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[BOSCO] Circe che trasforma..i ricordi in nulla [OK]

Ultimo Aggiornamento: 20/06/2016 17:57
18/06/2016 00:30
 
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RIASSUNTO
Edave chiama a sè Melisande, la invita nel bosco e le chiede un favore, un immenso favore, le chiede di usare il veleno Circe su di lei. Le consegna una lista minuziosa e precisa di ricordi che vuole dimenticare, non vuole dover mentire a Fehrer e Dodaiux sulla morte di Almarth e su ciò che ci gira intorno, vuole mantenere quei rapporti, che sono tra i pochi di quelle terre inalterati, sa che l'alfiere si recherà da lei di li a pochi giorni e vuole che solo verità sgorghi dalle sue labbra.
Svela di essere il wendingo dei mannari a Melisande, qualcosa deve essere sacrificato in cambio di ciò che la vampira sta per fare per lei.
Melisande acconsente, Edave respira il veleno, tutto sino all'ultimo granello e cade in un sonno privo di sogni. Melisande, grazie alla sua conoscenza dei veleni e al loro uso costante, sa bene cosa fare. Inizia a leggere le parole scritte da Edave, le scandisce con lentezza precisione e calma, una ad una cancellandole i ricordi indesiderati. Al termine, prima che si risvegli, si allontana, esce dalla grotta per poi dileguarsi verso la casa dei veleni portando con sè la pergamena con i ricordi e il sacchetto del veleno. Edave non la vede, si chiede cosa faccia li ma poi se ne disinteressa, prende una bottiglia di Wodka rubata a Valstaf e ne beve per poi addormentarsi. Melisande torna alla casa dei veleni con il suo fardello e lo brucia nel camino della sala comune della dimora dei venefici.

RICHIESTA APPROVAZIONE
1) Melisande sa che Edave è wendingo dei mannari
2) Ecco cosa dimentica Edave con il veleno Circe

- di aver avuto inimicizie personali per almarth
- di aver malmenato, insultato e minacciato almarth durante le cure e in ogni altra occasione
- che hai chiuso a chiave almarth nella sala degenze
- che hai mandato una missiva a nianna per avvisarla che almarth era al sanitarium nella sala degenze
- di aver confidato a almarth di essere mannara
- che volevi almarth morto
- di aver proposto a almarth di cambiare i suoi ricordi con un veleno
- che nianna è vampira e signora della torre oscura
-che nianna non è umana
- che consideri nianna tua amica e che hai legami stretti con lei
- ogni accordo, alleanza, proposta e promessa scambiata con nianna ai danni di almarth e di rastal
- che nianna volesse vendicarsi, o uccidere, almarth
- di aver detto che la fine di almarth era segnata e che la sua testa sarebbe stata presa
- di aver chiesto a valstaf di falsificare e affiggere alle rocche due messaggi a nome di almarth
- il contenuto dei messaggi falsificati affissi alle rocche a nome di almarth
- di aver chiesto a valstaf di falsificare una lettera per rastal con la scrittura di almarth
- il contenuto della lettera per rastal a nome di almarth falsificata da valstaf
- di aver detto a xarmoth, liiva e valstaf di voler insabbiare la morte di almarth
- che non avevi intenzione di impedire l'uccisione del governatore Almarth
- a chi appartenga nianna
- che xarmoth ti ha chiesto di avvisare la torre oscura nel caso ci fossero dei morenti senza speranza al sanitarium
- che è stato Valstaf a portare Almarth al Sanitarium, dopo che questi si e' ferito durante un allenamento
- che valstaf ha ferito almarth in allenamento
- di aver voluto cancellare i tuoi ricordi
- che hai chiesto a melisande di venire al bosco per usare il veleno circe e cancellare i tuoi ricordi.

Il veleno usato lo trovate qui:
http://gdr-isolaavalon-congrega.forumfree.it/?t=60710793&st=45#entry552985950

3) Scalare una dose di circe da inventario edave (MDV)
4) attenzione MDM per passaggio da Erinn a Malbeth del "corredo del perfetto mdv" lasciato fuori della porta della sua stanza
5) Melisande distrugge pergamena con ricordi e sacchetto del circe vuoto nel caminetto della sala comune degli MDV.

