicamente, tuttavia avrei preferito una maggiore tensione, una maggiore sospensione dell’azione in quel punto, o una maggiore introspezione in Bill che ci facesse capire cosa l’ha fatto passare da quello stato iniziale, confuso e non certo, alla decisione di ammettere tutto così, in maniera tanto pubblica e improvvisa.
Ultima nota: alcune espressioni, sempre secondo il mio modesto parere, potevano essere maggiormente curate dal punto di vista stilistico. Sono piccole pecche, certo, ma penso che espressioni quali “mi ha chiesto se stessi venendo da Victoire” potrebbero risultare un po’ spiacevoli alla lettura, soprattutto considerando quanto sia elevato e ben curato il resto del testo.
IC E CARATTERIZZAZIONE PERSONAGGI: 10\10
Da dove posso cominciare? Mi sono letteralmente innamorata del “tuo” Bill e del “tuo” Teddy. Direi che è una premessa piuttosto esauriente e riassuntiva, ma so che non posso cavarmela solo con questa, quindi passerò ad analizzare ben bene i motivi che mi hanno spinta a dare questo punteggione.
Partiamo da Bill.
Già dalle prime righe ci introduci a un personaggio molto cambiato e molto sviluppato, dopo la fine della Guerra, ma lo tratteggi in maniera semplice e tuttavia esaustiva, particolareggiata, totale, per così dire. Le sue motivazioni e ciò che c’è dietro la sua tristezza emerge poi nel corso del testo, e ho molto apprezzato come tu abbia deciso di non gettarci addosso alla Manzoni tutta la psicologia del protagonista, lasciandoci invece scoprire lentamente quali siano i suoi fantasmi e le sue cicatrici, l’ho trovata una mossa molto intelligente. Il suo confitto interiore viene approfondito sempre più nel corso della storia, e si comprende che la sua indolenza in fondo non nasce dall’abbandono vero e proprio di Fleur (emblematico quel “Voglio davvero che sia Fleur?”), ma quanto più dalle mille ferite che si è procurato nel corso degli anni, e che Teddy riesce a curare attraverso la sua presenza e la condivisione delle sue esperienze personali.
E la sua attrazione per Teddy, lo si capisce bene, non è una semplice ricerca di una liberazione, di una boccata d’aria dall’oppressione del matrimonio, come potrebbe invece far pensare la differenza d’età e l’ “azzardo” del rapporto omosessuale, ma è un sentimento che emerge per il suo bisogno di qualcuno che lo comprenda, che riesca a curare le sue ferite e che possa condividere con lui la vita che desidera, non quella che gli altri desiderano.
L’evoluzione di questo personaggio e le emozioni che lo accompagnano durante questo percorso di crescita sono incredibilmente tangibili oltre che incredibilmente comprensibili. È chiaro quali siano i motivi che lo spingano ad agire in un determinato modo in una determinata situazione, come anche quali siano i suoi sentimenti e perché lui li stia provando, e la sua evoluzione è tanto graduale e ben curata che risulta naturale, e affatto forzata. Da uomo inetto, intrappolato nel suo ruolo di padre e marito, ci ritroviamo davanti ad un uomo coraggioso e sicuro di sé che è pronto a opporsi a tutte le convenzioni e i giudizi per stare con l’uomo che ama (e a sproposito, è una cosa semplicemente troppo bella per essere vera XD). Tuttavia in lui rimane comunque un’umanità di fondo struggente, un’incertezza che lo accompagna sempre e che lo accompagna anche nel finale, quando si ritrova a piangere per la perdita della moglie e dei figli e per ciò che ha combinato.
La sua è davvero un’evoluzione radicale, completa, eppure risulta nel complesso più che credibile, oltre che assolutamente coinvolgente.
Teddy è anche lui semplicemente perfetto: anche se non è il protagonista di lui veniamo a sapere attraverso i suoi stessi discorsi e attraverso le parole di Bill, e il quadro che si viene a creare è anche quello incredibilmente completo.
Anche in lui ritroviamo cicatrici che lo hanno influenzato e che tuttora lo influenzano, e anche lui come Bill si ritrova costretto in un ruolo che gli è stato assegnato, incapace di fare ciò che vorrebbe e tormentato dall’ombra dei suoi genitori. È un personaggio impulsivo, certo, come dimostra la sua venuta a Villa Conchiglia, eppure anche riflessivo, forse anche troppo riflessivo e maturo per la sua età, ma pronto, forse anche più di Bill, a esprimere i suoi sentimenti e rendere evidente il suo affetto nei suoi confronti. I suoi modi, poi, nei confronti di Bill, la dolcezza con cui lo tratta durante il rapporto (quel “Non voglio farti male” mi ha fatto scappare un “Aw” mentale acutissimo) sono semplicemente adorabili, e fanno emergere proprio questa maturità da parte sua, nel riuscire a relazionarsi in maniera tanto diretta e tanto alla pari con un uomo con cui si porta più di trent’anni.
Forse mi è mancata un po’ più di introspezione nei personaggi di Fleur e Victoire, ma in compenso i protagonisti erano talmente ben definiti che non ho potuto davvero fare a meno di darti il massimo.
ORIGINALITA’: 8\10
Questa storia sprizza davvero originalità da tutti i pori, già dalla scelta della coppia, che è DECISAMENTE crack e fuori dagli schemi. Forse l’idea del matrimonio ormai fallito, l’idea dell’uomo ormai annoiato dalla propria vita e dalle rinunce che ha dovuto fare in nome di quest’unione non è proprio nuova (io stesso l’ho trattata in una mia fanfiction), ma mi ha molto colpita la maniera in cui tratti il tema e anche la maniera in cui fai legare i due protagonisti: il loro, ci si rende conto presto, non è un qualcosa da una notte e via, non è qualcosa che nasce dal desiderio di provare qualcosa di diverso o dalla noia matrimoniale, e non è tantomeno la ricerca di un toy boy, ma è un sentimento sincero e destinato a durare, e ho molto apprezzato questa tua scelta. Inoltre, so che sembra strano a dirsi, ma ho trovato molto originale anche il finale “felice”: non raramente l’esperienza extra coniugale si risolve in un nulla di fatto e rimane un rimpianto e uno scheletro nell’armadio per i due protagonisti nelle fanfiction, mentre qui Bill prende il coraggio a quattro mani e riesce ad uscire da questa realtà per riuscire a stare con Teddy.
CARATTERIZZAZIONE DELLA COPPIA: 14\15
Allora… Da dove posso anche solo cominciare?
Il rapporto che hai creato tra i due protagonisti è semplicemente… Perfetto.
Non solo è incredibilmente dolce, liberatorio e appagante, ma risulta anche coerente nella sua crescita, naturale, affatto forzato e perfettamente parallelo all’evoluzione dei due protagonisti.
Il “trucchetto” che hai utilizzato per far iniziare questa relazione è decisamente un classico, ma funziona sempre, e l’ho trovato particolarmente appropriato per due personaggi che, se non stimolati dall’alcool, probabilmente non proverebbero niente di che l’uno per l’altro, o non riuscirebbero a far emergere i sentimenti e i desideri interiori e nascosti nell’uomo. E in fondo, “in vino veritas”, e non ci sarebbe stato miglior modo di far finire Bill tra le braccia di Teddy se non facendo crollare le sue inibizioni e mettendo in luce quei sentimenti che forse (e dico solo forse) covava da un po’ per il ragazzo.
A quel punto, lo ammetto, mi sarei aspettata che tra i due la cosa si sarebbe immediatamente evoluta in senso meno platonico, complice l’alcool (se capisci cosa intendo), e invece no: hai deciso di aspettare che i sentimenti dei due fossero entrambi più chiari e più sicuri, che Teddy facesse la propria mossa e Bill si rendesse conto di avere bisogno di lui e della sua compagnia. E che posso dire? Hai fatto decisamente bene. È quel bacio a far scattare in Bill la riflessione riguardo al ragazzo, a farglielo vedere sotto una luce completamente diversa, e a dare a Teddy il coraggio di farsi finalmente avanti.
E le motivazioni che li spingono a stare insieme, a fare un qualcosa di tanto folle sono evidenti e chiare, e anche perfettamente comprensibili dal lettore: entrambi sono rinchiusi in un ruolo che non amano, entrambi sono segnati da ferite “invisibili”, entrambi sono molto maturi, entrambi sono legati, in qualche modo, alla luna e al mondo dei Lupi Mannari. So che quest’ultimo punto sembra il più sciocco e il più scontato, eppure è stato proprio quest’ultimo collegamento tra i due a colpirmi maggiormente, forse perché è il più particolare e il più evidente al tempo stesso, e ribadirlo ha fatto sembrare anche i due più consapevoli di ciò che li univa.
L’atteggiamento, poi, che prendono l’uno verso l’altro è incredibilmente dolce, forte, quasi bisognoso: da quel “Ted”, al “Non voglio farti male” di Teddy, alla promessa di Bill nei suoi confronti e le sue premure quando lui è ubriaco, alla gioia di entrambi la mattina dopo la notte passata insieme, per poi passare all’abbraccio disperato e al bacio mancato dopo il ritorno di Fleur… E poi il finale, in cui Bill rivela tutti i suoi sentimenti nei confronti di Teddy… Ci sarebbero talmente tante cose da dire e da analizzare che non finirei mai.
Inoltre un’altra cosa che ho molto apprezzato è stato come hai trattato la questione della differenza di età: Teddy e Bill non vengono dipinti come due personaggi appartenenti a due tempi e a due mentalità completamente diversi, ma anzi, vengono posti allo stesso piano, culturalmente ed emotivamente. E perfino loro sembrano, dopo un po’, non fare più caso a questa differenza colossale, tanto che perfino il lettore se ne scorda, leggendo: sono perfettamente alla pari, e non è la differenza d’età a definire chi sono o ad influenzare il loro rapporto. Ciò che conta è il loro legame emotivo e fisico, e questo è un altro punto di forza della storia.
Unica cosa per cui ti ho tolto il punto è stato il fatto che, per quanto sappiamo bene come i sentimenti di Bill siano nati, tuttavia non ci viene detto molto riguardo all’attrazione di Teddy per Bill. Certo, lui stesso gli dice, alla fine, che era da molto innamorato di lui, e anche precedentemente si può intuire questa attrazione quando Teddy afferma “pensavo avessi capito”, tuttavia rimane sempre sospesa la domanda: come sono nati questi sentimenti? Cosa li ha provocati o cosa li ha portati a galla? Risulta piuttosto difficile ritrovare una motivazione in Teddy, vista e considerata la sua giovane età. Tuttavia non ho voluto penalizzarti troppo per questo, perché per il resto la maniera in cui sviluppi il loro rapporto di coppia è davvero perfetto.
GRADIMENTO PERSONALE: 15\15
Si è capito che ho adorato questa storia dall’inizio fino alla fine? Lo spero davvero: ero partita un po’ prevenuta riguardo al pairing e ne sono uscita convinta e innamorata, proprio come avevo richiesto nel bando. La tua storia mi ha fatto emozionare, mi ha sorpresa, mi ha intenerita, mi ha sorpresa e mi ha infine risollevata con lo stupendo finale, lasciato in sospeso, certo, ma che sono certa sarà più che felice per loro due. Mi sono innamorata dei due protagonisti e del loro rapporto, tanto che non credo potrei esprimerlo meglio se non con lettere a caso e vaneggiamenti da fangirli (ma non credo sia il caso farlo qui), oltre che dello stile con cui hai trattato una relazione tanto complicata, e spero davvero di leggere altro di tuo in futuro riguardo a questa crack.
Per un totale di 64,3\70
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Giudice
06/10/2016 21:09
 
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Frasca94
GRAMMATICA: 8,1\10
Ci sono alcuni errori che devo riportare:
-Hai scritto male alcuni termini riferiti all’universo potteriano: “Grimauld Place” (è “Grimmauld”) e “Mufliatto” (è “Muffliato”). -0,3 per 2=-0,6 punti
- “Il sentirsi impotente, lo uccideva.”. La virgola non serve. -0,2 punti
-“ “…sono sicuro che troverai sicuramente qualcuno alla tua altezza, che…”. Qui hai dimenticato lo spazio dopo i tre punti, ma essendo un caso isolato lo segno come errore di battitura. -0,1 punti
-“L’unica cosa che avrebbe voluto fare, sarebbe stata quella di abbracciarla e dirle che anche lui l’amava e che voleva stare con lei.”. Mi sfugge la struttura della frase, prima di tutto per la presenza della virgola, ma anche e soprattutto per quel “sarebbe stata quella” riferito a “l’unica cosa che avrebbe voluto fare”. -0,5 punti
-“la porta di ingresso che avevano osservato fino ad allora, si era aperta,…”; mentre in altri casi non ho segnalato la presenza di virgole in eccesso, qui l’ho fatto, perché un inciso simile ha poco senso. Se volevi inserire una virgola avresti potuto inserire nell’inciso l’espressione “che avevano osservato fino ad allora”, ed eliminare la virgola dopo “si era aperta”. -0,2 punti
-“ancora appoggiato all’albero: Il suo volto…”. Non capisco il perché della maiuscola dopo i due punti, ma essendo un caso isolato penso sia stato un errore di distrazione. -0,1 punti
-“quando si rese conto che al posto della familiare e saltellante lepre, si scagliava agilmente contro ai Dissennatori…”. Dopo il “che”, vista e considerata la virgola successiva a “lepre”, andrebbe una virgola se vuoi mantenere l’inciso. -0,2 punti
STILE: 5,5\10
Il tuo stile è piuttosto piano e semplice, nell’esposizione non solo delle azioni ma anche delle emozioni dei personaggi. Purtroppo però l’eccessiva semplicità ed eccessività non risulta molto positiva, né nell’una né nell’altra situazione. Nella descrizione delle azioni, infatti, soprattutto in una storia tanto piena d’azione come questa, manca la suspense e il “dramma” per così dire, il testo perde in ritmo e in coinvolgimento se non si utilizza un determinato vocabolario o se non si utilizza un ritmo diverso attraverso la punteggiatura e la disposizione dei termini. È ovvio che non si può descrivere una scena statica come si descrivere una scena d’azione, ci sono alcuni accorgimenti da tenere in conto, perché altrimenti manca da parte del lettore l’interesse e non si sente l’azione come è sentita dai protagonisti, in prima persona. Mentre la scena della fuga è in generale abbastanza ben fatta e ben costruita, la scena del Patronus l’ho trovata abbastanza fiacca nella sua costruzione. Trovo che spezzando il ritmo attraverso dei punti fermi e utilizzando frasi più brevi avresti ottenuto un effetto migliore, rendendo il tutto molto più concitato e anche sorprendente per il lettore.
Allo stesso modo penso che nelle parti concernenti i pensieri dei personaggi, le loro emozioni, avresti potuto utilizzare un lessico diverso, concentrarti maggiormente sui loro sentimenti. Mi riferisco soprattutto alla parte iniziale, con la dichiarazione di Tonks, e la parte finale, in cui i due si separano: sono due momenti altamente drammatici, in cui il lettore dovrebbe sentirsi totalmente immerso nelle emozioni e nelle sensazioni dei due protagonisti, e meritavano un maggiore approfondimento e una maggiore attenzione, secondo il mio modesto parere. Con una maggiore analisi delle loro emozioni avresti reso il tutto molto più emozionante ed intimo, mentre con questa descrizione sommaria il tutto risulta impersonale e il lettore non viene totalmente catturato, proprio nel momento in cui invece dovrebbe sentirsi più coinvolto emotivamente.
È inoltre uno stile un po’ scarno di figure retoriche o metafore, e credo che qui e là sarebbe stato più appropriato inserirne, soprattutto negli spaccati introspettivi: avrebbero reso l’intera storia più poetica e complessa.
Avrei apprezzato inoltre l’utilizzo di un lessico magari più ampio, soprattutto nelle espressioni riferite a Tonks: dopo un po’ il ripetersi di epiteti costanti può risultare un po’ noioso e ripetitivo per il lettore.
Ultima nota: inserisci qui e là delle virgole che sono inutili e che rallentano la narrazione, creando degli incisi improbabili o che non mi sembrano necessari. L’hai utilizzata in maniere non scorrette dal punto di vista grammaticale (ti faccio degli esempi: “Remus la guardò, di nuovo, di sfuggita”, “Poi, spostò lo sguardo sulla ragazza”, “Così, come la giovane strega dai capelli rosa”) ma che possono rallentare la lettura ed appesantirla.

