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Colazione in Fortezza tra ologrammi e dolci ricordi

Ultimo Aggiornamento: 05/10/2015 12:59
05/10/2015 12:59
 
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Nephe e Gashim

RIASSUNTO
Gashim e Nephe si incontrano per la prima volta nella mensa della fortezza dei Leoni d’Oro per colazione.
Al presentarsi di lui Nephe rimane basita nel sentire il suo cognome e la pietra magica che porta con se mostrerà ad entrambi un ologramma di Sandmar.
Dopo lo stupore iniziale i duei inizieranno a parlare e a conoscersi, Nephe racconterà a Gashim della sua profonda amicizia con Sandmar e gli rivelerà della presenza di una figlia dell’ex comandante mentre Gashim racconterà alla guardiana del suo arrivo ad Avalon e della motivazione per la quale si è arruolato tra le fila dei Guardiani.

COMMENTO
Sono davvero felice di aver finalmente giocato con te, sia per fare un po di gioco di congrega che per aver ricordato i vecchi tempi, grazie


ROLE

GASHIM [Corridoio/Mensa] In piedi già dalle prime luci dell’alba avresti già fatto un primo turno di ronda sulle mura interne della fortezza insieme a Janko, nulla di particolare, giornata tranquilla e serena come sempre ma quella sorte di passeggiata avrebbe stimolato a dismisura il tuo appetito…..digiuno ancora, cosi dopo essere rientrato all’interno del maniero ed aver poggiato all’interno della>>
GASHIM >>camerata delle reclute spada, mantello e corpetto in cuoio, ti saresti diretto verso la mensa sperando di trovare ancora qualcosa da mangiare per poi magari uscire e tornare nuovamente al tempio per approfondire l’indagine su Tathar, cosi con indosso pantaloni neri, stivali anch’essi neri ed una camicia di lino bianca avanzeresti verso la mensa dalla quele in effetti fuoriuscirebbe un buon>>
GASHIM >>profumo di ….mmmm dolciumi…..chissà se sarà avanzata un po di quella meravigliosa crostata con i frutti di bosco che ti piacerebbe cosi tanto….beh vecchio mio non ci resterebbe altro che scoprirlo cosi varcheresti la soglia della mensa con il guardo fisso verso il tavolino centrale dove di solito i cuochi poggerebbero le varie pietanze.

NEPHE [mensa] Sei poggiata con i gomiti sul davanzale della finestra, dando dunque le spalle alla porta della mensa. La mangi, con gusto, l'ultima fetta di questa buonissima crostata con tutti questi frutti di bosco, è veramente buonissima. Non indossi la divisa, piuttosto una camicia bianca con le maniche arrotolate ai gomiti e dei calzoni color legno, coperti fino alle ginocchia dagli stivali. >>
NEPHE I lunghi capelli color grano cadono sulle spalle, ed ancora scivolano fin più sotto, mentre osservi la foresta, oltre le mura. Sei serena, pensi e ripensi ai compito che ti ha assegnato il Comandante, fra un morso e l'altro. Solo una spilla ti potrebbe far distinguere da tutti gli altri cittadini, al petto, quella di Guardiana.

GASHIM [Mensa] Conj passo rapito ti dirigeresti verso il tavolo centrale e…..con tuo rammarico potresti notare un grande piatto bianco e tondo con su solo qualche briciola ed una mora spiaccicata sopra…..”Aaaah che ingordi” diresti a bassa voce pensando agli altri commilitoni che ci avrebbero dato giù con quella delizia cosi ripiegheresti sulle ciambelle, prenderesti un piattino mettendocene sopra>>
GASHIM >>una quindi ti fermeresti solo un attimo un po pensoso e ne prenderesti una seconda poi dalla brocca del latte ne verseresti un po all’interno di una tazza quindi prenderesti il piattino ed il latte per dirigerti verso un tavolo ma…….ancora un momento di riflessione e…..”Ma si, ne prendo un’altra!!!” e via, tre ciambelle, alla faccia di chi si è finita la crostata cosi ti volteresti per>>
GASHIM >>andare al tavolo quando qualcosa, qualcuno o meglio il qualcosa di qualcuno ti farebbe sussultare……una donna alla finestra , di spalle, bionda e….da quella posizione senza dubbio un bel vedere (vecchio porco) sarà un’ospite? Una delle cuoche? Ma no….non potrebbe esserlo….e gli stivali ti farebbero pensare non ad un’inserviente piuttosto a…..si, ora che ci penseretsi, quel burbero del>>
GASHIM >>Comandante Valstaf ti avrebbe parlato di una guardiana con la quale per altro avresti dovuto effettuare qualche ronda…..ma come si chiamava? Ah si…..”Lady Nephe?” diresti in sua direzione dritto in piedi a circa 3 m da lei in attesa che si volti.