REGISTRAZIONE

BOSCO
MELISANDE [Limitare del bosco] Ricevi strane missive ultimamente, Signora dei Veleni. Strane richieste. Questa, di Edave, è l'ennesima di tutta una lunga serie. Quante ne hai ignorate fino ad ora? Parecchie. La storia del Governo ti sta irritando ed è difficile far arrabbiare un essere come te. Ricevi paggi che portano missive che richiedono risposte ad ogni ora della sera, le altre venefiche ne accolgono altri durante il giorno. Tutto molto irritante. Ieri, poi, hai dovuto ricevere ache la Signora della Fortezza Oscura con un documento ancora più oscuro! La lettera di Edave, però, non hai potuto ignorarla e quindi ti sei rivestita di tenebra e hai raggiunto il limitare le bosco dove ti ha detto di attendere. E tu attendi. E' selvaggio questo bosco e non vi metti piede da quella disgraziata notte in cui Qirva morì. Ora sai, per certo, che a lei è toccata la sorte più clemente mentre tu sarai costretta a errare su queste terre nei secoli. Allunghi i tuoi tentacoli fino al centro del bosco, immobile ascolti i rumori del sottobosco e quelli che del sottobosco non sono. Indossi la veste da contadina, quella di lino bianco che hai coperto con un mantello nero e hai tirato su il cappuccio per nascondere ad occhi indiscreti la tua persona. I piedi sono nudi. Strano anche questo. [Tenebra I - Veggenza I]

EDAVE [folto h] La osserva giungere, la vede, la attende, ha già preparato un luogo riservato li vicino, una grotta tre metri con un giaciglio e alcune candele, le ha fatto una richiesta ben precisa e sa che la venefica non mancherà alla sua parola. Nella mano una pergamena ben stretta e ben leggibile. Con lentezza, una lanterna in mano inizierà a muoversi la rossa sino a rendersi visibile a lei [Melisande] la chiama sollevando la lanterna e facendole cenno [sono qui] sorride, di lei si fida, di lei sa che non avrà da temere, uno dei pochi a cui affiderebbe la sua vita. Ha ricevuto oggi la missiva dell'alfiere, la avvisa che di li a 5 giorni sarà da lei con una amica. Una amica, la ha fatta sorridere quella parola, conoscendolo potrebbe essere una sacerdotessa, chi lo sa, magari la stessa di cui le ha detto Alexandra. Sono supposizioni, potrebbe anche essere una donna qualsiasi, magari qualcuno che lei conosce. Non importa ora, ciò che importa è che venga fatto ciò che deve essere fatto. [Mia cara, mi scuso per l'urgenza e per il luogo ma vi sono motivi per i quali possa fidarmi solo di te] attende che si avvicini.

MELISANDE [Limitare del bosco - Folto] E infine Edave comprare nel tuo campo visivo con quella torcia ad illuminare un viso che nella notte appare spettrale quasi quanto il tuo appena sveglia, con quei capelli che appaiono come fuoco nella notte. La raggiongi, camminando adagio nel sottobosco per nulla preoccupata perl'incolumità dei tuoi piedi. [Non ho bei ricordi di questo luogo, Edave. Tuttavia non ricevo spesso missive come la tua e devo dire che mi hai incuriosita tanto da farti raggiungere.] Una mezza verità che non dovrebbe far male a nessuno. [Non temo per la mia vita in tua presenza, tuttavia non mi ritenere mai inerme: è dai tempi in cui i rifugiai nel Sanitarium perchè temevo per la mia incolumità che ho smesso di girare disarmata per queste terre.] I canini, in effetti, sono armi affilate. Ti affianchi a lei. [E ora raccontami tutto, Edave. Vediamo di risolvere il problema.] Pratica, un po' filosofica. Una strana e inquietante Melisande. Abbassi il cappuccio: ormai non ci sono occhi ad osservarti. [Tenebra I - Veggenza I]

EDAVE [folto h] [La prima premessa che ti voglio fare è che dinanzi a te tu non hai un umano, hai dinanzi a te chi guida il branco, io sono un mannaro Melisande e questo fatto è noto a te e a Alexandra su queste terre] la scorta mostrandole la radura nella quale si apre la grotta [Io so delle cose che riguardano la morte di Almarth e sono cose che non voglio ricordare, fra 5 giorni da oggi un uomo e una sua amica verranno a farmi visita, io non voglio mentire all'uomo, è un caro amico e reputo che sia corretto che da me abbia solo verità ma per fare ciò io devo dimenticare] si ferma con le mani sui fianchi, la osserva [sono molti anni che ci si conosce, io ho piena fiducia in te e ho deciso di affidare a te i miei segreti più grandi. Attenta, io non penso che Amarth fosse degno di regnare e continuo a pensarlo anche ora ma devo proteggere me, la vita che porto in grembo e i miei figli e i miei fratelli del branco, per questo ti chiedo con umiltà uno dei favori più grossi che ti si possa chiedere, cancella dalla mia memoria quanto scritto su questo foglio, puliscimi la coscienza, non mi renderà migliore ma potrebbe salvarmi, avrai in cambio ciò che chiederai. Comprai tempo fa del Circe da te vorrei che tu lo usassi su di me con la tua competenza].

