| | OFFLINE | | | Post: 2.140 | Giudice | |
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06/10/2016 21:08 | |
GRAMMATICA: 7,8\10 Ti devo segnalare alcuni errori: -“whisky incendiario”, essendo un termine coniato dalla Rowling, va scritto con la maiuscola. -0,3 punti -“Oh no, grazie, io non bevo. Anzi, forse è meglio che vada.”; dopo l’ “oh” va la virgola. -0,2 punti -“Sì, sì certo.”; anche dopo il secondo “sì” va la virgola. -0,2 punti -““Immagino basti aspettare un po'.” i capelli di Teddy”; la “i” dovrebbe essere maiuscola, dopo la fine del discorso. -0,2 punti -“...e stare in quella casa, tutto solo, Bill”; ti sei dimenticata lo spazio dopo i punti. -0,1 punti -“Bill non può fare a meno di riflette quell'espressione con la sua”; penso intendevi “riflettere”. -0,1 punti -“Non aveva mai bevuto prima ed è stato un disastro, vero?”; credo intendessi “avevo”. -0,1 punti -“sa che viaggiare –fuggire – non scaccerà nessuno dei fantasmi che si porta dietro.”; ti sei lasciata sfuggire uno spazio di troppo. -0,1 punti -“Alla vite, alla quotidianità”, ehm, credo intendessi “vita”. -0,1 punti -“Sei troppo intelligente, Ted, lo sai vero?”; dopo “sai” andrebbe la virgola. -0,2 punti -“E Bill non può impedirsi di rispondere: “sì, lo è.””; il “sì” andrebbe scritto con la maiuscola. -0,2 punti -“I tuoi figli anni bisogno di un padre felice, Bill.”; credo intendessi “hanno”. -0,1 punti -“Mi dispiace Ted, mi dispiace.”; dopo il primo “dispiace” andrebbe la virgola. -0,2 punti -“Teddy si avvicina,insinuando la sua mano in quella di Bill.”; dopo la virgola andrebbe messo lo spazio. Visto che è un errore che compi una sola volta lo segno come errore di distrazione. -0,1 punti STILE: 9,5\10 Lo stile che hai utilizzato è davvero molto, molto adatto alla storia e molto “malleabile”, per così dire: non si mantiene su un unico registro, come alcuni stili che ho analizzato per questo concorso, ma riesce a destreggiarsi bene tra i pensieri dei personaggi, la loro introspezione, i dialoghi, l’azione… Ho apprezzato moltissimo la scelta del lessico che fai, in particolar modo, nelle scene tra i due, perché le varie sensazioni provate traspaiono molto bene e con chiarezza: nella prima parte l’imbarazzo e la tensione, nella seconda l’abbandono totale alla passione, la gioia, il senso di liberazione, nella terza la disperazione e la paura, l’incertezza su cosa sia necessario fare, e infine nell’ultima finalmente la speranza per il futuro, e quella felicità che “forse” potrebbe arrivare e potrebbe durare in eterno. È tutto molto chiaro, proprio grazie alle parole e alle espressioni che utilizzi, attraverso le quali comprendiamo l’evoluzione del personaggio principale e del rapporto. Le scene di passione tra i due le ho apprezzate particolarmente, devo ammetterlo: le tratti con una tale impetuosità eppure con una tale delicatezza che è impossibile non sentirsi coinvolte. Il ritmo serrato che utilizzi inoltre accumula la tensione, e dà ancora di più l’idea della fretta, della velocità, del tumulto interiore ed esteriore che prende i due personaggi, e riesci a renderle in maniera dettagliata senza però scadere nel banale o, ancora peggio, nel volgare. Devo ammetterlo, questo è il tipo di scena d’amore che preferisco, e vederne una trattata tanto bene mi ha dato una grandissima soddisfazione. Usi delle figure retoriche molto valide per descrivere i sentimenti e le sensazioni dei personaggi, e riesci a delinearli perfettamente senza però doverti perdere in descrizioni lunghe e dettagliate che potrebbero appesantire la lettura, riuscendo tuttavia a coinvolgere il lettore (non poche volte nella storia mi sono ritrovata a leggere con gli occhi a cuoricino o a disperarmi per la sorte dei due poveri protagonisti, lo ammetto). I dialoghi sono anche quelli incredibilmente credibili e ben riusciti, oltre che ben inframezzati con l’azione e l’introspezione dei personaggi: i tre elementi sono perfettamente in equilibrio nella storia, e sono tutti e tre ben curati. Ho molto apprezzato anche i rimandi che ricorrono nel testo, le varie parti ripetute (come quel “Che cosa ho fatto?”) che aggiungono anche più significato all’intera storia. L’unica pecca che posso trovare, e l’unica per cui ti ho sottratto quel mezzo punto, è la “differenza di ritmo” che si avverte tra la prima parte e il finale, in cui penso tu ti sia affrettata troppo a risolvere la situazione. Certo, i due si amano e Bill ha fatto sicuramente la scelta giusta scegliendo Teddy così pubblicamente, tuttavia avrei preferito una maggiore tensione, una maggiore sospensione dell’azione in quel punto, o una maggiore introspezione in Bill che ci facesse capire cosa l’ha fatto passare da quello stato iniziale, confuso e non certo, alla decisione di ammettere tutto così, in maniera tanto pubblica e improvvisa. Ultima nota: alcune espressioni, sempre secondo il mio modesto parere, potevano essere maggiormente curate dal punto di vista stilistico. Sono piccole pecche, certo, ma penso che espressioni quali “mi ha chiesto se stessi venendo da Victoire” potrebbero risultare un po’ spiacevoli alla lettura, soprattutto considerando quanto sia elevato e ben curato il resto del testo. IC E CARATTERIZZAZIONE PERSONAGGI: 10\10 Da dove posso cominciare? Mi sono letteralmente innamorata del “tuo” Bill e del “tuo” Teddy. Direi che è una premessa piuttosto esauriente e riassuntiva, ma so che non posso cavarmela solo con questa, quindi passerò ad analizzare ben bene i motivi che mi hanno spinta a dare questo punteggione. Partiamo da Bill. Già dalle prime righe ci introduci a un personaggio molto cambiato e molto sviluppato, dopo la fine della Guerra, ma lo tratteggi in maniera semplice e tuttavia esaustiva, particolareggiata, totale, per così dire. Le sue motivazioni e ciò che c’è dietro la sua tristezza emerge poi nel corso del testo, e ho molto apprezzato come tu abbia deciso di non gettarci addosso alla Manzoni tutta la psicologia del protagonista, lasciandoci invece scoprire lentamente quali siano i suoi fantasmi e le sue cicatrici, l’ho trovata una mossa molto intelligente. Il suo confitto interiore viene approfondito sempre più nel corso della storia, e si comprende che la sua indolenza in fondo non nasce dall’abbandono vero e proprio di Fleur (emblematico quel “Voglio davvero che sia Fleur?”), ma quanto più dalle mille ferite che si è procurato nel corso degli anni, e che Teddy riesce a curare attraverso la sua presenza e la condivisione delle sue esperienze personali. E la sua attrazione per Teddy, lo si capisce bene, non è una semplice ricerca di una liberazione, di una boccata d’aria dall’oppressione del matrimonio, come potrebbe invece far pensare la differenza d’età e l’ “azzardo” del rapporto omosessuale, ma è un sentimento che emerge per il suo bisogno di qualcuno che lo comprenda, che riesca a curare le sue ferite e che possa condividere con lui la vita che desidera, non quella che gli altri desiderano. L’evoluzione di questo personaggio e le emozioni che lo accompagnano durante questo percorso di crescita sono incredibilmente tangibili oltre che incredibilmente comprensibili. È chiaro quali siano i motivi che lo spingano ad agire in un determinato modo in una determinata situazione, come anche quali siano i suoi sentimenti e perché lui li stia provando, e la sua evoluzione è tanto graduale e ben curata che risulta naturale, e affatto forzata. Da uomo inetto, intrappolato nel suo ruolo di padre e marito, ci ritroviamo davanti ad un uomo coraggioso e sicuro di sé che è pronto a opporsi a tutte le convenzioni e i giudizi per stare con l’uomo che ama (e a sproposito, è una cosa semplicemente troppo bella per essere vera XD). Tuttavia in lui rimane comunque un’umanità di fondo struggente, un’incertezza che lo accompagna sempre e che lo accompagna anche