IC E CARATTERIZZAZIONE PERSONAGGI: 8,5\10
Riguardo a Remus, hai fatto un lavoro molto buono: ci hai fatto comprendere perfettamente quale siano le sue incertezze e le sue paure nei confronti di Tonks, e fai emergere inoltre l’amore che prova nei suoi confronti e i motivi che lo spingono ad allontanarla (molto interessante l’idea di inserire non solo le classiche paure legate alla sua maledizione e la sua identità, ma anche la sua età). Allo stesso tempo lo vediamo, nel finale, “cedere” alle parole della ragazza e all’inizio essere geloso del suo migliore amico prima e sentirsi invadere dalla gioia nel sapere quali siano i sentimenti della ragazza poi, mostrandoci il suo lato più umano e più incerto, riguardo a questo sentimento nei confronti di Tonks. In questo modo vediamo non solo il suo lato più forte, la sua decisione stoica nel voler abbandonare questo amore pur di non far soffrire la ragazza, ma anche e soprattutto quanto questa decisione lo faccia star male, poiché in realtà lo desidera tanto quanto lei.
Tonks emerge meno rispetto a Remus, visto e considerato il fatto che il POV è prevalentemente quello dell’altro, però da quel poco che ho visto, sia nelle sue azioni che nelle sue parole, mi è sembrata piuttosto fedele al personaggio originale. Manca certo l’aspetto più allegro e spontaneo del personaggio, ma non l’ho trovato un fatto negativo, poiché in questo caso la situazione in cui i due si ritrovano è una situazione molto più “seria” e personale di qualsiasi altra in cui si siano mai ritrovati all’interno dei libri. Vediamo una Tonks molto più riflessiva e concentrata su questo sentimento nei confronti di Remus, e trovo che sia giusto e giustificato, visto che, in ogni caso, la ragazza emerge come una personalità capace anche di una certa serietà, se necessario, nel libro.
ORIGINALITA’: 7\10
Ti rifai quasi completamente alla descrizione della Rowling, ma mi piace come tu abbia sviluppato quelle poche righe mettendoci del tuo, e creando una storia che, oltre ad essere incentrata sul loro rapporto, è di azione. Molto carina anche l’idea di inserire alla fine la prima trasformazione del Patronus di Tonks proprio davanti a Remus.
CARATTERIZZAZIONE DELLA COPPIA: 11\15
Hai caratterizzato abbastanza bene la coppia, nell’insieme, decidendo tra l’altro di descrivere un momento cruciale dell’inizio della loro relazione. Ci hai mostrato da una parte l’alchimia naturale tra i loro due caratteri e dall’altra gli ostacoli che devono affrontare per raggiungere la felicità, e l’hai fatto senza dando per scontata la loro relazione e il loro legame (anche se forse è più facile, per te, essendo la coppia canon).
GRADIMENTO PERSONALE: 8\15
La storia mi ha coinvolta poco, soprattutto per lo stile scarno e forse un po’ sbrigativo con cui è stata scritta. Trovo che dando un’impostazione migliore alle scene di azione dal punto di vista grammaticale e della costruzione delle frasi, e approfondendo i sentimenti dei personaggi sarebbe stata una storia molto migliore, coinvolgendo il lettore e portandolo ad immedesimarsi di più nei due protagonisti. Ha certo un buon potenziale, ma dovrebbe essere migliorata dal punto di vista stilistico. I dialoghi sono buoni e anche ben azzeccati, come anche la psicologia dei personaggi, specialmente quella di Remus.
Per un totale di 56,2\70
OFFLINE
Post: 2.140
Giudice
06/10/2016 21:10
 
Quota

jaybree
GRAMMATICA: 8,4\10
Ti devo segnalare alcuni errori:
-Alcuni termini dell’universo potteriano vanno scritti con la maiuscola. Tu hai scritto con la minuscola “cercatore”, “signore oscuro” (essendo un epiteto riferito a Voldemort andrebbe scritto con la maiuscola) e “magisprudenza”. -0,3 per tre=-0,9 punti
-“Uno smack sonoro e convinto.”. Essendo un’onomatopea dovrebbe essere scritto tra virgolette. -0,2 punti
-“Harry, cosa?”; essendo una frase interrotta andrebbero inseriti i tre punti prima del punto interrogativo. -0,2 punti
-“non che avesse molta scelta in quel frangente ma.. .”; ti è scappato uno spazio tra secondo e terzo punto. -0,1 punti
-“Ho ancora bisogno di aiuto per ridecorare casa però.”; tra “casa” e “però” andrebbe la virgola. -0,2 punti
STILE: 9,5\10
Il tuo stile è generalmente semplice, tuttavia si adatta perfettamente a questa storia composta di vari momenti e di varie situazioni che si susseguono e si legano. È uno stile scarno e non particolarmente “ornato”, certo, tuttavia le frasi brevi, concise sono perfette per questo tipo di storia, per una raccolta appunto di flash, e non risultano banali o troppo povere nella loro brevità, anzi. Riproducono effettivamente la rapidità del pensiero e delle sensazioni, e l’ho trovato azzeccato e ben riuscito in questa storia. Anche i periodi più lunghi sono molto ben resi, costruiti con delle belle immagini e con dei bei termini, che grazie ai vari rimandi e riferimenti assumono un loro valore particolare (come, ovviamente, il caffè, il latte e il tè).
L’introspezione dei personaggi è perfettamente mescolata all’azione, senza risultare “staccata” dal quadro generale come talora invece capita, e senza appesantire la descrizione delle vicende. Anzi, ho molto apprezzato come tu sia riuscita a trovare uno stile che si adattasse molto bene ad entrambe le sfere della storia.
Il lessico è generalmente ampio, però ricco di rimandi tra una parte della storia e l’altra. Si viene a creare così una rete di legami e di richiami che non può che essere apprezzata dal lettore, che si ritrova in un certo senso immerso in un mondo “a parte” eppure totalmente plausibile e reale.
Hai usato inoltre delle belle figure retoriche e delle belle metafore, prima fra tutte la metafora che regge l’intera storia, ovvero quella del caffè e del latte. Ho molto apprezzato anche come il lessico e lo stile si facesse più diretto, colloquiale, conversivo nelle parti che introducevano le varie parti, danno effettivamente l’idea di un dialogo e introducono bene il lettore a ciò che sta accadendo con un pizzico di simpatia.
IC E CARATTERIZZAZIONE PERSONAGGI: 7,5\10
Partiamo da Hermione.
Essendo la protagonista, oltre che il nostro POV, il suo è il personaggio che di certo emerge di più attraverso i suoi pensieri e le sue azioni.
In generale il suo personaggio mi è sembrato abbastanza IC: il suo affetto nei confronti di Harry e Ron è ben reso, e si comprende anche molto bene la sua paura di deludere l’uno o l’altro. Molto interessante anche l’utilizzo del possessivo riferito ad entrambi i suoi amici: da una parte percepisce che l’uno è “suo” in senso più amicale, l’altro invece è “suo” in senso romantico, proprio come, in fondo, è nel romanzo. La sua natura riflessiva emerge inoltre dalla maniera in cui affronta l’intera situazione della separazione con Ron e dell’innamoramento nei confronti di Harry (emblematica per me è stata la frase “Voi avete bisogno di pugni, io… avevo bisogno di tempo”), e la maniera in cui, pur sapendo di non essersi sbagliata nei confronti dei suoi sentimenti, si rende conto di non essere stata giusta nei confronti di Ron. Forse ciò che mi è mancato di più è stato il suo lato più saccente e più intellettuale, ma posso capire che in una storia concentrata su una situazione delicata e sentimentale come questa ci si debba basare sul lato morale ed etico di una persona.
Harry l’ho trovato, a tratti, anche troppo espansivo e “audace”. Non mi riferisco certo alla scena in cui, ubriaco, bacia Hermione (quella scelta è stata comprensibilissima), o quella in cui rivela i suoi sentimenti alla ragazza (anzi, ho molto apprezzato quella parte perché ho sempre trovato Harry un personaggio schietto e, quando necessario, pronto a dire le cose come stanno), ma più che altro alla scena in cui lui le offre di bere con sé o i vari ammiccamenti che lo caratterizzano nella prima parte. Non lo trovo molto da Harry, personalmente, questo comportamento così allegro, così “festaiolo”, in un certo senso, l’ho sempre visto piuttosto imbranato nelle questioni private e con le ragazze e vederlo invece tanto sciolto con Hermione mi lascia un po’ stupita. Certo, è vero che lei è la sua migliore amica, ma anche con Ginny il rapporto era molto meno teso e lui era molto meno imbarazzato, alla sua presenza, prima che iniziasse ad infatuarsene. Ma per il resto l’ho trovato abbastanza IC, bonario e dolce se necessario, ma anche spontaneo e coraggioso nelle situazioni più spinose.
Ron mi ha convinta abbastanza anche lui, per quanto sia meno approfondito rispetto ai due protagonisti (e a dirla tutta anche Harry “scompare” un po’ rispetto a Hermione). La sua reazione alla rivelazione di Harry inizialmente mi aveva sorpresa e mi era sembrata lievemente OOC (in fondo parliamo pur sempre del suo migliore amico) ma mi sono resa conto dopo che, con in ballo una situazione tanto spinosa ed essendo coinvolta la sua fidanzata, la sua reazione era più che naturale, oltretutto in un’anima tanto impulsiva e pronta allo scontro come è talora quella di Ron. La sua caratterizzazione iniziale tuttavia non mi ha convinta del tutto: se da una parte posso comprendere l’affetto che lo lega a Hermione, dall’altra non posso fare a meno di pensare alla maniera in cui si stuzzicavano all’interno del romanzo. Vederlo tanto premuroso e attento nei confronti della fidanzata, senza neppure una battutina piazzata qui e là o qualche discussione non mi ha convinta del tutto, visto e considerato che la Rowling stessa ha ammesso che tra Ron e Hermione certamente le liti o le divergenze di opinioni sarebbero all’ordine del giorno. Invece tu mi hai descritto Ron come il compagno perfetto (a tratti perfino imbarazzante, per questo suo affetto morboso), e sappiamo tutti quanto imperfetto sia invece Weasley.
ORIGINALITA’: 10\10
Qui devo assolutamente darti punteggio pieno: attraverso una buona struttura narrativa hai sviluppato una bella e calzante metafora, che non solo si adatta perfettamente allo spirito della coppia, ma che riappare anche all’interno della vicenda stessa (Mi riferisco soprattutto alla prima e alla terza parte). L’ho trovata una buona trovata da cui partire per sviluppare al meglio questa coppia.
CARATTERIZZAZIONE DELLA COPPIA: 13\15
Come ti ho già detto, ho molto apprezzato la tua metafora, la scelta che hai fatto nello sviluppare questa coppia. Infatti, attraverso l’uso di quella semplice metafora fai capire perfettamente al lettore, in maniera anche indiretta, il perché della loro compatibilità, il motivo per cui dovrebbero effettivamente essere una coppia, e soprattutto il perché la loro relazione sia in un certo senso “superiore” alla relazione, invece, che Hermione ha con Ron. Ci fai capire, senza troppi giri di parole e senza un lavoro eccessivamente meticoloso sull’introspezione, che la storia d’amore tra Ron e Hermione è, proprio come il latte e il tè, convenzionale, abitudinaria, ma in realtà vuota (molto carino anche il parallelo tra la pioggia a Londra e la loro relazione), mentre la storia d’amore tra Harry e Hermione è qualcosa di straordinario, un mix perfetto, proprio come il latte e il caffè. Dunque hai perfettamente messo in evidenza, attraverso le parole di Hermione, i suoi pensieri e anche gli atteggiamenti di Ron il perché di questa incompatibilità di fondo che alla fine fa capire alla ragazza che lei e il Weasley non sono adatti l’uno per l’altro.
Devo dire che, tuttavia, avrei preferito che questo legame che invece lega a tal punto Harry e Hermione fosse stato maggiormente esplicitato, invece che unicamente accennato. Sì, nel testo si ripete più volte che i due sono fatti per stare insieme, che sono la coppia perfetta, che sono sempre stati destinati a stare insieme, ma mi sarebbe piaciuto che avessi inserito magari qualche riferimento qui e là a cosa li renda tanto perfetti insieme, agli elementi che li legano. Certo, conosciamo molto bene quali siano i loro rapporti attraverso i libri e i film, tuttavia era sempre stata tracciata una linea di confine tra l’amicizia che li legava e l’amore vero e proprio, e questo mi è mancato in questa storia: ciò che può far loro valicare il puro rapporto platonico di amicizia e trasformarlo invece in amore, la “spinta” che trasformi il loro rapporto.
Nonostante ciò, devo dire che la loro storia, la vicenda descritta nella tua storia è piuttosto solida e anche convincente. Devo dire che la prima parte mi ha lasciata piuttosto indifferente, e anche piuttosto incerta riguardo a quale fosse effettivamente la funzione di quella parte nell’intera narrazione, perché, almeno secondo il mio punto di vista, non aggiunge né toglie molto alla loro storia, anzi. Ma posso capire che fosse necessaria un’introduzione, e mi piace come tu abbia deciso di lanciare dei semplici ammiccamenti in quella prima parte alla coppia.
Dalla seconda parte in poi, invece, l’evoluzione è molto naturale e progressiva. Molto apprezzabile lo stratagemma che “spinge” i due, per così dire, a scoprire i loro sentimenti e a dichiararsi finalmente, è ciò che rompe il ghiaccio, per così dire, e dà loro l’imput iniziale per comprendere ciò che potrebbero costruire se solo Hermione abbandonasse la relazione “abitudinaria” con Ron.
La terza parte esplora proprio questo aspetto, e mi piace come la ragazza si renda conto in maniera tanto improvvisa eppure tanto simbolica come questa sua relazione sia un qualcosa di unicamente “conveniente” e sbagliato: è una buona maniera per riallacciarsi alla metafora, e mi è piaciuto come questa si intrecciasse alla narrazione (in maniera anche molto buona, tra l’altro).
Infine, nella quarta parte, hai tirato le somme, non solo nella vicenda narrativa, ma anche in quella “fuori campo” e metaforica, dunque hai sviluppato in tutto e per tutto una storia d’amore completa, facendola terminare coerentemente e dando le tue ragioni per farla funzionare.
I punti che ti ho sottratto sono dovuti a ciò che ti ho spiegato prima, e alla sensazione “estraniante” che la prima parte mi ha dato rispetto al resto del testo.
GRADIMENTO PERSONALE: 14\15
Ho molto apprezzato la tua storia, per i vari motivi che ho sopra spiegato: la struttura narrativa è impeccabile, ben organizzata e anche originale, la metafora che fa da struttura portante è incredibilmente calzante e si intreccia tra l’altro con la narrazione, lo stile, pur essendo semplice, ha un suo perché e una sua validità. Mi hai fatto davvero innamorare dei “tuoi” Hermione e Harry, e dunque posso dire che hai centrato in pieno l’obbiettivo del contest.
Per un totale di 62,4\70
OFFLINE
Post: 2.140
Giudice
06/10/2016 21:12
 
Quota

JulyChan
GRAMMATICA: 8,4\10
Ti devo segnalare solo pochi errori:
-Ci sono due termini dell’universo potteriano che dovevi scrivere con la maiuscola: “armadio svanitore” e “schiantesimo”. -0,3 per 2=-0,6 punti
-“creando giochi di luce a dir poco scenografici da chiedersi se fosse stata fatta qualche magia anche lì.”; la costruzione della frase mi lascia un po’ perplessa a causa della presenza del “da” dopo “scenografici”. Credo tu intendessi, magari “tanto scenografici da” -0,5 punti
-“era che le sue abilità dissimulatorie”; la forma corretta dell’aggettivo è “dissimulatore”, pertanto dovrebbe essere “dissimulatori”. -0,5 punti