MELISANDE [Folto] Questione di premesse. E che premesse. Ti fermi, la guardi. Istintivamente lo sguardo violetto si sposta sul ventre della donna. Ascolti. Ascolti bene. Ascolti molto attentamente. Lo senti. E' un battito veloce e irregolare: ruba il sangue di Edave, ruba la sua forza vitale. Le mostri i perfetti denti bianchi, senza la presenza dei canini. {Congratulazioni, Edave. Scoprirai che la maternità può essere tanto affascinante quanto terribile e ti auguro di non avere una figlia come la mia. Del resto... sarebbe quasi impossibile.} Forse qualcuno potrebbe leggere una qualche nota di sarcasmo, in quelle parole. Ma Dodaiux, a suo tempo, ti chiede se eri stata violentata da un Elfo Oscuro. Non hai mai negato e non hai mai smentito quindi... che prenda quelle parole come preferisce, Edave. La storia del branco e dei mannari nemmeno la commenti: anche il più insospettabile nasconde qualcosa in queste lande desolate. Allunghi la mano destra, per recuperare il foglio {Servono delle indicazioni precise, Edave. Molto precise.} L'ammonisci {E non ti chiederò alcun favore, non stanotte. Mi riservo il diritto, però, di fare appello in futuro a queste tue parole.} [Tenebra I - Veggenza I]

EDAVE [folto h] Un sorriso [imperturbabile donna, mi ricordi una mia conoscenza] pensa a Ithilbor ma non perchè la accomuni alla vampira ma per i modi spicci [Non lo so, se nascerà femmina o maschio sarà mia cura presentartelo] la anticipa in quella tana improvvisata ma sicura, si siede su un sasso e la osserva [sono precisi come poche volte nella mia vita credimi] ecco la sua risposta mentre ne studia il viso con attenzione, è una bella donna, la ricorda ma mentre su di lei il tempo ha lasciato i suoi segni Melisande deve aver fatto un patto con il diavolo, bella come il primo giorno in cui le ha posato gli occhi addosso per la prima volta [quindi cosa succede ora mia bella signora? quali malie compirà il tuo veleno su di me? metto la mia vita alla tua mercè].

MELISANDE [Folto] [Ognuno ha i suoi segreti, Edave. Persino io.] Rispondi semplicemente, seguendola all'interno di quella grotta piena di ragni e ragnatele, pipistrelli e chissà quale altro esponete della flosa e della fauna potresti scovare, guardando meglio. {Ieri ho ricevuto Lady Alexandra nella Casa dei Veleni e recava con sei dei documenti assai interessanti. Sto cominciando ad avere un quadri più chiaro della situazione: più la trama s'infittisce e più vorrei rimanere fuori da questi affari... più capisco di aver imboccato una strada senza uscita.} Un discorso lungo per essere te... e per essere te questa notte. {Alla fine di questo nostro incontro, Edave, io sarò la tua memoria. Stai affidando a me ricordi che non saranno più tuoi. Non ti tradirò, stanne certa e ti prometto, ora, che semmai dovessi tu tornare da me per richiederli indietro non te li concederò.} E lo dici per via del contenuto di quella missiva. Abbassi lo sguardo e, con il foglio in mano, cominci a leggere quelle parole che ti sembrano assai precise. Annuisci mano a mano che avanzi nella lettura cercando di non scomporti. {Ebbene} solelvvi nuovamente lo sguardo verso di lei {Dovrai inalare il veleno, Circe. Ti addormenterai nel giro di pochi istanti e io comincerò a leggere quanto mi hai scritto su questo foglio. Il tutto durerà pochi minuti e quando ti risveglierai alcuni tuoi ricordi saranno cancellati. Hai domande? Parla ora.} [Conoscenza dei veleni liv5] [Tenebra I - Veggenza I]

EDAVE [folto h] La osserva [Non li vorrò mai indietro, voglio essere certa che non ci sia un modo per risvegliarli, voglo essere certa che le mie risposte saranno sincere, voglio essere sicura che nessuno potrà rubarmeli e che nemmeno io saprò di averli donati a te, forse per la tua incolumità cancella anche questa serata, cancella ciò che mi farai]. Non vuole metterla in pericolo [Sarò baluardo della tua difesa, della tua casa della tua congrega sino a quando avrò le forze per farlo, questo lo voglio ricordare] è decisa, sicura, lentamente trae il sacchetto dalla borsa a tracolla, si distende la ospitaliera sul giaciglio e porge a lei il contenitore del veleno [lo inalerò,proteggimi mentre riposo, ricorda che mi fido di te o non ti avreimai chiesto di farlo] poi tace, chiude le palpebre è consapevole e spera basti. Se le chiedesserò perchè lo fa la risposta sarebbe semplice non vuole recare dolore a Fehrer per il quale diventerebbe un mostro, nemmeno a Dodaiux e vuole salvarsi la pelle, meno sai meglio stai.

