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Ho letto un libro, una volta (si chiamava...)

Ultimo Aggiornamento: 31/01/2017 17:36
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22/04/2016 14:53
 
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Sono perfette, grazie! *^*
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Giudice*
27/04/2016 21:41
 
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Re: Re:
AriaBlack, 21/04/2016 20.13:



E alla fine, ultima come la morte, arrivo anche io.
Anzitutto mi scuso enormemente per il ritardo con il quale giungo qui, sebbene infatti abbia visto i risultati del contest il giorno stesso in cui sono usciti, ammetto che ci ho messo parecchio per metabolizzare la cosa.
Mi spiego: non è che sia dispiaciuta del mio terzo posto, anzi essendo questo il mio primo contest lo trovo un piazzamento più che degno di nota. Solo che, lo ammetto, di certe cose ci sono rimasta un po’ male.
Non fraintendermi, una buona parte della colpa ce l’ho a causa della mio essere sempre così permalosa… però in effetti può anche starci, dopotutto è questo lo scopo dei contest, mettersi in gioco sapendo che dall’altra parte ci sarà comunque qualcuno che ovviamente, inevitabilmente, andrà a giudicarti. Penso di essere rimasta piuttosto interdetta dalla cosa proprio per via dell’essere al mio primo contest, per questo dico che, in un certo senso, riesco a legittimare anche il mio punto di vista.
Le cose per le quali mi sono maggiormente abbattuta sono due (o tre, ammetto che al momento ho un vuoto di memoria assurdo, pertanto potrebbe succedere che mentre vado avanti con questa risposta i punti di cui volevo parlare aumentino o addirittura diminuiscano) ed ora vorrei parlare di ciascuno nel dettaglio.
Un aneddoto su questo contest che volevo raccontarti è quello per cui ho praticamente finito la fanfiction per questo contest nel giro di due giorni dalla mia iscrizione. Lì per lì ero stata colta dall’ispirazione, temevo che se non avessi scritto subito la storia quel fervore letterario che avvertivo sarebbe andato scemando sempre di più, così che poi non sarei riuscita a scrivere più niente. O, peggio ancora, avrei potuto imbattermi nell’eventualità che maggiormente temo: quella del dover scrivere per forza.
A quel punto, in mancanza d’idee, avrei potuto benissimo ritirarmi dal contest, certo… tuttavia era il primo, perciò avevo pensato di provare “nonostante tutto”, proprio per l’idea di mettersi alla prova che sta alla base di tutti i contest.
Mi rendo conto di essere una persona piuttosto… “particolare”, ecco, però alla base dei miei timori ci sono esperienze di vita in cui mi è capitato davvero di avere una buona idea per una storia, tuttavia, vuoi per un motivo vuoi per un altro, di non riuscire a metterla più in pratica. Mi basta che passi un po’ di tempo, o anche solo quel determinato momento propizio, dopodiché rischio di perdere l’ispirazione in merito per un bel po’ di tempo. Mi è capitato recentemente che mi tornasse l’ispirazione per una storia che mi era venuta in mente quest’estate (circa otto mesi fa), altre invece non sono mai più riuscita a scriverle. Il che, a mio modestissimo avviso, e un peccato, davvero.
Mi sono ritrovata così davanti ad un bivio, dove ho dovuto scegliere se partecipare al contest nonostante la storia –che avevo buttato giù in quattro e quattr’otto– non mi convincesse del tutto oppure ritirarmi sebbene avessi la storia già pronta. Alla fine ho optato per la prima opzione, poiché ho ragionato che precludermi a prescindere di partecipare ad un contest che mi piaceva (e mi piace tuttora) così tanto, per giunta il mio primo contest, sarebbe stata un’occasione davvero buttata al vento… e così alla fine ti ho inviato la storia lo stesso.
Quello che ammetto di poter aver sbagliato è stato pensare che fermarsi a tre riletture della storia prima d’inviarla fossero sufficienti… evidentemente non era così. Ma può starci, davvero: ero troppo su di giri per l’idea di questo primo contest, sarei dovuta stare molto più attenta.
Dopo questa più che estesa premessa, direi che è arrivato il momento di addentrarsi nella risposta vera e propria.
La prima cosa di cui volevo parlare in merito alla valutazione è quella riguardante la punteggiatura. Ammetto che, per delle circostanze sovrannaturali a me ignote, il mio computer mi segnala come errati i tre puntini di sospensione attaccati alla parola che li precede. Lo fa tuttora, giuro. Fino al momento del contest, proprio per questo motivo, li avevo sempre staccati sia dalla parola che precedevano sia da quella che seguivano – fondamentalmente perché detestavo vedere la sottolineatura rossa dell’errore sulla pagina di Word. Lo so, l’ho detto che sono strana, gnn. In compenso, dopo quest’esperienza ho deciso di imparare ad ignorare Word (e soprattutto di imparare a cliccare saggiamente sul tasto “aggiungi” ^^).
A parte i miei scleri, in effetti quest’esperienza mi ha aiutata a migliorare su molti fronti, davvero.
Non è mia intenzione giustificarmi, tuttavia ho scoperto che, spesso e volentieri, molti spazi mi vengono sfalsati sempre dallo stesso Word per –dice il mio tecnico informatico- un errore avvenuto al momento della programmazione di Word sul mio computer. Non mi sento di lamentarmi nemmeno di questo, dopotutto è palesemente un mio problema e tecnicamente ci sarei potuta anche stare più attenta.
