Al momento, otre questi "SE" che Ralco ha evidenziato c'é un punto fermo il fatto che la Val Bisagno non ha una linea ferroviaria urbana e l'autobus mstra tutti i suoi limiti,soprattutto come -ridotta- velocità commerciale, tanto che mi pare di capire che perda ogni anno molti utenti.
Pero', secondo me, le certezze finiscono qui, Oltre ci sono tante ipotesi, per certi aspetti sembra un sistema di equazioni in cui queste ultime sono dipendenti fra loro, e dove purtroppo, mancano informazioni molto importanti per poter fare una scelta razionale.
l'idea del tram
come quelli francesi ,ovveo in superficie con sede per quanto possibile riservata e/o separata da quella usata dagli altri veicoli, con semaforizzazione asservita in modo tale che il tram non debba fermarsi se non alle fermate... é molto attraente, pero' costa molto, sia come costruzione, che come manutenzioneperché il tram ha bisogno, mi insegnate, di un'officina e di machine utensili dedicate. Dato che esiste già la metropolitana, con la sua officina, si potrebbe pensare di realizzare la tramvia in modo da avere quante piu' caratteristiche in comune, a cominciare da scartamento e tensione, ma qui abbiamo una seria difficoltà. Il comitato sitram con l'Ing Mirko vuole esclusivamente lo scartamento metrico e non sembra disposto ad appoggiare l'idea dello standard, anzi, sembra che potrebbe anche arrvare a contrastarlo e senza l'appoggio del comitato temo sia difficile creare il dovuto consenso fra commercianti ed abitanti. lo so che, da fuori, sembra una posizione rigida,pero' questa é e dobbiamo fare i conti anche con tale posizione.
Si puo' dire che se lo scopo é avere un mezzo di trasporto pubblico rapido e separato da traffco privato, beh, c'é l'esempio di Corso Europa, certamente l'autobus non é chic come il tram a pianale ribassato, pero' ,quantomeno, porta molti passeggeri