nel finale, quando si ritrova a piangere per la perdita della moglie e dei figli e per ciò che ha combinato. La sua è davvero un’evoluzione radicale, completa, eppure risulta nel complesso più che credibile, oltre che assolutamente coinvolgente. Teddy è anche lui semplicemente perfetto: anche se non è il protagonista di lui veniamo a sapere attraverso i suoi stessi discorsi e attraverso le parole di Bill, e il quadro che si viene a creare è anche quello incredibilmente completo. Anche in lui ritroviamo cicatrici che lo hanno influenzato e che tuttora lo influenzano, e anche lui come Bill si ritrova costretto in un ruolo che gli è stato assegnato, incapace di fare ciò che vorrebbe e tormentato dall’ombra dei suoi genitori. È un personaggio impulsivo, certo, come dimostra la sua venuta a Villa Conchiglia, eppure anche riflessivo, forse anche troppo riflessivo e maturo per la sua età, ma pronto, forse anche più di Bill, a esprimere i suoi sentimenti e rendere evidente il suo affetto nei suoi confronti. I suoi modi, poi, nei confronti di Bill, la dolcezza con cui lo tratta durante il rapporto (quel “Non voglio farti male” mi ha fatto scappare un “Aw” mentale acutissimo) sono semplicemente adorabili, e fanno emergere proprio questa maturità da parte sua, nel riuscire a relazionarsi in maniera tanto diretta e tanto alla pari con un uomo con cui si porta più di trent’anni. Forse mi è mancata un po’ più di introspezione nei personaggi di Fleur e Victoire, ma in compenso i protagonisti erano talmente ben definiti che non ho potuto davvero fare a meno di darti il massimo. ORIGINALITA’: 8\10 Questa storia sprizza davvero originalità da tutti i pori, già dalla scelta della coppia, che è DECISAMENTE crack e fuori dagli schemi. Forse l’idea del matrimonio ormai fallito, l’idea dell’uomo ormai annoiato dalla propria vita e dalle rinunce che ha dovuto fare in nome di quest’unione non è proprio nuova (io stesso l’ho trattata in una mia fanfiction), ma mi ha molto colpita la maniera in cui tratti il tema e anche la maniera in cui fai legare i due protagonisti: il loro, ci si rende conto presto, non è un qualcosa da una notte e via, non è qualcosa che nasce dal desiderio di provare qualcosa di diverso o dalla noia matrimoniale, e non è tantomeno la ricerca di un toy boy, ma è un sentimento sincero e destinato a durare, e ho molto apprezzato questa tua scelta. Inoltre, so che sembra strano a dirsi, ma ho trovato molto originale anche il finale “felice”: non raramente l’esperienza extra coniugale si risolve in un nulla di fatto e rimane un rimpianto e uno scheletro nell’armadio per i due protagonisti nelle fanfiction, mentre qui Bill prende il coraggio a quattro mani e riesce ad uscire da questa realtà per riuscire a stare con Teddy. CARATTERIZZAZIONE DELLA COPPIA: 14\15 Allora… Da dove posso anche solo cominciare? Il rapporto che hai creato tra i due protagonisti è semplicemente… Perfetto. Non solo è incredibilmente dolce, liberatorio e appagante, ma risulta anche coerente nella sua crescita, naturale, affatto forzato e perfettamente parallelo all’evoluzione dei due protagonisti. Il “trucchetto” che hai utilizzato per far iniziare questa relazione è decisamente un classico, ma funziona sempre, e l’ho trovato particolarmente appropriato per due personaggi che, se non stimolati dall’alcool, probabilmente non proverebbero niente di che l’uno per l’altro, o non riuscirebbero a far emergere i sentimenti e i desideri interiori e nascosti nell’uomo. E in fondo, “in vino veritas”, e non ci sarebbe stato miglior modo di far finire Bill tra le braccia di Teddy se non facendo crollare le sue inibizioni e mettendo in luce quei sentimenti che forse (e dico solo forse) covava da un po’ per il ragazzo. A quel punto, lo ammetto, mi sarei aspettata che tra i due la cosa si sarebbe immediatamente evoluta in senso meno platonico, complice l’alcool (se capisci cosa