I significati delle parole. Anche qui, sfortunatamente, mi trovo ad essere d’accordo con te. Mi capita spesso di andare a ricercare dei termini più elaborati per abbellire i miei testi. Che io possa strafare può starci, sfortunatamente non mi occupo di glottologia; a volte scelgo un determinato termine perché mi pare che in quel determinato contesto possa anche starci bene. Capisco però il tuo appunto, che anzi accolgo ben volentieri: in effetti, prendendo quella frase così, estrapolata dal determinato ambito al quale apparteneva, appare lampante che il termine non c’entri poi molto. Perciò ti ringrazio per avermelo fatto notare.
A questo punto vorrei togliermi subito la parte che, personalmente, mi è più dispiaciuta. La prima contestazione che, lo ammetto, non mi è andata propriamente a genio, è stata la “critica” –seppur di critica si possa parlare– all’utilizzo della tilde. Sinceramente fino alla scorsa estate non conoscevo nemmeno l’esistenza di questo determinato segno grafico, che ho iniziato ad utilizzare da quando l’ho visto fare da una mia amica di Efp, che forse, in questo senso, mi ha un po’ “suggestionata”. Sinceramente non sapevo che si utilizzasse per prolungare la durata di un suono. Ammetto di aver visto fic in cui la tilde veniva utilizzata tranquillamente all’interno di fanfiction sia italiano che in inglese, non solo su Efp ma anche su AO3. Se vuoi posso lasciarti tranquillamente i link, anche se credo che la cosa possa anche non interessarti più di tanto – è giusto, ci sta, è lecito. Comunque diciamo che la mia ignoranza su questo segno grafico deve aver sicuramente contribuito nella resa della shot e di questo me ne rammarico profondamente. Se posso permettermi, però, ho notato che più autori utilizzano la tilde –magari impropriamente, troverai tu– nella resa di un tono lezioso, ambiguo, quasi infantile e talvolta persino per rendere i toni dei personaggi un po’ maliziosi. L’idea di rendere, talvolta, le parole di Shinoa un po’ stucchevoli mi era parsa una buona trovata per renderla più coerente al personaggio per così com’è caratterizzato sia all’interno dell’anime che nel manga, evidentemente però la mia trovata non è stata poi così apprezzata.
L’altra cosa che –permettimelo– non ho digerito granché è stato il giudizio sul titolo della storia. Lo trovo molto… soggettivo? Preciso anzitutto che questa non è una critica, non mi permetterei mai. Solo che credevo che la soggettività fosse legata unicamente al campo del “Gradimento personale”. Voglio dire, ci sta che un titolo non sia ottimale o possa non invogliare esattamente alla lettura della storia, di nuovo, lo comprendo, solo che… la motivazione sarebbe “non mi piacciono i titoli che riprendono una frase della storia”? per carità, non mi lamento del gusto personale, che chiaramente può anche starci, solo che togliere ben un punto e mezzo (esattamente la metà del parametro, non per dire ma in questo caso mi sa un tantino ingigantita come situazione…) mi è parso un po’ eccessivo. Ovviamente non sono qui per lamentarmi, il mio intento era solo quello di esprimere il mio giudizio personale in merito, lungi da me accusare qualcuno di qualcosa o altro.
Visto che i miei sassolini nella scarpa, posso adesso avviarmi tranquillamente verso la conclusione di questa risposta (dopo più di 1330 parole ma dettagli).
L’IC dei personaggi è il campo che più mi ha soddisfatta. Mi fa piacere sapere che la resa dei personaggi è stata di tuo gradimento: era la prima volta che mi approcciavo a questo fandom e ai suoi personaggi, quindi mi rendo conto che sia stato un esperimento un po’ azzardato se si considera che l’occasione era quella di un contest. Diciamo che, se va vissuto, il brivido va vissuto fino in fondo, no? Infine sapere che anche l’utilizzo del titolo di de Saint-Exupérie non è stato considerato poi del tutto così errato è stata un’ottima notizia.
Penso di averti tediata abbastanza, così per quanto riguarda la storia la chiudo qui. Ora, per quanto riguarda i premi –scusandomi ancora infinitamente per il ritardo con cui te lo comunico x.x” – vorrei richiederti il banner per la storia partecipante al contest, poiché finora tutte le storie che ho scritto sono su un fandom che immagino non conoscerai e quindi richiederti una recensione sarebbe piuttosto complesso (l’unica storia che ho scritto su un fandom che conosci è proprio quella del contest, perciò…) e nel banner volevo chiederti se potevano essere inserite Shinoa e Mitsuba e lo sfondo con un’immagine di una qualche galassia. Da quando ho cominciato anche io a fare banner sono diventata molto puntigliosa, diciamo così. Quanto alla richiesta grafica avevo in mente di chiederti un avatar (delle canoniche dimensioni 100x100, ovviamente) sulla mia OTP suprema, la Kageki, del fandom di IE. È una coppia bistrattata dai più e semisconosciuta, tra l’altro molti vedono il loro rapporto come composto unicamente di odio –ma diciamocelo chiaramente, siamo tutte shipper, più due personaggi si odiano e più noi finiremo inevitabilmente per shipparli. Vi prego, non ditemi che sono l’unica a pensarla così o//o– ma io non sono molti, obv. Non ci sono in circolazione molte immagini belle su di loro, o perlomeno non molte immagini dove non sembrano volersi saltare vicendevolmente ad azzannare l’uno il collo dell’altro, perciò se dovesse servirti qualche suggerimento non farti problemi a chiedermi ^^

