Il problema dei 3 corpi: Attraverso continenti e decadi, cinque amici geniali fanno scoperte sconvolgenti mentre le leggi della scienza si sgretolano ed emerge una minaccia esistenziale. Vieni a parlarne su TopManga.

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[QUEST RANGERS ] °° Questo è il tuo tempo, Crepuscolo! °°( OK)

Ultimo Aggiornamento: 12/09/2015 21:45
11/09/2015 17:46
 
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Riassunto: sono nel folto i rangers, dove ci si aspetta che siano, Tempesta e Crepuscolo, camminano per la foresta pattugliando, e con loro Ikvaar, il guerriero vichigno aspirante. improvvisamente ciascuno è attirato da una voce femminile ma proveniente da parti diverse , che costringe ognuno a perder una strada diversa e a separarsi. Ikvaar, segue un sentiero alla sua destra, serafin alla sua sinistra, lisrya dietro di se. Il guerriero prosegue da solo, pur restio a separarsi dalla sua futura consorella, lo deve fare, arriva sempre il momento in cui il cucciolo deve dimostrare al branco quel che vale. E per lui pare sia venuto.
Ikvaar raggiunge un sentiero stretto e trova un albero di traverso che blocca il passaggio, ha due scelte, o passa sotto o passa sopra. Opta per la prima ma inesperienza e sfortuna fanno si che lui cada in terra. Ma prima ancora di toccare terreno accade qualcosa, le radici dell'albero che stava scavalcando si allungano e lui viene preso in una gabbia di legno, dove si trova a contatto con se e con la pianta. Poi pare diventare lui stesso pianta, con rami, foglie, frutti.. una voce maschile lo chiama e gli pone una domanda a cui il guerriero non sa o non può rispondere, risponde invece dichiarandosi in toto fedele alla madre e offre se stesso.. L'entità pare accettare e si trova nei panni di un albero attaccato da un serpente prima che una grande aquila lo liberi dal pericolo. Poi l'entità si rivela, e gli verrà donato un seme di frassino perchè lo custodisca e lo faccia crescere..

Serafin prosegue da sola, al contrario dell'uomo non ha problemi a oltrepassare il suo di passaggio, per arrivare ad una radura dove due alberi intrecciati pulsano una luce pura e limpida. Una voce femminile, forse quella che ha udito poco prima, la chiama, sente dolore crepuscolo, ovunque e quel dolore pare contagiarla, non potendo rimanerne indifferente.La voce la chiama, la invita a avvicinarsi e a cercare contatto, ma quando lo fa, si vedrà catapultata nei panni di qualcosa di diverso ( cosa non lo sa) , sa solo che corre nella foresta che ha paura e che qualcuno che la insegue vuole ucciderla. Qualcuno che riuscirà a colpirla con una freccia, prima di far svanire la visione la pianta donerà un'altra immagine alla rangers, un cervo, bianco enorme, morto a terra min una radura. Verità o illusione? Di sicuro non lo sa, sa solo che alla fine una voce maschile chiama la donna a giudizio e i rangers sul banco per le loro mancanze passate. Mostra a serafin i volti di coloro che l'hanno preceduta, e alla fine rinnova il patto con lei e le dona il medaglione del drago..

Esperienza simile avrà anche Lisirya, condotta nel folto verrà anch'essa imprigionata dentro un bozzolo di legno tra due alberi ,ma come Ikvaar e serafin non sente alcun dolore, ne paura, si sente anzi al sicuro e protetta, la pianta comunica con lei, e alla fine le dona un seme di quercia bianca perchèp lo custodisca..

Tutti e tre alla fine verranno presi dalla sonnolenza e si risveglieranno, ciascuno col proprio dono e la propria missione. Custodire la foresta.


Commento. era nata tutto come una cosa semplice per dare il medaglione on a serafin ma non lo è stato, spero di non aver annoiato i player e mi scuso fin da ora coi colleghi del consiglio superiore master se vedranno qualche cosa che non è forse troppo ligio alle regole, spero comunque di non aver sconfinato troppo..

Grazie ai player per il sostegho;)e per i master se dovesse esser troppo mi scuso.. [SM=g27832] [SM=g27832]
mi è spiaciuto che lisirya non abbia seguito il tutto causa di forza maggiore [SM=g27828] [SM=g27828] manca il suo ultimo post quando me lo passa lo metto.

da approvare:

- passaggio del medaglione del drago a serafin.
- ikvaar ha un seme di frassino. pianta comune nessun potere arcano.( ogni aggiunta o suggerimento è ben accetto.. [SM=g27828] )
- lisirya ha un seme di quercia bianca comune. idem come sopra.

- tutti e tre ricorderanno quanto accaduto.

GDR STAR

[ATTENDERE RESPONSO]

La notte è silenziosa. Sopra le fronde degli alberi un velo di stelle illumina il cielo, rischiarando le ombre. La luna è avara quella notte, cede solo in parte al richiamo delle terre, che chiedono ora e ancora, di illuminare la via. La strada è scritta nelle stelle, come granelli d'argento sparsi su un sentiero troppo impreciso per essere segnato da piede umano. Non c'è niente di umano>>

in quel sentiero, non c'è nulla di umano in quella notte.. nella notte.La foresta di luce tace, in quella notte. Il vento, sfiora le foglie degli alberi facendole sussultare, le carezza quasi, portando la voce luoghi lontani, dove l'autunno comincia a piangere lacrime color del sole. E' immobile, la notte della foresta, tra i tronchi i crepuscolo allunga le ombre rendendo i percorsi >>>>

imprecisi, nascondendo quasi per gioco, le vie sicure. Ha altri occhi, la notte, occhi che osservano, occhi che sanno, occhi che conoscono quel mondo arcano che toglie ogni certezza, e libera la sola cosa che non è possibile controllare con i sensi. L'uomo ripone negli occhi ogni sua fiducia, quel che vede crede e quel che non vede, non c'è.. ma sarà davvero così?Loro lo sanno. loro sanno >>>> 

Lo sanno bene. I rangers. Cosa sia la notte della foresta. Ci sono nati, ci si muovono, ammantandosi di quelle stesse ombre come fossero stoffa grezza e sottile. Conoscono ogni cosa che i tronchi raccontano, la natura e le sue leggi. I cicli delle stagioni, le energie che muovono la terra che rendono i tronchi spogli d'inverno e carichi di frutti d'estate. Ne sorvegliano il mondo come >>>>

sentinelle di un qualcosa di assolutamente diverso dalle regole della ragione e del concetto. Chi lo sa cosa guida il predatore? Chi lo sa di cosa parla il vento? Ascoltare, la notte. Quella notte.. la stessa notte di sempre. O no? Nel folto..gli occhi di quei custodi ora osservano il mondo sotto le fronde.. GDR PLAY TURNI SERAFIN- IKVAAR- ENTRATA LIBERA MA TENETE CONTO DELLE TEMPISTICHE ]


SERAFIN  [Folto / Volto coperto] E' una notte quieta. Si direbbe la notte più silenziosa e quieta che l'Ombra abbia mai visto da che ha memoria. E' una notte così calma che la foresta di luce potrebbe perfino concedere la vaga e distorta impressione d'essersi spenta, messa a tacere da un silenzio così religioso che non si correrebbe il rischio di sbagliare nel paragonare questi boschi, questo >> 

SERAFIN  folto, queste fronde, ad un luogo sacro, ad un... ad un Tempio. Il tempio della Madre terra, alla quale i ranger sono devoti tanto quanto una sacerdotessa lo è nei confronti della Trina. E' un tipo di fede diversa, quella che i protettori dell'Equilibrio provano nei riguardi di questi boschi. Ma sempre di fede si tratta. Di fede e di vita. Non si lascia contagiare, lei, dal giogo >> 

SERAFIN  illusionistico che la foresta sembra voler imbastire, capricciosa, fingendo che la vita, tutto d'un tratto, sia stata risucchiata via, ridotta a poco più di una manciata di stelle sparute, gettate confusamente lungo la pellicola della notte. Oltre il velo del silenzio si cela ben altro. Occhi. Da sommare ad altri occhi. Cuori, da centuplicare in una moltitudine di battiti che ripercuotono>> 

SERAFIN  il tamburo della terra in un tempo ancestrale e infinito. Le basta sfiorare il profilo ruvido e imponente di un albero per percepire il modo in cui la vita sembra insinuarsi là sotto, come se lì, nel centro stesso di quel fusto e sotto il suolo che i ranger calcano, si celasse un labirinto di vene ed arterie così vasto da attraversare ogni angolo di questa foresta. Cerca, con quella stessa>> 

