FantaVuelta 2016 by Mauro Facoltosi

Ora cimentiamoci nel disegnare l'edizione 2016 della Vuelta. Campo libero, nessun "paletto" sulla località di partenza.
Il mio percorso prende il via da Melilla, “enclave” spagnola nel territorio marocchino. Le prime quattro frazioni si svolgono nel Nord Africa, per raggiungere l’altra “enclave” spagnola di Ceuta. In programma altri due sconfinamenti, uno nel Regno Unito (Gibilterra) e uno in Portogallo. In tutto sono previsti un prologo e 20 tappe, per un totale di 3447 Km, dei quali 63 a cronometro. Le tappe per velocisti sono 10, quelle di montagna 7, tutte caratterizzate dall’arrivo in salita

Prologo: Melilla 6
1a tappa: Nador - Al-Ḥoseyma (Marocco) 134
2a tappa: Al-Ḥoseyma - Tétouan (Marocco) 231
3a tappa: Tétouan (Marocco) - Ceuta 152
4a tappa: Gibilterra - Malaga 184
5a tappa: Velez-Malaga - Almeria 230
6a tappa: Oasys MiniHollywood (Tabernas) - Sierra Espuña 197
7a tappa: Murcia - Santuario de Santa María Magdalena (Novelda) 167
8a tappa: San Vicent del Raspeig - Sierra de Aitana 139
giorno di riposo
9a tappa: Avila - Avila (cronometro individuale) 57
10a tappa: Avila - Plasencia 183
11a tappa: Plasencia - Estación de Esquí Vodafone (Seia) (Portogallo) 210
12a tappa: Guarda (Portogallo) - Salamanca 178
13a tappa: Zamora - Angliru 244
14a tappa: Oviedo - Villaviciosa 167
giorno di riposo
15a tappa: Pamplona - Puerto de Ibañeta (Roncesvalles) 141
16a tappa: Villava - Sabiñánigo 152
17a tappa: Huesca - Aramón Cerler 197
18a tappa: Benasque - Zaragoza 208
19a tappa: Cariñena - Aramón Valdelinares 177
20a tappa: Madrid (Girisprint) 93

Classico cronoprologo d'avvio, previsto su di un percorso filante, completamente piatto e caratterizzato prevalentemente da rettilinei. In pratica si parte dal centro di Melilla, si percorre uno dei viali paralleli che conducondo verso la dogana con il Marocco e poi si ritorna verso il centro mediante l'altro viale.

La traversata del Marocco verso l'altra "enclave" spagnola in territorio nordafricano inizia con una tappa breve adatta ai finisseur. A 6 Km dall'arrivo è, infatti, prevista la breve ma secca ascesa dell'Alto de Tala Youssef. I dati calcolati con cronoescalada parlano di 2.5 Km di salita al 8,6%, mentre pare più pedalabile con t4b (3,2 Km al 6,1%, max 11,6%)

E' l'unica tappa interamente marocchina, la seconda per lunghezza dopo quella dell'Angliru (244 Km). Il percorso è assai nervoso e tutti quei saliscendi potrebbero anche far male, se qualcuno si fosse presentato al via della Vuelta non al top della forma. La rampetta finale chiama ancora alla ribalta i finisseur (anche se non è da escludere la possibilità che il vincitore sia uno sprinter di quelli resistenti)

Ultima tappa africana della mia FantaVuelta, con approdo nella enclave spagnola di Ceuta. E' la prima occasione per gli sprinter, al termine di una frazione che riserverà un circuito cittadino di una quindicina di chilometri, nel corso del quale si affronterà la facilissima ascesa al Monte Hacho, la Rocca di Gibilterra africana.

La Vuelta approda nel continente europeo e propone un'altra frazione riservata ai velocisti, caratterizzata da due salite di 2a categoria "confinate" nei primi 75 di gara.

Un'altra occasione per gli sprinter, decisamente più impegnativa della precedente, al termine di una frazione che ricorda quella di Malaga disputata all'ultima edizione della Vuelta, vinta da Sagan. Come in quella tappa bisognerà digerire due lunghe salite prima di andare al traguardo, sulle quali spicca il Puerto de Los Cózares, lungo quasi 20 Km e da scavalcare a 100 Km dal traguardo

La prima settimana di gara si chiude con il primo dei 7 arrivi in salita. Si parte dal parco Oasys MiniHollywood (Tabernas), realizzato a partire da quello che era il villaggio western costruito per girare appositamente film del settore (molte pellicole del genere "spaghetti-western", di matrice italiana, furono qui girate). L'arrivo è alla Sierra Espuña, al termine di un'ascesa di 20 Km (media del 6,1%) che, di fatto, è la prosecuzione del Collado Bermejo, tradizionale ascesa della Vuelta Ciclista a Murcia, intitolata a Marco Pantani.

Tappa di media montagna, con la breve ma impegnativa salita allo Xorret de Catì piazzata a 37 Km dall'arrivo. Considerata la distanza, se non ci fosse troppa bagarre tra i big sullo Xorret qualche velocista potrebbe resistere o riuscire a rientrare, ma poi c'è l'ultimo chilometro per arrivare al santuario della Maddalena in leggera salita

Secondo arrivo in salita, al termine di una tappa breve essendo poi previsto il trasferimento ad Ávila. In programma il traguardo sul Monte Aitana, già affrontato in passato alla Vuelta. L'ascesa finale è lunga 15 Km e ha una pendenza media del 5,7% ma nel finale, una volta imboccata la strada miitare, le inclinazione aumentano sensibilmente

Dopo la prima giornata di riposo si disputa la seconda ed ultima cronometro individuale, caratterizzata da un tracciato ondulato ma veloce, soprattutto a causa della quota alla quale si gareggia, a quasi 1100 metri sul livello del mare. Importante anche il chilometraggio di 57 Km

Quarta occasione per gli sprinter, al termine di una frazione vallonata nella prima parte e più lineare nel finale

Sconfinamento in Portogallo per la mia FantaVuelta, arrivata al suo terzo arrivo in salita. L'ascesa finale alla stazione sponsorizzata da Vodafone, sulla Serra de Estrela è lunga quasi 23 Km e presenta pendenze a tratti importanti, seppur non eccessive

www.salite.ch/torre.asp?Mappa=

Si rientra in Spagna con una tappa dall'altimeria leggermente nervosa. Si attende un altro arrivo allo sprint, alla vigilia dell'Angliru.

E' la tappa più lunga della mia FantaVuelta ed anche la più dura, con il classico abbinamento nel finale dell'Alto del Cordal e della tremenda ascesa finale all'Angliru

Seconda ed ultima frazione disegnata sulle alture asturiane. L'altimetria è di media montagna ma le difficoltà altimetriche che caratterizzeranno gli ultimi 40 Km potrebbero rimanere nelle gambe, alla luce della tappa dell'Angliru disputata ventiquattrore prima

Prima delle due tappe pirenaiche (non consecutive), la più soft con l'arrivo al celebre passo di Roncisvalle, affrontato dal suo versante più pedalabile. La salita finale, infatti, è lunga poco meno di 2 Km, con una pendenza media del 6,7%

Sesta occasione per i velocisti, con partenza dal paese natale di Miguel Indurain.

Seconda ed ultima tappa pirenaica, con l'arrivo in salita ai quasi 2000 metri dell'Alto de Ampriu, dove si trova la stazione invernale di Aramón Cerler.

Penultima occasione per gli sprinter.