NEPHE [mensa] Stai mordendo la crostata quando senti dei passi e poi ancora un mormorio, ed il tuo nome viene scandito nella stanza. Ti volteresti verso di lui, un uomo dall'aspetto familiare. ''Ci conosciamo?'' domandi, senza neppur salutarlo. Mordi l'ultimo pezzo di crostata, poi faresti qualche passo verso di lui, studiandolo da capo a piedi, senza vergogna alcuna. Pieghi appena la testa di lato, >
NEPHE sulla spalla destra, curiosa, come una bambina. Assottigli lo sguardo, gli occhi sono blu, con delle pagliuzze che li rendono ancor più luminosi in quel viso nordico, con le lentiggini e le labbra rosse che scandiscono ancora. ''Sono Nephe, e voi? Chi siete?'' chiedi, allungando la mandritta con un dolce sorriso sul volto. Lo guardi ancora, e la pietra che hai in tasca comincia a tremare. [1/2].

GASHIM [Mensa] Alle tue parole ella si volterebbe e potresti vedere dunque chi avrebbe finito la crostata…..uno sguardo triste si dipingerebbe sul tuo volto quando con fare insolito ella oltre a chiederti se vi conoscevate inizierebbe a scrutarti in maniera alquanto insolita….non che la cosa ti dispiaccia anzi, voltandosi sarebbe davvero una gran bella figliuola ma quel suo fare cosi disinvolto ti>>
GASHIM >>metterebbe un po in imbarazzo…..in fondo sei un uomo alla vecchia maniera, che tiene molto alla forma e che mal vede anche le donne in divisa ma che ci vorresti fare, questi tempi moderni…..aaaaahhhh anche se di donne combattenti ne avresti viste, come ad esempio quella nana, quella Quaiphassa…..aaaah che grande guerriera quella!!! Ma veniamo a noi>>
GASHIM >> al suo dire risponderesti prontamente “No, non penso che ci siamo mai conosciuti Lady Nephe….me ne sarei ricordato” quindi poggeresti la tazza con le ciambelle sul tavolo alla tua sinistra ed andresti a stringerle la mano che ella ti avrebbe appena porto “Gashim Azad Milady, sono una nuova recluta dei guardiani….insomma nuova, sarà un mese che presto servizio qui e mi spiace non avervi >>
GASHIM >>ancora incontrata” quindi le indicheresti il tavolo sul quale avresti poggiato le tue cose invitandola a….”Volete unirvi a me? Potremo conoscerci e scambiare due parole…..sempre che non abbiate qualche ordine del comandante Valstaf da eseguire prontamente”.

NEPHE [mensa] Sorridi, è vero, non sei proprio una di quelle donne che, resta zitta e buona, anzi, sei un uragano. ''Come avete detto?'' domandi, perplessa, e questo tuo sentimento confuso lui te lo potrebbe leggere in faccia. ''Azad? Come... come... '' resti senza parole mentre ti siedi accanto a lui, nel tavolo. L'ultimo pezzo di crostata di cade su di esso, mentre sconcertata abbassi la mano sui >>
NEPHE calzoni toccando la pietra. Lo fai senza neppure farci caso, come se il tuo cuore volesse conferma. Una luce fortissima irradierebbe la stanza attorno a voi, e dalla porta si sentirebbero dei passi, si apre, ed ecco entrare Sandmar, in divisa, accanto a te, sdoppiata, e ridete a crepapelle, avvicinandovi al banco dei dolci. Un ologramma, qualcosa di tanto reale e tanto finto. Sand passerebbe>>
NEPHE accanto a Gashim, e solo ora capiresti. Lo guardi dicendo ''no, non ho nessun impegno, in questo momento'' la voce è spezzata, non sei pazza no, sono due persone diverse ma molto, molto simili. ''Non avete timore, questo è un mio ricordo'' diresti poi, con un dolce sorriso sulle labbra, un sorriso che esprime amore, mentre osservi Sand, accanto a te, ridere per ancora qualche secondo, fino a che
NEPHE scomparirebbe tutto, con la stessa velocità con la quale è cominciato. ''Siete suo parente?'' domandi ora, guardandolo negli occhi.