STILE: 9\10
Lo stile che hai deciso di utilizzare è a un tempo conciso, abbastanza veloce nell’enunciazione e semplice, non particolarmente complesso nella costruzione delle frasi, ma allo stesso tempo utilizzi delle espressioni molto poetiche e molto particolari, che si inseriscono bene all’interno della storia.
Le espressioni di cui fai uso sono semplici anch’esse nella costituzione stilistica, ma talora è un po’ complesso arrivare al significato che vuoi nascondere dietro ad esse. Ma a parte questo sono tutte molto particolari e molto adatte al tipo di personaggi e al tipo di relazione che decidi di descrivere.
Ho molto apprezzato il susseguirsi delle preposizioni e delle frasi, hai fatto un buon uso della punteggiatura nel ricreare un ritmo molto veloce, conciso, ritmato e costante, senza trascinare inutilmente le frase ma “spezzandole” in modo da dare una cadenza più costante e più sentita. In altri punti invece è la successione delle preposizioni a creare questo ritmo e questa fretta, in particolar modo la ripetizione della “e” che dà veramente il ritmo dell’azione “in atto”.
Altra cosa che mi ha molto colpita è stata la struttura, che è decisamente perfetta per questo tipo di storia: dalle parti narrate, che “riassumono” la crescita del loro rapporto e della loro relazione, passiamo alle parti in corsivo che si focalizzano invece su dei punti specifici di questa loro storia. Azzeccata l’idea di utilizzare solo i dialoghi per quelle scene in particolare, dà un senso di grande concisione ma allo stesso tempo colpiscono maggiormente proprio perché costituite di sole frasi che vengono più volte riprese e che si ripetono più volte all’interno della storia. La maniera in cui tutte quante si ricollegano a creare un “ritratto” del loro rapporto è semplicemente perfetta, e anche la maniera in cui, nonostante l’evoluzione del loro rapporto nel tempo, rimangano fissate alcune costanti e alcuni argomenti in particolar modo che si ripetono dando maggiore “struttura” alla tua storia. Come ho già detto, è una struttura perfetta perché ti permette da una parte di cogliere i punti salienti ma allo stesso tempo narrandone una sorta di “riassunto” in altre parti. Ho già letto una storia nella quale la vicenda di due amanti veniva narrata attraverso una sorta di stile riassuntivo, ma in questo caso credo che abbia funzionato maggiormente perché hai saputo cogliere quali fossero i capisaldi della loro relazione, i momenti “clou” di questa storia e li hai saputi descrivere, e al tempo stesso hai saputo dare introspezione ai personaggi senza tuttavia risultare monotona o esponendoci piattamente le loro caratteristiche e il loro sviluppo. Allo stesso tempo hai creato una buona trama di rimandi che non guasta mai.
Inoltre ho molto apprezzato il fatto che tu non abbia utilizzato dialoghi nelle parti non in corsivo (non dialoghi di Daphne e Draco, almeno), hai saputo ricreare perfettamente quel rapporto\non rapporto che c’è tra i due personaggi, limitandoti alle parole più importanti, alla parsimonia che è propria di entrambi. È stata un’attenzione molto particolare e che ha aiutato a creare l’atmosfera dell’intero componimento, immergendo il lettore in questa situazione fatta di silenzi e di continue incertezze.
L’unica pecca che posso segnalarti (che in realtà più che una pecca è una questione prettamente di gusto personale) è che, se possibile, avrei “lavorato” anche di più su questo stile, marcando maggiormente sulle figure retoriche, se possibile, perché funzionano davvero splendidamente ed avrebbero impreziosito maggiormente il racconto.
IC E CARATTERIZZAZIONE PERSONAGGI: 8,5\10
Ammetto di aver dovuto rileggere due volte la storia per poter continuare la valutazione, un po’ perché la prima lettura è stata fatta in uno stato di stanchezza totale, un po’ perché ero piuttosto incerta riguardo alla caratterizzazione della coppia e dei personaggi. E lo sono tuttora.
Partiamo da Draco: essendo un personaggio del canone ho più elementi da cui partire per giudicare la tua caratterizzazione.
Ho particolarmente apprezzato il fatto che tu sia partita dal personaggio originale, “costruendovi” poi attorno la tua particolare e personale visione senza tuttavia snaturarlo, anche seguendo la storia originale.
Il Draco che ci presenti è un Draco che risulta impassibile e deciso a svolgere il suo compito, pronto alla missione che gli è stata affidata eppure straordinariamente vulnerabile e incerto in questo ruolo di assassino. Questa sua insicurezza traspare nella narrazione ma non viene mai esplicitata del tutto, e l’ho trovata una mossa molto intelligente, quella di spostare in quel punto della narrazione l’attenzione su Daphne e narrare la vicenda dal suo punto di vista, poiché questo è un periodo molto trattato della vita di Draco e un punto in cui tra l’altro è la Rowling stessa a darci indizi della sua inquietudine e della sua costante paura.
Anche il Draco “post-guerra” che ci hai presentato mi è sembrato molto coerente con se stesso, evoluto naturalmente: gli avvenimenti che l’hanno coinvolto l’hanno portato a ricercare la solitudine e a “confondersi” nella folla, a cercare la solitudine, ma allo stesso tempo questo suo isolamento gli causa una continua angoscia e una gran rabbia. Anche molto interessante il suo amore\odio nei confronti di Hogwarts, che egli vede allo stesso tempo come il luogo del suo tormento e l’unico rifugio che gli sia stato concesso. Il “tuo” Draco è molto in linea con quello descritto nel libro, almeno per ciò che riguarda gli avvenimenti concernenti alla trama principale l’ho riconosciuto perfettamente.
Anche il suo rapporto con Daphne mi ha molto intrigata e mi p sembrato effettivamente piuttosto in linea col suo personaggio: con lei Draco intreccia un rapporto che non si basa sulle parole, ma una sorta di legame silenzioso che si mantiene costante nel corso degli anni, trascinandosi nella falsa indifferenza di entrambi. Draco si dimentica ben presto di Daphne, come dici tu stessa, proprio perché si “distrae” in fretta, ma allo stesso tempo questo legame rimane forte e intangibile tra i due, da entrambe le parte. L’ho trovato effettivamente plausibile, da parte di Draco: un po’ per l’isolamento volontario di lei, un po’ per il suo atteggiamento scostante e sempre “troppo selvaggio” nei suoi confronti, lui si allontana e non se ne pente, senza tuttavia mai dimenticarsi di lei. Anche il suo successivo ammetterla nella Stanza delle Necessità non mi sembra OOC, anzi: in un momento simile per lui, molto probabilmente l’unica cosa di cui sentisse il bisogno era la “pietà” che il silenzio di Daphne poteva dargli. Ciò che non mi convince è la maniera in cui, dopo il bacio, lui sembra “illudersi” davanti a questo suo gesto di affetto di potere anche non dirle addio, di non doversi separare necessariamente da lei. Almeno, le sue parole io le ho interpretate come un tentativo di illusione da parte sua. Draco non mi sembra il tipo da farsi illusioni, da credere di poter cambiare ciò che è già stato deciso, da credere di poter creare dei legami stabili con persone che, come poi ammette Draco stesso, sono “troppo” per lui. Certo, è impulsivo, ma non credo che un Draco post-guerra si sarebbe illuso in una tale maniera, prima dopo averla baciata e poi dopo aver fatto l’amore con lei, di poter effettivamente mantenere il loro rapporto in una maniera diversa dal silenzio e dall’indifferenza che c’è stata fino ad allora. Non so se fosse questo ciò che intendevi, correggimi se sbaglio.
Inoltre mi ha un po’ stupita la “prematurità” di Draco da bambino, nel paragonare in maniera tanto pronta e “poetica” la piccola Daphne a degli insetti. Non so perché, ma mi è sembrato un po’ fuori luogo, non tanto per il personaggio in sé quanto per la sua giovane età.
Passiamo ora alla “tua” Daphne. Al contrario di Draco, essendo lei un personaggio secondario di cui sappiamo poco o nulla, avevi davvero carta bianca con lei, e l’hai caratterizzata in maniera semplicemente egregia. La tua Daphne è una creatura sfuggente, selvaggia, costantemente nascosta nell’ombra, tagliente, di poche parole eppure straordinariamente dritta al punto, costantemente nascosta dietro una maschera di indifferenza e pronta a nascondere i suoi sentimenti, se necessario. È straordinario come, con tanta concisione e con gesti tanto secchi e all’apparenza semplice, Daphne riesca tuttavia a farsi comprendere perfettamente e a cogliere il punto, a lasciare una particolare “impressione” su Draco e sul lettore. È inoltre una persona apparente fredda, indifferente, fredda e distaccata, disinteressata a tutto ciò che riguarda la guerra, da cui ha deciso di tirarsi fuori, forse davvero poco interessata allo scontro, forse spinta da una sorta di inerzia nei confronti del mondo. È interessante notare come Draco sembri essere l’unica persona di cui effettivamente le importi qualcosa e di come, alla fine, lei si renda conto di non poter ormai più nascondere ciò che desiderava, che ormai il ponte è passato e non potrà più tornare indietro se non tentando di riassumere la sua maschera. Anche in questo modo, tuttavia, lei si rende conto di non poter fare a meno di tornare indietro con la memoria a ciò che è stato, creando nuovamente una spaccatura in sé tra il suo vero io e la realtà, tra ciò che nasconde e ciò che in realtà mostra e può mostrare.
Dai pareri esterni ci appare una figura torva e inaccessibile, ma quando ci inoltriamo nella sua psicologia ci rendiamo conto che in lei c’è molto più di quanto voglia lasciare intendere, molti più sentimenti di quanti ne voglia mostrare. Ed è proprio questo a renderla straordinariamente umana ed empatica, questa sua costante divisione tra la sua maschera e la sua reale natura, tra ciò che nasconde e ciò che è, tra ciò che vuole sembrare e ciò che è, tra i segreti che mantiene e ciò che mostra al mondo. L’ho trovata semplicemente fantastica, una figura ben delineata ed interessante, oltre che straordinariamente ben costruita ed inserita all’interno di questo rapporto.
Unica nota che mi sento di farti, e che in realtà riguarda più un fatto di ambientazione che non di caratterizzazione, è il fatto che lei fumi. Certo, non dubito che sarebbe un qualcosa che lei farebbe, ma mi sembra strano sentire parlare di sigarette in una storia ambientata nel fandom di Harry Potter e soprattutto all’interno di Hogwarts.
ORIGINALITA’: 8\10
La scelta del rapporto e della coppia in sé per sé è molto particolare, ma non è raro trattare di Draco associandolo al suo sesto anno e all’omicidio di Silente. Tuttavia devo ammettere che hai trattato molto bene come tema, non facendolo predominare e non trattandolo in maniera estensiva, preferendo trattarlo dal punto di vista di Daphne, lasciandolo dunque come “osservato” da un esterno. La trama in sé per sé non riserva veri e propri colpi di scena, ma la forma rende il tutto molto gradevole e coinvolgente per il lettore, dandogli una sua sorta di originalità nell’espressione dello stile e della struttura. Il finale non risulta particolarmente originale, si mantiene fedele al canon e anche a ciò che il più delle volte si inserisce nelle storie riguardanti questa coppia o le coppie nelle quali è coinvolta una coppia sposata. Certo, il finale è giustificato dal tipo di rapporto che si crea tra i due, ma di certo avrei trovato paradossalmente più originale un lieto fine. A parte questo è una storia abbastanza originale nella quale catturi tra l’altro bene un tipo di rapporto difficile da rendere su carta.
CARATTERIZZAZIONE DELLA COPPIA: 13\15
Allora, prima di tutto devo dire… Tanto di cappello per aver trattato questa coppia dagli “inizi”. Come ho già detto per altri scritti, è importante avendo una coppia non canon di partenza trattare la crescita del loro rapporto, e la maniera in cui un legame è venuto a formarsi tra i due personaggi, cosa li ha legati... Tu sei riuscita a farlo, e l’hai fatto in maniera esauriente e affatto noiosa per il lettore, senza tuttavia presentarmi un riassunto o un resoconto esauriente e impersonale.
Partiamo dall’inizio: tu parti dall’idea che i due si siano conosciuti da bambini, e in effetti vista e considerata la parentela e l’appartenenza comune a una famiglia Purosangue questa ipotesi risulta plausibile, e rappresenta un buon punto di partenza per la loro vicenda sentimentale. Risulta anche piuttosto credibile il fatto che in seguito i due perdano i contatti, e tu ci dai i motivi di questo allontanamento, rendendo quindi ancora una volta credibile la loro vicenda. Tuttavia ho apprezzato molto come hai saputo poi mantenere questa sorta di rapporto “silenzioso” tra i due, questo legame silenzioso che continua a legarli nonostante tutto. Ma non mi è molto chiaro, in realtà, cosa abbia spinto Draco a restare tanto legato a questa figura della sua infanzia. Forse (e dico solo forse) a colpirlo è stato il fatto che la ragazza è “troppo”, come lui stesso ammette alla fine, la sua particolarità all’interno della famiglia Greengrass, eppure non mi convince pienamente il fatto che un simile atteggiamento avrebbe avuto simili ripercussioni su Draco. Almeno, per come lo immagino io, molto probabilmente Draco l’avrebbe semplicemente ignorata dopo un periodo magari di iniziale stupore, ma qui invece lui rimane costantemente legato a questa figura sfuggente nonostante il passare degli anni, e questo mi sembra per certi versi forse un po’ troppo per un personaggio tanto incostante come Draco, o che almeno sembra stancarsi ben presto delle persone o agli argomenti a cui non è particolarmente legato.
A parte questo, come ho già detto, ho davvero apprezzato come hai costruito “in crescendo” questa coppia, descrivendone l’evoluzione attraverso momenti “topici” che ne descrivono il percorso. Gli espedienti che utilizzi per farli riunire e separare costantemente sono molto ben riusciti, credibili e molto in linea con i personaggi, e le conseguenze psicologiche della loro crescita ricadono giustamente su questa “relazione” che costruiscono.
Il legame che poi decidi di trattare è decisamente molto particolare, come ho già detto, e molto difficile da trattare, eppure tu ci riesci molto bene, dandoci davvero l’idea di un rapporto in crescita, e non di qualcosa di frettoloso o buttato giù a caso. È un rapporto che si costruisce lentamente, su delle basi ben precise, e che tra l’altro si sviluppa in maniera molto interessante e molto in linea coi personaggi che hai deciso di trattare\creare.
L’unica altra nota che mi sento di farti è, appunto, quel punto che ho già trattato nell’IC: quella sorta di illusione da parte di Draco credo abbia stonato un po’ col resto, perché conoscendo il personaggio e intuendo le sue motivazioni non credo si sarebbe davvero comportato a quel modo. In ogni caso il finale e la rottura del loro rapporto arriva nella maniera più brusca e più secca possibile, proprio col matrimonio tra Astoria e Draco, segnando definitivamente la rottura di questa relazione che era stata per certi versi già conclusa con il loro rapporto sessuale.
Per tirare le somme, la storia del rapporto che costruisci è generalmente realistica e coinvolgente, e risulta effettivamente plausibile non sono all’interno della trama ma anche considerando i due protagonisti. Fai percorrere a Draco e Daphne tutte quelle tappe che in un certo senso ci si aspetterebbe che percorressero, senza tuttavia farlo in maniera banale o forzata, e questo certo è un punto a tuo favore.
GRADIMENTO PERSONALE: 13\15
La tua storia mi ha molto colpita sia per la struttura, particolare e assolutamente ben azzeccata, per lo stile conciso eppure ricco di figure retoriche e riferimenti, per la trama che hai creato, coerente e ben costruita, e anche e soprattutto per la caratterizzazione dei personaggi, Daphne in primis che è semplicemente grandiosa sotto ogni punto di vista. Ho adorato come hai saputo intessere e costruire il loro rapporto, sei riuscita a raccontarmi estensivamente la loro storia senza annoiarmi e concentrandomi sui giusti punti.
L’unica cosa che mi dispiace è che la storia non sia più lunga, perché è riuscita ad immergermi in un’atmosfera suggestiva e straordinariamente fedele al testo, facendomi legare ai personaggi, e vi sarei rimasta anche più tempo, se possibile.
Per un totale di 59,9\70
OFFLINE
Post: 2.140
Giudice
06/10/2016 21:13
 