MELISANDE [Folto] Annuisci alle sue parole e rileggi ancora una volta la pergamena: Edave non sembra fare molto caso alla tua visione notturna estremamente sviluppata. Qui siamo tra Oscuri. Vorresti quasi dirglielo per poi cancellarle la memoria ma... decidi di accandonare quel foglio. Ti abbassi, siedi in terra e cerchi di posizionarti in ginocchio accanto al pagliericcio, in modo da essere vicina alla testa della Mannara. Il foglio verrà posato in terra, alla tua testa. Provi ad allungare, quindi, la mano sinistra per recuperare il sacchetto di Circe, la creazione di Erinn. Un sacchetto di cotone bianco a righe grigie, chiuso da un nastro di cotone grigio. [Così sia, Edave. Ora devi inalare il Veleno.] Le spieghi e con la mano sinistra, mentre la destra regge il sacchetto da sotto, fai per sciogliere il nastro [Ambidestria liv1] e cerchi di avvicinare il sacchetto al volto dell'Ospitaliera. [Inala il più possibile] Istruzioni, ancora [Rilassa la mente. Andrà tutto bene.] Tono di voce monotono, quasi ipnotico. Non ce n'è bisogno, in ogni caso. [Avvertirai inizialmente una grande spossatezza, sentirai le palpebre pesanti, il bisogno di sbadigliare e quello di coricarti. Quindi sprofonderai in un sonno estremamente profondo, simile ad una trance. Ci sarò io con te.] [Usare Veleni] [Conoscenza dei veleni liv5] [Tenebra I - Veggenza I]

EDAVE [folto h] La guarda, un sorriso deciso, non ha fretta, non ha ansia, solo una piena consapevolezza di ciò che sta per fare [se resto demente uccidimi] un tono sarcastico mentre il sacchetto si avvicina al naso, la testa che si vuole sollevare appena per porsi alla giusta altezza del sacchetto, le mani calde della mannara che si posano con grazia su quella fredda della vampira per reggere a sua volta. Guarda la polvere, un secondo, grigia scura, un odore di affumicato e poi vorrebbe immergere il volto stesso nel sacchetto, il naso il più vicino possibile alla salvezza, ha buttato l'aria fuori dal naso di avvicinarsi per essere certa di non soffiarla via e ora via, un grande respiro, inspira in profondità, inspira attraverso le narici, sente la polvere entrare, la sente riempire il setto nasale, la gola, non fa resistenza, inala, inala e inala fino ad essere certa che non vi sia più nulla nel sacchetto. Il corpo dovrebbe reagire immediatamente, la testa iniziare a girare, le palpebre che si appesantiscono, le mani che scivolano molli dalla presa forte che aveva prima adagiandosi lungo il corpo, il collo che cede al peso della testa, la schiena che si rilassa, il viso che si stacca dal sacchetto, la bocca che si apre in uno sbadiglio mentre la testa si adagia sulle pelli che ha preparato ed infine gli occhi che si chiudono, di colpo, il respiro che si fa via via più lento, il petto che si alza e si abbassa ritmico mentre cadrebbe in una sorta di sonno, di tranche, Morfeo la ha catturata (VELENO MORFEO TURNO 1)

EDAVE [folto h] errata corrige= veleno circe

MELISANDE [Folto] Edave inala tutto l'inalabile, lasciando il sacchetto vuoto. Te ne accerti. Mentre Edave si adagia sulle pelli e chiude gli occhi, lasci cadere sul ventre il sacchetto di cotone e allunghi la mano destra verso il foglio di pergamena. Con i sensi sviluppati che la Morte ti ha concesso monitori il respiro e il cuore di Edave e quando li sentirai regolari ecco che entrerai in scena tu con la tua voce e i suoi ricordi. Il tono di voce sarà abbastanza alto da riempire l'intera grotta, ogni parola verrà scandita con estrema lentezza così che il veleno possa agire in modo efficace [Dimentica: di aver avuto inimicizie personali per almarth, di aver malmenato, insultato e minacciato almarth durante le cure e in ogni altra occasione, di aver chiuso a chiave almarth nella sala degenze, di aver inviato una missiva a nianna per avvisarla che almarth era al sanitarium nella sala degenze, di aver confidato a almarth di essere mannara, che volevi almarth morto, di aver proposto a almarth di cambiare i suoi ricordi con un veleno, che nianna è vampira e signora della torre oscura] Ti blocchi, infine. Un po' di ricordi alla volta: hai tempo! La Veggenza, poi... quell'oscura la indirizzi lontano ora, cerchi di captare eventuali suoni anomali esterni o, in alternativa, mancanza di suoni. Siete entrambe nelle tue mani. [Circe 2/4] [Usare Veleni] [Conoscenza dei veleni liv5] [Tenebra I - Veggenza I]