Con questo direi di aver concluso. Perdonami ancora per il mio ritardo increscioso e per questo messaggio così tediante.
Spero di poterti sentire di nuovo

Aria





FINALMENTE POSSO RISPONDERTI. Io ti amo. Perché amo le persone permalose. Perché loro, a differenza degli altri, Dio, meno male che lo fanno, rispondono. La mia esistenza ruota attorno all'avere perennemente ragione e per buona parte sono permalosa anch'io, quindi quando qualcuno mi risponde in me nasce interesse. Questa risposta, oltre che completa e per la maggiore, visto come affronta la questione, sincera, l'ho letta con immenso piacere ed intrigo. Non so spiegarmi, ma riuscire a risponderti è veramente il massimo. [...forse mi piace litigare, molto più semplicemente]
Il fatto che tu scriva una storia e ti impunti di finirla subito per paura di perdere l'ispirazione è più che giusto. Nel mio pc ci sono infinite storia iniziate e mai finite, perché a differenza di molti non stendo prima una bozza per poi continuare ad aggiungere i dettagli. Inizio spedita coi dettagli. Tu, invece, sei riuscita a stendere quella che definirei una bellissima bozza – non fraintendere, non perché come detto prima incompleta. Il fatto che tu ti fossi fermata ed abbia pensato "cavolo però, forse non è abbastanza" è quanto mi serve per capire che tu sai quando un testo è veramente finito, ma non come finirlo. So che non dovrei dare consigli, perché sono la prima a non essere mai soddisfatta dei miei lavori, però... oso farlo. Tu hai la capacità di scrivere bozze; d'ora in poi ti invito a cercare di capire cosa manca per trasmettere durante la lettura l'immagine che è viva nella tua testa. Una storia non potrà mai soddisfare né te né un lettore esterno – come me, giudice – fin quando non riuscirai a capire quando la scena nella tua mente sarà stata completamente trasposta sul foglio (cartaceo o digitale). Che tu butti giù la storia in due ore ci sta, ma poi lavoraci anche per mesi: aggiungi, togli, rielabora finché non leggerai la storia che volevi scrivere. È un mero consiglio che ti do perché quando hai deciso di inviare comunque la storia, l'hai fatto senza realizzare quanto potenziale avesse la storia.
Da precisare: la trama è ottima. Inizio e fine vanno benissimo. Il guaio arriva allo svolgimento. E non allo svolgimento della vicenda, ma del testo. La storia, una volta riletta e ricorretta anche cento volte, viene da sé. Ma un mero "Enrico salva il mondo magico" non avrebbe mai potuto sostituire i sette libri di Harry Potter.
Altra annotazione: come hai detto tu, può starci. Primo contest e tutto. Questo è un semplice sprono, perché evidentemente puoi fare di più.
I tre puntini magici di sospensione, sappilo, verranno sempre segnalati come errore. Questo perché, a quanto ho capito, esiste un carattere speciale dedicato ai tre puntini. Ma ti capisco. Anche io lo trovo fastidioso, infatti ho direttamente disattivato il controllo ortografico. Eh eh. Per il resto, sono un'ignorante quanto a Word vero e proprio (uso Wordpad), quindi mi spiace non aver saputo prima dei problemi che, mi fido, potrebbe averti dato.
Le parole sono importanti! Anche a me piaceva abbellire i testi con paroloni strani (poi mi sono fatta amici che parlano solo romanaccio e mi sono adattata), ma come dice il vecchio saggio: suona bene, ma meglio controllare sul dizionario. Ah, altro consiglio dizionario (o Google) sempre accanto! Può salvarti la vita. Lo so perché il dizionario è il mio best friendoh.
La tilde. Preciso, perché non l'ho specificato nella valutazione: come per l'utilizzo di Hiiragi, non l'ho considerato nel calcolo del punteggio finale. Questo perché, come prima, è una quisquilia. Io per prima potrei averla istintivamente usata una volta o due, lo ammetto, e credo non esisti un mio messaggio su Whatsapp che non lo contenga (ma la messaggistica, spero tu mi comprenda, non rispetta quasi mai i canoni della scrittura vera e propria). Utilizzarlo per prolungare il suono è uno dei diversi utilizzi che gli viene acquisito; nelle sceneggiature dei comic capita che, come hai evidenziato tu, capita anche venga usato per segnalare un tono lezioso o malizioso. Ma anche questi sono usi errati dato che in realtà la tilde non dovrebbe nemmeno esistere nel contesto della lingua italiana (sceneggiature e messaggi compresi): è un simbolo di base spagnolo e viene applicato sulla N quando questa ha il valore del nostro suono GN.
Quanto riguarda i giudizi: purtroppo sono di parte e lo sarò sempre. Chiaramente perché io non sono un vero giudice, ma una poraccia che voleva leggere qualcosa in particolare. Potrai non pensarla come me, ma pare quasi ovvio io giudichi il titolo anche in base al mio gusto personale dato che non è un criterio oggettivo di per sé. Ho giudicato tutti i titoli in base al leggerei mai questa storia solo dal titolo?, il alla fine, lo riterrei adatto? ed il ma è un titolo elaborato? Come potrei mai giudicare un titolo se non soggettivamente? (e qui, sono aperta al ricevere consigli, se ne hai [SM=g27998])

Per il resto, sono contenta tu sia soddisfatta di IC e fai bene ad esserlo. c: Non smetterò mai di dirlo, ma quella Shinoa era meravigliosa.

Tra qualche giorno posterò anche le tue richieste! Se avrò problemi riguardo alla icon, ti farò sapere senz'altro.


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27/04/2016 21:42
 
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Re: Re:
AriaBlack, 21/04/2016 20.13:



E alla fine, ultima come la morte, arrivo anche io.
Anzitutto mi scuso enormemente per il ritardo con il quale giungo qui, sebbene infatti abbia visto i risultati del contest il giorno stesso in cui sono usciti, ammetto che ci ho messo parecchio per metabolizzare la cosa.
Mi spiego: non è che sia dispiaciuta del mio terzo posto, anzi essendo questo il mio primo contest lo trovo un piazzamento più che degno di nota. Solo che, lo ammetto, di certe cose ci sono rimasta un po’ male.
Non fraintendermi, una buona parte della colpa ce l’ho a causa della mio essere sempre così permalosa… però in effetti può anche starci, dopotutto è questo lo scopo dei contest, mettersi in gioco sapendo che dall’altra parte ci sarà comunque qualcuno che ovviamente, inevitabilmente, andrà a giudicarti. Penso di essere rimasta piuttosto interdetta dalla cosa proprio per via dell’essere al mio primo contest, per questo dico che, in un certo senso, riesco a legittimare anche il mio punto di vista.
Le cose per le quali mi sono maggiormente abbattuta sono due (o tre, ammetto che al momento ho un vuoto di memoria assurdo, pertanto potrebbe succedere che mentre vado avanti con questa risposta i punti di cui volevo parlare aumentino o addirittura diminuiscano) ed ora vorrei parlare di ciascuno nel dettaglio.
Un aneddoto su questo contest che volevo raccontarti è quello per cui ho praticamente finito la fanfiction per questo contest nel giro di due giorni dalla mia iscrizione. Lì per lì ero stata colta dall’ispirazione, temevo che se non avessi scritto subito la storia quel fervore letterario che avvertivo sarebbe andato scemando sempre di più, così che poi non sarei riuscita a scrivere più niente. O, peggio ancora, avrei potuto imbattermi nell’eventualità che maggiormente temo: quella del dover scrivere per forza.
A quel punto, in mancanza d’idee, avrei potuto benissimo ritirarmi dal contest, certo… tuttavia era il primo, perciò avevo pensato di provare “nonostante tutto”, proprio per l’idea di mettersi alla prova che sta alla base di tutti i contest.
Mi rendo conto di essere una persona piuttosto… “particolare”, ecco, però alla base dei miei timori ci sono esperienze di vita in cui mi è capitato davvero di avere una buona idea per una storia, tuttavia, vuoi per un motivo vuoi per un altro, di non riuscire a metterla più in pratica. Mi basta che passi un po’ di tempo, o anche solo quel determinato momento propizio, dopodiché rischio di perdere l’ispirazione in merito per un bel po’ di tempo. Mi è capitato recentemente che mi tornasse l’ispirazione per una storia che mi era venuta in mente quest’estate (circa otto mesi fa), altre invece non sono mai più riuscita a scriverle. Il che, a mio modestissimo avviso, e un peccato, davvero.
Mi sono ritrovata così davanti ad un bivio, dove ho dovuto scegliere se partecipare al contest nonostante la storia –che avevo buttato giù in quattro e quattr’otto– non mi convincesse del tutto oppure ritirarmi sebbene avessi la storia già pronta. Alla fine ho optato per la prima opzione, poiché ho ragionato che precludermi a prescindere di partecipare ad un contest che mi piaceva (e mi piace tuttora) così tanto, per giunta il mio primo contest, sarebbe stata un’occasione davvero buttata al vento… e così alla fine ti ho inviato la storia lo stesso.
Quello che ammetto di poter aver sbagliato è stato pensare che fermarsi a tre riletture della storia prima d’inviarla fossero sufficienti… evidentemente non era così. Ma può starci, davvero: ero troppo su di giri per l’idea di questo primo contest, sarei dovuta stare molto più attenta.
Dopo questa più che estesa premessa, direi che è arrivato il momento di addentrarsi nella risposta vera e propria.
La prima cosa di cui volevo parlare in merito alla valutazione è quella riguardante la punteggiatura. Ammetto che, per delle circostanze sovrannaturali a me ignote, il mio computer mi segnala come errati i tre puntini di sospensione attaccati alla parola che li precede. Lo fa tuttora, giuro. Fino al momento del contest, proprio per questo motivo, li avevo sempre staccati sia dalla parola che precedevano sia da quella che seguivano – fondamentalmente perché detestavo vedere la sottolineatura rossa dell’errore sulla pagina di Word. Lo so, l’ho detto che sono strana, gnn. In compenso, dopo quest’esperienza ho deciso di imparare ad ignorare Word (e soprattutto di imparare a cliccare saggiamente sul tasto “aggiungi” ^^).
A parte i miei scleri, in effetti quest’esperienza mi ha aiutata a migliorare su molti fronti, davvero.
Non è mia intenzione giustificarmi, tuttavia ho scoperto che, spesso e volentieri, molti spazi mi vengono sfalsati sempre dallo stesso Word per –dice il mio tecnico informatico- un errore avvenuto al momento della programmazione di Word sul mio computer. Non mi sento di lamentarmi nemmeno di questo, dopotutto è palesemente un mio problema e tecnicamente ci sarei potuta anche stare più attenta.
I significati delle parole. Anche qui, sfortunatamente, mi trovo ad essere d’accordo con te. Mi capita spesso di andare a ricercare dei termini più elaborati per abbellire i miei testi. Che io possa strafare può starci, sfortunatamente non mi occupo di glottologia; a volte scelgo un determinato termine perché mi pare che in quel determinato contesto possa anche starci bene. Capisco però il tuo appunto, che anzi accolgo ben volentieri: in effetti, prendendo quella frase così, estrapolata dal determinato ambito al quale apparteneva, appare lampante che il termine non c’entri poi molto. Perciò ti ringrazio per avermelo fatto notare.
A questo punto vorrei togliermi subito la parte che, personalmente, mi è più dispiaciuta. La prima contestazione che, lo ammetto, non mi è andata propriamente a genio, è stata la “critica” –seppur di critica si possa parlare– all’utilizzo della tilde. Sinceramente fino alla scorsa estate non conoscevo nemmeno l’esistenza di questo determinato segno grafico, che ho iniziato ad utilizzare da quando l’ho visto fare da una mia amica di Efp, che forse, in questo senso, mi ha un po’ “suggestionata”. Sinceramente non sapevo che si utilizzasse per prolungare la durata di un suono. Ammetto di aver visto fic in cui la tilde veniva utilizzata tranquillamente all’interno di fanfiction sia italiano che in inglese, non solo su Efp ma anche su AO3. Se vuoi posso lasciarti tranquillamente i link, anche se credo che la cosa possa anche non interessarti più di tanto – è giusto, ci sta, è lecito. Comunque diciamo che la mia ignoranza su questo segno grafico deve aver sicuramente contribuito nella resa della shot e di questo me ne rammarico profondamente. Se posso permettermi, però, ho notato che più autori utilizzano la tilde –magari impropriamente, troverai tu– nella resa di un tono lezioso, ambiguo, quasi infantile e talvolta persino per rendere i toni dei personaggi un po’ maliziosi. L’idea di rendere, talvolta, le parole di Shinoa un po’ stucchevoli mi era parsa una buona trovata per renderla più coerente al personaggio per così com’è caratterizzato sia all’interno dell’anime che nel manga, evidentemente però la mia trovata non è stata poi così apprezzata.
L’altra cosa che –permettimelo– non ho digerito granché è stato il giudizio sul titolo della storia. Lo trovo molto… soggettivo? Preciso anzitutto che questa non è una critica, non mi permetterei mai. Solo che credevo che la soggettività fosse legata unicamente al campo del “Gradimento personale”. Voglio dire, ci sta che un titolo non sia ottimale o possa non invogliare esattamente alla lettura della storia, di nuovo, lo comprendo, solo che… la motivazione sarebbe “non mi piacciono i titoli che riprendono una frase della storia”? per carità, non mi lamento del gusto personale, che chiaramente può anche starci, solo che togliere ben un punto e mezzo (esattamente la metà del parametro, non per dire ma in questo caso mi sa un tantino ingigantita come situazione…) mi è parso un po’ eccessivo. Ovviamente non sono qui per lamentarmi, il mio intento era solo quello di esprimere il mio giudizio personale in merito, lungi da me accusare qualcuno di qualcosa o altro.
Visto che i miei sassolini nella scarpa, posso adesso avviarmi tranquillamente verso la conclusione di questa risposta (dopo più di 1330 parole ma dettagli).
L’IC dei personaggi è il campo che più mi ha soddisfatta. Mi fa piacere sapere che la resa dei personaggi è stata di tuo gradimento: era la prima volta che mi approcciavo a questo fandom e ai suoi personaggi, quindi mi rendo conto che sia stato un esperimento un po’ azzardato se si considera che l’occasione era quella di un contest. Diciamo che, se va vissuto, il brivido va vissuto fino in fondo, no? Infine sapere che anche l’utilizzo del titolo di de Saint-Exupérie non è stato considerato poi del tutto così errato è stata un’ottima notizia.
Penso di averti tediata abbastanza, così per quanto riguarda la storia la chiudo qui. Ora, per quanto riguarda i premi –scusandomi ancora infinitamente per il ritardo con cui te lo comunico x.x” – vorrei richiederti il banner per la storia partecipante al contest, poiché finora tutte le storie che ho scritto sono su un fandom che immagino non conoscerai e quindi richiederti una recensione sarebbe piuttosto complesso (l’unica storia che ho scritto su un fandom che conosci è proprio quella del contest, perciò…) e nel banner volevo chiederti se potevano essere inserite Shinoa e Mitsuba e lo sfondo con un’immagine di una qualche galassia. Da quando ho cominciato anche io a fare banner sono diventata molto puntigliosa, diciamo così. Quanto alla richiesta grafica avevo in mente di chiederti un avatar (delle canoniche dimensioni 100x100, ovviamente) sulla mia OTP suprema, la Kageki, del fandom di IE. È una coppia bistrattata dai più e semisconosciuta, tra l’altro molti vedono il loro rapporto come composto unicamente di odio –ma diciamocelo chiaramente, siamo tutte shipper, più due personaggi si odiano e più noi finiremo inevitabilmente per shipparli. Vi prego, non ditemi che sono l’unica a pensarla così o//o– ma io non sono molti, obv. Non ci sono in circolazione molte immagini belle su di loro, o perlomeno non molte immagini dove non sembrano volersi saltare vicendevolmente ad azzannare l’uno il collo dell’altro, perciò se dovesse servirti qualche suggerimento non farti problemi a chiedermi ^^