intendo), e invece no: hai deciso di aspettare che i sentimenti dei due fossero entrambi più chiari e più sicuri, che Teddy facesse la propria mossa e Bill si rendesse conto di avere bisogno di lui e della sua compagnia. E che posso dire? Hai fatto decisamente bene. È quel bacio a far scattare in Bill la riflessione riguardo al ragazzo, a farglielo vedere sotto una luce completamente diversa, e a dare a Teddy il coraggio di farsi finalmente avanti. E le motivazioni che li spingono a stare insieme, a fare un qualcosa di tanto folle sono evidenti e chiare, e anche perfettamente comprensibili dal lettore: entrambi sono rinchiusi in un ruolo che non amano, entrambi sono segnati da ferite “invisibili”, entrambi sono molto maturi, entrambi sono legati, in qualche modo, alla luna e al mondo dei Lupi Mannari. So che quest’ultimo punto sembra il più sciocco e il più scontato, eppure è stato proprio quest’ultimo collegamento tra i due a colpirmi maggiormente, forse perché è il più particolare e il più evidente al tempo stesso, e ribadirlo ha fatto sembrare anche i due più consapevoli di ciò che li univa. L’atteggiamento, poi, che prendono l’uno verso l’altro è incredibilmente dolce, forte, quasi bisognoso: da quel “Ted”, al “Non voglio farti male” di Teddy, alla promessa di Bill nei suoi confronti e le sue premure quando lui è ubriaco, alla gioia di entrambi la mattina dopo la notte passata insieme, per poi passare all’abbraccio disperato e al bacio mancato dopo il ritorno di Fleur… E poi il finale, in cui Bill rivela tutti i suoi sentimenti nei confronti di Teddy… Ci sarebbero talmente tante cose da dire e da analizzare che non finirei mai. Inoltre un’altra cosa che ho molto apprezzato è stato come hai trattato la questione della differenza di età: Teddy e Bill non vengono dipinti come due personaggi appartenenti a due tempi e a due mentalità completamente diversi, ma anzi, vengono posti allo stesso piano, culturalmente ed emotivamente. E perfino loro sembrano, dopo un po’, non fare più caso a questa differenza colossale, tanto che perfino il lettore se ne scorda, leggendo: sono perfettamente alla pari, e non è la differenza d’età a definire chi sono o ad influenzare il loro rapporto. Ciò che conta è il loro legame emotivo e fisico, e questo è un altro punto di forza della storia. Unica cosa per cui ti ho tolto il punto è stato il fatto che, per quanto sappiamo bene come i sentimenti di Bill siano nati, tuttavia non ci viene detto molto riguardo all’attrazione di Teddy per Bill. Certo, lui stesso gli dice, alla fine, che era da molto innamorato di lui, e anche precedentemente si può intuire questa attrazione quando Teddy afferma “pensavo avessi capito”, tuttavia rimane sempre sospesa la domanda: come sono nati questi sentimenti? Cosa li ha provocati o cosa li ha portati a galla? Risulta piuttosto difficile ritrovare una motivazione in Teddy, vista e considerata la sua giovane età. Tuttavia non ho voluto penalizzarti troppo per questo, perché per il resto la maniera in cui sviluppi il loro rapporto di coppia è davvero perfetto. GRADIMENTO PERSONALE: 15\15 Si è capito che ho adorato questa storia dall’inizio fino alla fine? Lo spero davvero: ero partita un po’ prevenuta riguardo al pairing e ne sono uscita convinta e innamorata, proprio come avevo richiesto nel bando. La tua storia mi ha fatto emozionare, mi ha sorpresa, mi ha intenerita, mi ha sorpresa e mi ha infine risollevata con lo stupendo finale, lasciato in sospeso, certo, ma che sono certa sarà più che felice per loro due. Mi sono innamorata dei due protagonisti e del loro rapporto, tanto che non credo potrei esprimerlo meglio se non con lettere a caso e vaneggiamenti da fangirli (ma non credo sia il caso farlo qui), oltre che dello stile con cui hai trattato una relazione tanto complicata, e spero davvero di leggere altro di tuo in futuro riguardo a questa crack. Per un totale di 64,3\70 |