EDAVE [folto h] Dorme la mannara, riposa in quel sonno indotto dal veleno, non vi è una realtà spaziale e reale in cui i sogni nascono, crescono e divengono tali, Vi è quella induzione forzata, quel veleno che dovrebbe fare il suo effetto, quella voce che entra precisa, diretta e sicura dentro la mente, Una operazione chirurgica e certosina che si compie pezzo alla volta tagliando i ricordi. Inimicizie personali per amarth, via, un colpo di spugna e non esistono più, insulti, minacce e altre amenità verso di lui lentamente sbiadiscono come parole scritte in un inchiostro che la pioggia bagna sino a cancellarsi e ad impedire che possano essere lette, una porta chiusa a chiave, il ricordo scalpellato via da un tagliapietre esperto che lo distrugge e lo rende nulla, mai esistito, uno scarto di cui non vi è traccia, il ricordo della missiva a nianna che viene bruciato in un fuoco che mai si spegne, i pezzi dispersi nel nulla, persi per sempre, il desiderio di volere almarth morto, cancellato da un colpo d'onda che si abbatte su un messaggio lasciato sul bagnasciuga senza lasciarne nemmeno una piccola virgola, i ricordi di almarth da cancellare con un veleno, spazzati come la polvere dal vento e dispersi in pezzi che non si ricompatteranno mai più ed infine la natura di nianna e la sua reggenza della torre oscura, spariscono quasi una baccheta magica li avesse sfiorati rendendoli un passato che mai più si recupera. Dorme la mannara, riposa, dimentica. (circe 2/4)

MELISANDE [Folto] Vorresti quasi essere nella mente di Edave e monitorare il suo sonno dall'interno. Da quanto tempo non scorre il Veleno nelle tue vene? Riprendi a parlare, come prima il tono di voce sarà abbastanza alto da riempire l'intera grotta, ogni parola verrà scandita con estrema lentezza [Dimentica: che nianna non è umana; che consideri nianna tua amica e che hai legami stretti con lei; ogni accordo, alleanza, proposta e promessa scambiata con nianna ai danni di almarth e di rastal; che nianna volesse vendicarsi, o uccidere, almarth; di aver detto che la fine di almarth era segnata e che la sua testa sarebbe stata presa; di aver chiesto a valstaf di falsificare e affiggere alle rocche due messaggi a nome di almarth; il contenuto dei messaggi falsificati affissi alle rocche a nome di almarth; di aver chiesto a valstaf di falsificare una lettera per rastal con la scrittura di almarth.] Come prima le concedi una pausa, sapendo che c'è ancora tempo. Come prima proietti all'esterno la Veggenza, ricercando anomalie. [Circe 3/4] [Usare Veleni] [Conoscenza dei veleni liv5] [Tenebra I - Veggenza I]

EDAVE [folto h] Dorme, riposa, un sonno profondo, in uno strato posto in uno dei livelli più bassi della coscienza. Una strada costellata di ricordi, una mano che ne prende uno, nianna non è umana, lo stringe come se fosse un cristallo e lo spezza lanciandolo via in pezzi che si distruggono, svaniscono, non esistono su un piano raggiungibile, nianna è un amica, hai legami con lei, ghiaccio che si scioglie sotto un solo cocente, acqua che scivola nella terra, falda che la beve per sparire e nascondersi sottoterra. E ancora proposte, alleanze, scoperte, accordi, rotti in mille pezzi, scolti nell'acido, cancellati dalla faccia della terra in un eterno momento sospeso nel nulla. Di aver detto che fine di almarth era segnata, sparito, dimenticato, un ricordo inghiottito dalla lava di un vulcano che ribollente lo fagocita. Messaggi alla rocca falsificati, parole rivolte a rastal, Valstaf che falsifica, non è mai esistito tutto ciò, solo uno sciocco lo potrebbe pensare, semplicemente nessuna mano ha mai scritto quel ricordo, E continua il risposo, il sonno che porta via con sè ciò che deve essere portato via [circe 3/4]

MELISANDE [Folto] Suvvia Melisande, ancora una volta! Riprendi a parlare, come prima il tono di voce sarà abbastanza alto da riempire l'intera grotta, ogni parola verrà scandita lentamente [Dimentica: il contenuto della lettera per rastal a nome di almarth falsificata da valstaf; di aver detto a xarmoth, liiva e valstaf di voler insabbiare la morte di almarth; che non avevi intenzione di impedire l'uccisione del governatore Almarth; che xarmoth ti ha chiesto di avvisare la torre oscura nel caso ci fossero dei morenti senza speranza al sanitarium; a chi appartenga nianna; che è stato Valstaf a portare Almarth al Sanitarium, dopo che questi si e' ferito durante un allenamento; che valstaf ha ferito almarth in allenamento.] E poi le ultime frasi che in quel documento non sono scritte [Dimentica: di aver voluto cancellare i tuoi ricordi; che hai chiesto a melisande di venire al bosco per usare il veleno circe e cancellare i tuoi ricordi.] [Usare Veleni] [Conoscenza dei veleni liv5] E' finito il tuo compito, Signora dei Veleni dalle mani sempre più sporche. Con la mano sinistra cercherai di recuperare dal grembo il sacchetto vuoto di Circe e anche il laccio che lo trattiene, quindi cercherai di sollevarti in piedi con la grazia che ti ha donato la morte [Agilità liv2] e cercherai di andar via molto rapidamente da quella grotta. Così rapidamente che un occhio umano difficilmente riuscirebbe a notarti e, visto che ci sei, cercherai anche di non mettere piedi in fallo, di non schiacciare rametti e foglioline. Sarai furtiva come solo la Morte dovrebbe essere. Edave non ti vedrà! >>