Con questo direi di aver concluso. Perdonami ancora per il mio ritardo increscioso e per questo messaggio così tediante.
Spero di poterti sentire di nuovo

Aria





FINALMENTE POSSO RISPONDERTI. Io ti amo. Perché amo le persone permalose. Perché loro, a differenza degli altri, Dio, meno male che lo fanno, rispondono. La mia esistenza ruota attorno all'avere perennemente ragione e per buona parte sono permalosa anch'io, quindi quando qualcuno mi risponde in me nasce interesse. Questa risposta, oltre che completa e per la maggiore, visto come affronta la questione, sincera, l'ho letta con immenso piacere ed intrigo. Non so spiegarmi, ma riuscire a risponderti è veramente il massimo. [...forse mi piace litigare, molto più semplicemente]
Il fatto che tu scriva una storia e ti impunti di finirla subito per paura di perdere l'ispirazione è più che giusto. Nel mio pc ci sono infinite storia iniziate e mai finite, perché a differenza di molti non stendo prima una bozza per poi continuare ad aggiungere i dettagli. Inizio spedita coi dettagli. Tu, invece, sei riuscita a stendere quella che definirei una bellissima bozza – non fraintendere, non perché come detto prima incompleta. Il fatto che tu ti fossi fermata ed abbia pensato "cavolo però, forse non è abbastanza" è quanto mi serve per capire che tu sai quando un testo è veramente finito, ma non come finirlo. So che non dovrei dare consigli, perché sono la prima a non essere mai soddisfatta dei miei lavori, però... oso farlo. Tu hai la capacità di scrivere bozze; d'ora in poi ti invito a cercare di capire cosa manca per trasmettere durante la lettura l'immagine che è viva nella tua testa. Una storia non potrà mai soddisfare né te né un lettore esterno – come me, giudice – fin quando non riuscirai a capire quando la scena nella tua mente sarà stata completamente trasposta sul foglio (cartaceo o digitale). Che tu butti giù la storia in due ore ci sta, ma poi lavoraci anche per mesi: aggiungi, togli, rielabora finché non leggerai la storia che volevi scrivere. È un mero consiglio che ti do perché quando hai deciso di inviare comunque la storia, l'hai fatto senza realizzare quanto potenziale avesse la storia.
Da precisare: la trama è ottima. Inizio e fine vanno benissimo. Il guaio arriva allo svolgimento. E non allo svolgimento della vicenda, ma del testo. La storia, una volta riletta e ricorretta anche cento volte, viene da sé. Ma un mero "Enrico salva il mondo magico" non avrebbe mai potuto sostituire i sette libri di Harry Potter.
Altra annotazione: come hai detto tu, può starci. Primo contest e tutto. Questo è un semplice sprono, perché evidentemente puoi fare di più.
I tre puntini magici di sospensione, sappilo, verranno sempre segnalati come errore. Questo perché, a quanto ho capito, esiste un carattere speciale dedicato ai tre puntini. Ma ti capisco. Anche io lo trovo fastidioso, infatti ho direttamente disattivato il controllo ortografico. Eh eh. Per il resto, sono un'ignorante quanto a Word vero e proprio (uso Wordpad), quindi mi spiace non aver saputo prima dei problemi che, mi fido, potrebbe averti dato.
Le parole sono importanti! Anche a me piaceva abbellire i testi con paroloni strani (poi mi sono fatta amici che parlano solo romanaccio e mi sono adattata), ma come dice il vecchio saggio: suona bene, ma meglio controllare sul dizionario. Ah, altro consiglio dizionario (o Google) sempre accanto! Può salvarti la vita. Lo so perché il dizionario è il mio best friendoh.
La tilde. Preciso, perché non l'ho specificato nella valutazione: come per l'utilizzo di Hiiragi, non l'ho considerato nel calcolo del punteggio finale. Questo perché, come prima, è una quisquilia. Io per prima potrei averla istintivamente usata una volta o due, lo ammetto, e credo non esisti un mio messaggio su Whatsapp che non lo contenga (ma la messaggistica, spero tu mi comprenda, non rispetta quasi mai i canoni della scrittura vera e propria). Utilizzarlo per prolungare il suono è uno dei diversi utilizzi che gli viene acquisito; nelle sceneggiature dei comic capita che, come hai evidenziato tu, capita anche venga usato per segnalare un tono lezioso o malizioso. Ma anche questi sono usi errati dato che in realtà la tilde non dovrebbe nemmeno esistere nel contesto della lingua italiana (sceneggiature e messaggi compresi): è un simbolo di base spagnolo e viene applicato sulla N quando questa ha il valore del nostro suono GN.
Quanto riguarda i giudizi: purtroppo sono di parte e lo sarò sempre. Chiaramente perché io non sono un vero giudice, ma una poraccia che voleva leggere qualcosa in particolare. Potrai non pensarla come me, ma pare quasi ovvio io giudichi il titolo anche in base al mio gusto personale dato che non è un criterio oggettivo di per sé. Ho giudicato tutti i titoli in base al leggerei mai questa storia solo dal titolo?, il alla fine, lo riterrei adatto? ed il ma è un titolo elaborato? Come potrei mai giudicare un titolo se non soggettivamente? (e qui, sono aperta al ricevere consigli, se ne hai [SM=g27998])

Per il resto, sono contenta tu sia soddisfatta di IC e fai bene ad esserlo. c: Non smetterò mai di dirlo, ma quella Shinoa era meravigliosa.