SERAFIN  mano, di individuare il primo accenno di muschio che le capiterà sotto tiro, nel tentativo di determinare il nord e, di conseguenza, in quale punto esatto della foresta si stanno spingendo. Per averne l'assoluta certezza, solleva anche la testa, muovendosi come una lince fra gli alberi alla ricerca del punto ideale che le possa permettere di avere una visione più estesa del cielo senza che i >>

SERAFIN  rami le blocchino la visuale. Gli occhi chiari percorrono in lungo e in largo il cielo alla ricerca della stella polare, dal momento che la luna si dimostra tanto avara da giocare a nascondino, rendendo più difficile l'impresa di orientarsi, qui dentro. O almeno, così dovrebbe essere per chi, a differenza sua, non ha fatto della notte il proprio regno. [Orientamento + 4] ''Riesci a tenere il>>

SERAFIN  ritmo o devo fermarmi ad attenderti?'' domanda con una punta di sarcasmo nel tono, sorridendo di sbieco sotto l'ombra della sciarpa che le nasconde buona parte del volto ad eccezione degli occhi. Oltre che di una lingua lunga, Crepuscolo è armata anche di un arco corto, di una faretra carica di frecce, di due pugnali ad estrazione e di un altro paio di pugnali nascosti negli stivaletti. >> 

SERAFIN  Chi lo sa cosa guida il predatore? Caccia. Odore di sangue fresco. Chi lo sa di cosa parla il vento? Di vita. Ascoltare la notte? Non le sembra di aver mai fatto altro dal giorno in cui è venuta al mondo.

IKVAAR  || Folto|| Che la notte abbia mille occhi, la Foresta mille voci, il vento mille sussurri è un qualcosa che non diventa familiare con il tempo, è come se fosse sempre una continua sorpresa e allo stesso tempo le voci di una famiglia numerosa e confusionaria. È una botte calma, se non ci fossero fronde così piene, si potrebbero scorgere milioni di stelle. E non solo qualcuna tra i rami. >>

IKVAAR  Lo sai che ci sono. Che ve ne sono parecchie. Alcune le conosci anche bene, ma non è al cielo che porteresti lo sguardo, piuttosto lo volgeresti proprio verso di Lei. C'è sempre più di un modo di guardarla, e tutti la guardano. Anche tu hai il volto coperto, una sciarpa che ti ha dato, poco prima di uscire. Non ci sono nemmeno state spiegazioni, semplicemente è il cerchio che ci completa. >>

IKVAAR  Cammini, cerchi di imitarne al meglio quella camminata silente, non riusciresti bene come Lei, ma provi ad imitarla, poggiando prima la punta del piede destro e solo dopo farla seguire dalla pianta e dal tallone. Probabilmente cercherai di stare il più attento possibile a non fare troppo rumore, magari guardando più volte a terra. Ma sarà un qualcosa che istintivamente dovresti cominciare >>

IKVAAR  a fare in maniera automatica, dopo un po. Quando smetti di osservare più spesso il terreno, forse potresti notare come cerca il fusto, no, non sembrerebbe solo un tocco casuale è un modo per orientarsi, trovare il nord, la parte ' fredda', il muschio. Quando ti renderesti conto che l'ha trovato, senza farci caso, alzeresti gli occhi, la stella polare, quella, non è difficile da riconoscere. >>

IKVAAR  La si trova fin fa bambini, ma vederla con il contorno scuro delle foglie è una cornice che non è permessa a tutti. La sua voce, ovattata dalla sciarpa, arriva e tu potresti distinguerne tranquillamente la punta ironicamente sarcastica. [ No, ti prego vai piano, non ci riesco]. Stesso tono ironico, sorriso sghembo. L'ascia, immancabile compagnia, riposa al fianco sinistro, un pugnale, >>

IKVAAR  celato, alla cintola all'altezza del fianco destro. - Ti sento Lince. Vi sento. - Respiri.

[ATTENDERE RESPONSO]

Ascoltare la notte, vigilare sulle sue leggi. Sorvegliare i suoi sentieri. La foresta parla, vero? A voi che ci camminate, che la vivete, che la sentite. I loro passi si muovono lesti e sicuri sul sentiero del sottobosco. C'è odore di muschio, e di fresco. Avalon è lontana dalle normali rotte del tempo, li, il lento cadere del sole, non si vede, la notte è sempre estiva, e le piante sempre>>>

verdi. Un oasi di paradiso che pur nei percorsi poco visibili rivela lo stesso ai suoi custodi, ogni cosa. Ascoltare la notte. Che sia questa la differenza tra i comuni viaggiatori e loro? Ascoltare? Il vento, è il loro miglior alleato , sempre. Nasconde la loro presenza, per portare invece presenze estranee altrui,rivela tracce di animali, parla di tempeste in arrivo. >>>> 

La consose bene Crepuscolo, quella notte, e quella foresta è la sua casa, la sua vita da molto tempo.. Prima di lei tanti ne hanno percorso quegli stessi sentieri, e tanti sono spariti, inghiottiti dalla stessa foresta, o forse.. dal tempo. Eppure i suoi occhi non hanno alcuna difficoltà a muoversi e a interpretare i segni della foresta. Il nord, le basi dell'arte, identificarlo>>>>

per lei è molto facile, così come vedere, la oltre uno spicchio di foglie, la stella polare. signora del nord, e delle genti dei ghiacci. Protettrice e guida dei navigatori. Serafin si muove agile e silenziosa ma, lo stesso non si può dire del suo compagno, fortunatamente facendo da apripista, la rangers esperta guida l'aspirante su sentieri , forse non del tutto battuti, ma almeno >>>>

sufficientemente agili perchè un piede non esperto possa calcarli senza rischiare di finire in qualche buca. Ma , la prudenza non è mai troppa e ogni tanto radici sconnesse, sassi divelti e avvallamenti rischierebbero di farlo cadere se non guardasse dove va. Ma quella note, non è la Prima Stella a fare da guida ai custodi del bosco, c'è altro, dietro che attorno a loro >>>>>

rende ogni cosa, diversa dalle altre. la notte. I boschi di notte sono un mondo quasi magico,la notte li nasconde, li protegge, li custodisce, e ne amplifica suoni e movimenti, per portare loro eventuali presenze. A che punto è la notte sentinella? Fu chiesto.. ma in realtà sarebbe da chiedersi, cosa ti dice la notte sentinella? Cosa ti dice la notte Crepuscolo? >>>> 

THORON  Il vento parla,e la notte svela loro adesso, portato dalla brezza una voce di donna ...Le raggiunge inaspettate, le circonda portata ora da una parte ora da un'altra, ma mentre Ikvaar la sentirà alla propria sinistra, serafin ne udirà la voce alla sua destra. Cosa faranno ora i rangers? GDR PLAY TURNI IKVAAR SERAFIN MAX 5 INVII ] 


Il vento parla,e la notte svela loro adesso, portato dalla brezza una voce di donna ...Le raggiunge inaspettate, le circonda portata ora da una parte ora da un'altra, ma mentre Ikvaar la sentirà alla propria sinistra, serafin ne udirà la voce alla sua destra. Cosa faranno ora i rangers? GDR PLAY TURNI IKVAAR SERAFIN MAX 5 INVII ] 

IKVAAR  || Folto/Volto coperto|| Non è difficile comprendere che se c'è un rumore in più, se qualche animaletto fugge, la colpa non è certo di Crepuscolo, il demerito deve andare tutto a te. Eppure, con attenzione e rispetto, sembrerebbe che anche tu riesca a procedere lungo quei sentierii non certo lastricati di comodi sanpietrini. Stringi le palpebre, cercheresti di raccogliere ogni immagine e >>

IKVAAR  figura che ti verrebbe offerta, come se ti venissero lentamente svelati nuovi, piccoli, entusiasmanti Indizi. Lo sguardo lo lasceresti vagare, indistintamente da un punto all'altro, sebbene la sua schiena, visto che si trova avanzata rispetto a te, è un qualcosa che non intendi far volar via dal tuo campo visivo. Un soffio di vento. No, non è raro cogliere suoni , le voci che la Foresta >>

IKVAAR  porta, i suoi sussurri, non è raro sentire i suoi occhi addosso, ma ci sono prodigi che sono ben più di un coniglio tirato fuori da un vecchio cilindro, è la voce che giunge ora all'oto, alla tua sinistra, non è il soffio di un calmo zefiro, né la bordata di una bora, è chiara, limpida, la voce di una donna. Arresteresti il passo,[ Hai sentito?] Chiedi cercando di spingere gli occhiali>>

IKVAAR  oltre le ombre stesse che la notte proietta. No, non sembra una voce minacciosa, non sai bene come dirlo, ma sembra quasi.... Familiare.