Quota

malandrina4ever
GRAMMATICA: 8,7\10
Ci sono alcuni errori che ti segnalo:
-“È calmo Sirius”; considerando la virgola che segue sembrerebbe che il nome Sirius sia un inciso, e dunque andrebbe inserita anche una virgola dopo “calmo” -0,2 punti
-I termini “cappello parlante” e “casa”, facendo parte dell’universo Potteriano ed essendo stati coniati dalla Rowling vanno con la maiuscola. -0,3 punti per 2=-0,6 punti
-“ Solo che ora sente di nuovo l’odore…”; ti è scappato uno spazio all’inizio. -0,1 punti
-“È un bacio tra due bestie braccate il loro e Sirius non sa se è quello che vuole”; o “il loro” va inserito come inciso tra due virgole, o la virgola va inserita solo dopo “loro” per separare i due periodi. -0,2 punti
-“La cerca Sirius, alla fine, negli occhi di James…”; stesso errore dell’inizio: a rigor di logica andrebbe inserita una virgola anche dopo “cerca”. -0,2 punti
STILE: 9\10
Lo stile si adatta molto bene alla storia: se da una parte riesce a narrare l’intera vicenda e a mantenere l’azione in corso, dall’altra è anche adatto a descrivere le sensazioni, le emozioni e i ricordi di Sirius che si mescolando alla situazione. È uno stile semplice quando necessario, ma anche ricco di immagini e di sfumature nei momenti più drammatici e cruenti. Utilizzi un lessico generalmente piano e non troppo complesso, ma nonostante ciò riesci a costruire dei periodi molto belli e che, tra l’altro, riescono a seguire l’andamento della storia. Ho particolarmente apprezzato il cambiamento di ritmo nell’ultima parte, la punteggiatura e i termini che hai usato hanno dato un’atmosfera molto più affannosa e frettolosa, e senza scadere nel volgare o nel banale sei riuscita a ricreare una scena molto delicata attraverso le sensazioni dei protagonisti, descrivendone le azioni ma al contempo non facendo sembrare l’intera sequenza meccanica. Inoltre ho apprezzato come sei riuscita a ricreare addirittura il sapore del caffè e del sangue, sono riuscita davvero a percepirlo attraverso le tue parole.
Un paio di periodi non mi hanno colpita, mentre altri hanno avuto bisogno di una rilettura più attenta per essere compresi (mi riferisco soprattutto allo spezzone in cui si parla di Benjy Fenwick), ma in generale è uno stile molto solido e ben riuscito che, pur senza diventare troppo complesso e prolisso riesce a dimostrarsi originale e adatto al tipo di storia che vuoi raccontare.
Unica altra pecca che posso segnalarti è che in alcuni punti la narrazione sembra procedere più velocemente, e per quanto, come ho già detto, questo si adatti alla scena lime, sono rimasta un po’ perplessa nel vedere la narrazione interrompersi così bruscamente nel momento subito precedente ad essa. Sembra quasi, in quel punto, che stessi andando di fretta, e la cosa può spiazzare il lettore, visto che fino a quel momento la lettura è proceduta linearmente.
IC E CARATTERIZZAZIONE PERSONAGGI: 8\10
Ci dai una visione sicuramente non convenzionale di questi due personaggi, molto più umana e molto meno mitizzata di quella che appare dalle parole della Rowling. Sirius, in particolar modo, viene colto in un momento di debolezza, e si comporta in maniera incredibilmente umana eppure incredibilmente adatta al suo personaggio. Forse il suo scatto è troppo improvviso, ma ciò che fa risulta effettivamente plausibile e di certo in linea col suo carattere tendenzialmente passionale e schietto. Ho apprezzato inoltre alcuni piccoli dettagli che ci fanno riconoscere il personaggio, come ad esempio la risata dopo che James se n’è andato, o il tipo di bacio che dà a James, simile a una “musata tra due animali”, ma allo stesso tempo ho apprezzato come tu l’hai caratterizzato e sviluppato a modo tuo, mostrandocelo in un periodo difficile e nuovo per lui e mostrandoci la sua reazione a questa terribile novità.
James emerge molto meno rispetto a Sirius, essendo la storia interamente incentrata sui pensieri e sui sentimenti dell’altro, ma da quel poco che si capisce di lui direi che è abbastanza fedele al personaggio originale. Inizialmente alcuni suoi atteggiamenti mi hanno lasciata un po’ perplessa, come il fatto che se ne vada per poi tornare da Sirius, o il fatto che alla fine decida di sposare Lily nonostante tutto, ma alla fine ho trovato che, come per l’altro, anche per lui quel momento potesse essere appunto una debolezza e uno sfogo, e che alla fine decida di mantenersi ligio al proprio dovere e alla propria promessa nei confronti di Lily. Oppure, e questa è la domanda e l’interrogativo più pressante che mi è rimasto riguardo a questo personaggio, semplicemente non amava Sirius e quel fatto rappresenta un caso isolato, anche se il fatto che sia tornato mi fa pensare il contrario. In definitiva il personaggio di James mi ha lasciata un po’ perplessa, almeno per le sua motivazioni. Non riesco a capire quale sia il motore che muova le sue azioni e quali siano i suoi sentimenti nei confronti di Sirius, mentre quelli di Sirius risultano abbastanza chiari ed evidenti.
Recuperi però con i personaggi secondari che, pur solamente nominati, creano una bella, affascinante e a tratti divertente cornice attorno ai due protagonisti. In particolar modo mi ha colpito la maniera in cui hai tratteggiato Malocchio e Lily, che non appare ma rimane una presenza\assenza importante dell’intera vicenda.
ORIGINALITA’: 6,5\10
Il tema in sé per sé non è particolarmente nuovo o originale all’interno del fandom, e, pur non essendo una grande appassionata della Vecchia Generazione e dunque non dedicandomi particolarmente ad essa nella lettura delle fanfiction, credo che venga piuttosto naturale associare appunto il tema della guerra, della scoperta della sua violenza a questi personaggi. Altrettanto poco originale è di certo il cercare rifugio in un’avventura da una notte e via per cercare di superare un lutto, o un dolore improvviso (e qui non mi riferisco solo all’ambito delle fanfiction di HP).
Tuttavia devo dire che la maniera in cui hai gestito l’intera situazione è stata abbastanza originale e innovativa: la maniera in cui hai costruito il rapporto di Sirius e James, i vari legami con gli altri personaggi, la situazione iniziale, i vari interventi e pensieri del protagonista rendono la lettura piacevole e danno un ché di originale e nuovo.
Momento di forza, dal punto di vista dell’originalità, è però di certo il climax della storia, ovvero il momento in cui Sirius esterna i suoi sentimenti per James. Ammetto che non mi aspettavo davvero una simile situazione, e la cosa è tanto sorprendente che risulta quasi surreale. Ma di questo parlerò nel prossimo parametro di giudizio.
CARATTERIZZAZIONE DELLA COPPIA: 12\15
La cosa che di certo mi ha fatto più piacere, di certo, è come hai saputo sviluppare la coppia sin dall’inizio, spiegando l’evolversi del loro rapporto e creando di certo un legame non convenzionale e molto, molto particolare. In quel momento, nella storia, lo si intuisce bene, James è l’ancora di salvezza di cui Sirius ha bisogno, la valvola di sfogo, ma allo stesso tempo le sue azioni sono dettate da quell’omicidio a cui hanno assistito non solo perché lo spingono a cercare in lui un qualche modo per sfuggire da quella crudele realtà, ma anche perché è proprio quell’omicidio a fargli capire quanto poco tempo hanno e quanto potrebbe restare a entrambi (emblematica la frase: “È che James non è ancora sangue sulle mani di nessuno”). Il rapporto che ci presenti è complesso, a tratti è anche piuttosto difficile da comprendere quanto le azioni di Sirius siano dettate dalla semplice passione e dalla paura e quanto invece da un amore sincero nei confronti di James. Il suo è solo uno sfogo momentaneo o è un “carpe diem” estremo? Le frasi finali ci fanno intuire che si tratta del secondo, ed è impossibile non sentirsi almeno un pochino tristi per Sirius nelle battute di chiusura della storia.
Nella parte centrale e finale hai costruito molto bene il loro rapporto, tuttavia ho alcune cose da farti notare per cui ho sottratto dei punti: lo stacco tra la parte iniziale e quella centrale è decisamente troppo netto, troppo separato, troppo improvviso. Non è del tutto scollegato, ma risulta piuttosto improvviso e imprevisto: dai pensieri di Sirius veniamo riportati bruscamente alla “realtà”, e Sirius bacia James. Non saprei, mi sarei aspettata qualche altro dialogo, qualche altra interazione tra i due, qualcosa che facesse insomma scattare la “scintilla” per cui Sirius si decidesse a fare il primo passo. Certo, le sue motivazioni appaiono abbastanza chiare dai suoi pensieri, ma cos’è che fa nascere in lui quei pensieri dopo un inizio in cui è apparentemente calmo e affatto interessato al suo amico? Penso che quel punto sia stato un po’ il più debole della storia, poiché spacca a metà l’intera narrazione: da una parte il rapporto tra Sirius e James sembra il convenzionale rapporto tra due amici, dall’altra i due fanno sesso insieme. Non dico che sia impossibile, dico solo che qualche altro dialogo di introduzione o qualche azione che facesse emergere la tensione avrebbe giovato a rendere il tutto meno frettoloso e meno strano per il lettore (O quantomeno per me).
GRADIMENTO PERSONALE: 13\15
L’avrai capito, la storia mi è molto piaciuta. Lo stile è avvincente se necessario e si adatta alle varie situazioni che ci vengono presentate, oltre ad essere molto movimentato. Fai un buon uso della punteggiatura e hai tra l’altro deciso di trattare un rapporto molto particolare che va d certo ben oltre il classico “e vissero felici e contenti”. L’introspezione è ben fatta, la tecnica con cui hai riportato i pensieri di Sirius mi ha ricordato vagamente il flusso di pensieri. Peccato appunto per quel punto frettoloso che ha fatto afflosciare la narrazione in un punto tanto importante. Il lato positivo è che di certo non rovina ciò che segue e non pregiudica ciò che è venuto prima, ma lascia comunque un certo senso di fretta e di improvviso.
Per un totale di 57,2\70
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06/10/2016 21:14
 
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Mary Black
GRAMMATICA: 9,3\10
Ho solo pochi errori da segnalarti:
-“Non sento parlare inglese da tanto tempo... Tu saresti?”; visto che lascia “cadere” la domanda direi che sarebbe opportuno inserire i tre punti dopo “saresti”. -0,5 punti
-“e Tom si chiede come, come, abbia potuto considerare Grindelwald uno spirito affine.”; la virgola dopo il secondo “come” è eliminabile. -0,2 punti
STILE: 7,5\10
Ammetto che, a confronto con il tuo solito stile e basandomi su quello che ho letto di tuo questo risulta più povero e anche meno “ricco” emozionalmente parlando, ma visto che devo basarmi solo ed esclusivamente su questo lavoro valuterò lo stile così com’è in QUESTA storia.
L’utilizzo che fai delle figure e delle immagini è molto ben riuscito e anche molto poetico, soprattutto per i rimandi costanti che fai al colore e al “bianco e nero”, rimandi che tra l’altro giocano un importante ruolo nella tua storia. L’unica cosa che posso “rimproverarti” è il fatto che talora non risultano molto chiare, ed essendo appunto la storia basata, come tu stessa hai fatto notare, su queste immagini, è difficile in alcuni punti capire a cosa si riferiscano i personaggi e quali siano i loro sentimenti nei riguardi di una determinata situazione.
Anche l’uso che hai fatto del corsivo è stato molto azzeccato e ha aggiunto un certo fascino alla storia, oltre al fatto che l’hai utilizzato nei punti “corretti”, ricollegando in un certo senso i vari brani tra di loro attraverso il filo conduttore già sopra nominato del bianco e nero e del colore. È stata una buona maniera per evidenziare questo aspetto, e tra l’altro non appesantisce la lettura nonostante si tratti anche di lunghi brani.
Il ritmo che hai dato all’intera storia, cadenzato, ritmico, scandito dalle virgole e da segni deboli risulta essere, secondo il mio modesto parere, il punto forte e il punto debole della storia: se da una parte si viene a formare un’impressione molto accelerata, molto carica, molto frettolosa (ma non per questo meno curata e meno significativa) che dà alla storia una sua particolarità, una sua cadenza che in un certo qual modo ha il suo senso, dall’altra si perdono molte sfumature del loro rapporto, il tutto rimane molto nel vago, non colpisce il lettore come dovrebbe, non va dritta al punto e risulta piuttosto debole nel finale.
Se da una parte lo stile definisce, per certi versi, perfettamente questo rapporto, basato appunto sull’incompleto, sul vago e sulla fretta di Tom, dall’altra non risulta abbastanza carico di immagini e di significati da risultare effettivamente coinvolgente quanto avrebbe invece potuto essere. Quello che descrivi è un rapporto complesso e molto particolare, e mi sarebbe piaciuto vederlo esplorato e analizzato più minutamente, in maniera più particolareggiata, o magari in maniera più estensiva.
C’è davvero un qualcosa che suona di incompleto e di vago, nella tua storia, e per quanto questo possa risultare giusto e ben riuscito in una flash o in una drabble in una one shot è difficile “concentrare” il lettore e coinvolgerlo quando non si hanno limiti a disposizione, perché si tende a disperdere il tutto (com’è giusto che sia non dovendo contenersi).
Un’altra cosa che non ho molto apprezzato, se proprio devo essere puntigliosa, sono stati i dialoghi: in alcuni punti li ho trovati un po’ forzatamente inseriti nella storia e non particolarmente brillanti (soprattutto nella scena del confronto tra Tom e Gellert), forse un po’ troppo corti e concisi in certi punti. Penso avresti potuto lavorare un po’ di più sui dialoghi, forse avresti potuto allungarli un po’ di più oppure rifinirli maggiormente, non so…
Ho apprezzato lo stile in sé, ma non credo l’avrei scelto per una storia del genere e soprattutto per una coppia del genere.
IC E CARATTERIZZAZIONE PERSONAGGI: 8\10
Allora… Partiamo subito dal protagonista, ovvero Tom.
Nelle note della tua storia affermi che Tom è probabilmente quello, tra i due, le cui motivazioni sono meno chiare e meno comprensibili, eppure stranamente io mi sono ritrovata maggiormente “in sintonia”, per così dire, proprio con Tom, e ne ho compreso maggiormente il carattere.
Se, come ho detto sopra, lo stile non è particolarmente adatto ad analizzare il rapporto di coppia in sé per sé, l’ho trovato invece perfetto per descrivere la psicologia del nostro caro Tom Riddle.
La sua ossessione nei confronti di Grindelwald viene documentata passo dopo passo, ed è percepibile non solo quanto intensa sia questa sua “ossessione\passione”, ma anche quanto sia proprio questo suo desiderio a spingerlo a compiere ogni sua azione, questo suo bisogno di arrivare al suo livello e in un certo senso quasi di “appagarlo”, di essere alla sua altezza, ed è incredibilmente credibile: la sua natura già tendente al male e affascinata da questo genere di cose viene naturalmente spinta all’omicidio da questa scoperta che, tra l’altro, è per lui incredibilmente forte e “reale” (so che sembra stupido ma mi ha ricordato vagamente la passione per una band musicale che porta poi a voler studiare uno strumento XD). Le scelte che da lì in poi compie sono anch’esse molto ben comprensibili, come comprensibile è il suo tentativo di avvicinarsi il più possibile a Gellert, sperando di trovare in lui quello che credeva. E dopo l’illusione iniziale, quel suo tentativo di convincersi che il Signore Oscuro che aveva tanto immaginato era davvero quello che si era aspettato, la disillusione arriva e spazza via quel poco di umano e di legato all’umanità che in lui era rimasto. La sua è stata una parabola discendente che ho trovato molto chiara e molto ben sviluppata, oltre che credibile e ben comprensibile nella sua integrità. Penso tu abbia costruito molto bene il “tuo” Tom, rimanendo comunque fedele al poco che la Rowling ci ha dato su di lui.
A lasciarmi più incerta è stato invece proprio Gellert. La sua personalità in questa situazione non mi ha convinta pienamente, né le sue motivazioni sono molto chiare.
Partiamo dall’inizio: dal poco che la Rowling ci dice su questo personaggio, sappiamo che ha un’indole gioiosa, anarchica, quasi folle talora, ed è, oltre che assetato dal potere, anche convinto della sua azione e che ciò che sta facendo è giustificato e legittimo. Qui invece troviamo un Gellert che sembra ormai stanco di questo suo ruolo, che ha perso la sua convinzione, che non sembra ormai apprezzare più il male come una volta. Tu affermi nelle note che ciò è dovuto al fatto che senza Silente è perso, e che tiene Tom con sé per avere notizie della scuola e dell’uomo, ma dalla storia in sé per sé queste motivazioni emergono ben poco, e non è chiaro il perché di questa sua “apatia”, di questo suo ripiegarsi in sé e di questa nuova umanità che sembra discostarsi molto dall’immagine affascinante e trascinante che Albus presenta ad Harry. E anche le motivazioni che tu mi hai dato non mi convincono pienamente: non credo che Gellert si sarebbe spinto dove si è spinto senza provare un minimo di “piacere” per ciò che faceva e per le atrocità in cui era convinto, e se davvero il ricordo di Albus avesse agito in lui in maniera tanto prepotente, partendo dal poco che sappiamo di lui, mi sarei aspettata che si fosse fatto più crudele e “affamato” di potere e di crudeltà, quasi a voler prevalere sul suo amante o a voler soffocare i sensi di colpa e la mancanza.
Devo però farti i complimenti per l’inserimento delle frasi in tedesco, le ho trovate molto azzeccate nel loro contesto e anche molto evocative (l’ultima, in particolar modo, mi è molto piaciuta, e mi è piaciuta la scelta che hai fatto di fargliela dire in tedesco per una necessità “teatrale).
ORIGINALITA’: 10\10
Che dire? Quando mi hai detto che avresti scritto di questa coppia non mi sarei mai immaginata una tale situazione, e tanto meno mi sarei mai aspettata il tipo di rapporto che alla fine hai deciso di descrivere, un rapporto per così dire “incompiuto”. L’ho trovata davvero una bella trovata, non solo originale ma anche sensata e assolutamente plausibile.
CARATTERIZZAZIONE DELLA COPPIA: 10\15
Il punteggio non è dovuto tanto al fatto che il rapporto sia, come anche tu hai detto, un rapporto molto “platonico”, che non sfocia mai nel fisico o nel romantico. La scelta del rapporto che hai fatto l’ho trovata, in realtà, molto intelligente e anche molto ben mirata: dovendo trattare di due personaggi molto particolari dal punto di vista psicologico, e tra i quali tra l’altro intercorre una certa differenza di età, il rapporto “modello ispiratore-adepto” prima e “maestro-alunno” poi è stato decisamente un buon punto di partenza. Il fatto che sia un rapporto che, come già ho detto, rimane nell’indefinito e nel non compiuto rende poi il tutto molto più realistico e molto più interessante, poiché ci presenti un rapporto non convenzionale utilizzando tra l’altro uno stile che proprio di incompiuto e non finito sa. Il rapporto viene vissuto interamente da Tom e ci viene presentato esclusivamente dal suo punto di vista, ed è interessante vedere come questa sua adorazione si trasformi prima in un’illusione forzata a cui lui si costringe e infine ad una consapevolezza della “debolezza” e l’umanità di Gellert, e un odio profondo nei suoi confronti per ciò che avrebbe potuto esserci ma non c’è stato.
Ti ho sottratto punti per una serie di motivi.
Prima di tutto, come già ho scritto nella sezione “stile”, penso avresti potuto descrivere anche più dettagliatamente il loro rapporto, la maniera in cui interagiscono tra di loro, la maniera in cui si sviluppa questo legame “maestro-alunno”.
Il secondo motivo è perché, mentre sappiamo perfettamente quali siano i sentimenti di Tom nei confronti di Gellert, non sappiamo invece cosa sia ciò che lui pensa di questo giovane alunno e della sua presenza all’interno del campo, o delle sue capacità. Non desideravo certo una descrizione completa e dettagliata dei sentimenti (o della mancanza di sentimenti) dell’uomo nei confronti dell’altro, ma mi sarebbe piaciuto qualche accenno che lasciasse intendere qualcosa. Il personaggio di Gellert, nella storia, come anche le sue emozioni, risulta piuttosto sommesso rispetto a Tom, e anche nelle immagini che Tom stesso ce ne dà non appare un Gellert “reale”, quanto più il Gellert che Tom stesso vuole vedere.
Il terzo motivo è che, più che una storia incentrata sul rapporto di coppia in sé per sé, questa storia mi è sembrata più una descrizione (molto ben riuscita tra l’altro) del personaggio di Tom e del suo sviluppo introspettivo rispetto a questa sua passione giovanile. Ho visto molto poco del rapporto di coppia vero e proprio, dell’interagire, di Tom e Gellert in quanto coppia e non in quanto personaggi singoli ciascuno alle prese con i propri demoni.
Ultimo motivo è l’accenno, seppur breve, sessuale che è presente nella scena della tenda. L’ho trovato un po’ fuori luogo, più che altro perché ho trovato davvero assurdo che nella storia queste immaginazioni non fossero state nominate prima e comparissero solo allora. Fino ad allora Tom era solo un ragazzo ossessionato dal suo idolo e dalle sue fantasie, e quell’accenno mi ha spiazzata leggermente perché sino ad allora non avevo mai letto nel suo desiderio e nel suo rapporto qualcosa di sessualmente ambiguo. Non dico che non fosse possibile, solo mi ha spiazzato che fosse presentato solo in quel momento senza accenni prima.
GRADIMENTO PERSONALE: 12\15
Lo stile è molto particolare e anche molto musicale, in sé per sé, e il rapporto che hai deciso di descrivere, oltre ad avere una sua plausibilità, ha un suo perché e un suo sviluppo che scandisci molto bene. Il personaggio di Tom l’ho trovato non solo perfettamente in linea con il Riddle originale, ma anche approfondito e dotato di un background credibile e che ne definisce il personaggio in maniera completamente diversa e originale. Ma come ho già detto ho avuto come l’impressione che la storia fosse qui e là “vuota”, mi ha coinvolta poco e mi ha lasciato addosso un senso di incompiuto, di incerto, di non specificato che traspare per tutta la lettura. Inoltre il personaggio di Gellert mi è risultato difficile da capire sia per le sue motivazioni sia per le scelte che fa, e in definitiva ho trovato poco approfondito il suo rapporto con Tom.
Per un totale di 56,8\70
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06/10/2016 21:15
 