MELISANDE >> Ti fermerai solo quando sarai lontana almeno 4 metri dall'ingresso della grotta, con le cose di Edave ancora strette tra le mani. [Furtività liv2 - Celerità I] [Circe 4/4] [Tenebra I - Veggenza I]

EDAVE [folto h] Dormi, dormi, dormi, un sonno che non pare avere fine, un sonno che non è ristoratore, un sonno che non è pieno di bellezza, un sonno che è salvifico, un sonno che è dannato, un sonno maledetto e benedetto. Inutile dire come spariscono i ricordi, la lettera falsificata per rastal, l'insabbiamento sulla morte di almarth, la non volontà di impedire la morte del governatore. Una enorme pressa li schiaccia, li trita, li rende in brandelli, li mescola con l'acqua, li rende poltiglia priva di una reale esistenza, di una entità specifica, di una nascita e di una morte. La richiesta di Xarmoth per i morenti del sanitarium, la appartenenza di nianna, che il traghettatore e feritore di almarth sia stato valstaf in allenamento, una nebbia che si dissolve al primo sole del giorno, si disperde, si estingue- Ed infine anche il ricordo stesso di quella sera, della richiesta a melisande, del veleno, si involano lungo un camino perdendosi nel nulla, in un vuoto che non sarà più sondabile. Il respiro si fa meno lento, il corpo inizia a muoversi, gli occhi sotto le palpebre a girare. La prima ad alzarsi sarà la mano destra, il piede sinistro poserà la pianta sul giaciglio, la mano tasterà le coperte, le pellicce ed infine gli occhi si spalancheranno arrossati. La testa pesante, stanca mentre si guarda intorno, fa mente locale. Una grotta, non sono le tane, un ricordo che sfugge [Sono venuta qui a fare cosa?] [Circe 4/4]

MELISANDE [Folto -> Uscita] E' finita per Edave. Sai che è finita, anche se non controlli. I tuoi sensi sono protesi attorno a te, per svelare eventuali minacce alla tua persona. Nascondi sotto il manto pergamena e sacchetto vuoto, con relativo laccio, tenendoli ben stretti tra le mani: nessuno li vedrà. Non sembrano esserci pericoli imminenti, quindi riprendi il tuo cammino cercando di limitare i rumori, cercando di evitare ancora una volta i rametti più infidi e le foglioline più secche. Queste accortezze dureranno fino al limitare del bosco, per poi proseguire sul sentiero che porta all'ingresso della cittadina e, infine, nella cittadina stessa. Furtiva, ombra tra le ombre. Al contrario di Edave tu hai altri compiti da assolvere e lo farai nella Casa dei Veleni, bruciando pergamena e sacchetto. Facendo sparire le prove della colpevolezza di Edave. [Furtività liv2] [Tenebra I - Veggenza I]

EDAVE [folto h] Si stiracchia è stanca, non si mette nemmeno ad indagare sul come e sul perchè. Non ne ha voglia ora, è stanchissima distrutta, uno sbadiglio, non si sentiva così stanca da decenni. Si allunga sul giaciglio di nuovo, sistema le coperte che le fanno da cuscino, sistema un pelle sopra il corpo mentre medita ancora sul perchè sia li, che stranezza. Ma chi se ne importa, non gliene importa proprio nulla, la mano si allunga sotto il cuscino e da li recupera una bottiglia di wodka, la ha rubata a valstaf, la stapperà direttamente con i denti [Salute a me] la porta alle labbra e un bel sorso, E' una bella notte per ubriacarsi cullata dalla Bianca che la guarda dall'alto.

CASA DEI VELENI

MELISANDE [Portone CDV] E' notte fonda, tutti dormono o sono caduti addormentati dopo aver bevuto ettolitri di vino. Raggiungi la porta della Casa dei Veleni e, riuscendo a percepire la presenza di un cuore che batte rapido e veloce, relativamente vicino alla porta d'ingresso, decidi di bussare sul portone della tua stessa casa: non lo facevi dai tempi dell'apprendistato! a mano sinistra, quella che stringe il sacchettino vuoto di Circe, fuoriesce dal mantello e colpisce con una certa violenza ma sempre con estrema grazia il legno del portone, quindi si nasconde di nuovo sotto al mantello. La destra, immobile come solo l'arto di un morto potrebbe essere, stringe la pergamena con i ricordi della mannara. E attendi, come un qualsiasi altro acquirente. [Tenebra I - Veggenza I]