SERAFIN  [Folto / Volto c.] Sorride ancora, in silenzio, sulla scia di quel suo commento sarcastico. Non avverte neppure la necessità di voltarsi a guardarlo perché le basta sentirlo per capire dove si trova. Di certo, non corre il rischio di perderlo di vista, dato il rumore che provoca. Malgrado i numerosi sforzi che il vichingo sembra fare nel tentativo di imitarla, è un po' come se Crepuscolo>> 

SERAFIN  avesse a che fare con un elefante che, un passo alla volta, cerca di muoversi all'interno di una cristalleria. Gli ci vorrà del tempo per imparare a muoversi come un vero ranger dovrebbe. ''Occhi a terra. Sono i migliori consiglieri che potresti sperare di avere. E prima imparerai a Vedere, prima imparerai a Sentire'' non è soltanto ai sensi che l'Ombra si riferisce, rallentando il passo, così>>

SERAFIN  piano e così fluidamente da dare l'impressione di non averlo fatto per nulla. Vuole permettergli di acquistare una maggiore consapevolezza del suo corpo, di sviluppare il senso della prospettiva - che fra le mura di questo microcosmo è totalmente distorto rispetto alla norma - e della dimensione che occupa all'interno di un determinato spazio. Lo fa con la naturalezza di una lupa adulta che >> 

SERAFIN  addestra un cucciolo. Ikvaar è sempre con lei, in ogni senso possibile, ma in questo momento è Crepuscolo a prevalere sulla donna. E' così che dev'essere. La notte è foriera di molteplici messaggi, se si hanno orecchie disposte ad ascoltarla. E si da il caso che loro ne abbiano a iosa. Quando il vento parla, letteralmente, la ranger muove la testa per cercare di individuare la sorgente>> 

SERAFIN  esatta di quel suono. ''Sì'' sentenzia in un soffio. Non vi è allarme, nel suo tono, ma tutti i sensi dell'Ombra si sono tesi all'inverosimile. Con una mano a mezz'aria, disegna idealmente un semicerchio alla propria sinistra, per invitare Ikvaar a muoversi in quella direzione mentre lei cerca di dirottare dal lato opposto, nello scopo di 'accerchiare' la fonte di quella voce. A quel punto,>> 

SERAFIN  riprende a muoversi, più cauta e silente di una belva. [Passo felpato +3]

[ATTENDERE RESPONSO]

E' sempre Crepuscolo, a guidare e come potrebbe non essere così? Entrambi sentono la voce da direzioni diverse, eppure sembra il medesimo tono.. o è solo la foresta, e il vento che quella notte si divertono a giocare come folletti con loro.. ma no, è qualcosa di diverso, di più.. strano. la voce si ripete nella radura e porterà serafin a separarsi dal suo cucciolo. Ikvaar è ancora alle >>>

prime armi. Seguendo la voce lo porterà in un sentiero semi battuto, ma sempre più dentro al folto, lasciando la via più sicura per andare.. dove? Il crinale declina leggermente sotto i piedi del vichingo, e pare leggermente in discesa, continua per una decina di metri davanti a lui, La, gli alberi sono più fitti , i cespugli ai lati del sentiero, si piegano verso terra come se cercassero>>>

di impedirgli il passo, poi improvvisamente il sentiero si allarga e le radici escono dal sentiero diventando più grosse e più spesse, e impediscono a tratti anche di scavalcarle con un passo senza rischiare di cadere. E' un luogo difficile, per un neofita, e per lui è la foresta che lo mette alla prova, e lo sfida.. a oltrepassare i propri limiti di uomo e diventare qualcos'altro, >>> 

i tronchi si allungano, fin quasi a bloccare la strada, arriverà a un incavo in cui fanno una specie di arco sopra lasciando circa un mezzo metro tra il legno e il terreno. Sopra invece il tronco piegato come se la natura avesse plasmato il legno come argilla modellandola a modi spirale , l'albero o meglio gli alberi, si allungano sopra creando una sorta di scala, a spirale che si >>>

alza su per diversi metri.. cosa farà ora il vichingo? deciderà di tentare la scalata ? o passerà sotto? . Dovrà decidere da solo, perchè in fondo quando si ha a che fare con la natura si è soli.. Crepuscolo lo sa. Ma non è la sola. E' gia nel folto Lisirya, a volto coperto e in tenuta completa, la rangers pattuglia esattamente come loro il bosco. E come gli altri sentirà, la voce. tuttavia >

ci sono una trentina di metri alla sua destra tra lei e serafin,e almeno una quarantina tra lei e Ikkvar..dovrà quindi fare da sola..Il sentiero porta l'egiziana a inoltrarsi nel folto, separandola dalla propria compagna. Le fronde si piegano, sussurrano al suo passaggio, il sentiero declina leggermente, per una decina di metri fino a scomparire tra gli alberi, o meglio gli alberi sono la

/>>>

la fine.. Attorno a lei la foresta sussurra il suo nome. Non passa nessuno da quelle parti, e d aun po, non ci sono tracce , non c'è alcun segno che passo umano abbia varcato l'erba bassa che ora lei percorre. Ai lati del passaggio creato dagli arbusti, lo scintillio inequivocabile della presenza di un ruscello. L'acqua pare indicare alla donna la ia.. ma se anche la segna, fino a fare >>>

di se stessa il sentiero da seguire, la porta ancora più a immergersi nelle profondità della foresta, da sola, lascerà il sentiero battuto per dover superare una barriera naturale fatta dai tronchi di 2 alberi posti a V del diametro di circa 60 cm che si intrecciano e si intersecano fino a formare una specie di spirale che porterebbe la donna a doverla superare. La voce viene dall'>>>

dall'altra parte dell'ostacolo. .. cosa farà ora tempesta? Distante da lei, serafin procede spedita nel folto, è esperta, e il suo passo è assolutamente silente, a differenza dell'altro, non ha alcun problema a muoversi tra le fronde il passo va come da solo, e la voce la guida,, sempre più nel folto della foresta, Serafin non potrà essere con Lisirya, quando si comanda, si è soli..quando si >

dedica la vita alla foresta si è soli. Non c'è nessuno che le dirà cosa fare..Solo la voce. Una voce chiara, limpida, cristallina come acqua e allo stesso tempo pregna di dolore.. c'è un pianto negli alberi, un pianto tra le foglie. Serafin lo sente bene, ma non è qualcosa di materiale, di fisico, i trinchi sotto il suo tocco vibrano come di riflesso, no.. come se fossero loro stessi a >>>>

a piangere..e a cantare. E disegnano alla rangers una via precisa, una via che se la seguisse , la porterebbe anch'ella a lasciare il sentiero conosciuto per immergersi nella vegetazione più fitta. E' faticosa quella strada, anche se l'addestramento, l'abitudine, l'istinto e il cropo allenato possono aiutare, non si è mai troppo preparati. E la fatica si fa sentire, addosso, trattiene il >>>

respiro, tra quelle fronde che sono sempre state la sua casa, e che ora improvvisamente paiono esserle contro. O così sembra.. GDR PLAY DISTANZE IKVAAR ALBERI 5 MT / DISTANZA LISIRYA ALBERI 5 MT FRONTALI DISTANZA SERAFIN PASSAGIO 5 MT FRONTALI. GDR PLAY TURNI LISIRYA- SERAFIN IKVAAR MAX 5 INVII ] 


LISIRYA  (folto-voltocoperto) ti muovi nel folto, tu, Reietta. Tu che hai lasciato che la Natura ti prendesse con lei senza mai farti vedere, presente e pur di meno nella tangibilità della tua presenza. Muovi Cauta, tranquilla quasi non avessi di che preoccuparti in quel luogo che ormai è casa, qualsiasi cosa accada. Gli occhi sono attenti, a tutto cio che intorno muove, sensi allerta, movenze che >>

LISIRYA  e tenteresti di tenere fluide nonostante sia leggermente fuori allenamento. Passo cadenzato, attento che non calpesti foglioline e foglie secche che possano destare la tua presenza, in punta di piedi fai da Ronda, tu Lis.(passo felpato +3) Tu. Tempesta questa notte. Quando nell’oscurità del bosco qualcuno chiama il tuo nome, ti fermi giusto il tempo di un sobbalzo, istintivo forse. >>

LISIRYA  Ti muoveresti dunque lungo quel sentiero che par condurre al cuore della foresta. Qualcosa trama la Madre a quanto pare, qualcosa che ti chiama e par respingerti, dolore e voglia di segnarti la via ora che quel ruscello par farlo solo per te. Lo faresti dunque, segui quel corso d’acqua come fossero tracce indelebili da cogliere per trovare la strada. Ti troveresti frontalmente >>