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MaryScrivistorie
GRAMMATICA: 6,4\10
Ci sono alcuni errori che devo segnalarti:
-“e sospinta verso la coltre spettrali degli Inferi.”; l’aggettivo si riferisce al nome, che è al singolare, dunque al posto di “singolari” dovrebbe esserci “singolare”. -0,1 punti
-“il mondo aldilà delle palpebre”; “aldilà” dovrebbe essere tutto attaccato solo nel caso in cui ci si riferisse al sostantivo, altrimenti va scritto nella forma “al di là”. -0,5 punti
-Più volte nel corso della storia ti “perdi” degli spazi in più che non dovrebbero esserci tra una parola e un’altra:
“era già stato sul punto d’intorpidirla e menarla”;
“i sotterranei, a loro modo”
“Non era il caso di dirlo però a quello che la sua casata riteneva un “Sanguesporco”, ovvero uno scarto”
“La fine dei suoi sogni era ormai imminente”
“faceva quell’effetto a tutti, pertanto c’era abituata”
“e di gestire invece la propria irruenza”
“suggellata da un sofisticato sigillo di ceralacca
il sigillo che lei aveva ripudiato,” (qui ti è invece scappato un accapo); -0,1 per 8=-0,8 punti
-“Sei prigioniera di te stessa: adesso come te la strighi?”; penso intendessi “sbighi”. -0,1 punti
-“e non lo manipolasse al solo scopo di guarire il suo disturbo.Forse le cose sono bilanciate,”; tra il punto e la parola manca lo spazio. Essendo un caso isolato l’ho considerato errore di distrazione. -0,1 punti
-“avrebbero dovuto essere i maschi ad agire!Forse era proprio quello il punto”; stessa cosa di sopra. -0,1 punti
-“Si trattava di davvero un osso duro da gestire”; hai invertito “davvero” e “di”. -0,1 punti
-“– che Merlino lo benedica –“; essendo un inciso riferito ad un evento passato credo sarebbe stato più opportuno utilizzare un altro tempo verbale. -0,5 punti
-“era il suo destino a essere nelle mani di lui o, piuttosto il contrario?”; data la presenza della virgola dopo l’ “o” credo sarebbe stato corretto inserirne una anche dopo “piuttosto” per creare un inciso. Così da sola com’è la virgola non ha senso. -0,2 punti
-“Edward soderò invece”; credo intendessi “sfoderò”. -0,1 punti
-“La pioggia ormai aveva inzuppato loro corpi”; manca l’articolo prima del “loro”. -0,1 punti
-“era lei a spogliarla di ogni sua veste”, credo intendessi “lui”. -0,1 punti
-“le parve di scorgere un trio figure nere e disumane”; tra “trio” e “figure” sarebbe corretto inserire un “di”. -0,1 punti
-“Sua madre era stata una genitrice con i fiocchi,non c’è che dire”; va lo spazio tra virgola e parola. Anche qui l’ho considerato errore di distrazione. -0,1 punti
-“i mostri non avrebbero mai smesso di tallonarla, visto che s’ostinava ad avvolgerla con le fiamme dell’oscurità e attirandola inevitabilmente a loro.”; la frase così com’è è costruita male. Credo che “ostinava” vada sostituito con “ostinavano” (riferito ai “mostri” che è soggetto plurale) e “attirandola” con “attirarla”. -0,5 punti
-“Andromeda percepì leggero peso”; prima di “leggero” andrebbe un elemento come un articolo o qualcosa che specifichi quello che dice dopo. -0,1 punti
STILE: 7\10
Devo ammettere, un po’ a malincuore, che a tratti ho fatto davvero difficoltà a leggere la tua storia, non tanto per l’affastellarsi di figure retoriche e metaforiche che sono contenute all’interno della storia in alcuni passaggi (al contrario: io sono una di quelle persone che più lo stile è complesso più gioiscono), ma più che altro per il ritmo lento che qui e là ho ritrovato all’interno della tua storia e che mi hanno davvero reso difficile andare avanti nella lettura.
Ma partiamo dagli aspetti positivi, visto che, come puoi vedere, il punteggio è comunque piuttosto alto e visto che di aspetti positivi da sottolineare ce ne sono eccome.
Prima di tutto ho apprezzato molto la miriade di figure retoriche e metaforiche che inserisci all’interno della storia. Alcune le ho trovate un po’ oscure, altre invece le ho trovate molto attinenti alla storia e ai personaggi, in particolar modo quelle riguardanti i significati dei fiori (il continuo richiamo alle camelie e al loro significato e la maniera in cui nel corso della storia questo significato viene rigirato è decisamente una delle cose che ho amato di più).
Molto particolari e accattivanti sono anche i dialoghi tra i due protagonisti: li hai resi in uno stile che effettivamente risulta quasi “antiquato”, messo in confronto al gergo moderno, e che quindi è perfetto per il tempo in cui la storia è ambientato, precedente alla Generazione Intermedia. I passaggi in cui descrivi le emozioni dei personaggi si allungano a volte un po’ troppo, e questa è un’altra delle cose che mi hanno rallentato nella lettura: in questi punti le figure metaforiche si fanno anche più frequenti ed è difficile seguire con attenzione il filo dei pensieri, venendo qui e là distratti dalla lunghezza o da qualche passaggio più oscuro. Mi riferisco in particolar modo al brano che segue la domanda di Andromeda a Edward, quando lei gli chiede se la trovi ripugnante. L’insistenza che hai posto su quel passaggio e il lungo spazio impiegato per descrivere le emozioni di Andromeda al riguardo mi hanno non solo confuso, ma anche piuttosto stranito, poiché non mi sarei aspettata una reazione tanto suscettibile da parte della ragazza, o comunque una reazione che tu, attraverso la tua lunga descrizione, hai fatto apparire come molto suscettibile.
Se in alcuni punti questo stile fortemente descrittivo funziona e risulta anche poetico, in altri invece la lunghezza può distrarre il lettore. Ci sono alcune parti che, almeno a mio modesto parere, avresti potuto ridurre o tagliare un po’, come per esempio l’introduzione: dopo un’iniziale descrizione dei sintomi di Andromeda suggestiva e assolutamente accattivante, arriviamo ad un punto in cui continuare a leggere delle sue ricerche al riguardo risulta non solo particolarmente utile per la trama in sé per sé, ma anche un po’ noioso. Stessa cosa per la parte finale, che si trascina secondo me un po’ troppo lungamente prima di arrivare all’atto conclusivo della vita di Andromeda: credo che se avessi tagliato qualche pezzo e concentrato magari le figure retoriche in frasi più brevi il tutto non solo avrebbe avuto un ritmo più concitato e dunque avrebbe attirato maggiormente la mia attenzione, ma sarebbe anche risultato più raffinato dal punto di vista stilistico. Il fatto che ci siano frasi in cui le figure retoriche e i poetismi abbondano ed altre in cui invece la lettura risulta appesantita crea una sorta di squilibrio e “annacqua” quell’effetto generale etereo e impercettibile che in alcuni passi è invece molto ben reso.
Altri passi invece mi sono risultati confusi e non chiari. Utilizzi uno stile di scrittura per cui le motivazioni dei personaggi e le cause delle loro azioni emergono gradualmente, ma a tratti questo mi ha portato a trovarmi nella confusione più totale e a fare delle ipotesi rivelatesi poi completamente errate. Durante quasi tutta la prima parte sono stata in effetti piuttosto confusa dall’intera situazione, e mi ci è voluto un po’ per comprendere dove la tua storia volesse andare a parare, portandomi anche a non avere un’idea particolarmente precisa sui personaggi e le loro azioni. Ma su questo punto tornerò nelle sezioni riguardanti l’IC e la coppia.
In generale lo stile è molto buono e anche elaborato, ma soffre un po’ della lunghezza della storia stessa e anche dalla mancanza di motivazioni che può portare a non comprendere pienamente i personaggi o ciò che li spinge ad agire in un determinato modo. Tuttavia alcuni punti sono davvero molto ben riusciti e poetici, e credo che tagliando un po’ alcuni punti avrei apprezzato maggiormente lo stile che, così com’è, non permette di mostrare appieno la bravura di chi scrive perché, appunto, si dilunga e si perde in alcuni punti. Forse andando più dritta al punto sarebbe possibile costruire una storia più diretta e anche più coinvolgente, che non “sparge” i momenti di tensione ma li accavalla tra di loro, rendendo il tutto molto più vivido ed interessante.
Ultima nota, che stavolta riguarda la poesia: ho trovato molto interessante l’inserimento all’interno della storia, e la maniera in cui si ricollega alla situazione nella foresta, e ho anche apprezzato la maniera in cui in effetti fa contrasto con la situazione emotiva di Andromeda.
IC E CARATTERIZZAZIONE PERSONAGGI: 7\10
Come avrai capito dal precedente paragrafo, ho avuto alcuni problemi a giudicare questo parametro, proprio perché ho avuto alcuni problemi a comprendere appieno i personaggi. La loro psicologia si costruisce lentamente all’interno della storia, ma anche in questo modo alcuni interrogativi restano, soprattutto riguardo al personaggio di Edward.
Ma partiamo dal personaggio di Andromeda, essendo lei la protagonista.
La sua figura ci appare subito come travagliata, ricca di contraddizioni interiori, distrutta dagli incubi, attratta dagli Esclusi della sua famiglia ma al contempo ancora attaccata alla tradizione secolare dei Black e dei loro valori. La sua si configura come una personalità complessa, e anche molto influenzata dai terribili sogni che costellano le sue notti, una figura che a un tempo vorrebbe pace ma si rende conto che l’unica maniera per averla è andare contro le leggi che fino ad allora hanno regolato la sua vita. Queste sue costanti contraddizioni, se in alcuni casi risultano giustificate (come la sua repulsione\attrazione nei confronti di Edward) in altri invece mi sono risultate poco chiare, come anche i motivi per cui agisce in un determinato modo. Per esempio, uno dei punti che più ho fatto difficoltà a capire è stato appunto quello legato alla sua “passione” nei confronti degli Esclusi, ma allo stesso tempo questo suo continuare ad aggrapparsi alle tradizioni dei Black e alla convenzionale divisione in Sanguesporco e Purosangue. Un attimo prima ci appare come una giovane intraprendente, l’istante dopo torna ad essere una classica Black, caratterizzata dai soliti pregiudizi della sua famiglia.
È una figura sfuggente, la sua, inclassificabile, difficile da definire, molto contraddittoria e ricca di sfumature, difficili da cogliere interamente e anche da mettere su carta. Risulta un personaggio decisamente più umano dei classici Black, ma al contempo si dimostra talora una figura algida e fredda al pari di Narcissa, o malevola come Bellatrix. È difficile quindi per me definire interamente questo personaggio, e anche le sue intenzioni. Se in una parte del testo sembra voler affermare che Edward la aiuta e la conforta, in un’altra la sua compagnia sembra causarle altrettante ansie e paure.
Se c’è stato un momento, all’interno del testo, in cui ho creduto di comprendere davvero il personaggio di Andromeda, è stato nel finale, in cui ho ben compreso tutto il senso di abbandono e di disillusione che la prendono dopo la morte delle uniche persone che le avevano dato della pace, e infine la disperazione e la consapevolezza di non poter essere mai più “normale” e felice che la spingono al tragico gesto finale.
Anche i suoi incubi, che vengono a mischiarsi con la realtà, mi hanno reso un po’ complicato capirne la personalità. Non è chiaro cosa di ciò che faccia sia dovuto a questi suoi incubi notturni e cosa per una sua naturale inclinazione, per il suo carattere. (a proposito degli incubi, questo non c’entra nulla col giudizio, ma volevo sapere se le sirene avevano un particolare significato metaforico… Penso di averlo colto ma non sono certa e quindi vorrei sapere cosa tu intendessi con queste figure)
Edward risulta anche più criptico, perché la storia non è narrata dal suo punto di vista, ma se all’inizio il suo comportamento apparentemente contraddittorio (prima si dimostra dolce e attento con Andromeda e poi si fa tanto possessivo) mi aveva confusa e non poco, ora riesco a vederci una maggiore umanità, una naturale contraddizione che in fondo è insita nella natura umana. Tuttavia, devo dirlo, in alcune parti i suoi improvvisi sbalzi d’umore e i suoi cambi di tono e comportamento mi hanno lasciata un po’ sconcertata. In particolar modo, nella scena in cui fanno l’amore, mi ha confusa la maniera in cui prima lui le bacia la mano con affetto e poi torna immediatamente al suo atteggiamento più ferino e passionale. Questa sua dolcezza, tra l’altro, e la maniera in cui dovrebbe effettivamente fungere da conforto ad Andromeda, non emergono completamente nel testo, ma sono più che altro testimoniate indirettamente dalla ragazza stessa. Se dovessi basarmi unicamente su ciò che vedo, vedrei un ragazzo molto passionale e possessivo nei confronti della ragazza, che a tratti si dimostra anche piuttosto irruento e quasi violento con lei. Non proprio ciò che mi sarei aspettato per far iniziare una storia d’amore destinata al matrimonio, e non certo quello di cui credo abbia bisogno Andromeda in un momento tanto difficile della sua vita.
Ultime note sui personaggi che mi sento di darti riguardano i personaggi di contorno: hai reso, con poche espressioni, molto bene tutti i personaggi di “contorno” che appaiono, tutta la schiera dei Black, anche quelli di cui non sappiamo effettivamente nulla dall’originale.
Solo una cosa mi ha lasciata un po’ perplessa: le motivazioni che hanno portato la madre di Andromeda ad avvelenarla. Certo, queste non vengono mai espresse esplicitamente, ma dalle teorie che fa la donna pare l’abbia fatto perché voleva evitare alla ragazza di entrare nelle schiere dei Mangiamorte. Ma allora perché non somministrare il veleno anche a Narcissa? Come faceva a sapere che le dosi non l’avrebbero uccisa? Narcissa e Bellatrix erano coinvolte? E quali sono state le dinamiche dell’incidente del coltello? Mi sembra tra l’altro un po’ debole l’idea di dare del veleno alla propria figlia sperando che la sua “pazzia” tenga alla larga i Mangiamorte, quando tutti quanti sappiamo che gran sana di mente fosse Bellatrix.
ORIGINALITA’: 9,5\10
Che dire al riguardo? L’idea di base è molto buona, e decisamente nuova, anche se da un certo punto in poi il finale risultava piuttosto ovvio.
CARATTERIZZAZIONE DELLA COPPIA: 12\15
Anche qui ho avuto alcuni problemi di valutazione, non solo per lo stile che mi ha dato non pochi problemi a capire le dinamiche della loro coppia, ma anche dei motivi di tipo logistico.
Mi spiego immediatamente. Prima di tutto ho fatto, all’inizio, molta fatica per capire quale fosse la situazione dei due: se stessero “uscendo” regolarmente nella Foresta Proibita, se avessero anche rapporti fisici, se Andromeda lo considerasse solamente un “giocattolo” da utilizzare per provare ad evitare i suoi incubi… Ad un certo punto, a causa di una certa frase, sono addirittura arrivata a pensare che la ragione per cui Andromeda avesse tanto bisogno di lui, fosse perché intendeva compiere un qualche rito su di lui seducendolo per liberarsi degli incubi. Sì, mi faccio decisamente troppe pippe mentali, ma sorvoliamo su questo.
Lentamente, con il procedere della storia, ho capito meglio quale fosse effettivamente la loro situazione, ma anche allora, arrivata ad un punto in cui credevo di avere più o meno decriptato quali fossero le loro dinamiche di coppie, mi sono comunque rimaste delle domande o delle incertezze riguardo ad alcuni punti.
Prima di tutto, Andromeda afferma di essersi innamorata di Edward, e allo stesso tempo lui lascia trasparire questo suo innamoramento per lei, ma la maniera possessiva con cui lui si comporta con lei e i tentativi di respingerlo che lei mette in scena all’inizio, tutti i motivi per cui lo rifiuta, mi hanno fatto pensare che ti saresti distaccata dal canonico e che non li avresti fatti sposare, e sono invece rimasta molto sorpresa di vedere, alla fine della storia, una Andromeda vedova come è effettivamente nell’originale. Questo perché, solitamente, amori o passioni del genere lasciano preludere ad una sorta di coppia “proibita”, legata principalmente da una forte attrazione fisica o da un legame di dannazione, e non certo quello salvifico che invece Edward dovrebbe infondere su Andromeda. Anche nello stesso Edward non ho colto questa gran volontà di “salvare” l’amata, come in Andromeda non ho visto segni di miglioramento della sua condizione per opera di Edward. Certo, ci viene detto che gli incubi della donna non se ne sono mai andati, ma ci viene lasciato intendere che comunque Andromeda si era illusa con Edward di poter avere finalmente della felicità, per poi essere disillusa nel finale, quando finalmente si rende conto che non potrà mai ottenerne. Questo mi è sembrato piuttosto strano, proprio per la maniera con cui la coppia ci è stata precedentemente presentata, per gli atteggiamenti che l’uno tiene nei confronti dell’altra e viceversa.
Altra cosa che mi ha reso difficile giudicare la coppia è anche il fatto che la storia non mi è sembrata tanto concentrata sulla coppia in sé per sé, quanto su Andromeda e la sua storia: lo sviluppo della relazione e la figura di Edward rimangono in secondo piano rispetto alla vicenda interiore di Andromeda, tanto che sembrano quasi “svanire” in confronto alla travagliata psiche della donna e dunque risultano inefficaci a “guarirla”, come invece (credo) era nelle tue intenzioni. Questa è almeno l’impressione che ho ricavato da alcuni brani della storia.
I momenti in cui si trovano insieme nella foresta e i dialoghi che ci sono, soprattutto nella parte centrale, la dichiarazione di Edward e la sua reazione sono molto ben resi e molto ben caratterizzati, ma non mi aspettavo che un affetto designato in una tale maniera potesse effettivamente portare, poi alla nascita di un matrimonio felice e ad una pace nella psiche di Andromeda, quando accanto a Ted la donna mi sembra tanto combattuta quando lo è senza di lui. In generale, l’ho trovato in un certo senso un rapporto dalle buoni basi e dalle buone intenzioni, ma che non mi ha convinta del tutto nel suo sviluppo. Di certo non ha contribuito quella confusione iniziale che mi ha reso difficile cogliere bene le dinamiche di coppia, quindi di certo è anche colpa mia in parte.
GRADIMENTO PERSONALE: 12\15
Al contrario di ciò che puoi aver pensato dal giudizio, la storia mi è generalmente piaciuta: ho apprezzato molto lo stile, l’originalità della trama e del rapporto che hai deciso di costruire per Andromeda e Edward, decidendo di andare effettivamente “oltre” la classica storiella che racconta i sentimenti dei personaggi o che li coglie in un loro momento familiare, e qui devo effettivamente farti i complimenti: hai scritto in poco tempo una storia dotata di una storia completa e complessa, dando una caratterizzazione molto dettagliata ai tuoi personaggi e tra l’altro con uno stile non facile da gestire. Questo devo veramente riconoscertelo, hai scritto una storia molto complessa, ma che nella sua complessità, per tutti i motivi che ho scritto sopra, mi ha lasciata a tratti perplessa, a tratti insicura, molto probabilmente anche per una mia non concentrazione o per una mia incapacità di comprendere appieno la storia e tutte le sue sfumature. Di nuovo ripeto, hai fatto un ottimo lavoro, di certo stilisticamente e a livello di trama molto più elevato rispetto ad altri qui presenti, ma ho avuto alcuni problemi ad inquadrare totalmente il significato e alcuni punti della trama.
Per un totale di 53,9\70
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Post: 2.140
Giudice
06/10/2016 21:16
 
