Dimensione gabbia

Mi chiedevo una cosa, in giro ci sono ancora le terribili bocce tonde per pesci rossi,però in in forum di acquariologia vengono condannate,ci sono gabbie per criceti piccolissime,con pericolosissime scale a pioli o altrettanto pericolose ruote vuote,ma non esiste esperto dei criceti che le accetta, gabbie decenti hanno misure minime di 60 x 40, con molta,molta,molta lettiera,invece per gli uccelli non è così. Più si amano questi animali, più è giusto ridurre le gabbie.io sono dell'idea che se una persona non ha spazio, rinuncia agli animali...anche il pesce rosso sopravvive nella boccia, ma non è il posto più idoneo,le gabbie da cova sono comode per noi,ma per gli ospiti? Capisco chi li riproduce per scopo di lucro,ma gli appassionati,gli amanti di ornicoltura,non dovrebbero inorridire di fronte a gabbie troppo piccole?la legge impone una larghezza doppia rispetto all'apertura alare per un soggetto singolo, per una coppia sono 3 volte,a me sembra una prigione,ma sono l'unica che lo crede. Se non si ha spazio,di rinuncia agli animali, a me piace l'alano ma se lo prendo per farli vivere in un monolocale è egoismo

Patty, quello che introduci è un argomento molto importante, molto vasto e anche molto delicato per le molte implicazioni che esso inevitabilmente porta con se.
E sono molto contento che tu l'abbia proposto perché a mio avviso rientra perfettamente nei doveri che un forum serio come questo deve perseguire.
Iniziamo col fare alcune premesse.
1) Io la penso esattamente come te.
2) Non esiste nessuna gabbia che possa rendere felice un uccello.
3) Il compito morale di ogni allevatore è quello di alleviare il più possibile le sofferenze dei soggetti che detiene.
4) E' grazie alla passione ed all'opera di divulgazione di molti bravi allevatori se oggi esistono molte specie di uccellini che altrimenti sarebbero stati destinati all'estinzione (i Gould per esempio).
Se per ipotesi esistesse una legge che imponesse forme e dimensioni delle gabbie più rispettose delle esigenze dei soggetti che ospita, credo che l'80% delle persone ( dai bambini capricciosi agli allevatori) rinuncerebbe all'acquisto.
(Devo andare via, continuo più tardi...)

Il punto numero 2 è giusto, ma almeno si può limitare la sensazione di prigionia,sono sempre animali nati in gabbia, purtroppo sembra che il benessere degli uccelli sia limitato alla riproduzione, gira tutto sull'avere prole,della serie,si riproducono quindi stanno bene,è io ci guadagno vendendo i nati,mi sembra così brutto come discorso...

Al tempo Patty, distinguiamo please...
Portare una coppia alla riproduzione è un indice evidente che i soggetti stanno sufficientemente bene. Il fatto poi di farli nascere con lo scopo di guadagnare è tutta un'altra cosa!
E, sia detto per inciso, non è assolutamente il mio personale intendimento.
Tornando al punto, credo che sia compito di un forum come questo indicare le modalità più giuste e corrette per allevare soggetti nel modo per loro più rispettoso.
Paolo

Rileggendomi, chiarisco che non trovo affatto riprovevole chi fa dell'allevamento un lavoro e di conseguenza ne cerca il giusto profitto.
Tutto dipende da come lo si fa.
Paolo

Neanche io sono contraria all'allevamento, è grazie a ciò che molti animali non sono estinti, e sarei ipocrita se dicessi che è sbagliato vendere i propri soggetti,in quanto io stessa li ho acquistati, e sto cercando di dar via i nascituri, ma l'allevamento deve essere una passione per gli animali, non una collezione che più sono meglio è,e ribadisco,se non c'è spazio per darli vivere al meglio, si dovrebbe rinunciare. Io metterei al bando le gabbie da cova,comode per noi,ma i gould devono riuscire a salire, e non solo andare avanti e indietro