LISIRYA  dunque a quello che è un intreccio di tronchi e rami li di fronte a te a cinque metri. In un primo momento ti fermeresti per concedere agli occhi di appurare cio che realmente stai vedendo, e nell’istante dopo tenteresti alcuni passi verso gli stessi… il passo accorto come prima, tenteresti di tenere il sottobosco che scivola sotto ai tuoi piedi come la consistenza setosa di un>>

LISIRYA  tappeto immacolato, ramoscelli e foglioline eviteresti cosi che se nessuno ostacolo troveresti ti troverai ad una distanza ravvicinata e tenteresti di alzare la mano destra , questa sera senza guanti nel tentativo di posare di palmo la stessa al tronco , lentamente …

SERAFIN  [Folto / Volto c.] Sì, è vero. I cuccioli devono imparare a muoversi sulle loro gambe e a separarsi dagli adulti, di tanto in tanto. Sì, è giusto che anche Ikvaar vada incontro al giudizio della Madre, che affronti la prova che Lei sembra avere in serbo per lui. Sì, giunge il momento in cui tutti i maestri devono farsi da parte, lasciare nelle soli mani della Foresta la scelta: vivere o >>

SERAFIN  morire. E' tutto giusto, ma è anche vero che quella dei ranger non è una gilda qualunque. Si tratta di un branco, e, come in ogni branco che si rispetti, anche nei momenti in cui non lo si è materialmente, si è Insieme, come un corpo solo. E' per questo motivo che lei, capobranco e compagna del vichingo, gli sussurra, un attimo prima di allontanarsi: ''Tieni un occhio sulla strada e uno di >>

SERAFIN  fronte a te. Segui le stelle ma soprattutto il tuo istinto. Lascerò indietro delle tracce'' gli dedica un ultimo sguardo d'intesa che basterà da sé ad esprimere tutto ciò che le labbra al momento gli negano e alla fine gli permette di intraprendere il sentiero per seguirlo a sua volta, laddove la voce le suggerisce di andare. Le sembra di rincorrere l'eco di uno strano lamento. Non ha mai >>

SERAFIN  udito una voce simile prima. Più si muove, più scivola tra gli arbusti e più il lamento diviene sofferto, vivido, REALE, così tanto da trasmettere la medesima sofferenza anche a lei, che d'impulso corruga la fronte e socchiude gli occhi come se avvertisse un macigno spropositato farsi strada nel proprio stomaco. Che hai, Madre? Perché piangi? Perché ti disperi? Ti seguo. Non piangere. Ti >> 

SERAFIN  ascolto. Tenta di percorrere attentamente, senza fretta, i 5 metri che la separano dall'apertura intravista fra gli alberi, tirando su una gamba alla volta e appoggiando le mani ai sostegni che la foresta le offre, tra rami e terreno, quando lo spazio nel quale cerca di farsi strada la induce a fare così. E' proprio questo ciò che rispecchiano i movimenti cauti della ranger: non tenta di >>

SERAFIN  introdursi forzatamente in uno spazio che non le appartiene, né di cambiarlo per far in modo che quello le agevoli. Cerca, piuttosto, di divenire un tutt'uno con la foresta, spostandosi a seconda della posizione dei rami, dei quali segue direzione e andatura [Agilità +2; ag. migliorata +3] Le sembra quasi di soffocare, ma mai, neppure una volta, la Foresta le darà l'impressione di esserle>>

SERAFIN  avversa.

IKVAAR  || Folto|| Si, il suo gesto è chiaro, non è la donna, ma il capobranco ha dettare, con il solo movimento della mano, quella separazione. Uomo non riesci a mandare giù facilmente quella decisione, separarti da Lei, soprattutto adesso per questo, prima di muovere ossi verso qualunque direzione ne cercheresti lo sguardo, veloce, fugace, ma immancabile - Sta attenta-. Non una parola, non è mai >>

IKVAAR  servita tra voi. Poi volteresti le spalle, che i tuoi passi siano più rumorosi, non c'è dubbio, per ora saresti più preoccupato di piantarli bene nel terreno, forse trascurando la furtività, ma prediligendo la sicurezza. Specie adesso che ti renderesti conto che il terreno diventa più accidentato e i cespugli, piegando maggiormente verso terra, creano un groviglio complesso. Cercheresti dii>>

IKVAAR  bilanciarti, di diventare tutt'uno con la pendenza che aumenta, portando il busto leggermente in avanti e riducendo la falcata, di modo che, nel poggiare il piede a terra, ti possa dapprima accertarti di avere una base solita sulla quale trovare stabilità. Un occhio sulla strada e uno di fronte a te, segui l'istinto, ti ha detto, annuisci, piano, è quello che staresti facendo avanzando, l>>

IKVAAR  la testa, infatti, verrebbe alzata solo quando sei fermo, per fare un'occhiata attorno. Li vedresti, quelle radici spesse che sembra necessario scavalcare, lo faresti affiancando la radice dal lato sinistro e sollevando la gamba corrispondente quel tanto che basta per lasciare ne possa trovarsi pendente dalla parte opposta del tronco, nel fare ciò avresti mantenuto a terra, come punto di >>

IKVAAR  appoggio, la gamba destra e le mani, a sorreggere, le avresti poggiare sulla radice stessa, se fossi a cavalcioni, lasceresti, richiamandola a te, scavalcare anche la gamba destra, poggiando a terra la sinistra, che avevo richiamato per prima. Se fosse riuscito di reti adesso trovarti di fronte quel groviglio di rami che assomigliano ad una scala. Vuoi salire, non passare sotto. Non parrebbe >>

IKVAAR  ripido come salire su un tronco verticale, ma nemmeno principiare le scale di casa. La scelta sarebbe fatta ed è per questo che, cerca di dapprima appigli con le mani, solleveresti la gamba destra, per portare il piede dx sul primo di quei gradini naturali Richiamerai a te la gamba sx solo se la dx avrà trovato un valido supporto. Ti sembrerebbe ancora di sentire la voce. 

11/09/2015 17:49
 
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part II
TIRATEMI TUTTI E DUE UN DADO PLEASE serafin su agilita'

SERAFIN  utilizza [Agilità 2]: 82 + 40 = 122 su 75 (Prova riuscita)

ikvaar visto che non ce l'hai tira normale

IKVAAR  ha ottenuto: 35

[ATTENDERE RESPONSO]

La foresta è il loro campo di battaglia, gli alberi, le fronde, i cespugli sono i loro alleati, o.. i loro avversari se sfidata la natura sa essere crudele, sa essere complicata, ma perfino la dove la prova si fa dura, è li che il cuore di essa parla ai suoi affiliati. Ora sono soli, i rangers, nel folto, soli a contatto con se stessi e lei. la foresta. L'unica sua forza, in quegli >>>> 

istanti è l'istinto, e l'ascolto dello spirito, e di se stessi.. La notte pare esser loro complice e custode ma, gli alberi mettono a dura prova la resistenza del vichingo. Il nordico, ha dalla sua il coraggio, ma l'esperienza si fa coi calli, e con il sangue, con la fatica e quelle fronde sono un ottimo campo di prova per lui.. Tuttavia seppure i movimenti siano accurati, qualcosa >>>>

su quell'ostacolo fa si che la sua di prova , finisca, a ridosso del legno , o così sembrerebbe, il piede scivola sul legno infido, forse bagnato dalla rugiada , e non riesce nell'intento di scavalcare la radice caduta sul sentiero come uno scherzo degli dei. Odino da sopra le nubi attende, forse la risata del padre di tutti i bastardi del gelo è udibile al suo orecchio >>>> 

IKVAAR SECONDO TIRO DI DADO > DI 50 RIMANI IN EQUILIBRIO DI 50 CADI 

IKVAAR  ha ottenuto: 38

eh si pare che gli dei quella sera ce l'abbiano con figlio del popolo dei draghi ma.. sarà sul serio così? O forse è solo il destino che si diverte a giocare? Di fatto scivola dalla radice sul terreno, ma quando tocca terra qualcosa accade, le radici.. si muovono o così a lui sembra, l'albero al lato sx del sentiero si allunga verso di lui tendendo le radici di legno legando >>>>> 