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Monnalisa1974
GRAMMATICA: 7,1\10
Ci sono alcuni errori grammaticali che devo riportare:
-“Lo sai che spulciando delle carte che ho trovato qui, ho scoperto che deve avere circa 400 anni.” Questa frase mi lascia abbastanza perplessa… Vista e considerata la presenza della virgola dopo “qui” credo che fosse necessario inserire un’altra virgola precedentemente perché si tratta di un inciso. Inoltre non mi è ben chiaro se alla fine fosse necessario o meno un punto di domanda, se quella d Harry è un’affermazione o una domanda. -0,5 punti
-“Questa qui dillo a quella Sanguesporco di tua madre”; trattandosi di un appellativo ripetuto “questa qui” andrebbe messo quantomeno tra due virgolette. -0,2 punti
-“Almeno lo spettacolino l’ha divertita signora?”; prima di “signora” sarebbe più grammaticalmente corretto inserire una virgola. -0,2 punti
-“Anzi perché non ci mettiamo vicino un quadro del tuo padrino, così sarebbe come andare a teatro tutte le sere.” Anche qui, la costruzione della frase mi lascia un po’ perplessa: prima di tutto, una virgola dopo “anzi” sarebbe stata più corretta dal punto di vista grammaticale, e seconda cosa, credo che sarebbe stato opportuno inserire un punto interrogativo da qualche parte. -0,5 punti
-“pur sapendo quanto era suscettibile Harry sull'argomento.” Va usato il congiuntivo, dunque è “quanto fosse” -0,5 punti
-“poi Draco si gettò…”; dopo il discorso diretto andrebbe la maiuscola, se è concluso -0,5 punti
-" Spero che questo sia un sufficiente sprono per vivere in mezzo ai Babbani." C’è uno spazio che, più che un errore grammaticale, è un errore di distrazione -0,1 punti
-“Stai scherzando spero?”; qui dopo “scherzando” andrebbe una virgola; mi lascia perplessa anche l’utilizzo del punto interrogativo alla fine della frase, non ne vedo la necessità. -0,2 per 2=-0,4 punti
STILE: 5\10
Mi spiace dirlo ma lo stile non mi è piaciuto né mi ha convinta molto, e non credo sia particolarmente apprezzabile. In alcuni punti si adatta bene alla storia, costituita per lo più da dialoghi e da narrazione progressiva, in altri si abbellisce anche con dei bei termini e delle belle espressioni quasi forbite (come “pederasta”, per fare un esempio) ma in altri è invece piuttosto blando e, anzi, quasi sgradevole. Utilizzi qui e là delle espressioni che risultano quasi dialettali (“i Malfoy e i Black, almeno quelli che ubbidivano alle regole, si erano sposati persone scelte dai genitori”, “Ne avrebbe avuto di roba il ragazzino”) che risultano piuttosto sgradevoli alla lettura, soprattutto se paragonati ad altri stralci. Non è uno stile che spicca particolarmente, non ci sono espressioni o figure metaforiche particolari, e in generale l’ho trovato abbastanza blando e un po’ troppo semplicistico.
IC E CARATTERIZZAZIONE PERSONAGGI: 7\10
Ammetto che la situazione in sé per sé, dal mio punto di vista almeno, risulta già abbastanza improbabile e OOC, ma ho deciso di sorvolare e di concentrarmi sui personaggi immaginando un’evoluzione che dev’essersi compiuta in loro in questi cinque anni che, da quel che ci dici tu, sono passati dall’inizio della loro relazione.
Partiamo da Draco: in alcuni punti, e per la maggior parte della storia, ci rimandi un’immagine abbastanza fedele al Draco che ci viene mostrato nel libro, ovvero quella di un ragazzo abbastanza strafottente e sempre pronto alla battutaccia, talora perfino perfido (il riferimento a Sirius mi è sembrato molto IC, e anche la sua reazione nel ricevere la sorpresa di Harry e la sua schiettezza nei confronti del the). Molti piccoli dettagli qui e là mi hanno dato un’idea generale piuttosto fedele del Serpeverde, anche se ovviamente in questa versione si percepisce un accento più mite nei confronti non solo di Harry ma anche del mondo in generale. Per quanto non condivida questa visione posso capirla. Nella tua storia non si parla di ciò che gli ha dato questa serenità, ma si intende che molto probabilmente si tratta dell’ “influenza” e della vicinanza di Harry.
Tuttavia nella parte finale non mi è sembrato molto IC: tutto quell’emozionarsi davanti all’anello, e la maniera trepida con cui poi si rivolge ad Harry… Mi sarebbe sembrato OOC anche da parte di Harry, figuriamoci da parte di Draco.
Quel punto non mi ha convinta del tutto, ma per il resto la tua caratterizzazione di Draco è generalmente azzeccata e ben portata avanti, senza diventare tuttavia assillante o martellante.
Harry, al contrario di Draco, emerge molto meno. Certo, i suoi piani per il futuro appaiono molto chiari dai suoi dialoghi, ma risulta piuttosto piatto come personaggio, oltre che non molto sviluppato. Non mi ha rimandato nulla dell’Harry originale, semplicemente perché non è stato caratterizzato abbastanza da potermi ricordare il personaggio. Non c’è nulla di particolare che spicca in lui e che me l’abbia fatto riconoscere.
ORIGINALITA’: 4\10
Il tema del matrimonio (E della proposta di matrimonio, soprattutto) è talmente trito e ritrito che di “sorpresa” non si può davvero parlare. Ammetto che, appena letto il titolo, ho pensato subito ad una proposta di matrimonio. La scelta della coppia poi non rende certo la cosa più originale e particolare, vista e considerata la fama che ha questa coppia all’interno del fandom.
CARATTERIZZAZIONE DELLA COPPIA: 7\15
Partiamo dal presupposto che non apprezzo particolarmente la Drarry in quanto coppia, ma in alcuni casi posso anche arrivare ad apprezzarla, se mi viene presentata in una determinata maniera che io credo essere coerente e in linea col carattere dei personaggi.
Non ho apprezzato particolarmente la maniera in cui tu hai trattato di questa coppia, o almeno come hai presentato il loro legame e la loro nascita.
Riguardo alla nascita della loro relazione, nella storia ci viene detto, molto semplicemente, che Harry “è il ragazzo” di Draco, così, molto semplicemente, alla terza riga. Più avanti ci viene detto che Harry l’ha baciato cinque anni prima esprimendo così la sua attrazione nei confronti di Draco e iniziando la loro relazione.
La loro dinamica di coppia ci sembra quella, piuttosto convenzionale, di una coppia ormai sistemata da tempo e prossima al matrimonio, e ci viene anche fatto intuire (in maniera non proprio velata) che hanno un rapporto fisico molto intenso.
Tuttavia il fatto che non mi sia stata lasciata nessun altra indicazione riguardo al loro rapporto, come si sia evoluto, come siano arrivati ad un tale livello di intimità, come Harry abbia sviluppato questa attrazione nei confronti di Draco e come Draco sia arrivato a sviluppare un tale affetto nei confronti di Harry… Essendo il loro rapporto piuttosto conflittuale nel materiale originale, mi sarebbe piaciuto scorgere qualche accenno qui e là in più riguardo al loro passato e riguardo a come sono i rapporti tra loro due, a questo punto della loro vita, e come ci sono arrivati. Con due personaggi presentanti un rapporto tanto particolare e conflittuale l’uno nei confronti dell’altro, almeno secondo il mio parere, è necessario sviluppare un pochino quest’aspetto, poiché ciò che per noi può apparire ovvio e scontato non lo è per il lettore. Certo, sapendo che i due stanno ormai insieme da cinque anni il lettore può teorizzare che i due si siano influenzati a vicenda, sviluppando un rapporto piuttosto convenzionale, ma letta così a freddo, senza un’opportuna introduzione o senza una particolare inclinazione verso questa coppia, i personaggi possono risultare OOC.
Oltre a questo, c’è da dire che anche i loro rapporti del momento non sono particolarmente sviluppati, e le loro possibilità come coppia non sono del tutto sfruttate: certo, discutono del loro futuro insieme, parlano della situazione familiare, si stuzzicano un po’, ma credo che si sarebbe potuto fare molto di più con questi due. La scelta della situazione, di per sé, è secondo me inadatta a far apprezzare la coppia a qualcuno che non ne è già innamorato, e forse poco adatta al pairing in sé. Personalmente avrei trovato molto più credibile e attinente alla coppia iniziare una relazione clandestina ad Hogwarts o finire casualmente a letto, o cose simili. Sarebbe stato forse anche più interessante e sarebbe stata una buona maniera per sviluppare meglio i loro caratteri e il loro rapporto “particolare”.