ERINN [Sala Comune] Aspetti, Sangue Misto. Te ne stai inquieta, nervosa, nella Sala Comune, aspettando che qualcuno bussi alla porta, che qualcuno pretenda l’attenzione dei Maestri dei Veleni – o, meglio, la tua di attenzione. Aspetti notizie dalla Dimora dei Mestieri: dovrebbero, ormai, aver pronta la merce che hai richiesto e da un momento all’altro aspetti che la consegnino. Vuoi essere tu a riceverla – e sei ansiosa quasi come una bimba durante la mattina di Natale! Manco, poi, fossero doni per te! Quando senti i colpi alla porta, comunque, trasali e t’affretti a raggiungere l’ingresso della Dimora. Ti muovi in fretta: tu, il tuo vestito nero da vedova, la cintura piena di veleni, il tuo pugnale nello stivale. Quasi corri verso l’uscio chiuso e lo spalanchi, aspettandoti di vedere il fattorino dei Mestieri. [Venom…] Ti muore tra le labbra, mentre il sorriso di trepida attesa ti muore sulle labbra, disfacendosi in una smorfia, quando scorgi la Signora dei Veleni. Ti scosti perché possa entrare e, se lei lo farà, richiuderai la porta. Ma non l’attende nulla più di questo… che accoglienza gelida, per questo cadavere animato!

MELISANDE [Sala Comune] Il profumo del Sangue di Erinn ti accoglie ancora prima del suo sguardo gelido. Un mezzo sorriso, il tuo. Entri nell'atrio in penombra e solo quando lei avrà richiuso la porta le dirai [Venom, mia cara. Avete trascorso una bella serata? La mia è stata insolita, devo dire.] Come te lo avesse domandato, poi. Passi, rapidi, ti porteranno a coprire lo spazio tra l'atrio e la Sala Comune per farti raggiungere la porta che conduce al pianerottolo in cui sono presenti le scale che conducono al Laboratorio. [Potreste aprire per me anche questa porta, Saggio Inventore?] Domanderai allora, volgendoti verso Erinn e guardandola con i grandi occhi azzurri che sono menzogna e lei lo sa. Lo sa piuttosto bene. In questa stanza si è consumato il dramma, proprio qui! [Tenebra I - Veggenza I]

ERINN [Sala Comune] Il sangue t’affluisce prepotente al viso e tu senti stringerti la gola dal massiccio colletto che cinge il collo. Non guardi la Signora dei Veleni: sfuggi il tuo sguardo così come hai evitato lei in questi mesi. È ancora troppo vivido in te il ricordo di una notte maledetta; una notte d’amore e di sangue. Una notte che vorresti rimuoverti dalla mente, cancellarla dalla memoria e magari dalla stessa esistenza. Deglutisci e, più lentamente, ormai privata dell’entusiasmo dell’attesa, segui i passi di Melisande fino alle porte che conducono alle altre stanze della Casa. Stringi le labbra in una pallida linea sottile e severa alle parole brillanti della donna. [Già. Una bella serata.] Gracchi con voce roca – della sua, bacchettona come sei, non vuoi sapere niente, ben immaginando i bagordi e le orge di sangue a cui s’è abbandonata la Cainita. Senza aggiungere altro, con aria acida di disapprovazione, faresti quanto inspiegabilmente ti chiede: faresti scattare la serratura della porta per i Laboratori e – cercando di non voltare mai le spalle alla vampira – la apriresti per lei. Dunque ti scosteresti, di nuovo. E meno ci hai a che fare, meglio è!

MELISANDE [Sala Comune] Dalla porta, però, noti il camino acceso, camino in cui scoppietta un bel fuoco allegro. Bello per chi non ha problemi con quelle fiamme colorate. Decidi di tornare indietro e ti fermi ad una distanza di un metro dal camino. Osservi con intensità le fiamme, dimentica della presenza di Erinn, almeno momentaneamente. Cerchi la concentrazione per poter fare ciò che devi. La forza. Attingi alla parte di te che appartiene ancora a Melisande e non a quella che è proprietà della vedova nera della gloriosa stirpe dei Moth. [Volontà liv3] >>

MELISANDE utilizza [Volontà 3]: 53 + 60 = 113 su 75 (Prova riuscita)

MELISANDE >> Ti riesce di superare, almeno momentaneamente, l'avversione per quelle fiamme scoppiettanti e per questo motivo non farai altro che tentare di lasciar cadere nel fuoco in primis il sacchetto di Circe, quindi la pergamena che avrai pure il coraggio di appallottolare e, dulcis in fundo, anche la missiva di Edave che hai recuperato da una delle tasche dell'abito. Un passo indietro, il tuo. E rimarrai lì, a guardare quegli oggetti contorcesi nel fuoco finchè questi non li avrà consumati fino a diventare cenere e ricordi, i tuoi. Ed Erinn? E il laboratorio? Forse si spaventerà nel vederi immobile davanti ad un fuoco che consuma e dilania. [Tenebra I - Veggenza I]