THORON  di fatto il nordico in una gabbia . ) in tutto sono le lunghe braccia della pianta che si attorcigliano attorno a lui rimasto in ginocchio sul terreno.. l'aria attorno a lui diventa quasi viva, sente attorno una presenza, qualcosa di potente., e una voce si udirà nella sua mente, °° Io sono la radice del mondo °° dice la voce, maschile? forse.. o forse qualcosa non identificabile.. >>> 

di fatto il nordico in una gabbia . ) in tutto sono le lunghe braccia della pianta che si attorcigliano attorno a lui rimasto in ginocchio sul terreno.. l'aria attorno a lui diventa quasi viva, sente attorno una presenza, qualcosa di potente., e una voce si udirà nella sua mente, °° Io sono la radice del mondo °° dice la voce, maschile? forse.. o forse qualcosa non identificabile.. >>> 

9 RADICI PARDON MI HA MESSO LA PARENTESI.

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9 in tutto del diametro di circa 10 / 15 cm ciascuna uscite da chissà dove nella terra, tra una e l'altra ci sono circa 20 cm, è una gabbia. letteralmente e adesso li, con lui.. per lui.la voce è.. vita. Una voce particolare, una voce che sa di antico e di forte.. molto forte ma piccola consolazione non sente rabbia attorno, ne ira, ne tanto meno dolore.. solo potere. un enorme potere.>>>

chiunque o qualunque cosa sia, dovrà affrontarla da solo. Non ha con se Crepuscolo , lei è immersa in qualcosa che non può essere condiviso con nessuno, onere e onore del comando.. Non ha alcun problema a superare il passaggio e la condurrà all'origine della voce, da lei udita. C'è una radura oltre il passaggio,nella radura vedrà un grande albero o meglio due alberi intrecciati tra loro >>>

pulsare di una luce pura, che illumina quel cerchio di alberi °° avvicinati°° sembrerà dirgli la voce, portandola verso di se. Una voce di donna, difficile dire se sia o meno quella che l'ha guidata fin li.sa solo che la attira verso quell'uovo luminoso come una falena alla fiamma..la voce tornerà a parlargli una volta che raggiunge gli alberi. °° appoggia le mani al tronco°° >>>>>

se lei lo farà vedrà adesso la luce inglobarla, il guscio a mandorla pare avvolgere la rangers completamente che si troverà inghiottita dai due alberi, si chiuderanno attorno a lei, come le spire di un serpente di legno e luce.Anche lei non sentirà alcuna paura, in compenso, differentemente dalla consorella sente molto, molto dolore.. proveniente dal tronco che adesso la racchiude, che >>>

percepisce come suo ma che non lo è.. non fino in fondo .. almeno.. ma può un rangers ignorare la sofferenza della natura? Ogni fibra di quell'albero arcano ne è pregno, improvvisamente si troverà a guardare con altri occhi, percepisce la cosa come se la stesse guardando attraverso un vetro ma al contempo è lei.. cosa sta guardando? cosa le sta mostrando l'albero? a lei ora scoprirlo.. >>>

GDR START TURNI IKVAAR - SERAFIN ]


IKVAAR  || Folto/volto coperto|| No, le cose non vanno esattamente come vengono programmate, come volevi, pur essendoti mosso con accortezza, o almeno così sembrava, il piede scivola, provi, provi davvero a rimanere in equilibrio, ma, quasi venissi accolto da una risata, ti ritroveresti in una strana situazione. Inizialmente non te ne rendi nemmeno conto, non subito, ma quando attorno a te si erge >>

IKVAAR  una gabbia di spesse radici, compendi che quella sensazione iniziale diventa una realtà. Si potrebbe pensare, come è logico che sia, che ti sensazioni negative, come paura e smarrimento, possano impadronirsi di te, in realtà però, attorno a te, nonostante sia palesemente una gabbia, non avverti nulla che assomigli a dolore, ira o una qualche forma di rabbia. E allora, potresti chiederti, >>

IKVAAR  perché avere paura se attorno nulla produrrebbe il nascere, l'insorgere di quel qualcosa. E poi quella voce, non comprendi se si tratti di una donna o di un uomo, non è quello l'importante, ciò che conta, è quello che dice, la radice del mondo. Poche parole, ma sembrano sfiorarti quasi come fosse una carezza, un soffio, anche una sfrerzata. Tenderesti il braccio destro, tanto da alzare >>

IKVAAR  la corrispondente mano per sfiorare, se riuscisse, una di quelle radici. [Madre] sussurri piano, sei certo non serva alzare la voce. [ Sono un tuo figlio, ti chiedo di accogliermi come tuo protettore, accettami, rendimi degno]. Lentamente cercheresti di alzare anche il braccio sinistro, sfiorando piano ognuna di quelle radici. Attendi. Respiri piano..

SERAFIN  [Folto] Superata la fessura fra gli alberi, ad attenderla vi è una piccola radura. L'Ombra la attraversa lentamente, animata dalla stessa forza inevitabile che invita l'acqua dei fiumi a defluire verso il mare. Non può far altro se non spingersi verso l'albero che la fronteggia, immenso e regale, e al cospetto del quale la ranger decide di svelare il proprio volto, tirando la sciarpa > 

SERAFIN  verso il basso. Non avrebbe alcun senso celarsi agli occhi di una madre. Della Madre. L’ha vista crescere. Piegarsi. Rafforzarsi. Cadere. Ferirsi e crescere ancora. Riuscirebbe a riconoscere in quell’essenza di giovane donna il piccolo germoglio che era un tempo ovunque, qualunque fosse la maschera indossata, qualunque volto decidesse di mostrarle. E invece è così che sceglie di presentarsi >>

SERAFIN  al suo sguardo. Nuda. Senza filtri. Senza ombre di troppo ad oscurarne la superficie. Ancora una volta, la voce senza tempo le parla. La invita ad avvicinarsi. A seguire il tracciato invisibile delle radici che appartengono a quella coppia di fusti intrecciati fino al limite, finché le braccia dell’Ombra non si tendono avanti e le mani non sfiorano il tronco vestito di luce mistica. Le >>

SERAFIN  appoggia entrambe, come le è stato chiesto, ed è a quel punto che un cono di luce - proveniente da chissà quale punto della foresta - la ingloba. Più che una gabbia, le ricorda vagamente un bozzolo, nel cui telaio l'Ombra si lascia racchiudere come una minuscola crisalide. Dolore. E' la prima ed unica cosa che le pare di percepire in questo momento. Nient'altro che dolore. Puro. Vivido. >> 

SERAFIN  Reale. Così tanto da piegarla, letteralmente. Senza neppure rendersi conto del come, si ritrova in ginocchio, a cercare di sostenersi con una mano al terreno e un'altra aggrappata al fusto dell'albero. Quella sensazione la dilania al punto da costringerla ad aprire la bocca e a respirare forte, tanto che le spalle oscillano in un moto ondulante e sconnesso. No che non la ignoro. La Tua >> 

SERAFIN  sofferenza è la mia. Siamo unite. Eternamente vincolate da un filo. ''Madre...'' biascica in un soffio, respirando a fatica. ''Come posso aiutarti?'' il capo è chino. Gli occhi sono rivolti al suolo. Ma non vedono niente. E' come se fosse divenuta improvvisamente cieca. C'è solo grigio a circondarla. Grigio. Nient'altro.

[ATTENDERE RESPONSO]

La terra, la foresta, è una creatura vivente, e respira, ama, soffre e spera, e come tutte le creature, ha paura.. attorno a loro, entrambi ne sentono il rrespiro come fosse alito leggero e impalpabile.. Un cuore batte, dentro le radici che improgionano Ikvaar come fosse un animale in gabbia. Le radici sono come lingue di legno, come dita scheletriche ma al loro interno il vichingo non >>>

ha alcuna difficoltà a respirare, anzi, pare che il proprio di respiro , il suo cuore, sia all'unisono con quello della pianta °° chi sei tu? °° chiede ora la voce a lui. Ikvaar prega la natura di accoglierlo, e in qualche modo la natura risponde, le radici ora di fonderebbero in una rendendolo egli stesso, tronco dell'albero.. La dentro, chiuso nel legno, il guerriero vederà la linfa >>>>

scorrere come sangue color smeraldo in linee colme di luce. E il cuore ora il proprio e quello della pianta coincidono, è lui stesso a farla vivere, a farla respirare e non solo.. la pianta è lui.. °° Le mie radici affondano nel cuore del mondo. I miei rami toccano il cielo. °° il guerriero avrà la percezione che le proprie gambe sono ancorate a terra, e che come radici, proseguono dentro >>>

di essa. °° i miei frutti sfamano la terra, la mia linfa è sorgente di vita. °° vedrà le proprie braccia come rami carici di frutti, e ha la percezione di essere lui stesso, albero. Non ha fatto resistenza, e questo è un bene, e la creatura pare comprenderlo, ma allo stesos tempo.. pare scrutarlo, studiarlo, come se lo stesse esaminando fin dentro l'anima . Ne percepisce lo sguardo >>> 

ne sente il peso del giudizio.. °° cosa ha radici più profonde degli alberi e rami più alti del cielo? °° chiede ancora la voce ..Ora il vichingo ha il proprio fato nelle sue mani. cosa farà? Serafin ha scelto di accogliere, di ascoltare, e quel che ora sente è una sensazione forte di dolore, puro.. cristallino quasi sente la pianta, piangere.. quasi la sente gemere >>>>

la luce le porta una presenza particolare, ma pian piano darà una percezione precisa alla rangers°sta correndo nella foresta, corre e ha paura, una paura costante, dietro di se sente il latrare dei cani.. sa che sta correndo. Tra le fronde..sta scappando? O piuttosto sta inseguendo? Difficile dirlo .. sa solo che qualcosa è dietro di lei. Ha la percezione che chiunque sia o qualunque cosa >>>

ia, se la prendesse la ucciderebbe.. E continua a correre, sente il proprio respiro affannosso. E il latrare sempre più vicino.. La sua visione prosegue, l'albero porterà Serafin nel bel mezzo di una caccia, quello almeno è quel che sembra.. il latrare si avvicina sempre di più, vedrà se stessa voltarsi indietro e percepire chiaramente sagome umane, e più corre più la paura cresce. >>>>