GRADIMENTO PERSONALE: 6\15
Mi spiace dirlo ma c’è veramente poco che mi è piaciuto in questa storia: la situazione non è originale, lo stile è troppo semplice e generale, i personaggi emergono poco e la coppia non è sviluppata quanto avrebbe potuto essere.
Per un totale di 36,1\70
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Giudice
06/10/2016 21:17
 
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NekoRika
GRAMMATICA: 6,7\10
Ti devo segnalare alcuni errori:
-Ci sono dei termini specificatamente inventati dalla Rowling che vanno scritti obbligatoriamente con la maiuscola. In particolar modo nel tuo testo c’è la ricorrenza delle parole prive di maiuscola “babbano\i\e”, “purosangue”, “animagus”, “mantello dell’invisibilità”, “mappa dei Malandrini” (che a proposito, viene solitamente chiamata “Mappa del Malandrino”, ma capisco perché tu abbia deciso di usare la forma plurale), “casa” e “burrobirre”. Ripeti ques’errore 15 volte. -2 punti
-“ In particolare”; ti sei fatta sfuggire uno spazio di troppo; -0,1 punti
-Utilizzi il termine “bullare” come se fosse un vero e proprio verbo, ma in realtà non esiste, è più che altro una forma gergale non corretta dal punto di vista grammaticale. -0,5 punti
-“era uno sei suoi peggiore incubi”; penso intendessi “dei”. -0,1 punti
-“lo aveva lasciato con ferite profonde che avevano finito per trasformate in ulteriori cicatrici.”. Qui credo che avresti dovuto scrivere, piuttosto che “per trasformate”, “per trasformarsi”, o per “essere trasformate”. Così com’è non è corretto e non ha molto senso. -0,5 punti

STILE: 6,5\10
Lo stile in generale è abbastanza semplice e piano, anche molto riassuntivo, in quanto questo è ciò che tu effettivamente fai: “riassumi” il loro rapporto, la maniera in cui la loro relazione è cresciuta fino a diventare ciò che è diventata. Tuttavia, mentre per altre storie uno stile tanto secco e conciso non mi ha particolarmente convinto, qui di certo è proprio la concisione la base dell’intera vicenda, e dunque si adatta maggiormente a questo tipo di fanfiction. Qui e là ci sono anche delle buone immagini e delle buone figure, e ti occupi anche di indagare in maniera abbastanza precisa la psicologia dei tuoi personaggi e la loro evoluzione nel corso degli anni, senza tuttavia essere troppo invadente.
Ma, se da una parte l’adeguatezza dello stile alla storia sta proprio nel fatto che è secco e conciso come dovrebbe essere, povero e riassuntivo, da un’altra parte si sente, appunto, la secchezza e la concisione con cui l’intera vicenda è stata trattata. Piuttosto che leggere una storia in cui si esplora il rapporto tra due personaggi e la loro relazione sembra di leggere piuttosto una pagina di Wikipedia, o un resoconto scarno, e si perde molto. La psicologia dei personaggi si delinea bene, perché tu ce ne parli e ci informi delle loro differenze, ma è difficile sentirsi pienamente investiti, non potendo entrare effettivamente nei loro pensieri ed esplorare i loro sentimenti. Il lettore rimane “esterno”, e coglie solamente i vari sprazzi della crescita di questa relazione, senza essere del tutto immerso nella psiche dei personaggi e senza poter “assistere” alle varie scene clou, ma limitandosi ad ottenerne degli spizzichi e dei bocconi. Posso comprendere che la tua intenzione fosse effettivamente trattare del loro rapporto in maniera generalmente riassuntiva, ma la storia risulta abbastanza impersonale in questa maniera. Inoltre mi lascia piuttosto spiazzata il fatto che, a questi “riassunti”, si alternino invece scene in cui ci descrivi effettivamente eventi e situazioni che vedono i due protagonisti, concentrandoti appunto su loro per poi ritornare a quello stile riassuntivo. La storia risulta così un po’ confusa, e risulta anche piuttosto confuso quale fosse effettivamente il tuo scopo. Certo, avresti potuto benissimo creare una storia che alternasse a queste parti più secche dei momenti più introspettivi e intimi, ma nella storia ne sono presenti solamente due, e non risultano neppure particolarmente rilevanti ai fini della trama e del loro rapporto: compaiono, descrivono ma non portano a una particolare “rivoluzione” nella loro relazione. Penso avresti dovuto scegliere forse con più attenzione i momenti da descrivere, oppure concentrarti solo su quelli e creare una storia legata dal filo del loro rapporto.
Così com’è, lo stile è perfetto per una storia tanto secca e concisa, ma risulta un po’ blando e non particolarmente interessante, in generale.
Ultima nota che mi sento di farti: alcune parti sembrano “non finite”, o comunque non sembrano portare da nessuna parte. In particolar modo mi riferisco alla seconda scena discorsiva tra Remus e Sirius e al finale: l’ho trovato troppo improvviso e frettoloso, tanto che sono riandata a controllare su EFP se ci fosse altro nel testo dopo quel punto. La storia avrebbe necessitato di una chiusura più “ad effetto” e più conclusiva, appunto, qualcosa che staccasse completamente dal resto.
IC E CARATTERIZZAZIONE PERSONAGGI: 8,5\10
Qui ho molto poco da dire: generalmente da come li descrivi i personaggi sono fedeli al canon, non solo nelle parti in cui la loro storia viene raccontata, ma anche in quelle discorsive. Non mi riferisco solo a Remus e Sirius, ma anche ai personaggi “secondari” che vengono nominati qui e là: attraverso pochi dettagli riesci a delinearli chiaramente e a farceli riconoscere (c’è anche da dire che è difficile arrivare all’OOC quando la storia segue tanto fedelmente il canon). L’unica cosa che posso segnalarti è il fatto che, complice lo stile, i personaggi tendono ad “appiattirsi”, a risultare monotoni, a non essere particolarmente interessanti per il lettore. Forse cercando di inoltrarti maggiormente nella loro psicologia, andando oltre la classica caratterizzazione che viene loro assegnata e approfondendola avresti fatto un lavoro più interessante sotto questo punto di vista.
ORIGINALITA’: 4\10
Qui non posso darti molto: ti mantieni generalmente fedele alle indicazioni della Rowling riguardo alla nascita del gruppo dei Malandrini e alla loro evoluzione, e le scene che hai aggiunto non ci danno nulla di nuovo, anzi, la prima si ricollega direttamente ad un altro evento che è effettivamente accaduto nel canon originale. L’unica “sorpresa” che può essere considerata farina del tuo sacco è la parte finale.
CARATTERIZZAZIONE DELLA COPPIA: 5\15
Qui arriviamo ad una nota dolente…
Come ti ho già detto nella sezione “stile”, questa tua storia vuole essere una sorta di “riassunto” della loro intera vicenda, dal primo incontro fino al momento in cui si mettono insieme. Tuttavia, ciò che più penalizza il rapporto di coppia è proprio il fatto che tu ti attenga tanto al canon: descrivendo la loro vicenda così com’è, senza aggiungere nulla o quasi nulla, viene spontaneo domandarsi allora perché nel canon la vicenda dei due non si sia evoluta come effettivamente poi ha fatto. I personaggi sono sempre quelli, in loro non c’è nessuna nuova “motivazione”, gli eventi che li coinvolgono restano gli stessi, e allora risulta ovvio domandarsi cosa sia cambiato rispetto all’originale, cosa li abbia spinti l’uno tra le braccia dell’altro. Non aggiungi nulla di nuovo al loro rapporto, nulla di particolare, nulla che ci possa far comprendere perché loro due sarebbero perfetti come coppia e non solo come amici. Il finale mi ha decisamente spiazzata, perché con delle premesse simili e solo poche scene ad approfondire specificamente il loro rapporto (scene le quali, tra l’altro, non fanno “muovere” in maniera necessariamente romantica la loro relazione. L’unica nota che mi abbia effettivamente fatto pensare a un qualcosa di meno amicale è stata la stretta di mano di Sirius, ma anche quella potrebbe risultare piuttosto platonica) non mi aspettavo che si arrivasse addirittura ad un rapporto sessuale. Un’altra cosa che mi ha reso piuttosto difficile considerare la storia “credibile” è stato proprio il finale e la scelta delle scene da descrivere che tu hai fatto. Hai deciso di selezionare solamente due momenti, che certo per te potranno risultare significativi, e su questo non voglio assolutamente sindacare. Però mi risulta piuttosto bizzarra l’idea che tu abbia deciso di parlare nel dettaglio di ciò che è accaduto dopo lo scherzo di Sirius a Piton e solo accennarci, invece, la loro prima volta. Descrivendo quel momento, o quanto meno limitandoti magari ai “preliminari”, tanto per farci capire cosa stesse succedendo, avresti potuto non solo rendere esplicite le motivazioni dei due protagonisti, il come e il perché questa amicizia si sia evoluta in tale modo, ma avresti anche inquadrato un momento fondamentale per la vita della coppia.
Così com’è, la storia risulta molto più un resoconto della storia dei Malandrini con un “finale a sorpresa” ben poco credibile se le motivazioni di fondo e le dinamiche non si sono modificate, piuttosto che la storia della relazione amorosa tra Sirius e Remus.
GRADIMENTO PERSONALE: 9\15
La storia non mi è dispiaciuta del tutto, e penso che la tua idea di base non fosse malvagia. Con un approfondimento forse più mirato sui due, sulla loro dinamica relazionale come possibile coppia e non solo come amici, con qualche scena in più e con uno stile più curato sarebbe molto meglio. Così com’è non è male, ma penso che si possa migliorare.
Per un totale di 39,7\70
OFFLINE
Post: 2.140
Giudice
06/10/2016 21:18
 
