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)O( Sono pronta )O(

Ultimo Aggiornamento: 03/05/2016 01:23
03/05/2016 00:28
 
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Beltane 2016 - Preparazione della Vergine Cacciatrice
Riassunto: Svolgendo il suo compito di Guida, Inwe aiuta la Stella del Meriggio a prepararsi per il rituale di Beltane, consacrandola con l'acqua, la terra ed il fuoco, gli elementi sacri ai tre Volti della Dea. Per tre volte Elysiane sarà messa alla prova ed ella affermerà di essere pronta ad accogliere il Re Cervo e a donare la sua verginità alla Triade. Infine, la Magistra poserà la maschera della Vergine Cacciatrice sul volto della ventenne e questa giacerà nei Giardini Interni sino all'inizio del Rito.

Commento: Gioco da molti anni ma per la prima volta sono la Vergine Cacciatrice ed è un'emozione indescrivibile. Ringrazio cento volte la player di Inwe per questa magnifica giocata: grazie, grazie, grazie! [SM=g27836]

Registrazione:

INWE [Giardini Interni/Pressi della Fonte] La terra è sveglia e freme, questa notte, e con essa ogni creatura vivente. Un impercettibile brivido la percorre, dettato dalla consapevolezza di quanto accadrà fra poche ore: Beltane è alle porte, la festa più sacra per le due donne in attesa nei pressi della Sacra Fonte, e porta con sé promesse di rinascita e rinnovamento. La Magistra sta dritta in piedi e fronteggia colei che a breve rivestirà il ruolo di Cacciatrice: la fiaccola che ha piantato in terra manda bagliori sulle figure di entrambe, ed è con l’ausilio di queste luci che gli occhi di Inwe indagano la figura della giovane Stella del Meriggio. E’ giunto il momento di affidare Elysiane fra le braccia di Cerridwen e di vederla prenderne il ruolo. Tra le mani affusolate e marchiate Lei, dal canto suo, sarà la Madre che seguirà ogni passo della Vergine, senza abbandonarla neppure per un istante. Proprio in virtù di tale ruolo ha raccolto la pesante massa di capelli scuri in un’acconciatura più complessa del solito, fissata dietro la nuca, adottando la più dignitosa delle attitudini. Al collo sta il Medaglione, alla vita è fissato l’athame e sulla fronte spicca la Tra le mani affusolate e marchiate dal fuoco sta una piccola ciotola di terracotta con la mistura che in precedenza è stata preparata dalla Somma Stella in persona - l’unica, di fatto, a conoscere a sufficienza le droghe contenute in essa per non mettere a rischio la salute di Elysiane. Con un gesto fluido la mezzosangue porgerebbe la coppa alla destinataria, il volto teso in un’espressione ferma e concentrata: “Bevi, figlia mia, bevi e fatti da parte, giacché è giunto il tempo della Vergine Cacciatrice”. Soltanto quando la sorella avrà bevuto l’infuso si concederà di sciogliersi in un breve sorriso, come a voler riconfermare con esso la sua vicinanza - fisica e non - alla Romana. Le toglierebbe il recipiente dalle mani per posarlo in terra, avvicinandolesi subito dopo: “La Dea ti chiede di abbandonare le tue vesti di Fanciulla, bambina, e di vestire quelle di donna: sei pronta, Elysiane?”. Se la sorella acconsentisse comincerebbe ad aiutarla a svestirsi, così da procedere con la prima, vera tappa del rituale.

ELYSIANE { . Giardini Interni ° Pressi Sacra Fonte . }°{ Le maree basculano sinuose all’interno di ogni corpo, maschile e femminile, umano ed animale. Elysiane percepisce il fremito della vita attraversarla da cima a fondo, un richiamo primordiale dalla voce arcana e gutturale, pungente come il Fuoco. La ventenne non può che rispondere: da questa notte poco importa se ella sia la Stella del Meriggio, l’incarnazione della Madre, della Guerra e della Giustizia; questa notte è solo una donna, una mera Vergine. Postula accanto alla Mezzelfa, austera e composta come il ruolo che dovrà ricoprire: una Guida. Dal canto suo, la Sacerdotessa del Meriggio è vestita come al solito, con la veste cremisi a ricoprire le sue fattezze, le maniche lunghe le lambiscono i polsi sino a coprire i tatuaggi dei draghi che le arrivano sino gli avambracci. I capelli castani sfuggiti alla rasatura sono racchiusi in tante treccine ognuna fermata con un nastrino rosse come la stellina marchiata al centro della sua nivea fronte. Non c’è il nero a cerchiare gli occhi verdi della ragazza, che guizzano sul recipiente che le viene porto; attorno ad esso le sue mani si chiuderanno, ghermendolo con presa di rapace, mentre le labbra si schiudono per lasciare che il preparato raggiunga senza fatica la gola. Elysiane percepisce il sapore amaro delle erbe e si sforza di deglutire, socchiudendo le iridi e riaprendole solo quando il suo oto verrà carezzato dalle parole della Magistra. } Sono pronta { Non è più il tempo di tremare, deve esser donna, ferma nel portare a termine il compito che le è stato affidato. Mentre le droghe inizierebbero a darle un leggero senso di stordimento, tenterebbe di poggiare i palmi delle mani sulle spalle di Inwe, scostando poi la mancina per slacciarsi la veste sacerdotale, aiutata dalla Sorella. }