Improvvisamente ha la percezione che una freccia o qualcosa di simile la trapassi nel mezzo del petto, il dolore tuttavia non sarà così forte da non farle vedere un'unica cosa una sagoma biancastra, adagiata sull'erba, immersa in una pozza di sangue. Si tratta di un cervo, bianco, più grande di qualunque mutaforma, più grande di qualsiasi altra creatura simile esistente. I suoi occhi aperti >>

sul nulla sono del colore degli onici lucido. Il suo sangue è rosso vivo ed è in quel momento che la voce torna a parlare °°Aiutami°° dirà al suo orecchio e lei avrà la chiara percezione che la veda e la senta, che non sia una creatura immaginaria ma che ovunque quella creatura sia, ora è li con lei. Poi così com'è venuta la visione sparisce e rimane solo la sensazione di urgenza.. quando >>>

iaprirà gli occhi un'altra voce si farà sentire, stavolta maschile.. e molto più forte. °° La foresta ti chiama..Crepuscolo. A giudizio. L'equilibrio è stato infranto. La terra langue., dove sono i suoi difensori?La mia casa è stata violata, dove erano le sentinelle? Dove , coloro che dovevano vigilare?°° °°Per lungo tempo i miei confini sono stati sguarniti, per lungo tempo le mie mura >>>

sono state vuote.I custodi del mio regno sono ciechi, il cacciatore ha bevuto il sangue della preda, il Grande Maschio è morto . Colei che era la Guardiana è braccata. Chi ora, difenderà il cuore del cervo? Chi ora proteggerà il cucciolo dall'assalto delle ombre?°° Enigmi ? O piuttosto accuse?.. la voce non è rabbiosa piuttosto.. triste, e dolorosa. seppure sia forte la foresta chiede >>>

ai rangers dazio sulle loro mancanze.. cosa risponderà serafin alla loro richiesta ? si nasconderà dietro un dito? o accetterà il peso del suo fato? a lei ora e solo a lei sta rispondere o meno.. il destino della gilda è nelle sue mani >>> 

Nel folto invece lisirya attraverserà il passaggio ma quando tenterà di scavalcare i due tronchi d'alberi , esse si chiuderanno su di lei, e come serafin la racchiuderanno come in un bozzolo di legno.. Dentro lisirya non sente alcuna paura, non ha difficoltà a respirare, chiusa nel mondo nel cuore dell'albero lo sente vivere.. respirare, pulsare con lei e per lei,Immersa nel legno >>>

l'egiziana. Sono un corpo unico. Ora, umana e albero. Sono un cuore unico. Non sente paura, non sente dolore, sente invece, molto bene l'albero.. attorno a lei la pianta respira, ne sente il pulsare profono del cuore come fosse il proprio, anzi, sente entrambi i battiti all'unisono.. Attorno, scopre di poter respirare, non ha difficoltà alcuna a percepirne le sensazioni, e le emozioni, >>>

l'abero, sente, ama, soffre esattamente come lei, sono linee invisibili color dello smeraldo che attorno si dipanano come sangue nelle vene, le vede, le sente scorrere nel tronco, con il quale è perfettamente in sintonia. E l'albero le parla con una voce che non ha niente di umano, non sono le sue orecchie infatti a sentire ma la sua mente. Chiama il suo nome, l'albero.. e lei lo sente >>>>

il tronco a parlare.Solo che non c'è alcun suono, ma una tela invisibile attorno a lei, ed è quella che parla tramite un linguaggio fatto di sensazioni. Sue e della pianta. E ora quel che sente è un enorme amore , le sembra di fluttuare in un male caldo, ora che è all'interno del guscio, come fa il feto quando è nel ventre della madre.E ha la chiara percezione di essere esattamente dove>>>

deve, è il suo posto nel mondo, il suo universo racchiuso tra pareti color della terra, del quale lei vede, sente, ogni cosa , conosce ogni cosa. Sono le leggi della natura, le leggi dell'Equilibrio, delle quali lei adesso è al centro. L'ago della bilancia, quell'albero dove si trova , diventa nella sua percezione, il centro del mondo, il centro di tutto. GDR PLAY TURNI LISIRYA SERAFIN IKVAAR>>

MAX 5 INVII ]


LISIRYA  (folto) si chiudono dunque le due anime gemelle intorno a te, si chiudono a tal punto da creare un bozzolo intorno al tuo corpo ma , nel momento stesso in cui il mondo fuori or non ti appartiene senti che tutto pare avere un sapore diverso, un odore diverso, senti che puoi respirare, tranquillamente, senti che non hai paura nonostante tutto intorno sia buio. Poi è il verde che pulsa intorno>>

LISIRYA  , come un ampolla colore dello smeraldo. Il tuo cuore batte forte, come se non avesse mai accellerato in quel modo ma, ti rendi conto che non è solo il tuo cuore a battere ma anche quello della terra, che pare manifestarsi in quel bozzolo. Le sensazioni che provi sono estreme in qualunque modo le percepisce, dolore, amore, vita,sangue... tutte insieme in quell'unico bozzolo. In un Unico>>

LISIRYA  In un Unico essere Lei e la Vita. Lisirya e la Terra. Ti stringe il cuore, ti stringe lo stomaco ,eppure rimani li ferma in quel ventre meterno che mai come questa volta si è manifestato a te. Solo ora, solo quando la percezione del mondo si racchiude in quel bozzolo, sussurri... '' perdonami... nelle ombre tu mi hai richiamato , nelle ombre Tue mi concedi di rinascere... '' Sai che Lei ti >>

LISIRYA  ascolterà, perchè le tue parole è richiesta, è preghiera e confessione; sai che Lei è a chiuderti in quel ventre, Lei è solo Lei che per quante volte hai cercato di abbandonare, di allontanare , non ti è mai stato possibile, perchè Lei, la Natura ti scorre nelle vene come sangue.>>

LISIRYA  Cosi come i tuoi fratelli di promessa, cosi come il tuo branco... Lei non ti lascia andare, Lei non si lascia. Attendi ed ascolti, senti, percepisci, sorridi e soffri con lei.

SERAFIN  [Folto] Corre. Corre a perdifiato nella foresta. Corre come se avesse il diavolo alle calcagna. Li sente. Avverte il latrare distinto dei cani. Ma non è da quelli che sta fuggendo. C'è qualcosa di molto più minaccioso, oltre quegli alberi. Si sta avvicinando. Il cuore rischia di schizzarle fuori dal petto. Non si volta mai, decisa a seguire la strada per evitare di inciampare, almeno finché>>

SERAFIN  la minaccia che la insegue non si fa più prossima. - Non voltarti! - Vorrebbe gridare. Ma vede la ragazzina dagli occhi di zaffiro che corre nei boschi farlo comunque. Individua la traiettoria percorsa da quella freccia ma non può fare nulla per impedirle di colpirla. Il petto comincia a farle male, ma quando si riversa a terra, anche con gli occhi appannati dal dolore, scorge comunque la >> 

SERAFIN  sagoma bianca di quel cervo morente. Alla sua richiesta di soccorso, spinge avanti le mani. Vorrebbe sfiorarlo ma non fa altro che sporcarsi le dita del suo sangue. Rosso. Il rosso prende il posto del grigio. - Apri gli occhi! - Come a seguire una lunga apnea, il fiato le ritorna nei polmoni di colpo nel momento in cui le palpebre si spalancano. Con il corpo compie uno scatto veloce >>