ERINN [Sala Comune] Oddio. Melisande è impazzita. La guardi con occhi stralunati, mentre ritorna sui suoi passi e si ferma davanti al camino, rimanendo a circa un metro dalle fiamme. La osservi di sbieco, lanciandole occhiate indecise da sotto le ciglia, mentre getta degli oggetti – pergamene e sacchetto – dentro il fuoco. Apri la bocca, Mezzelfa, e faresti per dire qualcosa, polemizzare o domandare… poi ci pensi meglio e serri le labbra. Meglio non chiedere, Erinn. Meglio non sapere. Osservi con gli occhi cupi le fiamme che dovrebbero divorare quanto la Signora vi ha gettato. [Va tutto bene?] Domanderai cauta, vincendo l’imbarazzo e il disprezzo quanto basta per porgere questo interrogativo, forse troppo intorpidita dallo stupore per renderti conto di star parlando a Melisande quasi con garbo, quasi con umanità. Non aggiungi altro, comunque: forse verrà più tardi il tempo per domandare… per ora ti limiti ad aspettare una risposta, se mai verrà, e poi a schierarti ancora davanti al portone, rimanendo in attesa della consegna dei Maestri dei Mestieri. Il tuo buon umore, comunque, sarà irrimediabilmente rovinato da questo inquietante incontro serale. Se il fattorino che tanto attendi arriverà, ritirerai l’ordine e lo pagherei, poi ti ritirerai ai piani superiori e deporrai un involto di stoffe davanti alla porta di Malbeth e l’accompagnerai da un semplice biglietto. [Spero accetterete questi miei doni. Sarete un’ottima Maestra dei Veleni e avrete bisogno degli strumenti del mestieri. Erinn]

COMMENTO
Era un sacco che non giocavo con Melisande, mi sono divertita molto, ti ringrazio e chiedo a Voi venefici di fare aggiunte o specifiche se lo ritenete necessario.
[Modificato da ALIAS.ALIAS 18/06/2016 09:23]

Edave
Rettore degli Ospitalieri di Avalon
Wendingo Mannari



L'opinione è un'idea che possedete voi mentre, la convinzione, è un'idea che possiede voi.




18/06/2016 08:28
 
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ALL'ATTENZIONE MDM

Lothrel, nell'ultima parte della giocata (quella in cui partecipa anche Erinn), si vede la Mezzelfa che attende sulla soglia l'arrivo di qualche fattorino MdM, in modo da ritirare l'ordine fatto e da lasciarlo direttamente davanti alla porta di Malbeth.

E' la soluzione che mi sono inventata per non obbligarti a mettere in scheda le cose prima a me, per poi doverle trasferire a lei!

Ti ricordo che, del maxi ordine fatto, rimangono a Erinn solo: 1 set di carboncini (l'altro e' di Malbeth), l'anello con l'ametista, i due vestiti neri e le rune. Tutto il resto e' per Malbeth!

Grazie mille e spero di averti almeno risparmiato un po' di lavoro! [SM=g27822]

18/06/2016 09:54
 
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Per quanto riguarda la parte del veleno,

In valutazione.

Se volete aggiungere qualcosa, fatelo pure qui sotto. Io, intanto, leggo [SM=g27823]



"Hai fatto un patto col Diavolo; e il Diavolo torna sempre a riscuotere."






Yawp
"...over the rooftops of the world."

18/06/2016 10:06
 
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Se serve un parere sull'uso del veleno, relativamente ai profili prettamente tecnici, io penso di potervelo fornire tranquillamente...
Non che voglia mettere in dubbio la capacità di Melisande (il parere potrebbe fornirvelo pure lei, si intende), ma sono la creatrice del veleno, e in più non sono parte in causa.


Fatemi sapere se vi occorre un giudizio in tal senso o siete a posto! [SM=g27822]



Nota tecnica:
Chiaramente, le dosi non le scalo finché non decidete in merito alla role.
18/06/2016 14:52
 
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Io nel mentre ho sistemato la faccenda MDM. Grazie mille ^^


Lothrel
Gran Maestro dei Mestieri



...... a volte ritornano .......


Invicta morte vago


20/06/2016 17:34
 
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Vogliate darmi un ok qui sotto per avvenuta sottrazione di Circe dall'inventario di Edave. Grazie mille in anticipo.



"Hai fatto un patto col Diavolo; e il Diavolo torna sempre a riscuotere."






Yawp
"...over the rooftops of the world."

20/06/2016 17:57
 
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Vogliate darmi un ok qui sotto per avvenuta sottrazione di Circe dall'inventario di Edave. Grazie mille in anticipo.




FATTO. Grazie a te! [SM=g27822]
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