INWE [Giardini interni/ Fonte] Sostiene la sorella mentre questa si libera della veste sacerdotale, pronta ad aiutarla qualora servisse. Soltanto quando nessuna barriera sarà rimasta a celare la Stella dagli occhi delle sue sorelle che rifulgono nel cielo Inwe le prenderebbe la mano, guidandola con gentilezza verso la fonte. Un brivido si arrampica sulla schiena della mezzosangue non appena i piedi sfiorano l’acqua fresca, ma i passi si fermerebbero soltanto nel ritrovarsi con le onde all’altezza delle ginocchia. Si volterebbe per poter guardare la Cacciatrice in viso, cercandone istintivamente lo sguardo: l’ha fatto centinaia di volte in questa vita e sa di averlo fatto migliaia di volte nelle passate, ma sa che i quegli occhi tanto amati oggi si celano più che mai la Dea ed il Suo Fuoco. “Senti la carezza dell’Acqua, Cacciatrice? Il Suo tocco è fresco e gentile, come è gentile l’infanzia ed i giochi che ad essa si accompagnano, ma non è più il tempo della Fanciulla.” Modulerebbe il sussurro con dolcezza, lasciandosi guidare dal moto dell’acqua. “La Dea ha già avuto la tua vita e la tua devozione; ora desidera che le consacri anche ciò che più di ogni altra cosa ti rende Donna, portatrice della stessa Vita che Lei ti ha concesso. Sei pronta a donarle la tua purezza? Sei pronta ad lasciare l’innocenza nel Suo nome e nel nome dello Sposo che ti aspetta? ” Attenderebbe la risposta celando la propria trepidazione, conscia della portata della sua domanda. Se - come spera - essa fosse positiva, scioglierebbe l’espressione serissima che ha mantenuto finora a vantaggio di un sorriso colmo di orgoglioso affetto. Chiuderebbe le mani a coppa, abbassandole verso la superficie dell’acqua, per sollevarle poi fin sopra il capo della Cacciatrice e purificarla ulteriormente, lasciando cadere più e più volte l’acqua sui capelli ramati dell’altra. Una volta terminata uscirebbe dall’acqua assieme a lei per aiutarla a rivestirsi con gli abiti rituali: le dita correrebbero, agili, nel fissare le stoffe dove deve, fin quando l’intera figura di Elysiane non fosse avvolta nelle vesti della Vergine Cacciatrice. Una volta terminato si porterebbe verso la ciotolina colma di tintura blu che le attende poco lontano, e con essa dipingerebbe i palmi e le piante della Stella, prima di proseguire ed accompagnarla nel percorso.