GASHIM [Mensa] Non appena ti saresti presentato ella rimarrebbe a bocca aperta, quasi stupita dalle tue parloe…..ma cosa avresti detto mai di cosi incredibile quando capiresti, dal suo ribadire il tuo cognome, che sarebbe stato proprio quello a farla trasecolare e non solo subito dopo una grande luce penetrerebbe nella stanza, una luce simile a quella che vedesti qual giorno in barca con Dodaiux e poi>
GASHIM >>….l’incredibile, l’assurdo!!! Sandmar entrerebbe nella stanza con un’altra Nephe, non in divisa però, con abiti femminili…..riderebbero andando al banco dei dolci…..un’immagine sfocata, come quel sogno che avresti fatto tanto tempo fa solo che ora Sand sarebbe più grande di come te lo ricordavi tu, ti alzeresti dal tavolo stropicciandoti gli occhi quindi guarderesti Nephe, la Nephe seduta>>
GASHIM >> al tavolo …. Le sue parole nemmeno le ascolteresti, ti dirigeresti verso quel tavolo con una mano rivolta verso tuo fratello e con in faccia un sorriso mentre gli occhi si luciderebbero un poco…”Sa…Sandmar, sei tu? Ma cosa?....” a quel punto tutto svanirebbe, ti volteresti in giro per la stanza ma niente, tutto sarebbe svanito, ti volteresti ora verso Nephe…..”Ma…ma l’avete visto anche voi?>
GASHIM >>Che il cielo mi fulmini Nephe, L’AVETE VISTO ANCHE VOI?????” diresti a gran voce indicando il punto dove tuo fratello si era materializzato poc’anzi.

NEPHE [mensa] Ecco, è successo di nuovo. Mannaggia a te e a quella pietra. Sospiri. ''E' un mio ricordo Gashim, Sand è vostro fratello? Venite, sedetevi qui con me'' diresti, il tono è dolce, molto più del solito. Allunghi la mano, come ad invitarlo, ti sollevi appena in piedi, ed hai un sorriso sul volto che dovrebbe dar lui fiducia. ''Sandmar è stato come un padre per me. Mi ha cresciuta, mi ha >>
NEPHE amata, mi ha insegnato tutto ciò che so. Ha asciugato le mie lacrime, mi ha sempre protetta. Così come ha fatto con sua figlia, la piccola Naresh'' spieghi. ''Mi è stato fatto dono di una pietra'' diresti ancora ''questa pietra mi mostra i miei ricordi, tutti, quando ne ho voglia, quando lui mi manca, lo rivedo, e se vorrai, te lo mostrerò ancora'' sorridi, in attesa che lui si avvicini. ''Ora >
NEPHE sedete o mangerò anche le vostre ciambelle'' esclami, con aria divertita, allungando la mano verso il piatto dell'uomo.

GASHIM [Mensa] Si unvito della guardiana torneresti a sedere ancora sbigottito per quella diavoleria…..”Si Milady, era mio fratello” diresti con aria greve quindi ascolteresti le sue parole rassicuranti, la ascolteresti parlare di Sandmar con amore….un padre….come qualcun altro ti disse “Un’altra persona mi parlò di sandmar come un padre ma poi da quel che ho saputo, questa persona lo ha calunniato e>>
GASHIM >>oltraggiato dopo che mio fratello era morto….spero non sia cosi anche per voi ma…..eravate….heem insomma eravate intimi? Diresti con un poco do imbarazzo ma molta curiosità, una curiosità che aumenterebbe a dismisura trasformandosi in ansia, in una sorta di patema d’animo….”Una figlia? Sandmar ha una figlia? Ho una nipote?” diresti mentre il tuo corpo si ricoprirebbe di brividi…..”Ditemi vi>>
GASHIM >>prego, poi vi racconterò di me, di lui e di come sono finito qui.”

NEPHE [mensa] Sorridi, e poi scoppi a ridere con fragore ''AHAHAHHAAHAH no, devo dire che mi sarebbe piaciuto ma il suo cuore è sempre stato di un altra e sempre lo sarà. Vostro fratello, Sand, non morirà mai fino a che noi ne avremo ricordo'' direbbe, seria. Poi ancora ti verrebbe da ridere pensando a quante volte hai fatto ingelosire altri uomini con lui, Octron, Eryon, ''era un mascalzone ahah, >>
NEPHE gli piaceva scherzare con le donne, ed io stavo al gioco. Lo amavo, ma il mio amore per lui era l'amore di una figlia, è stima, fiducia, rispetto'', concludi. ''Della bambina non me ne parlava molto, è piccola, avrà 8-9 anni, so solo che spesso lui la cercava al Tempio, dalla madre''. Effettivamente non ne avete mai parlato della mocciosetta. ''Ha la pelle scura ed i capelli ricci''>>
NEPHE cerchi di ricordare ''non ne abbiamo mai parlato molto, so solo che le voleva molto bene'' spiegheresti. ''Io sono Nephe Lavredottir, ho un grosso cane bianco che sembra un orso ed un cavallo. Ho vissuto per anni sulla terra ferma, ed ora ho deciso di seguire le orme di Sand, e continuare ciò che lui aveva cominciato. E voi? Lui non mi aveva mai parlato di un fratello...'' concludi.