Tra qualche giorno posterò anche le tue richieste! Se avrò problemi riguardo alla icon, ti farò sapere senz'altro.


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Post: 445
29/04/2016 19:49
 
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Re: Re: Re:
zbor liber, 27/04/2016 21.42:




FINALMENTE POSSO RISPONDERTI. Io ti amo. Perché amo le persone permalose. Perché loro, a differenza degli altri, Dio, meno male che lo fanno, rispondono. La mia esistenza ruota attorno all'avere perennemente ragione e per buona parte sono permalosa anch'io, quindi quando qualcuno mi risponde in me nasce interesse. Questa risposta, oltre che completa e per la maggiore, visto come affronta la questione, sincera, l'ho letta con immenso piacere ed intrigo. Non so spiegarmi, ma riuscire a risponderti è veramente il massimo. [...forse mi piace litigare, molto più semplicemente]
Il fatto che tu scriva una storia e ti impunti di finirla subito per paura di perdere l'ispirazione è più che giusto. Nel mio pc ci sono infinite storia iniziate e mai finite, perché a differenza di molti non stendo prima una bozza per poi continuare ad aggiungere i dettagli. Inizio spedita coi dettagli. Tu, invece, sei riuscita a stendere quella che definirei una bellissima bozza – non fraintendere, non perché come detto prima incompleta. Il fatto che tu ti fossi fermata ed abbia pensato "cavolo però, forse non è abbastanza" è quanto mi serve per capire che tu sai quando un testo è veramente finito, ma non come finirlo. So che non dovrei dare consigli, perché sono la prima a non essere mai soddisfatta dei miei lavori, però... oso farlo. Tu hai la capacità di scrivere bozze; d'ora in poi ti invito a cercare di capire cosa manca per trasmettere durante la lettura l'immagine che è viva nella tua testa. Una storia non potrà mai soddisfare né te né un lettore esterno – come me, giudice – fin quando non riuscirai a capire quando la scena nella tua mente sarà stata completamente trasposta sul foglio (cartaceo o digitale). Che tu butti giù la storia in due ore ci sta, ma poi lavoraci anche per mesi: aggiungi, togli, rielabora finché non leggerai la storia che volevi scrivere. È un mero consiglio che ti do perché quando hai deciso di inviare comunque la storia, l'hai fatto senza realizzare quanto potenziale avesse la storia.
Da precisare: la trama è ottima. Inizio e fine vanno benissimo. Il guaio arriva allo svolgimento. E non allo svolgimento della vicenda, ma del testo. La storia, una volta riletta e ricorretta anche cento volte, viene da sé. Ma un mero "Enrico salva il mondo magico" non avrebbe mai potuto sostituire i sette libri di Harry Potter.
Altra annotazione: come hai detto tu, può starci. Primo contest e tutto. Questo è un semplice sprono, perché evidentemente puoi fare di più.
I tre puntini magici di sospensione, sappilo, verranno sempre segnalati come errore. Questo perché, a quanto ho capito, esiste un carattere speciale dedicato ai tre puntini. Ma ti capisco. Anche io lo trovo fastidioso, infatti ho direttamente disattivato il controllo ortografico. Eh eh. Per il resto, sono un'ignorante quanto a Word vero e proprio (uso Wordpad), quindi mi spiace non aver saputo prima dei problemi che, mi fido, potrebbe averti dato.
Le parole sono importanti! Anche a me piaceva abbellire i testi con paroloni strani (poi mi sono fatta amici che parlano solo romanaccio e mi sono adattata), ma come dice il vecchio saggio: suona bene, ma meglio controllare sul dizionario. Ah, altro consiglio dizionario (o Google) sempre accanto! Può salvarti la vita. Lo so perché il dizionario è il mio best friendoh.
La tilde. Preciso, perché non l'ho specificato nella valutazione: come per l'utilizzo di Hiiragi, non l'ho considerato nel calcolo del punteggio finale. Questo perché, come prima, è una quisquilia. Io per prima potrei averla istintivamente usata una volta o due, lo ammetto, e credo non esisti un mio messaggio su Whatsapp che non lo contenga (ma la messaggistica, spero tu mi comprenda, non rispetta quasi mai i canoni della scrittura vera e propria). Utilizzarlo per prolungare il suono è uno dei diversi utilizzi che gli viene acquisito; nelle sceneggiature dei comic capita che, come hai evidenziato tu, capita anche venga usato per segnalare un tono lezioso o malizioso. Ma anche questi sono usi errati dato che in realtà la tilde non dovrebbe nemmeno esistere nel contesto della lingua italiana (sceneggiature e messaggi compresi): è un simbolo di base spagnolo e viene applicato sulla N quando questa ha il valore del nostro suono GN.
Quanto riguarda i giudizi: purtroppo sono di parte e lo sarò sempre. Chiaramente perché io non sono un vero giudice, ma una poraccia che voleva leggere qualcosa in particolare. Potrai non pensarla come me, ma pare quasi ovvio io giudichi il titolo anche in base al mio gusto personale dato che non è un criterio oggettivo di per sé. Ho giudicato tutti i titoli in base al leggerei mai questa storia solo dal titolo?, il alla fine, lo riterrei adatto? ed il ma è un titolo elaborato? Come potrei mai giudicare un titolo se non soggettivamente? (e qui, sono aperta al ricevere consigli, se ne hai [SM=g27998])