ELYSIANE { . Giardini Interni ° Pressi Sacra Fonte . }°{ Si mostra esattamente come è venuta al mondo, sfuggendo con un impeto di coraggio al desiderio istintivo di curvarsi per coprire le sue nudità. [ Volontà + 1 ] Drizza le spalle l’eletta del Fuoco, rispondendo al tocco della mano di Inwe con una stretta salda, lasciandosi guidare attraverso la purezza della Sacra Fonte: incede sino a che l’acqua non le copre del tutto le ginocchia, essendo un poco più bassa della Mezzelfa. Quest’ultima poserebbe gli occhi sulla ventenne, assurgendo al suo compito e facendo le veci dell’Una e Trina. Sì, la Dea ha avuto molte cose da lei: il suo dolore, le sue lacrime, ma anche la sua gioia, il suo entusiasmo e la sua devozione. Eppure, c’è qualcosa che Ella non ha mai reclamato da Elysiane, né la Romana ha mai fatto dono della sua verginità ad un uomo. Sorride la Stella del Meriggio, curvando gli angoli della bocca verso l’alto: non c’è nulla che non sacrificherebbe in nome di Arianrhod, Cerridwen e Rhiannon, nulla che non le consegnerebbe ad occhi chiusi. } Sono pronta { La sua voce fuoriesce automaticamente dalle labbra, per poi tornare a farsi sentire in un secondo momento più decisa e ferma. Nonostante i capogiri causati dall’infuso, la Sacerdotessa vuol dimostrarsi all’altezza del suo compito: donna, matura. } Sono pronta a lasciarmi alle spalle l’innocenza, a maturare nel Suo nome come un pomo cremisi che incurva il ramo. Sono pronta ad accogliere il mio Sposo, il Re Cervo che rinascerà nella Sua gloria per fecondare la terra. { A testa alta, lascia che l’acqua della Fonte le bagni il capo, il collo e scenda sino a rotolare sui seni e sul ventre. Non proferirà altro, lottando per vincere le vertigini mentre la Sorella l’abbiglia quale Vergine Cacciatrice e le dipinge i palmi di blu. Dopo di che, le due donne si dirigerebbero nella porzione dei Giardini Interni dedicati alla Madre. }

INWE [Giardini interni/Cerridwen] E’ impossibile abbandonare il percorso che le condurrà nei Giardini di Cerridwen, segnato com’è da fiaccole e cristalli rituali. La Magistra incede lungo la via adattando il proprio passo a quello di Elysiane, conscia che le droghe stanno presumibilmente cominciando a fare effetto e che la sorella potrebbe aver bisogno di sostegno da un momento all’altro. Si ferma davanti alla Sacra Torcia, ai piedi della quale le attendono gli altri oggetti necessari per il compimento del rito. La Regina si abbassa per un istante, e nel rialzarsi l’altra potrà vederle fra le mani un recipiente colmo di terra. Quando Inwe prende parola ha la voce ferma ma intrisa di una vena di tristezza. “Senti l’odore di questa Terra, Cacciatrice? E’ l’odore della Morte che attende ogni creatura che calca questo mondo. Domani sarà giorno di Morte; il vecchio Re Cervo correrà incontro ad essa, senza fuggirla. Sei pronta ad affrontarla e ad accoglierla, senza sottrarti dalla paura?”. Aspetterebbe la risposta dell’altra per porgerle eventualmente il contenitore così che la Cacciatrice possa compiere i gesti sacri, sporcandosi il viso e le mani con il terriccio. Dopodichè, posato il recipiente, andrebbe ad intingere le dita in una nuova tintura - nera, stavolta - per disegnare una luna sul ventre di Elysiane. Quindi le poserebbe sulle spalle il mantello della Cacciatrice, sollevandolo dalla cesta in cui è rimasto sinora, in attesa. Il rito è quasi terminato; la Vergine è quasi pronta.

ELYSIANE { . Giardini Interni ° Pressi Sacra Torcia . }°{ Si appoggia ad Inwe, facendosi forza ed incedendo sino a raggiungere la Torcia Sacra. Accanto a questa, il fuoco bacia le gote di entrambe le donne, imperlando la fronte della Vergine Cacciatrice di sudore. L’infuso che la ventenne ha ingurgitato dapprima la porta a sudare, rendendo i suoi impulsi sempre più presenti e pulsanti. Eppure la Stella del Meriggio persevera nel postulare dinnanzi alla Magistra, serrando le labbra e socchiudendo le iridi per meglio concentrarsi. [ Resistenza , Volontà + 1 ] Ancora una volta, la voce di Inwe si fa portatrice del messaggio della Dea: questa volta è Rhiannon a rivolgersi alla Mediterranea, la Sua oscura presenza tinge il tono della Sorella di cupezza ed angoscia. Ascoltando le parole della Mezzelfa, la Sacerdotessa china il capo, facendo sua la consapevolezza dell’esistenza dell’altro lato della medaglia legato al rituale di Beltane: là ove vi è il principio della Vita, si estingue l’esistenza del Cervo anziano. } Accoglierò la Morte in me, non mi sottrarrò al Suo tocco gelido né i miei piedi arretreranno. { Il mento si solleva nuovamente per cercare lo sguardo della consorella. } L’affronterò senza indugio, facendomi strumento di Rinascita { Avvicina le mani alla ciotola cola di terriccio, immergendovi i polpastrelli che sfregherà l’uno contro l’altro prima di segnare la fronte, là ove troneggia la stella scarlatta. Senza che Inwe proferisca altro, le disegnerà una luna nera sul ventre e le poserà sulle spalle il manto della Cacciatrice, appropinquandosi verso la fine del Rito. }