SERAFIN  all'indietro, ritirandosi contro l'albero alle proprie spalle e fissandosi ossessivamente le mani. Tremano. Il sangue è sparito. Solleva la testa velocemente, quando la voce muta tempestivamente la sua intonazione, divenendo bassa e cupa come quella di un uomo. Il cervo sta morendo. Non posso permettere che accada. Fammi tornare indietro. Riportami nella visione! Vorrebbe gridare. Ma si >> 

SERAFIN  rende conto di avere le labbra sigillate. Di nuovo. Lo saranno finché la voce non smetterà di parlare. Tutto quello che ha detto è vero. Vero come il dolore che quelle parole le provocano e alle quali, dopo aver inspirato a lungo, nel cercare di rimettersi dritta, ribatte ''E io alla Foresta rispondo: sono qui. Siamo qui. Spolpati fino all'osso. Ma siamo. Ancora. Qui.'' ricalca ogni parola, con>

SERAFIN  l'urgenza di chi intende farsi sentire e di chi non vuole darsi per vinto. ''So cosa si prova quando coloro a cui tieni di più, sui quali credi di poter fare maggiore affidamento sembrano voltarti le spalle. Se ne sono andati. Uno a uno.'' grida, stringendo le labbra. Non è arrabbiata. E' amareggiata, tanto quanto Lei. Ma questo non le permette di cedere lo stesso. Non le impedisce di >>

SERAFIN  far valere la propria opinione. ''E così la mia fiducia è venuta meno. Ho perso di vista la mia strada. Ma non quello che sono. O chi sono. Io sono Crepuscolo. Protettrice dell'Equilibrio di questa Foresta e oggi mi piego al tuo cospetto e ti chiedo di concederci una seconda possibilità. Perché finché c'è qualcosa per la quale valga la pena lottare c'è ancora speranza. E io credo in questa>> 

SERAFIN  gente. Credo in te. Permettimi di risollevarla affinché lo facciano anche loro.''conclude

IKVAAR  || Folto|| È un attimo o forse tutto il tempo del mondo, forse è qualche istante, un sogno, o l'eternità stessa, è come un abbraccio, uno di quelli che conosci ma che è sempre nuovo e che commuove. Sei giovane, un cucciolo, inesperto in queste terre, ma per Essa, la terra, hai sempre vissuto. In Essa, hai affondato le tue radici, hai gettato il tuo sangue, che ora tu possa avere la chiara >>

IKVAAR  percezione di diventare davvero parte del suo regno è un dono, un regalo, puoi sentire chiaro cosa sentono le radici che scendono fino al fulcro stesso della terra, per catturarne la linfa, il nutrimento, che ora senti scorrere dentro la pelle, sorridi, si lo fai quando le tue braccia diventano rami che si vestono dei frutti che nutrono il mondo. Sorridi, quando ti pare di sentire il vento>>

IKVAAR  che muove piano le foglie, come una carezza. È proprio come una carezza che percepiresti quella domanda, che forse non è nemmeno una domanda, ma il principio di un dialogo. [ È l'essenza della vita che risiede in te Madre. Tu sei la Vita ed io adesso La sento, come se fossi io radice e rami]. Sorridi ancora. Piano. Anche se forse non riesci a muoverti, non ti senti dentro la gabbia che >>

IKVAAR  ti chiude, non è per nulla una gabbia. [ Io sono un tuo Figlio, Madre, il mio nome è Ikvaar, te lo dono, come ti dono la mia carne, il mio spirito, la mia Anima. Sono qui. Sono pronto. Permettermi di proteggerti. Rendimi Degno].

[ATTENDERE RESPONSO]

la natura li avvolge, li accoglie e li mette tutti a giudizio, nel suo folto, ciascuno con la sua prova, i tre rangers sono ognuno in contatto con la parte più vulnerabile di se stesso, non c'è alcuna difesa che possa fargli scudo da quel che sentono e vedono, non c'è alcuna spada che possa difenderli da ciò che hanno incontrato.. sono soli, sono soli in apparenza , ma in realtà sono >>>

legati da un filo unico.. tutti e tre.. Ikvaar dentro la sua gabbia di legno, pare non comprendere fino in fondo le parole della creatura, o forse nessun mortale sarebbe in grado di rispondere del tutto a un simile enigma. Non risponde alla sua domanda, in compenso si mette a nudo, e questo pare che convinca la presenza della sua sincerità.E' un albero adesso il vichingo, le sue braccia >>

sono rami nodosi di legno forte che sorreggono il cielo, e prendono il vento che adesso sente chiaramente addosso, come stesse sul serio tra cielo e terra. Poi improvvisamente percepisce per la prima volta un pericolo, attorno alle sue braccia vede spuntare un serpente color del bronzo, i suoi occhi sono fuoco, e ora pare scendere verso di lui abocca spalancata come per morderlo. >>>> 

°° Nessuno. conosce il cuore del mondo, giovane guerriero.. °° la voce parla ancora a ikvaar e in quel momento accade qualcosa.. qualcosa di inaspettatoScoprirà di non riuscire a muoversi, e di non potere quindi difendersi da quella bestia, che adesso lo minaccia, fino ad ora è stato protetto nell'albero, è stato al sicuro tra le braccia del legno. Ora improvvisamente è in pericolo.. il >>>

serpente scende sempre più vicino, più è vicino più sente il fiotto acido del suo alito sul viso.. lo sente scivolare lungo il braccio destro lungo diretto alla spalla, e al collo. Poi accade qualcosa, mentre il serpente sta per morderlo, sente un grido stridulo, e un battere e frusciale d'ali.. E' un attimo, e vede al so lato appena prima che la serpe lo morda, due zampe artigliate >>>>

afferrare il serpente e vedrà chiaramente il profilo di una grande aquila sollevare e allontanar la minaccia da lui... °° Io sono il custode della terra °° parla .. ancora. °° e tu sei nel mio regno°° . Il suo regno? di quale regno parla la voce ? del mondo di terre? o di qualcosa di invisibile? a lui capirlo..ma se anche c'era pericolo, il dio, o la presenza l'ha sollevato da esso >>>> 

Non c'èm invece alcun pericolo per lisirya, l'egiziana è nel cuore della terra, avvolta come in una coperta color brumo, e verde chiaro, come se fosse un seme nel terreno, prima della primavera, e a risposta della sua preghiera, improvvisamente, dall'albero da sopra la sua testa dal tronco pare spuntare una cosa, un germoglio fuoriesce gradualmente, un dono dell'albero che poco a poco >>>

le verebbe depositato tra le mani se la aprisse. Sono semi, semi di quercia bianca.. ed è a quel punto che la stessa voce che ha udito e che l'ha chiamata parlerà alla sua mente °°Tu appartieni alla Terra. Ora la terra appartiene a te. Custodiscilo ..Figlia Mia..°° dice con tono dolce la Dea ? La Madre che tanto ha cercato? Non lo sa , ma percepisce in essa una vita, dentro il seme c'è >

c'è un cuore che batte. C'è vita nelle sue mani. .. e lei lo sa. lo sente. Un rangers lo sente, sempre.Le sensazioni che serafin porta sono tutte vive e vere, paura, dolore, terrore, rabbia persino quella si, rabbia, perchè per quanto possa provare sarà solo illusoria quella sua richiesta di toccare il cervo.. non può, il cervo, il grande cervo, è morto. il padre della foresta, >>>> 

il re Bianco, è morto e lei, i rangers, non possono fare più nulla.. la rabbia di serafin si ripercuote sull'albero che amplifica le sue sensazioni come fosse una cassa di risonanza, la pianta sente lei, la sua rabbia altera palesemente l'equilibrio di essa..°° dove eri.. allora .. figlia? °° chiede ..la voce femminile ma non è rabbia ne astio è tristezza,. e dolore profondo.. >>>

e non è finita, la luce la avvolge, ancora, Dove prima c'era la luce , Serafin vedrà i volti dei passati rangers,dal suo fondatore Poppyt fino ai passati più conosciuti.. Gathor, Lemolas, Yoroitsu, Shark Nephasto, Elwing , Almir, Aileen, la stessa Lisirya, per ogni volto ,vedrà un seme che cade, germoglia, fiorisce, alcuni muoiono altri diventano querce °°La foresta ricorda i loro nomi. La 

