Marcozzi: fine dei sogni di gloria

Alla fine è successo quello che molti appassionati si auguravano ma che non osavano esprimere esplicitamente per non essere tacciati di essere anti-marcozzi: una giusta e meritata eliminazione ad opera dell'Apuania Carrara. Il sodalizio di via Crespellani e tutti i suoi irriducibili fan non fraintendano, ieri ad essere contenti della loro eliminazione non vi erano solo i "nemici/avversari" di sempre ma pure tanti amanti di questo gioco fantastico le cui basi dovrebbero essere sempre il rispetto per l'avversario e le regole del gioco, il cosiddetto fair play. Fair play che quest'anno è stato relegato chissà dove, per far posto a furberie quali servizi palesemente irregolari abilmente eseguiti in barba ad arbitri/ avversari/ regolamento. A memoria non mi ricordo di una situazione simile nè per la Marcozzi nè per altre squadre sarde. Tutti coloro che vogliono vivere uno sport sano e corretto non possono gioire di vittorie racattate furbescamente come successo quest'anno alla Marcozzi. Va bene la crisi economica, ok le difficoltà a costruire squadre di un certo livello, ma per favore, evitiamo tali scempi. D'altronde chi ieri eliminava la Marcozzi, giocando una partita "pulita" arrivando alla possibilità di disputarsi lo scudetto, erano elementi come Crotti e Baciocchi che nel recente passato hanno vestito la casacca marcozziana. Non credo che l'Apuania possa vincere lo scudetto a meno che i suddetti Crotti/Baciocchi non abbiano nessun calo nelle finali dato che il terzo elemento, lo straniero, colui che in genere dovrebbe fare la differenza, non è un giocatore degno, per ora, della A1. Con tutto ciò che ho scritto si potrebbe pensare che noi, non militanti ciechi di marcozzismo, si voglia boicottare i due giovani Di Marino - Massarelli, soprattutto il primo per i suoi scandalosi servizi. Sono entrambi giocatori di valore e di prospettiva ma forse sarebbe bene far loro presente che qui in Sardegna "non ci piace vincere facile", vogliamo vincere col sudore la fatica l'intelligenza ed il sano agonismo. Sono sicuro che siano ragazzi intelligenti e non avranno problemi ad adeguarsi, d'altronde il loro compagno di squadra Tomasi è una persona ed un atleta che in quanto a fair play non ha nulla da imparare.
un appassionato