Sacchi: "Non chiedete l'impossibile a Sarri, Napoli inferiore a 4 squadre"

L'ex ct di Milan e Nazionale, Arrigo Sacchi, nel suo articolo per la Gazzetta dello Sport si è soffermato, tra le altre cose, sulla compagine azzurra. Ecco quanto si legge:

Il Napoli di Sarri è un grande collettivo che genera benefici innegabili per i singoli: mai Higuain si era espresso a questi livelli, oggi è un grande campione. E cosa dire della crescita dei vari Allan, Koulibaly, e dello stesso Albiol, tutti usciti da un campionato scorso con più ombre che luci. In un contesto guidato da un'organizzazione di gioco così evoluta anche i giovani Hysaj, Jorginho e Insigne (che però può dare ancora di più) si stanno realizzando, come succede al recuperato Hamsik, a cui mancano solo i gol (muovendosi maggiormente senza palla li ritroverà). Maurizio è l'ideatore e l'organizzatore di questo fenomeno, è bravissimo ma non chiedetegli l'impossibile. Ora a Napoli si sogna, ma solo un'impresa straordinaria gli consentirà di realizzarla. Purtroppo ha una rosa per quantità ed esperienza non paragonabile a Inter, Roma, Juve e Milan. Poi gli impegni di Europa League tolgono energie, punti e possono creare infortuni: non è un caso il calo del Napoli e della Fiorentina di lunedì sera. Gli azzurri, quando la partita sembrava ormai vinta, hanno abbassato la guardia. La paura ha disunito l'organizzazione degli uomini di Sarri, che si accontentavano di un possesso impalpabile e allentavano il pressing. Il Napoli per vincere non potrà mai prescindere dall'organizzazione e dalla velocità, pertanto sarà sempre costretto a giocare bene, perchè ha un solo giocatore che può essere decisivo.

ha ragione, per ora godiamoci il primo posto con 2 consapevolezze:

1) al momento il nostro 11 titolare è più forte di tutti gli altri

2) è l'unico 11 titolare che abbiamo, da questo punto di vista le altre ci sono superiori (a meno di qualche intervento a gennaio)

Bello il primo posto, ma direi che l'obiettivo da perseguire con tutte le forze è il piazzamento champion's, largamente alla nostra portata

ma io non sono d'accordo con la tesi si Sacchi.
che la Juventus e l'Inter abbiano una rosa più profonda e di tasso tecnico medio superiore penso sia vero, ma che ce l'abbiano anche Roma e Milan non lo credo affatto.
tralasciando la formazione tipo, per un gesto di carità nei loro confronti, dove sarebbe allocata questa superiorità ?
secondo lui torosidis, rudiger e spolli sono superiori a Strinic, Maggio e Chiriches ?
o forse lo sono Alex, Calabria e Bonera ?
ed a centrocampo se da una parte Keita e Florenzi sono obiettivamente più forti di Lopez e Valdifiori, non mi pare che si possa dire lo stesso dei ferri da stiro rossoneri dei quali non ricordo neanche il nome.
in attacco, poi, con tutto il rispetto, azzardare qualsiasi paragone con i nostri Mertens e Gabbiadini sarebbe da ricovero.
Insomma, se si dovesse per forza cercare un argomento "miracolistico" riferito al campionato che stiamo facendo, accetterei di sicuro l'inopinabile (a mio parere) crescita tattica del Napoli, perché dopo due o tre partite è diventata una macchina perfetta partendo da una base di organizzazione di gioco inesistente.
dipingere questa rosa "nettamente inferiore" a quelle quattro, dopo averla vista giocare, significa non aver seguito con attenzione le partite.

p.s. io ad agosto la pensavo come lui oggi, ma riconosco di essermi fatto condizionare dallo scempio vissuto negli ultimi mesi di Benitez.

Assolutamente daccordo con Rudy.
Tralasciando il discorso del valore delle rose, ma tutta questa presunta esperienza, Juve a parte, chi la ha?
Veramente c'è gente abituata a vincere più di Callejon,. Higuain, Albiol, Reina tutti nella stessa squadra?