Per il resto, sono contenta tu sia soddisfatta di IC e fai bene ad esserlo. c: Non smetterò mai di dirlo, ma quella Shinoa era meravigliosa.

Tra qualche giorno posterò anche le tue richieste! Se avrò problemi riguardo alla icon, ti farò sapere senz'altro.



Sinceramente non vedo perché non avrei dovuto risponderti, in fondo avevo dei dubbi da togliermi e scrivere a te era l’unico modo che avevo per liberarmene. Non mi piace vivere con i pesi sullo stomaco, perciò per quale arcana ragione avrei dovuto lasciarceli?
In parte capisco il tuo ragionamento, lo legittimo dicendomi che è vero, ci sono molte persone in giro (che siano autori qua su Efp o meno) che a volte non rispondono ad alcuni messaggi o non recensiscono una storia sebbene a loro sia piaciuta, vuoi per timidezza, vuoi per pigrizia o altro.
Il mio caso però era proprio diverso, perlomeno a me così è sembrato: non avevo niente da perdere, anzi nel parlare con te non avrei potuto che guadagnarci. Perlomeno questo è quello che ho pensato.
Fino a ieri, perlomeno. Questo però è un altro discorso, adesso ci arriviamo.
Prima vorrei lasciare una piccola precisazione in merito ai premi che ti ho richiesto, visto che nel messaggio precedente avevo dimenticato di specificarlo. Per quanto riguarda il banner, volevo chiederti se per te non fosse troppo disturbo aggiungervi il titolo della storia, il nome dell’autrice della storia e quello della creatrice del banner. In generale sono abituata a banner di questo genere, sia che sia io a realizzarli sia che a prepararmeli sia un’altra autrice. Per l’icon, invece, avevo pensato di lasciarti un paio di immagini della mia OTP, diciamo che sono alcune delle mie preferite: puoi scegliere una di queste oppure prendere semplicemente spunto. Te lo dico perché in giro ci sono un sacco di immagini non esattamente fantastiche, ecco ^^