Quota

Rosmary
GRAMMATICA: 4,7\10
Ti devo riportare alcuni errori:
- In alcuni punti, soprattutto nei primi capitoli, ho notato che hai usato molto spesso le virgole, ma in alcuni casi credo avresti dovuto utilizzare altri segni di interpunzione non sono per “cambiare” un po’, ma anche perché alcune parti del discorso necessitavano proprio di un ritmo diverso e perché dovevano essere separate dal resto del discorso. Ti sottraggo solo un punto perché poi, col procedere della storia, hai “perso” questa abitudine”. -1 punto
-Varie volte non hai separato alcune parole. Compi quest’errore (di distrazione o di editor, non sono certa) 5 volte
“anche seforse lei gli avrebbe prima rimproverato”
“Fred Weasley poteva sopportare quasitutto”
“non si pensasse a lei come a unabrutta oca secchiona”
“Erageloso marcio”
“tra due scaffali strapieni dirobaccia”;-0,1 punti per 5=-0,5 punti
-“Ma come chi.”; qui trattandosi di un’esclamazione, o di un’interrogativa, va proprio un segno diverso, che sia un punto interrogativo o esclamativo a tua scelta. -0,2 punti
-“ma né Harry, né Hermione”; tra i due “né” non va la virgola. -0,2 punti
-“Era nervosa, lo sentiva, ma tutto quello era troppo divertente per ammutolirsi.“Tu sei completamente pazza!””; manca lo spazio tra punto e parola iniziale. Trattandosi di un caso isolato lo conto come errore di distrazione. -0,1 punti
-“detestava ancora di più che in molti reputavano assurdo”; sarebbe più corretto utilizzare il congiuntivo “reputassero”. -0,5 punti
-“Hermione saettò lo sguardo dall’uno all’altro, incredule d’essere dinanzi a ben due campioni di idiozia”; penso intendessi “incredula”. -0,1 punti
-“Non l’aveva capito, cosa le era preso in quella frazione di istanti”; anche qui, penso intendessi “istante”. -0,1 punti
-“perché si tuffò immediatamente in ciò che più gli interessava ed ecco che a Hermione e Blaise fu finalmente chiaro il motivo che li aveva costretti lì”; dopo “interessava” andrebbe una virgola. -0,2 punti
-“per questo ci sono io a farvi da guida! È deciso, allora!”; a inizio discorso diretto, nonostante si tratti di un discorso ripreso, dovrebbe esserci la maiuscola. -0,2 punti
-“Il tono di Cormac era tronfio come al solito, ciononostante, il ragazzo dovette sentire sul serio puzza di botte”; dopo “ciononostante” la virgola è di troppo. –0,2 punti
-“che forse provava ancora – chi poteva saperlo!, l’ingresso…”; andrebbe inserito l’altro trattino. -0,2 punti
-“pergamena che vantava una sola frase: ‘se ieri non l’avessi capito,”; introducendo una nuova frase, il “se” dovrebbe avere la maiuscola. -0,2 punti
-Hai scritto tre volte la parola “fine settimana” tutta attaccata, e per quel che ho visto e cercato non è corretto scriverla in questa maniera; -0,5 per 3=-1,5 punti
-“quanto appena intuito.E la conferma arrivò”; manca lo spazio tra punto e parola inziale. Essendo un caso isolato lo conto come errore di distrazione. -0,1 punti
STILE: 8,5\10
Un vero e proprio caso di stile in evoluzione, non c’è che dire.
I primi capitoli, lo ammetto, mi hanno lasciata un po’ perplessa dal punto di vista stilistico. Alcune scelte non mi sembravano propriamente azzeccate, alcuni passaggi mi sono risultati frettolosi o non particolarmente gradevoli, e non ho trovato neppure particolari figure che rendessero particolare la lettura o che mi facessero interessare particolarmente. Anzi, ad essere sincera il primo capitolo mi è sembrato molto povero: la conversazione tra Hermione e Fred viene liquidata molto frettolosamente e non ci lascia il tempo di apprezzare appieno l’interazione tra i due personaggi (su cui tra l’altro la storia che segue dovrebbe effettivamente basarsi), hai fatto un uso spropositato delle virgole e alcune espressioni utilizzate non mi hanno convinta particolarmente né stilisticamente né grammaticalmente. Mi riferisco in particolar modo a questa frase, che sono stata molto incerta se inserire o meno nella sezione grammaticale ma che alla fine ho deciso di segnalarti qui: “peccato che, proprio mentre gli rimproverava la distrazione, andava a urtare contro il comodino”. Non è grammaticalmente scorretto, ma forse concettualmente sarebbe stato più corretto utilizzare le forme verbali “stava rimproverando” e “era andato”. Altra cosa che avevo intenzione di segnare nella sezione grammatica ma che infine ho deciso di spostare qui è stato il modo in cui, a fine frase, inserisci il soggetto, seguito poi da una virgola con cui separi la proposizione dalla successiva. Non sono certa se sia corretto o meno, ma io solitamente inserisco il soggetto tra due virgole. Non essendo certa al riguardo ho deciso di considerarla solo una libertà stilistica. Altra cosa che mi ha lasciata un po’ sconcertata è la maniera in cui “cambi ordine” alle parti di una frase. In alcuni casi la cosa può riuscire e risultare molto piacevole, creare un suono particolare, in altri casi rende più complessa la frase e non aggiunge nulla di particolare al tutto (in particolar modo una frase in cui questa tecnica non mi ha molto colpita è stata questa: “intuendo che non fosse un argomento gradevole ‘Ron e le sue gesta’”).
Nonostante però il primo capitolo risulti un po’ povero stilisticamente, come ho detto ho trovato nella tua storia un vero e proprio caso di “evoluzione dello stile”. Più si va avanti nella storia più lo stile si affina, si fa coinvolgente o intimo a seconda dei momenti, sa quando “eclissare” una scena e quando invece mantenere un dialogo, e si adatta ai diversi tipi di situazione presentate. È straordinario come questa storia riesca a passare, nel corso di pochi capitoli, dall’essere una commedia studentesca (forse anche un po’ scialba) ad essere una vera e propria tragedia, con finale davvero, DAVVERO struggente, come l’intera situazione si evolva in maniera tanto naturale eppure tanto spiazzante, come l’argomento “cresca”, per così dire, assieme allo stile. Ho apprezzato molto lo stile, come ho già detto, in generale, ma trovo che le soluzioni che hai adottato per l’ultimo capitolo siano davvero perfette per il tipo di finale che si vuole narrare: hai usato un metodo nuovo ma che si adatta a questo tipo di narrazione, a questo “riassunto” che tuttavia riesce a coinvolgere il lettore, a questo struggente resoconto. Utilizzi poche parole ma sono tutte mirate, dritte al punto, tutte perfetto nello spiegare i sentimenti di Hermione verso Fred e verso Ron, tutte ci fanno comprendere perfettamente l’entità e il “raggio d’azione”, per così dire, dell’amore che lei prova per entrambi, amori diversi ma ugualmente “validi”. Ho inoltre apprezzato che tu ti sia concentrata sulla loro prima volta, e anche COME tu ti sia concentrata su questo momento, rendendo questo momento che dovrebbe essere tanto sereno e bello un ulteriore motivo di sofferenza per i protagonisti (e per il lettore). Si presume davvero la tragedia, eppure allo stesso tempo si desidera eludere questo presagio, proprio come i protagonisti e grazie ai protagonisti e alle loro parole.
In altri brani, invece, la concentrazione va tutta sul personaggio di Hermione, sulla sua introspezione e sulla sua personalità, e anche in questo caso la sua psicologia è perfettamente resa: i momenti di introspezione sono ben curati ma non “invadenti”, e durano abbastanza da far capire al lettore ciò che si intende ma non abbastanza da annoiarlo.
In altri casi lo stile si fa invece brioso, allegro, e descrive bene le sensazioni dei personaggi, le loro motivazioni, la loro gioia, la loro felicità.
In poche parole devo dire che, nonostante un iniziale stile piuttosto povero e non particolarmente brillante, recuperi decisamente in corso d’opera, con uno stile ricco e variegato che si adatta alle situazioni e adatta soluzioni diverse.
IC E CARATTERIZZAZIONE PERSONAGGI: 8,5\10
Anche qui, devo dire che la storia va a momenti alterni riguardo alla caratterizzazione dei due protagonisti (visto che la storia è molto più lunga rispetto ad altre mi concentrerò su entrambi per poi magari fare qualche specificazione singola): se da una parte i “tuoi” Fred ed Hermione non sono solo fedeli al canone ma anche più approfonditi rispetto ad esso, dall’altra parte, in alcuni casi, mi sono sembrati fuori dal loro effettivo carattere. Hermione è generalmente fedele al personaggio originale, e essendo anche la protagonista otteniamo anche più informazioni riguardo alla maniera in cui vive questa sua condizione di innamorata. I suoi scatti di “audacia”, la maniera in cui si sente tormentata dall’assenza di Fred e anche la maniera in cui cerca di illudersi riguardo ai sentimenti nei suoi confronti sono effettivamente realistici, e applicabili al personaggio che, certo, rimane la strega più intelligente che questa generazione abbia mai conosciuto, ma resta pur sempre una ragazza alle prese con i suoi sentimenti e in balia dell’adolescenza. Inoltre lei stessa spiega perfettamente la fonte di questi sentimenti, il fastidio che le creino questi improvvisi desideri, e lei stessa si dimostra sorpresa da questa sua trasformazione improvvisa, oltre che infastidita dalle implicazioni di queste nuove emozioni. Solo dopo riesce, ovviamente, a convivere con essa, ad accettarle e ad abbandonarsi completamente al rapporto con Fred, e l’ho trovata in effetti una maniera di rapportarsi molto consona ad Hermione, che si dimostra spesso all’interno della saga fedelissima nei riguardi delle persone che ama (anche nella tua storia, e ciò l’ho trovato molto IC). Forse in qualche punto non mi ha convinta pienamente, come nel momento in cui accetta di far venire Fred con loro, più forse perché lei, in fondo, sapeva che sarebbe stato pericoloso, ma non posso dire che non sia effettivamente plausibile una cosa del genere. Anche nel finale, nel rapporto con Ron, ti sei mantenuta abbastanza fedele a quello che era il rapporto originale nel libro, e hai reso realistica questo particolare tipo di felicità accettato da entrambi.
Fred, al contrario, mi ha convinto in meno punti. Certo, la sua verve e la sua allegria traspaiono in buona parte della storia, oltre che la sua vena comica e il suo desiderio di “vendicarsi” del fratello (davvero esemplare il trucchetto delle rose), eppure in altre mi è sembrato forse troppo affettuoso, troppo aperto, semplicemente troppo dolce. Sappiamo certamente che Fred era molto affezionato alla sua famiglia, ma sappiamo anche che sia lui che George non dimostravano questo affetto in maniera esplicita, preferendo “rifugiarsi” dietro a scherzi e buffonate. Certo, con Hermione si viene a formare un rapporto diverso, ma continua a non convincermi pienamente la “schiettezza” di questo Fred. Non voglio dire che non sia capace di esprimere i suoi sentimenti, dico solo che in alcuni punti mi sarei aspettata forse qualche battuta in più per sdrammatizzare, conoscendo la classica tendenza allo scherzo del personaggio. Un momento in particolare che ricordo è stato quando ha scoperto della relazione tra Ron e Lavanda: mi sarei aspettata una risata, una battuta, o l’inizio di una presa in giro feroce nei riguardi del fratello, ma quel “Questa cosa mi bloccherà la crescita” non mi ha convinta affatto. Mi sarei aspettata una reazione del genere da Ron, forse, ma non da Fred.
Per i personaggi secondari, devo dire che hai fatto un ottimo lavoro: hai saputo ricreare un “quadro”, uno “sfondo” vivace di personaggi secondari che spiccano tutti quanti, in un momento o in un altro. Devo dire che hai saputo valorizzarli tutti al meglio, dando ad ognuno una caratteristica personale che da lui\lei ci si aspetterebbe e un particolare stile parlato che ben di adattava a loro, e non saprei davvero da dove cominciare e cosa dire perché li ho trovati davvero tutti perfetti, dallo sfacciato e vanitoso Cormac a Lumacorno. L’unico che forse mi ha lasciata un po’ perplessa è stato Ron, ma nel finale, con la sua fedeltà e la sua accettazione di Hermione ha riguadagnato punti.
ORIGINALITA’: 8\10
Anche qui, è partita come una storia che ho trovato molto blanda e anche poco originale, eppure con l’avanzare della lettura non riuscivo più a staccarmene. La situazione che hai deciso di creare, e anche la scelta di descrivere l’evoluzione di questo rapporto perfettamente inserito all’interno della storia principale è stato molto originale (e anche una mossa molto ben sviluppata, la storia della loro relazione si univa perfettamente alla trama principale senza fare una piega). La scelta della rosa rossa come “segno” di una storia d’amore non è certo nuovo, ma è interessante come tu abbia voluto inserire questo simbolo, come sia nata questa sorta di simbologia e anche come questa simbologia ricompaia nel finale in maniera (almeno dal mio punto di vista) assolutamente impensata ma anche assolutamente naturale, per la maniera in cui l’intera vicenda si è sviluppata.
Certo, non ci sono particolari sconvolgimenti di trama e il finale era abbastanza ovvio (Nonostante per buona parte della storia lo stile lasciasse presagire l’happy ending), ma ho trovato questa storia decisamente particolare e nuova sotto molti punti di vista.
CARATTERIZZAZIONE DELLA COPPIA: 14\15
La maniera in cui hai fatto evolvere questa storia, l’ammetto, non l’ho particolarmente apprezzata, almeno non inizialmente. La parte iniziale “glissa”, per così dire, su quello che io considero uno dei momenti chiave di una relazione, ovvero il primo, vero e proprio approccio tra i due protagonisti, e questo mi ha lasciata un po’ perplessa, oltre che un po’ delusa, perché mi aspettavo almeno qualche riferimento maggiore alla loro chiacchierata, a cosa ci fosse stato di tanto speciale da far scattare poi l’alchimia “naturale” che tra i due intercorre… Forse anche a causa dello stile utilizzato ho trovato un po’ blanda quella parte, e mi è sembrata un po’ troppo riassuntiva nell’insieme. Quindi ero partita, dopo questo brano, un po’ prevenuta, credendo che fosse impossibile rimediare non facendomi comprendere ben bene come il legame tra due persone si manifesta e da cosa nasce. Certo, successivamente ci viene detto che tra i due intercorreva già da tempo una sorta di legame “intimo” che aspettava solo di essere riferito, in particolar modo Hermione fa riferimento ad un evento avvenuto ai Tiri Vispi Weasley, eppure non ero ancora certa di cosa potesse effettivamente legare questi due personaggi.
Ma più andavo avanti nella lettura più ero affascinata dai battibecchi e gli scambi di battute tra i due, e anche attraverso le emozioni di Hermione sono riuscita a comprendere il perché della sua scelta, il perché di queste sue emozioni, perché proprio Fred. Inoltre, come ho già detto, sei riuscita a sviluppare in maniera perfettamente parallela la tua storia al canone originale, in una maniera tanto naturale che è impossibile non chiedersi se effettivamente le cose non siano andate così. La loro relazione si sviluppa in maniera progressiva attraverso i sentimenti di Hermione nonostante la long duri solo pochi capitoli, mostrandoci come lei si ritrovi a rivalutare questo legame nato per caso, classificandolo più volte. Sembra effettivamente di ritrovarsi all’interno della mente di una sedicenne\diciassettenne (e lo dico per esperienza XD) ed è davvero fantastico vedere finalmente una relazione crescere senza che i due protagonisti si saltino immediatamente ed istantaneamente addosso senza urlarli “Ti amo”. Hai sviluppato bene e gradualmente anche il loro “grado” di relazione, la loro consapevolezza, e ho semplicemente adorato gli scambi di battutine come anche lo struggente finale, la disperazione nell’ultimo bacio, e infine la scelta di Hermione di stare con Ron pur continuando a vivere nel ricordo di Fred. Come ho già detto anche sopra, ho trovato il tutto tanto naturale e ovvio, nonostante l’inizio non proprio convincente, che non mi sono fatta problemi a credere alla loro relazione nonostante Fred non mi convincesse in sé per sé come personaggio. Sei riuscita a coinvolgermi, a farmi provare emozioni, a farmi tifare per questa coppia nonostante l’ovvio epilogo tragico, e a farmi sentire triste per il terribile, eppure commuovente finale. Hai saputo davvero trattare questa coppia coi guanti di velluto, si vede che ti piace e che comprendi il loro rapporto, o meglio, la loro “possibilità” di rapporto.
GRADIMENTO PERSONALE: 14,5\15
Credo si sia capito che la storia mi è piaciuta molto. Nonostante la parte iniziale che non mi ha convinta del tutto, ho trovato tutto il resto davvero fantastico e perfetto al suo posto. Una storia d’amore coinvolgente, e lo dico sapendo bene che è difficile che le storie d’amore mi coinvolgano.
Per un totale di 58,2\70
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Post: 2.140
Giudice
06/10/2016 21:25
 
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Classifica
Ho deciso all'ultimo di aggiungere questi premi, ognuno vale una recensione premio. Devo ammetterlo, è dura lasciare alcune storie senza neppure una recensione, perché alcune meritavano davvero molto. 
1-DonnieTZ: 64,3\70 (Vincitrice premio "Miglior personaggio maschile" e "Miglior coppia slash")

2-jaybree: 62,4\70
3-JulyChan: 59,9\70 (Vincitrice premio "Miglior personaggio femminile")
4-Rosmary: 58,2\70 (Vincitrice premio "Miglior coppia het")
5-malandrina4ever: 57,2\70
6-Mary Black: 56,8\70
7-Frasca94: 56,2\70
8-MaryScrivistorie: 53,9\70 (Vincitrice premio "Miglior trama")
9-_cory_: 51,5\70
10-Cris297: 44,7\70
11-NekoRika: 39,7\70
12-Monnalisa1974: 36,1\70
13-AceDPortogas: 35,8\70
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Post: 2.140
Giudice
06/10/2016 21:34
 
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Punteggi e classifica squadre
Squadra Canon: 3 concorrenti (Cris297, Frasca94 e MaryScrivistorie)
GRAMMATICA: 6,9\10
STILE: 6\10
IC E CARATTERIZZAZIONE PERSONAGGI: 7,8\10
ORIGINALITA’: 7,5\10
CARATTERIZZAZIONE DELLA COPPIA: 12\15
GRADIMENTO PERSONALE: 8,6\15
48,8\70

Squadra Fanon: 8 concorrenti (Monnalisa1974, JulyChan, AceDPortogas, _cory_, RosmaryEFP, jaybree88, malandrina4ever, NekoRika)
GRAMMATICA: 7,5\10
STILE: 7,4\10
IC E CARATTERIZZAZIONE PERSONAGGI: 8,8\10
ORIGINALITA’: 6,5\10
CARATTERIZZAZIONE DELLA COPPIA: 9,5\15
GRADIMENTO PERSONALE: 10,9\15
50,3\10

Squadra Crack: 2 concorrenti (Mary Black e DonnieTZ)
GRAMMATICA: 8,5\10
STILE: 8,5\10
IC E CARATTERIZZAZIONE PERSONAGGI: 9\10
ORIGINALITA’: 9\10
CARATTERIZZAZIONE DELLA COPPIA: 12\15
GRADIMENTO PERSONALE: 13,5\15
60,5\70

Squadra Het: 7 concorrenti (JulyChan, AceDPortogas, RosmaryEFP, Cris297, jaybree88, Frasca94, MaryScrivistorie)
GRAMMATICA: 7\10
STILE: 7\10
IC E CARATTERIZZAZIONE PERSONAGGI: 7,8\10
ORIGINALITA’: 7,8\10
CARATTERIZZAZIONE DELLA COPPIA: 11,5\15
GRADIMENTO PERSONALE: 10,5\15
51,6\70

Squadra Slash: 5 concorrenti (Monnalisa1974, MaryBlack, DonnieTZ, malandrina4ever, NekoRika)
GRAMMATICA: 7,9\10
STILE: 7,5\10
IC E CARATTERIZZAZIONE PERSONAGGI: 8,3\10
ORIGINALITA’: 6,5\10
CARATTERIZZAZIONE DELLA COPPIA: 9,6\15
GRADIMENTO PERSONALE: 11\15
50,8\70

Squadra Femslash: 1 concorrente (_cory_)
GRAMMATICA: 9,5\10
STILE: 7,5\10
IC E CARATTERIZZAZIONE PERSONAGGI: 7,5\10
ORIGINALITA’: 5\10
CARATTERIZZAZIONE DELLA COPPIA: 10\15
GRADIMENTO PERSONALE: 12\15
51,5\70

CLASSIFICA
1-Squadra Crack (DonnieTZ e Mary Black-Vincitrice premio speciale "Squadra migliore"): 60,5\70
2-Squadra Het (JulyChan, AceDPortogas, RosmaryEFP, Cris297, jaybree88, Frasca94, MaryScrivistorie): 51,6\70
3-Squadra Femslash (_cory_): 51,5\70
4-Squadra Slash (Monnalisa1974, MaryBlack, DonnieTZ, malandrina4ever, NekoRika): 50,8\70
5-Squadra Fanon (Monnalisa1974, JulyChan, AceDPortogas, _cory_, RosmaryEFP, jaybree88, malandrina4ever, NekoRika): 50,3\70
6-Squadra Canon (Cris297, Frasca94 e MaryScrivistorie): 48,8\70
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Post: 2.140
Giudice
06/10/2016 21:34
 
Quota

Recensioni e premi
DonnieTZ: 5 recensioni e un banner per il primo posto+1 recensione per il premio "Miglior personaggio maschile"+1 recensione per il premio "Miglior coppia Slash"+1 recensione per il premio "Squadra migliore"
jaybree: 3 recensioni e un banner per il secondo posto
JulyChan: 2 recensioni e un banner per il secondo posto+1 recensione per il premio "Miglior personaggio femminile"
MaryBlack: 1 recensione per il premio "Squadra migliore"
MaryScrivistorie: 1 recensione per il premio "Migliore trama"
Rosmary: 1 recensione per il premio "Miglior coppia Het"   

[Modificato da TheHeartIsALonelyHunter 28/12/2016 12:09]
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