>>>

La foresta custodisce le loro storie.°° dirà la voce °° tu ricordi coloro che ti hanno preceduto? Ricordi coloro che ti hanno affiancato?°° Poi l'albero darà a Serafin un dono, esattamente come per lisirya, il tronco farà scendere verso di lei qualcosa, inizialmente smebra un sasso, ovale, bianco e puro come quella voce.. di circa una decina di centimetri di lunghezza °°Questo è il tuo >>>

tempo. Crepuscolo, figlia dell'Equilibrio. Questo è il tuo germoglio. Cresci o Muori. Brilla o scompari. °° non appena toccherà le sue mani, si scioglierà e si tramuterà nel medaglione del drago. La voce maschile tornerà a parlare stavolta meno dura.. ° Il crepuscolo è il momento dove notte e giorno si incontrano, l'ago della bilancia tra la luce e le tenebre. Tu sei quell'Ago. Ora. A te,>>>>

il compito di far si che l'equilibrio sia ristabilito , a te il compito di vigilare. °° la foresta ha accolto la sua preghiera, il cervo è morto, ma forse c'è una speranza nascosta nel folto.. sapranno i rangers coglierla? a loro adesso decidere. GDR START TURNI LISIRYA- IKVAAR - SERAFIN PROX è ULTIMO TURNO max 5 invii ] 

lisirya va in coda vai ikvaar

IKVAAR  || Folto|| Ti sei messo a nudo, completamente, come quando si nasce, si giunge al mondo tra vagiti, freddo, e una sensazione di smarrimento. Così ti sei offerto alla madre, così, con la goffaggine di chi muove i primi passi e lo fa con tutta la forza del mondo. Sei i rami e le radici, si, la terra che pulsa, la linfa che nutre, puoi essere i frutti, ma solo se saprai diventare un albero che >>

IKVAAR  sappia reggersi con le sue gambe, ed essere parte di un tutto. Puoi esserlo, anche adesso che sei immobile, anche adesso che per la prima volta senti di essere inerme, ora che senti un pericolo. Si lo senti prima ancora di vederlo, di sentire le sue spire strisciare, ne percepisci l'odore di una vetusta corruzione, prima ancora di poter scorgere i suoi denti. Sono quelli che si starebbero >>

IKVAAR  calando si di te. Paura? Si, ma allo stesso tempo, la consapevolezza di non poter offrire altro che te stesso come hai appena fatto. Pensi a Lei. Il tuo pensiero ripercorre l'ovale del suo viso prima che il rapace piombi a portar via il male, ad estirparlo. Sorridi, nella convinzione che la Madre ti possa offrire davvero una possibilità. Celata nelle sue parole, che ancora, a pieno non >>

IKVAAR  sei in grado forse di comprendere, ma che si radicano in te. Quella voce, sembra familiare. Sembra sia tutte le voci del mondo, del regno che governa. Provi, adesso, a muovere una mano.. Senti il tuo corpo? Respiri, piano. Odore di Terra.

SERAFIN  [Folto] Quell'albero, l'albero che veglia sui domini degli animali, delle piante e degli uomini, sembra una propagazione fedele di sé stessa. La rabbia avvertita da Serafin si ripercuote anche su di lui, come se fossero entrambi connessi, l'uno specchio dell'altra. Quando le viene posta quella domanda, quando quel tono sofferto si deposita sul fondo del proprio cuore, una tristezza >> 

SERAFIN  immensa si impossessa dell'Ombra, rabbuiandole lo sguardo per qualche secondo. ''Mi ero...'' sussurra, masticando distrattamente le parole e fissando un punto qualunque dell'albero che, tuttavia, non vede davvero ''Persa'' ammette, senza alcuna esitazione. Non prova vergogna per quelle che sono le proprie debolezze. Sa di essere umana. Sa altrettanto bene di non essere perfetta. Né di aspirare a

SERAFIN  divenirlo. Cerca di fare del proprio meglio. E' una lottatrice. Una guerriera. Una di quelle che non si arrende mai. Ma è capitato perfino a lei di vacillare. Rischia di farlo anche adesso che quella carrellata di volti le viene mostrata. E' come fare un tuffo inaspettato nella storia del suo popolo e avvertire, indistintamente, l'orgoglio di farne parte e allo stesso tempo un'indubbia >>

SERAFIN  nostalgia. Uno ad uno, quei volti sono scomparsi, così come scompaiono quegli alberi che non vengono alimentati né dalla luce, né dalla terra che li ospita. Li riconosce quasi tutti. Per alcuni in particolare ha una reazione visibilmente diversa. Più legata alla propria sfera emotiva che non a quella di belva. ''Come se non fosse trascorso neppure un giorno'' risponde con un tono malinconico,> 

SERAFIN  tenendo lo sguardo incollato a quella visione. Vorrebbe poterla trattenere ancora un po'. Ancora per qualche minuto. Ma questo non è il tempo di soffermarti sul passato. Questo, il tempo che vivi in questo preciso momento, è il tuo tempo, Crepuscolo. ''Farò del mio meglio'' annuisci, stringendo fra le mani il medaglione, grata alla Madre per non averti voltato le spalle. Neppure stavolta. 

[ATTENDERE RESPONSO]

La madre li ha guardati, la madre li ha giudicati, li ha puniti. a volte anche più duramente di quanto meritassero ma la natura è così, la legge del più forte, la legge del branco.. non ha un solo metro di giustizia e loro lo sanno la vivono.. qualcuno di loro è morto, qualcuno si è perso e si è allontanato, qualcun'altro, invece ha smeplicemente lasciato al tempo la sua fine, ,a altri>>>

altri come loro, ancora resistono, a coloro che restano rimane il compito di far risalire la pianta di curarla di farla crescere, come un seme, a ognuno ha lasciato quesiti, forse dubbi, forse certezze, ma anche quelle sono poche vichingo, quel che solo sai è che quel che fin ora hai visto e sentito, è qualcosa che non ti è mai stato mostrato Odino ha gettato lo sguardo in quella foresta >>> 

e la sua aquila ti ha salvato dal pericolo.. Certezza di esser stato accolto? nessuna. certezza di esser stato scelto? nessuna. sai solo che adesso esattamente come gli altri, una radice si allunga verso di te e deposita piano un seme tra le tue mani. Frassino. come l'albero che accolse il dio stesso, come l'abero della vita, che sorregge i regni del nord. Cosa sai guerriero del tuo>>>

passato? forse tutto, forse nulla ma davanti a te di certo, nelle tue mani c'è il tuo futuro. La visione della serpe e dell'aquila rimane solo questo. un monito. forse .. per non abbassare la guardia. Ma ogni cosa ha un suo tempo e quello è il tempo del riposo, e piano piano, sarà preso dalla sonnolenza ma non tanto da non udire la sua voce ancora °° °° Io sono l'albero di Yggr , e tu ora >>

ora un mio seme °° Poi anche lui sarà preso dalla sonnolenza e si risveglierà il giorno successivo ai piedi della pianta col seme in mano. esattamente come lisirya si sentirà prendere dalla sonnolenza , senza percepire alcun pericolo in esso, è protetta, è tra le sue fronde nel suo mondo..non le sarà fatto alcun male..e tra le sue fronde si risveglierà ai piedi della quercia, con ancora in >

mano il suo di seme e la sua di missione ,compito dato dalla foresta. Esserne la Custode. Nesuno sa cosa senta o cosa provi chi comanda, è solo, con le sue incertezze e il suo essere un uomo , debole e mai abbastanza preparato al compito, lo sai questo, crepuscolo, come sai che nessuno ti sarà accanto, tranne forse quell'istinto che porta ogni rangers a leggere e ad ascoltare la >>> 

foresta come nessuno.. la risposta alle sue preghiere sembra essereu un abbraccio, dolce e caldo da aprte della luce e un nuovo parlare, della voce femminile.. °° trovami.. trova il cucciolo.. e rendi al re il suo trono..°° Poi anche lei sarà presa da una leggera e crescente sonnolenza, si addormenterà risvegliandosi ai piedi del'albero che solo quello è, con come sola certezza che non >>>

abbia sognato il medaglione al proprio collo, i ricordi della visione della caccia chiari, e il sangue del cervo sulle mani. QUEST END GRAZIE A TUTTI E BUONA NOTTE ]

11/09/2015 18:37
 
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Leggo mi consulto e torno [SM=g27823]


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12/09/2015 21:09
 
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da approvare:

- passaggio del medaglione del drago a serafin.
- ikvaar ha un seme di frassino. pianta comune nessun potere arcano.( ogni aggiunta o suggerimento è ben accetto.. [SM=g27828] )
- lisirya ha un seme di quercia bianca comune. idem come sopra.

- tutti e tre ricorderanno quanto accaduto.



scivete a Kubren perchè assegni la carica e i permessi relativi, vedo se riesco a passarti il medaglione.


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12/09/2015 21:45
 
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Ho già sia la carica che i permessi, manca solo il medaglione in pratica [SM=g27823]





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