i66.tinypic.com/nyiulx.png
i64.tinypic.com/12347b8.jpg

Facciamo che queste bastano, mh. Dunque, vorrei un attimino spiegarti quello che mi è successo ieri, dopo aver letto il tuo messaggio.
Spero che non ti offenderai se ti dico che ho passato le due ore successive ad averlo letto a piangermi addosso. Da una parte vorrei dirti che non è colpa tua, però…
Quando ho visto che avevi risposto ero a scuola. Ero andata in bagno un momento e per caso apro internet su FFZ e cosa noto? Che c’è un nuovo messaggio nella discussione. Figurati, presa dalla curiosità l’ho aperto subito, mettendomi a leggere. Già, peccato che quando sono tornata in classe avevo le lacrime agli occhi.
Nel pomeriggio ero talmente nervosa che ho anche litigato con la persona alla quale tengo di più in vita mia, pensa un po’ te. Per fortuna si è risolto tutto… però fidati se ti dico che anche adesso, mentre ti scrivo, ho il magone e una stretta allo stomaco non indifferente {e domani ho una dannata interrogazione di latino, but who cares?}
Se devo dirla tutta, non mi va proprio giù che mi si venga a dire, in parole povere, che non so scrivere. Cioè, è da quando avevo dieci anni che scrivo e tra poco più di un mese ne compirò diciotto, pertanto non credo che spetti a te giudicare il mio modo di scrivere. Per carità, francamente preferisco augurarmi che non fosse insultare il mio modo di scrivere il tuo scopo, al che me ne scuso. Però, sinceramente, una persona che mi dice che non so fare lo svolgimento di una one-shot, allora no, questo non lo accetto.
Puoi muovermi critiche sulla trama esile di una storia o su una conclusione troppo aperta, questo te l’avrei concesso, sono io stessa a criticare per prima tutti i miei scritti. Però sentirmi dire che non va bene lo svolgimento di una storia no, questo non lo consento proprio.
Una storia è dove un autore riesce ad esprimersi appieno, a mettere tutto se stesso, ad emergere dagli stessi fogli su cui scrive.
È un autore a decidere forma e contenuto della storia che scrive, nessun altro può imporgli quello che deve o non deve fare.
Ci sta che una storia possa non piacere, io stessa sono la prima a criticarne molte. Da qui a dire però che io non sia capace di portare avanti lo svolgimento di una fanfiction (perché te lo giuro, questa è l’impressione che ho avuto leggendo le tue parole) non mi pare che il passo sia breve, affatto.
Nessuno ha il diritto di dire ad un autore che la sua storia fa schifo o che non la sa scrivere. Ovvio che poi questo non era quello che volevi intendere tu, però a scanso di equivoci ci tenevo a precisarlo, ecco.
Non ti piace come ho sviluppato una storia? Posso dirti che non potevi farmi un insulto peggiore?
Non sono libera di sviluppare una storia come più mi aggrada perché tanto poi ci sarà sempre qualcuno che criticherà il modo in cui l’ho fatto? Davvero non riesco a spiegarmi che razza di ragionamento sia mai questo.
Chiarisco che non è assolutamente mia intenzione litigare con nessuno, come dice una mia amica “vengo qui vestita con i colori della pace”.
Sembra che ci si attacchi a tutto pur di criticare qualcosa, con l’unico scopo di trovarci qualcosa che non vada. Non mi pare un comportamento molto maturo.
Se proprio volessi essere cattiva, potrei dirti che il mio commento sull’imparzialità l’ho fatto anche e soprattutto perché mi è parso di accorgermi che avessi un buon rapporto in particolare con una delle partecipanti al contest. Ora, se fossi in vena di criticare, potrei dirti che ho dei dubbi su quanto tu possa essere stata imparziale nell’esprimere un giudizio sulla sopracitata fanfiction, però non mi va di fossilizzarmi troppo su questo discorso, perciò se posso vorrei chiederti di proseguire oltre, ci sono cose di cui mi urge maggiormente parlare con te.
La lunghezza della fanfiction. Torniamo al discorso di prima.
Se per te è soggettivo il giudizio del titolo di una fanfiction (a proposito, sono d’accordo nel modo in cui hai valutato il parametro. Al che mi chiedo: ma se avessi visto la fiction da fuori, come un normalissimo utente del sito, avendo a tua disposizione come strumenti di giudizio unicamente il titolo e l’introduzione della storia –nella quale, lo ricordo in maniera preventiva, non era presente la frase da cui prende il titolo la shot- l’avresti aperta e letta comunque? Lo so, mi faccio domande strane) credo che per me possa esserlo il giudizio sulla lunghezza di una mia –e sottolineo mia- fanfiction.
Ritengo di aver inserito, in quel determinato numero di parole, quello di cui volevo parlare nella mia storia? Sì. Sono soddisfatta del modo in cui ho portato avanti lo svolgimento della mia storia? Si.
Non ho rimpianti su quello che ho scritto. E, se devo essere schietta, accetto che mi si vengano a dare dei consigli su qualcosa che ho scritto, ma non (parlo in generale, visto che sfortunatamente è una cosa che mi è già successa in passato) con presunzione e credendo di essere chissà chi –mi auguro davvero che non sia questo il caso, altrimenti temo che la cosa potrebbe risultare un tantino imbarazzante…
Alla fine accetto tutto il resto, non vedo come potrei mai criticarlo. Però siamo tutti ficwriters, tutti allo stesso livello degli altri. Sarò idealista ma non credo che ci siano ficwriters di serie a e ficwriters di serie b, pertanto credo che nessuno –n e s s u n o- dovrebbe sentirsi superiore a qualcun altro, nell’esprimere la propria opinione. Ricordo che dall’altra parte dello schermo ci sono persone differenti con personalità tra loro diverse, non sai mai con chi andrai a relazionarti. Ci si augura sempre di trovarsi sempre a relazionarsi con persone disponibili e che si lascino scivolare tutto addosso, nel caso però dall’altra parte dovesse esserci qualcuno più sensibile non pensi di correre il rischio che questo possa rimanere offeso dalle tue parole.

La chiudo qui, penso di essermi già espressa a sufficienza. Solo un’ultima cosa: ieri, dopo aver letto quel messaggio, ho seriamente pensato di smettere di scrivere. No, non esagero. Ho cominciato a pensare di non saper scrivere, a dirmi che se avessi smesso avrei fatto un grande favore ad un sacco di persone.
Poi però ci ho ripensato. Mi son detta che, se per una volta in vita mia non voglio essere altruista, stavolta posso farlo. Scrivere è ciò che voglio, ciò che amo fare e mi fa stare bene, mi fa sentire in pace con me stessa (per le rare volte in cui lo sono, certo). Allora perché mai dovrei smettere di scrivere? Se voglio migliorare, l’unico modo in cui posso farlo davvero è quello di continuare a scrivere. E così non mi sono arresa.
Tanto per la cronaca, nel frattempo mi sono iscritta già ad altri due contest. Voglio saper imparare dai miei errori, così con le prossime storie che scriverò ho deciso di prendermela con il massimo della calma, così potrò ottenere anche un risultato migliore. Come vedi, questo contest non è stato per me affatto inutile.

A presto (spero)

Aria



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Post: 103
Giudice*
31/01/2017 17:36
 
Quota

Premi
Salve! So che è passato molto, troppo tempo (e me ne dispiaccio), ma finalmente sono nuovamente in condizione di mettermi a lavoro per i vostri premi!!
Volevo chiedervi di confermare quelli che mi avete chiesto oramai un anno fa o se avete cambiato idea e vorreste modificarli e mi impegno a consegnarli entro una settimana dalla conferma!


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