INWE [Giardini interni/Cerridwen] Eccole pronte per l’ultima tappa del rituale, dopo la quale resterà tempo e spazio solo per il silenzio e la meditazione, prima dei tamburi di Beltane. La Magistra osserva il volto di Elysiane, ammirandone la determinazione e la forza che traspaiono perfino quando questa è sotto l’influsso di droghe potenti: è davvero la Stella del Meriggio, manifestazione terrena di Cerridwen, bella e terribile come può essere soltanto la Guerriera. E’ verso la Torcia sacra a quest’ultima che infine si rivolge, prelevando dalla cintura un rametto di betulla che va ad offrire al bacio delle fiamme, incendiandolo. Vi soffia sopra leggermente così da smorzarne la vivacità, socchiudendo gli occhi contro il fumo che si alza da esso. “Senti il calore che si alza dalle Fiamme, Cacciatrice? Sai cosa rappresentano, ed è a te che sono destinate dall’inizio dei tempi: la Passione che divampa e porta Vita, la Rinascita dopo la Morte. Sei pronta a farti portatrice del nuovo Germoglio, così che la terra rifiorisca? Sei pronta ad accogliere il tuo Sposo, a diventare Amante e Madre?”. La domanda aleggia nell’aria seguendo le volute che si alzano dal ramoscello che che passerà fra le mani di Elysiane, una volta che questa avrà risposto. Quindi Inwe le disegnerebbe lune piene sui seni, rendendo il corpo della Stella definitivo ricettacolo dei più sacri fra i simboli che la tradizione ha tramandato fino a loro, e andrebbe a posarle la maschera sul viso, sistemandola con cura. Un sorriso orgoglioso si aprirebbe sul viso della mezzosangue nel vedere finalmente pronta la Sposa: “Alzati, Vergine Cacciatrice, perché il mondo ti guardi e sappia che è giunto il tempo di Beltane!”.

ELYSIANE { . Giardini Interni ° Pressi Sacra Torcia . }°{ Le Fiamme danzano entusiaste avvolgendo nel loro rovente abbraccio le due esponenti del Meriggio. La Magistra, proseguendo nel suo ruolo di impeccabile Guida, si appropria di un ramoscello di betulla e lo incendia, passandolo poi alla Stella del Tempio: questa lo afferra, avvicinando il fuoco al viso quel tento che basta per non scottarsi. Le iridi chiare si perdono nel cuore del suo elemento, mentre la Mezzelfa parla con voce suadente, facendosi messaggera del verbo di Cerridwen. Elysiane non esita, annuendo e sorridendo questa volta in direzione della Sacerdotessa Rossa } Sono pronta a farmi portatrice di nuova Vita, del Seme che feconda la terra e che donerà frutti. Sono stata Figlia e Sorella, ora diverrò Amante, Madre { Ammaliatrice, donna: questo sarà. Quasi come se Elysiane fosse un amuleto vivente, si lascia dipingere dalla Magistra e lune piene sui seni, stringendosi nel manto pregno di crudo simbolismo. I serpenti che guizzano attorno alle sue braccia non rifulgono ora che il Campione dell’Isola Sacra è lontano, eppure servono a ricordarle che tutti i Volti di Cerridwen sono con lei: lei che è Giusta e Guerriera, presto abbraccerà anche l’aspetto più carnale del sacerdozio, votandosi al più arcano dei Misteri: la Vita. Quando anche la maschera sarà premuta contro il suo Volto, di Elysiane non sarà rimasto più nulla. Ella è solo femmina, donna, Vergine Cacciatrice. La sua fisionomia sarà celata ad occhi indiscreti e la sua voce rimarrà nascosta nella sua gola, negata persino al Giovane Cervo. Beltane è arrivato e con sé porta gioia, eccitazione, tumulto: l’Isola tutta si preparaa festeggiare la festa del Fuoco seconda solo al Capodano, la notte della Passione. }
)O(





The Golden Priestess
)O( DAMA DEL LAGO )O(




« Questa terra ha bisogno di Lei, noi abbiamo bisogno che tu sia Lei. Sii la nostra forza!. »




Thug Pug

03/05/2016 01:23
 
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Molto brave entrambe. Vi ho lette con piacere :)



"Hai fatto un patto col Diavolo; e il Diavolo torna sempre a riscuotere."






Yawp
"...over the rooftops of the world."

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