Il Velo si è sollevato ancora una volta per la Signora del Vespro. Le ha mostrato una via, le ha offerto una scelta. Dove si trova la sua bambina? E' sull'Isola, in un angolo stiracchiato tra diverse realtà, oppure è scivolata oltre le Nebbie? Se le ricerche su Avalon possono essere condotte anche dai Guardiani, sa bene che solo chi conosce il mistero del territorio delle Faerie può sperare di raggiungere quel luogo, e così va. Si incammina oltre la spiaggia, seguendo una via nell'acqua, procedendo a tentoni fino ad incontrare il banco di nebbia. Che non tornerà è chiaro. Che fine abbia fatto, non si sa.
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Da sempre, quando spariscono le sacerdotesse e poi ritornano, le si gioca tornate dal territorio oltre le Nebbie (chi ha letto i libri a cui è spirato il gioco lo sa) Mi è successa una cosa del genere anni fa quando tornai dopo un'assenza, in quest con master Midnight. Non so se la cosa sia ancora possibile, francamente non è neppure importante, volevo solo dare un senso on alla sparizione di Roseline. Poi può essere dispersa oltre le nebbie o annegata, poco importa.
Veniamo alle note tecniche:
- Roseline lascia cadere le sue rune sulla spiaggia. Possono essere ritrovate oppure possono sparire, fate voi
- Vorrei che i denari e gli oggetti in inventario passassero ad Haynes, quando ricomparirà pure lei
- Per quanto riguarda la scheda ctb, quella è meglio che l'abbiano le tesse. Non vorrei passare droghe a mia figlia LOL Stessa cosa per i veleni
Prima di andare all'approdo, Roseline lascia una lettera per le Sacerdotesse:
Haynes è sparita, e Rhiannon mi ha mostrato un luogo fuori dal Tempo. Il mio cuore trema al pensiero che si sia perduta nel Regno oltre le Nebbie, e per questo devo andarla a cercare. Non temete per me, io sarò sempre con voi.
Sappiate che vi amo tutte, sorelle, madri e figlie.
Che la Dea ci benedica, sorelle del cerchio che si ripartisce in triplice spirale.
R.
E una per Nixi:
Sorella mia, sai bene quanto possa essere rischiosa la ricerca che sto per intraprendere. Abbi cura di Avalon. Abbi cura del Tempio. Abbi cura di coloro che amo. Non lasciare che il trono resti vuoto, se non torno. Quel trono appartiene alla Dea e alle sue figlie, so che saprai ascoltare la Sua voce.
Che la Dea ti sostenga sempre, Signora di Avalon.
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Credo sia tutto. Non gioite troppo che comunque resto nei paraggi, e come disse il buon vecchio Pavese prima di lasciare questo triste mondo "Perdono tutti e a tutti chiedo perdono. Non fate troppi pettegolezzi"
Un saluto speciale alle mie belle tessine, passate e presenti, e ai nazzzzzzzzisti di Avalon. Vi voglio bene!
ROSELINE { Approdo }{ FU }{ C'è un mondo oltre la Nebbia. Un mondo che chiama. Un mondo che tende le braccia oltre il Velo. E' quel mondo che Roseline guarda coi suoi occhi di vetro, è quella voce che ascolta. E' scalza, coi piedi che affondano nella sabbia umida. Indossa l'abito delle Stelle del Vespro, quello che indossò Hagall. Quello che indossò Callista. Quello che indossò Primarosa, e così tante altre prima di lei. Tanti nomi persi nel Tempo, tanti quante le stelle in cielo, altrettanto lontani, eppure innaturalmente vicini. Così vicini che potrebbe allungare una mano e toccarle. Così vicini che le sente accanto, col loro respiro addosso, a tenderle la loro eredità. Se chiude gli occhi può persino vederle, con le loro teste bionde e gli occhi appannati dal potere della Vista. Sorridono nei suoi ricordi, come non hanno fatto mai. Guardano il Lago, quella superficie che sembra immensa, quel profondo vortice di lacrime e flutti, e allo stesso tempo vedono oltre, invitandola ad andare.
ROSELINE { Approdo }{ FU }{ Lascia cadere nella sabbia le sue rune, quelle che le furono donate ormai molto tempo fa da Elysiane. Che tornino ai flutti o al Tempio non ha importanza. Seguiranno il loro corso, come lei seguirà il suo. E non importa quanto sia impervia la via, se alla fine di essa l'attende sua figlia. Roseline dell'Inverno, quanto ancora esiteranno i tuoi passi prima di andare? Non si guarda indietro. Non cerca il Tor con lo sguardo, la sente dominarla anche da lì, può sentire le vene di drago scorrerle nel cuore e questo basta. Basta a placare l'istinto degli animali e a spingerla verso la rena. Cammina piano, col vento che le scompiglia i capelli baciati dalla luna e le porta l'odore dell'Isola. Sorride anche lei, assieme agli Spettri che l'accompagnano, rivivendo in quel profumo ogni passo fatto da quando esule e bambina giunse ad Avalon. Sembra passata una vita. E' passata una vita. Eppure, guardando il suo riflesso nell'acqua, si riconosce in se stessa. Il volto tirato dal cipiglio severo, le labbra strette in una linea retta, le ossa che si tendono sotto la pelle come desiderose di uscire. Ha ancora il Cielo negli occhi e l'Inverno nel Cuore. La neve l'accompagnerà sempre, anche lì dove sta andando.
ROSELINE { Approdo }{ FU }{ L'acqua è fredda, la sua voce è limpida e chiara. Indica la via alla Signora del Vespro. E pensare oggi alle notti in cui ha visto quella strada srotolarsi davanti ai suoi piedi fa quasi sorridere. Oltrepassa la linea invisibile che separa la terra dal lago. Lo fa con la determinazione di chi abbatte una porta, tenendo gli occhi fissi sulle Nebbie davanti a sè, come mirando a un bersaglio. L'acqua diventa più alta, le lambisce le gambe e la vita, sembra volerla accompagnare, trascinarla via. E' sempre stata così fragile. Così leggera, nel suo corpo scavato dalle paure e dagli incubi. Ora si lascia andare. Ora va. Insegue le tracce di quel mondo che l'ha già presa in passato, questa volta senza temerlo. Perchè è giusto così. E' giusto che sia vittoria o sacrificio. E' sempre stato nel suo destino, e lei l'ha sempre saputo. E mentre si allontana, mentre le Nebbie si allungano per inghiottirla, può vederle tutte. Ognuna di loro, con le stelle bianche, rosse e nere, sorride. Sorride anche Roseline dell'Inverno. E su quel sorriso si chiude un muro di nebbia, bianco come un sudario. }
MASTER DESCRITTIVO DEITHWEN
)O(
Che era morta. Le dissero che era morta...
Che nell'alba l'avevano vista galleggiare. Come un cigno.