GASHIM [Mensa] Amici, amiche, figlii…..una madre…..quante cose ti saresti perso della vita di tuo fratello, cose che non potrai più rivivere ora, cosa che però a quanto pare avrebbero lasciato un segno profondo nella vita di chi come Nephe avrebbe conosciuto Sandmar…..la guarderesti con un’aria più serena ora, con un leggero sorriso sulle labbra quindi le prenderesti la mano tra le tue quasi >>
GASHIM >> involontariamente “Vi ringrazio, grazie per esserle stata amica, per averlo amato, una cosa che per tanti anni io non ho fatto e che ora rimpiango con tutto me stesso….” Un momento di pausa quindi rideresti di gusto “Ha ha ha Sandmar è stato sempre un donnaiolo, sempre uno al quale piaceva scherzare e fare danni…..quante glie ne ho suonate da ragazzi he he he” a quel punto cercheresti di >>
GASHIM >>tornare serio, avresti appreso di tua nipote e sicuramente andrai a cercarla al tempio unendo cosi l’utile (l’indagine) al dilettevole (Naresh) “Sono stato via da casa per anni, venti lunghi anni con l’esercito persiano in missione in India…..doveva essere una guerra lampo ma venti anni sono passati aimè…..e avendo raggiunto una certa età ho deciso di congedarmi e tornare in patria” ora >>
GASHIM >> inizieresti a mangiare una delle ciambelle inzuppandola prima nel latte quindi proseguiresti il tuo racconto…..”Tornato a casa non trovai più nessuno, mia madre era morta, mia sorella in sposa ad un Maragià lontano del quale non sapevo nulla e Sandmar qui da Avalon…..cosi decisi di raggiungerlo” mangeresti ancora un po di ciambella continuando ad inzupparla nel latte quindi proseguiresti>>
GASHIM >>“Arrivato qui seppi della notizia già al mio arrivo sull’isola dai guardiani dell’approdo…..parlai con un certo Octron che poi divenne comandante, perlai con Edave degli ospitalieri e poi con Dodaiux anch’essa ospitaliere…..mi diedero conferma della sua morte assurda a quel punto rimasi con loro al Sanitarium ma non era vita per me, decisi di tornare sull’isola….volevo quasi…..” ti fermeresti>
GASHIM >>a quel punto, avresti quasi timore a dire quelle parole….tergiverseresti mangiando la seconda ciambella quindi….”volevo suicidarmi ma poi, per caso ricevetti una missiva da uno sconosciuto, incontrai questa persona in locanda, insultò mio fratello dicendo che era “piscio e vento” mi battei con lui, ce le presi di santa ragione…..era il Comandante Valstaf ….e fu cosi che anche io come Voi >>
GASHIM >> decisi di arruolarmi nei guardiani per riportare alto il nome di Sandmar” non le dirai nulla per il momento del tuo incontro con Gildor….ancora non la consoceresti cosi bene per farlo ma le prenderesti di nuovo le mani…..”Sono felice di avervi incontrata Nephe” quindi ti guarderesti in giro guardingo e le lasceresti repentinamente la mani…..”Meglio non fare certi gesti, se entrasse il >>
GASHIM >>Comandante….sai che ramanzina?? Ha ha ha”.

NEPHE [mensa > uscita] Ascolti ciò che quell'uomo ha da dire, un racconto amaro, per quanto possa essere una vita di sacrifici. ''Sand sarebbe fiero di voi, e felice di avervi qui. Lui vive ancora fra queste mura, e ve lo mostrerò ogni volta che lo vorrete!'' esclami, felice. Lui ti lascia le mani, ed allora sorridi di nuovo, sei felice che in Fortezza ci sia qualcuno con cui parlare, qualcuno che >>
NEPHE non ti assalga e ti intimorisca come l'altro. Sospiri. ''Già'' mormori, riguardo al suo ultimo dire. ''Adesso perdonami Gashim, ma devo andare a prendere una cosa dai Cavalieri'' spieghi, ''è stato bello conoscerti, e parlare di Sand, spero di rivederti presto''. Faresti il giro del tavolo, avvicinandoti a lui, e se te lo concederà gli daresti un bacio dolce sulla guancia, come se fosse lui, il
NEPHE tuo Sand. Poi, usciresti dalla stanza, senza più voltarti, con tanta forza d'animo. [//uscita]. GRAZIEEEE :*

GASHIM [Mensa] Accoglieresti quel bacio con la guancia con tenerezza, la donna che sulle prima aveva risvegliato i tuoi sensi si sarebbe ora trasformata in un’amica, in una sorella……in fondo quella dei guardiani non dovrebbe essere una famiglia? Finirai in fretta la tua colazione pronto a riprendere il tuo servizio da guardiano [exit]




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